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GP Germania - Italiaracing

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n. 46 - 13 luglio 2009Bagno di gloria<strong>GP</strong> <strong>Germania</strong>Terza doppietta dell’annoper la Red Bull, che al Nurburgringha promosso il veterano Webber:ormai la lotta per il titolo è una storiaa due fra la Brawn e i Mateschitz boys


La foto della settimanaGioia in... fumoEcco come Alvaro Parente ha festeggiato il 2° postoconquistato nella seconda gara <strong>GP</strong>2 del Nurburgring2


Registrazione al tribunale Civile di Bolognacon il numero 4/06 del 30/04/2003Direttore responsabile:Massimo Costa(info@italiaracing.net)Redazione:Stefano SemeraroMarco MinghettiMarco CortesiCollaborano:Carlo BaffiLeopoldo CanetoliSamanta CapaciniAntonio CaruccioMarco CortesiValerio FacciniAlfredo FilipponeDario LuccheseAlessio MorgeseClaudio PiliaGuido RancatiFrancesco SattaProduzione:Nicola DesiderioMarco MarelliFotografie:Photo4ActualfotoStudio MazziPhoto PellegriniMorAleRealizzazione:Inpagina srlVia Giambologna, 240138 BolognaTel. 051 6013841Fax 051 5880321info@inpagina-bo.it3


MarkWebberNato a Queanbeyan, New South Wales, Australia,il 27 agosto 1976La carriera2008 – 11° F.1 – Red Bull2007 – 12° F.1 – Red Bull2006 – 14° F.1 - Williams2005 – 10° F.1 - Williams2004 – 13° F.1 - Jaguar2003 – 10° F.1 - Jaguar2002 – 16° F.1 - Minardi2001 – 2° F.3000: Test Benetton F.12000 – 3° F.3000; Test Benetton e Arrows F.11999 – 24 Ore di Le Mans (Mercedes)1998 – 2° FIA GT1 (Mercedes)1997 – 3° Masters F.3 e 4° Macao F.31997 – 4° F.3 inglese1996 – 1° F.Ford Festival1996 – 2° F.Ford inglese1995 – 7° F.4000 australiana1995 – 4° F.Ford australiana1994 – 13° F.Ford australiana132 <strong>GP</strong> disputati1 vittoria7 podi1 pole49 giri in testa247 km in testa6.276 giri percorsi in F.130.506 km percorsi in F.1Così nel 2009Melbourne: 8° – 12°Sepang: 5° - 6°Shanghai: 3° - 2°Al Sakhir: 19° - 11°Barcellona: 5° - 3°Monte Carlo: 8° - 5°Istanbul: 4° - 2°Silverstone: 3° - 2°Nurburgring: 1° - 1°5


<strong>GP</strong> <strong>Germania</strong>Foto Red BullIl mondo delle corse iniziò allora a accorgersisul serio di quel ragazzo bruno, molto altoper un pilota (1,84 e 74 chili ), con il piedepesante e la mascella squadrata da attore,ma nessun vizio da Narciso. Uno che perdivertirsi correva in bici e per fidanzata si èscelto una ragazza più vecchia di lui di 15anni. La Mercedes gli diede una macchinaper il FIA GT e poi per Le Mans, dove però,nel warm-up della 24 Ore del ’99, Mark sela vide brutta quando la sua freccia d’argentoe quella del suo compagno Dumbreck sialzarono letteralmente in volo finendo nelbosco della Sarthe.Mark uscì illeso da quel primo, falso decollo,Briatore lo mise sotto contratto con laBenetton e lo dirottò in F.3000. E la Minardidel connazionale Paul Stoddart lo ingaggiòper correre in F.1: debutto a Melbourne2002, un quinto posto da applausi. Sembravaun decollo verso i cieli alti del Circus,è stato l’inizio di una lunga salita. Faticosa,lenta, con molti alti e bassi, proprio comein una gara di mountain bike, l’hobby preferitodi Mark insieme al fitness. Dopo laMinardi sono venute la Jaguar, la Williams,con cui nel 2005 a Monaco salì sul suo primopodio, altre false partenze. Infine la RedBull. Veloce in qualifica, mai vincente ingara. Al terzo anno nel team delle lattine,era considerato un buon secondo, una baliaper Vettel. Nel novembre scorso ci si eramesso anche l’incidente in bici,durante unagara da lui organizzata, una botta stroncacarriera: frontale con un’automobile, braccioe gamba fratturati, una vite di 25 centimetriinfilata nel femore. Mark il canguroancora una volta non si è arreso, ha acceleratoi tempi di recupero sottoponendosi agelidissime sedute di crioterapia, è riuscitoa salire sul missile blu di Newey in tempoper il <strong>GP</strong> d’esordio del 2009, a casa sua,in Australia.Dodicesimo, meglio di niente. Pungolatoanche da Vettel, certo un compagno disquadra più stimolante dell’ultimo Coulthard,dopo la riabilitazione fisica Mark hainiziato anche quella in pista. Alla suamaniera: con calma, simpatia, ma decisione,senza complessi di inferiorità. Nel 2007era stato lui a prendere per l’orecchioHamilton, quando Lewis aveva iniziato acomportarsi con troppa disinvoltura inpista: “Vacci piano, ragazzo, o qualcuno sifarà male”. Quest’anno nelle ultime quattrogare ha fatto più punti di tutti, ben 30. In<strong>Germania</strong>, alla vigilia, aveva sentito chequello avrebbe potuto essere il <strong>GP</strong> di CrocodileWebber. In partenza ha rifilato unaruotata a Barrichello, ma non è stata cattiveria:“Pensavo stesse andando dall’altraparte, non l’ho visto. Non sono un bastardo,non è nel mio stile”. L’hanno punito(eccessivamente) con un drive-through, mastavolta Webber il Ritardatario ha decisoche a 32 anni, dopo 131 <strong>GP</strong> e zero tituli, iltempo di vincere era arrivato: “Quandosono rientrato ai box ho pensato Mio Dio!,e ho anche rischiato di sforare con il limitatore,perché ero pieno di rabbia. Poi viaradio gli ingegneri mi hanno tenuto calmo,e io ci ho dato dentro quanto potevo”. Stavoltaè bastato. La seconda vittoria di prestigiodell’anno per i canguri, dopo quella diDavid Barbham, il figlio di Jack, alla recente24 Ore Le Mans: “L’Australia è un Paeseabituato a vincere nei motori, era ora chetornassimo a vincere anche in F.1. Adessonon mi monto la testa, ma ho dimostratoche a fianco di Doohan e Stoner posso starcianch’io. Con questa macchina fantasticache ha progettato Newey, per la prima voltain vita mia so che posso stare davanti atutti”. Meglio tardi che mai.6


Mark e papà Alan,nel cui negozio dimoto ha lavorato dagiovane per pagarsile corse. Webbersenior eraemozionatissimodurante gli ultimigiri in pista delfiglio al Nurburgring7


<strong>GP</strong> <strong>Germania</strong>Brawngiù dalpodioMassimo CostaPrima o poi doveva accadere. La Brawnha fallito per la prima volta quest’anno laconquista del podio. Le avvisaglie c’eranostate a Silverstone, dove con un climanon ancora primaverile le dueB<strong>GP</strong>001 avevano sofferto di sovrasterzoper la difficoltà nel mandare in temperaturale gomme. Rubens Barrichello avevasalvato la situazione cogliendo il terzoposto, grazie anche ad un diverso setuprispetto a Jenson Button. Ma al Nurburgring,dove il meteo è stato particolarmenteinvernale e il barometro non èmai arrivato a più 15, la crisi è stata evidente.Non in qualifica però, dove Barrichelloe Button avevano comunque ottenutoil secondo e il terzo tempo. RossBrawn ha allora pensato che era megliocambiarle spesso quelle gomme e correretutto il <strong>GP</strong> leggeri. Impostando unastrategia su tre pit-stop.Non ha funzionato e in più si è registratol’ennesimo litigio con Barrichello, che haaccusato il team di favorire Button. Il brasilianoè stato fermato prima dell’inglesenella sosta finale e quando è rientratoin pista si è trovato alle spalle del compagno,provocando la sua ira. Già nel8


Si dice tanto che la F.1 è un incredibile veicolocommerciale, ma intanto abbiamo le due Brawn, lemonoposto più inquadrate dalla TV e più fotografatedai giornali, senza grossi sponsor.secondo pit-stop, Barrichello ha persotempo perché il bocchettone non funzionavae così l’hanno dovuto sostituire, perdendocirca tre secondi. Dopo una riunionecon Brawn, seguita a prime pesantidichiarazioni rilasciate alle TV dove avevaaffermato che il team aveva dimostratocome si perde un <strong>GP</strong>, Barrichello è parsopiù calmo evidenziando che non vi èl’intenzione da parte della sua squadra difavorire Button. E che se intuisse che fossecosì, a fine anno se ne andrebbe. Barrichelloforse pensa che lo terranno nel2010? Al momento percepisce un ingaggioa punti e venerdì i manager di KimiRaikkonen, i Robertson padre e figlio, sisono intrattenuti a lungo con i vertici dellaBrawn. .usegue a pag 169


Button ha disputato comunque un buon <strong>GP</strong>.Sa bene, meglio di tutti, che non si può semprevincere e così in questi ultime due garedifficili ha cercato di recuperare il maggiornumero di punti possibili: tre a Silverstone,quattro al Nurburgring. Notare comunqueche Button non fa mai errori. L’inglese si èdetto felice del successo di Webber, che haportato via due punti a Vettel, e per il futurointravede un duello casalingo tra i duepiloti Red Bull, che porterà via punti aentrambi. Curioso come il leader del mondiale,che comunque vanta ben 21 punti divantaggio sul tedesco, non pensi minimamentea una lotta interna con Barrichello…Brawn dal canto suo, ammette che la secondaparte del mondiale sarà in salita. Alla RedBull hanno lavorato sodo e possono contareanche su fondi economici importanti,mentre la Brawn, benché si dica che dispongadei fondi Honda, il portafoglio piange. Edè strano vedere la marca in testa al mondiale,prive di scritte e con la Virgin in fuga perchénon è disposta a investire come dovrebbe.Si dice tanto che la F.1 è un incredibileveicolo commerciale, ma intanto abbiamo ledue Brawn, le monoposto più inquadrate dallaTV e più fotografate dai giornali, senzagrossi sponsor.<strong>GP</strong> <strong>Germania</strong>12 podi finoa Silverstone6 vittorie – Buttonun 3° posto – Buttontre 2° posti – Barrichelloun 3° posto - BarrichelloButton 68Vettel 47Webber 45,5Barrichello 44Brawn 112Red Bull 92,510


<strong>GP</strong> <strong>Germania</strong>DomFotoFlavio MazziFerrariringrazia il Kers12


inio ma con stileLa F60 godrà ancora perqualche settimana delleattenzioni e degli sviluppidello staff tecnico Ferrari,poi ci si occuperà dellamacchina del 2010Dicono che non serve, ma mai come al Nurburgring il Kers si è rivelato fondamentaleper permettere alla Ferrari di Felipe Massa di conquistare il podio.Un risultato che ha riportato il sorriso sui volti degli uomini di Maranello.Massa non arrivava tra i primi tre dall’ultima corsa del 2008 a San Paolo,quella in cui perse il titolo iridato all’ultima curva. Kimi Raikkonen il terzoposto lo aveva infilato a Monte Carlo, ma già lì c’era una certa aria di riscossa,poi vanificata dalla realtà nelle tappe successive. Al Nurburgring non cisi attendeva una prestazione del genere. Merito della scivolata della Brawne del tanto lavoro svolto dal team Ferrari per dare un senso a questa stagioneinsipida della F60. Ma di pensare a vincere, a meno che non si verifichinouna serie di episodi fortunati, non se ne parla. L’obiettivo dichiarato daStefano Domenicali è il terzo posto nella classifica costruttori. Ora la Ferrariè quarta a 2,5 punti dalla Toyota, squadra non irresistibile visto l’impegnoche ci mettono per essere i campioni… dell’ottovolante. Una gara su, unagara giù. Massa ha sapientemente utilizzato il Kers per tutto l’arco della corsanon permettendo alla velocissima Red Bull di Vettel di superarlo. Raikkonenè parso più tranquillo e poteva stare anche un poco più attento conAdrian Sutil, contatto che potrebbe aver provocato la rottura del radiatore edi conseguenza la morte del suo motore. La F60 godrà ancora per qualchesettimana delle attenzioni e degli sviluppi dello staff tecnico Ferrari, poi cisi occuperà della macchina del 2010.Massa (qui mentre si complimentacon il vincitore Webber)non saliva sul podiodal <strong>GP</strong> del Brasile 200813


<strong>GP</strong> <strong>Germania</strong>Alonsovaligie pronteper la Ferrari14Travolti dalle polemiche tra FIA e FOTA e dalfuturo della F.1, ci si era scordati del mercatopiloti estivo, che in realtà è proseguito senzasosta. Così mentre l’attenzione di tutti eraper la politica, le squadre non mancavano dilavorare per il 2010. Sotto la lente, FernandoAlonso, che la Spagna e l’Italia vedono giàcon la tuta rossa il prossimo anno. Kimi Raikkonenha intuito che non è più ben gradito aMaranello e per questo i suoi manager sistanno muovendo con Brawn e Toyota. Il finlandesepotrebbe anche impuntarsi, il suocontratto scade al termine del 2010 (mossafrettolosa di Montezemolo targata Monza2008), e pretendere di guidare anche il prossimoanno per la Ferrari. Ma forse sa beneche vivere 12 mesi in un team che non ti vuolenon è il massimo della vita. Carlos Ghosn,presidente Renault, ha raffreddato gli animianticipando che Alonso non si muoverà dallaRenault a fine campionato e in Ferrari diconoche lo spagnolo non arriverà. Ma sappiamobene che le parole sono… parole. Quindi,aspettiamoci sorprese. Raikkonen potrebbefinire alla Brawn al posto di Barrichello oalla Toyota, non si sa bene se per sostituireJarno Trulli, che deve ancora rinnovare, o diTimo Glock. Red Bull avrà ancora Vettel eWebber, McLaren ha già detto a Kovalainendi non cercare altri team, il suo posto è unacertezza come per Hamilton. Movimenti cisaranno in BMW con Heidfeld sul piede dipartenza e il nuovo compagno di Kubica, confermato,dovrebbe essere Rosberg. In Williamssi prevedono due nuovi piloti, vista lapartenza dopo ben quattro anni di fedeltà diRosberg e del deludente Nakajima. Sicuramentedovrebbe debuttare Hulkenberg, poi siIpotesi di team e piloti 2010vedrà. Toro Rosso proseguirà con Buemi eAlguersuari, a meno che lo spagnolo chedebutterà a Budapest non deluda fortementenei prossimi <strong>GP</strong>. E allora potrebbe diventarerealtà la folle ipotesi di Loeb, il pluri iridatorally che sogna la F.1. In Renault arriveràGrosjean, vedremo se a fianco di Alonso…mentre Piquet non pare avere un futuro nelmondiale se non in uno dei nuovi team. Grosjeanpotrebbe prendere il posto di Piquet giàdal prossimo appuntamento di Budapest.Non si sa come si comporterà la Force India,Liuzzi spera in un rientro. Campos-Dallarapunta su un pilota spagnolo esperto e si fannoi nomi di De La Rosa o Genè e di un giovanecome Petrov o Villa. Ma nella lista diCampos c’è pure Pantano. Mistero assolutoper Manor e USF1 con quest’ultima che ambiscea schierare almeno un pilota americano.Brawn Button - Barrichello - RaikkonenRed Bull Vettel - WebberToyota Trulli - Glock - RaikkonenFerrari Massa - Raikkonen - AlonsoWilliams Rosberg - Nakajima - HulkenbergMcLaren Hamilton - KovalainenRenault Alonso - GrosjeanBMW Kubica - Heidfeld - RosbergToro Rosso Buemi - Alguersuari - LoebForce India Fisichella - SutilCampos Dallara De La Rosa - Gene - Pantano - PetrovManor - ? - ?USF1 Patrick - Andretti


