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RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA DELL'INTERVENTO Nuova ...

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<strong>RELAZIONE</strong> <strong>TECNICA</strong> <strong>DESCRITTIVA</strong> DELL’INTERVENTO DINUOVA COSTRUZIONE COMPLESSO IMMOBILIARESETTORE ESTAMBITO “1” PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO“DON BOSCO”<strong>RELAZIONE</strong> <strong>TECNICA</strong> <strong>DESCRITTIVA</strong> DELL’INTERVENTO<strong>Nuova</strong> costruzione complesso immobiliareSETTORE EST – ambito 1in attuazione del Programma Integrato di Intervento denominato“DON BOSCO”In attuazione del PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO denominato“DON BOSCO” si presenta progetto esecutivo riferito al SETTORE EST per leOPERE relative alla NUOVA COSTRUZIONE di COMPLESSO IMMOBILIAREcostituito da DUE BLOCCHI DI EDIFICI, ove potranno essere collocate sia lefunzioni residenziali (blocco A e B) sia le funzioni ad essa complementari ecompatibili (piano terra blocco A).Per la corretta individuazione del comparto oggetto di progettazione esecutiva fareriferimento all’ allegato A.La tipologia edilizia, le altezze, le caratteristiche dei fabbricati sono quelli già indicatinel Programma Integrato di Intervento con il quale, per l’Ambito “1”, sono stati giàdefiniti molti aspetti del progetto finale.Per il distacco dei fabbricati dai confini e per quanto concerne le distanze tra ifabbricati interni al perimetro del Programma Integrato di Intervento e i confinideterminati con le aree di uso pubblico si può fare riferimento oltre che alla Tavolan.1 di progetto anche all’ Allegato B in cui viene dimostrato che i fabbricati inprogetto risultano collocati all’interno della linea di galleggiamento degli edificiindividuata con il P.I.I. medesimo.Le aree a verde previste sulla superficie ad uso privato garantiscono un adeguatoimpatto ambientale del nuovo complesso edilizio, l’accesso agli edifici ed alle aree aparcheggio assicurano ai futuri utilizzatori dell’area un buon grado di fruibilità edabitabilità. Per la piantumazione della superficie non coperta si è fatto riferimentoalla superficie a verde fare riferimento alla Tavola n. 4 di progetto.Per quanto concerne la viabilità l’accesso all’area avviene dalla via J. Monnet e dadue nuove strade indicate nelle tavole di progetto come Strada “1” e Strada “2” e perle quali sono già stati indicati i numeri civici.I box sono tutti posti a piano terra ed hanno accesso diretto, come pure i posti autoscoperti, dalle nuove Strade e dalla corte interna delimitata dagli edifici dei blocchi“A” e “B”.PAG. 1 DI 10


