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OGNI FIGLIO E' UN DISEGNO DI DIO - Webdiocesi

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FECONDAZIONETECNICA SI’, MA CON PRUDENZADomenica 1 maggio 2005<strong>OGNI</strong> <strong>FIGLIO</strong> E’ <strong>UN</strong> <strong><strong>DI</strong>SEGNO</strong> <strong>DI</strong> <strong>DI</strong>OE’impossibile scandagliare isignificati che un figlio haper una persona e per unacoppia. Si può “volere” ilfiglio come difesa della propriaimmagine. Oppure la “voglia”del figlio può nascere da un bisognodi tenerezza; tenerezza chenon è più possibile ricevere da altri,per esempio dal marito o dafigli più grandi.Perché un uomo e una donnasi decidono a “fare” un figlio? Imotivi possono essere i più diversie i più reconditi, ma - osserva G.Angelini in un suo saggio - la sapienzadice che l’uomo e la donnasono tali da non poter vivereper sempre; la loro vita è mortale,fugge inesorabilmente e nonpuò in alcun modo essere trattenuta.L’unica possibilità che essanon sia loro strappata brutalmentedi mano per opera del tempoche passa, è che essi stessi nefacciano dono; che essi, appuntomediante l’atto della libertà, anticipinoil dominio dispotico deltempo e della morte (G. Angelini,“Il figlio”, Ed. Vita e Pensiero,1992).Avere un figlio significa “averea chi fare dono” della propria vita.Se non c’è il figlio, a mano amano che gli anni passano e ilpresente si restringe - venendomeno le energie e gli interessi -emerge il sentimento di inutilità rispettoa quanto è stato realizzatoe accumulato con la fatica di moltianni.Da sempre la nascita del figlioha avuto un significato profondoin ordine alla realizzazione di sé,dei propri desideri, del bisognodi sopravvivenza. Ma il modo dipercepire il figlio non è lo stessodentro culture o visioni antropologichediverse.Nella cultura greco-romana ilfiglio era considerato frutto della“capacità” del padre, per cui eraquest’ultimo a determinarne ilsenso e/o la stessa possibilità divita o di morte. Nella cultura giudeo-cristianail figlio (vedi la vicendadi Abramo) è percepitocome benedizione, come dono diDio e dunque come realtà che ilpadre non possiede né determina,ma che deve sempre rispettarecome “altro” da sé.A fronte di una cultura caratterizzatadal bisogno di programmazione,di controllo, di dominio,è questo l’aspetto che va piùprofondamente meditato e compreso.E’ in gioco la capacità diriconoscere l’alterità, la trascendenzadel figlio, non tanto percepitocome diritto, ma accolto comedono, frutto dell’amore edell’entusiasmo per la vita (dellafecondità) dei coniugi e benedizionedi Dio da accogliere concura, con ammirazione, con rispetto.Significato del generareSe il figlio non è originariamenteun disegno dei genitori, ma un disegnodi Dio, al cui servizio i genitorimettono la propria opera, ciòimplica la disposizione spiritualedi disponibilità e di obbedienzaanche nei confronti dell’iniziativaarcana che sta al principio dellavita umana. Si vuole affermareche la verità dell’agire umano esigeche l’uomo fin dall’inizio riconoscauna tale “trascendenza” edecida quindi conformemente atale consapevolezza.Si tratta di riconoscere che laprocreazione non è un fatto meramentebiologico dell’uomo (e quinditecnicamente determinabile),ma è un atto “personale” e “coniugale”:vuol dire che la procreazioneesige, per essere umana, chesia un atto che coinvolga liberamentee responsabilmente la totalitàdelle singole persone dei coniugiin maniera esclusiva; la procreazioneè compito essenziale,esclusivo, personale dei coniugi, iquali vi sono chiamati a parteciparecon il dono totale del proprioessere personale: corpo, cuore espirito (E. Sgreccia, “Manuale diASSISTITAbioetica 1”, ed. Vita e Pensiero,1989).Significato dell’intervento tecnicodi fecondazione artificiale17È chiaro che i ragionamenti sopraesposti sono comprensibili inuna visione antropologica personalistache superi il mero utilitarismo.Per quanto riguarda l’aspettotecnico, potrebbe sembrare inprima istanza che tale fatto nonvenga a incidere o a modificarela visione antropologica di fondo,che appunto sarebbe altra cosarispetto alla “possibilità tecnica”.In realtà, la possibilità tecnicadi controllare le nascite (e più ancoradi intervenire sui processidella generazione umana) mutala qualità degli stessi atteggiamentidi fondo della persona afronte della generazione. Succedequi quello che succede in ognialtro comportamento tecnicodell’uomo.La tecnica - spesso si dice - diper sé non è né buona né cattiva;la tecnica serve; buoni o cattivisono soltanto i fini per i quali latecnica è impiegata. Il ragionamentoha un indubitabile aspettodi verità. Trascura però di considerareche la tecnica non è maisoltanto tecnica: essa plasmasempre anche le forme effettivedell’esperienza pratica.Pensiamo, per aiutarci medianteun esempio, quanto abbia concorsol’automobile a modificare lapercezione dello spazio, o il telefonoa modificare gli stili delrapporto personale. Certo, automobilee telefono per sé sono soltantomezzi; ma il loro uso abitualeincide sulla qualità stessa dellacoscienza e del suo modo di vederee di giudicare.Un intervento sul corpo umano- osserva l’istruzione Donum Vitae- non raggiunge soltanto i tessuti,gli organi e le loro funzioni, macoinvolge anche a livelli diversidella persona; comporta quindiun significato e una responsabilitàmorali, in modo implicito forse,ma reale (“Donum Vitae” n. 3;En. Vat. n 1163).Con tutto ciò non si vuole esserecontro la “previsione” e tantomeno contro la tecnica. Questi interventinon sono da rifiutare inquanto artificiali. Come tali essitestimoniano le possibilità dell’artemedica, ma si devono valutaresotto il profilo morale in riferimentoalla dignità della persona umana,chiamata a realizzare la vocazionedivina al dono dell’amoree al dono della vita (“Donum Vitae”;En. Vat. 10,1165).