<strong>GP</strong> <strong>Germania</strong> - Giro dopo giroSutil buttadei punti sicuri16Pre start - Glock sceglie di partire dai box anzichédall'ultima fila. Gomme dure per Sutil, Rosberg,Nakajima. Alonso si gira mentre scalda gli pneumaticinel giro di ricognizione, ma riparte.Partenza - Grande avvio di Hamilton dalla terza fila,utilizzando il kers, che intravede la prima posizione, magira largo alla prima curva e poi si ritrova la gommaposteriore destra forata per un lieve contatto conWebber. Barrichello si porta in testa dopo averericevuto una ruotata in pieno rettifilo da Webber. Grandeavvio anche di Kovalainen, terzo da sesto che era.Button supera Massa per il quarto posto.2° giro - Barrichello, Webber, Kovalainen, Button,Massa, Vettel, Raikkonen, Sutil, Rosberg, Kubica,anche lui protagonista di due tornate strepitose.Hamilton arriva ai box e cambia il pneumatico forato erientra attardato di un giro dietro a Webber. Kovalainennon molla il terzo posto benché appaia più lento diButton che lo preme. Ai box dopo il primo giro ancheTrulli per un contatto con Nakajima nel quale hadanneggiato l'ala anteriore.9° giro - Vettel affianca all'esterno Massa, ma non è intraiettoria e deve tagliare la chicane.12° giro - Webber riceve un drive through per ilpericoloso contatto cercato con Barrichello al via.Fisichella dopo Heidfeld supera anche Alonso e inquella tornata realizza il terzo giro più veloce in gara.13° giro - Button apre la serie dei pit-stop. Il giro dpova ai box Barrichello seguito da Webber, ma l'austalianosconta il drive through. Barrichello rientra dietro aMassa. Il ferrarista in questa fase ha raggiuntoKovalainen, che però infila la pit-lane al 15° passaggio.Webber guida la corsa con 9"5 su Massa, Barrichello,Vettel, Raikkonen, Sutil, Rosberg, Kubica, Fisichella,Alonso. Button è 13° e si ritrova invischiato in ungruppetto che gli farà perdere tempo prezioso.19° giro - Webber va al pit. E' quindi Massa checonduce il <strong>GP</strong> con Barrichello alle spalle e Vettel a 2"3e Raikkonen a 3"3.21° giro - Pit per Vettel mentre Webber finisce dietroa Kubica e davanti a Button.22° giro - Massa, Barrichello, Raikkonen, Sutil,Rosberg, Kubica, Webber, Button, Heidfeld, Piquet,Vettel, Kovalainen, Nakajima, Glock, Fisichella, Alonso,Buemi, Trulli, Hamilton. Ritirato Bourdais per unproblema idraulico.25° giro - Pit per Massa, Barrichello torna quindi intesta mentre Massa rientra dietro a Vettel, perdendo laposizione iniziale. Sutil è secondo, ma senza avereeffettuato il pit, a 1"2 da Barrichello.28° giro – Sutil fa il rifornimento e rimonta gomme durerientrando davanti a Raikkonen. Ma il tedesco e ilfinlandese affrontano appaiati la prima curva edentrano in contatto. Sutil danneggia la parte sinistradell'ala anteriore e deve rientrare ai box per cambiareil muso rovinando così la sua bella corsa.29° giro – Barrichello conduce ma Webber è a soli 3"8nonostante il drive through. Button è terzo a 7"5, Vettelquarto ma a 20"7, poi Massa, Raikkonen, Kovalainen,Nakajima, Fisichella ottimo decimo.32° giro – Barrichello ha problemi con le gommeposteriori e Webber si avvicina quando il brasiliano vaper il secondo pit. Col bocchettone c'è untentennamento. Barrichello esce dai box davanti aRaikkonen e Button. Il leader del mondiale supera confacilità all'ultima curva Raikkonen, che procedelentamente per noie al motore e si ritira. Webber in testatira forte e realizza una serie di giri più veloci.38° giro - Vettel, secondo, è a 22"6 da Webber ed haMassa sul collo, poi Rosberg, Barrichello, Button,Kovalainen, Alonso vicinissimo al finlandese dellaMcLaren, Kubica, Heidfeld. Il tedesco della BMW passail compagno di squadra polacco. Button zigzaga inrettifilo cercando di tenere calde le gomme.43° giro - Webber va per il secondo pit (usa pneumaticiduri) e un giro dopo si ferma Vettel, che continua conle gomme morbide. Webber ritorna primo con Massaalle spalle, ma il ferrarista deve fermarsi e montagomme dure. Le due Brawn zigzagano per tenere altele temperature degli pneumatici duri.48° giro - Webber comanda con 9"8 su Barrichello,10"5 su Button, 15"8 su Vettel, 22"6 su Massa, 27"4 suRosberg, 38"1 su Alonso, 41"1 su Nakajima poiKovalainen, Glock, Heidfeld, Fisichella, Piquet, Kubica,Sutil, Trulli, Buemi, Hamilton. Alonso, con le gommedure, realizza due giri più veloci consecutivi.50° giro - Barrichello si ferma per il terzo pit-stop, pocodopo tocca a Button. Questa volta la Brawn non haazzeccato la strategia. Button rientra però davanti aBarrichello di un soffio. L'inglese ha gomme morbide,il brasiliano dure.53° giro - Webber è primo con 15"1 su Vettel, 20"4 suMassa, 26"4 su Rosberg, 29"0 su Button, 30"6 suBarrichello che ha Alonso vicinissimo, poi Kovalainen,Glock, Heidfeld, Nakajima, Fisichella.60° giro - Webber vince la prima gara davanti a Vettele all'ottimo Massa. Fisichella supera Nakajima per l'11°posto e Buemi passa Trulli per il 16°.FotoPhoto 4


Partito in ottima posizioneAdrian Sutil ha rovinatouna gara fin lì perfettascontrandosi con RaikkonenL'ordine di arrivo,domenica 12 luglio 20091 - Mark Webber (Red Bull RB5-Renault) - 60 giri2 - Sebastian Vettel (Red Bull RB5-Renault) - 9"23 - Felipe Massa (Ferrari F60) - 15"94 - Nico Rosberg (Williams FW31-Toyota) - 21"05 - Jenson Button (Brawn B<strong>GP</strong>001-Mercedes) - 23"66 - Rubens Barrichello (Brawn B<strong>GP</strong>001-Mercedes) - 24"47 - Fernando Alonso (Renault R29) - 24"88 - Heikki Kovalainen (McLaren MP4/24-Mercedes) - 58"69 - Timo Glock (Toyota TF109) - 1'01"410 - Nick Heidfeld (BMW F1.09) - 1'01"911 - Giancarlo Fisichella (Force India VJM02-Mercedes) - 1'02"312 - Kazuki Nakajima (Williams FW31-Toyota) - 1'02"813 - Nelson Piquet (Renault R29) - 1'08"314 - Robert Kubica (BMW F1.09) - 1'09"515 - Adrian Sutil (Force India VJM02-Mercedes) - 1'11"916 - Sebastien Buemi (Toro Rosso STR4-Ferrari) - 1'30"216 - Jarno Trulli (Toyota TF109) - 1'30"918 - Lewis Hamilton (McLaren MP4/24-Mercedes) - 1 giroGiro più veloce: Fernando Alonso 1'33"365Ritirati34° giro - Kimi Raikkonen18° giro - Sebastien BourdaisIl campionato piloti1.Button 68; 2.Vettel 47; 3.Webber 45,5; 4.Barrichello 44; 5.Massa22; 6.Trulli 21,5; 7.Rosberg 20,5; 8.Glock, Alonso 13; 10.Raikkonen10; 11.Hamilton 9; 12.Heidfeld 6; 13.Kovalainen 5; 14.Buemi 3;15.Bourdais, Kubica 2.Il campionato team1.Brawn-Mercedes 112; 2.Red Bull-Renault 92,5; 3.Toyota 34,5;4.Ferrari 32; 5.Williams-Toyota 20,5; 6.McLaren-Mercedes 14;7.Renault 13; 8.BMW 8; 9.Toro Rosso-Ferrari 5.17


<strong>GP</strong> <strong>Germania</strong>Bernie EcclestonePer non avere parlato per tutto il fine settimana del <strong>GP</strong> tedesco.NurburgringIl circuito non è certo uno dei più affascinanti, già basta quello storico che sorgelì di fianco, ma la enorme costruzione sorta dietro alle tribune, una speciedi centro commerciale del motorsport, è notevole. E dà l’idea di come intendonolo sport dell’automobile al di fuori dei nostri confini. Va considerato che lazona del Nurburgring è lontana da città, ha un clima ostile, è in mezzo al nulla,ma questo non ha impedito alle autorità locali di realizzare questa enormecasa del motorsport.Mark WebberPole e vittoria. Dopo 130 Gran Premi e otto anni di F.1, Webber raggiunge ilsuo sogno. Addirittura, un successo ottenuto pur subendo un drive through.Avrebbe meritato un bel 10, ma non è piaciuta quella pericolosa ruotata a Barrichelloin partenza. Manovra inutile e sciocca. Webber non è un Hamilton o unVettel, ma ha una bella guida ed è un pilota solido che si è costruito nel tempo.La vicinanza del tedesco gli ha permesso di spostare in avanti il suo limite,trovando quel salto di qualità che si pensava non gli appartenesse. In questoricorda campioni del passato come Mansell o Berger, cui la F.1 permise dimaturare nel tempo.Felipe MassaUn garone quello del ferrarista. Gran partenza, ha saputo tenere dietro di séla più competitiva Red Bull di Vettel per metà corsa grazie all’utilizzo delKers. Mai un errore, mai una disattenzione, solo ai box ha perso il secondoposto cedendo a Vettel. La Ferrari è ancora lontana dalla Red Bull, maintanto si è messa dietro la Brawn. Un recupero non previsto quello dellaFerrari al Nurburgring.Sebastian VettelPer la prima volta è stato oscurato dal compagno di squadra Webber. E propriosulla pista di casa, dove il pubblico tedesco lo ha già adottato come il pilotadel futuro, il nuovo Schumacher, da idolatrare e amare. Vettel ha riconosciutoche Mark ha lavorato meglio ed ha comunque tratto il meglio dalla sua RedBull cogliendo il secondo posto e otto punti. Un altro passo in avanti alla cacciadi Button.Nico RosbergRimasto frustrato dalle errate scelte della Williams in qualifica, Rosberg hadisputato una delle sue più belle gare da quando è in F.1, cogliendo alla fineil miglior piazzamento, quarto, del 2009. Nessun errore, nessun calo nelle prestazioni.E una Williams apparsa molto competitiva.Rubens BarrichelloPer la seconda volta consecutiva è stato più veloce di Button in qualifica. Dopoil secondo pit-stop era però troppo lento, e non è la prima volta che gli capitadi non avere il ritmo necessario a metà gara, poi si infuria col team per averglifatto perdere la posizione a vantaggio di Button. Ma non ha ancora capitoche è l’inglese il pilota che si gioca il campionato? Svegliati Rubens, Button èil tuo nuovo Schumacher…Jenson ButtonCapisce che anche al Nurburgring, come a Silverstone, non è il fine settimanagiusto per la sua freddolosa Brawn. E allora corre alla Prost e ottiene un quintoposto che vale pur sempre quattro importanti punti.10e lode1099887718FotoStudio Mazzi


IL PAGELLONEStefano Domenicali guarda soddisfatto Felipe Massa sul podio19


<strong>GP</strong> <strong>Germania</strong>Fernando AlonsoIn qualifica ha commesso un errore che lo ha escluso dal Q3. Costretto a partiredal centro dello schieramento, a inizio <strong>GP</strong> si è visto superare in tromba dallaForce India di Fisichella. Nel finale ha recuperato la zona punti segnando unaserie di giri veloci notevoli e dando fastidio alle due Brawn. La sensazione èche poteva ottenere molto di più del settimo posto.Heikki KovalainenUn bel ritorno in zona punti per Kovalainen che ha offerto una prova accorta eattenta, che lo premia dopo un lungo difficile periodo. Positiva anche la qualifica,vicinissimo a Hamilton nei tempi.Timo GlockApparso confuso in qualifica, parte dalla corsia box con il pieno di un camion.Si difende come può nella parte iniziale del <strong>GP</strong>, poi va all’attacco e sfiora lazona punti.Nick HeidfeldGeneroso comunque, nonostante i limiti della BMW. Il decimo posto sembraproprio il massimo che poteva conquistare.Robert KubicaUna partenza e un primo giro strepitoso lo hanno catapultato nei primi dieci.E ci è rimasto a lungo, poi ha dovuto cedere.Giancarlo FisichellaUn’altra bella gara per il romano e poteva andare ancora meglio se in qualificafosse stato più aggressivo e tempestivo. La Force India, con le ultime modifichetecniche, appare notevolmente migliorata e la zona punti non è più unmiraggio.Adrian SutilStava disputando il weekend più emozionante della sua carriera in F.1. Ma,come accadde a Monte Carlo 2008, sulla sua strada ha incontrato Raikkonenche gli ha infranto il sogno dei punti. Ma se nel Principato la colpa fu tutta diKimi, questa volta Sutil poteva stare molto più attento considerando la postain palio, per lui e per tutta la squadra. Una disattenzione che fa imbestialire.Nelson PiquetEra entrato nella top ten della qualifica con un guizzo di orgoglio, addiritturafinendo davanti ad Alonso. Poi, in gara ha fatto capire una volta di più che lui,in fondo, è pur sempre Piquet, Nelsinho e non Nelson, ed ha concluso lontanissimodal suo compagno di squadra. Una prova imbarazzante, probabilmentela sua ultima in F.1.Kimi RaikkonenRimasto chiuso alla prima curva dopo il via, non ha avuto particolari picchi,come invece Massa. Il contatto con Sutil, che con maggiore attenzionepoteva evitare, ha provocato il foro di un radiatore e la conseguente rotturadel motore.Sebastien BuemiAlla Toro Rosso aspettano le novità aerodinamiche con ansia per uscire daltunnel. Ormai anche la Force India ha preso il volo. Buemi, che è pur sempreun debuttante, fatica e non può certo contare sulla maggiore esperienza diBourdais. Nel futuro, con un altro debuttante in squadra, quale sarà Alguersuari,Buemi dovrà prendere in mano la squadra.776,56,56,56,56666Sebastien Bourdais20


IL PAGELLONEJarno Trulli 55Nakajima gli rovina la corsa alla prima curva dopo la partenza, ma il Trulli vistoin <strong>Germania</strong> è apparso un po’ in ombra. Sbagliata la strategia delle gomme inqualifica, ha corso nelle retrovie aspettando l’arrivo, lanciando di tanto in tantoqualche giro veloce.Kazuki NakajimaFranato contro Trulli alla prima curva, il giapponese si è auto eliminato da ognipossibilità di concludere in zona punti nel weekend in cui la Williams ha dimostratodi avere i numeri per puntare in alto. Continua a guidare come un debuttantenonostante sia al secondo anno di F.1.Lewis HamiltonDecide di giocarsi tutto alla prima curva, ma lo fa male. Il Kers lo proietta davantie lui sembra al volante di una monoposto impazzita, senza controllo. Arrivalungo, chiude un po’ troppo, tocca Webber che gli buca una gomma. Dopo ilcambio del pneumatico afflosciato, viaggia a un giro dagli altri, senza arrendersi.Anzi, sperando nella pioggia, come chiede al muretto box, per venirne inqualche modo fuori. Ma il meteo lo snobba.Sebastien BourdaisSi ritira per un problema idraulico, ma nell’intero weekend è parso un fantasma.La notizia dell’appiedamento lo ha steso, non c’è stata nessuna reazione.Solo lamentele sui giornali francesi, che fingono di non vedere che il pluricampione Champ Car non si è mai discostato dalle prestazioni del rookie Buemiper tutta la prima parte della stagione 2009. E che nel 2008 era stato travoltoda Vettel.Niko Rosberg44421


F.1 - Fenomeno SpagnaAlguersuaridiventerà il piùgiovane pilotadella storia adebutterà in F.1con 19 annie 125 giorni.Il precedenterecord era di MikeThackwell con 19anni e 182 giorni22


Alguersuarie i suoi discepoliMassimo CostaJaime Alguersuari, 19enne diBarcellona, già dal prossimo<strong>GP</strong> di Ungheria prenderà ilposto di Sebastien Bourdais inToro Rosso. Una scelta coraggiosaquella di lanciare nelmondiale un ragazzo che è praticamentea digiuno di F.1 pervia del divieto di svolgere testdurante la stagione. Considerandoche Bourdais non rientrapiù nei programmi futuri delteam faentino, Helmut Marko,responsabile dei piloti del programmaJunior Red Bull, hadeciso di far maturare adAlguersuari l’esperienza necessariadirettamente in gara. Lastessa cosa la dovrebbe compiere,e sempre a Budapest, laRenault con Romain Grosjean,che qualche chilometro in piùcon una monoposto di F.1 è riuscitoa compierli. Il team di FlavioBriatore è intenzionato ascaricare Nelson Piquet perportare direttamente nel mondialeil ginevrino, al momentosecondo nella classifica <strong>GP</strong>2,in vista di un impegno fisso nel2010. La F.1 che a inizio annoaveva rifiutato Giorgio Pantanoe Bruno Senna, primo e secondonella <strong>GP</strong>2 2008, decidequindi di prendersi dei rischi edi portare in griglia di partenzadue giovani come Alguersuari eGrosjean. Una risposta seccaal regolamento sciocco dellaFIA che non permette ai giovanidi poter maturare l’esperienzanecessaria per poter debuttarein F.1.Alguersuari diviene il secondopilota spagnolo dopo l’era FernandoAlonso ad entrare in F.1.E qui è bene soffermarsi un attimoper ripercorrere quel che èaccaduto in Spagna negli ultimianni. Il fenomeno Alonso ènato nel 1998 con la FormulaNissan, una categoria che èandata a riempire un vuotoenorme nel Paese iberico e chel’anno precedente aveva portatoin F.1 Marc Gené. Dopo pocosi è verificato l’arrivo della F.3nazionale e il movimento spagnolo,con team e piloti, è definitivamentedecollato. Si sonoquindi venute a creare negliultimi dieci anni quattro fasidistinte, quattro gruppi di pilotiche hanno goduto di sponsorimportanti e che sembravanoavviati a una brillante carrierase non all’ingresso in F.1. Ilmaggiore indiziato per raggiungereil mondiale sembravaessere Adrian Valles, secondonella World Series Renault2005. Ma una stagione sbagliatanella <strong>GP</strong>2 e una sceltacriticabile nel 2006, quella diessere il quarto o quinto osesto tester della confusa Spyker/MidlandF.1, lo hanno bruciatoin fretta. Tantissimi i nomidei piloti spagnoli che nelle ultimestagioni sono arrivati a correree a ottenere risultatiimportanti. Purtroppo, molti sisono persi per mancanza delgiusto management, per errori,per sfortuna. Ma alla fine solamenteAlguersuari, grazie allavittoria nel campionato ingleseF.3 e al fondamentale appoggiodella Red Bull, è riuscito aimboccare l’autostrada giustache porta direttamente allaF.1. Abbiamo allora voluto ripercorrerequelli che sono stati ipiloti spagnoli che dal 2002(anno della nascita della WorldSeries) a oggi si sono affacciatinelle categorie che contano.Dividendoli a “ondate”, in gruppi,col quarto che raccoglie igiovanissimi.23