<strong>RELAZIONE</strong> <strong>TECNICA</strong> <strong>DESCRITTIVA</strong> DELL’INTERVENTO DINUOVA COSTRUZIONE COMPLESSO IMMOBILIARESETTORE ESTAMBITO “1” PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO“DON BOSCO”Per quanto concerne le dotazioni tecnologiche dell’area fare riferimento al progettoesecutivo delle opere di urbanizzazione e delle reti tecnologiche a servizio degliinsediamenti che ne assicurano la fruibilità.L’area su cui sorgerà il nuovo complesso edilizio è identificata nel Catasto Terrenidel Comune di Marcignago al Fg.1, mappale 669 ed ha superficie catastale pari amq. 5.314 (si veda ALL.C).Le aree appartenenti all’ AMBITO “1” ed oggetto del PROGRAMMA INTEGRATODI INTERVENTO denominato “DON BOSCO” risultano classificate in:Zona omogenea C2.a RESIDENZIALI di ESPANSIONE.Gli INDICI URBANISTICI di cui al presente progetto sono quelli definiti nelPROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO secondo il quale per l’ AMBITO “1”si ha la seguente Utilizzazione edilizia:VOLUMETRIA MASSIMA REALIZZABILE:RAPPORTO DI COPERTURA max :ALTEZZA MASSIMA:Comparti 2 piani fuori terraComparti 3 piani fuori terra= 39.075,00 mq.= 12.753,40 mq.6,50 mt.8,50 mt.SUPERFICIE DRENANTE min (20% St con esclusione plesso scol.) = 6.376,72 mq.SUPERFICIE A PARCHEGGIO (con sp.manovra) min1mq. / 10mc.DISTANZE:Distanze dei fabbricati dai confini come definite dalle linee di galleggiamento postesulla tavola n.2 del P.I.I. (riportate nell’ ALLEGATO B)Distanze tra fabbricati interni al perimetro del P.I.I. come definito sulla tavola n.3 delP.I.I. (riportate nell’ ALLEGATO B)DESTINAZIONI D’USO CONSENTITE:a) residenza; b) uffici pubblici e privati, studi professionali; c) esercizi commerciali divicinato; d) ristoranti, bar, locali di divertimento; e) alberghi, residence. (punti b, c, d,e, funzioni complementari)In conformità al Programma Integrato di Intervento negli elaborati grafici di progettoe nelle distinte di calcolo allegate si evidenzia il rispetto dei dati sopra esposti e dicui al P.I.I..Per quanto concerne le modalità di calcolo e verifica degli indici urbanistici sopraesposti si fa diretto riferimento alle NORME TECNICHE DI ATTUAZIONEspecifiche del P.I.I. di cui all’ elaborato “C” allegato alla Convenzione stipulata frail Comune di Marcignago e l’Operatore.PAG. 2 DI 10


<strong>RELAZIONE</strong> <strong>TECNICA</strong> <strong>DESCRITTIVA</strong> DELL’INTERVENTO DINUOVA COSTRUZIONE COMPLESSO IMMOBILIARESETTORE ESTAMBITO “1” PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO“DON BOSCO”VERIFICHE DI PROGETTO:Per quanto concerne la verifica della S.L.P. e del VOLUME fare riferimento alsuccessivo DOC.1 in cui vengono effettuati i calcoli relativi alla S.L.P. ed alVOLUME da realizzare per:- Attività turistiche commerciali e direzionali pari a mq. 512,71 e corrispondenti amc. 1.538,13;- Residenza pari a mq. 3.007,54 corrispondente a mc.8.621,54;per una S.L.P. complessiva di mq. 3.520,25ed un VOLUME complessivo di mc. 10.159,67 di gran lunga inferiore allavolumetria massima realizzabile infatti:mc. 10.159,67 < mc. 39.075,00Si precisa che non vi sono accessori eccedenti il 30% della S.L.P. né porticatieccedenti il 30% della superficie coperta come dimostrato nei calcoli a seguitoallegati.Per quanto concerne la verifica della SUPERFICIE COPERTA fare riferimento alsuccessivo DOC.2 in cui vengono effettuati i calcoli relativi alla stessa ed in cui sidesume che la superficie coperta risulta essere pari a mq. 1.851,96.La superficie coperta complessiva in progetto risulta di gran lunga inferiore allasuperficie coperta massima edificabile infatti:mq. 1.851,96 < mq. 12.753,40Per quanto concerne la verifica della SUPERFICIE DRENANTE fare riferimento alsuccessivo DOC.3 in cui vengono effettuati i calcoli relativi alle superfici a verde edin autobloccanti (drenanti al 50%) del Settore Est oltre che la verifica della superficiedrenante complessiva in rapporto alla superficie territoriale.Dai calcoli di cui al sopra citato documento risulta che, con l’edificazione in progetto(1° Lotto - SETTORE EST) e le opere di urbanizzazioni previste sull’intero compartoavremo una superficie drenante pari al 72% della Superficie territoriale (che si verràa ridurre solo a seguito della futura edificazione prevista sugli altri settori edificabili).PAG. 3 DI 10


