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Italia, ancora sei in tempo per salvarti - Museo del Piave

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ubriche e lettere23Luglio 2010 •redazione.ilpiave@libero.itDENTRO E FUORI IL BANALE QUOTIDIANOIL DIRETTORERISPONDEMors tua, vita meaAncora una volta un brevedetto lat<strong>in</strong>o chiarisceforse la complicatissimacrisi economica mondiale attualenella quale a pagare sonosempre quelli che non sanno difendersi,costretti a vivere di briciole,senza una chiara nozionedi ciò che dist<strong>in</strong>gue la vita dallamorte. La verità è probabilmentequella di una paurosa, <strong>in</strong>arrestabileescalation <strong>del</strong> fenomenonoto come egoismo, causa diuna frenesia di possesso <strong>in</strong>saziabileche porta ad <strong>in</strong>globaree divorare tutto ciò e tutti quelliche <strong>per</strong>mettono di far <strong>in</strong>grandiresempre più il proprio io.E ciò a tutti i livelli, dal poveroall’altro povero, dal potenteall’altro potente, dal commercianteall’altro commercianteIn questi tempi si fa giustamenteappello alla moderazionenella spesa pubblica,ma non tutti i settori sembranoadeguarsi.Per il monumento alla vittoria diBolzano, <strong>per</strong> esempio, si spenderàparecchio denaro pubblico.Un costoso restauro farà <strong>in</strong>fattirisaltare l’eccessiva esposizionemediatica <strong>del</strong>l’iscrizione con leconseguenze di significato chee così via non essendo esclusanessuna categoria, salvo pocheeccezioni che magari soccombonostrada facendo dovendo<strong>per</strong> forza di cose adeguarsi adimplacabili regole <strong>del</strong> gioco.Una mostruosa povertà spiritualeci sta travolgendo dietrol’alibi <strong>in</strong>fame <strong>del</strong>la crisi monetariaed economica mondiale. Inquesto <strong>per</strong>verso gioco a scacch<strong>in</strong>e derivano. Cont<strong>in</strong>uerà l’abuso<strong>del</strong>la parola, il cui valore consisteormai nella ripetizione <strong>del</strong>l’<strong>in</strong>vitoalla sudditanza e nella retorica<strong>in</strong>curante <strong>del</strong> <strong>tempo</strong> che passarifiutandola. Noi vorremmo,<strong>in</strong>vece, che la parola servisse achiedere giustizia. Essa dovrebbe<strong>in</strong>oltre rappresentare il discrim<strong>in</strong>etra ieri e l’oggi, tra i tempi<strong>del</strong>la dittatura e la modernità<strong>del</strong>la democrazia. Saremmo <strong>per</strong>rischiano non solo <strong>in</strong>dividuima <strong>in</strong>tere comunità a loro voltadest<strong>in</strong>ate a feroci lotte <strong>in</strong>test<strong>in</strong>eche non siano, ora più che mai,allertate le autorità celesti, daquel uomo mite e solenne d<strong>in</strong>ome Gesù, alla Madonna diLourdes, di Medjugorie, f<strong>in</strong>oagli angeli custodi?CORRISPONDENZA DAL SUD TIROLS<strong>per</strong><strong>per</strong>o di denaro pubblico<strong>per</strong> un monumento di italica retoricaEugenio Morelliquestograti aquanti,<strong>in</strong> Tiroloeo v u n -q u e ,condividonola nostra istanza di rispetto anche<strong>per</strong> l’identità locale.Eva KlotzEsami di maturità.Perché pochi hanno scelto il tema sulle foibe?Egregio direttore, come ognianno puntualmente gli studentisi sono ritrovati alle prese congli esami di maturità. Quest’annonella prova di italiano i temiproposti erano: la musica e la suafunzione nella società con<strong>tempo</strong>ranea,il rapporto fra i giovani ela politica, un tema sulla felicità,e quello di storia su Primo Levie le foibe. Proprio quest’ultimo èstato quasi completamente ignoratodagli studenti. Che temesseroil giudizio di qualche docentepoliticamente schierato?Alberto VenezianiMestre Veneziail direttore Alessandro BizCarissimo lettore, nello rispondere mi conceda di ricollegarmi ad una mia es<strong>per</strong>ienza <strong>per</strong>sonaleal Liceo “Marcantonio Flam<strong>in</strong>io” di Vittorio Veneto, dove <strong>per</strong> un <strong>per</strong>iodo ha im<strong>per</strong>atouna componente di <strong>in</strong>segnati comunisti. Mi ricordo di una certa professoressa di filosofia estoria proveniente dal Sud, una tale “signor<strong>in</strong>a” Togata, vecchia zitella, suora laica, cattocomunista.Non bastasse, brutta da far rabbrividire (e di suo non faceva nulla <strong>per</strong> tentaredi migliorarsi). Il primo giorno <strong>del</strong>l’anno scolastico si presentò dicendo: “Sono arrivata <strong>in</strong>questa prov<strong>in</strong>cia razzista <strong>del</strong> Nord. Nella vita ho conosciuto nazisti e fascisti <strong>del</strong>la peggiorspecie, e sono sopravissuta. S<strong>per</strong>o di sopravvivere anche qui, <strong>in</strong> questa terra di leghisti”.Il giorno dopo mi presentai a scuola con puntato nel bavero <strong>del</strong>la giacca la spilla doratadi Alberto da Giussano. Quel <strong>per</strong>iodo fu <strong>per</strong> me atroce. Aggiungo un altro episodio <strong>del</strong>lostesso anno scolastico di quarta liceo. Iniziavo la mia collaborazione al <strong>Piave</strong> grazie ad un<strong>in</strong>segnate <strong>del</strong>lo stesso liceo, corrispondente <strong>del</strong> nostro giornale, figlio di un repubblich<strong>in</strong>o<strong>del</strong>la RSI, <strong>per</strong> le sue idee <strong>in</strong>viso ed emarg<strong>in</strong>ato da quasi tutto il corpo docente. Il mio prof.di italiano e lat<strong>in</strong>o, tale A. D. L. di Vittorio Veneto, orgogliosamente comunista, all’epocaconsigliere comunale, vedendomi un giorno appartato a chiaccierare all’esterno <strong>del</strong> Liceocon il prof. figlio <strong>del</strong> repubblich<strong>in</strong>o, mi <strong>in</strong>timò: “non ti voglio più veder parlare con quello li,<strong>per</strong>ché è un fascista!” Questo era il clima al liceo vittoriese all’<strong>in</strong>izio degli anni Novanta.Io e altri quell’anno pagammo sulla nostra pelle il coraggio di esternare le proprie idee.Conseguenza, ci fu quasi un esodo al vic<strong>in</strong>o Liceo privato “Vittorio Alfieri” di Fontanafredda(PN), gestito dal bravo e compianto prof. Giorgio Cum. Lì la mentalità era completamentediversa. E mentre prima la mia collaborazione con Il <strong>Piave</strong> era malvista, nel nuovo istituto ècapitato che venissero ritagliati e appesi alle bacheche dei miei articoli come buon esempiodi un giovane impegnato nel giornalismo. Altro mondo! Ricollegandomi alla sua domanda,molti dei ragazzi che hanno scelto di non trattare il tema <strong>del</strong>le foibe, se ne sono ben guardatidal mettere a repentaglio l’esito <strong>del</strong>l’esame correndo il rischio di cozzare contro quei docentiche portano la politica dentro le aule di scuola. Le proprie idee hanno un prezzo. Come lalibertà. Sta ad ognuno di noi scegliere che tipo di <strong>per</strong>sona si vuole essere.Altamarca, alla sco<strong>per</strong>ta <strong>del</strong> territorioDomenica 27 giugno sul MontelloCiclo gusto <strong>in</strong> alta marcaA Montebelluna durante gli europei di Mounta<strong>in</strong> BikeAMontebelluna, il 26 e 27 giugno si èsvolto un grande evento europeo conil campionato di MTB Marathon nel<strong>per</strong>corso <strong>del</strong> Montello. Sport semplice e <strong>in</strong>trigante.Tavoli dedicati alla cultura <strong>del</strong> mangiare ebere consapevole con assaggio prodotti tipici<strong>del</strong>l’Altamarca, Prov<strong>in</strong>cia di Treviso, <strong>del</strong> Venetoe grandi marchi <strong>del</strong> made <strong>in</strong> Italy.Montebelluna Sapori <strong>del</strong>l’Altamarca. www.vivibike.net www.altamarca.it e www.pedalidimarca.itL’associazione Pedali