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Evoluzione tecnologica dei serramenti: dalle prestazioni termiche ...

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2.1 La riduzione degli scambi termici conduttivi e convettivi<br />

Le <strong>prestazioni</strong> <strong>termiche</strong> di vetri singoli sono assai scarse se confrontate con quelle <strong>dei</strong><br />

doppi vetri separati da una lama d’aria: rimanendo all’esempio precedente, un vetro<br />

chiaro singolo di 4 mm presenta una trasmittanza di circa 6 W/m²K contro una trasmittanza<br />

di 3,3 W/m²K di un vetro doppio 4-6-4 con 6 mm di camera d’aria.<br />

Il miglioramento della prestazione è da attribuire alle resistenze <strong>termiche</strong> radiative e convettive-conduttive<br />

che si verificano nell’intercapedine contenente aria disidratata, di cui<br />

è sfruttata la bassa conducibilità termica λ pari a circa 0,025 W/mK, ovvero con una conducibilità<br />

termica 40 volte inferiore a quella del vetro.<br />

L’aria, come i gas in genere, posta in intercapedini ed in stato di quiete assicura elevati<br />

valori di resistenza termica, per cui si sarebbe tentati di aumentare lo spessore della stessa<br />

per incrementarne la resistenza dell’intercapedine: tuttavia si osserva che oltre spessori di<br />

circa 16 mm la resistenza termica tende a decrescere; ciò è dovuto all’insorgenza di moti<br />

convettivi nell’aria dell’intercapedine che innescano la convezione riducendo la resistenza<br />

termica complessiva. Per ovviare a tale inconveniente e soprattutto per cercare di ottenere<br />

a parità di spessore resistenze <strong>termiche</strong> maggiori, si è pensato all’uso di gas diversi<br />

dall’aria.<br />

In Tabella III sono riportate le proprietà termofisiche di alcuni gas comunemente impiegati<br />

al posto dell’aria: essi hanno valori di conduttività più bassi e di viscosità dinamica più alti.<br />

In sintesi mediante l’uso di gas diversi dall’aria da un lato si può mantenere spessori<br />

dell’intercapedine elevati senza innescare moti convettivi, dall’altro si ottengono maggiori<br />

valori di resistenza termica con spessori più ridotti (v. Tabella IV [8]): quest’ultimo è un fatto<br />

essenziale dal punto di vista costruttivo e <strong>dei</strong> costi dovendo contenere lo spessore del telaio<br />

del serramento. Volendo fare un confronto tra aria e Argon si può vedere che la produzione<br />

nel primo caso si attesta normalmente su spessori fino a circa 12 mm, mentre con<br />

l’Argon sui 15-16 mm, con valori maggiori giustificati solo dalla necessità di incrementare il<br />

potere fonoisolante. Ciò si dimostra a partire dal calcolo della conduttanza del gas hg,<br />

data dalla seguente relazione:<br />

22<br />

hg = Nu λ/s<br />

con Nu numero di Nusselt (-). Per moto laminare si ha:<br />

Nu = A (Gr Pr) n (3)<br />

dove:<br />

A è una costante (pari a 0,035 per superficie verticale);<br />

n è un esponente (pari a 0,38 per superficie verticale).<br />

Fisicamente Nusselt rappresenta il rapporto tra scambio termico convettivo hg e conduttivo<br />

λ/s e quindi per valori ≤ 1 la resistenza termica è solo di tipo conduttivo (per valori < 1<br />

si assume Nu = 1), viceversa si è in presenza di convezione e quindi si riduce la resistenza<br />

termica dell’intercapedine per valori >1. Valori contenuti di Nu si ottengono riducendo<br />

nella (3) Gr e/o Pr che rappresentano rispettivamente il rapporto tra forze di galleggiamento<br />

e forze viscose del fluido ed il rapporto tra l’attitudine al trasporto della quantità di<br />

moto e l’attitudine al trasporto di calore (diffusività termica).<br />

Se osserviamo ancora la relazione (2) si vede come a parità di spessore complessivo<br />

dell’intercapedine, se la stessa viene frazionata, introducendo un terzo/quarto vetro, la<br />

resistenza della vetrata aumenta: ad esempio una intercapedine di 12 mm ha una resistenza<br />

termica di circa 0,16 m²K/W mentre due intercapedini 6+6 presentano una resistenza<br />

di circa 0.26 m²K/W.<br />

Nella Tabella V sono riportati i risultati <strong>dei</strong> calcoli, con le stesse ipotesi assunte per la Tabella<br />

IV, usando aria e doppia-tripla intercapedine (vetri tripli/quadrupli) [8].

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