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OGNI FIGLIO E' UN DISEGNO DI DIO - Webdiocesi

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18 Domenica 1 maggio 2005LEGGE 40/2004IL 12 GIUGNO IL REFERENDUMI QUATTRO QUESITI SPIEGATI <strong>UN</strong>O A <strong>UN</strong>OPRIMO QUESITO: ACCESSO NON PIU’LIMITATO ALLE COPPIE STERILICOSA PREVEDE LA LEGGEL’articolo 1 della legge spiega che ilprovvedimento è mirato a “favorire lasoluzione dei problemi riproduttivi derivantidalla sterilità o dalla infertilitàumana”.E, secondo un iter diagnostico-terapeuticoimprontato alla gradualità, indicache il ricorso alla procreazione medicalmenteassistita è consentito quando nonvi siano altri mezzi per rimuovere taliproblemi (articolo 4). Una volta deciso ilricorso alla fecondazione artificiale, lalegge prevede che le coppie venganodettagliatamente informate su “metodi,problemi bioetici e possibili effetti collateralisanitari e psicologici” delle tecniche,nonché dei “costi economici dell’interaprocedura”.Dopo essersi formati una volontà consapevole,i due partner devono esprimereun consenso informato scritto, che puòessere revocato “fino al momento dellafecondazione dell’ovulo”, cioè fino alformarsi dell’embrione. La legge, all’articolo14, allo scopo di tutelare gli embrioniprodotti, prevede che ne vengaprodotto un numero utile a un unico econtemporaneo impianto e comunquenon più di tre. Solo in caso di “documentatacausa di forza maggiore” relativaallo stato di salute della donna che intervengatra la fecondazione e l’impianto,viene consentito di congelare temporaneamentegli embrioni fino a che sia dinuovo possibile il trasferimento in utero.COSA VUOLE CAMBIAREIL QUESITOIl quesito numero 1 mira ad abolire ilvincolo che per accedere alla procreazioneassistita le coppie debbano avereproblemi di sterilità accertata. Viene inoltrecancellato ogni principio di gradualitànel ricorso alle tecniche di fecondazioneartificiale. Viene abolito ogni limitealla produzione di embrioni e si dà lapossibilità di rifiutare qualunque impiantoanche dopo la formazione degli embrioni.COSA SUCCEDEREBBESE VINCESSERO I SI’Il quesito che mira ad abolire i limitinell’accesso alle tecniche di fecondazioneartificiale e a facilitarne l’utilizzo, hail chiaro scopo solo di soddisfare i desideridegli adulti. Che per risolvere unproblema di salute si faccia riferimentoa un percorso graduale di diagnosi eterapia, dovrebbe essere ovvio in campomedico.Cancellando il requisito della sterilità,inoltre, si punta a trasformare la fecondazioneartificiale da strumento per superarela sterilità a mezzo per dare unfiglio a qualunque coppia. In particolare,permettendo la selezione eugeneticadei figli sani in caso di coppie portatricidi malattie genetiche. Inoltre, abolireogni limite al numero di embrioni daprodurre e ogni termine al “ripensamento”da parte delle coppie al loro utilizzo,porta a favorire la produzione diembrioni destinati a non essere utilizzati:l’obiettivo è infatti solo dare un figlioin braccio, trascurando tutti quelli chenella procedura verranno sacrificati.SECONDO QUESITO: COSI’ VERREBBECANCELLATO <strong>OGNI</strong> <strong>DI</strong>RITTO DEL CON-CEPITOCOSA PREVEDE LA LEGGELa legge ha inserito tra le sue finalità,all’articolo 1, il riconoscimento dei dirittidi tutti i soggetti coinvolti, compreso ilconcepito. Vale a dire l’embrione prodottocon le tecniche di procreazione medicalmenteassistita. Si tratta di un’affermazioneche intende dare una dignitàall’essere umano sin dal concepimento,evitando di considerarlo un oggetto o unessere non ancora umano.E per dare seguito a tale affermazionesi vieta che l’embrione venga trattato comeuna cosa, congelandolo o facendoneoggetto di sperimentazione. Per il resto,il quesito referendario numero 2 richiamagli stessi articoli della