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Guida per i laureandi a cura del - Dipartimento di Filosofia

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9.1 I casi particolari9.1.1 Testi classici antichi.Per quanto riguarda i testi classici antichi, greci e latini, la citazionein nota osserva regole <strong>di</strong>fferenti. Si riporterà il nome <strong>del</strong>l’autore inlatino (ovviamente sempre maiuscolo) e il titolo abbreviato semprein latino seguito, eventualmente dalla traduzione utilizzata, contutte le notizie relative all’e<strong>di</strong>zione.Esempio: Plat. Phaedr.Cic. De nat. deor.9.1.2 Testi me<strong>di</strong>oevali.Per i testi me<strong>di</strong>oevali, si annoteranno il nome proprio <strong>del</strong>l’autore,eventualmente seguito dal luogo <strong>di</strong> provenienza o altro attributoconosciuto, titolo traduzione ed e<strong>di</strong>zione. Sarà sufficiente riportareil titolo, la data <strong>di</strong> pubblicazione e la <strong>di</strong>citura tr. it. <strong>di</strong>, seguita dalnome <strong>del</strong> traduttore.Esempio:Beda il Venerabile, O<strong>per</strong>e, in Migne, Patrologia latina, vol. XC-XCV.9.1.3 O<strong>per</strong>e a stampa <strong>del</strong> Cinquecento e manoscrittiNel caso <strong>di</strong> o<strong>per</strong>e a stampa <strong>del</strong> Cinquecento, si tenga presente chenon sono numerate le facciate, bensì i fogli, <strong>di</strong> cui si devonoin<strong>di</strong>care la facciata davanti (recto) e la facciata <strong>di</strong>etro (verso). Siado<strong>per</strong>ano <strong>per</strong>ciò le abbreviazioni “f. (foglio)” e “ff. (fogli)” e <strong>per</strong>le facciate “r (recto)” e “v (verso)”.Es.: Ioannis Francisci Pici, Examen vanitatis doctrinae gentium etveritatis christianae <strong>di</strong>sciplinae, Mirandulae 1520, ff. 15r-16v.Questa regola vale anche nel caso <strong>di</strong> citazioni <strong>di</strong> manoscrittianteriori al 1550.Per citare o<strong>per</strong>e ine<strong>di</strong>te che si trovano in manoscritti o manoscrittiche si raffrontano con le loro e<strong>di</strong>zioni, si cita l’o<strong>per</strong>a e poi il co<strong>di</strong>cein cui l’o<strong>per</strong>a si trova, nella denominazione datale dalla biblioteca35

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