diMarca ha organizzatouna slowbike denom<strong>in</strong>ataciclo gusto <strong>in</strong> collaborazione conAltamarca associazione, la Stradadei v<strong>in</strong>i Docg e Doc MontelloColli Asolani, Vivibike l’associazionededicata al cicloturismoe il Team To see <strong>del</strong>le guidenaturalistiche, con il patroc<strong>in</strong>io<strong>del</strong>la prov<strong>in</strong>cia di Treviso e gliauguri di Leonardo Muraro. CicloGusto è un it<strong>in</strong>erario enogastronomicocon visita a tre cant<strong>in</strong>edislocate lungo la strada deiv<strong>in</strong>i Montello Colli Asolani <strong>in</strong>luoghi ricchi di storia e noti <strong>per</strong>i prodotti tipici <strong>del</strong>l’AltamarcaTrevigiana e dove si può degustare<strong>del</strong> buon v<strong>in</strong>o e prodottitipici <strong>del</strong> territorio. La partenzaè avvenuta domenica matt<strong>in</strong>a 27giugno alle ore 9.30da Montebelluna<strong>in</strong> piazza Negrelli doveil comune di Montebelluna haallestito uno stand e un puntoInfo dedicato ai visitatori, turistie ospiti. Il <strong>per</strong>corso, fra i più<strong>in</strong>teressanti e particolari <strong>del</strong>l’altamarcaTrevigiana, si è snodatolungo la ciclabile <strong>del</strong> Montellopassando <strong>per</strong> Caonada Volpago<strong>del</strong> Montello, seguendo stradepoco trafficate, molto <strong>in</strong>dicato<strong>per</strong> cicloturisti e famiglie chevogliono fare una passeggiata <strong>in</strong>bike.A.D.D.Montebelluna, capitale europeadi Mounta<strong>in</strong> BikeTrekk<strong>in</strong>g & Bike <strong>in</strong> AltamarcaAlla sco<strong>per</strong>ta di luogh<strong>in</strong>aturalistici, storici , di arteL’Altamarca annualmenteregistra 600.000 presenzeturistiche, amanti <strong>del</strong>gusto e <strong>del</strong>lo sport, <strong>in</strong> particolare<strong>del</strong>la bicicletta. Con ViviBike,To See, P<strong>in</strong>arello Cicli è statorealizzato un cartellone-tourdi it<strong>in</strong>erari con guide abilitate.Partenza e arrivo sono semprepresso una cant<strong>in</strong>a o un ristoranteo un albergo <strong>del</strong>l’Altamarca.Il calendario aggiornato mensilmentesi trova sul su www.altamarca.it, www.vivibike.net.Iscrizione-prenotazione a € 15 a<strong>per</strong>sona con diversi servizi. Lecant<strong>in</strong>e aprono i cancelli <strong>per</strong> unassaggio e <strong>per</strong> acquisti speciali<strong>per</strong> l’occasione. Diversi luoghi<strong>in</strong> Altamarca sono un ricordoreligioso: i diversi sacelli, tabernacolie piccole pievi ricordanomanifestazioni di fede e di cristianitàantica.Piccole Produzioni Localie Denom<strong>in</strong>azioni ComunaliAltamarca scommette sulle piccole produzionilocali, sulle De.Co., sui prodottialimentari a chilometro zero, sui prodottidi stagione, sulle ricette tipiche <strong>del</strong> territorio.Una cultura dedicata alla salvaguardia <strong>del</strong>la qualitàe dei valori <strong>del</strong>le coll<strong>in</strong>e e <strong>del</strong>la pedemontana.Altamarca,associazione pubblica e privata e marchiod’area di qualità, ha avviato una ricerca e unostudio selle realtà produttive e sul distretto agroalimentare,studiando luoghi e marchi che possonoidentificare l’orig<strong>in</strong>e e la provenienza di alimentilocali. La presenza di banchi d’assaggio e di venditanei mercati <strong>del</strong> territorio sono fondamentali <strong>per</strong>far conoscere il patrimonio e organizza f<strong>in</strong>o al 30luglio <strong>in</strong>contri tematici sulla adesione ai progetti divalorizzazione <strong>del</strong>le produzioni locali con assagg<strong>in</strong>ei ristoranti <strong>del</strong>l’Altamarca. Per <strong>in</strong>fo: www.altamarca.it

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