<strong>RELAZIONE</strong> <strong>TECNICA</strong> <strong>DESCRITTIVA</strong> DELL’INTERVENTO DINUOVA COSTRUZIONE COMPLESSO IMMOBILIARESETTORE ESTAMBITO “1” PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO“DON BOSCO”A verifica degli spazi a PARCHEGGI, con relativi spazi di manovra, a servizio delSettore Est si espone quanto a seguito:SUPERFICIE A PARCHEGGIO minima (con sp.manovra)=1mq. / 10mc.= 10.159,67 :10 = mq. 1015,96SUPERFICIE A PARCHEGGIO in progetto= superficie box (vedere distinta di calcolo DOC.4) = mq. 669,42= superficie posti auto scoperti (vedere distinta di calcolo DOC.4) = mq. 260,00= spazi di manovra 6,00 x (37,04+26,13x2) + ….. > mq. 535,80MQ. 1465,22 > MQ. 1015,67Inoltre sugli spazi previsti in cessione con il P.I.I. vi sono ulteriori spazi a parcheggioa servizio delle attività turistiche, commerciali e terziarie insediabili come desumibiledalla Tavola n.1 e 4 di progetto.Con riferimento alle ALTEZZE dei fabbricati gli stessi non avranno altezza superiorea quella prescritta per i 3 livelli fuori terra tenendo come quota +- 000 di riferimento ilcordolo delle piste ciclabili che lambiscono tutto il comparto edificabile.ONERIPrecisando che per quanto concerne gli oneri di urbanizzazione e gli oneri dovutiper il contributo sul costo di costruzione gli stessi vengono assolti con gli impegniassunti con la Convenzione di cui al Programma integrato e che pertanto nulla èdovuto al rilascio del permesso di costruire, si allega alla documentazione diprogetto il modello per la determinazione del costo di costruzione esclusivamenteper il conteggio necessario per la rideterminazione finale, prima della conclusionedel P.I.I., dell’importo dovuto e di cui al comma 8 dell’art.12 della Convenzione.La tabella per il costo di costruzione si riferisce ai conteggi esposti negli allegatiDOC. 5 e DOC. 6 inerenti rispettivamente la “Distinta di calcolo delle superfici utili edei rapporti aeroilluminanti” e la “Distinta di calcolo delle superfici per servizi edaccessori”. Nell’allegato DOC.5 sono riportate anche le verifiche inerenti le superficiilluminanti ed areanti.PAG. 4 DI 10


<strong>RELAZIONE</strong> <strong>TECNICA</strong> <strong>DESCRITTIVA</strong> DELL’INTERVENTO DINUOVA COSTRUZIONE COMPLESSO IMMOBILIARESETTORE ESTAMBITO “1” PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO“DON BOSCO”SOSTENIBILITA’ AMBIENTALE DEL PROGETTO ED IMPATTO PAESISTICOCon riferimento alla sostenibilità ambientale del progetto ed al suo impattopaesistico nel Programma integrato di intervento sono state ampiamente esposte gliobiettivi e le finalità dello stesso.Come conosciuto ed ampiamente esposto anche al paragrafo 3 della Relazioneallegata alla Convenzione urbanistica, avente per oggetto “Compatibilità con ilP.T.C.P., effetti dell’intervento relativamente al sito, fattibilità geologica,idrogeologica e geotecnica”, le aree interessate dal P.I.I. non presentano carattericonnotativi di interesse naturalistico, storico od architettonico; inoltre le stesse nonsi trovano in adiacenze ad aree protette o di particolare rilievo paesistico.L’obiettivo finale del Programma risulta essere la migliore qualità dell’ambienteurbano da attuarsi attraverso il completamento dell’abitato ed un uso sostenibiledelle risorse ambientali, nonché attraverso la creazione di nuovi poli di interessecomune e collettivo in grado di assicurare anche la sostenibilità sociale, elementoqualificante dell’intervento urbanistico proposto.Il programma integrato di intervento, e quindi anche l’intervento previsto sulSETTORE EST del comparto edificabile, mira a gestire le risorse naturali inmaniera responsabile; infatti gli interventi edificatori di completamento siinseriscono in maniera armonica con il territorio che, elemento qualificante, èriferimento per la progettazione di edifici con basso impatto volumetrico. Letipologie edilizie ed i materiali previsti in progetto risultano affini a quelli caratteristicidell’edificato presente sul territorio.I fabbricati aventi il secondo piano mansardato non hanno un rilevante impattoambientale e risultano più bassi rispetto all’edificato circostante (casa di riposo).La progettazione finale dell’edificato tiene inoltre conto delle caratteristicheidrogeologiche del suolo realizzando interventi che tengano in considerazionequanto esposto nella perizia geologica allegata al P.I.I. (a tal fine non si realizzanopiani interrati).Le attività insediabili, residenza e funzioni alla stessa complementari (conesclusione delle lavorazioni nocive, inquinanti, rumorose e comunque ritenuteincompatibili con la residenza), presuppongono un ridotto inquinamento ambientale.I fattori inquinanti più sensibili sono:gli scarichi idrici;la produzione di rifiuti.Non sono invece di rilievo:l’inquinamento dovuto al rumore;le emissioni in atmosfera;l’inquinamento del suolo;Per far fronte alle problematiche inerenti gli scarichi idrici è, in progetto, prevista lasuddivisione degli scarichi idrici di tipo civile (acque nere) da quelli meteorici (acquebianche); i primi confluiranno nella pubblica fognatura dotata di proprio depuratore; iPAG. 5 DI 10