È dunque un sì alla tecnica,ma con l’attenzione costante chel’intervento tecnico non stravolgai profondi significati umani.Come ogni grande operadell’uomo, anche il bambinodeve nascere dalla suaintelligenza: è un “concetto” (ecioè concepito) amato, che prendegradualmente forma nel pensiero,nel desiderio, nella volontà,e finalmente “nella pienezzadei tempi”, quando si verificanole condizioni personali e socialipiù adatte alla procreazíone,“diventa carne” (A. Valsecchi,“Nuove vie dell’etica” 148).E’ nella dottrina cristiana, un’affermazioneche già Pio XII avevafatto sua e che trovò un riconoscimentoaltissimo nella dottrinadella paternità responsabile formulatadal Concilio Vaticano II.Nel compito di trasmettere lavita umana e di educarla, chedeve essere considerato come laloro propria missione, sappiano iconiugi di essere cooperatoridell’amore di Dio Creatore equasi suoi interpreti. E perciòadempiranno il loro dovere conumana e cristiana responsabilitàe, con docile riverenza versoDio, con riflessione e impegnocomune, si formeranno un rettogiudizio tenendo conto sia delproprio bene personale che diquello dei figli, tanto di quelli natiche di quelli che si prevede nasceranno,valutando le condizionidi vita del proprio tempo e delproprio stato di vita, tanto nel loroaspetto materiale, che spirituale;e, in fine, salvaguardandola scala dei valori del bene dellacomunità familíare, della societàtemporale e della stessa Chiesa.Questo giudizio in ultima analisilo devono formulare, davanti aDio, gli sposi stessi (GS n. 50).I problemi nascono quandouna coppia non può realizzarequesto “sogno”. Sogno che peralcuni oggi sembra reso possibiledalle nuove conquiste dellascienza e della tecnica.Le tecniche più diffusedi riproduzione assistitaLe tecniche base sono quattro,ognuna delle quali può essereQuando una coppia non puòavere il figlio desideratoimpiegata solo in alcune patologie:a) l’inseminazione artificiale, checonsiste nel prelevare il seme delpartner (inseminazione omologa)o di un “donatore” (inseminazioneeterologa) e immetterlonell’apparato genitale della donna;b) la fecondazione in vitro, concui si prelevano alcuni ovuli delladonna, si pongono “in provetta”con il seme del partner e, ottenutala fecondazione, alcuni vengonotrasferiti nell’utero, altri congelati(in vista di un successivotrasferimento) o soppressi;c) la GIFT, che si attua prelevandogli ovuli della donna e il semedel suo partner, ponendoli insiemein una siringa e reimmettendolinelle vie genitali femminilicosicché la fecondazione avvenga“in vivo”;d) la ICSI, con cui si preleva unsingolo spermatozoo e lo si immetteall’interno dell’ovulo, riponendopoi l’embrione così ottenutonelle vie genitali.Valori implicati e scelte eticheI criteri per valutare. Per potervalutare da un punto di vista eticoun comportamento, è necessarioavere chiari i criteri in baseai quali operare il discernimento.Quando la paternità e maternitàsi comprendevano come undato naturale sottratto comunquealla possibile determinazionedell’uomo, alcuni interrogativinon si ponevano.Però, quanto più si passa dauna generazione che si può definirenaturale a un possibile controlloquantitativo (reso possibiledalla contraccezione) e addiritturaa un intervento qualitativo(come il figlio), per una coppiache desidera un figlio diventafondamentale chiedersi: che cosasignifica “avere” un figlio e, ancorapiù profondamente, chi è eche cosa rappresenta un figlio?Che cosa significa essere padre,essere madre? Deve esserci unrapporto, e quale, tra il figlio ela coppia? Si deve ancora conservareun legame tra sessualitàe procreazione? Che cosa significae quali sono i modi per vivereuna nota essenziale dell’essereconiugi, cioè la fecondità?La più delicata di tali questioniè forse il fatto che la tecnica puòrendere “possibile” ciò che finoa poco tempo fa era un eventosolo desiderato, sperato. Ebbene,questo fatto costituisce, peruna sensibilità sempre più diffusa,motivo per ritenere che ancheil figlio possa rientrarenell’ordine del “diritto” piuttostoche del dono, della sorpresa,della meraviglia. Però, pensare,pur con le più buone intenzioni,che una persona possa diventareoggetto di un diritto di qualcunaltro non significa forse accettarenelle relazioni umane la logica(schiavista) del possesso?Quale visione della coppia. Unaltro valore fondamentale ingioco riguarda la visione che siha della coppia. Appariva scontatofino a poco tempo fa che unbambino dovesse essere originatoda una coppia e, idealmente,da una coppia sposata.Dopo che le nuove tecniche hannoreso possibile l’avere un figlioanche per una persona solao per una coppia di omosessuali,la domanda che si pone è sesi ritenga che abbia ancora valoreparlare di coppia di genitorie di un figlio come generatoda una coppia costituita daun uomo e da una donna.Potremmo continuare nelledomande, ma si capisce che citroviamo di fronte a visionidell’uomo e della vita oggi moltodifferenti. Per chi condivideun profondo rispetto per la vitaè corretto considerare le