12.07.2015 Views

Italia, ancora sei in tempo per salvarti - Museo del Piave

Italia, ancora sei in tempo per salvarti - Museo del Piave

Italia, ancora sei in tempo per salvarti - Museo del Piave

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

primo piano• Luglio 2010DOVE TROVARE IL PIAVEVENETODALLA PRIMAGli <strong>in</strong>dustriali reclamano i rimborsi dei fallimentiGli <strong>in</strong>dustriali reclamano i rimborsidei fallimenti(Indice ISTAT 2004: Durata <strong>del</strong>laproceduta 2.897 giorni parianni 8 (con punte m<strong>in</strong>ime alnord di 3 anni e massime al suddi 15 anni!) e con compensi alcuratore 9,1%,Perchè tardano? Perchè tantelungagg<strong>in</strong>i? Ecco come rimediaree come possono <strong>in</strong>tervenire icreditori, nell’<strong>in</strong>teresse proprioe di tutti <strong>per</strong> accelerare i rimborsi!La riforma <strong>del</strong>la legge fallimentare<strong>del</strong> 2005 è entrata <strong>in</strong> vigorecon D. Legs. 5/2006 il 16 luglio2006! Se da un lato ha semplificatoalcune fumose lungagg<strong>in</strong><strong>in</strong>ormative, dall’altro lato ma nonè riuscita ad abbreviare i tempi<strong>del</strong>la procedura, ed è proprioquello che recrim<strong>in</strong>ano gli <strong>in</strong>dustrialie cioè sull’abbreviazionedei term<strong>in</strong>i lumacosi dei rimborsi, <strong>per</strong>chè, secondo loro, è meglioavere un rimborso di 500 Eurodopo 5 anni piuttosto di averne1000dopo 8 anni. Tale riformanon rappresenta pienamente alla“jus su<strong>per</strong>veniens”<strong>per</strong>chè è <strong>ancora</strong>tae condizionata dai tempiimposti dalle leggi precedenti.Eppure la legge ideata dall’esimioProf. Pizzigati, docente didiritto fallimentare all’Università<strong>del</strong> Cà Foscari di Venezia (checopre con<strong>tempo</strong>raneamente lacattedra di <strong>in</strong>segnante e la togadi avvocato) è <strong>in</strong>eccepibile sottoogni punto di vista! Ed alloracos’è che non va e che non funziona<strong>in</strong> questa nuova “Ferrari”?che non viene usata <strong>per</strong> correreDALLA PRIMA(...) Trasferimento, orari, turni,ferie, riposi, qualifiche,e quant’altro, sono ormai nelmondo <strong>del</strong> lavoro tutti elementiche seguono le esigenze (effettive)e le motivazioni valide <strong>per</strong>salvaguardare il lavoro, le commesse,le esigenze stagionali ecompetitive dei mercati, oggimolto più ampi e differenziati,molto più aggressivi e imprevedibili<strong>per</strong> l’affacciarsi di nuoveaeree di produzione estremamenteconcorrenziali <strong>per</strong> costied esigenze locali ben diversenelle piste naturali e rombanti<strong>del</strong> “Gran Premio” ma umiliataa correre <strong>in</strong>gloriosamente nellestrade di campagna.L’esempio è agli estremi ma laverità è <strong>in</strong>equivocabile <strong>per</strong>chè“La Rossa”, è stata battuta edumiliata dal <strong>per</strong>corso <strong>in</strong>adeguatoalle sue capacità, <strong>per</strong>chè è costrettaa sostare nei box <strong>per</strong>chècostretta a osservare le abitud<strong>in</strong>i<strong>in</strong>veterate <strong>del</strong>le leggi e procedurepreesistenti che la costrignonoa sostare contro la propria volontàe capacità.Allora “rebus sic stantibus” cichiediamo: è meglio lasciare laFerrari o prendere un fuoristrada?No, non l’una nè l’altra, è meglioscegliere di fare strade nuovecon normative nuove <strong>in</strong>somma“dobbiamo costruire una nuovafontana accanto all’antica sorgente!”Ma quali sono le cause che ciportano a <strong>per</strong>correre tempi diprocedura fallimentare così lumacosi?Sono le revocatorie fallimentari,il recu<strong>per</strong>o dei crediti, le causecivili di opposizione e le azionidi responsabilità verso gli amm<strong>in</strong>istratori!Il tutto si <strong>in</strong>cuneanel vortice <strong>del</strong>le cause civili che,solo queste, durano <strong>in</strong> media 3/4anni.Allora <strong>per</strong> evitare questa sostaobbligata è consigliabile legalizzarela <strong>del</strong>ega agli Istituti arbitraliaff<strong>in</strong>chè emettano il lododef<strong>in</strong>itivo e appellabile solo allaCorte di Giustizia Europea.Ma se volete approffondire me-dalle nostre.Il riassestamento degli equilibrifra le grandi aeree <strong>del</strong> pianeta,necessita di tutto il <strong>tempo</strong> <strong>per</strong> <strong>in</strong>uovi adeguamenti sociali, nelfrat<strong>tempo</strong> saremo costretti a rivederealcuni ord<strong>in</strong>amenti cheparevano e ad alcuni (paiono)<strong>ancora</strong> oggi irr<strong>in</strong>unciabili.Assolutamente sbagliato: “conla pioggia si prende l’ombrelloe con il sole il capello”. Cosìdovremo fare con rispetto all’atteggiamentoda adottare neiconfronti <strong>del</strong> mondo <strong>del</strong> lavoroTreviso <strong>in</strong> tutte le edicole <strong>del</strong>la prov<strong>in</strong>ciaBelluno edicole <strong>del</strong> Feltr<strong>in</strong>oVenezia edicole <strong>del</strong> Basso <strong>Piave</strong>Padova distributore via Umberto, 101Verona distributore corso Porta Nuovanel nostro sitowww.ilpiave.it trovi il pdf ultima ediz.ABBONAMENTOglio le cause di queste lungagg<strong>in</strong>ivi consiglio di accendere ilcomputer , andare su “Google”e ricercare fra “ Il curatore fallimentare”“ La triade dei reati”Nell’<strong>in</strong>serto di 11 pag<strong>in</strong>e frmatedall’Avv. Angelo Pignatelli, troveretedi tutto e viene confermatoche l’uomo non è <strong>per</strong>fetto,nonostante l’esistenza di leggipenali che lo attanagliano .L’esimio Prof. Pierluigi Canziani(4 lauree, 11 docenze autoredi cent<strong>in</strong>aia di libri giurista difama <strong>in</strong>ternazionale, liquidatore<strong>del</strong> Banco Ambrosiano) ebbe adirmi pochi anni fa : “In <strong>Italia</strong>alcuni curatori fallimentari (<strong>per</strong>fortuna non tutti) si credonopadri eterni e si fanno spessoabb<strong>in</strong>dolare dal fallito il quale,<strong>per</strong> giustificare le sue malefatteè portato ad accusare gli altri...se io avessi ascoltato loro avreidovuto o<strong>per</strong>are revocatorie amezza Milano ; certamente ilBanco sarebbe andato <strong>in</strong> attivoma avrei dovuto, nell’<strong>in</strong>certezza<strong>del</strong>le veridicità dei fatti riferitisenza documenti probatori, rov<strong>in</strong>areimpietosamente <strong>per</strong>sonee famiglie che <strong>in</strong> realtà eranorisultate poi di una moralità edonestà <strong>in</strong>eccepibile. Il curatoredeve essere umile anche <strong>per</strong> evitarel’applicazione <strong>del</strong>la leggeAquilana (legge ex Aquilia <strong>del</strong>287 a. c. , ora nel c.c. 2043 C.C.)io ho <strong>in</strong>veito una sola volta, e mene pento <strong>ancora</strong>, contro Calvi <strong>in</strong>piena assemblea <strong>del</strong> Banco Ambrosiano<strong>in</strong> liquidazione, le assicuroche non lo farei più <strong>per</strong>chèil curatore ed anche il pubblicoIl movimento è vita. (L’immobilismo No)(alcune false ed <strong>in</strong>utili anomalievanno rimosse) checchè ne dicanocerti s<strong>in</strong>dacati che hanno<strong>per</strong> anni “<strong>in</strong>ventato” esigenze<strong>in</strong>utili e dannose. Torn<strong>in</strong>o secredono <strong>per</strong> il vero bene dei lavorati,con i piedi <strong>per</strong> terra.L’occasione <strong>del</strong> rilancio FIATa Pomigliano è “irr<strong>in</strong>unciabile”secondo ogni regola <strong>del</strong> buonsenso. Dico ai s<strong>in</strong>dacati: i veriattuali “padroni” non sono gliimprenditori di ogni dimensione,bensì i detentori <strong>del</strong>la possibilitàdi scelte ed <strong>in</strong>vestimentiIL PIAVE APRE LA REDAZIONE DI ROMAIl <strong>Piave</strong> arriva a Roma ed apre una nuova redazione. A guidarla il dott.Francesco Nitarangelo (nella foto a lato), laureato <strong>in</strong> “Scienze <strong>del</strong>lospettacolo e <strong>del</strong>la produzione multimediale” presso l’università Cà Foscaridi Venezia. Classe 1982, orig<strong>in</strong>ario di Padova, vive ed o<strong>per</strong>a aRoma dove, oltre ad occuparsi <strong>del</strong>la redazione <strong>del</strong> <strong>Piave</strong>, lavora <strong>per</strong> laRai. Recapiti. Tel. 349 7846216 - e.mail: checcontr@yahoo.itabbonamento <strong>Italia</strong> € 12 - estero € 38abbonamento pdf € 0chiama la redaz. +39 0438 1791484ufficiale devono considerarsiservitori e non tiranni nè padroni<strong>del</strong> popolo!”Eppure le leggi che riguardanol’o<strong>per</strong>ato <strong>del</strong> curatore sono severissimee sopratutto la responsabilità<strong>del</strong> Comitato dei Creditoriè giustamente proporzionale aipoteri che gli sono attribuiti, adesempio anche quello di chiederela sostituzione <strong>del</strong> curatore.Ed è proprio su questi argomentiche i creditori, nel loro <strong>in</strong>teressee quello <strong>del</strong>la procedura potrebberopresentare esposti (maidenunzie) alla Procura <strong>del</strong>la Repubblicadescrivendo irregolarità,possibilmente con documentiprobatori, sull’o<strong>per</strong>ato degli organipreposti onde evitare ritardi,e tutti le azioni pregiudizievolielencate negli articoli 228,229 <strong>del</strong>la L.fall. e 328, 357, 324<strong>del</strong> c.p.L’esposto viene fatto <strong>in</strong> onoredi giustizia ed <strong>in</strong> base a “scienzae conoscenza” e non devedestare alcuna preoccupazione!In proposito ripeto una frase <strong>in</strong>evidenza nel sul blog di un notopenalista emergente di Milano,che porta il mio cognome: “ Ilcodice penale è stato fatto <strong>per</strong> icolpevoli, quello di procedura<strong>per</strong>........gli <strong>in</strong>nocenti”.Qu<strong>in</strong>di segnalate pure alla Procura<strong>del</strong>la Repubblica le varieanomalie, senza alcuna preoccupazionetenendo presente chela giustizia italiana è i<strong>per</strong>garantista...quida noi solo l’alcoltestriesce a dare una prova e condannacerta !Oreste Steccanelladei grandi capitali <strong>del</strong>le banche,fattucchieri di scatole c<strong>in</strong>esi edi grandi <strong>in</strong>teressi <strong>in</strong>dividuali, emanipolatori dei “colletti bianchi”oggi espropriati di ognivalore <strong>in</strong>dividuale e asserviti aregole confezionate dall’alto,spesso troppo rigide, disumanizzantie distruttrici dei valoriumani.Le regole quando non sono piùadeguate, si cambiano.Adriano GioncoDALLA PRIMA“Miss <strong>Italia</strong> nelA Jesolo l’evento sarebbeMeglio queste miss <strong>in</strong> azzurro, cha la nazionale sonoramentebattuta! Al centro Patrizia MiriglianiRetroscena e protagonistifra splendide concorrentie bravi conduttoriROMA. L’attesa è f<strong>in</strong>ita! Il 29 giugno l’Anteprima e il 30 la f<strong>in</strong>ale,va <strong>in</strong> onda su Raiuno rigorosamente <strong>in</strong> prime time, il concorsodi bellezza Miss <strong>Italia</strong> nel mondo che quest’anno compie vent’anni.C’è tensione nell’aria, palpabile nei volti di Massimo Giletti e<strong>del</strong>l’ex Miss <strong>Italia</strong> 2004, Crist<strong>in</strong>a Chiabotto, ma <strong>ancora</strong> di più nellesplendide ragazze che cercheranno di contendersi il trono d’italianapiù bella nel mondo e strapparlo dalle mani <strong>del</strong>la ventenne moldavaDiana Curmei.Un vero e proprio evento mediatico che avviene <strong>per</strong> la quarta volta aJesolo e vedrà la presenza di c<strong>in</strong>quanta ragazze (dieci di loro <strong>per</strong>f<strong>in</strong>om<strong>in</strong>orenni accompagnate da genitori e nonni) talmente affasc<strong>in</strong>anti etravolgenti da togliere il fiato!Alcune di loro provengono dal Sudafrica, sorta di omaggio ai mondialidi calcio 2010, dall’Olanda, dal Venezuela, <strong>per</strong>f<strong>in</strong>o dalla Thailandia(padre italiano <strong>del</strong>la prov<strong>in</strong>cia di Agrigento e madre asiatica):tutte con una storia da raccontare e unite dallo stesso sogno: v<strong>in</strong>cere!Sono state scelte tra 6200 iscritte, <strong>in</strong> 85 selezioni e 36 F<strong>in</strong>ali diNazione che hanno visto la partecipazione <strong>del</strong>le Comunità italiane,ambasciate e consolati.È la loro voglia di emergere e la loro particolare storia (tutte hannoorig<strong>in</strong>e italiana) a colpire ed <strong>in</strong>curiosire maggiormente: è il Sud ilcapostipite di questa particolare classifica, ma anche il Nord si difendebene.Per la bellissima Chiabotto Miss <strong>Italia</strong> nel Mondo è una nuova opportunità<strong>per</strong> riuscire a conquistare il pubblico ed un programma tuttosuo, soprattutto, dopo il flop di “Ciak si canta”, programma <strong>in</strong> compagniadi Pupo ed Emanuele Filiberto.Augurando a lei e al bravo Giletti, vero protagonista <strong>del</strong> successo di“Arena”, buona fortuna non ci resta che aspettare di vedere quale saràla bellezza che s’impadronirà <strong>del</strong>lo scettro e <strong>del</strong>la corona d’italianapiù bella nel mondo.Francesco Notarangelodirettore redazione di Romaoffre la possibilità ai giovani che lo desiderano di poter <strong>in</strong>traprenderel’attività giornalistica, ed entrare nel mondo <strong>del</strong>lacomunicazione.Se <strong>sei</strong> <strong>in</strong>teressato chiamaci <strong>in</strong> redazioneal numero 0438 1791484Fondato nel 1974dal Comm. Redo Cescon (1929 - 2007)Reg. Tribunale Treviso n.412Iscritto all’USPIDirettoreResponsabileAlessandro BizSu<strong>per</strong>visionegiornalisticaGianluca VersaceDirezioneAlessandro Biz Roberto MomoAndrea Catra Mattia Perenc<strong>in</strong>Fabio Celant Valent<strong>in</strong>o VenturelliGiovanni Cescon Fabiano ZuccoRedazioneVia Monticano, 12/D31015 Conegliano / TVTel. 0438 1791484 - 349 4081615Fax 0438 6945889e-mail: redazione.ilpiave@libero.itEditoreAss. Culturale Il <strong>Piave</strong>Via Friuli 731020 San Vendemiano / TVStampaCentro Stampa EditorialeGrisignano di Zocco / VIAbbonanamenti<strong>Italia</strong> € 12,00 - Estero € 38,00IBAN: IT12 U089 0461 6300 1900 0003 895BIC: ICRAITRRP40 (<strong>per</strong> bonifici esteri)I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamentivengono utilizzati esclusivamente <strong>per</strong>l’<strong>in</strong>vio <strong>del</strong>la pubblicazione e non vengonoceduti a terzi <strong>per</strong> alcun motivo.


Luglio 2010 • estateMondo” : opportunità o consolazione?dovuto essere il preludio all’arrivo <strong>del</strong> grande concorso da SalsomaggioreEletta Miss Padania 2010JESOLO. Per qualcuno doveva essere solo unpiccolo assaggio rispetto a quello che si sarebbeprospettato pochi mesi dopo. Il concorso “Miss<strong>Italia</strong> nel Mondo”, manifestazione che elegge lapiù bella italiana residente all’estero, avrebbe dovutoprecedere l’avvento di “Miss <strong>Italia</strong>”, il concorsonazional-popolare che <strong>per</strong> numero di ascoltiè secondo solo al Festival di Sanremo. Location?Entrambe a Jesolo. Se la prima manifestazione èstata di fatto confermata dopo tre anni nella notalocalità balneare, la seconda si ritroverà <strong>ancora</strong>una volta a Salsomaggiore, nonostante gli sforzifatti dal neo-governatore <strong>del</strong>la Regione VenetoLuca Zaia e dal s<strong>in</strong>daco di Jesolo FrancescoCalzavara. Dalle paroledi Zaia sembrache le motivazioniche hanno sp<strong>in</strong>to laRai a prolungare ilcontratto f<strong>in</strong>o al 2013con Salsomaggiore,non sposando qu<strong>in</strong>diil cambio di dest<strong>in</strong>azionecon la localitàveneta, siano legatesolo ed esclusivamentealla propostaeconomica avanzatadalla Regione Emilia Romagna. Non poteva ovviamenteessere altrimenti. L’attesa era grande unpo’ <strong>per</strong> tutti, dal momento che l’arrivo <strong>del</strong> carrozzonedi bellezze <strong>del</strong> made <strong>in</strong> Italy a Settembreavrebbe rappresentato un’occasione storica dauna parte <strong>per</strong> Jesolo, che avrebbe potuto ergersidef<strong>in</strong>itivamente come città simbolo <strong>del</strong>la bellezzae <strong>del</strong> r<strong>in</strong>novamento, vedendo oltretutto allungarsiuna stagione estiva che fatica a decollare e dall’altra<strong>per</strong> la Regione Veneto, che avrebbe avutoun ritorno d’immag<strong>in</strong>e straord<strong>in</strong>ario dal punto divista <strong>del</strong> market<strong>in</strong>g televisivo, con i suoi <strong>in</strong>numerevoliprimati messi <strong>in</strong> prima vista sotto una dupliceveste. Duplice <strong>per</strong>ché a precedere la manifestazionedi Settembre vi è quella <strong>del</strong> 30 Giugno,<strong>in</strong> diretta su Rai Uno dal Palazzo <strong>del</strong> Turismo diJesolo. Ecco dunque che “Miss <strong>Italia</strong> Nel Mondo”sembra essere <strong>per</strong> qualcuno solo un premiodi “consolazione”, dopo l’illusione di aver potutoavere tra le mura amiche entrambi i concorsi dibellezza. In realtà non è così. La manifestazionesarà nuovamente l’occasione <strong>per</strong> far vedere <strong>in</strong>mondo visione le bellezze che il Veneto cont<strong>in</strong>uaad annoverare, sia dal punto di vista turistico cheda quello economico-<strong>in</strong>dustriale. Le serate precedentila diretta saranno il palcoscenico ideale <strong>per</strong>far conoscere ulteriormente cos’è veramente ilmade <strong>in</strong> Veneto. La “sconfitta” contro Salsomaggiorenon scalfisce di una virgola le potenzialitàespresse <strong>in</strong> questi anni dalla locomotiva d’<strong>Italia</strong>: l’unica che <strong>ancora</strong> rappresenta l’emblema <strong>del</strong>lavirtuosità italiana <strong>in</strong> un contesto di crisi generalizzataanche e soprattutto nei confronti di una tematicaspigolosa comeSicuramente davanti al televisorequalche veneto, dal Brasile o dallaNuova Zelanda, potrà orgogliosamenterivedere sulla rete nazionalegli spot di quella terra conosciuta <strong>in</strong>tutto mondo <strong>per</strong> la sua laboriosità ela propria tenacial’ospitalità e le presenzeturistiche.Non può certo essereil mancato cambiodi dest<strong>in</strong>azione di“Miss <strong>Italia</strong>”, seppuroccasione mancata, afar tuonare particolarimalumori <strong>in</strong> seno aqualche esponente dis<strong>in</strong>istra che def<strong>in</strong>iscecome jellate le primeuscite da neo-governatoreleghista Luca Zaia. L’anno 2013, data chesegnerà nuovamente la scadenza <strong>del</strong> contratto conl’Emilia Romagna, sarà la circostanza che potrebbeportare Luca Zaia a riprovarci nuovamente.F<strong>in</strong>o a quel momento non ci sarà fretta e nemmenopremi di consolazione, visto che a livellod’immag<strong>in</strong>e e market<strong>in</strong>g promozionale non vi ècerto l’esigenza di miracoli nazional-popolari. L’appuntamento è qu<strong>in</strong>di <strong>per</strong> il 30 Giugno <strong>in</strong> direttasu Rai Uno da Jesolo, alle ore 21.20. Sicuramentedavanti al televisore qualche veneto, dal Brasileo dalla Nuova Zelanda, potrà orgogliosamente rivederesulla rete nazionale gli spot di quella terraconosciuta <strong>in</strong> tutto mondo <strong>per</strong> la sua laboriosità ela propria tenacia: <strong>in</strong> quel momento, <strong>in</strong> cuor suo,certo non penserà ad sconfitta subita solo <strong>per</strong> ungioco al rialzo economico.Alessio ConfortiMILANO. Ad anticipare le Miss <strong>in</strong> azzurro,ci sono pure le Miss <strong>in</strong> verde. Si tratta <strong>del</strong>l’orma<strong>in</strong>oto e apprezzato concorso di MissPadania, che elegge la più bella ragazza <strong>del</strong>Nord. La F<strong>in</strong>alissima 2010 trasmessa domenicasera 6 giugno su Rete 4, si è svoltaal Teatro degli Arcimboldi di Milano. A v<strong>in</strong>cereil titolo di “Miss Padania 2010” è stataElisa Migliorati, 17 anni di Castegnato (BS).Elisa studia <strong>per</strong>ito aziendale corrispondentel<strong>in</strong>gue estere, pratica palestra e si descriveuna ragazza acqua e sapone.Ha la passione <strong>del</strong> canto e <strong>del</strong>la danza, lasua aspirazione è quella di laurearsi <strong>per</strong> poi<strong>in</strong>traprendere carriera lavorativa.A Chiara Manenti, 19 anni, studentessa all’istitutotecnico <strong>per</strong> il turismo , si è aggiudicatail nuovo titolo di “Miss Milano C<strong>in</strong>ema2010” oltre a quello di “Miss Sorgente <strong>del</strong>Monviso” (a s<strong>in</strong>istra nella foto).È <strong>in</strong>vece friulana di Martignacco (UD )“Miss Camicia Verde 2010” (a dx ). Si chiamaEleonora Nocent ha 17 anni studentessadi ragioneria <strong>in</strong>dirizzo l<strong>in</strong>guistico, ha lapassione <strong>per</strong> la storia e la letteratura, allostesso <strong>tempo</strong> è <strong>in</strong>curiosita dal mondo <strong>del</strong>lospettacolo. Della giuria facevano parte ancheil regista Renzo Mart<strong>in</strong>elli e la cantanteIvana Spagna. Conduttore <strong>del</strong>la serataMarco Balestri. Graditi ospiti, oltre all’On.Bossi, il s<strong>in</strong>daco di Milano Letizia Moratti.Alessandro Biz