<strong>RELAZIONE</strong> <strong>TECNICA</strong> <strong>DESCRITTIVA</strong> DELL’INTERVENTO DINUOVA COSTRUZIONE COMPLESSO IMMOBILIARESETTORE ESTAMBITO “1” PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO“DON BOSCO”secondi verranno dispersi, secondo il progetto redatto per le reti di pubblicafognatura in corso idrico superficiale.Per far fronte invece alle problematiche inerenti la produzione di rifiuti, tutti di tipocivile od a questi assimilabili, si farà riferimento al servizio comunale preposto allosmaltimento rifiuti solidi urbani collocando, comunque al centro della corte privataun idoneo locale preposto al loro deposito ed all’esterno un’area per il loro ritiro daparte degli enti gestori del servizio.Come evidenziato nel Cronoprogramma, contenuto nella Relazione tecnicoeconomica,e nella Convenzione gli interventi, anche al fine di ridurne l’impattoambientale, vengono attuati per stralci funzionali di cui il SETTORE EST ne è unprimo Lotto.Per quanto concerne l’impatto paesistico del progetto vedere anche:l’ ESAME DI IMPATTO PAESISTICO allegato alla pratica edilizia.Il disegno complessivo del comparto edilizio denominato “SETTORE EST”, cheriprende quanto già rappresentato nel P.I.I. definendo nel dettaglio tutti gli aspettiarchitettonici, risulta molto armonico con fronti porticati posti lungo il nuovo plessoscolastico, di prossima realizzazione, e verso le residenze poste a nord.Alla residenza vengono affiancate funzioni compatibili con la stessa checontribuiranno a rendere vivace e vivibile gli ambienti progettati.I fronti esterni degli edifici e i materiali da utilizzare per le finiture sono quelli indicatisugli elaborati grafici di progetto che fanno riferimento a quanto prescritto nel P.I.I.(“Prescrizioni morfologiche e tipologiche” N.T.A. del P.I.I.) ; per le tinteggiature si èprevisto di utilizzare, prevalentemente due colori, il cotto ed il giallo, da abbinare fraloro; alcune finestre potranno essere tinteggiate in colori contrastante con lafacciata a disegnare delle cornici.La struttura sarà di tipo tradizionale con elementi portanti porotizzati, pilastri in C.A.,isolamento a cappotto e tetti coibentati e ventilati per garantire un elevato comforttermico. Particolare attenzione sarà posta anche verso le problematiche inerenti ilcomfort acustico.PAG. 6 DI 10