F.1 - Fenomeno Spagna1° gruppoJose Perez Aicart - GTAngel Burgueno - LMSAntonio Garcia - ALMSRafael Sarandeses - inattivoAnder Vilarino - inattivoLuis Villaamil - inattivoMartinez, leader della WSRJavier èal quarto anno di <strong>GP</strong>22° gruppoAlvaro Barba - GTBorja Garcia – F.AtlanticSergio Hernandez - WTCCCelso Miguez – European F3 OpenAlejandro Nunez - inattivoFelix Porteiro - WTCCSantiago Porteiro - inattivoRoldan Rodriguez – <strong>GP</strong>2Andy Soucek – F.2Adrian Valles – WSR e SuperleagueJavier Villa – <strong>GP</strong>2Juncadella nella F.BMW Europe24


Dani Clos èin <strong>GP</strong>23° gruppoAleix Alcaraz - inattivoJaime Alguersuari - WSRMarco Barba - WSRDaniel Campos – F.3 ItaliaDani Clos – <strong>GP</strong>2Maximo Cortes - LMSSiso Cunill - inattivoMarcos Martinez - WSRRoberto Merhi – F.3 Euro SeriesMiguel Molina - WSRGerman Sanchez – F.2Albert Costa in lizza per il titolo Euro F.Renault4° gruppoHimar Acosta - inattivoAlbert Costa – Eurocup F.RenaultDaniel Juncadella – F.BMW EuropeMiki Monras – Eurocup F.RenaultGenis Olive – Eurocup F.RenaultMiguel Otegui – Eurocup F.RenaultAntonio Martinez – F.BMW EuropeRamon Pineiro – F.BMW EuropeJavier Tarancon – F.BMW EuropeMerhi, gran protagonista in F.3 Euro SeriesMonras sta crescendo nella Euro F.Renault25


Franchitti passa sottoil traguardo,riconquistando la vettain classifica27


La cronacaGiro dopo giroArriva nelle fasi del via il primo contatto, traGraham Rahal e Will Power. L'australiano neesce con una foratura, l'americano con l'aladanneggiata. Entrambi si devono fermare,così come Briscoe, che si trova a sua voltacon una gomma forata. Ne approfitta Franchitti,che inizia ad aprire una netta leadershipdavanti a Tagliani e Doornbos. Dixon siritrova quarto, mentre sesto è Castroneves.Power, rientrato in pista quasi sotto di un giro,non ha problemi a mantenersi davanti in attesadi una caution.Dopo 8 giri Franchitti ha quasi 3 secondi didistacco, vanificati da un contatto tra Wheldone Antinucci. Il britannico, in seria crisi aToronto come tutto il Panther Racing,s i giracontro le barriere, costringendo la safety-carad uscire. A sorpresa, nessuno dei leader (inpista con le gomme più morbide) si ferma,cosa che invece fa oltre la metà dello schieramento,inclusi Castroneves, Danica Patrick,Justin Wilson e tutti i piloti coinvolti nei problemidei primi giri.Indycar a TorontoAl restart del quindicesimo giro (la "gialla"rientra subito per un testacoda di Carpenter),a passare Doorbos sono Conway e Tracy. L'inglesearriva ad insidiare Dixon per il terzoposto dietro a Franchitti e Tagliani, mentrel'olandese rallenta vistosamente causa problemielettrici.Al giro 25 si ferma Briscoe, che mette le gommepiù morbide. Il giro successivo Franchitti,che è però bloccato da un problema sullaposteriore sinistra. Davanti a tutti c'è Tagliani,mentre Paul Tracy infila una serie di giriveloci che lo portano a sorpassare sia Conwayche Dixon. Entrambi si fermano tra il trentesimoed il trentunesimo giro, montandogomme dure, poco prima di Tracy, che mostraun passo da leader.Appena uscito dalla corsia box, Tracy ripassaConway ed inizia a recuperare. L'inglese perdela concentrazione, sbaglia e picchia controil muretto, mettendo la parola fine alla suagara. Tagliani entra ai box al trentacinquesimogiro. In testa rimangono cinque dei pilotifermatisi al decimo giro. Scheckter comanda,ma Castroneves e Power sono molto più velocialle sue spalle grazie alle gomme dure.Rientrano sia il sudafricano che l'australiano,rallentato da una pistola incastrata all'anterioresinistra. Castroneves, in testa, resistefino alla quarantanovesima tornata. Riuscirannole sue gomme morbide a reggere finoalla fine?Al giro 57, arriva la caution attesa dal vincitoredella Indy 500. Graham Rahal tenta unsorpasso irruento su Carpenter ed il contattoè inevitabile. Castroneves passa in testaquando i leader rientrano per l'ultima sosta,ma dietro ha Franchitti, fermatosi proprio nell'istantedel contatto, oltre a Tracy, entrato primadella caution.Un colpo di fortuna notevole, per lo scozzese,che fa di Castroneves un sol boccone. Alsessantaseiesimo passaggio, anche Tracyentra sul brasiliano che lascia spazio, ma lotocca leggermente in uscita di curva. I due sitoccano ancora, con Tracy letteralmenteschiacciato nelle barriere e Castronevescostretto al ritiro.Ironicamentre secondo sale Briscoe, davanti aWilson e Power. Il vincitore di Watkins Glen vaall'attacco, ma si scompone e perde la posizionesu Power. Lo stesso succede alla Patrick,che è passata per il quinto posto da Dixon.Un contatto multiplo chiama ancora in causaSopra, le fasi dellapartenza, con Will Powerche, a causa del contattocon Rahal, arriva lungo allaprima staccata.A destra, Tagliani siadegua al proprio sponsor,l'esposizione del sarcofagodi Tutankhamun28


MOMENTO CLOUIl team Ganassi ha una grande prontezza (o una grande fortuna).Quando Graham Rahal tocca Ed Carpenter, lo scozzese entra ai box pochiistanti prima della chiusura della corsia. Al re-start, passare Castroneves,che deve conservare gomme e carburante, è un gioco da ragazziL'ordine di arrivo,domenica 12 luglio 20091 - Dario Franchitti - Ganassi - 85 giri 1:44:252 - Ryan Briscoe - Penske - 1.67453 - Will Power - Penske - 2.13554 - Scott Dixon - Ganassi - 2.48035 - Justin Wilson - Coyne - 2.92306 - Danica Patrick - Andretti-Green - 6.40957 - Ryan Hunter-Reay - Foyt - 7.18378 - Marco Andretti - Andretti-Green - 8.25529 - Alex Tagliani - Conquest - 13.474510 - Raphael Matos - Luczo Dragon - 16.098311 - Mario Moraes - KV - 19.014112 - Hideki Mutoh - Andretti-Green - 1 giro13 - EJ Viso - HVM - 1 giro14 - Dan Wheldon - Panther - 1 giro15 - Ed Carpenter - Vision - 3 girila safety-car. Tagliani tenta una staccataimpossibile su Scheckter e Moraes, spedendotutti e tre contro barriere. Il sudafricano,unico costretto a fermarsi, aspetta il collega,scagliandogli contro i guanti nel corso delpassaggio successivo. A contatto, nei giri precedenti,Tony Kanaan, ritiratosi ai box, edErnesto Viso, riuscito a ripartire dopo unoscambio di colpi con Moraes.Con 6 giri al termine, come sempre, la ripartenzadi Franchitti è perfetta. Nulla rimane peri due uomini Penske, che devono accontentarsidel podio davanti a Dixon, vincitore di unduello all'arma bianca con Wilson. In sestaposizione, nuovamente a punti con un importantepiazzamento, Danica Patrick, seguita daHunter-Reay e Andretti. Dopo la bandiera ascacchi, da segnalare un un brutto episodiotra Viso e Moraes, scontratisi a mo' di vendettaper il contatto precedente.Giro più veloce: Ryan Briscoe 1:02.2313Ritirati75° giro - Tomas Scheckter71° giro - Tony Kanaan66° giro - Helio Castroneves66° giro - Paul Tracy58° giro - Helio Castroneves42° giro - Richard Antinucci33° giro - Mike Conway27° giro - Robert DoornbosIl campionato1. Franchitti 347; 2. Dixon 345; 3. Briscoe 334;4. Castroneves 269; 5. Patrick 266; 6. Wheldon240; 7. Andretti 239; 8. Kanaan 227; 9. Wilson217; 10. Rahal 209.


<strong>GP</strong>2 al Nurburgring - Gara 1HulkenbergNico Hulkenbergsplendidovincitoredi gara 1dalla pole al tronoMassimo CostaEra da tempo che in <strong>GP</strong>2 non si trovava un rookiecosì forte, forse dai tempi di Lewis Hamilton, nel2006. Nico Hulkenberg ha vinto la sua prima corsain <strong>GP</strong>2 Main Series dopo essere partito dalla poleed avere dominato senza problemi per tutti i 35 giri.Romain Grosjean, invece, ha conosciuto un altrogiorno nero. Il ginevrino del Barwa Addax, dopo unapessima qualifica, aveva recuperato fino al 6° postoma al penultimo giro ha dovuto abbandonare per unprobabile problema al cambio. Spazio allora a Hulkenberg,quel ragazzo tedesco cresciuto con tantaattenzione da Willy Weber, l'ex manager dei fratelliSchumacher. Tre anni di F.3, uno nazionale e due incampo europeo con il titolo vinto nel 2008, e soprattuttouna esperienza strepitosa nella A1 Grand Prixdove portò al titolo la <strong>Germania</strong> nel campionato2006-2007. Hulkenberg ancora non era "quasi"nessuno, ma proprio in A1 si guadagnò i galloni perentrare piano piano all'interno della Williams guadagnandosipoi il ruolo di primo tester. Tanta gavettainsomma, per arrivare bello pronto ad essere protagonistaassoluto in <strong>GP</strong>2. Gara di alto spessoreper Roldan Rodriguez, magicamente riapparso nelleprime posizioni dopo un periodo buio. Lo spagnolosi è piazzato secondo riportando sul podio il teamvicentino Piquet <strong>GP</strong> che quindici giorni prima avevavinto a Silverstone con Alberto Valerio. Ma la festaper il tricolore non si chiude qui, perché sul terzogradino del podio ci è salito Andreas Zuber, protagonistadi una gara regolare, con la Dallara dellaFMSI, la squadra umbra diretta da Paolo Coloni eche, a quanto si dice, dovrebbe cambiare nome abreve dopo l'uscita di scena a inizio anno di Zanarini-Fisichella.Bene a punti Vitaly Petrov e Javier Villa.Lucas Di Grassi, secondo nella prima parte dellacorsa, ha chiuso settimo dopo una incertezza alpit-stop e un errore alla prima curva. Alberto Valerioera ottavo quando si è ritirato per noie tecniche. Sedue team tricolori sono saliti sul podio, giornata stortaper i piloti italiani, con Davide Valsecchi 13°, EdoardoMortara fermo al momento del via (poi hasegnato il giro più veloce) e Luca Filippi in testacodanel corso del primo giro dopo essere stato urtatoda Grosjean.Sopra, Filippi subito out dopo esserer statourtato da Grosjean. Sotto, Rodriguez confermail gran momento del Piquet <strong>GP</strong>.Zuber, a destra ottimo terzo col team di Coloni30


MOMENTO CLOUIl terzo giro, quando Hulkenberg, dopo averperso qualche decimo, mette definitivamente trasé e Di Grassi 1”3, vantaggio che poi aumenterà.Hulkenberg avrà il pieno controllo della garaLa cronacaGiro dopo giroFilippi si gira alla prima curva nel pre schieramento,ma raggiunge comunque la griglia.Al via, Hulkenberg parte bene, Di Grassi passaRodriguez e si installa secondo, poiZuber, Petrov, Villa. Non partono Mortara eClos, pericolosamente fermi, ma evitati dalresto dei piloti. Filippi (10°) va in testacodain mezzo al gruppo e nella giravolta strappala propria sospensione contro la vettura diRazia. Entrambi si ritirano. Al 1° giro, Hulkenbergha 1"3 su Di Grassi, Rodriguez, Zuber,Petrov, Villa, Maldonado, Parente, Nunes,Grosjean. Al 2° giro, Hulkenberg perde mezzosecondo da Di Grassi e Rodriguez, ma latornata seguente recupera e tiene il propriovantaggio sugli inseguitori a 1"3. Drivethrough per Mortara, per eccesso di velocitàin pit-lane. Rodriguez appare più velocedel brasiliano, ma non riesce ad averneragione. Al 6° passaggio, primi pit con Grosjeancapofila mentre si ritira Teixeira. All'8°giro, Parente dopo il cambio gomme va intestacoda alla prima curva, con gli pneumaticifreddi, ma riprende. Maldonado al 10°passaggio si butta all'interno di Nunes peril 9° posto, ma è ritardo e colpisce la vetturadel brasiliano. Nel contatto, entrambi danneggianole sospensioni, Maldonado proseguesalvo finire nella ghiaia. Al 12° giro,Rodriguez va al pit-stop, la tornata dopo è ilturno di Di Grassi, ma il brasiliano esce dietroallo spagnolo, poi in bagarre perde altreposizioni. Hulkenberg procede tranquillo alcomando e lui le gomme le cambia al 15°giro, con 13" di vantaggio su Petrov, secondo.Quando tutti hanno effettuato la sosta,la situazione al 17° giro è: Hulkenberg, Rodrigueza 8", Zuber a 11"6, Petrov a 14"5, Villaa 14"9, poi Grosjean, Parente, Di Grassi,Valerio, Perez. Valsecchi è 15°. Al 20° giro,le posizioni non variano, Hulkenberg chemantiene gli 8" su Rodriguez. Dietro situazionetranquilla per Zuber, Petrov e Villa. Unpo' di bagarre per il 6° posto con Grosjeanche deve difendersi da Parente e Di Grassi.Perera (17°) si ritira al 22° giro con il motoreche "tartaglia". Valerio, che stava raggiungendoDi Grassi, ottavo, si ferma sul rettifilodei box al 26° passaggio per motivi tecnici.Intanto Rodriguez riduce il divario da Hulkenberga 7"4. Colpo di scena al penultimogiro: Grosjean all'uscita della curva finaleperde le marce e si ritira lasciando il sestoposto a Parente.L'ordine di arrivo di gara 1,sabato 11 luglio 20091 - Nico Hulkenberg - ART - 35 giri 1.00'10"8752 - Roldan Rodriguez - Piquet <strong>GP</strong> - 13"9313 - Andreas Zuber - FMSI - 21"7654 - Vitaly Petrov - Barwa Addax - 29"1165 - Javier Villa - Super Nova - 31"5346 - Alvaro Parente - Ocean - 48"0007 - Lucas Di Grassi - Racing Engineering - 50"3668 - Sergio Perez - Arden - 51"1179 - Kamui Kobayashi - Dams - 1'04"41410 - Jerome D'Ambrosio - Dams - 1'05"22611 - Karun Chandhok - Ocean - 1'09"06612 - Giedo Van der Garde - iSport - 1'09"90913 - Davide Valsecchi - Durango - 1'15"10614 - Michael Herck - DPR - 1'15"72115 - Rodolfo Gonzales - Trident - 1'22"72116 - Dani Clos - Racing Engineering - 1 giro17 - Edoardo Mortara - Arden - 1 giroGiro più veloce: Edoardo Mortara 1'41"119Ritirati33° giro - Romain Grosjean33° giro - Nelson Panciatici24° giro - Alberto Valerio21° giro - Franck Perera10° giro - Diego Nunes10° giro - Pastor Maldonado6° giro - Ricardo Teixeira0 giri - Luca Filippi0 giri - Luiz Razia31


<strong>GP</strong>2 al Nurburgring - Gara 2Per Nicouna doppiettada leaderA destra, Hulkenbergdominatore anche di gara 2.Sopra, Alvaro Parentefesteggia il secondo postoMassimo CostaEra da tre stagioni che un pilota in <strong>GP</strong>2 non riuscivaa vincere la corsa sprint dopo aver conquistatola prima gara. Quindi partendo dalla quarta fila pereffetto dello schieramento di partenza invertito dellaseconda corsa. Nico Hulkenberg ha fatto l’impresa,ripetendo sullo stesso circuito quella diLewis Hamilton nel 2006, poi l’inglese si ripetè aSilverstone in quell’annata che segnò anche ledoppiette nello stesso weekend di Nelson Piqueta Budapest e di Giorgio Pantano a Monza. Hulkenbergsi è imposto in condizioni estremamente difficili,con pista inizialmente bagnata, poi solo umidiccianegli ultimi giri. Una vittoria spettacolarequella del tedesco del team ART, che grazie ai tantipunti acquisiti al Nurburgring si ritrova in testaalla classifica generale. Romain Grosjean è statoaltrettanto strepitoso conquistando un quintoposto insperato dopo che era stato retrocesso ingriglia di partenza di cinque posizioni, da diciottesimoa ventitreesimo, per avere causato il testacodadi Luca Filippi in gara 1. Grosjean ha fatto vedereche se non si fa prendere dalla foga è capacedi cose fuori dal comune. Due punti però non glisono bastati per fermare mister Hulk. Alvaro Parenteha conquistato un secondo posto più che meritato,con una corsa tutta d’attacco, fino all’ultimogiro quando ha superato Kamui Kobayashi, in crisicon le gomme. Il giapponese si è reso protagonistadi una partenza superlativa, da nono a secondo(ma aveva il Kers?), e finalmente è riuscito nellaMain Series a ripetere le prestazioni di chi ci avevaabituato nella serie asiatica. Deluso Lucas DiGrassi, partito male dalla posizione del poleman epoi urtato da Vitaly Petrov. Un contatto che ha causatola rottura della sospensione al brasiliano. Ilrusso per questa manovra è stato penalizzato ecosì ha perso un podio, se non la vittoria, che parevacerto. Nel recuperare, in bagarre con Parente eKobayashi, si è girato, ma è arrivato quarto rimanendoin piena corsa per il titolo finale.32