opinionidiverse dalla propria comeuna sfida per meglio illustrare eper testimoniare in modo convincentela necessità di salvaguardarealcuni significati simbolici.Il presupposto dal quale moltacultura del nostro tempo prendeavvio per affrontare tali questioniè il valore del benessere e dellaqualità della vita. Sono valoriche, posti come criterio assolutodi valutazione della bontà di uncomportamento, sembrano giustificareper il loro ottenimentoqualsiasi mezzo disponibile.Benessere e qualità della vitasono certamente valori, ma dobbiamodifenderli in rapporto albene totale dell’uomo e di ogniuomo; per quello che ha disponibilitàeconomiche e per quelloche non le ha; per l’uomo di oggie per quello di domani; per ilbambino che è nato e per quelloche ha appena iniziato l’avventuradella vita.La ricerca appassionata dellaverità della vita ci porta a provareentusiasmo nel constatare cheesistono oggi procedure graziealle quali è possibile ottenere unesito riproduttivo là dove ciò apparivafino a poco tempo fa impossibile.«Significa - osservaSabino Leone - che l’uomo, nonostantecontinui a essere invischiatonelle pastoie della guerrao non sia in grado di impedirela pena di morte, tuttavia è ancoracapace di essere promotoredi vita: è una nota di speranzache non deve andare dispersa».Nello stesso tempo non possiamoessere presi da un entusiasmo“ingenuo” e dovremmoessere capaci di smascherare alcuneambiguità, per esempio,quelle che, dando l’illusione diservire la vita, finiscono con ilnegarla; come anche si devesmascherare quel gioco di “ingegnerialinguistica” attraverso ilquale si “camuffano” realtà eticamentenegative con un significatoimmediatamente positivo;per esempio, indicare come “dono”quello di ovuli è già dareuna valenza positiva a un fattoeticamente quantomeno discutibile;chiamare pre-embrione ilconcepito significa non riconoscerglivalore assoluto.


LEGGE 40/2004FECONDAZIONE ARTIFICIALEO PROCREAZIONE ASSISTITA?La negatività etica dell’inseminazioneartificiale eterologaon l’intervento eterologo vengonocompromessi:C- il significato unitivo del matrimonio;- il fatto che il figlio sia frutto di una relazioned’amore (è diverso per una donnasentire il bambino che cresce in lei comefrutto dell’amore con il partner o figlio diun “anonimo”);- il diritto del figlio di avere dei genitori edi conoscerli.Agli aspetti ricordati si possono aggiungerealtre obiezioni:- l’irresponsabilità di un donatore anonimoche si rende padre di molti figli di cuimai si prenderà cura;- il pericolo di successive consanguineità;- il contraccolpo psicologico per il figlioquando dovesse venire a conoscenza dellasua origine;- il contraccolpo anche dentro la coppiaquando il figlio è percepito solo come figliodi uno dei due e non di entrambi(qualcuno suggerisce che in questo caso sitratterebbe di una semi-adozione. Inrealtà c’è una differenza sostanziale perchénell’adozione è la coppia come talead accogliere il figlio, mentre in questocaso il rapporto dei due coniugi rispetto al“figlio” è sostanzialmente diverso).Una coppia può trovarsi nella impossibilità di concepireun figlio perché uno dei due partner è sterile (può esserlola donna o l’uomo). In questo caso, se la coppia“vuole” il figlio è evidentemente necessario un interventodi una terza persona (inseminazione artificiale eterologa)Oppure una coppia può essere impossibilitata a concepireperché infeconda, ci sono cioè ostacoli che di fattoimpediscono il concepimento (ostruzione delle tube...oligospermia...ecc);se fosse possibile by-passarequesti ostacoli, la coppia potrebbe, come tale, dare origineal figlio (inseminazione artificiale omologa).Nel pensiero della Chiesa il medico è al servizio dellepersone e della procreazione umana: non ha facoltà didisporre né di decidere di esse. L’intervento medico è rispettosodella dignità delle persone quando mira adLa “negatività etica” delle tecniche eterologheè dunque fondamentalmente dovutaal fatto che il ricorso a gameti di personeestranee agli sposi contrasta con l’unitàdel matrimonio e la fedeltà degli sposi e ledeil diritto del figlio a essere concepito emesso al mondo nel matrimonio e dal matrimonio.Per gli stessi motivi, aggravatidall’assenza di vincolo matrimoniale, èmoralmente inaccettabile la fecondazioneartificiale di nubili e conviventi.Domenica 1 maggio 2005PROBLEMI ETICI POSTI DALLA FIVETPio XII, parlando ai partecipanti al IVCongresso internazionale dei medicicattolici, 30 settembre 1949, si esprimevain questi termini: “Non si proscrivenecessariamente l’uso di taluni mezzi artificialidestinati unicamente sia a facilitarel’atto naturale, sia a procurare il raggiungimentodel proprio fine all’atto naturalenormalmente compiuto” (in AAS41,1949, 560). E’ il caso dell’inseminazioneartificiale omologa, ossia all’internodel matrimonio conseme del coniuge.E’ dunque da dichiararsilecito unintervento di inse-Il desiderio del figlio, perquanto sincero e intenso,da parte dei coniugi, nonlegittima il ricorso a tecnichecontrarie alla veritàdel generare umano e alladignità del nuovo essereumano.Obiettivamente la fecondazionein vitro rende assaipiù problematica l’accettabilitàdi un interventoartificiale sulla generazioneumana.Un primo motivo è determinatodal fatto che “laFIVET è attuata al di fuoridel corpo dei coniugi mediantegesti di terze personela cui competenza e attivitàtecnica determinanoil successo dell’intervento;essa affida la vita e l’identitàdell’embrione