legge presi inesame dal quesito 1. Quindi si ripartedal principio di trovare una soluzionedei problemi di sterilità e infertilità, diaccesso alle terapie (e alle tecniche di fecondazioneartificiale) secondo un principiodi gradualità. Il consenso all’interventodev’essere espresso in forma scrittae solo fino al momento della fecondazionedi un ovocita, cioè alla formazionedell’embrione.Infine la legge, proprio per tutelare ildiritto a nascere di ogni embrione, siprevede che non ne vengano prodotti piùdi tre, comunque da trasferire - salvo casidi forza maggiore - in un unico e contemporaneoimpianto in utero.COSA VUOL CAMBIAREIL QUESITOL’aspetto più significativo del quesito èproprio l’abolizione dei diritti del concepito.Secondo coloro che hanno propostoil referendum, il riconoscimentodell’esistenza di diritti al concepito porterebbea rimettere in discussione il dirittoad abortire sancito dalla legge 194 del1978. Inoltre, si mira ad abolire il vincoloche per accedere a queste tecniche lecoppie debbano avere problemi di sterilitàaccertata. Così come viene cancellatoogni principio di gradualità nella loroapplicazione. Abolito anche ogni limitealla produzione di embrioni e aperta lapossibilità di rifiutare qualunque impiantoanche dopo la formazione degli embrioni.COSA SUCCEDEREBBESE VINCESSERO I SI’L’embrione viene trasformato in un essereumano privo di qualsiasi diritto, in particolarequello alla vita. Questo fatto, insiemeall’abolizione di ogni limitenell’accesso alle tecniche di fecondazioneartificiale, si traduce nel favorire soloi desideri degli adulti, trasformati in “diritti”.Come quello, inesistente, di avereun figlio sano.Infatti il quesito - come il precedente -abolisce il vincolo che si punti a correggeresituazioni di sterilità. In tal modo sidà possibilità di utilizzare la fecondazioneartificiale per una selezione eugeneticadi figli privi di malattie genetiche.Non richiedere una gradualità nell’utilizzodelle tecniche significa trascurare unaseria ricerca scientifica delle cause dellasterilità e favorire chi propone subito allecoppie l’accesso alle tecniche - più costose- di fecondazione artificiale.TERZO QUESITO: PER FARE RICERCA,PERMESSO <strong>DI</strong>STRUGGERE EMBRIONICOSA PREVEDE LA LEGGELa legge, coerentemente col principioespresso all’articolo 1 di tutela dei dirittidel concepito, vieta, agli articoli 13 e14, la sperimentazione sugli embrioniche non sia volta a “finalità terapeutichee diagnostiche tese alla tutela della salutee allo sviluppo dell’embrione stesso”.Quindi viene vietata la produzione diembrioni umani a fini di ricerca, così comeogni forma di selezione eugenetica omanipolazione per alterarne il patrimoniogenetico, ogni intervento di clonazione,nonché la produzione di ibridi tragameti umani e gameti di specie diverse.Per cercare di garantire il diritto alla vitadei concepiti, ne viene vietata la crioconservazione,che mette gli embrioni incondizione di essere considerati “a disposizione”,non solo per future gravidanze,ma anche dei ricercatori.COSA VUOLE CAMBIAREIL QUESITOIl referendum numero 3 si propone diabolire ogni divieto alla sperimentazionesugli embrioni. In particolare viene negatala necessità di effettuare ricerche soloa beneficio dell’embrione su cui si opera.Viene consentita la crioconservazionedegli embrioni e, soprattutto, viene permessala clonazione “mediante trasferimentodi nucleo”. Lo scopo dichiarato èpermettere di effettuare ricerche con lecellule staminali embrionali, attraverso lacosiddetta “clonazione terapeutica”. Conquesta tecnica, alcuni sperano di trovareterapie per gravi malattie producendocellule sane con lo stesso patrimonio geneticodel malato da curare: ma il prezzoda pagare è la distruzione di embrioni.COSA SUCCEDEREBBESE VINCESSERO I SI’L’embrione verrebbe considerato, di fatto,semplice