La cronacaGiro dopo giroPista bagnata quando le vetture si schieranoper gara 2. Solo Valerio monta le slick. DiGrassi è in pole, ma parte male, viene urtatoda Petrov nella ruota anteriore sinistra, e poialla prima curva tampona Perez. Petrov si portain testa davanti a un incredibile Kobayashi,che da nono balza terzo dietro a Parente. Ilgiapponese supera il portoghese mentre risalebene Hulkenberg che sopravanza sia Parentesia Kobayashi. Succede di tutto tra toccateed errori. Van der Garde viene urtato daZuber e si gira, Perera è ai box con il musodanneggiato e anche Mortara si deve fermare.Ritirati Di Grassi e Chandhok. Al 5° giro:Petrov precede Hulkenberg di 2"8, poi Kobayashi,Parente, Villa, Valsecchi risalito forte,D'Ambrosio, Herck, Zuber e Clos. Dietro sfilanoGrosjean, Maldonado, Perez, Rodriguez eFilippi. Clos perde due posizioni, a vantaggiodi Grosjean e Maldonado. Grosjean superaanche Zuber che ha l'ala anteriore rotta. Nel7° giro, D'Ambrosio supera nella seconda curvaValsecchi. La pista in traiettoria si staasciugando. All'8° giro, anche Grosjean simette dietro Valsecchi. Filippi è 14°. Petrov al9° giro ha 1"6 su Hulkenberg, a 11"2 Kobayashi,a 13"1 Parente, a 23"3 Villa. Sesto èD'Ambrosio, seguito da Grosjean, Valsecchi,Maldonado, Clos, Herck che ha perso terreno.Maldonado, pur con l'ala anteriore storta,attacca con successo Valsecchi. Al 10° giro,Hulkenberg riduce a 0"9 lo svantaggio daPetrov. La direzione gara comunica un drivethrough a Petrov per il contatto nei primi metridopo il via con Di Grassi.Al 12° giro, Grosjean attacca alla varianteD'Ambrosio per il sesto posto, ma arriva lungoed entrambi tagliano la chicane. Hulkenberg,forse non informato del drive throughche attende Petrov, avvicina notevolmente ilrusso. Intanto si ritira Zuber. Al 13° passaggio,Petrov infila la corsia box per scontarela penalità e rientra in pista al quarto postodietro a Parente. Grosjean riesce a superareD'Ambrosio e il belga rifila una ruotata alginevrino. La pista si asciuga sempre più.Rodriguez al 14° giro si ferma ai box permontare gomme slick, ma una volta tornatoin gara, si gira dopo due curve e si ritira. Hulkenbergconduce con 17"5 su Kobayashi inpiena lotta con Parente. Dietro di loro Petrov.Parente attacca con decisione Kobayashinel corso del 17° giro, ma il giapponese reggee Petrov ne approfitta beffando il portoghese.Petrov prova a prendersi anche ilsecondo posto, ma Kobayashi ancora unavolta si difende bene. Il russo eccede e sigira, ma riparte dietro a Parente. Grosjeanraggiunge Villa, quinto. Valerio con le slick èora il più veloce in pista, almeno 5" più rapidodegli altri, ma è staccato di 1 giro. Al 19°giro, Parente sorprende Kobayashi all'ultimacurva prima dei box per la seconda posizione.Il giapponese sembra in crisi con le gomme.Hulkenberg ha 27"4 di vantaggio suParente. Al 22° passaggio, Grosjean alla primacurva supera Villa e va quinto mentrePerez, che aveva superato Valsecchi per il10° posto, dopo poche curve esagera e sigira. Filippi (14°), supera Panciatici, ma allaprima curva viene speronato dal doppiatoGonzales. Vince Hulkenberg con 26"4 suParente, poi Kobayashi che regola in volataPetrov..L'ordine di arrivo di gara 2,domenica 12 luglio 20091 - Nico Hulkenberg - ART - 24 giri 46'49"6222 - Alvaro Parente - Ocean - 26"43 - Kamui Kobayashi - Dams - 33"54 - Vitaly Petrov - Barwa Addax - 33"65 - Romain Grosjean - Barwa Addax - 44"76 - Javier Villa - Super Nova - 50"07 - Jerome D'Ambrosio - Dams - 52"58 - Dani Clos - Racing Engineering - 53"99 - Pastor Maldonado - ART - 56"910 - Davide Valsecchi - Durango - 1'14"311 - Diego Nunes - iSport - 1'29"512 - Michael Herck - DPR - 1'33"013 - Nelson Panciatici - Durango - 1'34"614 - Luiz Razia - FMSI - 1'35"115 - Ricardo Teixeira - Trident - 1'39"516 - Franck Perera - DPR - 1 giro17 - Alberto Valerio - Piquet <strong>GP</strong> - 1 giroGiro più veloce: Alberto Valerio 1'46"200Ritirati22° giro - Luca Filippi22° giro - Rodolfo Gonzales21° giro - Sergio Perez14° giro - Roldan Rodriguez11° giro - Andreas Zuber7° giro - Edoardo Mortara1° giro - Giedo Van der Garde0 giri - Lucas Di Grassi0 giri - Karun ChandhokIl campionato1.Hulkenberg 46; 2.Grosjean 42; 3.Petrov 41; 4.Maldonado,Di Grassi 26; 6.Zuber 20; 7.D'Ambrosio 18;8.Valerio 16; 9.Filippi 13; 10.Villa 12; 11.Mortara 10;12.Chandhok 9; 13.Parente, Rodriguez 8; 15.Kobayashi,Perez 7; 17.Valsecchi 6; 18.Van der Garde 5.MOMENTO CLOUAl 13° giro Petrov conduce sul minaccioso Hulkenberg, ma rientraai box per scontare un drive through. Il tedesco si ritrova la strada spianatae va a vincere nuovamente con estrema facilità e sicurezzaLa… sceneggiatrice segreta della <strong>GP</strong>2DavideValsecchi inlotta conJeromeD’AmbrosioCi sono personaggi del motorsport che sono sconosciuti al grande pubblico,ma per gli addetti ai lavori sono più utili di quelli conosciuti. Mrs. PennyWhitaker è uno di questi. Immarcescibile signora very British che segue lalogistica dei team di <strong>GP</strong>2, gentile nei modi, dal sorriso allegro e sempredisponibile. Ama l’Italia e parla perfettamente la nostra lingua, avendo vissutoun decennio sulla costa amalfitana, quando era alle dipendenze di unaagenzia di viaggi inglese. Poi, per molto tempo è stata l’assistente numerouno di Bernie Ecclestone, e quando per lo stress non ce l’ha più fatta a seguireil vulcanico boss, è passata a seguire prima la F.3000 e dopo la <strong>GP</strong>2. Daquasi 20 anni è un punto di riferimento per tutti i team manager, e di lei siparla solo che bene, il che, in un ambiente di viperette come la <strong>GP</strong>2 è unaindiscutibile nota di merito. Ma non aspettatevi favoritismi da lei, sa anchedire di no, e quando lo fa è britannicamente irremovibile, anche se lo fa inmaniera latina: arrossendo.H. F.33


NASCAR a ChicagoMark Martin mettdi Marco CortesiE' ancora Mark Martin a festeggiare in victorylane in NASCAR Sprint Cup. Con un nuovosuccesso sul Chicagoland Speedway, ilcinquantenne di casa Hendrick ha portato ilsuo totale stagionale a quota quattro, rimediandoad un inizio 2009 ricco di insidie eriportandosi nella zona-Chase For The Cup.Nonostante i 195 giri condotti in testa, Martinha dovuto riguadagnarsi la vetta, conquistataper la prima volta con un velocissimopit-stop alla quarantunesima tornata. A soffiarglila prima posizione era stato JimmieJohnson, alla ripartenza dopo un contatto traJoey Logano e Sam Hornish. Dopo un tentativoseguito ad una toccata multipla traMenard, McMurray, Burton e Speed, Martinha approfittato di un duello all'ultima sportellatatra Brian Vickers, Denny Hamlin, e lostesso Johnson, infilandosi come se nullafosse all'interno e riconquistando la posizione.Nel finale non ci sono poi stati rivali. NemmenoJeff Gordon, che con una gara accortaaveva approfittato dei problemi altrui, hapotuto nulla all'ultimo re-start, dovutoall'esplosione del propulsore di Kyle Busch.Altrettanto soddisfatto dalle caution finali èstato Kasey Kahne, terzo con la Dodge Chargerdel Richard Petty Motorsports davanti aTony Stewart, che ha mantenuto con l'ennesimopiazzamento una leadership quasi inalteratain classifica. Dalla quinta all'ottava piazzahanno concluso Hamlin, Vicker e Johnson,inframezzati da un buon Ryan Newman.Kahne è stato anche il pilota più avvantaggiatoin graduatoria, passando dalla dodicesimaall'ottava posizione. Bel balzo anche diJuan Pablo Montoya, vera e propria ancora disalvezza dell'Earnhardt Ganassi Racing, oranono. Oltre a Kyle Busch, hanno perso posizionianche gli uomini di casa Roush. Soloquattordicesimo al traguardo Carl Edwards,miglior rappresentante, fuori dalla top-20Kenseth, McMurray, Ragan e Biffle. Sonocontinuate in Illinois le difficoltà di Dale EarnhardtJr, quindicesimo e coinvolto in un contattocon Menard.34


e la quartaL'ordineKyle BuschSotto,un sorridenteMark Martinincassa la quartavittoriastagionale.A destra, eccocome è finitala gara di Menardquando si trovavanei top-tendi arrivo,domenica 12 luglio 20091 - Mark Martin (Chevrolet) - Hendrick - 267 giri2 - Jeff Gordon (Chevrolet) - Hendrick - 2673 - Kasey Kahne (Dodge) - RPM - 2674 - Tony Stewart (Chevrolet) - Roush - 2675 - Denny Hamlin (Toyota) - Gibbs - 2676 - Ryan Newman (Chevrolet) - Stewart/Haas - 2677 - Brian Vickers (Toyota) - Red Bull - 2678 - Jimmie Johnson (Chevrolet) - Hendrick - 2679 - Clint Bowyer (Chevrolet) - RPM - 26710 - Juan Montoya (Chevrolet) - DEI/Ganassi - 26711 - Marcos Ambrose (Toyota) - JTG/Waltrip - 26712 - David Reutimann (Toyota) - Waltrip - 26713 - A.J. Allmendinger (Dodge) - RPM - 26714 - Carl Edwards (Ford) - Roush - 26715 - Dale Earnhardt Jr. (Chevrolet) - Hendrick - 26716 - Martin Truex Jr. (Chevrolet) - DEI/Ganassi - 26717 - Kurt Busch (Dodge) - Penske - 26718 - Joey Logano (Toyota) - Gibbs - 26719 - Kevin Harvick (Chevrolet) - Childress - 26720 - Michael Waltrip (Toyota) - Waltrip - 26621 - Bobby Labonte (Ford) - HOF - 26622 - Jamie McMurray (Ford) - Roush - 26623 - Matt Kenseth (Ford) - Roush - 26624 - Reed Sorenson (Dodge) - RPM - 26525 - David Ragan (Ford) - Roush - 26526 - David Stremme (Dodge) - Penske - 26527 - Elliott Sadler (Dodge) - RPM - 26528 - Casey Mears (Chevrolet) - Childress - 26529 - Bill Elliott (Ford) - Wood - 26530 - John Andretti (Chevrolet) - Front Row - 26531 - Greg Biffle (Ford) - Roush - 26532 - Brad Keselowski (Chevrolet) - Hendrick - 26533 - Kyle Busch (Toyota) - Gibbs - 25734 - Robby Gordon (Toyota) - Gordon - 23735 - Paul Menard (Ford) - Yates - 22636 - Scott Speed (Toyota) - Red Bull - 22637 - Jeff Burton (Chevrolet) - Childress - 22438 - Sam Hornish Jr. (Dodge) - Penske - 21739 - Mike Skinner (Toyota) - Baldwin - 6040 - Mike Bliss (Dodge) - Phoenix - 5841 - Joe Nemechek (Toyota) - Nemco - 3042 - David Gilliland (Chevrolet) - TRG - 1143 - Dave Blaney (Toyota) - Prism - 10Il campionato1. Stewart 2884; 2. Jeff Gordon 2709; 3. Johnson 2672;4. Kurt Busch 2526; 5. Hamlin 2457; 6. Edwards 2438; 7.Newman 2385; 8. Kahne 2336; 9. Montoya 2321; 10. KyleBusch 2298.MOMENTO CLOUVickers, Johnson ed Hamlin si scambianocolpi proibiti. Come se nulla fosse, Martinsfrutta da campione il vuoto lasciato, li passa,ringrazia e si invola...35


Intercontinental Rally Challenge in RussiaFinalmentedi Guido RancatiVYBORG – Applausi di gente intorno alui. Juho Hanninen torna per l’ultimavolta sulla piazza del mercato e i ramarribattone le mani. Compostamente.“Una coppa l’abbiamo vinta”, osservaMario Fornaris ancor prima che il ragazzofinlandese si sfili dall’abitacolo dellacompatta che lui ha trasformato inuna vera macchina da corsa.Non è tipo da urli e schiamazzi, l’ingegneretorinese. Ma anche se non fa laruota, è chiaro come il sole che illuminala campagna russa che è soddisfatto.Ne ha di che: Jan Kopecky ha completatocon un gran bel secondo postol’uno-due della Skoda. “Ci voleva”,mormora il progettista che ha fatto fareal team di Mlada Boleleslav il salto diqualità. Aggiunge: “Speriamo sia il primodi tanti altri successi”. Non dimenticache alla tre giorni russa non hannopartecipato i Kronos Boys e informache l’assenza di Kris Meeke, diNicolas Vouilloz e di Freddy Loix gli faconsiderare un po’ meno provantel’uno-due dei suoi.ASSENTI Già, come da programma laL'ordine di arrivo,sabato 11 luglio 2009207 della filiale britannica e quelle dellafiliale belga-lussemburghese dellaPeugeot non hanno affrontato una trasfertache avrebbe costretto la strutturadi Marc Val Dalen a fare gli straordinariper i ripristini. Lasciando segni nontrascurabili sul libro dei conti. E’ undato di fatto e tuttavia non deve sminuirela portata dell’impresina dellasquadra dell’est.DOMINIO Non c’è stata storia, in Carelia.Hanninen s’è buttato dietro le spalleil ricordo dei suoi recenti – e un po’troppo frequenti – rovesci e ha aggreditole strade bianche russe con lastessa, quasi insolente sicurezza di unanno fa. In un niente ha messo insiemeun vantaggio tranquillizzante neiconfronti del compagno di squadracéco, poi ha badato essenzialmente anon andarsi a cercare guai. Senzaaddormentarsi, però. Continuando avincere prove fino al mattino delladomenica, quando Anton Alen ha interrottola sua striscia.GIOIE Un attimo di rilassamento, quellodel dominatore. Prima di mettere lasua firma anche sugli ultimi tre tratti inprogramma. Così, giusto per chiarireche non c’era trippa per gatti. Non peril lungo boemo armato e abbigliatocome lui, non per quelli con una divisadi un altro colore. Che comunque qualchegioia se la sono tolta. L’ha fattoGiandomenico Basso mettendosi alcollo un altra medaglia di bronzo chenon gli cambierà la vita, ma almeno loripaga dell’impegno che continua ametterci, l’ha fatto Anton Alen ritrovandoil sorriso che non tanto misteriosamenteaveva smarrito. E l’ha fatto GuyWilks, festeggiatissimo dagli uominidella Mellors Elliot Motorsport. L’ingleseha tagliato un paio di gomme, ma èanche, soprattutto, stato protagonistadi un ottimo spot per la malese in salsabritannica.FUTURO La Russia già dietro le spalle,per i protagonisti e comprimari dell’IntercontinentalRally Challenge è giàtempo di guardare avanti. L’appuntamentodi Madeira è dietro l’angolo.Con i suoi trabocchetti anche meteorologici.Sull’asfalto della Perla do Atlanticoi tre del Leone ci saranno e invecenon ci saranno i due del Rapace.Non ci sarà Alen Junior, ma ci sarà LucaRossetti.1. Hanninen-Markkula (Skoda Fabia) in 1.45'15"22. Kopecky-Stary (Skoda Fabia) a 1'20"93. Basso-Dotta (Abarth Grande Punto) a 4'06"04. Flodin-Andersson (Subaru Impreza) a 5'09"95. Wilks-Pugh (Proton Satria) a 6'33"26. Wittman-Ettel (Mitsubishi Lancer) a 9'07"17. Alen-Alanne (Abarth Grande Punto) a 12'30"88. Zimin-Zhivoglazov (Mitsubishi Lancer) a 15'53"99. Katkov-Chaykowskiy (Subaru Impreza) a 19'51"210. Koitla-Shvetsov (Honda Civic) a 20'04"9Classifica Piloti1. Kris Meeke - 30 punti2. Jan Kopecky - 293. Freddy Loix - 244. Giandomenico Basso - 175. Nicolas Vouilloz e Juho Hanninen- 14Classifica Costruttori1. Peugeot - 69 punti2. Skoda - 433. Ralliart Mitsubishi - 414. Abarth - 245. Proton - 56. Honda - 136