al poteredei medici e dei biologi einstaura un dominio dellatecnica sull’origine e suldestino della personaumana “ (ivi, p. 93).Oltre a queste ragioni intrinsechealla dignità dellapersona e del suo concepimento,a rendere moralmenteinammissibile la FI-VET concorrono circostanzee conseguenze relativeal modo in cui è praticataoggi.Essa, infatti, è ottenutaal prezzo di numeroseperdite embrionali, che sonoaborti procurati. PuòQui e sopra, il lavoro in laboratoriocomportare inoltre il congelamento,che vuol dire lasospensione della vita, degli embrioni cosiddetti “soprannumerari“ e spesso anche la loro distruzione.E’ quasi superfluo ricordare che è ugualmente contrariaalla dignità della donna, all’unità del matrimonio e alladignità della procreazionedella persona umanala maternità “sostitutiva“.Impiantare nell’utero diuna donna un embrioneche le è geneticamenteestraneo o anche solo fecondarlacon l’impegno diconsegnare il nascituro aun committente, significadissociare la gestazionedalla maternità, riducendolaa un’incubazione irrispettosadella dignità e deldiritto del figlio a essere“concepito, portato ingrembo, messo al mondoed educato dai propri genitori“.(Cf.ivi p. 89).Dunque la grandepreoccupazione dellaChiesa è che non si cadanella logica della “produzione”e del “dominio”. Ilrischio indubbiamente c’èed è reale il pericolo diuna certa “espropriazione”dell’intero processo riproduttivo,assolutamente deconnessoda ogni dimensionepersonalistica. Vi è,cioè, la possibilità che unastraordinaria risorsa, fruttodei doni che Dio ha postonell’intelletto umano, si riducaa un puro atto tecnicocompiuto da terzi sucommissione dei coniugi, iquali si limitano a fornire imateriali per la produzionedi una nuova vita.“Il figlio non è qualcosadi dovuto, ma un dono. Il“dono più grande del matrimonio“,è una persona umana. Il figlio non può essereconsiderato come oggetto di proprietà: a ciò condurrebbeil riconoscimento di un preteso “diritto al figlio“. (Cf.ivi, p. 97)19aiutare l’atto coniugale ... Al contrario, talvolta accadeche l’intervento medico si sostituisca all’atto coniugale:in questo caso l’atto medico non risulta, come dovrebbe,al servizio dell’unione coniugale, ma si appropriadella funzione procreatrice e così contraddice alla dignitàe ai diritti ínalienabili degli sposi e del nascituro.(S. Congr. Dot. Fede, Istruz. Donum vitae, 22 febb.1987, in AAS 80 (1988) p.96).Procreazione assistita all’internodel matrimoniominazione omologa?Il documentoDonum Vitae siesprime con moltaprudenza, preoccupatodel fatto che ilconcepito debba essereil fruttodell’amore dei genitoriespresso attraversoil normale attoconiugale; attoche deve sempreconservare, non disgiunti,il significato“unitivo” e “procreativo”. Interpretandol’insegnamento del Magistero molti teologiritengono che la verità dell’atto coniugaledebba essere valutata a partire dal suo significatoglobale e non essere determinatadal rispetto della sua fattispecie bio-fisiologicae che di conseguenza anche il“prelievo” di seme non dovrebbe in questocaso essere indicato con la connotazioneeticamente negativa attribuita alla masturbazione.Se si accettano queste premesse,il vero problema etico nel caso di inseminazioneartificiale omologa non riguarderebbeil procedimento adottato per avereil figlio quanto piuttosto il motivo per cuiquella coppia desidera il figlio e il significatoche i coniugi danno al loro esserepadre e madre: un interrogativo questoche riguarda comunque ogni coppia, anchequella che può avere il figlio in modo“naturale”.Un tale intervento avrebbe dunque unsignificato terapeutico e in quanto tale sarebbeeticamente accettato in quanto nonsostituisce (e non deve sostituire) quelloche la teologia morale definiva come opuspersonae, ma interviene sull’opus naturae,cioè su un processo biologico inceppato.In altri termini, non dà la vita, ma pone lecondizioni naturalmente impedite che larendono possibile.E’ la fecondazione in vitro con cui si prelevano alcuni ovuli della donna, si pongono “in provetta” con il seme del partner(di un “donatore”) e, ottenuta la fecondazione, alcuni vengono trasferiti nell’utero, altri congelati (in vista di un successivotrasferimento) o soppressi.AL PRIMO POSTOIL RISPETTOPER LA VITA, SEMPREQuando sitratta di discerneresedare o menoinizio a unadeterminataproceduraper realizzareil desideriodi avereun figlio, sidovrà far riferimentoauna serie disignificati evalori chenon possonoessere collocatitutti sullo stesso piano.Così, si dovrà porre al primo posto il rispetto per la vitadel concepito, sia al suo stadio embrionale che nello sviluppopsichico futuro; in secondo luogo, la dimensioneconiugale come ambito esclusivo della sua realizzazioneanche per ciò che riguarda l’origine dei gameti: il ricorsoall’inseminazione eterologa attenta profondamenteall’unità ed esclusività della relazione coniugale, divenendouna sorta di “adulterio biologico”.Infine, il rispetto per la relazionalità sessuale della coppia,nei limiti in cui lo consente l’attuabilità della procedura.Le nuove possibilità che l’uomo ha di intervenire sullavita, in particolare al suo inizio a alla sua fine, apronorischiose possibilità di manipolazione, ma non dobbiamodimenticare che avere la possibilità di far nascerela vita dove non c’era più alcuna speranza - se ciò avvienenel rispetto della vita e dei suoi profondi significati- è uno dei grandi messaggi di speranza per il terzomillennio.