primo piano• Luglio 2010DALLA PRIMA<strong>Italia</strong>, <strong>ancora</strong> <strong>sei</strong> <strong>in</strong> <strong>tempo</strong><strong>per</strong> <strong>salvarti</strong>Memori <strong>del</strong>la nostra cultura dobbiamo riscattarci(...) Come può la terra di SanFrancesco d’Assisi, menestrello<strong>del</strong>la povertà e <strong>del</strong>la fede,veder arricchirsi sulla pelle deicittad<strong>in</strong>i, dei più deboli, comebamb<strong>in</strong>i e vecchi malati? Tutto èun ladroc<strong>in</strong>io e di lupi non ce nesono solo a Gubbio, ma <strong>in</strong> quasitutti i centri di potere. Comepuò la terra che vide mostrareda Cornelia i Gracchi, dicendo:“Questi sono i miei gioielli”,essere arrivata ad uccidere bamb<strong>in</strong>i,a mettere i neonati nei cassonetti<strong>del</strong>l’immondizia? Qualebestemmia può essere più grandedi questa?E come possiamo leggere scritta<strong>in</strong>fami.Incitanti all’odio e alla violenza,sui muri che un <strong>tempo</strong> dip<strong>in</strong>gevanoGiotto e Michelangelo?Come può una classe politica,fatta da <strong>in</strong>f<strong>in</strong>gardi, legiferaredove nacque il diritto Romanocon le leggi che erano fatte dalSenato di Roma,con uom<strong>in</strong>i come Catone e Cicerone?Ha v<strong>in</strong>to forse la razza di Catil<strong>in</strong>a?Come si può <strong>in</strong>fierire con unatassazione odiosa ed <strong>in</strong>colmabilegli eredi <strong>del</strong>le C<strong>in</strong>que Giornatedi Milano, che lottarono controle tasse austriache ed i loro legislatori?E’ possibile che siano tutti mortie non sia rimasto nessun erede<strong>per</strong> liberare con forza il popoloitaliano con forza da queste sanguisughe?<strong>Italia</strong>, Patria e terramia, ritrova te stessa. Non imitareil gesto <strong>in</strong>fame di MaramaldoGARBELLOTTO spaI-31015 CONEGLIANO (TV)Viale <strong>Italia</strong>, 200 Tel 0438 366411BOTTI E BARILI (BARRIQUES)<strong>per</strong> aff<strong>in</strong>amento v<strong>in</strong>i e liquori, di qualsiasi legname, capacità e formaticontro Francesco Ferrucci, noncostruire solo case dormitorio,monolocali e bilocali che cadonoda soli, nella terra che havisto il genio di costruttori comeil Brunelleschi, Giotto o il Bern<strong>in</strong>i.Ritorna ad una dimensionedi vita civile ed umana, e non piùbarbara. Siamo stati <strong>in</strong>vasi daibarbari, di ogni colore e razza,ai quali diamo il cibo, il lavoroe le case che <strong>in</strong>vece neghiamoai nostri connazionali; che <strong>in</strong>vececonoscono disoccupazionee la vera e dis<strong>per</strong>ata miseria e sivedono cittad<strong>in</strong>i di seconda serie,davanti ad albanesi, africanie c<strong>in</strong>esi. Ricordiamo l’Inno diMameli…”Sia cacciato lo straniero”.<strong>Italia</strong>, ritrova la tua giustizia:quella dettata dalla verità,onesta e pura, senza teoremi, masolo con le prove e non con quellastrumentalizzazione di alcunimagistrati senza scrupoli, legatialle bande dei partiti blasfemi,ammalati di protagonismo: lagiustizia onesta che avevamo anchequando eravamo sottomessiall’Austria. Oggi, <strong>in</strong>vece di esserefieri <strong>del</strong>la nostra italianità,rimpiangiamo la buona amm<strong>in</strong>istrazioneasburgica, dopo piùdi un secolo dalle nostre guerredi <strong>in</strong>dipendenza che ci hannoportato alla libertà ed alla unitàtanto agognata.Che i politici…ma non ne abbiano…prendano esempio dalGenerale Garibaldi che, f<strong>in</strong>itodi combattere si ritrovò <strong>in</strong> Parlamento,sapendo che tradivala sua e nostra causa, partì <strong>per</strong>Caprera con solo un sacco si sementi.Che i nostri politici, se hannodignità, facciano altrettanto: unavolta scaduto il loto mandatoparlamentare, se ne torn<strong>in</strong>o acasa <strong>in</strong>vece di restare a Roma ad<strong>in</strong>trallazzare e trafficare.V<strong>in</strong>ciamo la piaga <strong>del</strong>la drogacon mano forte ed <strong>in</strong>flessibile enon come quella dei suoi fautoripolitici che vorrebbero distribuirlagratuitamente; la drogache ci serve è l’amor di Patria,l’esaltazione gloriosa dei FratelliBandiera, <strong>del</strong>la genialità <strong>del</strong>lacorte di Lorenzo il Magnifico,<strong>del</strong>le passioni di artisti sublimicome il Caravaggio.Niente droga, ma sogni di arte edi gloria, <strong>per</strong>chè il nostro <strong>tempo</strong>ha bisogno di r<strong>in</strong>novamentomorale vero e reale, <strong>del</strong>la sp<strong>in</strong>taal coraggio dei giovani che oggidevono trovare i veri maestri,non certo quelli formatisi nel famigerato’68. Riportiamo nellepiazze il tricolore, dalle Alpi allaSicilia, riprist<strong>in</strong>iamo l’italianità,senza più le varie Autonomie,<strong>per</strong>ché l’<strong>Italia</strong> è una, senza alcunbubbone attaccato che rendonosolo più dispendiosa e complicatala macch<strong>in</strong>a <strong>del</strong>la burocrazia.Riportiamo la nostra scuola, lanostra università, la nostra ricercaall’esempio di docenti comeCarducci e Pascoli, di ricercatoricome Galvani e Spallanzani.Non <strong>in</strong>dulgiamo più allemode straniere, particolarmentea quelle americane che sononocive, <strong>del</strong>eterie e negative, macreiamo noi la nostra tempra, ilMade <strong>in</strong> Italy, che se prima erauna gardenia all’occhiello oggi ègià un crisantemo che ritardando<strong>ancora</strong>…appassirà!Alziamo alto il tricolore, ma non<strong>per</strong> le partite negli stadi, ma <strong>per</strong>testimoniare che siamo italiani ene andiamo fieri.Trasformiamo le discoteche e lafolle musica techno che distruggei cervelli, tornando a Pucc<strong>in</strong>i,L’AVVOCATORISPONDEAvv. Barbara LenisaConeglianoLEGNAMI E SEMILAVORATI:Rovere, Castagno, Faggio Nat Ev, Frass<strong>in</strong>o, Ciliegio eur/amerTiglio, Olivo, Acero, Ontano, Pero, Betulla, Acacia, Noce eur/amerToulipier, Carp<strong>in</strong>o, Pioppo, Noce boliviana, Cedro, Lenga.ELEMENTI PER SERRAMENTIPANNELLI IN CASTAGNO FINGER/JOINT 19 mmTRAVATURE IN CASTAGNO E ROVEREa Verdi, a Ross<strong>in</strong>i, ed anche aicantanti moderni che siano veramenteispirati ad una musicaricca di sentimento e non commercializzataesclusivamente ascopo speculativo.La notte è stata creata <strong>per</strong> riposarsi<strong>per</strong>ché gli studenti ed ilavoratori devono alzarsi prestola matt<strong>in</strong>a. Tutti i locali, particolarmentele discoteche, comeavviene <strong>in</strong> Russia, a mezzanottedovrebbero essere chiusi, così sirisparmierebbero anche le giovanimorti che immancabilmenteavvengono dopo una serata <strong>in</strong>discoteca.Torniamo a portare la donna accantoal focolare e, se necessario,mettiamola sul nostro altarespirituale: non facciamone unoggetto, non <strong>per</strong>mettiamo chesiano corrotte prostitute; essedevono essere vere figlie, veremadri. E <strong>per</strong> questo, cancelliamol’esas<strong>per</strong>azione femm<strong>in</strong>istache vorrebbe mettere la donnaalla pari <strong>del</strong>l’uomo, se non adesso su<strong>per</strong>iore. Cantiamo le ballatedei nostri Trovatori e non lecanzonette <strong>in</strong>sulse che si cerca diimporci. Siamo gli eredi di Cesare,di Michelangelo, dei geniassoluti ed impareggiabili: ilnostro patrimonio artistico, tantobarbaramente ignorato anche<strong>per</strong> profonda <strong>in</strong>competenza deicosiddetti politici.Esercente attività venatoria privo di co<strong>per</strong>tura assicurativaIn tema di assicurazione obbligatoria <strong>per</strong> la responsabilità civile conseguente ad attività venatoria,l’art. 25 <strong>del</strong>la legge 11/02/92 n. 157 prevede che se il danneggiante esercente l’attività venatoria nonè identificato o non è co<strong>per</strong>to da assicurazione <strong>per</strong> la responsabilità civile verso terzi, risponde <strong>per</strong>danni cagionati a terzi il Fondo di garanzia vittime <strong>del</strong>la caccia.Immutabilità <strong>del</strong> motivo di licenziamento <strong>del</strong> prestatore di lavoroLa Cass. con sentenza <strong>del</strong> 30.04.2010 n. 10538 ha nuovamente ribadito che è precluso al datoredi lavoro, il quale <strong>in</strong>timi un licenziamento <strong>per</strong> giustificato motivo oggettivo (mancanza di lavoro)<strong>in</strong>vocare <strong>in</strong> giudizio una giusta causa (ovvero un grave <strong>in</strong>adempimento <strong>del</strong> prestatore di lavoro).Incidente stradale. Danno da fermo tecnicoIn tema di risarcimento <strong>del</strong> danno derivante da <strong>in</strong>cidente stradale, con riferimento al cosidetto dannoda fermo tecnico subito dal proprietario <strong>del</strong>l’autovettura danneggiata a causa <strong>del</strong>l’impossibilitàdi utilizzarla durante il <strong>tempo</strong> necessario alla sua riparazione, è possibile la liquidazione equitativadi detto danno, anche <strong>in</strong> assenza di prova specifica <strong>in</strong> ord<strong>in</strong>e al medesimo, rilevando a tal f<strong>in</strong>e la solacircostanza che il danneggiato sia stato privato <strong>del</strong> veicolo <strong>per</strong> un certo <strong>tempo</strong>, anche a presc<strong>in</strong>deredall’uso effettivo a cui esso era dest<strong>in</strong>ato.Chi desidera può <strong>in</strong>viare i propri quesiti alla redazioneall’<strong>in</strong>dirizzo e-mail: redazione.ilpiave@libero.itPARCHETTI, LISTONI ED ASSITIDI LEGNI EUROPEI (i più sicuri)Rovere, Castagno, Frass<strong>in</strong>o, Ciliegio, Olmo, Acero, Acacia, ecc.PREZZI IMBATTIBILIsvendesi anche al m<strong>in</strong>utoLEGNA DA BRUCIOsecca e scorzi (ottimi prezzi)Torniamo alla nostra verità, allenostre radici, <strong>in</strong>dossiamo l’elmodi Scipione, siamo saggi comeAugusto e come Cesare Beccaria.Siano r<strong>in</strong>novati nel nuovo entusiasmoi testimoni <strong>del</strong>la nostraPatria, <strong>in</strong> modo che, <strong>in</strong> ogniparte <strong>del</strong> mondo, se qualcunoci riconosce, dica con orgoglio:“Quelli sono italiani”. Ma tuttoquesto può avvenire se ci saràla volontà e la forza, se occorre,riprist<strong>in</strong>ando la meritocrazia, lagerarchia e l’economia, elim<strong>in</strong>andoEnti fatiscenti e relativo<strong>per</strong>sonale, tutto questo prima….che la nave affondi!Licio Gelli


Luglio 2010 • culturaLA RUBRICA DELL’ ARTE a cura di Mara CampanerGli spazi alternativi <strong>del</strong>l’arteInvece di presentare la miaclassica mostra d’arte, questavolta vorrei proporre aimiei lettori un dibattito <strong>in</strong>erentegli spazi alternativi dove poteresporre <strong>per</strong> scultori, pittori, fotografi,designer ed <strong>in</strong>stallatori.Cosa <strong>in</strong>tendo <strong>per</strong> spazi alternativi?Locali, bar, osterie, ristoranti,negozi, gallerie non ufficiali.Spesso sia l’artista conosciuto,sia l’artista emergente, è conv<strong>in</strong>todi non potersi amma<strong>in</strong>are adesporre <strong>in</strong> luoghi così semplici,partendo prevenuto che le o<strong>per</strong>esi possano rov<strong>in</strong>are, o che le<strong>per</strong>sone siano <strong>in</strong>teressate solo amangiare piuttosto che pensareche le o<strong>per</strong>e facciano solo bellele pareti <strong>del</strong> proprietario <strong>del</strong> locale.Tutte queste sfortune potrebberocapitare, non lo escludo,ma penso che tutti, anche imeno partecipativi al mondo artistico,merit<strong>in</strong>o di vedere <strong>del</strong>leo<strong>per</strong>e d’arte, e possano usufruire<strong>del</strong>l’arte con<strong>tempo</strong>ranea, chepassa molte volte <strong>in</strong> sord<strong>in</strong>a.Alcuni cittad<strong>in</strong>i, non appassionatipensano che oggi non ci sia piùnessuno <strong>in</strong> grado di creare arte eche non ci sia una prosecuzione,<strong>in</strong>vece io credo che debbanoscoprire e vedere e allora <strong>per</strong>chénon costr<strong>in</strong>gerli all’osservazionediretta?Con questi presupposti mi sto facendoportavoce di portare l’artetra tutti, anche tra i meno <strong>in</strong>teressati,i pigri che non voglionoandare a visitare i luoghi pubblici,i dis<strong>in</strong>teressati che subirannoun’ondata artistica.Credo che anche un semplice locale,possa dare lustro ad un artista,<strong>per</strong>ché a modo di confrontarsicon una realtà diversa, conun pubblico diverso, e un buonbicchiere di v<strong>in</strong>o con uno stuzzich<strong>in</strong>opossa far gustare l’artesotto una nuova ottica.E’ molto <strong>in</strong>teressante trasformarequesti ambienti <strong>in</strong> galleriealternative, dove quasi nessunosi aspetta di trovare la pittura, lascultura e la fotografia.Come curatore, e sicuramentesono pronta a prendermi tuttele critiche possibili dai es<strong>per</strong>ti omeno, il luogo alternativo non lodisdegnerei affatto. Il suo valoredovrebbe essere pari alla galleriae spazio pubblico, <strong>in</strong>vece moltetestate giornalistiche locali o nazional<strong>in</strong>on lo vogliono prendere<strong>in</strong> considerazione e i galleristisottovalutano le <strong>per</strong>sonali che visi svolgono all’<strong>in</strong>terno. Come sipossono cambiare questi preconcetti<strong>in</strong> un’<strong>Italia</strong> <strong>ancora</strong> radicataL<strong>in</strong>ea diretta con l’artistaFRANCO CORROCHERda CONEGLIANOIllustrissimo maestro, ha senso al giorno d’oggi, fare l’artista?Thomas Furlan - Sacile (PN)Credo che il lavoro siafondamentale <strong>per</strong> ognisocietà e ogni cultura.Essere artista riguarda <strong>in</strong>nanzituttola sfera <strong>del</strong>le proprieambizioni. Spesso si sente diredai bamb<strong>in</strong>i: “Da grande faròil pompiere... l’autista .. l’<strong>in</strong>gegnereecc....”. Che cosa ambiscela <strong>per</strong>sona? Quali sono isuoi scopi, le mete che si prefigge?Perchè studia, lavora?Cosa vuole ottenere dalla vita?Ognuno ha i propri obiettivi daraggiungere. Ovvio. E’ cosi chesi diventa dottori, <strong>in</strong>gegneri,mamme, o<strong>per</strong>ai e via via, tantiquanti sono i lavori di una società.A volte questi sogni, <strong>per</strong>paure, fallimenti, oppure <strong>per</strong> il“troppo impegno”, la “tropparesponsabilità” o le esigenzefamiliari, cadono, svaniscono.Risultato: che ci rassegniamo afare qualunque mestiere.Tanta volte ho sentito dire:“Avrei voluto dip<strong>in</strong>gere ma imiei genitori non volevano. Midicevano: “DI ARTE NON SIVIVE!”.Qualsiasi lavoro, socialmenteutile, dovrebbe essere riconosciutocome onorevole, gratificante,“importante”. A volte ilprodotto f<strong>in</strong>ito può “sfuggire”;<strong>per</strong> esempio colui che eseguei piani di lavoro di un’aziendapuò non vedere le cuc<strong>in</strong>e cheusciranno dalla sua fabbricae che vengono caricate poi suicamion e portate alle nostrecase.Magari sta <strong>per</strong>dendo di vistail fatto che lavora assieme adun team che crea cuc<strong>in</strong>e e cheuna parte di quelle creazioni èanche sua, sebbene lui sia conv<strong>in</strong>to<strong>del</strong> contrario.Se fare l’Artista è un’ambizione,il non farlo sarebbe degradante.Nelle civiltà auree l’Artistaera tenuto e mantenuto<strong>in</strong> considerazione. Oggi, <strong>per</strong>cattiva cultura, ignoranza o solamente<strong>per</strong>chè si dà più valorealle cose materiali, gli artistivengono sottovalutati.Un peccato visto che l’ Arte sollevalo Spirito.Essa riesce ad estraniarci daiconflitti quotidiani.Per questo trovo importanteribadire il fatto che debbanoesserci artisti che o<strong>per</strong>ano <strong>in</strong>questo settore, specialmente algiorno d’oggi. Va da sè che,come ogni lavoro, l’arte necessitadi dedizione, responsabilità,studio e con essa si PUO’vivere ammesso che si cre<strong>in</strong>oOPERE D’ARTE...Ogni giovane artista dovrebbepoter fare il proprio <strong>per</strong>corso oapprendistato cosi come accade<strong>in</strong> qualsiasi altro lavoro <strong>per</strong>poi arrivare al successo sia <strong>in</strong>term<strong>in</strong>i di comunicazione che <strong>in</strong>term<strong>in</strong>i di vendite. Basta averepiù conoscenza, promuoversi elavorare, lavorare, lavorare!Quand’ ero ospite, <strong>in</strong> America,con una mia <strong>per</strong>sonale pressoChi desidera può <strong>in</strong>viare i propri quesiti alla redazioneall’<strong>in</strong>dirizzo e-mail: redazione.ilpiave@libero.ital classico, che non vuole svecchiare?A tutti gli spettatori ed osservatoriconsiglio di aprire bene gliocchi quando si recano <strong>in</strong> unnegozio, bar e ristorante <strong>per</strong>chél’arte <strong>in</strong>izierà ad <strong>in</strong>vadere, pacificamente,il nostro territorio.Dopo ciò voglio r<strong>in</strong>graziare ilocali che hanno già contribuito<strong>per</strong> questa idea: L’Osteria AllaSorte di Conegliano, lo spazioGarage Eventi di Conegliano, ilB&B Due Fiumi di Sacile e HotelVilla Condulmer di MoglianoVeneto. Prossimamente <strong>in</strong>autunno aderirà il locale HotelAvogaria, locanda e restaurantdi Venezia, la Libreria QuartiereLat<strong>in</strong>o di Conegliano.Naturalmente se altri locali eartisti vogliono aderire a questa<strong>in</strong>iziativa io lascio qui di seguitoil mio <strong>in</strong>dirizzo macamp@email.it.Mara Campanerla Christian Brother Universitydi Menphis, ho notato spessol’impegno di alcuni studentiche frequentavano l’Accademia<strong>del</strong>le Belle Arti. Veramentenotevole! Un atteggiamentoche nelle nostre accademie...ce lo sogniamo! Credo che nondovrebbe esserci un: “Vado all’Accademiadi Belle Arti <strong>per</strong>chèmi sento libero”, <strong>per</strong>ché“Posso fare ciò che voglio”,<strong>per</strong>chè “ E’ divertente”, <strong>per</strong>chè“Non mi devo impegnare emagari faccio anche festa”. Sidovrebbe fare questo Mestierecon Gran senso di responsabilitàe rispetto.In questo universo, <strong>per</strong> sopravvivere,bisogna lavorare. Lanostra vita è nelle nostre mani.Essere Artista non è un Hobby.L’Artista con i suoi messaggi,con le sue creazioni, contribuiscea creare una società miglioree solo <strong>per</strong> questo dovrebbeesserne fiero. Egli ha un ruolodi punta e bisognerebbe riconoscerglieneil merito. Spessosi guarda all’immediato, mabasterebbe pensare a grandiartisti come Picasso, Missoni...<strong>per</strong> capire che, agli <strong>in</strong>izi, qualcunodi loro “faceva la fame”ed ora siamo qui ad ammirarli<strong>per</strong> il successo che hanno ottenuto.In conclusione, se fare ‘Artistaè una professione grandiosa, ilsuccesso, poi, dipende da noi.Franco CorrocherLA CORRISPONDENZA DEL DR. ROSPONIPrima di entrare <strong>in</strong> cattedracome bi<strong>del</strong>lo,ho fatto il gommista(=”gommaro”,”coerton”, ecc.)a ore, un lavoro davvero “onto”(=sporco). Meglio dunque nettar“merda” a scuola, scusate lalicenza e la volgarità, ma è concettoche rende! – anche se ti favomitare se è poi quella grossae grassa d’un “prof.”!Ma quanto mangianomale e bevono peggioquesti miei “prof.”?Di “prof.” ricchi neconosco poch<strong>in</strong>i, tuttaviaci sono, e sono<strong>per</strong>lopiù coloro chesono <strong>in</strong> combutta conalcuni certi presidi<strong>per</strong> lo più senza eticané morale, ma solofreddi burocrati. Certidi questi sono addiritturaservili ancheverso certi ottuagenari“r<strong>in</strong>coglioniti”, tuttavia<strong>ancora</strong> <strong>in</strong> “carica”come faccendieri <strong>in</strong>nome d’una nuovascuola! (Ma si può maioccupare una cattedradi preside, o di dirigente senzaaver mai su<strong>per</strong>ato alcun liceo?,si domandavano, e giustamente,nell’italica Magna Greciaall’epoca <strong>del</strong>la I Repubblica).Nella “squola”, come dicevo,c’è anche e qu<strong>in</strong>di <strong>del</strong>la “merda”morale! Certi “mafiosetti” sonosempre <strong>in</strong> gita, e mai <strong>in</strong> aula, esi portano <strong>in</strong> aereo – <strong>in</strong> combutta,come già sappiamo, con certidirigenti senza scrupoli – anchela bi<strong>del</strong>la amante! Sicché bloccato<strong>in</strong> aeroporto dai cani <strong>del</strong>ladogana, il “mafiosetto” “prof.”maschio esibisce il passaporto<strong>del</strong>la donna-bi<strong>del</strong>lo, e la donnaSospesa nel ventoSi, una lettera <strong>per</strong> me,dove c’è scrittaforse la tuamal<strong>in</strong>coniadi quella sera,quando venni forse<strong>per</strong> dirti amore,ma senza pretese, così,scherzoso, come mai ero stato.Adesso leggendola tua lettera, mi accorgodi non essere più me stesso:il vento sfiora la mia mente,che <strong>in</strong> silenzio rivede te.La mia voglia di vivereora si <strong>per</strong>de nell’aria,come un pensiero <strong>in</strong>dissolubileora non può più s<strong>per</strong>aree senza parlareti amo <strong>ancora</strong>,ora la mia storiaè la tua storia,che rimane sospesa nel ventosenza più parole.Licio Gelli“Trombotti”il passaporto <strong>del</strong>l’uomo “prof.”,sbadatamente. Come sarà potutosuccedere, direte voi?Sempre a voi la facile e ovviaconclusione da sordida camerad’albergo! Con tutta la “merda”che ho scopato, ho qu<strong>in</strong>di deciso<strong>ancora</strong> una volta di cambiaremestiere, buttandomi <strong>in</strong> politicaalle ultime regionali. Ho spesoall’uopo tutta l’eredità <strong>del</strong>lanonna <strong>in</strong> matite col mio nome,<strong>in</strong> salviette “dis<strong>in</strong>fettanti” colmio nome e ho <strong>per</strong>s<strong>in</strong>o pagato3 spiedi di pollo <strong>in</strong> una solasera. Ma i presunti miei votantisi lamentarono, giacché, a lorogiudizio c’era <strong>del</strong> gasolio ditroppo come condimento! Hoanche rico<strong>per</strong>to una vallata <strong>in</strong>tieradi manifesti, ben molto piùgrandi di quelli da circo, dovecampeggiava un volto sorridenteed onesto: il mio! Ho sorrisobenevolmente su detti manifesti<strong>per</strong> almeno 10 chilometridi muri e mura! Ho poi regalato<strong>in</strong> nome <strong>del</strong>l’8 marzo quasiun migliaio di mimose, ma col“senno di poi” alle donne sbagliate!Insomma ho speso a destrae a manca quasi 20 mila €!,credendoli un <strong>in</strong>vestimento <strong>per</strong>quegli 11 mila € lordi al mese,che sono poi l’onorario <strong>del</strong>consigliere regionale. Insomma<strong>in</strong> 2 mesi e ½ avrei <strong>in</strong>cassatoquanto un anno da“bi<strong>del</strong>lo-scop<strong>in</strong>o”,sì, <strong>per</strong>ché <strong>in</strong> “squola”ci sono pure edanche bi<strong>del</strong>li-port<strong>in</strong>aia vita, e “bi<strong>del</strong>li-segretario”,sel’età è giusta!-<strong>del</strong>lavice-preside, al 2°divorzio! Morale:alle elezioni mi“trombarono” brutalmente,donde ilnomignolo <strong>in</strong>fertomidal “viaggiatorescolastico conamante appresso”di “Trombotti”! Afreddo, ma con labotta dolente deidebiti con tipografiee trattorie, il popoloche ho <strong>in</strong>contrato – ma non i“prof.” né i colleghi bi<strong>del</strong>li! s’è“magnato” tutto il mio “spéo” es’è “fottuto” tutte le mie matitee le mie salviett<strong>in</strong>e profumate.In una parola, mi ha ributtatonei cessi <strong>del</strong>la scuola da dovevolevo evadere. Già, mi hanno“fottuto” e sono “fottuto”!Un colpo basso dall’urna,raccolto all’osteria <strong>per</strong>Voi, ma solo <strong>per</strong> Voidal “Trombotti” di turno,e trascrittodal vostrodr. Felix F. Rosponi.L’ANGOLO DELLA POESIADalla raccolta“La s<strong>in</strong>fonia <strong>del</strong> <strong>tempo</strong>”ContemplazioneVivere alla grandedi doni immensie tirare avantila carrettacon poche briciole.E vederegli uni e gli altrida un velo trasparenteed <strong>in</strong>sormontabile<strong>per</strong> vivere dentroe fuorigli eventi.Eugenio MorelliEsplosione d’AmoreTi ricordi,mia dolce fanciullaquella sera d’estate?Era notte,di un buio che trasformala vita <strong>in</strong> magiaUna sc<strong>in</strong>tilla,un fulm<strong>in</strong>eun tuffo al cuoreE da subitoè stataun’esplosione d’amoreAlexFoie secheFoie seche,de platano, de piopo,de salgher,de pisoler, de carp<strong>in</strong>o,de vide, de morer,foie de roro anca.Foie zalemissiae dal ventonobili e poarete,come semenze de sucacoi lamponi,come l’ùa sp<strong>in</strong>acoi fasioi.El vento e l’fredono conosse paroni,come l’<strong>tempo</strong>cossì, che fa canui;ma i albari xe sempre beianca co poche foie <strong>in</strong> pontache le pi bassele se juta a trarse zò.Foie che screcola <strong>in</strong> tera,che parla,come el tapeo dei ani.Foie de rosache profuma un libro vecio.Ma, par sentirle,bisogna cam<strong>in</strong>ar.Adriano Gionco