SkodaHanninen-Alen:rivincita in FinlandiaJuho Hanninen 12, Anton Alen 1. I numeri, anchequelli che si riferiscono alle prove speciali vinte,dicono che in Russia non c’è stata tanta storia.Ma se il finlandese della Skoda festeggia la vittoriae butta dal gradino più alto del podio il ricordodelle sue recenti marachelle, anche quellodell’Abarth ha buono motivi per scrollarsi di dossoun po’ di tristezza. Un po’ perché al di là delrisultato finale ha mostrato di saper reagire, eanche perché adesso ha la certezza di essere al viadel Rally di Finlandia. Con una Punto Super2000,forse quella usata per lo sviluppo, aggiornatissimae l’assistenza del Tommi Makinen Racing,la stessa di cui fruirà Kimi Raikkonen.Cerca spazio, il figlio delgrande Markku. Cercarivincite. Con il destinocinico e baro che spesso èparso accanirsi contro di luie con Hanninen che sullestrade della Carelia russal’ha battuto. Già, perché aJyvaskyla e dintorni ci sarà anche il pilota che hafirmato il primo successo della Fabia Super2000, asinistra. Con, al seguito, gran parte degli stessiuomini che a Vyborg lo hanno festeggiato.37


Intercontinental Rally Challenge in RussiaVyborg addioS’erano tanto amati. O forse no, forse quello fra l’appuntamento russo e la serie alternativaera stato solo un matrimonio d’interesse. Sia come sia, la storia pare proprio essere arrivataal capolinea. Per una questione di soldi: c’est l’argent qui fait la guerre e d’argentnella Carelia ce n’è poco. Almeno per il rally.Restano i ricordi di tre edizioni di una gara non banale. Che prima di rilanciareJuho Hanninen aveva fatto splendere la stella di Anton Alen. E fatto conoscere anche aglioccidentali Evgeny Novikov, il bambino prodigio moscovita. Restano le storie, quelle legatealla corsa e quelle di una terra a lungo contesa e poi dimenticata, di una cittadina che è statobello vedere rifiorire poco alla volta. Alla gente dei rally resta pure il rimpainto di non vederecompletato il maquillage di strade, giardini e palazzi che, si sente, hanno un’anima.Sopra, Patrick Flodin buonquarto con la Subaru Impreza,A destra Guy Wilks, quintocon la Proton Satria38


9,5 Juho HANNINENIntoccabile. Prende il pallino in mano al pronti-via e non lo mollapiù. Gli altri soffrono, lui si premette di schivare tutte le pietre,non solo le più grosse. E per la seconda volta di fila ripiantala bandiera finlandese sulla Carelia8,5 Jan KOPECKYCostante. Un altro argento per lo spilungone di Boemia, il terzodi fila, il secondo sulle strade bianche. A conferma che hapiede e testa, che ha tutto quello che serve per ritagliarsi unposto importante su qualsiasi palcoscenico.7,5 Guy WILKSRiemerso. E’ grande e grosso, il britannico. E’ solido. E lo dimostraspremendo bene assai la Proton Satria, conquistando unquinto posto forse insperato alla vigilia. Dopo essere stato perun po’ in lotta per il podio.7,5 Giandomenico BASSOGeneroso. Ha lo spirito dei vecchi alpini, quelli che il capitanovoleva intorno a sè o con le scarpe o senza scarpe. Al venetodicono di andare lui va, senza pensare troppo che quella chemaneggia non è la più bella del reame.7 Patrik FLODINBeffato. Il biondino non è in gita di piacere e si dà da fare. Nonce la fa ad arrampicarsi sul podio, ma la medaglia di legno raccoltamaneggiando un’Impreza brilla come quelle di metalli nobili.6,5 Anton ALENAlienato. In squadra non sembrano più essere in tanti a crederein lui e il ragazzo finlandese soffre la situazione. Prova a reagiresulle strade dove due anni fa maramaldeggiava, ma conalterna fortuna. Anche se alla fine è lui a riportare lo Scorpionea primeggiare almeno in una prova speciale.6 Aleksandre ZHELUDOVTranquillo. Non ha l’aria di voler prendere rischi, il gentleman-driver.Ha in mente un fine settimana di turismo veloce con una delle207 del Power Team e punta sulla regolarità. La cautela non glibasta a convincere il quattro cilindri a tenere botta fino all’arrivo.5,5 Franz WITTMANNApprendista. Anche in Russia parte con l’obiettivo più o menodichiarato di fare esperienza. Non fa danni e rastrella altri punti,ma la manciata di minuti che si becca da Flodin fan pensareche di polenta ne deve mangiare ancora tanta...GiandomenicoBasso sembraguardare divertitoil gran balzodell’estoneKaspar Koitianono all’arrivo eprimo tra le dueruote motriciAll’estone Koitla impresa riuscitaVYBORG – Juho Hanninen ha giocato, ma è stato il solo a farlo suglisterrati russi. Lui menava sberle senza manco dare l’impressionedi mettercela tutta e gli altri avevano il loro daffare a schivare i colpi.E le pietre disseminate sulle probe speciali. Soffrendo.Anche Kaspar Koitla, ha sofferto nella tre giorni in Carelia. Ma allafine, l’estone è stato ripagato. Con gli interessi. Con l’Honda CivicType-R non s’è limitato a maramaldeggiare fra quelli con soltantodue ruote motrici, ma, decimo nella classifica finale assoluta e ottavofra i piloti in gara per l’Intercontinental Rally Challenge, ha raccoltoun punto per la Casa nipponica. Un’impresa o giù di lì. Festeggiataanche da Kuldar Sikk, a Vyborg come interprete della strutturafrancese che distribuisce gli pneumatici della BFGoodrich nellaserie alternativa. E non solo per solidarietà con il compatriota. Alcopilota, l’exploit di Koitla ha aperto il cuore: di qui a qualche giornosarà infatti Urmo Aava a maneggiare una Honda della Jas all’EsteRally e, a fine mese, sulla terra altamente adrenalinica del Rally diFinlandia. E al fianco del ragazzone ci sarà ovviamente lui.39


Italiano Rally - San CrispinoIl colpo di PieroCon un finale mozzafiato, il Rally di San Crispinoha espresso il suo verdetto: PieroLonghi navigato da Maurizio Imerito e laSkoda Fabia Super 2000 si sono aggiudicatiall’ultimissimo metro, una gara inizialmentedominata da Paolo Andreucci e chea un certo punto era quasi nelle mani diLuca Rossetti.Un risultato, quello ottenuto dal borgomanereseche va ad aggiungersi a quello dell’en-pleinin terra russa di Hanninen eKopecky per una storica doppietta Skoda.Ma non è certo stata una vittoria facileqeiulladi Longhi. All’inizio il pallino era statopreso in mano da Paolo Andreucci eAnna Andreussi, ma quando l’equipaggiodella Peugeot Italia ha avuto un problemaai freni, dovuto a un sasso che aveva tranciatoun tubo dell’impianto, al comandosono balzati Luca Rossetti e Matteo Chiarcossicon la Abarth Grande Punto. Parevatutto deciso, perché mancava ormai unsolo tratto cronometrato alla fine, ma proprioin questo l’equipaggio dell’Abarthincappava in una foratura che gli costavauna cinquantina di secondi e lo relegavain terza posizione. Dietro all’incredulo, seppurmeritevole, Longhi ed al rimontanteAndreucci.Con la quarta posizione, lontano dai primi,il leader del Tricolore Travaglia ha mantenutoil primo posto in campionato, anchese adesso è a pari punti con Andreucci.L’esperimento della manifestazione romagnolaorganizzata dalla Rubicone Corse –quello cioè di riportare i rally in provinciadi Gubbio, su sterrati dove un tempo sidisputava il Mondiale – è pienamente riuscito.Come hanno testimoniato le centinaiadi appassionati accorsi per vedere iloro beniamini in azione sulle prove specialidi Gubbio (dopo una suggestiva partenzacon tanto di sbandieratori), ma anchequelli che hanno riempito San MauroPascoli nel pomeriggio di sabato per accoglierei protagonisti al termine della corsa.40


“Non mi aspettavo certo di vincere, anche perché questo era ilmio primo rally vero con la Skoda Fabia, che conosco appena.Inoltre non gareggiavo da nove mesi e non avevo mai corsocon una Super 2000 a motore aspirato. La sorte mi ha datouna mano ma io ero lì, pronto per approfittarne.Spero sia di buon auspicio per le prossime gare”.Piero LonghiL'ordine di arrivo,sabato 11 luglio 20091. Longhi-Imerito (Skoda Fabia) in 1’54”3°2. Andreucci-Andreussi (Peugeot 207) a 9”63. Rossetti-Chiarcossi (Abarth Grande Punto) a 31”84. Travaglia-Granai (Peugeot 207) a 36”5. Perego-Pizzuti (Mitsubishi Lancer EvoX) a 2’23”76. Ceccoli-Biondi (Mitsubishi Lancer Evo9) a 2’32”67. Aghini-Cerrai (Subaru Impreza) a 3’27”38. Campedelli-Fappani (Mitsubishi Lancer Evo9) a 3’33”5Classifiche Campionato Italiano RallyPiloti: 1. Travaglia e Andreucci punti 36; 3. Rossetti 32.Costruttori: 1. Peugeot p. 84; 2. Abarth p. 74; 3. Mitsubishi p. 20;4. Skoda 16; 5. Subaru 8.Trofeo Indipendenti: 1. Ceccoli p. 23; 2. Trentin 21; 3. Dati p. 18.Gruppo N: 1. Ceccoli 32; 2. Navarra 24; 3. Perego 2141


WSR - Visita nella factory RenaultFoto di tutti i piloti: dasinistra a destraMartinez, Fauzy, Turvey,Lancaster, Molina, Vander Drift, Martin,Pentus, Move, Barba,Leal, Di Sabatino,Baguette, Salaq42


GitaaEnstoneLunedì 6 e martedì 7 i piloti dellaWorld Series Renault 3.5sono andati in gita. Dopo la garadi Silverstone, infatti, la Casafrancese ha per loro riservatouna bella sorpresa. Una visitaesclusiva della sede dellaRenault F.1 a Enstone. Non tuttii partecipanti alla categoriasono potuti intervenire, perchégià avevano altri impegni, maper i 14 che hanno presenziatosi è trattato di una esperienzamolto interessante. I piloti WSRhanno così potuto addentrarsiin ogni angolo della factory diFlavio Briatore, partecipando aincontri con i tecnici Bell eSymonds, partecipando a untraining atletico, a un incontrodove è stata spiegata l’importanzadelle pubbliche relazioni ecosì via.43


44WSR - Visita nella factory Renault


Deconinck, sopra,è il capo di RenaultSport Technologies, lastruttura che si occupatra le altre cose dellaorganizzazione deicampionati WorldSeries by Renault.A sinistra, Molina eDi Sabatino si tengonoin forma nella fase dipreparazione atletica.Sotto, i pilotinell’ufficio tecnico eda sinistra nel “cuore”della stuttura45


WSR 3.5 - Federico LeoL’apprendistaI miglioririsultati2009BarcellonaQualifica - 16°Gara 1 - 19°Gara 2 - 18°SpaQualifica – 14°Gara 1 – 17°Gara 2 – 17°MontecarloQualifica - 23°Gara - 18°BudapestQualifica - 21°Gara 1 - RitiratoGara 2 - 14°SilverstoneQualifica - 19°Gara 1 - 15°Gara 2 - 21°46


Sono due gli italiani che questastagione hanno scelto di correrenella World Series Renault3.5. Pasquale Di Sabatino, dicui abbiamo già ampiamenteparlato nelle scorse settimanedopo la sua vittoria a Budapest,e Federico Leo, un ragazzo tuttoda scoprire. Milanese, 21anni ilprossimo 27 agosto, corre peril team Pons. Nonostante la suaesperienza ancora limitata, hadeciso di buttarsi con coraggiosulle Dallara-Renault con unprogramma di due anni. Il primoper imparare pista ed abituarsialla cavalleria di queste vetture,il secondo per iniziare a farerisultati. Leo sta crescendobene, segue con attenzione ediligenze le direttive del teamspagnolo, e a Silverstonesi è visto un primopasso concreto inavanti con il 15° postodi gara 1 e un ritmocorsa importante.Leo si è avvicinatoall’automobilismoimprovvisamente, afine 2005, senza avere allespalle un fondamentale backgroundkartistico. Dal nulla, Leoè salito su una monoposto diF.Junior 1600 partecipando alcampionato italiano con il teamEmmegi e ottenendo anche unpodio. Nel 2006 è salito nel difficilecampionato tricolore dellaF.Renault con RP Motorsport,maturando ulteriormente. Per il2007 si è presentata l’occasionedi salire di un altro gradinola scala delle categorie delmotorsport, ed ha debuttatonella F.3 tedesca con il team italianoOmbra. E’ stata una buonaesperienza che lo ha portatoa raccogliere importanti piazzamentie a salire una volta sulterzo gradino del podio a Hockenheim.Nel corso dell’inverno,Leo era indeciso se proseguirecol F.3, magari italiano, olanciarsi in un contesto internazionaledi alto livello, la WorldSeries Renault 3.5. Ha svolto itest invernali, poi ha maturatola decisione di provarci siglandol’accordo col team Pons. Leo hala fortuna di avere come compagnodi squadra l’esperto MarcosMartinez, tra l’altro alcomando del campionato, che èfonte di importanti consigli. Conun po’ più di convinzione in qualificae in fase di partenza, Leopuò migliorare ulteriormentenelle restanti prove che mancanoal termine del campionato.In attesa di un 2010 da protagonista.Le tappe2009 – World Series Renault 3.52008 – F.3 Tedesca2007 – F.Renault Italia2006 – F.Junior 1600 Italia47


La curiosità - Triplo impegno per PremaUna domenicabestiale48Non capita tutti i giorni di vedere un team italianoimpegnato, nello stesso fine settimana,su tre fronti in campo internazionale e per dipiù in categorie per monoposto di alto livello.E’ quello che accadrà il 18-19 luglio al PremaPowerteam che per la prima volta si dovrà divideresu tre diverse piste: a Le Mans per laWorld Series Renault 3.5, a Zandvoort per laF.3 Euro Series, a Misano per la F.3 Italia. Unacosa decisamente complicata e non sempliceda seguire e organizzare. La formazione venetacapitanata da Angelo Rosin è sempre statacoinvolta in più categorie, ma quando schieravale Tatuus della Eurocup F.Renault aveva ilvantaggio di ritrovarsi sulle stesse piste dellaWSR 3.5. Da questa stagione invece, Premaaffronta serie diverse, che non si concentranosul medesimo autodromo nello stesso weekend.Gran lavoro, quindi, per l’ufficio logisticodella squadra la cui base è a Grisignano di Zocco,in provincia di Vicenza. Dieci uomini Premasono stati spediti a Le Mans, sette a Misano,quattordici a Zandvoort: “Siamo strutturatipiuttosto bene per queste evenienze”, spiegaRené Rosin, figlio di Angelo e team managerdella F.3 europea e della WSR 3.5, “ma è laprima volta che tutti gli uomini Prema sono inpista nello stesso weekend su tre differenti circuiti.Comunque ogni squadra è indipendente,non vi è un travaso di ingegneri da una categoriaall’altra in quanto sono dedicati ad ognipilota di cui disponiamo. Discorso differenteper i secondi meccanici che possono parteciparea un test della F.3 Italia, poi seguire laWorld Series eccetera”. Angelo Rosin sarà aZandvoort, Renè a Le Mans, Grazia (moglie diAngelo) a Misano. Questa la divisione che sisono dati in famiglia per ricoprire il ruolo diresponsabili, di team manager. I loro telefoninibolliranno in quei giorni e… chissà che bollette.La squadra della World Series Renault3.5 che sarà presente nel paddock di Le Mansconta dieci persone. Due gli ingegneri, ChusSanchez per Filip Salaquarda e Massimo Lombardiper Julian Leal, la parte dei dati è affidataa tecnici esterni della azienda Ycom di NicolaScimeca, poi ci sono sei meccanici e un cuoco.Oltre a Renè Rosin. Il team della F.3 EuroSeries a Zandvoort, è invece composto daquattordici persone per seguire le tre le monopostoDallara-Mercedes. C’è John McGill, exRenault e ToroRosso, che è il direttore tecnicodella Prema e si occupa anche della vettura diStefano Coletti. Wilman Fransen è l’ingegneredi Matteo Chinosi, Didier Dumont di Basil Shaaban.Ci sono poi un team coordinator, sei meccanici,due addetti ai servizi benzina e gomme,un cuoco, poi Angelo Rosin. Per la F.3 Italia simuovono tre ingegneri: Walter Biasatti perDaniel Campos, Fabio Zilio per FrancescoCastellacci e Mattia Oselladore che si occupacostantemente della fluidodinamica. Quattro imeccanici, un addetto a gomme e benzina, poiGrazia Rosin.La Prema domenica 19 luglioMisano – F.3 ItaliaZandvoort – F.3 Euro SeriesLe Mans – WSR 3.5Basil Shaaban - F.3 Euro Series