20 Domenica 1 maggio 2005GLOSSARIOCOME SI REGOLANOGLI ALTRI STATIAUSTRIA: sono ammessesia la fecondazione artificialetra coppie sposate oconviventi sia quella eterologacon i dati del donatoreaccessibili, ma non per ledonne sole. Non sono consentitil’inseminazione postmortem e l’utero in affitto.FRANCIA: una legge del1994 stabilisce che solo lecoppie sposate o conviventida almeno due anni possanoaccedere all’inseminazioneartificiale. E’ ammessal’inseminazione artificialecon donatore solo quandola procreazione assistitaall’interno della coppia nonabbia avuto successo. Nonsono ammessi l’utero in affittoe l’inseminazione postmortem.GERMANIA: una legge del1990 ammette l’inseminazioneomologa ed eterologasolo per le coppie sposate.La fecondazione in vitroè ammessa solo se omologa.E’ inoltre vietato trasferirenel corpo di unadonna più di tre embrioniper un ciclo di inseminazione.Non sono ammessi l’inseminazionepost mortem el’utero in affitto.PER FACILITARE LA COMPRENSIONEDEI TERMINI <strong>DI</strong>FFUSI MA NON CHIARIBIOPSIA EMBRIONALEAnalisi cromosomica e/o geneticasu una cellula dell’embrione, effettuataprima che questo venga trasferitonell’utero della donna (vedianche Pgd, diagnosi genetica preimpianto).Lo scopo è individuareembrioni difettosi per distruggerli(selezione eugenetica).BLASTOCISTIEmbrione al quinto-sesto giorno disviluppo.CELLULE STAMINALIGRAN BRETAGNA: la leggedel 1990 consente sial’inseminazione omologache eterologa a coppiesposate o conviventi e adonne singole. Ammessil’utero in affitto, purché nonci sia scambio di denaro, el’inseminazione post mortem.NORVEGIA: possono accedereall’inseminazione artificialesolo le coppie sposateo conviventi in manierastabile. L’inseminazione eterologaè ammessa soloquando il marito o il conviventedella donna sia sterileo se si è in presenza di unamalattia ereditaria.SPAGNA: la prima leggeche regola la materia è del1987. Consente l’accessoall’inseminazione artificiale,sia omologa che eterologa,alle coppie sposate e aiconviventi purché vi acconsentanoin modo libero ecosciente.SVEZIA: è ammessa l’inseminazioneomologa ed eterologaper le coppie sposateo conviventi. Non è ammessaper la donna sola. Lafecondazione in vitro è ammessasolo con il seme dellacoppia, che deve esseresposata o convivente. Nonè ammesso l’utero in affitto.STATI <strong>UN</strong>ITI: esistonoprofonde differenze tra Statoe Stato. Generalmente sonoammesse sia l’inseminazioneomologa che eterologa.In California e in qualchealtro Stato è ammessoanche l’utero in affitto.RICERCA SCIENTIFICASU CELLULE STAMINALIIn Gran Bretagna, Svezia eSpagna è possibile la ricercascientifica su cellule staminaliperché non vengonoconsiderate embrioni le cellulecon sviluppo inferiore a14 giorni. Sui pre-embrionisono ammessi studi e ricerchesperimentali. In GranBretagna (permessa anchela clonazione umana a scoposcientifico), Francia,Spagna, Svezia, Usa e Australiapossono essere effettuatericerche sugli embrionisoprannumerari con ilconsenso della coppia.Cellule non differenziate che hannoil ruolo di produrre cellule chedovranno differenziarsi. Si trovanonell’embrione (v.), nel feto (v.),o nell’organismo adulto.CELLULE STAMINALI EMBRIONALICellule staminali (v.) prelevatedall’embrione (v.) allo stadio diblastocisti. Il prelievo comportainevitabilmente la morte dell’embrione.CENTRI PER LA FECONDAZIONEASSISTITACentri pubblici e privati (convenzionaticon il Servizio sanitarionazionale o non convenzionati) incui si pratica la procreazione medicalmenteassistita (Pma). Primadell’approvazione della legge eranostati contati 328 centri, di cui198 di secondo e terzo livello,cioè in grado di praticare tecnichedi procreazione assistita e nonsemplici terapie contro l’infertilità.Un numero indefinito di centri praticavatecniche di crioconservazionedegli embrioni, oggi vietate. Atutt’oggi si calcola che esistano30mila embrioni congelati, appartenentiall’incirca a 6mila coppie.CLONAZIONERiproduzione agamica (ovverosenza fecondazione, senza gameti),naturale o artificiale, di individui,geni o cellule, tutti identici fraloro, cioè con identico corredocromosomico.CRIOCONSERVAZIONEDEGLI EMBRIONIProcedura utilizzata per conservarea bassissima temperatura (inazoto liquido) embrioni. Questaoperazione comporta la morte e ildanneggiamento di un certo numerodi embrioni. E’ proibita dallalegge 40/2004, salvo alcuni casieccezionali.CROMOSOMIOrganuli responsabili della trasmissioneereditaria, presenti nelnucleo delle cellule, visibili solodurante la fase di divisione cellulare.<strong>DI</strong>AGNOSI PRE-IMPIANTO (DPI)Vedi biopsia embrionale.