materiale biologico, “ungrumo di cellule” come qualcuno lo definisce,nelle mani degli scienziati e deitecnici di laboratorio. Verrebbe tolto ognidivieto alle sperimentazioni sugli embrioni,nella speranza di sviluppare terapieutili per l’uomo, ma sovvertendo ogni criterioche dovrebbe regolare la ricerca:cioè prima esperimenti su animali. Inparticolare, verrebbe riammesso il congelamentodegli embrioni, che li rendedisponibili - oltre che per eventuali successiviimpianti in utero - anche per la ricercascientifica tout court.Sarebbe anche possibile la clonazioneumana mediante trasferimento di nucleo.In questo modo si permetterebbe la produzionedi embrioni in laboratorio pertrarne cellule staminali, che dovrebberoavere lo stesso patrimonio genetico delmalato da curare. La grancassa mediaticaribadisce continuamente che ci sonomilioni di malati in attesa delle terapiecon le staminali embrionali, in particolarecoloro che sono affetti da Alzheimer,Parkinson e altre patologie degenerative.In realtà, le terapie presentate sono soloun’ipotesi non convalidata da dati scientifici.Inoltre, sia il numero dei malati, siail tempo necessario per ottenere cure, sonodati imprecisabili.Un tecnico al lavorosugli embrioni congelati.In alto, un medicoattiva il processodi fecondazioneartificialeQUARTO QUESITO: LO STATO FA NA-SCERE FIGLI CON <strong>UN</strong> GENITORE ANO-NIMOCOSA PREVEDE LA LEGGELa legge consente di utilizzare nelle pratichedi fecondazione artificiale solo tecnichedi tipo omologo, cioè con gameti(ovociti e spermatozoi) prelevati dai duepartner che vogliono avere il figlio. Questaè infatti una misura che intende tutelareil diritto del nascituro ad avere unafamiglia con due genitori noti.Il divieto si accompagna a sanzioninei confronti di coloro che esercitanouna professione sanitaria (medici, infermieri...)che, in contrasto con il dettatodella legge, utilizzino tecniche di tipoeterologo: sia pecuniaria, sia di sospensionedell’esercizio professionale.COSA VUOLE CAMBIAREIL QUESITOIl referendum si propone di abolire il divietodi fecondazione eterologa. E, conseguentemente,le sanzioni legate a chitrasgredisse a tale disposizione. La motivazioneè esclusivamente “utilitaristica”,cioè per ampliare il campo delle possibilitàdi trattamento per coloro ai quali letecniche più tradizionali si dimostranoinsufficienti o impossibili da impiegare.COSA SUCCEDEREBBESE VINCESSERO I SI’Se vincessero i sì al referendum, lo Statosi assumerebbe la responsabilità di farnascere bambini che hanno solo un genitorebiologico tra i due componentidella coppia. Cosa quanto mai singolarein un’epoca in cui la ricerca scientifica cimostra ogni giorno che passa l’importanzadella conoscenza del proprio patrimoniogenetico. La legge andrebbemodificata o integrata in altre parti. Inparticolare dovrebbe essere chiarito sechi cede (solitamente a pagamento, contrariamenteall’abitudine di chiamarlodonatore) i propri gameti possa restareanonimo o debba essere individuabiledal figlio biologico, sia per eventuali necessitàdi salute, sia per coloro che - cresciuti- desiderassero conoscere i proprigenitori (fatto ampiamente riconosciutodagli studi di psicologia, ma che anchesolo il buon senso rende comprensibile).Dovrebbe anche essere noto l’utilizzodei gameti di ciascun donatore, perescludere l’eventualità - remota ma nonimpossibile - di incesti tra i discendenti diuno stesso genitore. Sono tutti problemiche si sono posti all’attenzione dei legislatorianche in altre nazioni (per esempioGran Bretagna e Svezia), dove dapiù lungo tempo l’eterologa è stata ammessa.E la soluzione che viene sempreadottata è quella di rendere individuabilechi dona i propri gameti. Questo fattoha solitamente fatto calare drasticamenteil numero dei donatori.

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