Luglio 2010 • I nostri speciali da conservareDALLA PRIMA<strong>Italia</strong> Paese fragiledi Giorgio Da GaiL’<strong>Italia</strong> si prepara a commemorare il centoc<strong>in</strong>quantesimo anniversario<strong>del</strong>l’unità, ma il Paese è profondamente diviso: la nostra identità nazionaleè debole, l‘immigrazione islamica m<strong>in</strong>accia la nostra unità e identità nazionale,le regioni <strong>del</strong> nord chiedono maggiore autonomia. L’attuale situazione<strong>in</strong>ternazionale non favorisce la stabilità <strong>del</strong>l’Europa e dei s<strong>in</strong>goli Statiche la compongono. Questi sono i veri elementi che pregiudicano l’identitàe l’unità nazionale, non certi proclami leghisti, che <strong>del</strong>la “malattia” sono is<strong>in</strong>tomi e non la causa.Può chi governa ignorare tutto questo, senza pregiudicare il futuro <strong>del</strong>Paese?Il 17 marzo 2011 si commemoreràil centoc<strong>in</strong>quantesimoanniversario <strong>del</strong>l’Unitàd’<strong>Italia</strong>; un evento importantediretto a valorizzare la nostrastoria e identità nazionale. Identità,<strong>in</strong>tesa come senso di appartenenzaa una determ<strong>in</strong>ata nazione;una comunione di valori,di sentimenti e di tradizioni, chenasce dal condividere una storiacomune.Le massime cariche <strong>del</strong>lo Stato,i pr<strong>in</strong>cipali partiti politici ei mass media, si preparano a celebrarel’anniversario <strong>del</strong>l’unitànazionale, con eventi che spessotendono alla retorica; idealizzanoil nostro passato, dalRisorgimento alla Resistenza;ma ignorano la fragilità <strong>del</strong>lanostra identità nazionale e glielementi <strong>in</strong>terni ed esterni chela condizionano.il risorgimentoIl Risorgimento, non fu soloquell’epopea gloriosa che lastoriografia nazionale celebra,attraverso le figure eroiche diGaribaldi e di Mazz<strong>in</strong>i; ma un<strong>per</strong>iodo pieno di ombre e dicontraddizioni. Il Risorgimentofu l’esito fortuito <strong>del</strong>la politicaespansionistica dei Savoia, chesep<strong>per</strong>o cogliere le occasionipropizie <strong>per</strong> ampliare i conf<strong>in</strong>i<strong>del</strong> loro regno a spese dei vic<strong>in</strong>i.Il Risorgimento fu un fenomenoelitario, imposto dal Regnodi Piemonte e da una m<strong>in</strong>oranzadi patrioti agli italiani; unamancata rivoluzione sociale epolitica, una conquista militare,realtà denunciate dalla storiografiamarxista e meridionalista(da Pasquale Villari ad AntonioGramsci). L’esito tragico di taleunificazione furono una guerracivile chiamata impropriamente“brigantaggio” e l’esodo biblico<strong>del</strong>l’emigrazione verso le“Americhe”. Reazioni dis<strong>per</strong>ate,alla miseria che il nuovoStato non seppe contrastare e aun nuovo ord<strong>in</strong>e imposto con learmi e la truffa dei plebisciti.LA RESISTENZALa Resistenza, lotta <strong>del</strong> popoloitaliano contro l’<strong>in</strong>vasore straniero,è considerata <strong>in</strong>sieme alRisorgimento, il secondo eventofondatore <strong>del</strong>la nostra unità eidentità nazionale. In realtà laResistenza non fu solo questo;ma anche una feroce guerra civile,che lasciò il Paese diviso(vedi le polemiche che ognianno caratterizzano il 25 aprile)e venne condotta dalla maggioranzadei partigiani <strong>in</strong> funzioneant<strong>in</strong>azionale. I partigiani, <strong>in</strong>prevalenza comunisti, appoggiavanole mire espansionistiche<strong>del</strong>la nascente Yugoslavia,che voleva togliere all’<strong>Italia</strong>l’Istria, la Dalmazia e le cittàdi Gorizia e di Trieste. Inoltre,i partigiani comunisti volevanotrasformare l’<strong>Italia</strong> <strong>in</strong> un paesesatellite <strong>del</strong>l’Unione Sovietica,la vera e unica Patria dei comunistiitaliani.Oggi gli ex comunisti e laChiesa cattolica si erigono apalad<strong>in</strong>i <strong>del</strong>l’unità nazionalee condannano gli egoismi regionali;nel passato la pensavanodiversamente e all’<strong>Italia</strong>furono ostili.Durante la Resistenza, ambiguafu la posizione <strong>del</strong> partito comunista:fe<strong>del</strong>e all’<strong>Italia</strong> <strong>per</strong>chénemico <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>vasore tedesco;<strong>in</strong>fe<strong>del</strong>e, <strong>per</strong>ché alleato di Tito e<strong>del</strong>l’Unione Sovietica. Posizioneche mantenne nel dopoguerraf<strong>in</strong>o agli anni 70; quando ilsegretario <strong>del</strong> partito comunistaEnrico Berl<strong>in</strong>guer, ruppe i legamicon l’Unione Sovietica <strong>in</strong>augurandola stagione <strong>del</strong>l’eurocomunismo.Nel dopoguerra ef<strong>in</strong>o agli anni 90, <strong>in</strong>qualificabilee omertoso fu il silenzio <strong>del</strong>Partito Comunista, sulla “puliziaetnica” subita dagli italianid’Istria <strong>per</strong> mano dei partigianislavi: da 5000 a 11.000 i morti,da 250 mila a 270 mila i profughi(i dati precisi sono <strong>ancora</strong>ignoti).LA CHIESALa Chiesa cattolica, timorosadi <strong>per</strong>dere la propria <strong>in</strong>fluenzapolitica e morale sulla penisola,fu sempre ostile all’unificazione<strong>del</strong>la stessa sotto un’autoritàche non fosse la sua o alla nascitadi Stati forti e <strong>in</strong>dipendent<strong>in</strong>ella medesima. Meglio un’<strong>Italia</strong>divisa e suddita di franchi,spagnoli e austriaci; piuttostoche unita e <strong>in</strong>dipendente, osede di una repubblica forte elaica come quella di Venezia,che all’autorità <strong>del</strong> papato nonsi volle mai piegare. Una politicaantiunitaria <strong>in</strong>iziata nelmedioevo, quando <strong>per</strong> impedireai Longobardi la creazione<strong>in</strong> <strong>Italia</strong> di uno stato unitario,Papa Adriano I chiamò <strong>in</strong> difesa<strong>del</strong>la chiesa i Franchi, che <strong>in</strong>vadendola penisola posero f<strong>in</strong>eal processo di unificazione longobardo(774). Durante il Risorgimentola Chiesa cattolicaostacolò ogni progetto unitarioche non ponesse il Papa comevertice di una confederazionedi Stati (neoguelfismo), reprimendocon la pena di morte e laprigione, i moti unitari sul territoriopontificio (vedi la politica<strong>in</strong>terna di Leone XII). Semprela Chiesa, attraverso il “nonexpedit” di Pio IX (1868) vietòai propri fe<strong>del</strong>i di parteciparealla vita politica <strong>del</strong>lo Stato italiano(1861). Un ostruzionismoche durò f<strong>in</strong>o al 1919, quandoBenedetto XV abrogò il “nonexpedit” e <strong>per</strong>mise ai cattolicidi entrare nella politica italiananelle file <strong>del</strong> Partito popolare diDon Sturzo (1919).Tutti hanno il diritto di cambiareop<strong>in</strong>ione, anche coloroche nel passato furono nemici<strong>del</strong>l’<strong>Italia</strong>; ma non di erigersia campioni di patriottismo, uncomportamento ipocrita chesu<strong>per</strong>a i limiti <strong>del</strong>la decenza eassume i toni <strong>del</strong> ridicolo.DEBOLEZZA DELLAIDENTITA’ NAZIONALELa nostra identità nazionaleè sempre stata debole, <strong>per</strong> un<strong>in</strong>sieme di cause <strong>in</strong>terne, d<strong>in</strong>atura: storica, politica, territorialee culturale.CAUSE STORICHEIl Risorgimento è stato un fenomenoelitario. Dal medioevof<strong>in</strong>o al Risorgimento, la storiaitaliana non ha avuto comesoggetto la nazione <strong>Italia</strong>; mala s<strong>in</strong>gola città, il comune, lasignoria, la città-stato (le repubblichemar<strong>in</strong>are) e la città cheGaribaldi e Mazz<strong>in</strong>idivenne im<strong>per</strong>o (Roma antica).La storia italiana, dal medioevoai giorni nostri, è stata caratterizzatada profonde contrapposizioniideologiche, spessodegenerate nello scontro fisicoe nella guerra fratricida (guelficontro ghibell<strong>in</strong>i, città controcittà, cattolici contro laici, fascisticontro antifascisti, destracontro s<strong>in</strong>istra). In <strong>Italia</strong>, è mancatauna classe politica capacedi aggregare il popolo attornoall’ideale <strong>del</strong>la Patria; solo conil fascismo e la prima guerramondiale, il popolo sentì unito<strong>in</strong>torno a questo Patria; ma gliesiti tragici di tali es<strong>per</strong>ienze lasciaronoil Paese più diviso diprima.Forte sentimento <strong>in</strong>dipendentista <strong>in</strong> VenetoCAUSE POLITICHEMarxismo e cattolicesimo, sonole pr<strong>in</strong>cipali ideologie che hanno<strong>in</strong>fluenzato la cultura italianae ispirato i pr<strong>in</strong>cipali partiti politici.Ideologie universaliste cheanteponevano all’ideale nazionaleil proselitismo proletario el’evangelizzazione <strong>del</strong>le genti.Oggi tale universalismo predicail multiculturalismo, l’ecumenismoe il terzomondismo.CAUSE territorialiL’<strong>Italia</strong> è un Paese diviso tranord e sud, un divario socio -economico che assume spessoi toni drammatici e scandalosi:<strong>del</strong>la crim<strong>in</strong>alità mafiosa, <strong>del</strong>loscandalo dei rifiuti a Napoli,<strong>del</strong>la malasanità siciliana. Unasituazione di cui i meridionalisono i pr<strong>in</strong>cipali responsabili;una vergogna che penalizza losviluppo e compromette l’immag<strong>in</strong>e<strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tero Paese.CAUSE culturaliLa cultura politica degli italianiè <strong>in</strong>trisa di particolarismo,“familismo amorale” l’ha def<strong>in</strong>itol’antropologo americanoEdward C. Banfield. Un vizioatavico denunciato dalle figurepiù rappresentative <strong>del</strong>la nostracultura, da Machiavelli a Prezzol<strong>in</strong>i:anteporre i propri <strong>in</strong>teressie quelli <strong>del</strong> gruppo di appartenenza(Chiesa, clan, castae partito) a quelli <strong>del</strong>la collettivitào <strong>del</strong>lo Stato che li rappresenta.Uno Stato che gli italiani<strong>per</strong>cepiscono: come nemicoda abbattere (dal brigantaggiopost-unitario al terrorismo deglianni di “piombo”), come istituzioneparassitaria e <strong>in</strong>efficientealla quale non è giusto pagare letasse (Roma “ladrona”), vaccada mungere di un Sud assistitoe mafioso.L’<strong>Italia</strong> é un Paese immaturo,dal patriottismo ridicolo e su<strong>per</strong>ficiale:un Paese, che nellecase espone il tricolore solo<strong>per</strong> i mondiali di calcio e nonnelle feste nazionali, si senteunito a tavola con gli spaghettie ostentando i simboli <strong>del</strong>lamoda italiana; un Paese, <strong>in</strong>capacedi su<strong>per</strong>are l’atavico particolarismo<strong>del</strong>le consorterie, dianteporre l’<strong>in</strong>teresse collettivoa quello <strong>in</strong>dividuale. L’attualesituazione <strong>in</strong>ternazionalenon favorisce la stabilità <strong>del</strong>l’Europae <strong>del</strong>le nazioni chela compongono: sull’Europa siaggira il fantasma <strong>del</strong> Kosovo,precedente giuridico e politicoalla secessione <strong>del</strong>le micro – patrie.Nell’<strong>in</strong>tero pianeta è <strong>in</strong> attouno scontro di civiltà tra Islam eOccidente (Samuel Hunt<strong>in</strong>gton)che co<strong>in</strong>volge la stessa Europa,che con il mondo islamicoconf<strong>in</strong>a ed è abitata da milionid’immigrati mussulmani.LA Crisi economicaInf<strong>in</strong>e, la crisi economica creaforti tensioni sociali: milioni difamiglie non riescono ad arrivarealla f<strong>in</strong>e <strong>del</strong> mese, le strade siriempiono di giovani precari dalfuturo negato, la Grecia è arrivatasull’orlo <strong>del</strong>la bancarottae altri Paesi europei potrebberoseguirla.Nell’Europa <strong>del</strong>le “piccole patrie”(dal Veneto ai Paesi Baschi),resa <strong>in</strong>quieta dalla crisieconomica e vittima di un’immigrazione<strong>in</strong>controllata, si aggirail fantasma <strong>del</strong> Kosovo.aspirazioni<strong>in</strong>dipendentisteIl Kosovo <strong>in</strong>dipendente rappresentaun precedente politico egiuridico <strong>per</strong> l’<strong>in</strong>dipendenza<strong>del</strong>le micro - patrie, sparse <strong>in</strong>Europa e <strong>in</strong> tutto il mondo; unaconcreta applicazione <strong>del</strong> pr<strong>in</strong>cipiodi autodeterm<strong>in</strong>azione deipopoli sancito dalla Carta <strong>del</strong>l’Onu.Un precedente, quello<strong>del</strong> Kosovo, che la Russia nonha esitato a <strong>in</strong>vocare <strong>per</strong> giustificareil suo <strong>in</strong>tervento militare<strong>in</strong> Ossezia, a sostegno <strong>del</strong>laprov<strong>in</strong>cia secessionista <strong>del</strong>l’Ossezia<strong>del</strong> Sud (agosto 2008).L’Unione Europea, che ha riconosciutol’<strong>in</strong>dipendenza <strong>del</strong> Kosovo,<strong>in</strong> futuro non potrà negaretale diritto a quelle regioni chea tale <strong>in</strong>dipendenza aspirano;non solo <strong>in</strong> Europa ma <strong>in</strong> tuttoil mondo: la Catalogna, i PaesiBaschi, la Scozia, le Fiandre <strong>in</strong>Belgio, la Corsica <strong>in</strong> Francia, laRepubblica serba di Srpska <strong>in</strong>


I nostri speciali da conservare• Luglio 2010(...) Bosnia, il Veneto, la Padania,il Tibet, l’Africa dallemille etnie, il Kurdistan, le m<strong>in</strong>oranzerusse <strong>del</strong>le repubblicheex sovietiche dall’Asia centraleall’Ucra<strong>in</strong>a. Popoli e regioniche hanno gli stessi diritti deikosovari e <strong>del</strong> Kosovo. Perchéconcedere l’<strong>in</strong>dipendenza alKosovo e negarla al Veneto?Perché concedere l’<strong>in</strong>dipendenzaal Kosovo e negarla al Kurdistan,ai Paesi Baschi, al Tibet?Sono forse popoli e regionidi serie B? Oggi piùdi ieri, ogni s<strong>in</strong>golamicro - patria potrebberivendicareil diritto all’<strong>in</strong>dipendenza.Un effettodom<strong>in</strong>o dagli esitiimprevedibili, capacedi sconvolgere gliequilibri geopoliticie l’<strong>in</strong>tegrità dei s<strong>in</strong>goliStati nazionali.Le conseguenze politichee giuridiche<strong>del</strong> caso Kosovovanno attribuite aquei Paesi (l’<strong>Italia</strong>dei governi D’Alemae Prodi) che nelmarzo <strong>del</strong> 1999, appoggiaronol’<strong>in</strong>terventomilitare <strong>del</strong>laNato a favore deisecessionisti albanesie a scapito <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tegritàterritoriale diuno Stato sovrano(la Serbia); che nelfebbraio 2008, riconobberoil Kosovo come Stato<strong>in</strong>dipendente.L’esistenza di un precedentegiuridico e politico all’<strong>in</strong>dipendenza<strong>del</strong>le micro - patrie nonsignifica che la secessione <strong>del</strong>lestesse sia opportuna. Questo dipenderàdai rapporti tra centroe <strong>per</strong>iferia, dalla capacità di autogoverno<strong>del</strong>le s<strong>in</strong>gole regioniche all’<strong>in</strong>dipendenza aspirano.Non tutte le regioni che aspiranoall’<strong>in</strong>dipendenza, hannol’es<strong>per</strong>ienza storica e le risorse(la classe dirigente, le imprese,le <strong>in</strong>frastrutture e i servizi)necessarie allo sviluppo di unoStato autonomo; il caso <strong>del</strong>Kosovo è <strong>in</strong>dicativo, uno Statoche sopravvive solo grazie adDecisivo nella formazione nelconsolidamento <strong>del</strong>le enclavi islamiche,sono le politiche <strong>in</strong> materiad’immigrazione e la concessione<strong>del</strong> diritto di voto agli immigrati.Un diritto che la chiesa cattolica,la s<strong>in</strong>istra, e la destra <strong>del</strong>l’on.Gianfranco F<strong>in</strong>i vorrebbero concedereagli immigrati.Questi soggetti si propongonocome garanti <strong>del</strong>l’unità e identitànazionale; ma lavorano <strong>per</strong>l’islamizzazione <strong>del</strong> nostro Paese,confondendo il “tricolore” con la“mezzaluna”.un’economia crim<strong>in</strong>ale e agliaiuti <strong>in</strong>ternazionali. Non tuttele regioni che aspirano a unamaggiore autonomia, devonoseguire la via <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>dipendenza.In <strong>Italia</strong> con il federalismo èpossibile riequilibrare i rapportitra centro e <strong>per</strong>iferia, tra regioni“ricche” e regioni “povere”,dare responsabilità a regioni ecomuni sul lato <strong>del</strong>la spesa, farriscoprire agli italiani il legametra comunità e territorio (primalocale e poi nazionale) e qu<strong>in</strong>diil significato <strong>del</strong>le parole Patriae <strong>Italia</strong>.Patria e <strong>Italia</strong>, sono parole chedecenni di multiculturalismo, dipseudo pacifismo e terzomondismocattomarxista, hanno <strong>in</strong>segnatoa disprezzare e ignorare.A disprezzare, comequei giovani <strong>del</strong>l’estremas<strong>in</strong>istra, che aRoma e a Mestre (Venezia)nel giugno <strong>del</strong>2004, marciando <strong>per</strong> la“pace”, <strong>in</strong>neggiavanoa B<strong>in</strong> Laden e offendevanola memoria de<strong>in</strong>ostri caduti gridando:.federalismoSolo attraverso il federalismoè possibilemantenere unito ilnostro Paese, <strong>per</strong>chél’unità nazionale nonè un dogma <strong>in</strong>tangibile,che qualcunopuò imporre dall’altosenza il consenso <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>teranazione. LaYugoslavia e la Cecoslovacchiasi divisero:la prima <strong>in</strong> modo violentoe la seconda <strong>in</strong>modo pacifico. Sonocrollati l’Im<strong>per</strong>o Romano e laRepubblica di Venezia, conuna storia, un peso politico edeconomico, ben su<strong>per</strong>iori allanostra giovane e fragile <strong>Italia</strong>.Questo la storia <strong>in</strong>segna, chi haAgieri impiegati nella lotta contro gli <strong>in</strong>sorgenti meridionali.Una guerra civilie (1860 - 1865) che fece più vittime <strong>del</strong>le tre guerre d’<strong>in</strong>dipendenzaa cuore l’unità <strong>del</strong> Paese nondovrebbe dimenticarlo.Negare il federalismo significacostr<strong>in</strong>gere le regioni <strong>del</strong> Norda seguire la via <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>dipendenza,<strong>per</strong> porre f<strong>in</strong>e: all’autoritàsoffocante di uno Stato centralistae a un <strong>in</strong>iquo rapporto traregioni.Un <strong>in</strong>iquo rapporto, che assegnaalle regioni a statutospeciale, maggiore autonomiarispetto a quelle a statuto ord<strong>in</strong>ario;autonomia che andrebbeestesa a tutte le regioni italiane.Un <strong>in</strong>iquo rapporto, che vede: leregioni “ricche” (quelle a maggiorPIL) ricevere dallo Statomeno denaro di quanto raccoltosul loro territorio, sotto formadi tributi; mentre le regioni “povere”(quelle con il m<strong>in</strong>or PIL)ricevono dallo Stato più denarodi quanto raccolto sul loroterritorio. Le regioni “ricche”,sono quelle a statuto ord<strong>in</strong>ario<strong>del</strong> Nord (Veneto, Lombardia,Piemonte, Emilia Romagna eLiguria); le regioni “povere”,sono quelle <strong>del</strong> Sud (Calabria,Campania, Basilicata, Puglia,Sicilia, ecc.). Nel Mezzogiornoquesto <strong>in</strong>iquo sistema alimentale cosche mafiose e l’assistenzialismo:falsi <strong>in</strong>validi, dipendentipubblici <strong>in</strong> esubero (i ventisettemila<strong>del</strong>la Sicilia contro itremila <strong>del</strong>la Lombardia) o<strong>per</strong>epubbliche <strong>in</strong>utili o mai completate,servizi pubblici <strong>in</strong>efficienti,consulenze affidate a professionistie imprese <strong>per</strong> soli f<strong>in</strong>iclientelari.La “questione settentrionale”non va sottovalutata, il nordcolpito dalla crisi è stanco e nonè nelle condizioni di sostenere:uno Stato <strong>in</strong>efficiente e corrotto,un sud assistito e mafioso.Chi oggi si oppone al federalismo:é legato a una visioneretorica <strong>del</strong>l’ideale nazionale,o vuole mantenere l’attuale sistemaparassitario e <strong>in</strong>efficienteche regola i rapporti tra norde sud. Ai primi va riconosciutoil merito <strong>del</strong>la buona fede,si oppongono al federalismo<strong>per</strong>ché temono che il Paese siframmenti con il prevalere degli“egoismi” regionali, sia vanificatoe vilipeso il sacrificio dichi <strong>per</strong> l’unità e l’<strong>in</strong>dipendenza<strong>del</strong>l’<strong>Italia</strong> ha donato la vita. Abbiamoil dovere di riconoscere erispettare il sacrificio di chi hasofferto e <strong>per</strong>duto la vita <strong>per</strong> ilnostro Paese nelle battaglie e neimoti risorgimentali, nelle tr<strong>in</strong>cee<strong>del</strong> Carso e <strong>del</strong> <strong>Piave</strong>, <strong>per</strong>liberare l’<strong>Italia</strong> dall’<strong>in</strong>vasore tedesconella guerra partigiana o<strong>per</strong> salvare l’onore <strong>del</strong>la stessasotto le <strong>in</strong>segne <strong>del</strong>la RepubblicaSociale; questi sono i nostrimorti e i nostri eroi. Ai second<strong>in</strong>on va riconosciuta alcunaragione, il loro comportamentomesch<strong>in</strong>o é privo di ogni connotazionepatriottica; sono parassitiche vivono e pros<strong>per</strong>anocon i soldi che dalle regioni <strong>del</strong>nord arrivano a quelle <strong>del</strong> sude con il federalismo temono di<strong>per</strong>derli. Patrioti <strong>per</strong> la “pagnotta”e non <strong>per</strong> amor di Patria.islamLa vicenda <strong>del</strong> Kosovo suonacome un monito <strong>per</strong> l’Europa,non solo <strong>per</strong> l’eventuale effettodom<strong>in</strong>o <strong>del</strong>la secessione<strong>del</strong>le micro-patrie, ma anche<strong>per</strong> la presenza <strong>del</strong>le enclavid’immigrati islamici radicatenella stessa. Enclavi non <strong>in</strong>tegratee pronte a esplodere, conesiti fatali <strong>per</strong> l’identità e <strong>in</strong>tegrità<strong>del</strong>l’Europa e le nazioniMappa <strong>del</strong>le enclaviislamiche <strong>in</strong> Franciache la compongo.Uno scenario che sembra manifestarsicon gli attentati diLondra e di Madrid, le rivoltenelle “balenieu” francesi, conla pretesa <strong>del</strong>le comunità islamichedi imporre le proprienorme e tradizioni anche quando<strong>in</strong>compatibili con le nostre(burqa, <strong>in</strong>fibulazione, rifiuto<strong>del</strong>lo Stato laico, discrim<strong>in</strong>azioniuomo-donna).Le enclavi islamiche sono iquartieri a maggioranza mussulmanatrasformati <strong>in</strong> casba,dove diffusa é la microcrim<strong>in</strong>alitàe forti le tensioni etniche.L’Europa pullula di questi ghettiche m<strong>in</strong>acciano la sicurezza eoffendono <strong>del</strong>le nostre città.Decisivo nella formazione nelconsolidamento <strong>del</strong>le enclaviislamiche, sono le politiche <strong>in</strong>materia d’immigrazione e laconcessione <strong>del</strong> diritto di votoagli immigrati. Un diritto chela chiesa cattolica, la destra<strong>del</strong>l’on. Gianfranco F<strong>in</strong>i e las<strong>in</strong>istra vorrebbero concedere.Questi soggetti si propongonocome garanti <strong>del</strong>l’unità eidentità nazionale; ma lavorano<strong>per</strong> l’islamizzazione <strong>del</strong> nostroPaese e qu<strong>in</strong>di <strong>per</strong> la sua disgregazione.Le enclavi islamiche sono presenti<strong>in</strong> tutta Europa (Francia,Gran Bretagna e Olanda <strong>in</strong> particolare)con una distribuzionea macchia di leopardo. Sonocomposte d’immigrati regolarie irregolari, molti di secondagenerazione (figli d’immigrat<strong>in</strong>ati e cresciuti <strong>in</strong> Europa).Enclavi che potrebbero, analogamentea quanto avvenuto <strong>in</strong>Kosovo, aspirare alla “secessione”.Un’<strong>in</strong>dipendenza di fattoe non di diritto, quest’ultimadifficile da ottenere. Un’<strong>in</strong>dipendenzabasata sull’autogovernodei quartieri, <strong>del</strong>le città e<strong>del</strong>le prov<strong>in</strong>cie dove gli immigratimussulmani sono maggioranza,aree dove l’unicalegge vigente diverrebbequella islamica, (la “sharia”)e l’unica autoritàriconosciuta quella <strong>del</strong>l’iman.Enclavi di fatto<strong>in</strong>dipendenti dal governocentrale, come avvieneoggi nelle prov<strong>in</strong>cie <strong>del</strong>l’Afghanistane <strong>del</strong> Pakistanoccupate dai talebani.Una situazione similesi riscontra nelle zone piùdegradate <strong>del</strong>l’<strong>Italia</strong> meridionale,dove l’unicalegge rispettata è quella<strong>del</strong>la mafia e l’unica autoritàriconosciuta è quelladei clan.Enclavi islamiche reseforti da una crescita demograficaelevata, conseguenza<strong>del</strong>l’arrivo di nuoviimmigrati e <strong>del</strong>la maggiorefertilità degli stessi; dall’averottenuto il diritto di voto e qu<strong>in</strong>dila possibilità di organizzarsi<strong>in</strong> partiti politici ed eleggere ipropri rappresentanti nelle istituzionidi governo; dall’aiutoesterno di organizzazioni terroristichedi tipo jihadista, di Paesimussulmani ostili all’Europacome l’Iran, di Paesi mussulmaniche mirano a islamizzarel’Europa, <strong>per</strong> condizionare lescelte politiche ed economiche(la Turchia che aspira aentrare nell’Unione Europea el’Arabia Saudita, che f<strong>in</strong>anziale pr<strong>in</strong>cipali moschee d’Europae con l’Europa ha forti legamieconomici). Il Kosovo divenne<strong>in</strong>dipendente <strong>per</strong>ché i separatistialbanesi erano demograficamenteforti e avevano l’appoggio<strong>del</strong>la Nato e <strong>del</strong> mondoislamico. Queste sono le causeche rendono fragile la nostraunità e identità nazionale; nonil “secessionismo” padano, chedi questa “fragilità” è il s<strong>in</strong>tomoe non la causa. Può chi governaignorare tutto questo senza pregiudicareil futuro <strong>del</strong> Paese?Giorgio Da Gai