<strong>DI</strong>FETTI EPIGENETICISono anomalie sviluppate ex novodall’embrione, non ereditate quindidal patrimonio genetico del padree della madre.DNAMolecola responsabile della trasmissionee dell’espressione deicaratteri ereditari. “Dna combinante”è una tecnica di ingegneriagenetica che consente di otteneremolecole attraverso frammentiprovenienti da organismi diversi.Ha applicazioni in campo medicoper produrre ormoni e vaccini.EMBRIONEE’ lo stadio di sviluppo dell’essereumano tra la fecondazione e il terzomese di gestazione.EMBRIORIDUZIONEO riduzione degli embrioni: è unintervento di aborto per uno o piùembrioni nei casi di gravidanzeplurigemellari.EPI<strong>DI</strong><strong>DI</strong>MOStruttura cordoniforme disposta sulmargine superiore del testicolo.Contiene un canale dove, dopo laproduzione, gli spermatozoi (v.)sono immagazzinati e raggiungonola maturazione.ERE<strong>DI</strong>TARIETA’Trasmissione dei caratteri da unagenerazione all’altra, determinatadai cromosomi presenti nel nucleodelle cellule.ETEROLOGA (fecondazione)Utilizzazione dei gameti (v.) nonappartenenti alla coppia.EUGENETICADisciplina che si propone il miglioramentodelle qualità ereditariedella specie umana anche selezionandogli embrioni.FECONDAZIONE ARTIFICIALELa definizione racchiude convenzionalmentele tecniche in cui lafecondazione avviene esternamenteal corpo femminile. Comprendetra le altre, FIVET (v.), GIFT (v.) eICSI (v.). Con riferimento al donatore,può essere omologa (v.) oeterologa (v.).FECONDAZIONE IN VITROTecnica mediante la quale gli ovocitivengono prelevati dall’ovaio eposti in provetta insieme agli spermatozoi;24/48 ore dopo la fecondazione,gli embrioni vengonotrasferiti in utero.FETOFase di sviluppo del concepito successivaallo stadio di embrione(v.).FIV (Fertilizzazione in vitro)Definisce la fecondazione di unovulo prelevato dal corpo di unadonna al di fuori dello stesso.FIVET (Fecondazione in vitro etrasferimento embrionale)Metodica mediante la quale gliovociti (v.) vengono prelevatidall’ovaio e posti in “provetta” insiemeagli spermatozoi (v.);24/48 ore dopo la fecondazione,gli embrioni (v.) vengono trasferitiin utero.FOLLICOLOFormazione cistica dell’ovaio contenentela cellula uovo (ovocita).GAMETECellula germinale matura. Quellafemminile si chiama ovocita (v.),quella maschile spermatozoo (v.).GENEUnità biologica ed ereditaria checontiene l’informazione per lacomparsa di un determinato carattere.E’ costituito da un segmentodel DNA (v.) cromosomico.GIFT (Trasferimento intratubaricodei gameti)Metodica mediante la quale gliovociti vengono prelevatidall’ovaio e trasferiti, unitamenteagli spermatozoi, in una tuba doveavrà luogo la fecondazione.GRAVIDANZA ECTOPICAO EXTRAUTERINAGravidanza che si instaura al difuori dell’utero.ICSI (Iniezione intracitoplasmaticadegli spermatozoi)Consiste nell’iniezione di un singolospermatozoo all’internodell’ovocita. Nel caso si ottengaun embrione, questo viene trasferitoin utero.IMPIANTOAttecchimento della blastocisti (v.)nella cavità uterina (o, se la gravidanzaè extrauterina, in un altropunto della cavità addominale).INSEMINAZIONE ARTIFICIALEMetodo che prevede la deposizionedi liquido seminale all’internodell’apparato genitale femminile.Se viene utilizzato liquido delpartner, viene definita omologa.Se si usa invece liquido seminaledi un donatore esterno alla coppia,viene definita eterologa.MESA (Microsurgical EpidymalSperm Aspiration)Prelievo di spermatozoi dall’epididimomediante aspirazione.OMOLOGA (fecondazione)Utilizzazione di gameti appartenentialla coppia.PROCREAZIONE ME<strong>DI</strong>CALMENTEASSISTITA (PMA)E’ la formula generale che includele tecniche “minori” come l’inseminazioneartificiale (v.) e quelle“maggiori” di fecondazione artificiale(v.). Tutte le tecniche di Pmasono generalmente precedute daoperazioni preliminari come lapreparazione del seme “in vitro”per potenziarne la capacità fecondante,o la iperstimolazione ovarica(che comporta pericoli per ladonna) che consiste, mediante lasomministrazione di ormoni,nell’ottenere la maturazione di piùfollicoli ovarici. La legge 40 consentele tecniche di Pma purché effettuatecon gameti (v.) della coppia(omologhe), coniugata o convivente.E’ vietato l’uso di gametiesterni alla coppia (tecniche eterologhe).OVOCITACellula germinale femminile matura.OVODONAZIONEDonazione di ovociti (v.) da partedi una donna a un’altra.PMAProcreazione medicalmente assistita(v.).PGD (Diagnosi genetica pre-impianto)Vedi alla voce biopsia embrionale.SPERMATOZOOCellula germinale maschile matura.STERILITA’Incapacità di una coppia di concepire.Può essere congenita o acquisita.Può derivare da assenza dicellule sessuali (ovulo o spermatozoo),dall’impossibilità che questesi incontrino o dalla loro incompatibilità.TESA (Testicolar Sperm Aspiration)Metodica di prelievo degli spermatozoidal testicolo mediante biopsia.Primo piano a curadi Romina Gobboe d. Giuseppe Pellizzaro


18 Domenica 1 maggio 2005LEGGE 40/2004IL 12 GIUGNO IL REFERENDUMI QUATTRO QUESITI SPIEGATI <strong>UN</strong>O A <strong>UN</strong>OPRIMO QUESITO: ACCESSO NON PIU’LIMITATO ALLE COPPIE STERILICOSA PREVEDE LA LEGGEL’articolo 1 della legge spiega che ilprovvedimento è mirato a “favorire lasoluzione dei problemi riproduttivi derivantidalla sterilità o dalla infertilitàumana”.E, secondo un iter diagnostico-terapeuticoimprontato alla gradualità, indicache il ricorso alla procreazione medicalmenteassistita è consentito quando nonvi siano altri mezzi per rimuovere taliproblemi (articolo 4). Una volta deciso ilricorso alla fecondazione artificiale, lalegge prevede che le coppie venganodettagliatamente informate su “metodi,problemi bioetici e possibili effetti collateralisanitari e psicologici” delle tecniche,nonché dei “costi economici dell’interaprocedura”.Dopo essersi formati