Francesco Castellacci - F.3 italiaFilip Salaquarda - World Series Renault 3.549


Formula 2 - Il puntoI quattro mMircoBortolottiEdoardoPiscopo50


oschettieriPietroGandolfiNicolaDe Marco51


Formula 2 - Il puntoMassimo CostaUna vittoria e un secondo posto con MirkoBortolotti, una pole e una terza posizionecon Nicola De Marco, un quarto posto perEdoardo Piscopo. E’ questo il bottino raccoltodai quattro piloti azzurri (Pietro Gandolfiè ancora a secco di punti) nel nuovocampionato di Formula 2 dopo tre appuntamenti:Valencia, Brno e Spa. Alla vigilia dellatappa di Brands Hatch del 19 luglio, cuiseguirà ancora una prova in Gran Bretagnail 2 agosto, a Donington, tracciamo un primobilancio degli azzurrini. Bortolotti occupala quinta posizione in classifica generalecon 21 punti, appena 7 di svantaggio dalcapoclassifica Andy Soucek. Nicola De Marcoed Edoardo Piscopo sono invece nonicon 10 punti. Tutti e tre hanno dimostratodi poter stare tranquillamente con i primissimie giocarsela fino all’ultimo per la vittorianel campionato. Il problema è che le loroWilliams a motore Audi, ma non solo quelledegli italiani, si stanno rivelando estremamentefragili e il campionato a monogestione,che non ha mai convinto <strong>Italiaracing</strong>,ha dimostrato di non avere proprio nulla incomune, dal punto di vista propedeutico,con categorie come la F.3 europea, la WorldSeries Renault o la <strong>GP</strong>2. Troppo fragile, troppoinconsistente per una formula che la FIAha pomposamente voluto definire come laprima serie dopo la F.1. Niente da dire dalpunto di vista della organizzazione sportiva,ma qualcosa da ridire su quella tecnicasì. Meccanici giovani e inesperti, ingegneriche dividendosi su tre macchine non possonooffrire un immediato servizio ai pilotiche gestiscono nei momenti concitati dellaqualifica, noie tecniche che sembrano risoltema puntualmente si ripetono. Certo, è ilprimo anno di rodaggio per la Formula 2,ma intanto a pagarne le spese sono i pilotiche vedono vanificati punti e risultati.BORTOLOTTI è l’unico italiano ad essersiimposto in una gara. Lo ha fatto a Brno colpiglio del dominatore, poi vanta un secondoposto conquistato a Valencia. Purtroppoa Spa non ha potuto esprimersi come volevaper una noia al cambio che lo ha a lungodisturbato e così non ha raccolto punticoncludendo due volte nono dopo bellerimonte. Bortolotti, al primo anno di pilotadel programma Junior Red Bull, sta comunqueassolvendo molto bene il proprio compito.Tra i “redbullini”, è davanti all’espertoMikhail Aleshin e non troppo distante daRobert Wickens. Il canadese, tra l’altro, èanche impegnato nella F.3 Euro Series equindi sta macinando parecchi chilometri.Chissà che a Bortolotti non venga concessala possibilità, prima del termine dellastagione, di poter debuttare in World SeriesRenault, quando le gare non sono concomitanticon la F.2, con la macchina lasciatalibera da Jaime Alguersuari, altro pilota RedBull, salito in F.1. Sarebbe sicuramente interessanteper il trentino, campione F.3 Italiain carica, poter assaggiare la Dallara-Renault in vista magari di un impegno concretonella WSR 2010.DE MARCO ha siglato una splendida polea Brno, ma per un incredibile problema tecniconella fase di pre schieramento, è dovutopartire dai box vanificando tutto il lavorosvolto in qualifica. Poi un terzo posto, sempresulla pista ceka, ma arrivato dopo unavittoria sfumata per un errore del ragazzodi Pordenone. Tante noie anche a Valenciae a Spa. Insomma, per il fresco diplomato,maturità scientifica, un inizio di stagioneparticolarmente difficile. De Marco nondemorde e guarda alle prossime due proveinglesi con la voglia di chi vuole un immediatoriscatto. La certezza di poter combatteread armi pari con i piloti esperti dellaF.2 c’è e per questo il futuro appare comunqueroseo.PISCOPO ha scelto la F.2 all’ultimo momento.Si è adattato bene alla vettura, maanche lui ha dovuto subìre insopportabiliguasti tecnici che lo hanno fermato a Valencia,a Brno (partito dai box) e nelle qualifichedi Spa. Il romano ex A1 Grand Prix evice campione della F.3 Italia, ha però compiutorimonte spettacolari che hanno colpitoJonathan Palmer, l’organizzatore dellaF.2, e tutti gli addetti ai lavori. Piscopo,come De Marco, ritiene di avere già pagatoil conto salato dei problemi meccanici e siaugura di poter disputare le prossime provecon maggiore tranquillità.GANDOLFI è stato uno dei primissimi pilotia iscriversi alla F.2. Il parmense ha subitocreduto in questo progetto ed ora sta conmolta umiltà sta imparando a governareuna vettura potente e ad apprendere circuitimai visti prima. La sua esperienza precedenteè limitata alla sola F.Renault e perquesto Gandolfi non ha fretta di crescere.Il campionato1.Soucek 282.Wickens 263.Jousse 254.Hegewald 225.Bortolotti 216.Aleshin 176.Pavlovic 178.Eng 129.De Marco 109.Piscopo 1052


MircoBortolottiValenciaQualifica 1 – 12°Qualifica 2 – 3°Gara 1 – 6°Gara 2 – 2°BrnoQualifica 1 – 2°Qualifica 2 – 8°Gara 1 – 1°Gara 2 – RitiratoSpaQualifica 1 – 22°Qualifica 2 – 8°Gara 1 – 9°Gara 2 – 9°NicolaDe MarcoValenciaQualifica 1 – 18°Qualifica 2 – 4°Gara 1 – 9°Gara 2 – 5°BrnoQualifica 1 – 1°Qualifica 2 – 3°Gara 1 – 12°Gara 2 – 3°SpaQualifica 1 – NPQualifica 2 – 21°Gara 1 – 13°Gara 2 – 11°MircoBortolottiValenciaQualifica 1 – 7°Qualifica 2 – 11°Gara 1 – RitiratoGara 2 – 7°BrnoQualifica 1 – 6°Qualifica 2 – 7°Gara 1 – 7°Gara 2 – 4°SpaQualifica 1 – 19°Qualifica 2 – 25°Gara 1 – 8°Gara 2 – 14°MircoBortolottiValenciaQualifica 1 – 24°Qualifica 2 – 24°Gara 1 – 20°Gara 2 – 22°BrnoQualifica 1 – 21°Qualifica 2 – 24°Gara 1 – RitiratoGara 2 – RitiratoSpaQualifica 1 – 23°Qualifica 2 – 22°Gara 1 – 14°Gara 2 – 17°53


F.3 Italia - Il puntoDario LuccheseMygale vs Dallara, quartoround. Nella F.3 italiana, chi presagivaun immediato kappaòtecnico della monoposto transalpinasi è dovuto ricredere ea Misano, in occasione del prossimoappuntamento del 18 e 19luglio, sono attese ulteriori novitàche potrebbero rivoluzionarelo scenario della serie tricolore.Il debutto della M08 schieratadal team Alan Racing ha destatosorpresa ed interesse ed ilterzo posto conquistato adAdria in gara 2 da Pablo Sancheznon si è rivelato un eventocasuale. Tanto che il pilotamessicano è poi nuovamentesalito sul gradino più basso delpodio a Magione e al Mugello,dove ancora in gara 2 ha addirittura“rischiato” di centrare ilprimo successo della stagione,chiudendo secondo dietro aSergio Campana. Mygale semprepiù vicina pertanto alla concorrenza,fino al punto di poteresostenere che la squadra diAlberto Locatelli sia riuscita inappena tre mesi ad azzerarequasi completamente il gap diun intero anno di esperienzache gli altri team possono senz’altrovantare sulle DallaraF308-Fiat? “Paghiamo sicuramenteil fatto che tutto il programmaè partito in notevoleritardo rispetto a quanto da noiprevisto”, ha affermato il managerlombardo. “Abbiamo ricevutola seconda vettura nella stessasettimana della gara di Adria.Rispetto alle Dallara non vedomolti punti deboli. Si tratta solamentedi completare il lavoro dimessa a punto. Il fatto che illivello del campionato quest’annosi sia innalzato, ci ha sicuramentestimolato a lavoraremeglio. Allo stato attuale, duesono sostanzialmente le nostrearmi: un nuovo kit aerodinamicoche prevede la presenza diinediti estrattori e di varieappendici, ancora allo studionella galleria del vento della factorydi Magny-Cours, e il terzoelemento sull’ammortizzatoreanteriore”.Un particolare quest’ultimo studiatodal tecnico Paolo Guerci(uomo di punta dell’Alan Racingcon un trascorso importanteanche in F.3000 e nel team Fortidi F.1), che la Mygale è intenzionataad adottare di serie sullealtre monoposto destinate almercato internazionale. Il continuoscambio di dati con la Casamadre si è rivelato oltretutto diLa Mygalefa paura54


fondamentale importanza nelcontesto di una collaborazioneproficua. Così come l’apportodell’ingegnere Marco Gadola,già direttore tecnico della BMSScuderia Italia. “Siamo partititardi con il programma ed indubbiamenteabbiamo un credito diparecchi chilometri nei confrontidelle Dallara”, spiega quest’ultimo.“Pensavamo di trovarciin difficoltà e invece abbiamoavuto la sorpresa di essere praticamenteda subito competitivi.A fare la differenza nella F.3è sostanzialmente l’aerodinamica,a cui è subordinato anchel’aspetto meccanico. Il terzoelemento dell’ammortizzatoreanteriore si è rivelato proprioquello di cui avevamo bisogno,dal momento che consente allavettura di lavorare al meglio nellecurve lente, senza condizionarel’aerodinamica essenzialenei tratti veloci. In questi giorniverrà reso disponibile il nuovokit aerodinamico e a Misanopotremmo adottare una parte diqueste novità”. L’obiettivodichiarato da Locatelli è adessoquello di inserirsi nelle prime treposizioni della classifica conPablo Sanchez, puntando contemporaneamentealla “topten” con Fabrizio Comi.I miglioririsultati2009 dellaMygaleAdriaQualifica – 5°Gara 1 – 5°Gara 2 – 3°MagioneQualifica – 4°Gara 1 – 3°Gara 2 – RitiratoMugelloQualifica – 5°Gara 1 – 3°Gara 2 – 2°“Abbiamo ricevuto la seconda vetturanella stessa settimana della gara diAdria. Rispetto alle Dallara non vedomolti punti deboli”Alberto Locatelli55


European F3 Open - Intervista a Stefano B“Ho vinto senza56Antonio CaruccioStefano Bizzarri, nato a Seattle negli StatiUniti il 30 marzo 1990, ma italianissimo atutti gli effetti, si è imposto nella secondagara di Donington del campionato EuropeanF3 Open, nato dalle ceneri della seriepropedeutica spagnola. Residente a Perugia,ha portato al successo sulla pista diDonington il team RP Motorsport nel quartoappuntamento della stagione 2009.- Come è iniziata la tua avventura nelmotorsport?”Ho iniziato con i go-kart nel 2003, prima alivello regionale poi impegnandomi semprepiù fino a raggiungere i campionati nazionalie l’europeo, arrivando infine a disputarela coppa del mondo nell’ultimo anno di karting.Tramite la It Loox Racing di FabianoBelletti, ho iniziato a correre nel FormulaRenault 2000, passando successivamenteal team RP Motorsport facendo metà stagione2008 di Renault Italia e l’altra metànel Formula 3 spagnolo. In questo 2009 hoiniziato a correre nell’ European Formula 3Open”.- Sei nato negli States e fino ai tuoi 12 anniti sei diviso tra Perugia e l’America. Comehai vissuto questo passaggio dagli USAall’Italia? Torni ancora a Seattle? Quandoeri in America ti sei mai avvicinato, da tifosoo spettatore al motorsport?”In America le corse non le guardavo tantoe non ero nemmeno appassionato. Le macchineperò, mi sono sempre piaciute e unavolta arrivato in Italia insieme a mio padreabbiamo iniziato ad addentrarci in questosport. Continuo però ad andare un paio divolte l’anno in America e parlo ancora abbastanzabene l’inglese”.- Dopo il karting nel 2007 è arrivato l’esordionel F. Renault Italia con le monoposto…Come è andata?”È stato un cambiamento molto grande,all’inizio ho avuto delle difficoltà anche seman mano che aumentava la mia esperienzami adattavo sempre meglio alla monoposto.I risultati sono un po’ mancati, non percolpa mia, ma per via di un campionato nonmolto professionale. Nonostante questo,ho imparato a conoscere le monoposto e lebasi di apprendimento per lavorare su unamacchina da corsa”.- Nel 2008 sei passato al campionato F.3spagnolo. Come mai questa decisione?”Arrivato in RP Motorsport, il team aveva giàdei piloti che correvano nella serie spagnolae visto che a metà stagione non avevamomargine di miglioramento nel F.Renault,abbiamo deciso il passaggio al F.3. Ho fattoun test in estate dove sono andato moltobene, avevo ottenuto il quarto tempo


zzarriI miglioririsultati2009ValenciaQualifica - 4°Gara 1 - 13°Gara 2 - RitiratoJaramaQualifica - 16°Gara 1 - 13°Gara 2 - RitiratoSpaNon partecipatoDoningtonQualifica - 7°Gara 1 - 6°Gara 2 - 1°saperlo”davanti a Natacha Gachnang che lottavaper il titolo. Incoraggiati da questo risultatoabbiamo provato a fare subito la gara diMagny-Cours ed è andata abbastanza benepur non avendo esperienza con la vettura;persi il podio di classe per un contatto nellaprima manche. Nelle altre gare andavoforte, ma per un mix di inesperienza e sfortunanon sono riuscito ad arrivare a podio,eccezion fatta per la corsa di Barcellona. Ingara 1 ho ottenuto il sesto posto, primo dellacoppa nazionale, mentre nella secondamanche ho sbagliato io la partenza”.- Come ti sei trovato sulla Dallara F.3?”Ha un ottimo telaio e paragonata allaTatuus di Formula Renault è una macchinaspettacolare. Mi sono trovato molto meglionel passaggio dal Renault al F.3 che dal kartalle monoposto, anche per una questionedi feeling. Nel Renault, anche dopo unanno, non ero pienamente a mio agio, mentresulla Dallara mi sono trovato subitobene con gli assetti e la messa a punto”.- Corri da ormai due stagione con il teamRP Motorsport. Com’è il tuo rapporto conloro?”Siamo quasi una famiglia! Ci conosciamotutti, viaggiamo insieme con meccanici eingegneri, in trasferta stiamo tutti nellostesso albergo, addirittura io e il mio compagnoDavid Fumanelli dormiamo nellastessa stanza. C’è un bel rapporto di amicizia,siamo molto legati tra di noi e questoaiuta tanto la serenità all’interno del team”.- Questa stagione 2009 ti ha regalato unsuccesso nella seconda gara di Doningtondella European F3 Open arrivato in condizioniatmosferiche difficili. Come è andata?”La stagione è partita subito bene ottenendoil secondo posto di Valencia. A Jaramanon conoscevo la pista e il team non avevaun assetto ottimale per quel tracciato, acui si è poi aggiunto un mio errore in gara2, non raccogliendo punti. Ho saltato Spaper la maturità, e mi è dispiaciuto molto perchépensavo di poter fare molto bene in Belgiodato che Krohn che utilizzava la mia vetturaha ottenuto il quarto tempo.Dopodichésiamo arrivati a Donington, una pista chenon conoscevo. Sono andato bene fin dalleprove libere. Sull’asciutto ho ottenuto ilrecord nell’ultimo settore, sul bagnato erosempre nei primi tre. In qualifica non sonoandato oltre il settimo tempo per problemidi assetto, anche se avevo solo un decimodi ritardo dalla seconda fila. Nella primamanche con una buona partenza ho presoil quarto posto e in pochi giri mi hanno passatodue piloti, lottando quindi tutta la garaper la sesta posizione. Per gara 2 partivoprimo per lo schieramento invertito, maLegris mi ha passato al primo giro con visibilitàprecaria che rendeva davvero difficileguidare in quelle condizioni, ho mantenutoperò fino alla fine il secondo posto. Negliultimi giri Legris ha scontato una penalità,ma non ne ero al corrente perché la radionon funzionava e non sapevo di aver vinto.Ero convinto di essere arrivato al secondoposto; giunto in parco chiuso il team managermi ha informato del successo facendomiuna gran bella sorpresa!”- Ora cosa ti aspetti nelle restanti gare dellastagione? Pensi che l’episodio di Doningtonsia un caso isolato o potremo nuovamentesentire l’inno italiano in questaserie?”Speriamo di ripetere la prestazione ottenutain Inghilterra perché le piste che incontreremole conosco, come Magny-Cours,Monza, Jerez e Barcellona, dove ho ottenutobuoni risultati”.57