Intervista a Gianluca Panto nuovosegretario <strong>del</strong> Partito Nasional VenetoSan Nicoletto illum<strong>in</strong>ato“Rispetterò il <strong>per</strong>corso ispiratodallo spirito <strong>in</strong>dipendistadei soci fondatori”Va sull’ali dei gabbiani<strong>per</strong> le calli e pei campiellila novella ai venezianid’un risorto fra i gioielli.Splende <strong>in</strong>fatti nella nottepresso il lidico arenilea <strong>in</strong>dicar marciane rottedi Nicola il CampanileI nostri complimenti. Qualisono i passi che hannoportato all’elezione?Gianluca Busato, il precedentesegretario ha scelto di fare unpasso <strong>in</strong>dietro . Lui restanel direttivo ma ha ritenutoche la sua presenzapotesse essere troppopredom<strong>in</strong>ante <strong>per</strong> unaorganizzazione che habisogno di crescere.Un atto di responsabilitàdi una <strong>per</strong>sona chestimo .Vi siete presentatialle elezioni regionalicon Lei candidatopresidenteI risultati elettorali medi<strong>del</strong> Veneto sono statial di sotto <strong>del</strong>le nostreaspettative, eccetto laprov<strong>in</strong>cia di Treviso e diVenezia.Nella prima , nella qualerisiedo, ho avuto alcunecent<strong>in</strong>aia di preferenze<strong>per</strong>sonali ed <strong>in</strong> una dec<strong>in</strong>adi comuni ci siamoattestati <strong>in</strong>torno al 1% .Un risultato <strong>in</strong>coraggiante,che ha portato l’assembleaad <strong>in</strong>dividuare <strong>in</strong> me la<strong>per</strong>sona più rappresentativa almomento.Come ne esce l’<strong>in</strong>dipendentismoveneto da questeelezioniVoti non tanti ma la partecipazioneelettorale è stata importante.Vede, la nostra presenzaè stata equivalente ad un manifesto.A qualcuno sarà sembratauna sconfitta . Ma noi abbiamouna strategia.Ci siamo presentati agli elettoricon un messaggio forte , come<strong>per</strong> dire “eccoci”, ora anche<strong>in</strong> Veneto esiste un movimento<strong>in</strong>dipendentista alla stregua dialtre nazione europee, quali Catalogna,Scozia, Fiandre.F<strong>in</strong>almente la gente ha potutoconoscerci e adesso può scegliere.Presto credo ci darà maggiorefiducia, con calma e senza fretta,ma consideri che è un processo<strong>in</strong>evitabile, verso cui ten<strong>del</strong>’Europa, quello <strong>del</strong>l’autogoverno<strong>del</strong>le nazioni.Come sarà contraddist<strong>in</strong>tala vostra gestione?Il mio programma vuole essereall’<strong>in</strong>segna <strong>del</strong>la cont<strong>in</strong>uità e rispetteròil <strong>per</strong>corso ispirato dallospirito <strong>in</strong>dipendista tracciatodai soci fondatori, qu<strong>in</strong>di nessunlegame od allenze con partitiitalianisti ne ora ne mai. Collaboreremosolo con movimentio candidati che accetteranno esi dichiareranno favorevoli allacostituzione di uno Stato Veneto<strong>in</strong>dipendente, con serietà, all’<strong>in</strong>segna<strong>del</strong>la non violenza edattraverso un processo legale edemocratico.Non è una posizione un pòtroppo <strong>in</strong>transigente?Non ci <strong>in</strong>teressa raccattare qualchepoltronc<strong>in</strong>a di r<strong>in</strong>calzo <strong>in</strong>comuni e prov<strong>in</strong>cie.La nostra azione ha ampio respiroe punta a diventare una <strong>del</strong>leforze di riferimento <strong>in</strong> Veneto nelgiro di un <strong>per</strong>iodo che non hascadenze a breve ma almeno nelmedio term<strong>in</strong>e.Guardi le Fiandre, hanno comenoi nel 2001 e ora sono al governo<strong>del</strong> Belgio.Questa coerenza ci premierà,d’altro canto i temi semplicementeautonomisti hanno fatto ilproprio <strong>tempo</strong> e sono <strong>in</strong> proc<strong>in</strong>todi segnare il passo.Noi siamo <strong>ancora</strong> molto piccolima possiamo solo crescere, e lovediamo ogni giorno.Hanno detto che siete quattrogatti...Non credo proprio, quanto amilitanti non temiamo confronti,anzi è proprio uno dei nostripunti di forza, noi siamo <strong>in</strong> tanti.Attualmente la nostra forza è sicuramentesottorappresentata.E questo vale anche alivello direttivo, questonon è un partito “oneman company” basatosulla mia <strong>per</strong>sona, siamo<strong>in</strong>tercambiabili e ci sononumerosi altri elementi .Busato, appunto, Pizzatie altri che stanno crescendo.E con i Veneti, l’altropartito <strong>in</strong>dipendista?I rapporti si stanno consolidando,anzi direi chesono molto buoni.Questo potrebbe forseportare ad una fusioneo <strong>per</strong> lo meno ad una seriedi alleanze elettorali.Loro sono effettivamente<strong>in</strong>dipendentisti come noi,qu<strong>in</strong>di avanti tutta.Loro che organizzazionepossono vantare?Sono tanti quanti noi, qu<strong>in</strong>di laforza territoriale automaticamanteraddoppierebbe, noi fortia Treviso e Venezia, loro a Padovae Vicenza.Senza contare che a Verona stiamobene entrambi.Siete di destra o di s<strong>in</strong>istra?Siamo trasversali, l’unione fa laforza, oggi non possiamo <strong>per</strong>metterciil lusso di <strong>per</strong>derci <strong>in</strong>questi meandri. La situazioneeconomica è grave e prima neusciamo dall’<strong>Italia</strong> meglio è,tanto così ogni giorno che passaè solo uno stillicidio <strong>per</strong> noiveneti, una <strong>per</strong>dita di <strong>tempo</strong> e dirisorse, nostre ovviamente.Come quando la borsa crolla sideve vendere subito. Se possofare una battuta “stop loss <strong>Italia</strong>”.Ma non le sembra fantascienza?Provi ad <strong>in</strong>tervistare un cittad<strong>in</strong>edi Bel<strong>in</strong>o Est nel 1989, l’annoprima <strong>del</strong>la caduta <strong>del</strong> muro.O con un cittad<strong>in</strong>o ex-yugoslavo.Tutto sembrava immutabile,ma tutto è cambiato, successeallora, succederà di nuovo.Oggi noi siamo nella Yugo-<strong>Italia</strong>.Un bel giorno f<strong>in</strong>irà.Qu<strong>in</strong>di diventeremo <strong>in</strong>dipendenti?Lo s<strong>per</strong>o.Roberto MomoDi fronte al primo porto<strong>del</strong>la SerenissimaRepubblica e specchiod’acqua nel quale annualmentesi svolge la cerimonia <strong>del</strong> simbolicosposalizio di Veneziacon il mare, <strong>in</strong> quella zona fortunatamente<strong>ancora</strong> boscosa ebuia <strong>del</strong> Nord <strong>del</strong> nostro Lido,sciaguratamente f<strong>in</strong> troppo <strong>in</strong>urbato,la suggestiva illum<strong>in</strong>azione<strong>del</strong> Campanile <strong>del</strong>la storicachiesa di San Nicolò, accen<strong>del</strong>e fantasie e suscita emozioni.La gente plaude a quella lodevole<strong>in</strong>iziativa di valorizzazioneambientale e storica <strong>del</strong> nostrocapolavoro di arte sacra e negode le molteplici piacevolezze.Il colto poeta pianista e studiosodi letteratura greca e lat<strong>in</strong>a GiacomoBernasconi si è simpaticamenteespresso nella s<strong>in</strong>teticae pregnante modalità dei versi.Noi <strong>del</strong> Comitato “Campanedi Lepanto” siamo veramentefelici <strong>del</strong> buon lavoro fatto <strong>in</strong>clusala manutenzione <strong>del</strong> coroligneo <strong>del</strong>lo scultore da Crema.Un’altra o<strong>per</strong>a d’arte da vederee godere unitamente al preziosoaltare.Ferruccio Falconie diffonde dal suo nidoqual brillante a regal storiadi Venezia e <strong>del</strong> suo Lidonuova luce e nuova gloria.I suoi pari dei sestieriguardan lieti a quella sponda<strong>del</strong> fratello i tratti austeririspecchiarsi sopra l’onda.Solamente quel dì Marcosbircia fosco a quella luce,teme forse qualche sbarcod’un predone ardito e truce,ma ben tosto si riassettae dismette il far pugnace,<strong>per</strong>ché l’angelo <strong>in</strong> vedettascorge solo un mar di pace.S’alza allora un coro gratoda Venezia a quel gioiello,che presenta illum<strong>in</strong>atoun fior nuovo al bel mantello,e la <strong>per</strong>la trascendenteserenissima e div<strong>in</strong>aporge un grazie deferentedalla splendida mar<strong>in</strong>a,e gioiosa str<strong>in</strong>ge al cuorequei lidensi suoi fe<strong>del</strong>iche hanno acceso un nuovo fioreai suoi sacri augusti veli.Su, splendete arcane stelle,su, raggiate sole e luna,che di Dio sorta vedetenuova luce alla laguna.Giacomo Bernasconi


Comitato Imprenditori Veneti “<strong>Piave</strong> 2000”con la collaborazione <strong>del</strong><strong>Museo</strong> <strong>del</strong> <strong>Piave</strong> “V<strong>in</strong>cenzo Colognese”CAORERA DI VAS (BL)All’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong> MUSEO DEL PIAVE sono o<strong>per</strong>ative5 postazioni di VOLO SIMULATO MULTIMEDIALE:1 postazione con aerei <strong>del</strong>la Grande Guerra,2 postazioni con aerei da caccia, aerei commercialie Boe<strong>in</strong>g e, entro Luglio 2009, saranno o<strong>per</strong>ativi2 simulacri degli aerei Spad XIII di FrancescoBaracca e Fokker Dr1 <strong>del</strong> Barone Rosso <strong>per</strong> unostraord<strong>in</strong>ario decollo e sorvolo sui territori <strong>del</strong>laGRANDE GUERRA e <strong>del</strong> RESTO DEL MONDO.Unico museo <strong>in</strong> Europa.Patroc<strong>in</strong>io richiesto a:con la collaborazione di:Regione<strong>del</strong> VenetoProv<strong>in</strong>ciadi TrevisoComunedi SuseganaComunedi VasFesteggiamentiCollaltoGruppo Alp<strong>in</strong>iCollaltoSulle orme <strong>del</strong>laGrande GuerraVisita guidata ad alcune o<strong>per</strong>e di <strong>in</strong>gegneria militare realizzate dall’esercito austro-ungarico,Comando supremo Im<strong>per</strong>atore Carlo I d’Asburgo ai fronti, Gen. Arciduca Giuseppe d’Asburgo e Gen. Boroevic, ˆa partire dal 10 novembre 1917 dal <strong>Piave</strong> e sulle coll<strong>in</strong>e di Collalto. Visita particolare ai siti storici <strong>del</strong>la zona.Comandante Supremo Im<strong>per</strong>atore Carlo Id’Asburgo. Beatificato dal Papa a Piazza S.Pietro il 03/10/2004.Battaglia <strong>del</strong> Solstizio. Foto tratta <strong>in</strong> esclusiva dal quotidiano viennese “Das <strong>in</strong>teressante Blatt” <strong>del</strong> 1918, donatocidal giornalista e scrittore Alessandro Marzo Magno (che r<strong>in</strong>graziamo di cuore) <strong>in</strong> occasione <strong>del</strong>la presentazione <strong>del</strong>libro “<strong>Piave</strong>” avvenuta il 5 giugno 2010 presso il <strong>Museo</strong> <strong>del</strong> <strong>Piave</strong> “V<strong>in</strong>cenzo Colognese. La foto scattata dalla s<strong>in</strong>istra<strong>Piave</strong>, a Falzè, al <strong>tempo</strong> territorio austriaco, mostra una fase di attacco, con l’attraversamento <strong>del</strong>le truppe austro-ungariche,trasportate da barche “Ponton”, verso il Montello. In lontananza si scorgono numerose barche, <strong>ancora</strong>te congrosse catene, cordami e vericelli, che formano un ponte tra Villa Jacur a S. Anna di Collalto e Campagnole di Nervesa.Domenica 25 Luglio 2010Ritrovo dalle ore 7.30 - Partenza alle ore 8.00 - Dodicesima escursionePartenza ore 8.00 da Sant'Anna organizzata dal <strong>Museo</strong> <strong>del</strong> <strong>Piave</strong> "V<strong>in</strong>cenzo Colognese" - Comitato Imprenditori Veneti "<strong>Piave</strong> 2000" <strong>in</strong> collaborazione con il GruppoFesteggiamenti e Alp<strong>in</strong>i di Collalto. Cenni storici di Tarcisio Zanchetta sulla antichissima chiesa di S. Anna (anno 1265 Santa Maria di Mercatello) ai Mercatelli. La guida, TarcisioZanchetta, spiegherà, fra l'altro, il significato <strong>del</strong> labir<strong>in</strong>to, a forma di tria, <strong>in</strong>ciso su un blocco di pietra e posto sulla sommità di una parete esterna <strong>del</strong>la chiesa. Si proseguirà lungoil sentiero <strong>del</strong> fiume Soligo e <strong>del</strong> <strong>Piave</strong>, dove sono stati posti i cartelli <strong>in</strong>dicatori e chiamati Sentieri <strong>del</strong>la Pace, situati sui luoghi <strong>del</strong>la prima l<strong>in</strong>ea <strong>del</strong>la Grande Guerra. Visite ai siticon Diotisalvi Per<strong>in</strong>, Angelo Pisu e Pietro Stefan: tr<strong>in</strong>cee, grotte, gallerie, postazioni di mitragliatrici <strong>del</strong>la Grande Guerra, compresa la grande Grotta millenaria poi adibita ad ospedaleaustro-ungarico nel 1918. Con Tarcisio Zanchetta, visita ai ponti <strong>del</strong> <strong>per</strong>iodo lombardo-veneto e visita a ponti e tratti <strong>del</strong>la cosiddetta Strada Augusta Alt<strong>in</strong>ate o OpitergiumTridentum. Auspichiamo che <strong>in</strong> prossimità <strong>del</strong>l'ultimo resto <strong>del</strong>le fondazioni <strong>del</strong> ponte sul Ruio <strong>del</strong> M<strong>in</strong>, verso la zona M<strong>in</strong>a, non passi la condotta 'devastante' <strong>del</strong>la grossa l<strong>in</strong>eadi gas metano.Tempo <strong>per</strong>mettendo, si potrebbe visitare, <strong>in</strong> località M<strong>in</strong>a, la grotta <strong>del</strong> cannone 1918, ora <strong>del</strong>la Madonna di Lourdes, all'<strong>in</strong>terno <strong>del</strong>la quale sulla s<strong>in</strong>istra si può<strong>in</strong>travedere una portic<strong>in</strong>a murata che chiude una galleria, progettata (qualora sia completa) ad osservatorio verso Nervesa. Sulla sommità <strong>del</strong>la grotta c'era una chiesetta, dedicataa San Pietro d'Alcàntara, distrutta nella Grande Guerra, di cui sono rimaste le fondazioni e, sulla s<strong>in</strong>istra nascosta nell'erba, una lunga scal<strong>in</strong>ata. Altre <strong>in</strong>formazioni sonoriportate nel libro <strong>del</strong> nostro Comitato dal titolo: "Conti di Treviso, di Collalto, di Collalto e San Salvatore".Durata <strong>per</strong>corso circa 4 ore (è consigliata un'adeguata scorta di acqua). Visita guidata a cura di Diotisalvi Per<strong>in</strong>, Angelo Pisu e Tarcisio Zanchetta <strong>per</strong> i siti archeologici, le Chiese nel territorio e la venerazioneCristiana <strong>del</strong>le popolazioni <strong>del</strong>la Serenissima Repubblica di San Marco e <strong>del</strong> nostro protettore Beato e Santo Padre Marco d’Aviano (taumaturgo, diplomatico, eroe).Saranno disponibili le pubblicazioni <strong>del</strong>la collana “IL FRONTE DIMENTICATO” e varia documentazione <strong>in</strong>edita.Durante l’escursione sorvolo di aerei storici e <strong>del</strong>lo Spad XIII, copia<strong>del</strong>l’aereo <strong>del</strong>l’“asso degli assi” Magg. Francesco Baracca, realizzato<strong>per</strong> il <strong>Museo</strong> <strong>del</strong> <strong>Piave</strong> “V<strong>in</strong>cenzo Colognese” di Caorera di Vasdal Comandante Giancarlo Zanardo, costruttore e pilota."Sulle ali <strong>del</strong>la memoria. Percorsi attraverso la Grande Guerraa bordo <strong>del</strong>lo SPAD XIII di Francesco Baracca; nell'ambito di unprogetto <strong>del</strong>la Comunità Montana Feltr<strong>in</strong>a e <strong>del</strong> Comune di Vas, cof<strong>in</strong>anziatodall'Unione Europea mediante il F.E.S.R. - Iniziativa ComunitariaINTERREG IIIA <strong>Italia</strong>-Austria 2000-2006".Il programma INTERREG <strong>Italia</strong>-Austria è f<strong>in</strong>anziato dall'Unione Europea,dalla Regione Veneto e da fondi nazionali.Sponsor ufficialeUn NUOVO SITO su Collaltoe d<strong>in</strong>torni con molte novità www.collaltograndeguerra.it PEDEROBBAS. Anna di CollaltoCONSIGLI UTILI: Munirsi di pila ed abbigliamento adeguato <strong>per</strong> muoversi tra i boschi. È consentito l’uso <strong>del</strong>la macch<strong>in</strong>a fotografica e <strong>del</strong>la telecamera.Si r<strong>in</strong>graziano <strong>per</strong> la gentile concessione i proprietari dei fondi privati, <strong>per</strong> aver autorizzato l’accesso.Avvertenza sulle o<strong>per</strong>e d’<strong>in</strong>gegneria bellica <strong>in</strong> Comune di Susegana. Quasi tutta la zona <strong>in</strong>teressata si trova <strong>in</strong> PROPRIETÀ PRIVATA,gran parte nella TENUTA COLLALTO, <strong>per</strong>tanto non visitabile anche <strong>per</strong> motivi di sicurezza: <strong>per</strong>icoli di frane, crolli di massi e scavi di tr<strong>in</strong>ceenon protetti.Per una questione di sicurezza, all’escursione potranno partecipare massimo 100 <strong>per</strong>sone.Per <strong>in</strong>formazioni: www.museo<strong>del</strong>piave.it - <strong>in</strong>fo@museo<strong>del</strong>piavev<strong>in</strong>cenzocolognese.it - www.collaltograndeguerra.itLA PARTECIPAZIONEALLA VISITA È GRATUITAGli organizzatori decl<strong>in</strong>ano ogni responsabilità <strong>per</strong>danni a <strong>per</strong>sone e cose avvenuti durante il <strong>per</strong>corso.CSC S. Lucia di <strong>Piave</strong>


Iniziative Culturali, Storiche e Sociali curate dalComitato Imprenditori Veneti “<strong>Piave</strong> 2000” di Ponte <strong>del</strong>la Priula (TV)e il <strong>Museo</strong> <strong>del</strong> <strong>Piave</strong> “V<strong>in</strong>cenzo Colognese” di Caorera di Vas (BL)Per ulteriori notizie vedere i siti: www.collaltograndeguerra.it - www.museo<strong>del</strong>piave.itPresentazione <strong>del</strong>lo Spad XIII aNervesa <strong>del</strong>la Battaglia il 20 giugno 2010.Hanno presenziato diverse Autorità Militari e Civili, convari <strong>in</strong>terventi, molto significativo il messaggio letto daSergio Soldan <strong>del</strong> Capogruppo Pdl <strong>in</strong> Regione <strong>del</strong> Veneto,dott. Dario Bond.S<strong>in</strong>tesi <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>tervento <strong>del</strong> Presidente <strong>del</strong> <strong>Museo</strong> <strong>del</strong><strong>Piave</strong> Diotisalvi Per<strong>in</strong>.Lo SPAD XIII pilotato da Giancarlo Zanardo sarà presente presso l’AerocentenariaLa Com<strong>in</strong>a (PN) il 26 e 27 giugno 2010 alla grande manifestazioneaerea <strong>per</strong> il centenario.Sopra da sx.: Giovanni Baracca, nipote di Francesco Baracca; Giancarlo Zanardo e Diotisalvi Per<strong>in</strong>.A lato e sopra il pilota R<strong>in</strong>oPrizzon, con tanto entusiasmo,apre il “br<strong>in</strong>disi” con ilprosecco extra dry <strong>del</strong>l’az.agr. Antiche Terre dei Conti.Da sx: Paolo Colognese, Ass. Com. Coppe Alberto, Con. Com. Vas Sudiero Roberto, Rosanna Zanella,Diotisalvi Per<strong>in</strong>, Com. pilota Giancarlo Zanardo, Avv. Giovanni Baracca, Coll. pilota Comandante 51°Stormo Giandomenico Taricco, Ass. Prov. Tv Franco Conte, Com. Forestale Guido Spada, Vice Pres.Prov. Tv Floriano Zambon, Coll. pilota Roberto Sardo.Un grazie di cuore a tutte le autorità, agli amici<strong>del</strong> <strong>Museo</strong> <strong>del</strong> <strong>Piave</strong> “V<strong>in</strong>cenzo Colognese”.Oggi siamo qui grazie al comandante GiancarloZanardo che ha realizzato una mia idea:l’aereo Spad XIII di Francesco Baracca, <strong>per</strong> laricerca storica, promozione museale, <strong>del</strong> territorio,turistica, ecc... Ma il pensiero va, <strong>in</strong> primis, a elogiare chi, di fatto, ha contribuito a f<strong>in</strong>anziare la costruzione, <strong>del</strong>la copiafe<strong>del</strong>e, <strong>del</strong>l’aereo <strong>del</strong>l’asso dei cieli, che sono: la Regione <strong>del</strong> Veneto tramite il d<strong>in</strong>amico Dario Bond, la Comunità EuropeaInterreg III e il S<strong>in</strong>daco di Vas Andrea Biasiotto con la collaborazione <strong>del</strong>la Comunità Montana Feltr<strong>in</strong>a. Proprietario <strong>del</strong>l’aereoè il Comune di Vas. Vorrei chiarire che l’aereo non è stato realizzato <strong>per</strong> far propaganda di vittoria italiana, ma <strong>per</strong> i nefasti esiti<strong>del</strong>la assurda guerra tra contrapposti eserciti. Una guerra <strong>in</strong>utile fra popoli cristiani, dimostrazione ne è la citazione <strong>in</strong>dicatanella “posizio” beatificazione <strong>del</strong>l’Im<strong>per</strong>atore Carlo I d’Asburgo: la f<strong>in</strong>e è stata grazie a questo sant’uomoQu<strong>in</strong>di chiediamo alle Autorità di non <strong>in</strong>dicare nei manifesti degli anniversari, la scritta “VITTORIA” <strong>per</strong>ché alle cerimonie, <strong>per</strong>esempio, al Sacrario di Fagarè, sono presenti Autorità e solo pochi anziani ma non i giovani (come riferitomi quando abbiamorecu<strong>per</strong>ato i resti <strong>del</strong>l’aereo Spitfire dal S<strong>in</strong>daco di San Biagio di Callalta).Scusate, noi ci vergognamo di questa scritta quando abbiamo ospiti europei. Qualcuno dovrebbe svegliarsi siamo <strong>in</strong> Europa o<strong>in</strong> altri cont<strong>in</strong>enti? Ricordiamo che è stata l’<strong>Italia</strong> a dichiarare guerra nel 1915 all’Austria e non il contrario.Traiamo <strong>in</strong>segnamento dai nostri avi: l’unità dei popoli europei c’era già nel <strong>per</strong>iodo <strong>del</strong> Sacro Romano Im<strong>per</strong>o e, come diceBond, anche al <strong>tempo</strong> di Padre Marco d’Aviano che, con la vittoriosa battaglia di Vienna <strong>del</strong> 12 settembre 1683, coalizzò iregnanti europei.Alcuni momenti <strong>del</strong>la presentazione <strong>del</strong>lo Spad XIII e donazione <strong>del</strong>le litografie numerate alle Autorità e ai collaboratori.Particolari, <strong>del</strong> gesso completato,<strong>del</strong> monumento a Padre Marcod’Aviano; il carico curato dalloscultore Pietro Stefan con l’aiuto diEnzo Spironelli (di spalle) e l’arrivo<strong>in</strong> fonderia con le prime fasi di lavorazionea cera <strong>per</strong>sa.Inaugurazione <strong>del</strong> Monumento aVallonto di Fontanelle il 12 settembre2010 con la benedizione <strong>del</strong>parroco don Stefano Taffarel.L’<strong>in</strong>vito è stato <strong>in</strong>viato a S.E. CorradoPizziolo vescovo di VittorioVeneto e ad altre Autorità.Da sx: l’artista Loris Barro(che ha realizzato la sferad’acciaio), Fabio Stefan (<strong>del</strong>laFonderia artistica di bronzie due collaboratori) e ultimoa destra l’arch. Luig<strong>in</strong>oDal Mas (che ha realizzatoil progetto).Due soldi, <strong>del</strong> 1799, <strong>del</strong><strong>per</strong>iodo Lombardo-Veneto.Moneta trovata dall’artistaPietro Stefan dopo le recentipiogge sulle rive <strong>del</strong> Soligo,confluente con il <strong>Piave</strong> aSant’Anna di Collalto, sulsentiero che un <strong>tempo</strong> era lastrada Opitergium-Tridentummolto frequentata <strong>per</strong>gli spostamenti...Vallonto di Fontanelle.Incontro suPadre Marco d’Aviano.Presentazione <strong>del</strong>prossimo monumento.Da sx:Franco Andreetta,Diotisalvi Per<strong>in</strong>,il S<strong>in</strong>dacoAntonio D’Amicoe don BrunoneDe Toffol.Andreetta ci telefonadal suo ufficio esterocon una propostaconcreta, di farci caricodi promuovere presso le Ferrovie e Compagnie di Volo di <strong>in</strong>titolare un treno e un aereo,nella tratta Venezia-Vienna, a Marco d’Aviano come simbolo europeo.L’artista Giuseppe Lorenzet dona a Per<strong>in</strong> il bassorilievoche ritrae Padre Marco d’Aviano e la Battaglia di Vienna,o<strong>per</strong>a realizzata <strong>per</strong> devozione a Padre Marco.Intervento di Alessandro Biz, direttore de “Il <strong>Piave</strong>”che ha promosso tramite questo giornale una raccoltadi fondi <strong>per</strong> realizzare il Monumento.Riprendiamo quanto pubblicato su “Il <strong>Piave</strong>” alcuni mesi fa.Comunichiamo che è nato il vitell<strong>in</strong>o! Ma è già morto! È possibile vederequesta immag<strong>in</strong>e transitando sull’autostrada da Brescia Est verso Desenzano.Una tragedia che testimonia le problematiche sulle quote latte <strong>per</strong> troppo <strong>tempo</strong>non affrontate <strong>in</strong> modo adeguato dai politici di turno. Sono <strong>in</strong> atto <strong>in</strong> questigiorni proteste con presidi <strong>in</strong> Piemonte, Lombardia e Veneto. Nelle nostre zonela protesta è più flebile <strong>per</strong>ché <strong>in</strong> 20 anni di battaglie molte aziende sonogià fallite. L’Az. Agr. Gall<strong>in</strong>a Sereno di Ciliverghe di Mazzano (BS), alleva cent<strong>in</strong>aiadi capi di bestiame, è composta dai genitori con c<strong>in</strong>que figli e vari nipoti,si trova soffocata, come altre migliaia di aziende, magari ubicate <strong>in</strong> zone pocovisibili, da leggi <strong>in</strong>giuste ed assurde. Ha adottato con grande coraggio una formadi protesta “esas<strong>per</strong>ata”, ma secondo noi giusta, (vedi foto), <strong>in</strong> quanto lastampa non dà giusto spazio a queste vicende e a queste aziende agricole chelavorano e producono onestamente alimenti genu<strong>in</strong>i. Auspichiamo che la ChiesaCattolica, <strong>in</strong> prima <strong>per</strong>sona, si faccia carico presso i poteri forti di queste <strong>in</strong>iquità.Caorera, 23 giugno 2010.Enzo Checcagl<strong>in</strong>i,ex Comandante e pilotadi caccia <strong>del</strong>l’AreonauticaMilitare, mentre donaun qu<strong>in</strong>tale di libri storicisulla Grande Guerraalla sig.ra Rosanna Zanella,segretaria <strong>del</strong> <strong>Museo</strong><strong>del</strong> <strong>Piave</strong>.R<strong>in</strong>graziandolo di cuoreauspichiamo che anchealtre <strong>per</strong>sone possanoseguire l’esempio,<strong>per</strong> pubblicazioni e cimeli.