<strong>RELAZIONE</strong> <strong>TECNICA</strong> <strong>DESCRITTIVA</strong> DELL’INTERVENTO DINUOVA COSTRUZIONE COMPLESSO IMMOBILIARESETTORE ESTAMBITO “1” PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO“DON BOSCO”ASPETTI IGIENICO SANITARICon riferimento agli aspetti igienico-sanitari in progetto abbiamo:- Superficie scoperta e drenante almeno di gran lunga superiore a quellaprescritta come esposto in precedenza ed al successivo DOC.3- Locali abitabili con piano di pavimento posto a quota superiore a quella dell’areacircostante e protetti dall’umidità mediante vespaio areato e marciapiedi dilarghezza almeno pari a cm. 90- Parapetti di protezione verso il vuoto aventi altezza non inferiore a cm. 100;aumentata a cm. 110 per i parapetti e le strutture di protezione installati oltre il 2°livello fuori terra- Scale primarie aventi: larghezza minima di cm. 120, alzata minima di cm.16 emassima di cm. 18, pedata di cm. 30 e rapporto 2a+p superiore a 63 cm.; lescale, chiuse su ogni lato, risultano anche regolarmente areate ed illuminatedall’esterno- Autorimesse private comunicanti su spazi a cielo libero (per le quali non risultanecessario richiedere Nulla Osta da parte dei VVFF) realizzate con materiali edimpianti idonei a garantire la sicurezza ed adeguate superfici areanti, comeindicato sulla tavola n.1 di progetto, poste sulle porte basculanti- Cancelli motorizzati, o con predisposizione della stessa, da realizzare adottandoi criteri costruttivi ed i dispositivi di protezione contro gli infortuni di cui allanormativa vigente- Alloggi progettati nel rispetto delle superfici, volumi, dotazioni, altezze minimeindicate nel Titolo III del Locale Regolamento di Igiene- Locali abitabili tutti dotati di adeguata areazione ed illuminazione (si vedadistinta di calcolo superfici utili e rapporti aeroilluminanti DOC. 5 ); ove inpresenza di aggetti superiori a cm. 120 si è prodotta verifica della superficieilluminante secondo lo schema esplicativo indicato nel R.L.I.; non vi sono localicon profondità maggiore di 2,5 volte l’altezza del voltino delle finestre- Non vi sono unità abitative nelle quali tutti gli spazi di abitazione abbianoaffaccio solo a nord- In tutti gli alloggi è garantito il requisito del doppio riscontro d’aria mediantesuperfici finestrate apribili ubicate su pareti contrapposte;- Impianti temici autonomi (a servizio sia della residenza che delle attività ad essacomplementari), con potenzialità non maggiore a 35 Kw, per la climatizzazionedegli ambienti e la produzione di acqua calda sono ubicati prevalentemente inambienti esterni (balconi) in luogo protetto e con canne di esalazione dei fumisfocianti oltre il tetto con comignoli conformi a quanto indicato dalla norme UNI-CIG 7129/92- Locale per la raccolta ed il deposito dei rifiuti ubicato al piano terra al centrodella corte privata, distante più di 10 mt. dai fabbricati aventi caratteristiche di cuialla tavola 1 di progetto e con camino di esalazione posto sul tetto.Gli spazi progettati al piano terra dell’edificio A e destinati ad usi diversi dallaresidenza (attività turistiche, commerciali e direzionali) hanno anch’essi adeguatiPAG. 7 DI 10