F.Renault Italia – Intervista a Giacomo Barr“Voglio proseguiAntonio CaruccioGiacomo Barri nato il 25 febbraio 1991 èuno tra i giovani più interessanti nel panoramamotoristico nazionale. Al suo secondoanno in Formula Renault 2000, sta iniziandoa prendere sempre più confidenzacon la Tatuus della categoria. Dopo unanno e mezzo trascorso nella serie svizzera,è arrivato a Spa il debutto nella serietricolore, dove ha ottenuto due incoraggiantisettimi posti con il team Cram.- Hai esordito nella corsa di Spa nel campionatoF.Renault Italia 2009 con il teamCram. Com’è andato il weekend?“Eravamo partiti molto bene perché nellasessione pomeridiana di prove libere, quellain cui abbiamo montato le gomme nuove,avevo ottenuto il quarto tempo a pochidecimi da Daniel Mancinelli. Mi sono poitrovato in difficoltà in qualifica dove hoavuto dei problemi per la pista sporca acausa della gomma depositata sull’asfaltodal Gran Turismo e dalla Formula 2 cheha modificato il comportamento della vettura.Questo mi ha rallentato nella garaperché, partendo dal decimo posto, non hopotuto recuperare tante posizioni raggiungendola settima piazza in entrambe legare. Guardando però i tempi sul giro miritengo molto soddisfatto perché sono statomolto vicino al record della corsa”.- Come valuti il livello del F.Renault 2000Italia, tu che sei al secondo anno di permanenzanella serie elvetica?”In entrambe le categorie c’è una top fivenettamente superiore alla concorrenza;nell’italiano ci sono Mancinelli e Genis Oliveche hanno un passo superiore agli altri,mentre nello svizzero i migliori sono NicoMuller, Giovanni Venturini, Thiemo Storz,Fabien Thuner e senza peccare di superbiami aggiungo anche io. Il livello dei primi58


ire nel tricolore”forse non è molto differente, ma alle lorospalle la situazione cambia molto. Nellosvizzero ci sono molte macchine iscritteperò con piloti di diversa competitività,mentre nel campionato tricolore sono tuttimolto vicini”.- Come è maturata la decisione di correrenella serie tricolore?”Andrea Amici si è accordato con il teamper disputare la prova di Spa e Cram mi haproposto di andare con loro. Ho accettatomolto volentieri anche per non restare inattivotra la gara del Nurburgring e quella diLe Mans della serie svizzera, un campionatodove mi sto trovando molto bene”.- Ti rivedremo nella serie nazionale anchenelle prossime gare?”Stiamo valutando la possibilità di continuarenel tricolore anche se sto cercandoqualche sponsor che mi permetta di effettuarequesta scelta”.- Quali ambizioni invece per la serie svizzera?”Punto a stare nei primi tre del campionato,che per noi sarebbe il massimo; attualmenteMuller e Venturini sono imprendibilie alle loro spalle ci giochiamo il terzoposto io, Storz e Thuner. Rispetto ai primici manca l’esperienza, che però aumentiamoad ogni corsa. Speriamo anche dipoterci togliere la soddisfazione di conquistareuna vittoria entro fine stagione”.- Progetti futuri per la tua carriera?”Desidero continuare con Cram ancheper il prossimo anno perché mi trovo moltobene con loro; mi piacerebbe fare ilMaster dove il team ha già accumulatoesperienza ed anche la nuova FormulaRenault sembra interessante, ma vedremopoi a conclusione di questa stagione”.59


F.BMW Europe - Intervista a Kevin GilardoniPiccoli passiverso il topAntonio CaruccioC’è un solo pilota italiano nella F.BMWEurope. E’ Kevin Gilardoni, primo azzurroa cimentarsi nella impegnativa categoriapromossa dalla Casa di Monaco di Baviera.Il pilota comasco, classe 1992, guidala Mygale del team FMSI diretto da PaoloColoni. Un debutto non facile quello diGilardoni, che proviene dalla FormulaAzzurra, il quale si trova a confrontarsi conalcuni dei migliori giovani piloti presentinel panorama internazionale del motorsport.Una scelta coraggiosa la sua. Nonè infatti da tutti decidere di lasciare i facilitornei nazionali per battersi col meglioche c’è in Europa. Molti dei giovani italiani,mal consigliati, preferiscono “nascondersi”evitando le difficoltà, perdendo temponel giardino di casa. Gilardoni sta maturandoin fretta ed ha già conquistato i primipunti in campionato.- Dopo i primi tre appuntamenti stagionalicome valuti il tuo apprendistato?“Il feeling con la macchina è aumentato ecapisco meglio le sensazioni che anche leimi trasmette. A mia volta riesco a descrivernepiù dettagliatamente il comportamentoagli ingegneri. È una macchina abbastanzadifficile da portare al limite perchéè complicata da interpretare, non ha molticavalli e la percorrenza in curva conta molto.Dai primi test ad oggi penso di averefatto degli importanti passi in avanti".- Cosa ti ha maggiormente colpito in questoinizio di stagione in una categoria dialto livello come il Formula BMW Europe?"Sono rimasto molto stupito dall’organizzazione,ma anche il livello di competitività miha particolarmente impressionato perchérispetto alla Formula Azzurra dove correvolo scorso anno è decisamente più elevato".- Analizziamo brevemente le gare sin quidisputate: a Barcellona, esordio assoluto,hai completato entrambe le gare nellaTop 20."Le prime tre gare sono state afflitte maggiormenteda problemi di set-up e dallamia inesperienza. Ad ogni modo nella primacorsa abbiamo avuto un banco di provache per me non è stato facile in quantotra test e gara c’è una grande differenza.Abbiamo poco tempo sia nelle qualifiche,otto giri, sia nelle libere con venticinqueminuti a disposizione che non aiutanoad approfondire la conoscenza tramonoposto e tracciato. In gara poi, bisognasempre stare all’erta, non cederemezzo metro agli avversari perché ti entranodentro da ogni parte, e se non riesconoa passarti ti buttano fuori. Devi esseremolto aggressivo perché gli altri concorrentinon ti concedono nulla, piuttostosi esce di pista, ma la porta aperta nonla lascia nessuno".- A Zandvoort invece è arrivato il primopunto del 2009."In Olanda penso di aver fatto la migliorgara sino a questo momento. In tre giri, daventunesimo sono risalito al decimo postoanche se poi mi hanno buttato fuori, masono riuscito a completare la corsa al quindicesimoposto".Una parentesi a parte va fatta per la garadi Silverstone…"Sulla pista inglese eravamo andati moltoforte nei test e onestamente pensavo diriuscire a far di più. Ho avuto diversi problemidi set-up che ci hanno poi condizionatonel prosieguo del week-end".- Come mai riscontri così frequentementequesti problemi di assetto e come puoispiegarti queste differenze tra test egare?"Come dicevo prima, la struttura del weekendè incentrata ovviamente sulla F.1 equindi le categorie di contorno hanno degliorari un po’ strani. Il Formula BMW ha lelibere la mattina del venerdì quando lapista è sporca e fredda, poi la qualificadopo le 17. Tra queste due sessioni sull’asfaltosi deposita la gomma della F.1 edanche della <strong>GP</strong>2 che porta a mutare notevolmentele condizioni del tracciato. Altrofattore importante è la differenza di temperature:tra Silverstone e Nurburgring c’èuno sbalzo minore, ma a Barcellona lavariazione era quasi di 30 gradi",- La scorsa settimana sei stato a FormulaMedicine: ci puoi dire che tipo di lavorohai fatto e come ti sei trovato nellastruttura del Dottor Ceccarelli?"Mi sono trovato subito bene con loro, sindall’inizio. Vi ho trascorso una decina di giorniper staccare anche un po’ la spina datoche avevo finito la scuola e volevo rilassarmi.Ho fatto un grande lavoro sull’aspettomentale per essere pronto al massimo e hoiniziato a spingere di più sulla parte fisicasoprattutto per il futuro. Ora non ho problemidi gestione della Mygale di Formula BMW,ma in futuro troverò vetture più impegnativee non voglio farmi trovare impreparato".- All’interno del team FMSI come è l’ambientee il rapporto con i tuoi compagni disquadra? È ancora possibile nel 2009 tragiovani piloti aiutarsi al fine di sviluppareal massimo competitività di team e vettura,o il regime di estremo individualismo èarrivato anche da voi?"Noi collaboriamo apertamente perché ciconfrontiamo con la telemetria e vediamochi è il migliore. Coi miei compagni di squadraci conosciamo da poco, ma abbiamoun buon rapporto. Col team mi trovo moltobene e cerchiamo di affiatarci ogni garadi più".60


“Sono rimasto molto stupito dall’organizzazione,e dal livello di competitività perché, rispettoalla Formula Azzurra, dove correvo lo scorsoanno è decisamente più elevato”Kevin GilardoniI miglioririsultati2009BarcellonaQualifica - 20°Gara 1 - 16°Gara 2 - 16°ZandvoortQualifica - 22°Gara 1 - 20°Gara 2 - 15SilverstoneQualifica - 21°Gara 1 - 19°Gara 2 - 17°NurburgringQualifica - 21°Gara 1 - 15°Gara 2 - 16°61


FrisonGloria Greek Cup a Seres62


e detta leggeSul veloce circuito di Seres, a 80 chilometri da Salonicco, FrancescoFrisone (Barbieri Racing) conquista il primo successo in monopostoe la prima prova del “Formula Gloria Greek Cup” con un fantasticohat trick. In un weekend in cui gli italiani l’hanno fatta dapadroni salendo sui tutti e tre i gradini del podio, ad insidiare lavittoria del lombardo è stato il solo Giulio Glorioso (Team Gloria)che, dopo aver chiuso la gara di qualificazione della mattina alsecondo posto, grazie ad una gran partenza aveva conquistatoanche la testa della corsa. Purtroppo per il piemontese, contro Frisonenon c’era nulla da fare dovendosi così accontentare di unottimo secondo posto dopo una bella battaglia durata per i 15 giridella finale. Chiude il podio tutto tricolore il siciliano Simone Patrinicola(Vieffe), al debutto con la nuova Gloria C8F, seguito dal brescianoEnrico Bettera (Vieffe), autore di una gran rimonta dopo unagara di qualificazione incolore. Quinto sotto la bandiera a scacchiil primo dei greci, Stergios Samaras, vincitore della classe B conla Gloria B5 del team Gloria Hellas e autore di un bel duello con ilcompagno di scuderia Anastasis Bekos, seguito dal commentatoredella Motogp per la tv di stato greca Dimitris Diatsidis (GloriaHellas). Ottava e decima posizione per le due lady in pista, la lazialeMara Alno (Alno Racing Team) e Stefania Grassetto (Duzz Motorsport)tutte e due su Gloria B5. Purtroppo ritirati a causa di un violentissimo,quanto incruento, incidente alla prima curva AlessandroTolfo (Vieffe) e Valery Bercha (Team Gloria) causato da un erroredi valutazione dell’ucraino che arrivato lungo alla prima curva èvolato sulla monoposto del pilota del team Vieffe. Molta sfortunaper l’atteso vice Campione del Gloria Scouting Cup 2008 OmarMambretti (Vieffe) che non è potuto partire nella finale per noietecniche alla sua Gloria B5.L'ordine di arrivo,domenica 12 luglio 20091.Frisone (Barbieri Racing) 15 giri in 20’28”208; 2.G.Glorioso (Team Gloria)4”683; 3.Patrinicola (Vieffe) 19”465; 4.Bettera (Vieffe) 23”113;5.Samaras (Gloria Hellas) 31”985 (1. Classe B); 6.Bekos (Gloria Hellas)38”257(2. Classe B); 7.Diatsidis (Gloria Hellas) 46”597 (3. Classe B); 8.Alno(Alno Racing Team) 48”362 (4. Classe B); 9.Marlafekas (Gloria Hellas)1’09”124 (5. Classe B); 10.Grassetto (Duzz Motorsport) 1’21”926 (6. ClasseB).Giro più veloce: Frisone 1’19”52963


Ai raggi X - MINI COOPER SL’IDEALE PER CHI VUOLDIVERTIRSI CON CLASSRecentemente rinnovata, ha la migliorecapote in tessuto sul mercato; un ottimomotore e come comfort acustico, sia quando siviaggia aperti sia chiusi, è un punto di riferimento.La tenuta di strada è buona ma attenzione aquando si va svelti e in curva si rilascia il pedaledellʼacceleratore: la coda tende sempre a superareil muso. In poche parole non perdona gli errori e,se disinserito il controllo di stabilità, bisognaessere lesti nelle manovre di controsterzo.Rivali dirette non ne ha e forse ancheper questo si fa pagare più del dovuto64


CABRIOMarco MarelliCAR AWARDS COTY ENGINE OF THE YEAREE65


Ai raggi X - MINI COOPER SIl comfort è buono...Chi ha sviluppato questa piccola cabrio dovrebbe prendere unnobel. La capote isola perfettamente dal mondo esterno e non visono spifferi o infiltrazioni anche quando si viaggia ben oltre i 200.La capote si può aprire facendola scorrere tipo tettuccio oppureripiegandola come una vera cabrio. Tutto avviene semplicementemuovendo una pratica levetta e in pochi secondi. Ottimo il tessuto,potenti i motorini: come capote non hanno assolutamenterisparmiato. L’assetto non è rigidissimo e anche questo è importante.In poche parole si viaggia bene. Recentemente, in due giorni,abbiamo percorso più di 1800 chilometri e non è stato assolutamenteaffaticante. Anzi.…e c’è potenza a sufficienza conbassi consumi…I cavalli sono 170 ma poco assettati. Il quattro cilindri turbo dellaCooper S è un motore molto parco se si considera che è facile arrivarea percorrere 12 chilometri con un litro prestando un minimodi attenzione. Spinge forte in basso e allunga bene in alto anchese oltre i 5000 giri ci vorrebbe un po’ più di cattiveria. Il turbo nonpresenta ritardi e questo la dice lunga sulla perfetta messa a punto.In poche parole è un grande 1.6 avaro nei consumi.…ma quando si accelera....Le prestazioni sono buone sia in accelerazione sia in ripresa.Rispetto alla più potente Cooper S Works è netta la differenza inripresa sopra i 4000 giri così come la velocità massima, superioredi circa 9 km/h. In un confronto serrato tra la 170 cavalli e la210 cavalli si è evinta una netta progressione della più potente inripresa oltre a una maggiore vivacità sopra i 5000 giri, quella chemanca un po’ nella 170 cavalli. In poche parole chi vuole davveroil massimo deve prendere la Cooper S Works da oltre 200 cavallimettendo pesantemente mano al portafogli. La tenuta di strada èglobalmente buona ma quando si va in prestazioni bisogna saperguidare e forse anche per questo affascina.…bisogna tenere forte il volante.Così su entrambe, quando si tirano le prime tre marce, ci sono unpo’ troppe reazioni sul volante. La Cooper S infatti in piena accelerazionesolleva il frontale, cosa comunque comune a molte trazionianteriori potenti, obbligando chi guida a tenere ben saldo ilvolante per cercare di contrastare la tendenza di tirare prima a sinistrae poi a destra. Naturalmente la motricità non è il massimo eall’uscita dai tornanti è facile far pattinare le ruote. Il controllo ditrazione conviene sempre staccarlo perché limita non poco le performance.Messa in appoggio in curva non bisogna mai sollevareil piede dall’acceleratore onde evitare bruchi sovrasterzi, semprecon elettronica disinserita. Buono il cambio manuale a sei marce,non veloce a causa di una leva dalla corsa lunga, ma ben contrastatonell’innesto. La frizione non affatica, è leggera e stacca semprebene. L’impianto frenante a quattro dischi è potente ma nonda primato. Ottima la risposta al pedale con poca corsa che permetteuna eccezionale modulabilità....è costruita bene, ma...Non si può dire che non sia curata: basta guardare la capote, ilsistema di apertura del bagagliaio… Però, si, c’è più di un però!Innanzitutto le guarnizioni del giro porta: si staccano con facilità.Poi alcune plastiche interne sono tutt’altro che piacevoli da vederee toccare. Il poggiabraccio centrale è attaccato male e appareposticcio, poi non scorre….diventa quasi scomodo. I comandi delvolume della radio sono invertiti quindi bisogna abituarsi a questastrana logica, si vuole alzare il volume e si cambia stazione!!! Infinei sedili, quelli di serie, oltre ai comandi per regolarli poco pratici,sono pure rivestiti con pelli dall’effetto plasticoso.66


CABRIOMini Cooper S CabrioDati dichiarati:Velocità massima 215 km/hAccelerazione 0-100 km/h 7,4 secondiConsumo medio 12,0 chilometri/litroEmissioni CO2 199 grammi/kmDati rilevatiVelocità massima 218,685 km/hAccelerazione 0-100 km/h 7,49 secondiConsumo medio 10 chilometri/litroDimensioniLunghezza: 3640 mmLarghezza: 1690 mmAltezza: 1420 mmVano Bagagli: 120-165/605Prezzo: 27.62067


68Ai raggi X - MINI COOPER S


CABRIOInconclusioneLa Mini Cooper S cabrio costa tanto soprattutto se siattinge agli accessori. Se ben dotata il prezzo superaabbondantemente i 30 mila euro! Più di sessanta milionidi lire per una Mini non sono uno scherzo. Va però bendetto che questa vetturetta svolge il ruolo di due automobili,è divertente e per di più non dovrebbe svalutarsi molto,soprattutto se la si rivenderà ad inizio stagione estiva.Il bagaglio è molto piccolo, dietro si sta stretti, ma chinon ha di questi problemi si lasci… tentare. Non rimarràdeluso soprattutto se la prenderà Works.69