12• Luglio 2010specialeValdobbiadeneINTERVISTA AL SINDACO DI VALDOBBIADENE BERNARDINO ZAMBON“Ogni giorno vedo questa comunità che procedenella sua vita quotidiana <strong>in</strong> modo positivo”Buon giorno signor s<strong>in</strong>daco.Cosa ci racconta ad unanno dalla sua elezione?È passato “volando” il primoanno di mandato amm<strong>in</strong>istrativoed un bilancio diventa unmomento di riepilogo <strong>per</strong> mee <strong>per</strong> l’amm<strong>in</strong>istrazione. Dall’osservatorio<strong>del</strong> s<strong>in</strong>daco sivedono la città e le <strong>per</strong>sone dauna prospettiva unica ed <strong>in</strong>teressante.Innanzitutto devo diredi essere contento di essermiimpegnato <strong>per</strong> Valdobbiadenecome s<strong>in</strong>daco <strong>per</strong>chè ogni giornovedo questa comunità cheprocede nella sua vita quotidiana<strong>in</strong> modo positivo. Una realtàdi quasi 11.000 cittad<strong>in</strong>i che cela mettono tutta <strong>per</strong> valorizzarela loro <strong>per</strong>sona, la propria famigliae la propria professione,consapevoli che questi treaspetti <strong>del</strong>la vita sono <strong>in</strong>sc<strong>in</strong>dibilie sono motivo di dignità eorgoglio.Ed <strong>in</strong> questo procedere ho tentatodi mettere loro a disposizionenon solo il mio <strong>tempo</strong> masoprattutto la struttura amm<strong>in</strong>istrativae tutti i collaboratori(amm<strong>in</strong>istratori e <strong>per</strong>sonaledipendente) <strong>per</strong> favorire questocamm<strong>in</strong>o.L’organizzazione degli ufficicomunali, le riunioni quasi quotidianedi ascolto <strong>del</strong>le decisioniamm<strong>in</strong>istrative e di giunta edi consiglio sono stati il nostrolavoro.La ricerca sistematica di farerete nelle progettualità che riguardanoil territorio ed i lavoripubblici dall’ente regionalea tutti gli altri enti locali è illavoro che ci impegna tutti ecostituisce l’unica modalità <strong>per</strong>realizzare il programma amm<strong>in</strong>istrativo.Le difficoltà riguardano il momentodi <strong>in</strong>certezza economicae f<strong>in</strong>anziaria che attengono nonsolo all’economia imprenditorialema altrettanto a quellapubblica.Una situazione veramente mortificante<strong>per</strong> l’azione di governo<strong>del</strong>l’ente locale e che <strong>in</strong> Valdobbiadene,paese prevalentementeagricolo, si vive <strong>in</strong> modo ancorpiù preoccupante.Un territorio così esteso, unpaesaggio così straord<strong>in</strong>arioche tutti vogliamo vedere volano<strong>del</strong> progresso locale e cherisulta <strong>in</strong> questa situazione didifficile gestione.I temi <strong>del</strong>l’ambiente, con quelli<strong>del</strong>la sicurezza, il tema <strong>del</strong> turismoche è economia <strong>del</strong> territoriosono gli argomenti dovedovremmo <strong>in</strong>dirizzare le risorseche ci mancano e che vengonovia via tagliate dalle decisionipolitiche nazionali. Ecco <strong>per</strong>chéil nostro lavoro è quello dicercare di <strong>in</strong>serirsi <strong>in</strong> più alteprogettualità e contribuzioni,laddove è <strong>ancora</strong> possibile…Un quesito cruciale. Sta<strong>per</strong> essere approvato dallasua giunta il “Regolamentodi Polizia rurale” sull’usodei pesticidi da partedegli agricoltori. Nella visione<strong>in</strong> cui la coltivazione<strong>del</strong>la vite e la produzione<strong>del</strong> prestigioso ProseccoDocg dovrebbero fondersi<strong>in</strong> una politica turisticaed enogastronomia, comepensa di risolvere i problemicausati dall’uso di antiparassitarie diserbanti?Il regolamento di Polizia rurale,<strong>del</strong> 1956, va aggiornato.E la nostra Amm<strong>in</strong>istrazionelo farà assieme ai comuni <strong>in</strong>cui si coltiva il Prosecco docg.Non potrebbe sussistere unprovvedimento <strong>in</strong> agricolturavalido <strong>per</strong> un s<strong>in</strong>golo comune.Valdobbiadene ha fatto partirequesta <strong>in</strong>iziativa che ha visto lafirma di un protocollo d’<strong>in</strong>tesa<strong>per</strong> la stesura condivisa di unregolamento. Ovviamente ogniamm<strong>in</strong>istrazione comunale potràapportare <strong>in</strong>tegrazioni <strong>per</strong> ilproprio ambito di competenza.L’<strong>in</strong>tervento chimico <strong>in</strong> agricolturaritengo debba essere portatoverso azioni alternative sulpiano biologico e <strong>in</strong>teressantisulle opportunità economiche.Chi farà applicare e comequesto regolamento?Toccherà, come sempre, all’entelocale l’applicazione <strong>del</strong>le norme.Ecco <strong>per</strong>ché è giusto parlaredi condivisione di obiettivi econtrolli con tutti gli attori <strong>del</strong>lafiliera. Soprattutto con quanti<strong>in</strong>izieranno <strong>per</strong> primi credendociad un codice i comportamentomigliore.Che op<strong>in</strong>ione ha dei diserbanti?È al corrente <strong>del</strong>l’effettoche hanno nel terrenodi isterilimento e di destabilizzazione?Diserbanti, disseccanti e prodottichimici sono il risultato<strong>del</strong>la ricerca e <strong>del</strong> <strong>per</strong>corso economicodi molte aziende, quelleproduttrici <strong>del</strong> v<strong>in</strong>o e quelleproduttrici <strong>del</strong> fitofarmaco. Ingioco vi è il futuro ambientale e<strong>del</strong>le giovani generazioni.È d’accordo sull’idea di <strong>in</strong>coraggiareuna produzionepiù naturale, più attenta all’ambiente,<strong>per</strong> avere v<strong>in</strong>opiù sano e meno artificialeanche a costo di dim<strong>in</strong>uirela quantità prodotta?Le politiche agroalimentari nelterritorio <strong>del</strong>la Docg appartengonoben oltre l’ambito di competenzacomunale, al quale rimanel’azione di stimolo versola produzione di un v<strong>in</strong>o semprepiù sano e di una agricolturasempre più compatibile.Ha mai assaggiato un v<strong>in</strong>orealizzato con metodobiod<strong>in</strong>amico? Perchè nondare visibilità ai produttoriche o<strong>per</strong>ano una viticolturabiologica/biod<strong>in</strong>amica epremiarli <strong>per</strong> il loro impe-gno nel rispetto <strong>del</strong>l’ambiente?Mi è capitato di partecipare alladegustazione di v<strong>in</strong>o “biod<strong>in</strong>amico”e l’ho apprezzato comesi apprezzano gli eccellenti spumanti<strong>del</strong>le nostre aziende.Questi produttori rappresentanoun esempio da approfondiree diffondere. Credo che uncambiamento nella coltivazione<strong>del</strong>la vite e nella produzione<strong>del</strong> v<strong>in</strong>o <strong>in</strong> questa direzionenecessiti di un cambiamento dimentalità prima <strong>ancora</strong> che dimetodo di lavoro.Da <strong>tempo</strong> si parla di unlibro, ideato e f<strong>in</strong>anziatodalla sua Amm<strong>in</strong>istrazione.Quando uscirà?Il libro riguarda la storia diValdobbiadene. Come contenutiè già stato completato. Si trattadi passare alla stampa, facendoi conti <strong>del</strong>le risorse economichea disposizione. Un’o<strong>per</strong>adi sicuro <strong>in</strong>teresse <strong>per</strong> le nostrefamiglie.Antenna di Pianezze.Quanto <strong>tempo</strong> ci vorrà <strong>per</strong>abbatterla e normalizzareil complesso dei ripetitorisparsi sulla montagna?Il futuro <strong>del</strong>l’antenna di Pianezzesarà deciso a breve dallaSopr<strong>in</strong>tendenza. Il piano <strong>del</strong>leantenne <strong>del</strong> Cesen è oggetto dilavoro nell’Amm<strong>in</strong>istrazionesupportata da es<strong>per</strong>ti. La progettualitàdovrà tener conto<strong>del</strong>le esigenze <strong>del</strong>la comunitàlocale e <strong>del</strong>le emittenti e saràpresentata alla cittad<strong>in</strong>anza <strong>per</strong>essere discussa e condivisa. Èchiaro ovviamente che le antennedevono trasmettere i segnalie <strong>per</strong> farlo non possono esserenascoste.Enrico LancellottiA Valdobbiadene le esercitazionianti <strong>in</strong>cendio boschivoDa qualche anno i ServiziForestali <strong>del</strong>laRegione Veneto, responsabili<strong>del</strong>la lotta agli <strong>in</strong>cendiboschivi, organizzanoun’esercitazione a carattereregionale a cui partecipano,oltre a tutti i Servizi ForestaliProv<strong>in</strong>ciali, i Volontari Ant<strong>in</strong>cendiBoschivi e vari Entico<strong>in</strong>volti a diverso titolo.Quest’annola Prov<strong>in</strong>cia ospitanteè stata quella di Treviso e lalocalità prescelta è stata Pianezzedi Valdobbiadene.Due erano gli obiettivi pr<strong>in</strong>cipaliche i Servizi di Treviso,organizzatori <strong>del</strong>l’esercitazione,si erano proposti. Ilprimo consisteva nel provarela capacità di lavoro <strong>in</strong>tegratodei vari soggetti co<strong>in</strong>volti, soprattuttogli enti pubblici, nonostantela diversità dei ruolie procedure nell’ambito diquesto tipo di emergenza chesono gli <strong>in</strong>cendi boschivi.L’altro obiettivo più tecnico e<strong>per</strong> nulla scontato era quellodi riuscire a trasportare unacolonna d’acqua su un frontedi fuoco posto a due chilometridi distanza e a 400 metri didislivello.Le o<strong>per</strong>azioni sono com<strong>in</strong>ciatealle 8.30 e sono term<strong>in</strong>ate alle12.30 <strong>in</strong> <strong>per</strong>fetto orario, anchese a marg<strong>in</strong>e <strong>del</strong>l’obiettivopr<strong>in</strong>cipale, che era di portarel’acqua nella zona di <strong>in</strong>cendiosimulato attraverso duekm. di manichette, ne sianostate svolte altre, dai soccorsisanitari con ambulanze e conl’elicottero <strong>del</strong> 118 <strong>in</strong> collaborazionecol Soccorso Alp<strong>in</strong>o,alla ricerca di <strong>per</strong>sone con unitàc<strong>in</strong>ofile, ai collegamenti video<strong>in</strong> diretta dai luoghi <strong>del</strong>leo<strong>per</strong>azioni al campo base, <strong>per</strong>f<strong>in</strong>ire con il rancio preparatodall’ANA di Valdobbiadene.Successivamente si è tenutoun <strong>in</strong>contro tra tutti i partecipanti<strong>per</strong> dibattere, <strong>in</strong> positivoe <strong>in</strong> negativo, i vari aspetti <strong>del</strong>l’esercitazioneche nel complessoè andata molto benee ha centrato i due obiettiviproposti. I problemi presentatisisono stati brillantementesu<strong>per</strong>ati e questo certifica l’ottimolavoro svolto negli anni.In più di vent’anni la RegioneVeneto, <strong>in</strong> stretta collaborazionecon le Associazioni e iVolontari AIB e <strong>in</strong> altri ambiti,attraverso gli strumenti<strong>del</strong>l’educazione scolastica, laprevenzione generale, gli <strong>in</strong>vestimenti<strong>in</strong> mezzi e materiali,i corsi specifici a vari livelli<strong>per</strong> gli o<strong>per</strong>atori, ha acquisitomoltissima es<strong>per</strong>ienza ed èproiettata <strong>in</strong> questo settore aivertici nazionali.L’esercitazione non potevanon concludersi con un br<strong>in</strong>disif<strong>in</strong>ale di DOCG, offertodai Volontari AIB di Valdobbiadene.Si sono impegnati 60 mezzie tre elicotteri, 230 soggettidivisi tra funzionari e o<strong>per</strong>aiforestali dei Servizi di tutte leprov<strong>in</strong>ce venete, la Prefetturadi Treviso, i Vigili <strong>del</strong> Fuoco,il Corpo Forestale <strong>del</strong>lo Stato,i Carab<strong>in</strong>ieri, la Polizia Municipale,il SUEM 118, il SoccorsoAlp<strong>in</strong>o, molti Gruppidi Volontari Ant<strong>in</strong>cendi <strong>del</strong>laRegione, Volontari di ProtezioneCivile co<strong>in</strong>volti <strong>in</strong> variefunzioni. Il tutto alla presenzadi molte Autorità tra cui l’AssessoreRegionale alla ProtezioneCivile.Fabio Baratto


Luglio 2010 • 13specialeValdobbiadeneIl restauro <strong>del</strong> campanileCampanile restaurato! Dopo pochi mesi dilavori la torre è ritornata con tutto il suosplendore a dom<strong>in</strong>are la piazza, ed ergersifiero simbolo <strong>del</strong>la nostra ridente cittad<strong>in</strong>a!Quest’ultimo è stato un <strong>in</strong>tervento di restauro generale,<strong>in</strong>iziato ad ottobre <strong>del</strong>lo scorso anno con ilrifacimento <strong>del</strong> castello <strong>del</strong>le campane. La precedentestruttura, <strong>in</strong>fatti, era una <strong>del</strong>le cause pr<strong>in</strong>cipali<strong>del</strong> degrado <strong>del</strong> monumento: essendo rigidamente<strong>ancora</strong>ta, trasmetteva le vibrazioni prodottedal suono <strong>del</strong>le campane alle murature <strong>per</strong>imetrali,provocando dei distaccamenti di malta e sassi.I nuovi castelli <strong>del</strong>le campane sono posti su cusc<strong>in</strong>etti<strong>in</strong> neoprene, una gomma molto dura che<strong>per</strong>mette di assorbire gran parte <strong>del</strong>le vibrazioni,salvando così le murature <strong>in</strong> pietra.A Marzo <strong>del</strong> 2009 ha avuto <strong>in</strong>izio il restauro esternodi tutto il campanile f<strong>in</strong>o alla cuspide. E’ statoripulito dal materiale su<strong>per</strong>ficiale degradato, e rifugatocon nuova malta a base di calce; sono statirisanati i conci d’angolo con l’<strong>in</strong>iezione di barre <strong>in</strong>acciaio <strong>in</strong>ox e la ricostruzione <strong>del</strong>le parti mancantio deteriorate; è stata ripulita e stuccata tutta la cellasettecentesca restaurando tutti gli elementi lapidei<strong>del</strong>le bifore, <strong>del</strong>la balaustre ed i cornicioni; è statorit<strong>in</strong>teggiato il tamburo ottocentesco ado<strong>per</strong>andot<strong>in</strong>te che riprendono, tono su tono, i colori <strong>del</strong>lepietre e degli <strong>in</strong>tonaci sottostanti; è stata ripulita lafacciata pr<strong>in</strong>cipale; sono stati rifatti i vetri <strong>del</strong> quadrante<strong>del</strong>l’orologio e l’impianto di illum<strong>in</strong>azione<strong>del</strong>lo stesso; sono stati ripuliti e stuccati lo zoccoloe la grad<strong>in</strong>ata antistante.Si è cercato di <strong>in</strong>tervenire sul manufatto senza esagerare,mantenendo anche alcuni segni <strong>del</strong> <strong>tempo</strong>come le “ferite” <strong>del</strong>la Grande Guerra (ad esempioil colpo di mortaio che ha segnato parte <strong>del</strong>lo zoccoloe <strong>del</strong>la muratura sulla facciata ovest ed i colpidi fucile visibili sulla lapide antistante).Le campane hanno ripreso a suonare proprio il 15agosto 2009, <strong>in</strong> onore <strong>del</strong>la festa di Santa MariaAssunta, alla quale è dedicato il Duomo, ed <strong>in</strong> <strong>tempo</strong><strong>per</strong> salutare don Marcello Bett<strong>in</strong>, promotore <strong>del</strong>restauro, al quale vanno i più vivi r<strong>in</strong>graziamenti<strong>del</strong>la cittad<strong>in</strong>anza <strong>per</strong> tutto ciò che ha fatto <strong>per</strong> Valdobbiadene...non solo il campanile...Ri<strong>per</strong>corriamo, a grandi l<strong>in</strong>ee, la storia <strong>del</strong> più belmonumento <strong>del</strong> paese:Le prime notizie relative ad un campanile di Valdobbiadenele troviamo datate 1560. In questa data,<strong>in</strong>fatti, vi è la sostituzione <strong>del</strong> campanile diroccatocon un altro “staccato, che durò f<strong>in</strong>o al 1767”.L’attuale campanile è o<strong>per</strong>a <strong>del</strong>l’architetto FrancescoMaria Preti di Castelfranco (1701-1774), comerisultava dai disegni e dai documenti un <strong>tempo</strong>conservati presso l’archivio parrocchiale ed andati<strong>per</strong>duti con tutto il resto durante le rappresaglie el’<strong>in</strong>vasione <strong>del</strong>la prima guerra mondiale. Il grandeConflitto, <strong>in</strong>fatti, <strong>per</strong> Valdobbiadene è stato assai<strong>del</strong>eterio, radendo quasi radicalmente al suolol’<strong>in</strong>tero paese. I lavori di costruzione <strong>del</strong>l’attualecampanile, dunque, <strong>in</strong>iziarono nel 1743, fu mutatod’orientamento rispetto al precedente, portandoloparallelo alla chiesa; durarono 24 anniIl campanile, così term<strong>in</strong>ato f<strong>in</strong>o alla cella campanariaè stato dotato <strong>del</strong>la bella cuspide a cipollasolo nel 1810.Nel 1830 la sostituzione <strong>del</strong>le campane con “tregrosse campane ad <strong>in</strong>tonazione di forte concerto,<strong>in</strong> luogo di un campanone e tre o quattro m<strong>in</strong>ori”.Il campanile, come già detto, subì gravi danneggiamentidai bombardamenti <strong>del</strong>la Grande Guerradurante il 1917-18. Fu riparato, come fu ricostruitoil resto <strong>del</strong> paese.E, tra piccoli e grandi <strong>in</strong>terventi di restauro, giungecosì f<strong>in</strong>o ai giorni nostri, fiero simbolo e testimone<strong>del</strong>la storia di un paese.Giovanna CaprettaKarate clubValdobbiadene Crocetta,fra i migliori <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>Quest’anno il karate ClubValdobbiadene Crocettaha festeggiato i30 anni di attività. Fondato nel1980 da un gruppo di amici fracui Emanuela Callegaro, attualepresidente, c<strong>in</strong>tura nera qu<strong>in</strong>todan, Luig<strong>in</strong>o Benotto, maestro,c<strong>in</strong>tura bianca e rossa sesto dan,che ricopre la mansione di direttoretecnico e Walter Catto c<strong>in</strong>turanera quarto dan, allenatoredi karate oltre che assessore allosport. I corsi riprenderanno versola f<strong>in</strong>e di settembre. Si svolgerannoa Crocetta <strong>del</strong> Montellopresso la palestra <strong>del</strong>le scuolemedie nei giorni di lunedì egiovedì dalle 19.00 alle 20.00 ibamb<strong>in</strong>i dai 5 ai 12 anni, e dalle20 alle 21 la categoria adulti,che comprende tutti dai 13 anni<strong>in</strong> su. A Valdobbiadene le lezionidi karate si tengono presso lapalestra <strong>del</strong> Liceo scientifico neigiorni di mercoledì e venerdì congli stessi orari di Crocetta.Il karate Club ValdobbiadeneI fondatori <strong>del</strong>l’associazione di karateCrocetta a livello agonistico èfra le prime dieci associazioni alivello nazionale e fra le primetre a livello regionale. E’ <strong>in</strong>oltreuna <strong>del</strong>le poche associazioniche offre la possibilità di <strong>in</strong>iziarel’attività a soli c<strong>in</strong>que anni.Attualmente il gruppo conta 75bamb<strong>in</strong>i e 45 adulti.La società è iscritta alla Fjlcam,ovvero la federazione ufficialeaffiliata al Coni. Per <strong>in</strong>formazionie iscrizioni si può rivolgersidirettamente <strong>in</strong> palestra negliorari di allenamento oppurechiamare al n° tel. 0423 975408e chiedere di Emanuela.A.D.D.Amm<strong>in</strong>istrazione comunaleGiunta e recapitiBernard<strong>in</strong>o Zambon s<strong>in</strong>daco, referati: Affari generali, Polizia locale,Personale, Sanità, Istruzione e CulturaPietro Giorgio Davì, vices<strong>in</strong>daco, referati: Agricoltura, Attività produttive,Sportello unico <strong>per</strong> le attività produttive, Turismo, Protezione civileLuig<strong>in</strong>o Benotto, assessore all’Urbanistica e Edilizia privataAntonio Zanchetto assessore ai Servizi sociali e alla <strong>per</strong>sona, Politiche<strong>del</strong>l’occupazione, InformatizzazioneArrigo Zadra assessore ai Lavori pubblici, Decoro urbano, AmbienteWalter Catto assessore allo Sport, Politiche giovanili, Manifestazionied eventiGiuseppe Anselmi assessore al Bilancio, Tributi, Partecipazioni adATO, IPA e GALComune di ValdobbiadenePiazza Marconi, 1 - Valdobbiadene - tel. 0423 976810www.comune.valdobbiadene.tv.it


Da un’antica tradizione, la capacità di <strong>in</strong>novaree realizzare prodotti all’avvanguardiaMol<strong>in</strong>o Vendrame o<strong>per</strong>ada oltre due secol<strong>in</strong>ell’<strong>in</strong>dustria molitoriarealizzando, f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio, far<strong>in</strong>e<strong>per</strong> panificazione; <strong>in</strong> seguitoha <strong>in</strong>iziato la produzionedi far<strong>in</strong>e <strong>per</strong> pasticceria e daquasi un ventennio si è specializzatonella fabbricazionedi Far<strong>in</strong>e e Mix <strong>per</strong> pizza chesubito hanno ottenuto importanticonsensi di mercato.Per le pizzerie vengono realizzatele classiche Far<strong>in</strong>e“00” con la dicitura “SpecialPizza”, un prodotto oggi assaicomune e piuttosto diffusoche, appunto <strong>per</strong> questomotivo, pone i produttori ei distributori <strong>in</strong> forte concorrenzatra loro con la logicaconseguenza di restr<strong>in</strong>gere iprofitti <strong>per</strong> tutti.MIX,FARINE SPECIALIL’alternativa che Mol<strong>in</strong>o Vendramepone agli o<strong>per</strong>atori <strong>del</strong>settore sono i semilavorati,o Mix, <strong>del</strong>le miscele di far<strong>in</strong>especiali che danno ottimirisultati proponendosi comeprodotto di qualità su<strong>per</strong>iore.I Mix sono realizzati con far<strong>in</strong>a“00”, far<strong>in</strong>a di soia, lecit<strong>in</strong>adi soia, germe di grano duroe fiocchi di patate. Le <strong>per</strong>centualidi questi <strong>in</strong>gredientisono state ottenute a seguitodi anni di studi e prove pratichef<strong>in</strong>o al raggiungimentodi un prodotto bilanciato egradevole al palato <strong>del</strong> consumatore.Ogni <strong>in</strong>grediente dei Mix hauna sua specifica motivazione:la soia è un elementoantiossidante che notoriamentepreviene il colesteroloe con<strong>tempo</strong>raneamente, essendoun esaltatore di sapori,migliora la degustazione <strong>del</strong>prodotto f<strong>in</strong>ale e qu<strong>in</strong>di <strong>del</strong>lapizza.Queste sono due <strong>del</strong>le motivazioniche Mol<strong>in</strong>o Vendrame,nei <strong>per</strong>iodici <strong>in</strong>contri con ipizzaioli, propone ai potenzialiacquirenti <strong>per</strong> la scelta deiMix che, pur essendo commercializzaticon un prezzoleggermente su<strong>per</strong>iore allefar<strong>in</strong>e normali, si propongonocome alimento di qualità nelconcetto <strong>del</strong>la corretta alimentazione.Per approfondire la conoscenzadei suoi prodotti, Mol<strong>in</strong>oVendrame programmadei corsi giornalieri rivolti apizzaioli, gestori di pizzeriee distributori, anche pressole sedi dei rivenditori, <strong>in</strong> collaborazionecon il signor GabrieleMarches<strong>in</strong>, riconosciutoMaestro di Pizza <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> eall’estero.RICERCHEDI MERCATODa una approffondita ricercadi mercato effettuata sia<strong>in</strong> <strong>Italia</strong> che all’estero sonostati rilevati marg<strong>in</strong>i di crescita<strong>del</strong>la domanda di far<strong>in</strong>equalitative. Oggi ci si trova difronte ad una società dovele problematiche alimentarisono notevoli. La capacità<strong>del</strong>le <strong>in</strong>dustrie moderne é <strong>in</strong>dividuareprodotti <strong>in</strong>novativiche rispondano alle esigenzedi chi soffre di particolari patologie.F<strong>in</strong> dalle orig<strong>in</strong>i il Mol<strong>in</strong>o Vendrameha cercato di risponderea queste occorrenze,portando come prima azien-La pr<strong>in</strong>cipessa Anna Pio diSavoiada europea nel mercato la far<strong>in</strong>adi cotone, materia primaad alto contenuto proteico,non più commercializzata <strong>per</strong>problemi d’importazione, mariconosciuta da moti come “lafar<strong>in</strong>a dei miracoli”.Oggi, grazie ad un’osservazioneattenta dal mercato,con la preparazione nell’ambitolavorativo di tecnici e<strong>per</strong>sonale competenti e graziea importanti collaborazioni,Mol<strong>in</strong>o Vendrame ha prefissatonuovi obbiettivi.PRODOTTI SPECIALIIl primo che dovrebbe essereconcluso a breve term<strong>in</strong>eriguarda il progetto di portarenel mercato una nuova miscelamirta alla preparazionedi pizza <strong>per</strong> diabetici, grazieanche alla collaborazionecon l’università di Ud<strong>in</strong>e.Il diabete mellito è un problemache co<strong>in</strong>volge il 5% <strong>del</strong>lapopolazione mondiale (di cuiil 90% soffre di diabete mellitodi tipo 2). In <strong>Italia</strong> la <strong>per</strong>centualedi <strong>in</strong>dividui affetti dalla patologia è <strong>del</strong> 3%.Il diabete mellito è causatodall’<strong>in</strong>sufficienza funzionale<strong>del</strong>le cellule β <strong>del</strong>le isole diLanserhans le quali secernano<strong>in</strong>sul<strong>in</strong>a (ormone polipeptidico,con lo scopo distimolare l’assunzione di glucosioda parte <strong>del</strong>le cellule, ilquale verrà poi impiegato <strong>per</strong>fornire energia e <strong>in</strong> parte immagazz<strong>in</strong>ato),caratterizzandoun <strong>per</strong>sistente aumentodi glicemia, accompagnatoda glicosuria (elim<strong>in</strong>azione diglucosio con ur<strong>in</strong>e) e poliuria(eccessiva elim<strong>in</strong>azione ur<strong>in</strong>ariadi acqua), con conseguenteaumento <strong>del</strong>la sete,fame e dim<strong>in</strong>uzione di peso.L’aumento <strong>del</strong>la glicemia dipendeda un eccesso extracellularedi glucosio che nonpotendo entrare nelle cellule,non può essere impiegatodal punto di vista energetico.In queste condizioni il metabolismocellulare si orientaverso l’utilizzo di lipidi, la cuiossidazione non può esserecompletata portando, soprattuttonel fegato, a corpi chetoniciche riversati nel plasmacreano uno stato di acidosimetabolica che può portare aconseguenze mortali.Per prevenire tale problematicasi può agire a livello alimentarecercando prodottiche present<strong>in</strong>o una bassaconcentrazione glucosidica.Pertanto l’azienda si è predispostacostituendo unamiscela con componenti adalta contenuto di fibra tra cuiavena, grano saraceno; componenticon funzione tecnologicae preventiva, come adesempio l’<strong>in</strong>ul<strong>in</strong>a (polimero<strong>del</strong> glucosio) e altri costituentidi altrettanta importanza,considerando anche i parametriqualitativi.esportazioneQueste idee <strong>in</strong>novative diqualità hanno portato all’ampliamento<strong>del</strong> mercato aziendale,sp<strong>in</strong>gendo i prodotti <strong>del</strong>Mol<strong>in</strong>o Vendrame ad esserecommercializzati f<strong>in</strong>o nei territoridegli Emirati Arabi e piùnello specifico a Dubai; grazieanche a importantissimecollaborazioni commercialicon la dott.ssa EmanuelaTormen.OBIETTIVIPer i prossimi anni gli obbiettiviaziendali prevedono di istituireuna scuola <strong>per</strong> pizzaioli,con l’<strong>in</strong>tento di <strong>in</strong>segnare letecniche d’impasto e i segretitecnologici più idonei <strong>per</strong>creare un prodotto con ottimecaratteristiche qualitativee organolettiche.Un apposito prodotto andràf<strong>in</strong>almente a soddisfare i “celiaci “<strong>per</strong> i quali nasceràuna collaborazione con lanota Claudia Koll PresidenteMondiale dei celiaci.La conv<strong>in</strong>zione da parte deititolari, nei propri mezzi stanell’avere a propria disposizione<strong>per</strong>sonale titolato, collaborazioniimportanti, clientipienamente soddisfatti <strong>del</strong>prodotto, come nel caso <strong>del</strong>laPr<strong>in</strong>cipessa Anna Pio diSavoia.INVESTIMENTIPer attuare il programma,che prevede un <strong>in</strong>vestimentodi oltre 1.000.000 di euroMol<strong>in</strong>o Vendrame procederàall’aumento <strong>del</strong> capitale dirischio ed un f<strong>in</strong>anziamentoagevolato da parte <strong>del</strong>l’ISA(Istituto Agroalimentare diRoma) dove il presidente econsigliere <strong>del</strong>egato, dott.Nicola Cecconato, ha dimostratosegnali favorevoli apprezzando<strong>in</strong> particolare ilprogramma <strong>in</strong>novativo cherientra appunto nelle f<strong>in</strong>alitàe nel oggetto sociale di questoEnte.www.Mol<strong>in</strong>oVendrame.comMol<strong>in</strong>o Vendrame di Vendrame F.lli & C. srl - Via Mol<strong>in</strong>o, 5 - 31010 ORSAGO (TV) - tel. 0438 992161


