Sector Group - Pambianconews
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Borse ma<br />
non solo: il<br />
rilancio di<br />
Mandarina<br />
Duck<br />
Dopo un 2003 di<br />
transizione, il 2004 è<br />
stato per Mandarina<br />
l’anno della crescita: il fatturato ha<br />
raggiunto i 66,6 milioni di euro<br />
(contro i 63,4 milioni di euro<br />
del 2003) e il primo semestre<br />
2005, che si è chiuso a quota 34<br />
milioni di euro (+11% rispetto<br />
allo stesso periodo dello scorso<br />
anno), conferma il trend positivo.<br />
Attualmente il 42% del fatturato di<br />
Mandarina è realizzato in Italia; il<br />
53% in Europa; il 5% nel resto del<br />
mondo. Abbiamo completamente<br />
rinnovato l’offerta prodotto<br />
con ben otto linee nuove nella<br />
collezione 2004-2005», racconta<br />
Mireia Lopez, direttore generale,<br />
dal marzo del 2004, di Mandarina<br />
Duck. L’arrivo in azienda della<br />
manager spagnola ha coinciso<br />
anche con un significativo<br />
cambiamento della filosofia di<br />
Mandarina nell’approccio al<br />
mercato che ha comportato un<br />
forte orientamento al marketing<br />
e un rapporto più diretto con<br />
i clienti volto allo sviluppo di<br />
prodotti sempre più in sintonia<br />
con i gusti del consumatore finale.<br />
Il rilancio del marchio passa<br />
anche attraverso la diversificazione<br />
e Mandarina Duck, che già da<br />
alcuni anni ha in corso accordi<br />
di licenza per la produzione di<br />
orologi e occhiali, nel 2004 ha<br />
scelto di entrare nel mondo della<br />
cosmesi con un profumo da<br />
donna, realizzato con il gruppo<br />
spagnolo Idesa, parte del Gruppo<br />
Angelini. (Affari&Finanza del 11/07/05.<br />
Estratto a cura di <strong>Pambianconews</strong>)<br />
ITALIA<br />
Stefanel: La concorrenza<br />
obbliga a riflettere su di sé<br />
GIUSEPPE STEFANEL<br />
Giuseppe Stefanel, detto<br />
Bepi, ha appena inaugurato<br />
il suo store a Diisseldorf,<br />
proprio vicino al negozio di Gucci<br />
in Koenigsalles. Un ampio spazio<br />
di 450 metri quadrati ricavati dalla<br />
ristrutturazione di una storica sala<br />
cinematografica ma rispettandone le<br />
caratteristiche strutturali, per cui in<br />
certi punti il soffitto raggiunge l’altezza<br />
di 11 metri. Di fianco, separato<br />
soltanto da una parete di vetro, ha<br />
fatto allestire un caffè di 250 metri<br />
quadri, creando uno spazio tutto<br />
italiano di relax e di piacere. E la crisi?<br />
«In Germania c’è, molto forte, risponde<br />
Stefanel, ma noi continuiamo a<br />
crescere, tanto che questo è il nostro<br />
secondo mercato dopo quello<br />
nazionale. E tra poco tempo apriremo<br />
il terzo store a Berlino. Nessun<br />
miracolo, ma devo dire che dove il<br />
cliente ci conosce, adesso che abbiamo<br />
il prezzo giusto peri il prodotto giusto,<br />
veniamo premiati». Per arrivare a<br />
questo traguardo Giuseppe Stefanel ha<br />
ripensato l’azienda, introducendo un<br />
team di giovani stilisti, rinnovando la<br />
modellistica e la logistica, introducendo<br />
la riunione plenaria del martedì in cui<br />
si fa il punto sul sell-out. «Alla cultura<br />
industriale abbiamo affiancato quella<br />
del retail. Un cambiamento epocale<br />
che stiamo cercando di governare<br />
e che dà buoni risultati». Infatti la<br />
società, quotata in Borsa dal 1987,<br />
negli ultimi mesi si è distinta per un<br />
andamento vivace del titolo, anche a<br />
fronte di un ritorno dell’utile lo scorso<br />
anno (2 milioni) della capogruppo,<br />
mentre le altre società restano in rosso<br />
e l’indebitamento, in discesa, a 145<br />
milioni. (Giusi Ferré, CorrierEconomia del<br />
11/07/05. Estratto a cura di <strong>Pambianconews</strong>)<br />
Luxottica: Premiata la decisione<br />
di fare rotta su Pechino<br />
Il titolo Luxottica ha fatto registrare un rialzo<br />
del 4,28%, raggiungendo 18,5 euro, il record<br />
degli ultimi tre anni. L’ondata di acquisti sul<br />
settore del lusso, Bulgari ha guadagnato il 3,14%,<br />
ha aiutato il titolo. Ma le attenzioni che gli<br />
investitori stanno riservando a Luxottica hanno<br />
anche altre spiegazioni. La Borsa premia la<br />
decisione della società di lanciarsi in Cina con<br />
l’acquisizione della catena di negozi “Beijing<br />
Xueliang Optical Technology”: un’operazione<br />
LEONARDO DEL VECCHIO<br />
modesta dal punto di vista del valore, 21<br />
milioni di euro, ma che rappresenta il primo passo del gruppo italiano<br />
in un mercato con alti tassi di crescita per i prodotti di alta gamma. Dal<br />
mercato americano, poi, si attendono dati positivi sull’integrazione con Cole<br />
National, la seconda più grande catena di prodotti ottici del Nord America,<br />
acquistata l’anno scorso. Infine, a spingere il titolo Luxottica ci sono le<br />
aspettative sugli occhiali firmati Dolce&Gabbana. (Il Sole 24 Ore del 12/07/05.<br />
Estratto a cura di <strong>Pambianconews</strong>)<br />
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