<strong>RELAZIONE</strong> <strong>TECNICA</strong> <strong>DESCRITTIVA</strong> DELL’INTERVENTO DINUOVA COSTRUZIONE COMPLESSO IMMOBILIARESETTORE ESTAMBITO “1” PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO“DON BOSCO”rapporti areanti e servizi igienici con dimensioni tali da poter essere utilizzati ancheda portatore di handicapp.Tali unità immobiliari hanno DESTINAZIONE prevalentemente GENERICA nonessendo possibile, al momento, prevedere le specifica attività insediabili; nelle paretivengono predisposte canne di esalazione/ventilazione/fumarie al fine di garantirneuna flessibilità d’uso degli spazi. Al piano terra vengono previsti n.2 locali di depositoa servizio degli spazi destinati alle sopra citate attività turistiche, commerciali edirezionali; in particolare uno di essi sarà ad uso del ristorante-pizzeria per ildeposito delle materie non deperibili ed a supporto della dispensa che potrà esserecollocata nel locale cucina.L’approvvigionamento idrico avviene dal pubblico acquedotto secondo il progettoopere di urbanizzazione e reti tecnologiche di cui al PIANO INTEGRATO DIINTERVENTO “DON BOSCO”PAG. 8 DI 10


<strong>RELAZIONE</strong> <strong>TECNICA</strong> <strong>DESCRITTIVA</strong> DELL’INTERVENTO DINUOVA COSTRUZIONE COMPLESSO IMMOBILIARESETTORE ESTAMBITO “1” PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO“DON BOSCO”ELABORATI GRAFICI DI PROGETTOIl PROGETTO è composto da N. 11 ELABORATI GRAFICI a seguito elencati:Tav. 1 Piano terra edifici blocchi A e B scala 1:100Tav. 2 Piano primo edifici blocchi A e B scala 1:100Tav. 3 Piano secondo edifici blocchi A e B scala 1:100Tav. 4 Pianta copertura edifici blocchi A e B scala 1:100Tav. 5 Piano terra edifici blocchi A e B scala 1:100con schema fognature acque bianche e nereTav. 6 Profili A-A, B-B, C-C edifici blocchi A e B scala 1:100Tav. 7 Profili D-D, E-E, F-F edifici blocchi A e B scala 1:100Tav. 8 Profili G-G, H-H, I-I edifici blocchi A e B scala 1:100Tav. 9 Particolari costruttivi scala 1: 30Tav. 10 Barriere architettoniche scala 1:100Dimostrazione accessibilità, visibilità, adattabilitàPiano terraTav. 11 Barriere architettoniche scala 1:100Dimostrazione accessibilità, visibilità, adattabilitàPiano primo e secondoPAG. 9 DI 10


<strong>RELAZIONE</strong> <strong>TECNICA</strong> <strong>DESCRITTIVA</strong> DELL’INTERVENTO DINUOVA COSTRUZIONE COMPLESSO IMMOBILIARESETTORE ESTAMBITO “1” PROGRAMMA INTEGRATO DI INTERVENTO“DON BOSCO”ELABORATI ALLEGATI ALLA PRESENTE <strong>RELAZIONE</strong>ALL. A PLANIMETRIA GENERALE P.I.I. DON BOSCO Fuori scalacon individuazione SETTORE ESToggetto di progettazione esecutivaALL. B PLANIMETRIA GENERALE SETTORE EST Scala 1:400Con indicazione linee di galleggiamento edifici,Distanze dai confini e tra fabbricatiALL. C ESTRATTO DI MAPPA scala 1:2000DOC 1DOC 2DOC 3DOC. 4DOC. 5DOC. 6Distinta di calcoloSUPERFICIE LORDA DI PAVIMENTO (Slp) e VOLUMEDistinta di calcoloSUPERFICIE COPERTADistinta di calcoloSUPERFICIE DRENANTEDistinta di calcoloSUPERFICIE BOX e POSTI AUTO SCOPERTIDistinta di calcoloSUPERFICI UTILI ABITABILI (Su) e RAPPORTI AEROILLUMINANTIRelativa a: Attività turistiche, commerciali e direzionali; RESIDENZADistinta di calcoloSUPERFICI NON RESIDENZIALIRelativa a: RESIDENZA; Attività turistiche, commerciali e direzionaliCon riferimento alla normativa inerente il superamento delle BARRIEREARCHITETTONICHE si produce Relazione Tecnica; per gli elaborati grafici vedereTavole n. 10 e 11.PAG. 10 DI 10

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