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Il carciofo [file .pdf] - Sardegna Agricoltura

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Capitolo 3 - Esigenze della specie e tecnica colturaleatrofia. Le ricerche svolte negli ultimi anni hanno evidenziatocome il manifestarsi di tale fisiopatia sia da attribuireessenzialmente alle alte temperature che si verificano durante latransizione dell'apice caulinare dalla fase vegetativa a quellariproduttiva. Infatti, se durante questo stadio critico, che in unacarciofaia mediamente uniforme dura circa due settimane, sihanno temperature massime giornaliere che superano i 25-26 °C,(quindi medie giornaliere superiori a 19-20 °C) si ha lamanifestazione di tale fisiopatia. Risvegliando la coltura ai primidi luglio, la differenziazione avviene ai primi di settembre, a circa60 giorni dal risveglio, con valori termici massimi, moltoprobabilmente, intorno a 25-28 °C. Con un risveglio ai primi diagosto la differenziazione cade nella prima decade di ottobre,con temperature verosimilmente inferiori. Quindi con un anticiposi hanno alte probabilità di atrofia, mentre nel secondo caso essesi riducono notevolmente. La percentuale e la gravità del danno,inoltre, sono in stretta relazione oltre che con l’intensità, anchecon la durata delle alte temperature. E’ consigliabile, quindi, nonforzare eccessivamente il risveglio ed avvicinarsi il più possibilealle condizioni naturali. In caso di forzatura spinta si dovrebberocontenere gli squilibri idrici e soprattutto i livelli termici coninterventi irrigui climatizzanti.Pagina 41 di 313

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