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22. La fortuna di Livio nelle arti figurative

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J.-L- David, Le Sabine, olio su tela, cm 385 x 522, Museo del Louvre, Parigi (tratto dal sito http://it.wikipe<strong>di</strong>a.org/wiki/Le_Sabine).<br />

Orazi e Curiazi<br />

Si tratta <strong>di</strong> un altro episo<strong>di</strong>o leggendario legato ai primi tempi della fondazione<br />

<strong>di</strong> Roma. <strong>Livio</strong> racconta (I 24-26) che sotto il regno <strong>di</strong> Tullo Ostilio (VII a.C.)<br />

Roma e la vicina Alba Longa entrarono in guerra. Ma le due città<br />

con<strong>di</strong>videvano una sacra <strong>di</strong>scendenza che rendeva empio questo conflitto –<br />

Romolo e Remo erano figli <strong>di</strong> Rea Silvia, la quale era figlia <strong>di</strong> Amulio, re <strong>di</strong> Alba<br />

Longa – e per tale motivo i rispettivi sovrani decisero <strong>di</strong> affidare le sorti della<br />

guerra ad una sfida con la spada tra due gruppi <strong>di</strong> rappresentanti <strong>di</strong> ciascuna<br />

città: per Roma furono scelti gli Orazi (tre fratelli figli <strong>di</strong> Publio Orazio) e per<br />

Alba Longa i Curiazi (tre gemelli). Dopo il ferimento dei primi due Orazi, la<br />

vittoria sembrava sicura per Alba Longa, ma alla fine l’unico Orazio superstite<br />

riuscì a ribaltare le sorti del duello e a vincere. Così la città <strong>di</strong> Alba Longa fu<br />

sottomessa a Roma. <strong>La</strong> vicenda, però, ebbe anche un epilogo tragico: Camilla<br />

Orazia, promessa sposa ad uno dei Curiazi uccisi, rimproverò violentemente il<br />

fratello del delitto e questi la uccise.<br />

Riprende il racconto liviano, complicandone la trama, l’Horace <strong>di</strong> Pierre<br />

Corneille del 1640, trage<strong>di</strong>a in 5 atti. Mentre Tito <strong>Livio</strong> narra che la sorella<br />

dell'Orazio vittorioso era fidanzata a uno dei tre Curiazi uccisi, che il suo pianto<br />

per la per<strong>di</strong>ta dell'amato irritò il vincitore al punto ch'egli uccise anche lei e che<br />

Orazio fu graziato dal popolo per le implorazioni <strong>di</strong> suo padre, Corneille<br />

aggiunge un personaggio nuovo, e cioè la moglie <strong>di</strong> Orazio, sorella dei Curiazi.<br />

È lei l'eroina che, facendo forza al suo cuore <strong>di</strong> sorella, implora e ottiene dal re<br />

Tullo Ostilio la grazia per il marito. A questa trage<strong>di</strong>a si ispira l’opera lirica Gli

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