46 IL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE DELL’EMILIA-ROMAGNALa tutela della salute e della sicurezza dei lavoratoriGli infortuni sul lavoro in Emilia-<strong>Romagna</strong> sonoin costante diminuzione: nel 2011 gli infortunidenunciati sono stati 99.713, (106.077 nel 2010,- 6%), nel 2001 furono 148.777, in dieci anni il 33% inmeno. Anche gli infortuni mortali sono diminuiti: 84nel 2011 (91, - 7,7% nel 2010) e 168 nel 2001 (-50%nel decennio). <strong>Il</strong> dato è positivo, ma la diminuzione èanche da mettere in relazione, negli ultimi anni, conla crisi economica e la contrazione del numero deglioccupati. <strong>Le</strong> malattie professionali sono invece in fortecrescita: 7.153 nel 2011 (6.422 nel 2010) e 3.933 nel2007, + 45% in cinque anni. In Italia sono passate da28.933 nel 2007, a 46.558 nel 2011.L’Emilia-<strong>Romagna</strong> è la Regione ove, nel 2011, sonostate denunciate il maggior numero di malattie professionali.In Toscana, che segue l’Emilia-<strong>Romagna</strong>per il numero di denunce, ne sono state segnalate5.843, in Lombardia, ove opera il maggior numero dilavoratori, 3.124.In Emilia-<strong>Romagna</strong> le malattie professionali più frequentinei settori industria e agricoltura sono le patologieda sovraccarico biomeccanico del braccio (2.284nel 2011) e l’ernia discale lombare (571 nel 2011).Tutti gli indicatori segnalano che l’incremento dellemalattie professionali non è dovuto ad un repentinopeggioramento delle condizioni di salubrità dei luoghidi lavoro. Alla loro emersione hanno contribuito specificiprogrammi delle Aziende Usl, tuttora in corso,per individuare e rimuovere le cause delle malattie,favorire la diagnosi precoce e la terapia, svilupparegli interventi riabilitativi e il corretto riconoscimentoassicurativo.Infortuni sul lavoro denunciati all’Inail - Anni 2010-2011ProvinciaTotale infortuniVariazione %Infortuni mortali2010 20112011/20102010 2011Variazione %2011/2010Piacenza 5.872 5.441 -7,3 6 4 -33,3Parma 10.823 10.394 -4,0 10 7 -30,0Reggio Emilia 14.257 13.550 -5,0 7 15 114,3Modena 17.591 16.952 -3,6 8 8 0,0Bologna 22.594 21.346 -5,5 27 16 -40,7Ferrara 6.268 5.825 -7,1 11 8 -27,3Ravenna 10.305 9.678 -6,1 8 15 87,5Forlì - Cesena 10.082 9.070 -10,0 9 6 -33,3Rimini 8.285 7.457 -10,0 5 5 0,0Totale <strong>regionale</strong> 106.077 99.713 -6,0 91 84 -7,7Malattie professionali denunciate all’Inail - Anni 2007 - 2011Provincia 2007 2008 2009 2010 2011Piacenza 61 85 111 94 114Parma 318 333 390 437 568Reggio Emilia 702 747 866 1.065 1.232Modena 610 627 608 665 631Bologna 893 1.038 1.129 1.415 1.554Ferrara 189 209 202 260 313Ravenna 256 340 480 802 1.064Forlì - Cesena 615 716 780 1.225 1.181Rimini 289 340 367 459 496Totale <strong>regionale</strong> 3.933 4.435 4.933 6.422 7.153
strutture, spesa, attività47L’attività di vigilanza delle Aziende UslI Servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro(Spsal) delle Aziende Usl, secondo la programmazione<strong>regionale</strong>, nel periodo 2007-2011 hanno incrementatoin maniera significativa l’attività di vigilanza; il leggerocalo del numero di controlli nel 2011 (22.369 rispetto ai22.506 del 2010) è dovuto alla contrazione economica equindi alla diminuzione delle aziende (nel 2007 sono statecontrollate 15.978 aziende, 17.417 nel 2008, 20.568 nel2009). Anche nel 2011 infatti l’indice di vigilanza, cioè ilrapporto tra aziende controllate e aziende totali, registraun aumento: 10,5% contro il 9,6% del 2010; nel 2007 èstato pari al 6,8%, nel 2008 all’8,1%, nel 2009 all’8,8%.Nel 31,9% delle aziende controllate (indice di violazione<strong>regionale</strong>) sono state rilevate violazioni alla normativain materia di tutela della salute e della sicurezza deilavoratori.I comparti in cui il rapporto tra aziende sanzionate eaziende controllate è risultato più elevato sono il tessileabbigliamento(il 49,5% delle aziende controllate è risultatoirregolare), l’agricoltura-silvicoltura-pesca (43,7%);quelli in cui il rapporto è risalutato più basso sono statil’Amministrazione pubblica (11,2%), la sanità e l’assistenzasociale 19,3%.Gli indici di violazione riportati in tabella non devonoessere considerati come indici di illegalità dei comparticui fanno riferimento, in quanto le aziende controllatenon sono state scelte con criteri statistici, bensì sulla basedi specifici indicatori finalizzati ad individuare le aziendea maggior rischio di irregolarità.Andamento della vigilanza - Rapporto aziende controllate/aziende totali - Anni 2007-2011 - Valori %12%10%8%6,8%8,1%8,8%9,6%10,5%6%4%2%0%2007 2008 2009 2010 2011Rapporto tra provvedimenti sanzionatori e aziende controllate (Indice di violazione) - Anno 2011CompartoIndice di violazione Rapporto tra provvedimenti/aziende controllateIndustrie tessile, abbigliamento, pelli 49,5%Agricoltura, silvicoltura e pesca 43,7%Fabbricazione articoli gomma e plastica 37,1%Metalmeccanica 36,8%Industrie alimentari e del tabacco 36,6%Industria del legno, della carta e stampa 36,2%Trasporto 33,9%Istruzione 33,8%Costruzioni 31,3%Energia, acqua e gas - Rifiuti 30,4%Alberghiero ristorazione 29,9%Estrazione di minerali da cave e miniere 29,7%Attività di servizi 29,6%Fabbricazione di prodotti chimici 29,5%Fabbricazione di apparecchi elettrici 27,6%Altre industrie 26,8%Servizi di informazione e comunicazione 25,7%Commercio 24,9%Fabbricazione di apparecchi elettronici 22,6%Sanità e assistenza sociale 19,3%Amministrazione pubblica 11,2%Totale <strong>regionale</strong> 31,9%
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