Luglio 2010 •DALLA PRIMALa protesta dei s<strong>in</strong>dacimarca trevigianaquartier <strong>del</strong> piave - vallata15Il Lago Film Fest, dedicato ai cortometraggi,torna dal 23 al 31 luglioManovra F<strong>in</strong>anziaramolto discussa anchedai Comuni Trevigiani,torna <strong>in</strong>fatti all’attacco<strong>del</strong>la manovra appena varatadal Governo il vices<strong>in</strong>daco diSanta Lucia Riccardo Szumskie usa parole forti <strong>per</strong> rivolgereai suoi colleghi amm<strong>in</strong>istratorilocali un nuovo <strong>in</strong>vito alla protestacontro i tagli <strong>del</strong>lo Statoai Comuni, ovvero spegnerel’illum<strong>in</strong>azione pubblica.«Ora che i particolari <strong>del</strong>la manovraf<strong>in</strong>anziaria 2010 si stannoappalesando, appare chiarala natura di colpo di stato controgli Enti Locali con cui lastessa si realizza – scrive Szumski- Il comune di Santa Luciadi <strong>Piave</strong> si vede sottratti 130mila euro di trasferimenti <strong>per</strong>il 2011 e 230 mila <strong>per</strong> il 2012,euro più euro meno. Analogotrattamento subiranno i vostriComuni. Siccome rimangonoconfermate le nome relative alPatto di Stabilità, tutto ciò significala totale paralisi e l’arretramentocomplessivo nonsolo dei nostri Comuni ma <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>teroterritorio. Infatti conm<strong>in</strong>ori trasferimenti correnti,oltre a tagliare drasticamente iservizi, non si potranno di fattocontrarre mutui <strong>per</strong> realizzarele o<strong>per</strong>e, <strong>in</strong> aggiunta all’attualeimpossibilità di pagare i lavorigià <strong>in</strong> corso pur avendo <strong>in</strong>cassa le risorse necessarie. Unvero e proprio esautoramentodegli Amm<strong>in</strong>istratori Comunali».«Da più parti mi viene manifestatala necessità di dare deisegnali <strong>in</strong> corsa <strong>del</strong>la nostraesas<strong>per</strong>azione e determ<strong>in</strong>azionea non subire, almeno stavolta,passivamente l’ennesimabastonata così <strong>in</strong>giustamentecaricata sugli enti locali rispettoagli organismi centrali. Siipotizza di chiudere la pubblicaillum<strong>in</strong>azione nel prossimof<strong>in</strong>e settimana nei nostri Comuni,almeno nella zona centrale<strong>del</strong> territorio comunale,allertando la popolazione <strong>per</strong>renderla partecipe e consapevoledi cosa dovrà aspettarsi edi chi sono le responsabilità disiffatta decisione. Ovviamentebisogna essere d’accordo edattuare tale azione simultaneamente<strong>in</strong> un numero significativodi Amm<strong>in</strong>istratori».Dello stesso avviso il S<strong>in</strong>dacodi Pieve di Soligo Fabio Sforza«Abbiamo scelto di aderirea questa forma di protesta sia<strong>per</strong> fare squadra con gli altricomuni sia <strong>per</strong> sensibilizzare icittad<strong>in</strong>i nei confronti dei taglialla risorse comunali previstidalla manovra f<strong>in</strong>anziaria.Tagli discrim<strong>in</strong>anti e privi diuna logica meritocratica, chese verranno confermati metteranno<strong>ancora</strong> più <strong>in</strong> g<strong>in</strong>occhioi nostri comuni, già <strong>in</strong> difficoltàa causa <strong>del</strong> patto di stabilitàche blocca gli <strong>in</strong>vestimenti puravendo fondi a disposizione»spiega il S<strong>in</strong>daco Fabio Sforza,che sottol<strong>in</strong>ea come Pievedi Soligo riceva dallo Stato untrasferimento <strong>per</strong> abitante di101 euro, a fronte di comuniben poco virtuosi che ricevonomolto di più.«Vogliamo qu<strong>in</strong>di spegnere leluci <strong>per</strong> accenderle <strong>in</strong>vece suuna situazione davvero drammatica,che tocca <strong>in</strong> prima<strong>per</strong>sona ogni cittad<strong>in</strong>o e chem<strong>in</strong>a anche i servizi essenzialiche ogni amm<strong>in</strong>istrazione ha ildovere di garantire alla propriacomunità. Una responsabilitànon solo nei confronti dei cittad<strong>in</strong>i,ma anche <strong>del</strong>le impresee <strong>del</strong> sistema economico locale,che da sempre si rapportacon i Municipi <strong>per</strong> la crescita<strong>del</strong> territorio».Mattia Perenc<strong>in</strong>REVINE LAGO. Ritorna ilLago Film Fest, festival diventatoun punto di riferimento nel mondo<strong>del</strong>la produzione e distribuzione<strong>del</strong> cortometraggio, sempre curatoda Viviana Carlet. Le o<strong>per</strong>e <strong>in</strong>concorso confluiranno nel festivala Rev<strong>in</strong>e Lago dal 23 al 31 luglioprossimo e che si concluderà conun evento speciale il 1 agosto.La sesta edizione <strong>del</strong> Lago FilmFest è stata presentata ufficialmenteal Salone <strong>in</strong>ternazionale<strong>del</strong> Mobile di Milano dal 13 al 19Corso gratuito di italiano<strong>per</strong> donne stranierePIEVE DI SOLIGO. A Pievedi Soligo si è da poco concluso“Un ponte <strong>per</strong> le donne 4”,la quarta edizione <strong>del</strong> corsogratuito di l<strong>in</strong>gua italiana, usi ecostumi locali rivolto a donneimmigrate, quest’anno sono statesedici donne a frequentarlo. Ilcorso ha fornito non solo nozionil<strong>in</strong>guistiche ma ha previstoanche l’<strong>in</strong>tervento di es<strong>per</strong>ti chehanno spiegato come funzionail mercato <strong>del</strong> lavoro, il sistemasanitario, le regole <strong>del</strong>la scuolaaprile 2010.Il festival è uno spettacolo sottole stelle, dove le case <strong>del</strong> paesediventano le qu<strong>in</strong>te <strong>del</strong>la scena ele storie sullo schermo si fondonoe si confondono con quelle <strong>del</strong>lee molte altre <strong>in</strong>dicazioni utiliall’<strong>in</strong>tegrazione ed alla convivenzacivile. L’auspicio è chel’anno prossimo siano <strong>ancora</strong>più numerose e che possanoconsigliare il corso ad altre <strong>per</strong>sone».Tutte le partecipanti sono stateaccolte <strong>in</strong> Municipio dal S<strong>in</strong>dacoSforza e dall’<strong>in</strong>tera Giuntaed è stato consegnato ad ognunadi loro l’attestato di partecipazione.Mattia Perenc<strong>in</strong><strong>per</strong>sone. Le diverse sedi di proiezionesi diramano all’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong>centro storico: sono i cortili e glispazi comuni che, riscoprendosi,si trasformano <strong>in</strong> sale c<strong>in</strong>ematografichee <strong>in</strong> accoglienti salott<strong>in</strong>i<strong>per</strong> degustazioni, presentazioni,<strong>per</strong>formance artistiche.La location <strong>del</strong>lo schermo pr<strong>in</strong>cipaleè unica nel suo genere: postonell’acqua di fronte alla riva, leimmag<strong>in</strong>i si riflettono sulla liquidasu<strong>per</strong>ficie creando così suggestivigiochi di luce.Sono 10 giorni di <strong>in</strong>contri, video,workshop, <strong>per</strong>formance artistiche,musica e ospiti illustri <strong>in</strong> rivaal lago, tra case di pietra e ranedanzanti, <strong>per</strong> vivere un’es<strong>per</strong>ienzaunica, sospesa nel <strong>tempo</strong>.Il festival si è posto come <strong>in</strong>ternazionalee il senso di <strong>in</strong>ternazionalità<strong>del</strong>la manifestazione lo sicapisce dai v<strong>in</strong>citori <strong>del</strong>le scorseedizioni: la statunitense AnnaRose Shell (2005), la spagnolaEstefania Muñiz (2006), l’italianoMichele Bia (2007), gli spagnoliArmando Del Rio (2008) e DavidMoreno (2009). Saranno presentile consuete sezioni <strong>del</strong> concorsodedicate ai cortometraggi di fiction,le animazioni, i documentarie le sceneggiature. Il premio“Regione <strong>del</strong> Veneto” dedicatoalle produzioni venete o legate aquesto territorio, il premio Unicefdecretato dai e dedicato ai piùpiccoli, e <strong>ancora</strong> il premio <strong>per</strong> lamiglior sceneggiatura RodolfoSonego e il miglior soggetto raccontato.A. Da Dalt


16 • Luglio 2010


Luglio 2010 •Un libro di ricordi<strong>per</strong> non dimenticare...Stralcio dal diario di un ragazzodiciassettenne Allievo<strong>del</strong>la Scuola Ufficiali <strong>del</strong>laR.S.I. di Oderzo <strong>per</strong> onoraregli Allievi caduti e ricordarei sopravvissuti e GennaroCianciarelliLa verità su quei giorni, dopo quelmaledetto 8 settembre, e f<strong>in</strong>oalla f<strong>in</strong>e primavera <strong>del</strong> 1945, ècome un quadro che i partigiani, e laresistenza <strong>in</strong> genere, hanno strappato,dis<strong>per</strong>so, nascosto, distrutto.Questo libro certo non darà una rispostaalla Storia, <strong>per</strong>ò sicuramente è unricordo, una piccola testimonianza,una piccola tessera che porterà allasoluzione <strong>del</strong> mosaico, alla ricostruzione<strong>del</strong> quadro, a ritrovare la verità.In questo libro troviamo la testimonianzadi come era la Gioventù italiananel <strong>per</strong>iodo <strong>del</strong> Ventennio fascista,carica di fede e amore <strong>per</strong> la Patria,disposta a sacrificare la propria vita<strong>per</strong> salvare l’Onore <strong>del</strong>l’<strong>Italia</strong>, la sua<strong>Italia</strong>, la nostra <strong>Italia</strong>.Giovanni LovisettoVillorba, addio al s<strong>in</strong>dacoLiviana ScattolonAseguito di un male <strong>in</strong>curabile, il s<strong>in</strong>dacodi Villorba, Liviana Scattolon, si è spentamartedì 15 giugno a 62 anni. Sopranom<strong>in</strong>ata“Lady di Ferro” era stata eletta s<strong>in</strong>daco, nellefila <strong>del</strong>la Lega Nord, <strong>per</strong> la prima volta nel 2002e riconfermata a larga maggioranza nel 2007. Diprofessione commercialista, viveva a Lancenigoe prima di diventare primo cittad<strong>in</strong>o <strong>del</strong> suo paeseera stata assessore al Bilancio <strong>del</strong> Comune diTreviso, <strong>in</strong>carico che ha lasciato <strong>per</strong> assumere laguida <strong>del</strong>la Giunta di Villorba.Era presidente <strong>del</strong>la conferenza dei s<strong>in</strong>daci <strong>del</strong>l’Ulss9 e <strong>del</strong>l’Ater. Scattolon lascia il maritoGustavo, il figlio Nicola, la nuora Roberta e i duenipoti, Riccardo e Gabriele.La redazione <strong>del</strong> giornale il <strong>Piave</strong> porge le piùsentite condoglianze e si str<strong>in</strong>ge alla famiglia.ASanta Lucia di <strong>Piave</strong>(TV) presso la sala convegni<strong>del</strong> padiglioneFilanda Vecchia è stata allestitala mostra fotografica “Gli occhi<strong>del</strong>la Guerra” organizzata dalComune di Santa Lucia di <strong>Piave</strong>e dall’associazione nazionaleparacadutisti d’<strong>Italia</strong>. E’ stata<strong>in</strong>augurata sabato 12 giugno conla presenza <strong>del</strong> reporter di guerraFausto Biloslavo ed è rimastaa<strong>per</strong>ta al pubblico f<strong>in</strong>o al 20 giugno.La serata è stata presentatae moderata dall’avv. Andrea dePolo, amico di Biloslavo e assessorealla cultura <strong>del</strong> comunedi Tarzo. Una raccolta di testimonianzedi Fausto Biloslavo,Gian Micaless<strong>in</strong> e il compiantoAlmerigo Grilz, morto <strong>in</strong> Mozambiconel 1987 colpito da unpallottola alla nuca. La storia ditre ragazzi straord<strong>in</strong>ari, triest<strong>in</strong>i,i queli, poco più che ventenni,all’<strong>in</strong>izio degli anni Ottanta creanoun agenzia, l’Albatros PressAgency e partono come reportermarca trevigianaGli occhi <strong>del</strong>la guerraUna eccezionale mostrafotografica <strong>del</strong>le guerre degliultimi tre decennidi guerra. Saranno presenti alleporte <strong>del</strong>l’ Asia <strong>in</strong> Afganistan,Kashmir, Sri Lanka; al crepuscolo<strong>del</strong> Vietnam <strong>in</strong> Birmania,Cambogia e Filipp<strong>in</strong>e; <strong>in</strong> Africa(Angola, Etiopia, Uganda, Mozambico,Somalia, Ruanda); <strong>in</strong>centro America (Nicargua); neiBalcani <strong>in</strong> Bosnia, Croazia eKosovo; <strong>in</strong> Romania e <strong>in</strong> MedioOriente, Libano, Iran e Iraq.Claudia Carraro17Almerigo GrilzRomania. La piazza di Timisoara durante la rivolta <strong>del</strong> 1988La Redazione


18veneto• Luglio 2010Si è recentemente svolta presso laChiesa parrocchiale di San Donatoa Tonezza <strong>del</strong> Cimone <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>ciadi Vicenza una Solenne <strong>in</strong>vestitura<strong>del</strong>l’Ord<strong>in</strong>e Militare e Ospitalierodi Santa Maria di Betlemme. Come diconsueto la cerimonia, organizzata conm<strong>in</strong>uzioso impegno da S. E. il GranCancelliere Ereditario Marchese GranCollare dr. Paolo Cecconato di Pergamoil quale ha <strong>in</strong>iziato la cerimonia prendendola parola <strong>per</strong> un <strong>in</strong>dirizzo di salutoalle autorità e a tutti i presenti.La Santa Messa è stata concelebrata dalparroco di Tonezza, mons. GiuseppeMarcazzan, dal Gran Priore <strong>del</strong>le Venezieconte Gran Croce mons. R<strong>in</strong>o Olivottoe da Padre Roman conte Khurtovdi Mosca.A conclusione <strong>del</strong>la Santa Messa hapreso la parola Sua Altezza Im<strong>per</strong>iale eSerenissima il XIX Gran Maestro Generale,pr<strong>in</strong>cipe Angelo Maria I AmorosoD’Aragona che ha proceduto alla SolenneCerimonia d’Investitura Cavallerescache, su s<strong>in</strong>gola presentazione de<strong>in</strong>uovi candidati con la spada, tocca laspalla s<strong>in</strong>istra poi la destra <strong>del</strong> candidatopronunciando le parole <strong>del</strong> rituale“Esto miles fi<strong>del</strong>is probus strenuus etDeo devotus”. Inf<strong>in</strong>e ha sorpreso il ritoRedazione di Vicenza - Direttore dott. Matteo Ventur<strong>in</strong>i - Tel 349 7850527A Tonezza <strong>del</strong> Cimone nuove <strong>in</strong>vestiture<strong>del</strong>l’Ord<strong>in</strong>e di Santa Maria di Betlemmed’<strong>in</strong>vestitura<strong>del</strong>le Dame<strong>in</strong> quanto, ilGran Maestro,seguendoun anticorituale diversoda quellodei Cavalieri,s’<strong>in</strong>g<strong>in</strong>occhiadavantialla candidata,e pronunciale parole“Ecce dom<strong>in</strong>afi<strong>del</strong>is”Tra le <strong>per</strong>so n a l i t àpresenti allacerimonia, il barone Gran Collare CosimoForte Fiduciario Magistrale <strong>per</strong>Catania, il Nobile Prof. Eismant VitaliPaskewich figlio <strong>del</strong> Pr<strong>in</strong>cipe di VarsaviaConte di Erevan - residente <strong>in</strong> Bielorussia,Docente all’Università GregorianaPontificia di Roma; la duchessaDonatella Botter Zampieri; il s<strong>in</strong>dacodi Tonezza sig. Amerigo Dalla Via, Ilconte Modulo Moros<strong>in</strong>i.Questi i nuovi <strong>in</strong>segniti: Marco Montalto,Federica Casarotto, Morena Moro,Adriano Zago, Michel Angelo Pastore.La commenda <strong>per</strong> il colonnello CarmeloRaccuia e <strong>per</strong> il parroco di Tonezzamons. Giuseppe Marcazzan. Avanzamentoal grado di Grande Ufficiale alprof. Lucio Ziggiotto. È stato <strong>in</strong>oltreconsegnato il Diploma d’Investitura <strong>del</strong>Gen. Josè Ignacio Med<strong>in</strong>a Cebriàn Comandante<strong>del</strong> mandamento <strong>del</strong>le Canarieal Colonnello Carmelo Raccuia cheprovvederà alla consegna.Fabiano ZuccoVicenza reg<strong>in</strong>adei piatti tradizionaliLa prov<strong>in</strong>cia di Vicenza annoveradiverse tradizioni cul<strong>in</strong>ariedi estrazione popolare famo<strong>sei</strong>n tutto il territorio nazionale ed oltre.Iniziando dai primi piatti, tra i più r<strong>in</strong>omatisono certamente i risotti con ibruscandoli (germogli che si possonoraccogliere ai marg<strong>in</strong>i dei sentieri checosteggiano i boschi dei Colli Berici),i famosissimi “risi e bisi” (riso con piselli)e la classica pasta e fagioli allavicent<strong>in</strong>a, differente dal resto <strong>del</strong>latradizione veneta a partire dalla scelta<strong>del</strong>la pasta che deve essere rigorosamenteall’uovo e lavorata a mano.A concludere il profilo dei primi gliimmancabili “bigoi co’ l’arna” (bigolicon ragù d’anatra) sono tra i piattipiù pregiati dei ristoranti vicent<strong>in</strong>i,partendo da una tradizione centenariarisalente dalla località di Thiene.I secondi piatti non sono da meno.Primo su tutti è il baccalà alla vicent<strong>in</strong>a,presente sulle tavole locali s<strong>in</strong> dalXVI secolo; un piatto molto semplicea base di stoccafisso servito su un lettodi polenta.La sopressa vicent<strong>in</strong>a (da diversi annianche D.O.P.) <strong>in</strong>sieme all’oca <strong>in</strong> ontosono prodotti tutelati da presidi qualiSlow Food <strong>per</strong> la loro particolare lavorazioneo conservazione.A completare la carrellata cul<strong>in</strong>aria ènecessario citare anche la categoriadei dolci. Il più rustico e certamentegustoso, che si trova <strong>in</strong> vetta alla classificadi gradimento, è la “putana” difar<strong>in</strong>a di mais e fichi, oggi disponibile<strong>in</strong> qualsiasi pasticceria berica.La versione tradizionale prevede undolce di far<strong>in</strong>a gialla, strutto e alloro,con poco zucchero e arricchita dimele, uva appassita <strong>in</strong> granaio, fichisecchi, noci e talvolta scorza d’aranciagrattugiata; si cuoceva sotto lebraci <strong>del</strong> focolare. La versione attualesi compone di far<strong>in</strong>a gialla, pane ammollatonel latte, burro, zucchero omiele, canditi, uvetta, p<strong>in</strong>oli.Altro dolce pensato da pochi anni è“la gata” (<strong>in</strong> riferimento allo storicosoprannome “magnagati” dato ai vicent<strong>in</strong>i),che utilizza <strong>in</strong>gredienti tradizionali.Ad accompagnare tutti uno di questipossibili pasti rimane l’imbarazzo<strong>del</strong>la scelta di un buon v<strong>in</strong>o, <strong>in</strong> quantola produzione vitiv<strong>in</strong>icola <strong>del</strong>la zonaberica è dissem<strong>in</strong>ata <strong>in</strong> tutto il territorioprov<strong>in</strong>ciale.Matteo Ventur<strong>in</strong>iRedazione di Padova - Direttore dott. Alberto Franceschi - Tel 333 2893662I 60 anni <strong>del</strong> CuammIl 20 giugno si sono festeggiatia Padova i 60 annidi attività dei Medici conl’Africa Cuamm, un’organizzazionenon governativa nata nel1950 con lo scopo di prepararei medici a prestare la propria“missione” a favore dei paesi <strong>in</strong>via di sviluppo, con il nome diCuamm (Collegio universitarioaspiranti e medici missionari).Il programma <strong>in</strong>iziale volevanella scenografica Isola Memmiadi Prato <strong>del</strong>la Valle, lalocation ideale, cambiata successivamentea causa <strong>del</strong>le condizionimeteo avverse, <strong>per</strong> lapiù adatta Casa <strong>del</strong> Fanciullo.Una giornata di festa, condivisanon solo dai volontari, donatori,studenti, ex studenti, medici, paramedici,tecnici, ma dall’<strong>in</strong>teracittad<strong>in</strong>anza, tutti accumunatidallo stesso spirito caritatevoleverso i meno fortunati, tutti <strong>in</strong>sieme,<strong>per</strong> un diritto universalealla salute, nell’uguaglianza deidiritti, negli obiettivi <strong>del</strong>l’ambiente,<strong>in</strong> virtù di uno sviluppo,a partire dalle scuole e Università.La Celebrazione <strong>del</strong>la SantaMessa nella Basilica di San-ta Giust<strong>in</strong>a, ha dato <strong>in</strong>izio all’evento.Sono seguiti i saluti <strong>del</strong>le istituzioni<strong>per</strong> poi immergersi nelconfronto di es<strong>per</strong>ienze/<strong>in</strong>terventia rappresentare le pr<strong>in</strong>cipalitappe di questi 60 anni distoria d’Africa. Un lungo applausoha <strong>in</strong>terrotto la presentazionedi don Dante Carraro,attuale direttore <strong>del</strong> Cuamm,che ha raccolto l’eredità di donLuigi Mazzucato def<strong>in</strong>ito il “direttore-simbolo”<strong>del</strong> Cuamm.Da anni segue <strong>in</strong> prima l<strong>in</strong>ea leo<strong>per</strong>e strutturali e umane comela “creazione di strutture sanitarie”nei paesi più toccati dallapovertà e dalle guerre civili checaratterizzanol’Africas u b - s a h a -riana, <strong>in</strong>Paesi comel ’ A n g o l a ,l ’ E t i o p i a ,il Kenya, ilMonzabico,la Tanzania,l’Uganda e<strong>per</strong> f<strong>in</strong>ire ilsud <strong>del</strong> Sudan,e piùprecisamentedal 1994 <strong>per</strong>iodo <strong>in</strong> cui rivestivail ruolo di vice direttore<strong>del</strong>l’ong Medici con l’Africa.Un impegno assoluto. Un esempio<strong>per</strong> tutti l’ospedale di Wolisso<strong>in</strong> Etiopia, che ha registrato“10 mila ricoveri e 70 mila visiteambulatoriali” nel 2009.Claudia CarraroRedazione di Verona - Direttore dott. Federico Maccadanza - Tel 349 8345014Nozze gay a Verona, prima volta <strong>in</strong> <strong>Italia</strong>,e addirittura <strong>in</strong> una chiesa cattolica!Ma i tradizionalisti cattolici <strong>del</strong> “Comitato <strong>per</strong>ché la chiesa di S. Pietro Martire resti cattolica econtro il relativismo religioso” <strong>in</strong>sorgono e i Responsabili Matteo Castagna e Maurizio-G. Ruggierochiedono al vescovo di cacciarli. La chiesa <strong>del</strong> co-Patrono di Verona, S. Pietro Martire, <strong>in</strong> centro,sarà la prima <strong>in</strong> cui verranno celebrate e benedette le unioni sodomite. Questo, grazie allo spiritoecumenico <strong>del</strong>la diocesi veronese, che ha assegnato quella chiesa alla confessione evangelico-luterana,il cui s<strong>in</strong>odo ha stabilito appunto di “benedire le unioni gay”.Il s<strong>in</strong>odo luterano si è riunitoa Verona, presso il CentroMons. Carraro, strettamentelegato alla Curia vescovile, tantoche il suo C.d.A è nom<strong>in</strong>ato direttamentedal vescovo. Il s<strong>in</strong>odoè stato, addirittura pubblicizzatosul sito ufficiale <strong>del</strong>la diocesi diVerona, alla sezione “Ecumenismo”accanto ad un convegnoislamico, scritto <strong>in</strong> italiano ed <strong>in</strong>arabo (sic!) che ha, come al solito,prodotto i soliti slogan buonistied ecumenici.La mozione, che parifica leunioni omosex alla famiglia tradizionale,annunciata da <strong>tempo</strong>dai giornali, è stata approvatadai seguaci <strong>del</strong>l’eresiarca sassoneriuniti nella cosiddetta Celi(Comunità Evangelico Luterana<strong>Italia</strong>na) a larghissima maggioranza,<strong>in</strong>clusa l’accoglienza liturgicaattraverso benedizioni. Unanno fa i luterani svedesi hannoconsacrato anche un’episcopessalesbica: proprio lei potrebbeessere chiamata a officiare il primomatrimonio o paramatrimonioomosessuale nella chiesa <strong>del</strong>Santo veronese? San Pietro (danon confondere con San PietroApostolo che fu il primo Papa)fu un frate domenicano <strong>in</strong>quisitore<strong>del</strong> ‘200, nato a Veronae martirizzato a Milano daglieretici catari (di cui i luteranisono, guarda caso, gli eredi spirituali)<strong>in</strong> odio alla Fede. Controla concessione <strong>del</strong>la chiesa, giàcasa natale <strong>del</strong> Santo, agli ereticiluterani, <strong>per</strong> di più fautori <strong>del</strong>lecoppie omosessuali, si sonoschierati f<strong>in</strong> dall’<strong>in</strong>izio i cattolicitradizionalisti, che hanno costituitoun apposito comitato (cfr.gli articoli <strong>in</strong> www.agerecontra.it home page LA RESISTEN-ZA CATTOLICA 2010 e il sitowww.traditio.it/SANPIETRO/APP.html ove si possono leggerele <strong>in</strong>iziative svolte f<strong>in</strong>ora ). Dopola contestazione fuori dal CentroMons. Carraro (cfr. foto) hannoattivato la loro forza militante,seguendo il vescovo ovunquesi recasse, anche nei più piccolicentri <strong>del</strong>la diocesi, <strong>per</strong> cresime,conferenze, <strong>in</strong>contri con ife<strong>del</strong>i ecc. al f<strong>in</strong>e di manifestaree volant<strong>in</strong>are contro laconcessione, ricevendoun grande consenso trala gente. I tradizionalistihanno <strong>in</strong>formato <strong>del</strong>laquestione anche i dicasteri<strong>del</strong>la Curia Romana,che <strong>per</strong>ò non dannoriscontri, pregiudicandoulteriormente l’immag<strong>in</strong>e<strong>del</strong>la Chiesa, giàoffuscata, <strong>in</strong> questomomento di crisi, da<strong>in</strong>oti scandali dei pretipedofili e <strong>del</strong>la cosiddetta“cricca”. Ai quali si aggiungeora anche la sodomia.Dopo una settimana di contestazioni,i vertici curiali hannoricevuto i rappresentanti <strong>del</strong>sodalizio cattolico tradizionalista<strong>per</strong> un deciso confronto,assicurando di esam<strong>in</strong>are attentamenteogni argomento messosul tavolo, al f<strong>in</strong>e di trovarvi unasoluzione concreta entro l’anno.Sembra doveroso segnalare cheil 14 Marzo 2010 <strong>in</strong> concomitanzacon la visita di Papa BenedettoXVI al tempio luteranodi Roma, i tradizionalisti <strong>del</strong>Comitato scaligero recitaronoun S. Rosario di riparazione difronte al sagrato <strong>del</strong>la chiesa <strong>del</strong>co-patrono <strong>del</strong>la città, che venneguidato da don Floriano Abrahamowicze stamparono con ceralacca sul portale <strong>del</strong>la stessa laBolla Exurge Dom<strong>in</strong>e con cuiS.S. Leone X condannò solennementele 95 tesi di Wittemberg diMart<strong>in</strong> Lutero.L’impressione che rimane è che<strong>per</strong> la Curia veronese il problemasia costituito più da chi amala Chiesa e ne difen<strong>del</strong>a Dottr<strong>in</strong>a, piuttostoche da chi La oltraggiacon riti sacrileghi e,addirittura, dichiara diparificare la famigliatradizionale alle coppiesodomite, dando lorobenedizioni liturgiche,parodia <strong>del</strong> vero matrimonio.Poiché non si baratta laFede <strong>per</strong> alcun <strong>in</strong>teressedi parte e se si alzanoi toni, è solo <strong>per</strong>ché <strong>in</strong>coscienza non è possibile taceredi fronte a scandali pubblici cosìgrandi, prosegue la Buona Battaglia,nella preghiera costante esi coglie l’occasione di chiederea tutti sostegno f<strong>in</strong>o alla liberazione<strong>del</strong>la chiesa <strong>del</strong> co-patrono,già f<strong>in</strong> troppo vilipeso.Matteo Castagna(sanpietromartire@libero.it)