Da farSu stradadi Nicola DesiderioIl suo mestiere? Fare l’incomodo della situazionenella solita triade tedesca fatta daAudi, BMW e Mercedes. Negli Usa e in Asiale riesce bene, non altrettanto in Europa. OraLexus schiera proprio nel vecchio continentela IS250 C contro le varie Audi A5 Cabriolet,Mercedes CLK Cabrio e BMW Serie 3Cabrio. Fedele alla propria giovane tradizione,il marchio di lusso di Toyota sceglie il tettoin metallo come la fascinosa SC430. Imontanti e il parabrezza sono fortementeinclinati e, insieme ai gruppi ottici posteriorie alle costole sul cofano posteriore con lospoiler in tinta, danno alla IS un’ottima aerodinamica(cx di 0,29) e un buon equilibrioestetico sia da aperta sia da chiusa. Con4,63 metri, è lunga come l’A5, 3 cm menodella CLK e 5 cm in più della Serie 3.La IS250 C parte da 52.800 euro e 5mila in70


più ci vogliono per l’allestimento Luxury, maanche la base ha un allestimento completo.Unici due optional sono la vernice metallizzatae l’ACC con sistema pre-crash.Manca nella sostanzaLa piccola Lexus, a differenza delle concorrenti,ha meno specificità rispetto alle versionida cui deriva. I sedili anteriori, ad esempio,sono uguali a quelli della berlina e nonhanno sistemi che rendono più facile indossarela cintura. C’è invece un pulsante perfavorire l’accesso ai due sedili posteriori dietroi cui poggiatesta ci sono roll bar fissi. Iconcorrenti invece li hanno automatici e sonoanche più ecumeniche quando occorreabbassare il tetto, visto che il pulsante cel’hanno al centro e ne hanno un altro per alzaree abbassare i cristalli laterali contemporaneamente.Audi e BMW hanno anche unapelle speciale che si riscalda meno sotto ilsole, qui invece occorre aspettare la ventilazioneattraverso la pelle traforata. Peccatoperché, tranne qualche particolare, l’abitacolodella IS è davvero ben fatto, raffinato nell’aspettoe nei materiali e disponibile in trediverse combinazioni di legno e pelle. Ci sono8 tinte anche per la carrozzeria tra cui un intrigantenero che al sole presenta bei riflessicolor prugna. I tecnici giapponesi non si sonoinvece dimenticati di altri particolari come gliairbag per le ginocchia (unica nel segmento),il battitacco con la scritta Lexus tridimensionaleilluminata, la strumentazione optoelettricapiù luminosa che sulla berlina e l’impiantodi climatizzazione e audio pronti acapire se si viaggia a cielo aperto o no.Si entra con la scheda in tasca priva di qualsiasicomando e si preme il pulsante alladestra del piantone regolabile elettricamente.Il tetto va aperto prima di partire e il motoresi avverte appena. Le sospensioni sonopiù morbide e si sente. La IS250 C assorbeLexus IS250 Cbene i colpi e il lavoro di irrigidimento sullascocca funziona, quello che invece non convinceappena superati gli 80 km/h è l’isolamentodal vento, anche perché il frangiventonon è disponibile neppure a richiesta. Nonè la bufera, ma questa Lexus non è neppureun uragano. Anzi. Il cambio, anche messoin posizione sportiva e muovendo le levettedietro al volante, sembra programmato fermamenteper calmare anche gli spiriti più tiepidie i 208 cavalli mancano decisamente difiato pur avendo gli zoccoli vellutati. Se nonfosse per la pedaliera in alluminio, tutto suonacome un invito al passeggio, magari ascoltandola bellissima voce dell’impianto audioMark Levinson con 14 altoparlanti. Peccatoperché l’assetto di guida è avvolgente e sustrada la IS è composta, si corica il giusto incurva e i freni fanno il loro lavoro senzamostrare cedimenti. Una sicurezza per chi sigodrà questa Lexus sui lungomare.girare la testa71


Su stradaScheda tecnicaCorpo vettura: coupè-cabriolet con tetto in alluminio, tre volumi 2 porte,4 posti; lunghezza 4.635 mm, larghezza 1.800 mm, altezza 1.415 mm,passo 2.730 mm; peso 1.730-1.750 kg; bagagliaio 235-583 litri;serbatoio 65 litri.Meccanica: motore 6 cilindri a V di 60° a benzina, 2.500 cc, alesaggio xcorsa 83x77 mm; distribuzione doppio albero in testa per bancata condoppio variatore di fase, 4 valvole per cilindro; iniezione diretta;rapporto di compressione 12:1; potenza massima 208 CV (153 kW) a6.400 giri/min; coppia massima 252 Nm a 4.800 giri/min; cambioautomatico-sequenziale con convertitore di coppia a 6 rapporti;trazione posteriore.Autotelaio: sospensioni indipendenti, anteriori a doppio bracciooscillante, posteriori multi-link; sterzo a cremagliera conservoassistenza elettromeccanica; freni a disco autoventilanticon ABS, EBD, BA, TRS, VSC e VDIM e ESP; pneumatici antisgonfiaggiotipo runflat, anteriori 225/40 R18, posteriori 255/40 R18.Prestazioni: velocità massima 210 km/h; accelerazione da 0 a 100 km/h9 secondi; consumi 9,3 litri/100 km; emissioni 219 g/km di CO2; Euro 4.Prezzo: 52.800 euro, chiavi in mano.72


Lexus IS250 CUn tetto di peso leggeroIl tetto della Lexus IS250 C è in tre pezzi di alluminio erealizzato dalla Aisin Seiki, una consociata di Toyota. Ilmovimento completamente automatico avviene in 20secondi attraverso 15 motori elettrici e 37 sensoriazionando il tasto che si trova sulla plancia alla sinistradel volante, rigorosamente a vettura ferma. Ogni faseviene visualizzata sul display al centro dellastrumentazione optoelettrica. Quando la vettura vieneaperta, non solo il climatizzatore e l’impianto audioadattano la loro azione automaticamente, ma anche isensori di parcheggio i quali verificano che nella parteposteriore della vettura ci siano almeno 35 cmnecessari al sollevamento del cofano posteriore,altrimenti lo impediscono. Notevole la capacità delbagagliaio: dai 235 litri a vettura aperta ai 583 litri (unrecord) da coupé, con un vano tra l’altro ben rifinito esfruttabile. Scheda alla mano, la differenza di peso trala berlina e la coupé-cabriolet è di almeno 130 kg.73


74I calendari delle corse 200917 maggioWTCC a PauF.Master a PauWEC F.Renault a PauEuroseries 3000 a PortimaoGT Open a PortimaoF.3 Euro Series a HockenheimDTM a HockenheimF.Renault svizzera a HockenheimFIA GT a AdriaETCS a VallelungaF.Nippon a SuzukaF.3 giapponese a SuzukaF.3 SudAm a CuritibaF.Renault inglese a DoningtonBTCC a DoningtonALMS a Salt LakeGrand Am a Laguna SecaChallenge Ferrari a ImolaMoto<strong>GP</strong> a Le Mans24 maggioF.1 a Montecarlo<strong>GP</strong>2 a MontecarloWorld Series Renault a MontecarloIndycar a IndianapolisNascar a CharlotteF.3 tedesca a NurburgringF.Renault Italia a VaranoTrofeo Cadetti a Varano2000 Light a MisanoPorsche Targa Tricolore a MisanoMondiale Rally - Italia31 maggioIndycar a MilwaukeeWTCC a ValenciaDTM al LausitzringF.3 Euro Series al LausitzringF.Master a ValenciaFormula 2 a ValenciaF.Nippon a MotegiF.3 inglese a RockinghamF.Renault inglese a Oulton ParkBTCC a Oulton ParkWEC F.Renault a Magny-CoursNascar a DoverF.Azzurra a VallelungaGT Italiano a VallelungaCITE a VallelungaPorsche Carrera Cup a VallelungaMoto<strong>GP</strong> a Mugello7 giugnoF.1 a Istanbul<strong>GP</strong>2 a IstanbulIndycar a Fort WorthF.3 inglese a HockenheimEuropean F.3 Open a JaramaF.3 tedesca a HockenheimF.3 italiana a MagioneF.3 SudAm a BrasiliaF.Azzurra a MagioneSuperstars a MagioneGT italiano a MagioneGrand Am a Watkins GlenNascar a PoconoWEC F.Renault a SpaF.Renault svizzera a Spa14 giugno24 Ore di Le MansWorld Series Renault a BudapestMaster F.3 Europe a ZandvoortF.BMW a ZandvoortEurocup F.Renault a BudapestF.Renault Italia a BudapestMegane Trophy A BudapestF.3 inglese a KnockhillF.3 SudAm a CuritibaNEC F.Renault a AlastaroF.Renault inglese a CroftBTCC a CroftNascar a MichiganMondiale Rally – GreciaMoto<strong>GP</strong> a Barcellona21 giugnoF.1 a Silverstone<strong>GP</strong>2 a SilverstoneF.BMW a SilverstoneIndycar a IowaWTCC a BrnoF.Master a BrnoFormula 2 a BrnoPorsche Targa Tricolore a BrnoGrand Am a LexingtonNascar a SonomaSuper GT giapponese a SepangGT italiano a MugelloCITE a MugelloF.3 italiana a MugelloF.Azzurra a MugelloSuperstars a MugelloPorsche Carrera Cup a MugelloFIA GT a OscherslebenF.3 tedesca a OscherslebenNEC F.Renault a OscherslebenIRC – BelgioItaliano Rally – San Marino28 giugnoIndycar a RichmondDTM a NorisringF.3 Euro Series a NorisringLamborghini Super Trofeo a NorisringSuperleague a Magny-CoursEuroseries 3000 a Magny-CoursFormula 2 a SpaEuropean F.3 Open a SpaF.Renault Italia a SpaGT Open a SpaF.Renault svizzera a HockenheimF.Nippon a FujiF.3 giapponese a FujiNascar a LoudonMondiale Rally – PoloniaMoto<strong>GP</strong> a Assen5 luglioIndycar a Watkins GlenWorld Series Renault a SilverstoneEurocup F.Renault a SilverstoneMegane Trophy a SilverstoneF.Renault inglese a SilverstoneEuroepan F.3 Open a DoningtonGT Open a DoningtonF.3 inglese a SnettertonF.3 tedesca a Lausitzring2000 Light a MagioneTrofeo Cadetti a MonzaPorsche Targa Tricolore a MonzaWTCC a PortoGrand Am a DaytonaNascar a DaytonaChallenge Ferrari a Le CastelletMoto<strong>GP</strong> a Laguna Seca12 luglioF.1 a Nurburgring<strong>GP</strong>2 a NurburgringF.BMW a NurburgringIndycar a TorontoNascar a ChicagoF.Nippon a SuzukaF.3 giapponese a SuzukaF.3 SudAm a CuritibaIRC – RussiaItaliano Rally – San Crispino


19 luglioSuperleague a ZolderWorld Series Renault a Le MansEurocup F.Renault a Le MansMegane Trophy a Le MansF.3 Euro Series a ZandvoortF.3 inglese a ZandvoortDTM a ZandvoortWTCC a Brands HatchF.Master a Brands HatchFormula 2 a Brands HatchALMS a Lime RockGrand Am a LeedsGT italiano a MisanoCITE a MisanoF.3 italiana a MisanoPorsche Carrera Cup a MisanoMoto<strong>GP</strong> a Sachsenring26 luglioF.1 a Budapest<strong>GP</strong>2 a BudapestF.Master a BudapestF.BMW a BudapestIndycar a EdmontonNascar a IndianapolisSuper GT giapponese a SugoFIA GT a SpaLamborghini Super Trofeo a SpaF.3 inglese a SpaF.Renault Italia a MisanoETCS a MisanoMoto<strong>GP</strong> a Donington2 agostoIndycar a KentuckyWorld Series Renault a PortimaoLMS a PortimaoSuperstars a PortimaoSuperleague a DoningtonEuroseries 3000 a DoningtonDTM a OscherslebenF.Renault inglese a SnettertonBTCC a SnettertonNascar a PoconoCITE a VaranoF.3 italiana a VaranoF.Azzurra a Varano2000 Light a VaranoTrofeo Cadetti a VaranoMondiale Rally – FinlandiaIRC - Madeira9 agostoIndycar a LexingtonEuroseries 3000 a ZolderF.3 tedesca a AssenNEC F.Renault a AssenF.Nippon a MotegiF.3 giapponese a MotegiF.Renault svizzera a Magny-CoursALMS a LexingtonGrand Am a Watkins GlenNascar a Watkins Glen16 agostoF.3 Euro Series a NurburgringDTM a NurburgringFormula 2 a DoningtonF.3 inglese a SilverstoneLamborghini Super Trofeo a SilverstoneF.3 SudAm a San PaoloBTCC a KnockhillALMS a Elkhart LakeNascar a MichiganMoto<strong>GP</strong> a Brno23 agostoF.1 a Valencia<strong>GP</strong>2 a ValenciaF.BMW a ValenciaIndycar a SonomaNascar a BristolSuper GT giapponese a SuzukaF.3 tedesca a NurburgringLMS a NurburgringIRC – Repubblica CecaAggiornato al 13 luglio30 agostoF.1 a Spa<strong>GP</strong>2 a SpaF.Master a SpaF.BMW a SpaIndycar a ChicagoFIA GT a BudapestF.Nippon a AutopolisF.3 giapponese a AutopolisNEC F.Renault a MostF.Renault a SilverstoneBTCC a SilverstoneALMS a MosportGrand Am a MontrealItaliano Rally – Alpi OrientaliMoto<strong>GP</strong> a Indianapolis6 settembreALMS a DetroitNascar a AtlantaSuperleague a EstorilF.3 Euro Series a Brands HatchDTM a Brands HatchWTCC a OscherslebenF.Master a OscherslebenFormula 2 a OscherslebenF.3 italiana a ImolaF.Azzurra a ImolaGT italiano a ImolaCITE a ImolaPorsche Carrera Cup a ImolaChallenge Ferrari a BrnoMondiale Rally - Australia13 settembreF.1 a Monza<strong>GP</strong>2 a MonzaF.BMW a MonzaSuper GT giapponese a FujiF.3 inglese a PortimaoF.3 SudAm a Santa Cruz Do SolF.Renault Italia a MugelloETCS a Mugello2000 Light a AdriaWEC F.Renault a ValenciaLMS a SilverstoneNascar a RichmondIRC – SpagnaItaliano Rally – Costa SmeraldaMoto<strong>GP</strong> a Misano75


I calendari delle corse 200920 settembreIndycar a Motegi<strong>GP</strong>2 a PortimaoFIA GT a PortimaoWorld Series Renault a NurburgringEurocup F.Renault a NurburgringMegane Trophy a NurburgringEuroseries 3000 a VallelungaF.3 Euro Series a BarcellonaLamborghini Super Trofeo a BarcellonaDTM a BarcellonaWTCC a ImolaF.Master a ImolaFormula 2 a ImolaGT Open a Magny-CoursEuropean F.3 Open a Magny-CoursF.3 inglese a Brands HatchF.3 tedesca a SachsenringNEC F.Renault a SachsenringF.Renault a RockinghamBTCC a RockinghamF.3 italiana a VallelungaF.Azzurra a VallelungaSuperstars a VallelungaCITE a VallelungaF.3 SudAm a Buenos AiresGrand Am a TooeleNascar a LoudonMoto<strong>GP</strong> a Balaton27 settembreF.1 a SingaporeF.Nippon a SugoF.3 giapponese a SugoALMS a BraseltonNascar a DoverGT italiano a MugelloCITE a MugelloSuperstars a MugelloPorsche Carrera Cup a MugelloTrofeo Cadetti a VaranoF.Renault svizzera a MonzaIRC – Italia SanremoItaliano Rally – Sanremo4 ottobreSuperleague a MonzaEuropean F.3 Open a MonzaGT Open a MonzaF.Azzurra a MonzaTrofeo Cadetti a MonzaFIA GT a Le CastelletLamborghini Super Trofeo a Le CastelletF.3 SudAm a PiriapolisNEC F.Renault a SpaF.Renault inglese a Brands HatchBTCC a Brands HatchNascar a KansasPorsche Targa Tricolore a VallelungaMondiale Rally – SpagnaMoto<strong>GP</strong> a Estoril11 ottobreF.1 a FujiIndycar a MiamiNascar a FontanaDTM a DigioneF.3 Euro Series a DigioneF.Renault Italia a ImolaETCS a ImolaALMS a Laguna SecaGrand Am a MiamiChallenge Ferrari a Vallelunga18 ottobreF.1 a San PaoloEuroseries 3000 a MonzaF.3 tedesca a OscherslebenF.3 italiana a MonzaF.3 SudAm a San PaoloGT italiano a MonzaCITE a MonzaSuperstars a MonzaPorsche Carrera Cup a MonzaEuropean F.3 Open a JerezGT Open a JerezNascar a CharlotteSuper GT giapponese a AutopolisMoto<strong>GP</strong> a Phillip Island25 ottobreWorld Series Renault a AlcanizEurocup F.Renault a AlcanizF.Renault svizzera a AlcanizMegane Trophy a AlcanizF.3 Euro Series a HockenheimFIA GT a ZolderDTM a HockenheimWTCC a OkayamaNascar a Martinsville2000 Light a MisanoPorsche Targa Tricolore a MisanoMondiale Rally – GallesIRC – GiapponeItaliano Rally – ComoMoto<strong>GP</strong> a Sepang1 novembreF.1 a Abu DhabiFormula 2 a BarcellonaEuropean F.3 Open a BarcellonaGT Open a BarcellonaALMS a Fuji *Nascar a Talladega8 novembreSuperleague a JaramaWEC F.Renault a PortimaoSuper GT giapponese a MotegiALMS a Shanghai *Nascar a Fort WorthFinali Challenge FerrariMoto<strong>GP</strong> a Valencia15 novembreNascar a Phoenix22 novembreF.3 a MacaoWTCC a MacaoNascar a MiamiF.3 SudAm a CuritibaETCS a VallelungaIRC – Scozia29 novembreF.3 SudAm a San Paolo76* non valevole per il campionato


PEUGEOT 207 SUPER 2000PARTECIPA AL CAMPIONATO ITALIANO RALLY


Ipsedixit“Bernie Ecclestonefelice dopo il Gp di<strong>Germania</strong>: “È statauna bellarimpatriata, horivisto Goebbels eGoering”“Mi hanno rubatola gara! Io ho fattoil mio dovere,ma non è possibilearrivare sestidopo essere statitanto in testa allagara. Non credo cheil team abbiavoluto favorireButton, ma oggi hamostrato comesi perde un Gp”“Per i nostri duepiloti non ci sarannomai ordini discuderia”“Il podio alla vigiliapareva impossibile?Be’, ho dimostratoche non lo era”Mark Webber riceve l’applauso di Chris Horner


il GRAFFIO di Baffi“Non volevo esaltareHitler, ho solo dettoche ha fatto anchedelle buone cose”“E’ vero, siamopreoccupati. Lanostra macchina vaforte ma la Red Bullè stata più forte nelleultime due gare”.“Il kers stavolta èstato utile neisorpassi, ma sepotessi lo cambiereicon un po’ piùdi caricoaerodinamico”“Per qualchesettimana cidedicheremo ancoraallo sviluppo dellaF60, poi lavoreremoalla monoposto del2010”“Noi attaccheremosempre e dovunque”79


Miss<strong>Italiaracing</strong>

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