una volontà consapevole,i due partner devono esprimereun consenso informato scritto, che puòessere revocato “fino al momento dellafecondazione dell’ovulo”, cioè fino alformarsi dell’embrione. La legge, all’articolo14, allo scopo di tutelare gli embrioniprodotti, prevede che ne vengaprodotto un numero utile a un unico econtemporaneo impianto e comunquenon più di tre. Solo in caso di “documentatacausa di forza maggiore” relativaallo stato di salute della donna che intervengatra la fecondazione e l’impianto,viene consentito di congelare temporaneamentegli embrioni fino a che sia dinuovo possibile il trasferimento in utero.COSA VUOLE CAMBIAREIL QUESITOIl quesito numero 1 mira ad abolire ilvincolo che per accedere alla procreazioneassistita le coppie debbano avereproblemi di sterilità accertata. Viene inoltrecancellato ogni principio di gradualitànel ricorso alle tecniche di fecondazioneartificiale. Viene abolito ogni limitealla produzione di embrioni e si dà lapossibilità di rifiutare qualunque impiantoanche dopo la formazione degli embrioni.COSA SUCCEDEREBBESE VINCESSERO I SI’Il quesito che mira ad abolire i limitinell’accesso alle tecniche di fecondazioneartificiale e a facilitarne l’utilizzo, hail chiaro scopo solo di soddisfare i desideridegli adulti. Che per risolvere unproblema di salute si faccia riferimentoa un percorso graduale di diagnosi eterapia, dovrebbe essere ovvio in campomedico.Cancellando il requisito della sterilità,inoltre, si punta a trasformare la fecondazioneartificiale da strumento per superarela sterilità a mezzo per dare unfiglio a qualunque coppia. In particolare,permettendo la selezione eugeneticadei figli sani in caso di coppie portatricidi malattie genetiche. Inoltre, abolireogni limite al numero di embrioni daprodurre e ogni termine al “ripensamento”da parte delle coppie al loro utilizzo,porta a favorire la produzione diembrioni destinati a non essere utilizzati:l’obiettivo è infatti solo dare un figlioin braccio, trascurando tutti quelli chenella procedura verranno sacrificati.SECONDO QUESITO: COSI’ VERREBBECANCELLATO <strong>OGNI</strong> <strong>DI</strong>RITTO DEL CON-CEPITOCOSA PREVEDE LA LEGGELa legge ha inserito tra le sue finalità,all’articolo 1, il riconoscimento dei dirittidi tutti i soggetti coinvolti, compreso ilconcepito. Vale a dire l’embrione prodottocon le tecniche di procreazione medicalmenteassistita. Si tratta di un’affermazioneche intende dare una dignitàall’essere umano sin dal concepimento,evitando di considerarlo un oggetto o unessere non ancora umano.E per dare seguito a tale affermazionesi vieta che l’embrione venga trattato comeuna cosa, congelandolo o facendoneoggetto di sperimentazione. Per il resto,il quesito referendario numero 2 richiamagli stessi articoli della legge presi inesame dal quesito 1. Quindi si ripartedal principio di trovare una soluzionedei problemi di sterilità e infertilità, diaccesso alle terapie (e alle tecniche di fecondazioneartificiale) secondo un principiodi gradualità. Il consenso all’interventodev’essere espresso in forma scrittae solo fino al momento della fecondazionedi un ovocita, cioè alla formazionedell’embrione.Infine la legge, proprio per tutelare ildiritto a nascere di ogni embrione, siprevede che non ne vengano prodotti piùdi tre, comunque da trasferire - salvo casidi forza maggiore - in un unico e contemporaneoimpianto in utero.COSA VUOL CAMBIAREIL QUESITOL’aspetto più significativo del quesito èproprio l’abolizione dei diritti del concepito.Secondo coloro che hanno propostoil referendum, il riconoscimentodell’esistenza di diritti al concepito porterebbea rimettere in discussione il dirittoad abortire sancito dalla legge 194 del1978. Inoltre, si mira ad abolire il vincoloche per accedere a queste tecniche lecoppie debbano avere problemi di sterilitàaccertata. Così come viene cancellatoogni principio di gradualità nella loroapplicazione. Abolito anche ogni limitealla produzione di embrioni e aperta lapossibilità di rifiutare qualunque impiantoanche dopo la formazione degli embrioni.COSA SUCCEDEREBBESE VINCESSERO I SI’L’embrione viene trasformato in un essereumano privo di qualsiasi diritto, in particolarequello alla vita. Questo fatto, insiemeall’abolizione di ogni limitenell’accesso alle tecniche di fecondazioneartificiale, si traduce nel favorire soloi desideri degli adulti, trasformati in “diritti”.Come quello, inesistente, di avereun figlio sano.Infatti il quesito - come il precedente -abolisce il vincolo che si punti a correggeresituazioni di sterilità. In tal modo sidà possibilità di utilizzare la fecondazioneartificiale per una selezione eugeneticadi figli privi di malattie genetiche.Non richiedere una gradualità nell’utilizzodelle tecniche significa trascurare unaseria ricerca scientifica delle cause dellasterilità e favorire chi propone subito allecoppie l’accesso alle tecniche - più costose- di fecondazione artificiale.TERZO QUESITO: PER FARE RICERCA,PERMESSO <strong>DI</strong>STRUGGERE EMBRIONICOSA PREVEDE LA LEGGELa legge, coerentemente col principioespresso all’articolo 1 di tutela dei dirittidel concepito, vieta, agli articoli 13 e14, la sperimentazione sugli embrioniche non sia volta a “finalità terapeutichee diagnostiche tese alla tutela della salutee allo sviluppo dell’embrione stesso”.Quindi viene vietata la produzione diembrioni umani a fini di ricerca, così comeogni forma di selezione eugenetica omanipolazione per alterarne il patrimoniogenetico, ogni intervento di clonazione,nonché la produzione di ibridi tragameti umani e gameti di specie diverse.Per cercare di garantire il diritto alla vitadei concepiti, ne viene vietata la crioconservazione,che mette gli embrioni incondizione di essere considerati “a disposizione”,non solo per future gravidanze,ma anche dei ricercatori.COSA VUOLE CAMBIAREIL QUESITOIl referendum numero 3 si propone diabolire ogni divieto alla sperimentazionesugli embrioni. In particolare viene negatala necessità di effettuare ricerche soloa beneficio dell’embrione su cui si opera.Viene consentita la crioconservazionedegli embrioni e, soprattutto, viene permessala clonazione “mediante trasferimentodi nucleo”. Lo scopo dichiarato èpermettere di effettuare ricerche con lecellule staminali embrionali, attraverso lacosiddetta “clonazione terapeutica”. Conquesta tecnica, alcuni sperano di trovareterapie per gravi malattie producendocellule sane con lo stesso patrimonio geneticodel malato da curare: ma il prezzoda pagare è la distruzione di embrioni.COSA SUCCEDEREBBESE VINCESSERO I SI’L’embrione verrebbe considerato, di fatto,semplice materiale biologico, “ungrumo di cellule” come qualcuno lo definisce,nelle mani degli scienziati e deitecnici di laboratorio. Verrebbe tolto ognidivieto alle sperimentazioni sugli embrioni,nella speranza di sviluppare terapieutili per l’uomo, ma sovvertendo ogni criterioche dovrebbe regolare la ricerca:cioè prima esperimenti su animali. Inparticolare, verrebbe riammesso il congelamentodegli embrioni, che li rendedisponibili - oltre che per eventuali successiviimpianti in utero - anche per la ricercascientifica tout court.Sarebbe anche possibile la clonazioneumana mediante trasferimento di nucleo.In questo modo si permetterebbe la produzionedi embrioni in laboratorio pertrarne cellule staminali, che dovrebberoavere lo stesso patrimonio genetico delmalato da curare. La grancassa mediaticaribadisce continuamente che ci sonomilioni di malati in attesa delle terapiecon le staminali embrionali, in particolarecoloro che sono affetti da Alzheimer,Parkinson e altre patologie degenerative.In realtà, le terapie presentate sono soloun’ipotesi non convalidata da dati scientifici.Inoltre, sia il numero dei malati, siail tempo necessario per ottenere cure, sonodati imprecisabili.Un tecnico al lavorosugli embrioni congelati.In alto, un medicoattiva il processodi fecondazioneartificialeQUARTO QUESITO: LO STATO FA NA-SCERE FIGLI CON <strong>UN</strong> GENITORE ANO-NIMOCOSA PREVEDE LA LEGGELa legge consente di utilizzare nelle pratichedi fecondazione artificiale solo tecnichedi tipo omologo, cioè con gameti(ovociti e spermatozoi) prelevati dai duepartner che vogliono avere il figlio. Questaè infatti una misura che intende tutelareil diritto del nascituro ad avere unafamiglia con due genitori noti.Il divieto si accompagna a sanzioninei confronti di coloro che esercitanouna professione sanitaria (medici, infermieri...)che, in contrasto con il dettatodella legge, utilizzino tecniche di tipoeterologo: sia pecuniaria, sia di sospensionedell’esercizio professionale.COSA VUOLE CAMBIAREIL QUESITOIl referendum si propone di abolire il divietodi fecondazione eterologa. E, conseguentemente,le sanzioni legate a chitrasgredisse a tale disposizione. La motivazioneè esclusivamente “utilitaristica”,cioè per ampliare il campo delle possibilitàdi trattamento per coloro ai quali letecniche più tradizionali si dimostranoinsufficienti o impossibili da impiegare.COSA SUCCEDEREBBESE VINCESSERO I SI’Se vincessero i sì al referendum, lo Statosi assumerebbe la responsabilità di farnascere bambini che hanno solo un genitorebiologico tra i due componentidella coppia. Cosa quanto mai singolarein un’epoca in cui la ricerca scientifica cimostra ogni giorno che passa l’importanzadella conoscenza del proprio patrimoniogenetico. La legge andrebbemodificata o integrata in altre parti. Inparticolare dovrebbe essere chiarito sechi cede (solitamente a pagamento, contrariamenteall’abitudine di chiamarlodonatore) i propri gameti possa restareanonimo o debba essere individuabiledal figlio biologico, sia per eventuali necessitàdi salute, sia per coloro che - cresciuti- desiderassero conoscere i proprigenitori (fatto ampiamente riconosciutodagli studi di psicologia, ma che anchesolo il buon senso rende comprensibile).Dovrebbe anche essere noto l’utilizzodei gameti di ciascun donatore, perescludere l’eventualità - remota ma nonimpossibile - di incesti tra i discendenti diuno stesso genitore. Sono tutti problemiche si sono posti all’attenzione dei legislatorianche in altre nazioni (per esempioGran Bretagna e Svezia), dove dapiù lungo tempo l’eterologa è stata ammessa.E la soluzione che viene sempreadottata è quella di rendere individuabilechi dona i propri gameti. Questo fattoha solitamente fatto calare drasticamenteil numero dei donatori.

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