19Luglio 2010 • pordenone - alto livenzabelluno e trent<strong>in</strong>odirettore dott. Fabiano Zucco - tel. 330 611530La pioggia non ha fermatole penne nereIl Parco naturale PaneveggioPale di San Mart<strong>in</strong>oSACILE. Si è conclusa a Sacilelo scorso 20 giugno con una bagnataparata la 35° Adunata SezionaleAlp<strong>in</strong>i dal titolo “L’adunatache vorremmo”. Per questamanifestazione da un anno emezzo le Sezioni A.N.A. di Sacile,Caneva, Vigonovo eFontanafredda hanno lavorato<strong>in</strong>tensamente nonsolo <strong>per</strong> la parata f<strong>in</strong>alema <strong>per</strong> il fitto programmadi manifestazioni chericordiamo:SABATO 5 GIUGNO– CANEVA Serata sullaCampagna di Grecia presentaIlario Merl<strong>in</strong>SABATO 12 GIUGNO– SACILE Mostra Filatelica,Mostra divised’epoca e “Stampa Alp<strong>in</strong>a”.Presentata da RobertoSemenz<strong>in</strong> e Gruppo diVillotta-BasedoSABATO 12 GIUGNOVIGONOVO di FON-TANAFREDDA “SuiLuoghi <strong>del</strong>la Memoria”Presentata dal Gruppodi Pasiano.VENERDI’ 18 GIUGNO– SACILE Concerto <strong>del</strong>la Bandadi Cividale.SABATO 19 GIUGNO Mostrad’arte “Artisti Alp<strong>in</strong>i” presentatadal Gruppo di PordenoneConcerto <strong>del</strong>la Filarmonica diSacile, premiazione migliorivetr<strong>in</strong>e alp<strong>in</strong>e, presentazionemissione <strong>in</strong> Afghanistan <strong>del</strong>laA Fanna il 19 agostoconvegno degli“Amici di Instaurare“FANNA /PN. Il prossimo 19 agosto si terràl’annuale convegno degli “Amici di Instaurare”presso il Santuario di Madonna di Stradaa Fanna (Pordenone) ed il tema generale sarà:”Sull’<strong>in</strong>varianza <strong>del</strong>la verità e <strong>del</strong>la Rivelazione:problemi attuali”.Moderatore sarà il Prof. Danilo Castellano <strong>del</strong>l’Universitàdi Ud<strong>in</strong>e.F.Z.Julia.DOMENICA 20 GIUGNO alMonumento ai Caduti Alzabandieracon deposizione corona aiCaduti.Ammassamento <strong>in</strong> via MartiriSfriso, Sfilata.Ha concluso il Pranzo con glialp<strong>in</strong>i al Palazzetto <strong>del</strong>lo Sport.Ben 80 negozi di Sacile hannopartecipato al Concorso <strong>in</strong>dettodagli Alp<strong>in</strong>i <strong>per</strong> la migliore vetr<strong>in</strong>a.La gente ha così potutovedere cose di grande valorestorico e sentimentale. Tant<strong>in</strong>egozianti hanno anche postowww.VasFvgAltolivenza.itun anno di crescita al servizio<strong>del</strong>l’ambiente e dei cittad<strong>in</strong>iE’passato ormai un anno dall’a<strong>per</strong>tura <strong>del</strong>sito www.VasFvgAltoLivenza.it e com’èconsuetud<strong>in</strong>e si fa un’analisi critica . Ungran successo. Ora su<strong>per</strong>iamo le 500 visite al mese.Più di 1000 e-mail <strong>per</strong>venute <strong>per</strong> richiedere <strong>in</strong>formazionied <strong>in</strong>viare materiale. Grazie al sito abbiamo realizzato<strong>in</strong>formazione ambientale e non ambientalista,abbiamo divulgato <strong>in</strong>iziative <strong>in</strong>teressanti. Abbiamoscosso la gente e le coscienze. Con questi contattiabbiamo distribuito cent<strong>in</strong>aia e cent<strong>in</strong>aia di opuscoli<strong>in</strong>formativi sui temi ambientali. Grazie a chi ci guardaabbiamo avuto materiale ed idee <strong>per</strong> arricchire ilportale.Il sito non è più nostro, è di chi ci legge ed è questoil risultato che volevamo ottenere: uno spazio weba<strong>per</strong>to a tutti <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uo allestimento. Cont<strong>in</strong>uate alavorare con noi. Cont<strong>in</strong>uate a copiare, a proporreciò che trovate nel sito.una propria passione <strong>per</strong> il tricoloree <strong>per</strong> gli Alp<strong>in</strong>i come ilfiorista, come il negozio di filatisegno che la bandiera è sentita.Forse qualche tricolore <strong>in</strong> piùavrebbedato un calore maggiore agliAlp<strong>in</strong>i venuti da tutto ilcircondario.Gli Alp<strong>in</strong>i non demordonosanno che la gentegli apprezza <strong>per</strong> i valoriche essi rappresentano eche portano fortementeavanti <strong>in</strong> un <strong>per</strong>iodo nonfacile.In questa era di grandicambiamenti è difficileaffermare con determ<strong>in</strong>azioneuntricolore <strong>per</strong> il qualchemigliaia di <strong>per</strong>sone sonomorte.“L’adunata che vorremmo”un titolo azzeccatoche ha mosso tanta gente.La manifestazione èstata divulgata anche su<strong>in</strong>ternet un po’ da tutti.Oltre alla presenza costante<strong>in</strong> un sito di ProtezioneAmbientale <strong>del</strong>Friuli Venzia Giulia AltoLivenza, migliaia di e-mail hannodato un abbraccio telematicomoderno ad un corpo STORI-CO fondato sulla roccia, sulsudore e sull’amore.Un plauso agli Alp<strong>in</strong>i. Vival’<strong>Italia</strong> e Viva il Tricolore.Elenco <strong>del</strong>le fieree dei mercat<strong>in</strong>iBio Naturae 2010LUGLIO 1 - VII ed. ad Agordo (BL)AGOSTO 1 - VIII ed. ad Agordo (BL)7-8 - I ed. a Siror vic<strong>in</strong>o Fiera di Primiero (TN)28-29 - Fiera di S. Rosa a Portobuffolè (TV)Info: dott. Albano Trevisan, tel 329 3506600fax 0434-799581 bionaturae@gmail.comVersamento quote su ccpostale n° 44064178<strong>in</strong>testato a Bio NaturaeA.G.Presentazione a cura <strong>del</strong>dott. Fabiano ZuccoIl territorio <strong>del</strong> Parco NaturalePaneveggio Pale di San Mart<strong>in</strong>oè ubicato nelle Alpi Orientali(Dolomiti – Trent<strong>in</strong>o Orientale)e si sviluppa <strong>in</strong>torno ai bac<strong>in</strong>iidrografici dei torrenti Cismon,Vanoi e Travignolo, comprendendola Val Venegia, la Foresta di Paneveggio,un’ampia porzione <strong>del</strong>Gruppo <strong>del</strong>le Pale di San Mart<strong>in</strong>o,l’estremità orientale <strong>del</strong>la catena<strong>del</strong> Lagorai e una parte <strong>del</strong>la catenaLusia - Cima Bocche, aree checostituiscono Siti di ImportanzaComunitaria all’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong>la ReteEuropea “Natura 2000”.Il Parco si sviluppa prevalentemente<strong>in</strong> territorio montano conquote generalmente su<strong>per</strong>iori ai1500 metri e <strong>in</strong>teressa una su<strong>per</strong>ficieche sfiora i 20 mila ettari.Presso la Villa Wels<strong>per</strong>g e situatoIl Centro Visitator: costruita nel1853 è situata vic<strong>in</strong>o al laghettoomonimo, <strong>in</strong> Val Canali, nel Comunedi Tonadico. È dal 1996 lasede amm<strong>in</strong>istrativa <strong>del</strong> Parco. Unviale alberato attraversa il grandegiard<strong>in</strong>o con un piccolo stagno econduce alla cappella <strong>del</strong>la villa,all’orto di piante offic<strong>in</strong>ali e all’<strong>in</strong>gresso.La Villa ospita un centrovisitatori dotato di una stanzacon un grande plastico <strong>del</strong> Parco,una sala video e una sala storicasulla d<strong>in</strong>astia dei Conti Wels<strong>per</strong>g,un <strong>tempo</strong> proprietari <strong>del</strong>l’edificio,una sala dedicata agli ambientiacquatici, una sala con raccoltenaturalistiche, un’aula didatticaadibita a laboratorio <strong>per</strong> le attivitàdidattiche. All’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong>la Villaè ospitata la Biblioteca <strong>del</strong> Parco.Piccolo ma grazioso e ricco di<strong>in</strong>formazioni, il Centro visitatoridi San Mart<strong>in</strong>o di Castrozza <strong>per</strong>mettedi approfondire gli aspett<strong>in</strong>aturalistici legati al clima, allageologia, alla paleontologia, agliambienti e agli animali d’alta quotadi questa area protetta.Situato poco lontano dal Lago diForte Buso, lungo la strada prov<strong>in</strong>cialeche da Predazzo sale alPasso Rolle, il Centro Terra Forestadi Paneveggio, racconta <strong>del</strong>lagrande foresta omonima di abeterosso, ormai a tutti nota come laForesta dei Viol<strong>in</strong>i <strong>per</strong> la qualitàdei suoi abeti di risonanza usatidai liutai di un <strong>tempo</strong>. E raccontadegli animali <strong>del</strong> bosco comel’urogallo e il cervo. Poco lontanoun grande rec<strong>in</strong>to <strong>per</strong>mette diil direttore <strong>del</strong> Parco,dott. Ettore Sartoriosservare da vic<strong>in</strong>o un gruppo diquesti grandi ungulati. Dal CentroVisitatori parte un <strong>per</strong>corso naturalisticocon punti di osservazioneguidati e illustrati.Vi sono poi due sentieri tematici:Il Sentiero da Tonadico al Cimerlo,sul camm<strong>in</strong>o <strong>del</strong>la storia, cheparte da Tonadico <strong>per</strong> giungerealle pendici più estreme <strong>del</strong>le Paledi San Mart<strong>in</strong>o <strong>in</strong> Val Canali, vuolessere lo strumento di lettura <strong>del</strong>territorio come documento <strong>del</strong>lastoria. Sul <strong>per</strong>corso - ai piedi <strong>del</strong>Cimerlo <strong>in</strong> un vecchio tabià (fienile),documentato f<strong>in</strong> dal 1681 eristrutturato nel 1998 - è stato attivato,<strong>in</strong> collaborazione con il <strong>Museo</strong>Storico di Trento, la “Frabica<strong>del</strong>le scritture di montagna” qualepunto di documentazione <strong>del</strong>lemolteplici forme di comunicazionescritta presenti sul territorio.Il Sentiero Etnografico – Ecomuseo<strong>del</strong> Vanoi, “un viaggio nel<strong>tempo</strong> e nello spazio” che parte daCaoria e sale <strong>per</strong> circa 1.000 metridi quota, con quattro anelli tematici,f<strong>in</strong>o alla Malga Miesnotta disopra. Illustra il modo di viveredi quella che era l’economia disussistenza legata all’allevamentoe alle coltivazioni dei campi edei boschi. Da visitare la Casa <strong>del</strong>Sentiero Etnografico, Prà de Madègo,la Siega de Valzanca, i Pradide Tognòla, la Rìs<strong>in</strong>a di Valsorda ela Malga Miesnotta di sopra.Il Direttore, dott. Ettore Sartori, cielenca le attività che caratterizzerannol’estate 2010 <strong>del</strong> Parco.Sarà ospitata nella splendida cornicedi Villa Wels<strong>per</strong>g, la “Casa<strong>del</strong> Parco” <strong>in</strong> Val Canali, la mostra“La lontra e il menadàs”, dedicataall’artista Roswitha Asche che,<strong>ancora</strong> nel 1996, volle dar vitaad un racconto sul viaggio di unalontra e un menadàs dal Primieroa Venezia. La lontra è un animaleora purtroppo est<strong>in</strong>to <strong>in</strong> questiterritori; il menadàs era colui checonduceva il legname nella fluitazionelungo i fiumi verso la pianura.È visitabile dal 1 giugno al30 settembre. A<strong>per</strong>tura: 9–12.3015–18Altre mostre:Tracce sottili - Incisioni di LivioCesch<strong>in</strong> presso Villa Wels<strong>per</strong>g dal17 luglio al 22 agosto con a<strong>per</strong>tura:9-12.30 15-18;Il cielo e la neve - O<strong>per</strong>e di FeliceFeltracco presso Villa Wels<strong>per</strong>gdal 23 agosto a f<strong>in</strong>e settembre cona<strong>per</strong>tura: 9-12.30 15-18Paesaggi di guerra Paneveggio ela Val di Fiemme - L’immag<strong>in</strong>e<strong>del</strong> Trent<strong>in</strong>o dopo la Prima guerramondiale presso il Centro Visitatoridi Paneveggio dal 3 luglio al12 settembrecon a<strong>per</strong>tura: 9-12.30 14-17.30Paesaggi di guerra Vanoi, SanMart<strong>in</strong>o e Primiero -L’immag<strong>in</strong>e<strong>del</strong> Trent<strong>in</strong>o dopo la Prima guerramondiale presso la Casa <strong>del</strong> SentieroEtnografico <strong>del</strong> Vanoi a Caoriadal 3 luglio al 12 settembre cona<strong>per</strong>tura: 9–12 14–18Un fiume di legno - La fluitazione<strong>del</strong> legname dal Vanoi e Primieroa Venezia presso il Palazzo Someda,con a<strong>per</strong>tura: dal 17 luglio al5 settembre tutti i giorni dalle 16alle 19, escluso il 5 agosto.UN VERO FUTURO DELL’UMANITA’ DIPENDE DA TE !!VAS FVG Alto Livenza - Viale Lacch<strong>in</strong> n° 37 - 33077 Sacile (PN) - Tel. / fax. 0434 735686Conto Corrente postale n° 10842334 <strong>in</strong>testato a VAS


20conegliano• Luglio 2010L’equipaggio “Città di Conegliano” nel GiroVela 2010Non si affaccia sul mare.Alle imbarcazioni hasempre preferito mezzimuniti di ruote. Non ha le tipichecaratteristiche di una RepubblicaMar<strong>in</strong>ara, benché lavic<strong>in</strong>anza con Venezia ne abbiapotuto far assaporare lo spirito elo splendore, nel corso <strong>del</strong> <strong>tempo</strong>.Ciò nonostante siamo sicuriche l’equipaggio “Città di Conegliano”non ci <strong>del</strong>uderà nel “GiroVela2010”. La barca a vela,che porterà il nome di Coneglianoe le sue eccellenze <strong>in</strong> tutta lapenisola, è salpata lo scorso 19giugno da Portorose <strong>in</strong> Slovenia,<strong>per</strong> immergersi <strong>in</strong> un’avventurache durerà ben c<strong>in</strong>que settimane.Saranno circa quaranta i membri<strong>del</strong>l’equipaggio, tutti coneglianesidoc, che prenderanno partealla regata <strong>in</strong> ventiquattro tappe.Lo stesso s<strong>in</strong>daco Alberto Manierosarà skip<strong>per</strong> <strong>per</strong> un giorno.Giovanni Pappagallo, presidente<strong>del</strong> Circolo Velico Conegliano <strong>in</strong>qualità di capitano, sarà l’unicapresenza costante, nei diversiturnover che si alterneranno allaguida <strong>del</strong>l’imbarcazione. “Conegliano<strong>per</strong> la sua vocazioneturistica e commerciale guardaai mari come ponti verso i paesidai quali arrivano turisti e versoi quali viaggiano le sue eccellenze- spiega il s<strong>in</strong>daco AlbertoManiero - questa partecipazioneSusegana, baricentro <strong>del</strong>l’ediliziacon la Fiera Gemi22 anni di esposizione macch<strong>in</strong>e movimento terraPONTE DELLA PRIULA. Anchequest’anno, come oramai accadedal 1988, Ponte <strong>del</strong>la Priulaha ospitato la fiera <strong>in</strong>ternazionale<strong>del</strong>le macch<strong>in</strong>e movimento terrae <strong>del</strong>l’edilizia.La fiera, prima <strong>in</strong> <strong>Italia</strong> e seconda<strong>in</strong> Europa <strong>per</strong> ord<strong>in</strong>e d’importanza,si è tenuta nei giorni 19 e20 giugno ed è giunta quest’annoall’edizione numero 22. Lamanifestazione ospita le più importantie prestigiose case di produzionedi macch<strong>in</strong>e <strong>per</strong> il movimentoterra e catapulta, <strong>per</strong> unpaio di giorni, Ponte <strong>del</strong>la Priulaal centro <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>teresse <strong>del</strong> mondoedile nazionale e non solo.La fiera, organizzata dal gruppoGEMI (Gruppo Espositori Macch<strong>in</strong>eIndustriali), convoglia nelletto <strong>del</strong> fiume <strong>Piave</strong>, luogo storicoadibito all’esposizione, ungran numero di addetti ai lavorima anche di semplici curiosi.Quest’anno a causa <strong>del</strong>la crisieconomica che attanaglia ancheil comparto edile, le aziendeespositrici, secondo i dati res<strong>in</strong>oti dalla stessa GEMI, sonodim<strong>in</strong>uite <strong>del</strong> 5% ma questo,unito a dire il vero anche ad un<strong>tempo</strong> non certo clemente, nonha impedito un buon afflusso dipubblico.Questi risultati sono stati ottenutigrazie all’impegno profusodagl’organizzatori (che si avvalgonodi un gran numero di vo-è un viatico importante <strong>per</strong> promuoverela cultura e le eccellenze<strong>del</strong> nostro territorio, oltre cheuna dimostrazione <strong>del</strong> valore <strong>del</strong>nostro circolo velico. Il fatto cheNon è solo ilnome <strong>del</strong>la cittàdi Coneglianoad esserepromosso tra lepiù importantilocalità mar<strong>in</strong>eitaliane, maanche i prodottitipici <strong>del</strong>territorio, <strong>in</strong>primis ilprosecco docg.mi vogliano al comando <strong>del</strong>l’imbarcazione<strong>per</strong> una tappa, mi lus<strong>in</strong>gae rende ancor più solido illegame tra questa es<strong>per</strong>ienza e laAutorità presenti alla Fiera, da notare il s<strong>in</strong>daco Gianni Montesele il vice presidente <strong>del</strong>la prov<strong>in</strong>cia di Treviso Floriano Zambonlontari <strong>per</strong> la gestione <strong>del</strong>la duegiorni fieristica), ma anche dalleistituzioni presenti attivamentenella valorizzazione <strong>del</strong>la fiera.Ricordiamo a tal proposito lapresenza all’<strong>in</strong>augurazione <strong>del</strong>s<strong>in</strong>daco di Susegana <strong>in</strong>g.GianniMontesel.Quello che ha colpito di più, masolo forse le <strong>per</strong>sone che nonconoscono la realtà <strong>del</strong>l’importanzalavorativa e sociale chericopre questo settore nel tessutoeconomico <strong>del</strong>la prov<strong>in</strong>cia trevigianaed <strong>in</strong> particolar modo<strong>del</strong> comune di Susegana, è lavarietà di <strong>per</strong>sone che si sonorecate alla manifestazione. Oltrea professionisti <strong>del</strong>la piccola mediae grande impresa giunti <strong>per</strong>aggiornarsi su gli ultimi mo<strong>del</strong>licomunità”. Non è solo il nome<strong>del</strong>la città di Conegliano ad esserepromosso tra le più importantilocalità mar<strong>in</strong>e italiane, ma losaranno anche i nomi e i prodottitipici <strong>del</strong> territorio, <strong>in</strong> primis ilprosecco docg Conegliano-Valdobbiadene.Questo è reso possibilegrazie alla collaborazionecon il Consorzio di Tutela <strong>del</strong>prosecco e con la Scuola Enologicae soprattutto grazie aglisponsor, che hanno <strong>per</strong>messo allacittà di <strong>in</strong>traprendere un’es<strong>per</strong>ienzasimile. Alla prima tappa,<strong>in</strong> un <strong>per</strong>corso costiero su duegiri, da Portorose f<strong>in</strong>o alla puntadi Pirano, la vela “Città di Conegliano”si è aggiudicata il settimoposto, lasciandosi alle spalleanche Treviso, <strong>in</strong> quello che, <strong>per</strong>tutta la manifestazione, passeràalla storia come un sentito, mapur sempre amichevole ‘’derby<strong>del</strong>la Marca’’. In una giornatadi sole pallido e vento debole daSud, Conegliano è riuscito a partire<strong>in</strong> sesta posizione, ma è statosu<strong>per</strong>ato durante il primo giro daRavenna e Treviso, ritrovandosiqu<strong>in</strong>di <strong>in</strong> coda. La rimonta sull’altroequipaggio <strong>del</strong>la Marcaè partita tra la f<strong>in</strong>e <strong>del</strong> primo el’<strong>in</strong>izio <strong>del</strong> secondo giro, conTreviso che è stata nuovamentescavalcata dal nostro equipaggioe non è più riuscita a rimontare.Nel secondo giro, complice ilo sugli ultimi ritrovati <strong>del</strong> settore,vi è stata una grande presenzadi giovani e soprattutto di famiglie.Questa, probabilmente, èla miglior chiave di lettura <strong>del</strong>l’evento.La presenza variegatama soprattutto i nuclei familiaripresenti, rappresentano <strong>in</strong> modoevidente quanto sia radicato ilsettore edile <strong>in</strong> questo territorio,con le suepiccole e medierealtà che costituisconouna<strong>del</strong>le sp<strong>in</strong>e dorsali<strong>del</strong> settoreproduttivo edeconomico <strong>del</strong>lanostra regionema anche <strong>del</strong>nostro paese.vento di libeccio <strong>in</strong> aumento, laregata è diventata più regolare,con le posizioni dest<strong>in</strong>ate a noncambiare, s<strong>in</strong>o alla conclusione<strong>del</strong>la gara. Non male come <strong>in</strong>izio<strong>per</strong> l’equipaggio composto dalloskip<strong>per</strong> Giovanni Pappagallo eda Beniam<strong>in</strong>o Marcon, IvanoZaia, Corrado Campo<strong>del</strong>l’Orto,Ugo Pollesel e Remo Dal Fabbro,che hanno così conquistatoi primi due punti <strong>in</strong> classifica generalee visto salire al podio lafavoritissima “Riva <strong>del</strong> Garda”.Nonostante la crisi, dal letto <strong>del</strong><strong>Piave</strong>, si prova ad andare avanti,si provano a cercare nuovesoluzioni e strade <strong>per</strong> un mondosempre più complicato ma checomunque non <strong>in</strong>timorisce maanzi costituisce una nuova sfida<strong>per</strong> la nostra regione.Andrea BortoluzziA seguire Castelsanpietro Terme,Regione Basilicata, RegioneSardegna, Trieste, Ravenna,ovviamente Conegliano ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>eTreviso. A detta <strong>del</strong> capitanonon sono stati fatti grossi errori,anche se manca un po’ di es<strong>per</strong>ienzae di affiatamento, che dovrannoessere rafforzati quantoprima. Detto e fatto. Domenica20 giugno la regata è ripartitada Portorose verso Muggia. Iltutto su un <strong>per</strong>corso costiero di16 miglia. Conegliano ha datoil meglio di sé, conquistandocosì la sesta posizione. Beniam<strong>in</strong>oMarcon e Corrado Campo<strong>del</strong>l’Ortohanno lasciato il postonell’equipaggio ad Alberto Bergamo,Gedeone Nenzi, RobertaBasso e Giorgio Toffolon. Laciurma si è resa protagonistadi un’ottima partenza <strong>in</strong>izialeche li ha portati a ridosso <strong>del</strong>lacapolista “Riva <strong>del</strong> Garda”. Lecondizioni climatiche e <strong>del</strong> vento,con una pioggia <strong>in</strong>cessante eraffiche di bora con punte di 25-30 nodi, hanno messo tuttavia <strong>in</strong>difficoltà la maggior parte <strong>del</strong>leimbarcazioni <strong>in</strong> gara e tra questeConegliano, costretta più volte abordi verso la costa. All’arrivo diMuggia la “Città di Conegliano”si è piazzata sesta, raggiungendoquota 5 punti complessivi,posizionandosi così davanti aGeografie umanedi Liuba GiroIl 9 luglio alle 21.00 pressolo spazio Garage eventi diConegliano, si apre la mostra<strong>del</strong>l’artista emergente LiubaGiro di San St<strong>in</strong>o di Livenza.L’artista si <strong>in</strong>terroga se il corpofemm<strong>in</strong>ile è un luogo o meglio,il luogo <strong>del</strong>la realtà materiale,matrice, pr<strong>in</strong>cipio di produzionedi senso, chiave di lettura divarie realtà quotidiane attraversolo studio <strong>del</strong>la “Globalità deil<strong>in</strong>guaggi” di Stefania GuerraLisi. Liuba arriva a sublimare ladonna <strong>in</strong> un omaggio costantealla sua armonia fisica, alla suasensualità, al suo erotismo, porgendolacome simbolo terreno<strong>del</strong>l’offrirsi e <strong>del</strong> ritirarsi.L’esposizione rimarrà a<strong>per</strong>taRavenna e Treviso e dietro aRiva <strong>del</strong> Garda, CastelsanpietroTerme, Trieste, Regione Basilicatae Regione Sardegna. Nellaterza tappa, la prime <strong>del</strong>le ‘’lunghe’’,<strong>ancora</strong> una volta sonostate pioggia e bora, seppur <strong>in</strong>dim<strong>in</strong>uzione, le protagoniste alvia, con l’equipaggio all’<strong>in</strong>izio<strong>in</strong> coda al gruppo, ma ben prestoa ridosso dei primi, grazie adun’ottima rimonta. Dopo averbordeggiato la costa istriana f<strong>in</strong>oa Capo Salvore l’equipaggio hapuntato dritta verso il traguardoa Mar<strong>in</strong>a di Ravenna, con “Riva<strong>del</strong> Garda” sempre davanti a tutti.Saranno c<strong>in</strong>que settimane <strong>in</strong>tense,adrenal<strong>in</strong>iche e avv<strong>in</strong>centi<strong>per</strong> tutti gli appassionati e <strong>per</strong>l’<strong>in</strong>tera “Città di Conegliano”.Per chi non volesse <strong>per</strong>dersi unmiglio <strong>del</strong> 22° “GiroVela 2010”,lo potrà seguire <strong>in</strong> TV ma anchesul web, contribuendo a darecosì a questa competizione tuttoil lustro che merita. Dopo latrepidazione <strong>per</strong> i mondiali dicalcio, che ci stanno tenendo conil fiato sospeso e lo sguardo <strong>in</strong>collatoal televisore, non ci restache risparmiare un po’ di voce<strong>per</strong> urlare all’imbarcazione “Cittàdi Conegliano”: “Avanti tutta,a vele spiegate!”Ylenia Dal Biancof<strong>in</strong>o al 31 luglio con i seguentiorari 9.30-12.30 e 15.30-19.30dal lunedì al sabato (chiuso mercoledì)presso lo spazio Garageeventi di Conegliano.Mara Campaner


