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Distretto del Fiume Serchio - Autorità di Bacino del fiume Serchio

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2. Descrizione <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto idrografico <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> <strong>Serchio</strong>Autorità competenteLa legge 183/1989 in<strong>di</strong>vidua nel bacino idrografico l’ambito fisico <strong>di</strong> riferimento per gli interventi <strong>di</strong>pianificazione territoriale che riguardano la <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong> suolo e la qualità <strong>del</strong>le acque. In tal modo, per quantoriguarda la pianificazione e la programmazione nel campo ambientale, vengono superati i problemi <strong>di</strong>frammentazione e le <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento dovuti all’adozione <strong>di</strong> ambiti territoriali <strong>del</strong>imitati daconfini puramente amministrativi (comuni, province, regioni, etc.).A tal fine in Italia, ormai da un ventennio, la legge 183 ha istituito le “Autorità <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong>”, <strong>di</strong>stinte secondotre livelli istituzionali: 6 <strong>di</strong> rilievo nazionale (Po, Tevere, Arno, A<strong>di</strong>ge, Alto Adriatico, Volturno – Liri –Garigliano), 13 interregionali (ad es. Magra, Reno, etc.) e i rimanenti bacini attribuiti alle regioni.Fra i bacini regionali, secondo quanto previsto dall’art. 30 <strong>del</strong>la legge 183/1989, è stato in<strong>di</strong>viduato unbacino sperimentale “pilota” (il bacino <strong>del</strong> <strong>Serchio</strong>) in cui, per le particolari con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>ssestoidrogeologico, <strong>di</strong> rischio sismico e <strong>di</strong> inquinamento <strong>del</strong>le acque si proceda alla pre<strong>di</strong>sposizione <strong>del</strong> piano <strong>di</strong>bacino, sperimentando le normative tecniche, i meto<strong>di</strong>, i criteri e le modalità <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento con i piani<strong>di</strong> risanamento <strong>del</strong>le acque e <strong>di</strong> smaltimento dei rifiuti, autorizzando il recepimento anticipato, rispetto alrestante territorio nazionale, <strong>del</strong>le <strong>di</strong>rettive comunitarie. Leggi successive hanno stabilito che il bacino <strong>del</strong><strong>Serchio</strong>, come bacino sperimentale, sia equiparato a tutti gli effetti ai bacini <strong>di</strong> interesse nazionale.In questo quadro normativo, opera l’Autorità <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong> <strong>del</strong> <strong>Serchio</strong> che, attraverso il Piano <strong>di</strong> <strong>Bacino</strong>corredato dalle norme e dalle <strong>di</strong>rettive conseguenti, svolge un’attività <strong>di</strong> pianificazione e <strong>di</strong>programmazione nei settori <strong>del</strong>la <strong>di</strong>fesa <strong>del</strong> suolo e <strong>del</strong>la tutela <strong>del</strong>le acque.Il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, ha rior<strong>di</strong>nato, coor<strong>di</strong>nato ed integrato la legislazione in materia ambientale,garantendo altresì il recepimento <strong>di</strong> varie <strong>di</strong>rettive europee in tema <strong>di</strong> ambiente, tra le quali la <strong>di</strong>rettiva2000/60/CE <strong>del</strong> Parlamento europeo e <strong>del</strong> Consiglio <strong>del</strong> 23 ottobre 2000 la quale, istituendo un quadro perl’azione comunitaria in materia <strong>di</strong> acque, ha imposto agli Stati membri <strong>di</strong> pianificare e programmare nelsettore <strong>del</strong>l’ambiente all’interno dei bacini idrografici o anche, raggruppando il territorio <strong>di</strong> bacini contigui,entro i confini dei <strong>di</strong>stretti idrografici. Il decreto ha ripartito l’intero territorio nazionale in <strong>di</strong>strettiidrografici, tra i quali il <strong>di</strong>stretto idrografico pilota <strong>del</strong> <strong>Serchio</strong>, con superficie <strong>di</strong> circa 1.600 kmq,comprendente il bacino idrografico <strong>del</strong> <strong>Serchio</strong>.In attesa <strong>del</strong>la costituzione <strong>del</strong>l’autorità <strong>di</strong> <strong>di</strong>stretto, l’Autorità <strong>di</strong> bacino pilota <strong>del</strong> <strong>Serchio</strong>, in analogia allealtre autorità <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong> rilievo nazionale, continua a svolgere la propria attività ai sensi <strong>del</strong> D. Lgs. 8novembre 2006, n. 284, art. 1, commi 3 e 4 e <strong>del</strong>l’art.1 <strong>del</strong> D.L. 208/2008, convertito in L. 13 <strong>del</strong> 27 febbraio2009, che, confermando la proroga fino alla data <strong>di</strong> entrata in vigore <strong>del</strong> decreto <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong>Consiglio dei Ministri <strong>di</strong> cui al comma 2, <strong>del</strong>l'articolo 63 <strong>del</strong> decreto 152/2006, <strong>del</strong>le Autorità <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong> cuialla legge 18 maggio 1989, n. 183, ha fatto salvi gli atti da esse posti in essere.Inoltre, il comma 3 bis <strong>del</strong>l’art. 1 <strong>del</strong> D.L. 208/2008, inserito in sede <strong>di</strong> conversione in legge <strong>del</strong> decreto, haattribuito alle Autorità <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong> rilievo nazionale l’adozione dei piani <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> cui all'articolo 13<strong>del</strong>la <strong>di</strong>rettiva 2000/60/CE <strong>del</strong> Parlamento europeo e <strong>del</strong> Consiglio, <strong>del</strong> 23 ottobre 2000. Infatti, ai sensi<strong>del</strong>la nuova <strong>di</strong>sposizione, “l’adozione dei piani <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong> cui all'articolo 13 <strong>del</strong>la <strong>di</strong>rettiva 2000/60/CE <strong>del</strong>Parlamento europeo e <strong>del</strong> Consiglio, <strong>del</strong> 23 ottobre 2000, e' effettuata, sulla base degli atti e dei pareri<strong>di</strong>sponibili, entro e non oltre il 22 <strong>di</strong>cembre 2009, dai comitati istituzionali <strong>del</strong>le autorità <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong> rilievonazionale, integrati da componenti designati dalle regioni il cui territorio ricade nel <strong>di</strong>stretto idrografico alquale si riferisce il piano <strong>di</strong> gestione non già rappresentate nei medesimi comitati istituzionali. Ai fini <strong>del</strong>rispetto <strong>del</strong> termine <strong>di</strong> cui al primo periodo, le autorità <strong>di</strong> bacino <strong>di</strong> rilievo nazionale provvedono, entro il 30giugno 2009, a coor<strong>di</strong>nare i contenuti e gli obiettivi dei piani <strong>di</strong> cui al presente comma all'interno <strong>del</strong><strong>di</strong>stretto idrografico <strong>di</strong> appartenenza, con particolare riferimento al programma <strong>di</strong> misure <strong>di</strong> cui all'articoloProposta <strong>di</strong> Piano <strong>di</strong> Gestione <strong>del</strong>le Acque <strong>del</strong> <strong>di</strong>stretto idrografico <strong>del</strong> <strong>fiume</strong> <strong>Serchio</strong>34

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