Renzo Zanchetta, 57anni, sposato, padre didue figli, ex dirigente<strong>in</strong> un’azienda metalmeccanica,è assessore ai servizi sociali ealle politiche giovanili, ruoloche ricopre da ben due mandaticonsecutivi grazie alle <strong>in</strong>discutibilidoti umane e la sensibilità<strong>per</strong> le problematiche <strong>del</strong>la cittad<strong>in</strong>anza.Assessore Zanchetta, glianziani sono una componentesempre più numerosaqu<strong>in</strong>di rilevante nellanostra comunità. Come sipone l’amm<strong>in</strong>istrazionenei loro confronti e qualiservizi offre?Per gli anziani abbiamo unaattenzione particolare consapevoliche questo tipo di popolazionesarà <strong>in</strong> aumento <strong>per</strong>i prossimi anni. Pertanto ilComune di San Vendemmianoè stato il capofila unitamentead altri 13 comuni <strong>del</strong>l’ULSS7 <strong>per</strong> il progetto “La Trama”f<strong>in</strong>anziato dalla Regione Venetoe f<strong>in</strong>alizzato alla verifica dei bisogni<strong>del</strong>la popolazione over 70che vive sola.E’ vero che avete attivatoun servizio taxi?Il Comune, a richiesta di chi nevolesse usufruire, mette a disposizioneun servizio taxi convolontari <strong>per</strong> offrire la possibilitàdi raggiungere gli ambulatori<strong>per</strong> essere sottoposti a visitemediche, <strong>per</strong> servizi vari grazieanche ad una convenzione stipulatacon l’ANFASS, od anchesemplicemente <strong>per</strong> raggiungereil Centro Anziani.E <strong>per</strong> quanto riguarda ilservizio domiciliare?E’ attivo il servizio domiciliareFocusSan VendemianoINTERVISTA ALL’ ASSESSORE AI SERVIZI SOCIALI E POLITICHE GIOVANILI RENZO ZANCHETTA“Un occhio di riguardo agli anziani, alle <strong>per</strong>sone solee <strong>in</strong> difficoltà”con oltre 230 ore mensili dedicatealla distribuzione dei pasticaldi e questo <strong>per</strong> tutti i 365giorni <strong>del</strong>l’anno.Gli anziani, oltre all’assistenza,necessitano anchedi opportunità di svago evita sociale…Esatto. Da anni vengono organizzatii soggiorni climatici <strong>in</strong>località balneari e di montagnacome Rim<strong>in</strong>i, Biblione, Carole,Auronzo e Laggio di Cadorecon attualmente circa sessantaanziani aderenti. Ogni anno nelmese di Aprile a ridosso <strong>del</strong>lefeste Pasquali si svolge all’<strong>in</strong>terno<strong>del</strong>la mensa comunale,la “Festa <strong>del</strong>le tradizioni” <strong>in</strong>collaborazione con le varie associazioni.Ci giungono segnalazionida alcuneamm<strong>in</strong>istrazionicomunaliche sempre più<strong>per</strong>sone, non soloextracomunitarie,chiedono aiuto<strong>per</strong>ché <strong>in</strong> difficoltàeconomiche.Capita anche avoi e che cosa sipuò fare?Capita anche a SanVendemiano seppur<strong>in</strong> forma abbastanzacontenuta. Personalmente,e anchecon il supporto deiservizi sociali, misono attivato pressoalcune aziendeo uffici preposti. Mirisulta che siamol’unico comune condieci mila abitantiad avere due assistentisociali stabili e<strong>per</strong> questo abbiamorisolto positivamentealcune situazioni didisagio. In altri casidi difficoltà mi sonoattivato <strong>per</strong> la cassa<strong>in</strong>tegrazione spettante.Non abbiamo lasciato nessunoda solo ad affrontare le propriedifficoltà o momenti particolarie questo utilizzando anchele risorse e <strong>in</strong>iziative che sonopresenti nell’area <strong>del</strong>l’Ulss eprov<strong>in</strong>ciale.Come si pone l’Amm<strong>in</strong>istrazionenei confronti deigiovani <strong>del</strong> paese?Siamo molto attenti alle esigenzedei giovani <strong>del</strong> paese.Esiste <strong>in</strong>fatti un gruppo dicoord<strong>in</strong>amento <strong>per</strong> le politichegiovanili e di comunità compostoda rappresentanti di tuttele società sportive e culturali<strong>del</strong> territorio che spazia dallascuola alle parrocchie. Da quisono scaturiti alcuni progettigià svolti o <strong>in</strong> essere di formazione,sia con le sociètà sportivee anche all’<strong>in</strong>terno <strong>del</strong>lescuole.E’ <strong>in</strong>iziata l’estate, ma moltissimefamiglie sono <strong>ancora</strong>occupate con il lavoro.Avete istituito qualchecentro estivo locale <strong>per</strong> iloro ragazzi liberi da impegniscolastici?Anche quest’anno l’Amm<strong>in</strong>istrazioneComunale accompagnai bamb<strong>in</strong>i <strong>in</strong> un nuovo<strong>per</strong>corso di crescita e di divertimentocon lo scopo di trascorrere<strong>in</strong> allegria i primi mesi estivi.Per questo è stato istituito ilCER con la dom<strong>in</strong>azione “Ambarabà,Cìcì Cocò” giocandocon le tradizioni, un’avventurache <strong>per</strong>metterà di scoprire giocandol’importanza <strong>del</strong>le tradizioni<strong>del</strong> nostro territorio. Unosguardo al passato <strong>per</strong> <strong>in</strong>segnareai ragazzi a costruire meglioil loro ed il nostro futuro.Ai bamb<strong>in</strong>i faranno compagniale attività sportive di semprema anche nuovi ed <strong>in</strong>teressantilaboratori,ricchi di sorprese.Ecco un’altra occasione di crescita<strong>per</strong> adulti e picc<strong>in</strong>i. Buonaestate a tutti!Roberto Momo


CENEDA DI VITTORIO VENETOANTICA FIERA DI SANT’OSVALDO - DOMENICA 1 AGOSTOUna domenica di vacanzaal parco di villa PapadopoliDegustazione di prodotti locali e ottimi v<strong>in</strong>iimmersi nella cultura e nelle nostre tradizioniGara a premi di tiro a piattelloal laser con la partecipazione<strong>del</strong>la associazionetiratori vittoriosiEsibizione didattica <strong>del</strong>chioccolo, imitatore conpremi <strong>per</strong> il pubblico che<strong>in</strong>dov<strong>in</strong>aL’Antica fiera di Sant’Osvaldotorna <strong>per</strong>la quarta volta, dopola sua r<strong>in</strong>ascita, domenica1 agosto. La ricchezzadei contenuti e la caretteristica<strong>del</strong>la location, ilCON I PATROCINI DI:CITTA’ DIVITTORIO VENETOREGIONE VENETOPROVINCIA DI TREVISOparco di villa Papadopoli,preannunciano una <strong>in</strong>dimenticabilegiornata.Non a caso abbiamo <strong>in</strong>titolatoquesto servizio“Una domenica di vacanza”.Di seguito riportiamoi punti salienti <strong>del</strong>programmaEsposizone di arte ed artigianalelocaleAmpia esposizioneagroalimentareeesposizione diprodotti localiAnimali da cortileConvegno sull’oliodal titolo “lenuove frontiere<strong>del</strong>l’olicoltura”relatore prof.Claudio Giulivo<strong>del</strong>l’università diPadovaConcorso <strong>per</strong> cani Misse mister Ceneda <strong>del</strong> bastard<strong>in</strong>o,saranno premiatitutti i cani che salirannopasserella.Cavalli al salto e al trottod’epocaAmpia esposizionedimuli, as<strong>in</strong>i,cavalli e poniC a m p i o n a -to regionaleveneto dip e n t a t h l o n<strong>del</strong> boscaioloorganizzatodalla GuardiaForestaleAttrezzi antichiutilizzat<strong>in</strong>ell’agricolturae trattoriAuto e moto d’epocaAccampamento medioevaleLa loggia degli uccelli allamemoria di Camillo Sante,trofeo ai migliori soggettiConcorso canoro con lapresenza di 500 volatili edaree di ascolto <strong>per</strong> il pubblicoTeatro al parco – Villa PapadopoliGli spettacoliSabato 24 ore 21.00 la compagnia “La Contrada” presentaNiente da dichiarare, commedia brillanteEsposizione e dimostrazionedei rapaci <strong>in</strong> collaborazionecon l’associazioneConfu (confederazioneornitologica nazionale fiereuccelli)Lancio di pallonc<strong>in</strong>i conallegato i messaggi con idesideri dei bamb<strong>in</strong>i.Martedì 27 ore 21.00 la compagnia teatrale <strong>del</strong>l’universitàCOMUNITA’ MONTANAPREALPI TREVIGIANEdegli anziani Ippolito Qu<strong>in</strong>to “Allegra compagnia” presentaUno x due commedia <strong>in</strong> tre atti di Oscar Wuden – <strong>in</strong>gressogratuitoCORPO GUARDIAFORESTALEGiovedì 29 ore 21.00 va <strong>in</strong> scena Lorenzo Da Ponte elprimo zarlatan de Zheneda di Gianpaolo Zagonel con GiacomoCaldart, Carlo Piasent<strong>in</strong> e Isabella Mariotto, regia diGuglielmo Scarabel – <strong>in</strong>gresso gratuitoASS. CONFUSabato 31 ore 21.00 il “Piccolo Teatro Città di Sacile” presentale Baruffe chiosotte di Carlo Goldoni


ubriche e lettere23Luglio 2010 •redazione.ilpiave@libero.itDENTRO E FUORI IL BANALE QUOTIDIANOIL DIRETTORERISPONDEMors tua, vita meaAncora una volta un brevedetto lat<strong>in</strong>o chiarisceforse la complicatissimacrisi economica mondiale attualenella quale a pagare sonosempre quelli che non sanno difendersi,costretti a vivere di briciole,senza una chiara nozionedi ciò che dist<strong>in</strong>gue la vita dallamorte. La verità è probabilmentequella di una paurosa, <strong>in</strong>arrestabileescalation <strong>del</strong> fenomenonoto come egoismo, causa diuna frenesia di possesso <strong>in</strong>saziabileche porta ad <strong>in</strong>globaree divorare tutto ciò e tutti quelliche <strong>per</strong>mettono di far <strong>in</strong>grandiresempre più il proprio io.E ciò a tutti i livelli, dal poveroall’altro povero, dal potenteall’altro potente, dal commercianteall’altro commercianteIn questi tempi si fa giustamenteappello alla moderazionenella spesa pubblica,ma non tutti i settori sembranoadeguarsi.Per il monumento alla vittoria diBolzano, <strong>per</strong> esempio, si spenderàparecchio denaro pubblico.Un costoso restauro farà <strong>in</strong>fattirisaltare l’eccessiva esposizionemediatica <strong>del</strong>l’iscrizione con leconseguenze di significato chee così via non essendo esclusanessuna categoria, salvo pocheeccezioni che magari soccombonostrada facendo dovendo<strong>per</strong> forza di cose adeguarsi adimplacabili regole <strong>del</strong> gioco.Una mostruosa povertà spiritualeci sta travolgendo dietrol’alibi <strong>in</strong>fame <strong>del</strong>la crisi monetariaed economica mondiale. Inquesto <strong>per</strong>verso gioco a scacch<strong>in</strong>e derivano. Cont<strong>in</strong>uerà l’abuso<strong>del</strong>la parola, il cui valore consisteormai nella ripetizione <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>vitoalla sudditanza e nella retorica<strong>in</strong>curante <strong>del</strong> <strong>tempo</strong> che passarifiutandola. Noi vorremmo,<strong>in</strong>vece, che la parola servisse achiedere giustizia. Essa dovrebbe<strong>in</strong>oltre rappresentare il discrim<strong>in</strong>etra ieri e l’oggi, tra i tempi<strong>del</strong>la dittatura e la modernità<strong>del</strong>la democrazia. Saremmo <strong>per</strong>rischiano non solo <strong>in</strong>dividuima <strong>in</strong>tere comunità a loro voltadest<strong>in</strong>ate a feroci lotte <strong>in</strong>test<strong>in</strong>eche non siano, ora più che mai,allertate le autorità celesti, daquel uomo mite e solenne d<strong>in</strong>ome Gesù, alla Madonna diLourdes, di Medjugorie, f<strong>in</strong>oagli angeli custodi?CORRISPONDENZA DAL SUD TIROLS<strong>per</strong><strong>per</strong>o di denaro pubblico<strong>per</strong> un monumento di italica retoricaEugenio Morelliquestograti aquanti,<strong>in</strong> Tiroloeo v u n -q u e ,condividonola nostra istanza di rispetto anche<strong>per</strong> l’identità locale.Eva KlotzEsami di maturità.Perché pochi hanno scelto il tema sulle foibe?Egregio direttore, come ognianno puntualmente gli studentisi sono ritrovati alle prese congli esami di maturità. Quest’annonella prova di italiano i temiproposti erano: la musica e la suafunzione nella società con<strong>tempo</strong>ranea,il rapporto fra i giovani ela politica, un tema sulla felicità,e quello di storia su Primo Levie le foibe. Proprio quest’ultimo èstato quasi completamente ignoratodagli studenti. Che temesseroil giudizio di qualche docentepoliticamente schierato?Alberto VenezianiMestre Veneziail direttore Alessandro BizCarissimo lettore, nello rispondere mi conceda di ricollegarmi ad una mia es<strong>per</strong>ienza <strong>per</strong>sonaleal Liceo “Marcantonio Flam<strong>in</strong>io” di Vittorio Veneto, dove <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo ha im<strong>per</strong>atouna componente di <strong>in</strong>segnati comunisti. Mi ricordo di una certa professoressa di filosofia estoria proveniente dal Sud, una tale “signor<strong>in</strong>a” Togata, vecchia zitella, suora laica, cattocomunista.Non bastasse, brutta da far rabbrividire (e di suo non faceva nulla <strong>per</strong> tentaredi migliorarsi). Il primo giorno <strong>del</strong>l’anno scolastico si presentò dicendo: “Sono arrivata <strong>in</strong>questa prov<strong>in</strong>cia razzista <strong>del</strong> Nord. Nella vita ho conosciuto nazisti e fascisti <strong>del</strong>la peggiorspecie, e sono sopravissuta. S<strong>per</strong>o di sopravvivere anche qui, <strong>in</strong> questa terra di leghisti”.Il giorno dopo mi presentai a scuola con puntato nel bavero <strong>del</strong>la giacca la spilla doratadi Alberto da Giussano. Quel <strong>per</strong>iodo fu <strong>per</strong> me atroce. Aggiungo un altro episodio <strong>del</strong>lostesso anno scolastico di quarta liceo. Iniziavo la mia collaborazione al <strong>Piave</strong> grazie ad un<strong>in</strong>segnate <strong>del</strong>lo stesso liceo, corrispondente <strong>del</strong> nostro giornale, figlio di un repubblich<strong>in</strong>o<strong>del</strong>la RSI, <strong>per</strong> le sue idee <strong>in</strong>viso ed emarg<strong>in</strong>ato da quasi tutto il corpo docente. Il mio prof.di italiano e lat<strong>in</strong>o, tale A. D. L. di Vittorio Veneto, orgogliosamente comunista, all’epocaconsigliere comunale, vedendomi un giorno appartato a chiaccierare all’esterno <strong>del</strong> Liceocon il prof. figlio <strong>del</strong> repubblich<strong>in</strong>o, mi <strong>in</strong>timò: “non ti voglio più veder parlare con quello li,<strong>per</strong>ché è un fascista!” Questo era il clima al liceo vittoriese all’<strong>in</strong>izio degli anni Novanta.Io e altri quell’anno pagammo sulla nostra pelle il coraggio di esternare le proprie idee.Conseguenza, ci fu quasi un esodo al vic<strong>in</strong>o Liceo privato “Vittorio Alfieri” di Fontanafredda(PN), gestito dal bravo e compianto prof. Giorgio Cum. Lì la mentalità era completamentediversa. E mentre prima la mia collaborazione con Il <strong>Piave</strong> era malvista, nel nuovo istituto ècapitato che venissero ritagliati e appesi alle bacheche dei miei articoli come buon esempiodi un giovane impegnato nel giornalismo. Altro mondo! Ricollegandomi alla sua domanda,molti dei ragazzi che hanno scelto di non trattare il tema <strong>del</strong>le foibe, se ne sono ben guardatidal mettere a repentaglio l’esito <strong>del</strong>l’esame correndo il rischio di cozzare contro quei docentiche portano la politica dentro le aule di scuola. Le proprie idee hanno un prezzo. Come lalibertà. Sta ad ognuno di noi scegliere che tipo di <strong>per</strong>sona si vuole essere.Altamarca, alla sco<strong>per</strong>ta <strong>del</strong> territorioDomenica 27 giugno sul MontelloCiclo gusto <strong>in</strong> alta marcaA Montebelluna durante gli europei di Mounta<strong>in</strong> BikeAMontebelluna, il 26 e 27 giugno si èsvolto un grande evento europeo conil campionato di MTB Marathon nel<strong>per</strong>corso <strong>del</strong> Montello. Sport semplice e <strong>in</strong>trigante.Tavoli dedicati alla cultura <strong>del</strong> mangiare ebere consapevole con assaggio prodotti tipici<strong>del</strong>l’Altamarca, Prov<strong>in</strong>cia di Treviso, <strong>del</strong> Venetoe grandi marchi <strong>del</strong> made <strong>in</strong> Italy.Montebelluna Sapori <strong>del</strong>l’Altamarca. www.vivibike.net www.altamarca.it e www.pedalidimarca.itL’associazione Pedali diMarca ha organizzatouna slowbike denom<strong>in</strong>ataciclo gusto <strong>in</strong> collaborazione conAltamarca associazione, la Stradadei v<strong>in</strong>i Docg e Doc MontelloColli Asolani, Vivibike l’associazionededicata al cicloturismoe il Team To see <strong>del</strong>le guidenaturalistiche, con il patroc<strong>in</strong>io<strong>del</strong>la prov<strong>in</strong>cia di Treviso e gliauguri di Leonardo Muraro. CicloGusto è un it<strong>in</strong>erario enogastronomicocon visita a tre cant<strong>in</strong>edislocate lungo la strada deiv<strong>in</strong>i Montello Colli Asolani <strong>in</strong>luoghi ricchi di storia e noti <strong>per</strong>i prodotti tipici <strong>del</strong>l’AltamarcaTrevigiana e dove si può degustare<strong>del</strong> buon v<strong>in</strong>o e prodottitipici <strong>del</strong> territorio. La partenzaè avvenuta domenica matt<strong>in</strong>a 27giugno alle ore 9.30da Montebelluna<strong>in</strong> piazza Negrelli doveil comune di Montebelluna haallestito uno stand e un puntoInfo dedicato ai visitatori, turistie ospiti. Il <strong>per</strong>corso, fra i più<strong>in</strong>teressanti e particolari <strong>del</strong>l’altamarcaTrevigiana, si è snodatolungo la ciclabile <strong>del</strong> Montellopassando <strong>per</strong> Caonada Volpago<strong>del</strong> Montello, seguendo stradepoco trafficate, molto <strong>in</strong>dicato<strong>per</strong> cicloturisti e famiglie chevogliono fare una passeggiata <strong>in</strong>bike.A.D.D.Montebelluna, capitale europeadi Mounta<strong>in</strong> BikeTrekk<strong>in</strong>g & Bike <strong>in</strong> AltamarcaAlla sco<strong>per</strong>ta di luogh<strong>in</strong>aturalistici, storici , di arteL’Altamarca annualmenteregistra 600.000 presenzeturistiche, amanti <strong>del</strong>gusto e <strong>del</strong>lo sport, <strong>in</strong> particolare<strong>del</strong>la bicicletta. Con ViviBike,To See, P<strong>in</strong>arello Cicli è statorealizzato un cartellone-tourdi it<strong>in</strong>erari con guide abilitate.Partenza e arrivo sono semprepresso una cant<strong>in</strong>a o un ristoranteo un albergo <strong>del</strong>l’Altamarca.Il calendario aggiornato mensilmentesi trova sul su www.altamarca.it, www.vivibike.net.Iscrizione-prenotazione a € 15 a<strong>per</strong>sona con diversi servizi. Lecant<strong>in</strong>e aprono i cancelli <strong>per</strong> unassaggio e <strong>per</strong> acquisti speciali<strong>per</strong> l’occasione. Diversi luoghi<strong>in</strong> Altamarca sono un ricordoreligioso: i diversi sacelli, tabernacolie piccole pievi ricordanomanifestazioni di fede e di cristianitàantica.Piccole Produzioni Localie Denom<strong>in</strong>azioni ComunaliAltamarca scommette sulle piccole produzionilocali, sulle De.Co., sui prodottialimentari a chilometro zero, sui prodottidi stagione, sulle ricette tipiche <strong>del</strong> territorio.Una cultura dedicata alla salvaguardia <strong>del</strong>la qualitàe dei valori <strong>del</strong>le coll<strong>in</strong>e e <strong>del</strong>la pedemontana.Altamarca,associazione pubblica e privata e marchiod’area di qualità, ha avviato una ricerca e unostudio selle realtà produttive e sul distretto agroalimentare,studiando luoghi e marchi che possonoidentificare l’orig<strong>in</strong>e e la provenienza di alimentilocali. La presenza di banchi d’assaggio e di venditanei mercati <strong>del</strong> territorio sono fondamentali <strong>per</strong>far conoscere il patrimonio e organizza f<strong>in</strong>o al 30luglio <strong>in</strong>contri tematici sulla adesione ai progetti divalorizzazione <strong>del</strong>le produzioni locali con assagg<strong>in</strong>ei ristoranti <strong>del</strong>l’Altamarca. Per <strong>in</strong>fo: www.altamarca.it

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!