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Confronto tra metodi diversi nella valutazione del positivo:risultati dell’applicazione dell’analisi di cluster al fenotipodi un gruppo di pazientiaffetti da leucemia promielocitica acutaNadia ViolaServizio Regionale di Immunologia Clinica e Tipizzazione Tessutaledell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Anconae-mail: n.viola@ospedaliriuniti.marche.itINTRODUZIONELa leucemia promielocitica è quasi invariabilmente associataad una traslocazione reciproca interessante i cromosomi15 e 17 (PML/RARα)La sensibilità dei promielociti leucemici ai derivati dell’acidoretinoico, che nella quasi totalità dei casi ne induconola maturazione terminale a neutrofilo, determina laremissione completa del quadro leucemico.La disponibilità di una efficace terapia specifica rende altamentedesiderabile il riconoscimento inequivoco dei casi dileucemia promielocitica. Questo compito non è semprefacile, in quanto, esistono varianti morfologiche in grado diostacolare la diagnosi precisa; un caso per tutti è costituitodalla cosiddetta leucemia promielocitica variante, o AML-M3v, in cui, nonostante la presenza di una anomalia citogeneticatipica, la morfologia degli elementi patologici entrain diagnosi differenziale con quella dei monoblasti leucemicidella leucemia monoblastica acuta, o AML-M5.Data la costanza della lesione citogenetica, la dimostrazionedella traslocazione citata viene considerata premessairrinunciabile all’erogazione della terapia specifica.SCOPO DELLO STUDIOL’obiettivo di questo lavoro è stato quello di studiare il fenotipodegli elementi patologici con diagnosi morfologica diLeucemia Promielocitica Acuta (secondo la classificazioneFAB),e procedere a un’elaborazione dei dati condotta siasecondo i criteri tradizionali di positività (criteri EGIL) siasecondo una valutazione semiquantitativa della intensità diespressione, al fine di ricercare, per mezzo di tecniche dianalisi di cluster, la presenza di raggruppamenti di soggettiomogenei per caratteristiche fenotipiche differenziali, correlando,ove possibile, i risultati fenotipici con gli elementi dieterogeneità precedentemente noti.MATERIALI E METODISono stati studiati 20 pazienti precedentemente non trattatiafferiti ai Laboratori di Citometria dell’OspedaleCivile di Venezia e al Servizio Regionale di ImmunologiaClinica e di Tipizzazione Tessutale dell’AziendaOspedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Anconacon diagnosi morfologica di Leucemia PromielociticaLettere GIC Vol. 18, Num. 2 - <strong>Agosto</strong> <strong>2009</strong>Acuta secondo la classificazione FAB (AML-M3).Il campione sottoposto all’analisi fenotipica consisteva,ove possibile, di un campione di aspirato midollare; indue casi afferiva al laboratorio di citometria solamenteun campione di sangue periferico, che risultava comunquetipico dal punto di vista morfologico, e che veniva diconseguenza inserito nella casistica perché giudicatorappresentativo.L’analisi cariotipica veniva eseguita con tecniche tradizionalida altri laboratori delle rispettive strutture; i risultatidelle analisi venivano desunti nel corso della revisionedelle cartelle cliniche.L’analisi citometrica è stata eseguita su campioni di sangueintero, usando un panel di anticorpi monoclonalicommerciali direttamente coniugati con diversi fluorocromi. Sono stati studiati diversi antigeni :antigeni “linfoidi” (CD2, CD3, CD4, CD5, CD7, CD8,CD10, CD19, CD20, TdT),antigeni “mieloidi” (CD11b, CD11c, CD13, CD15,CD16,CD33, CD65, CD117, MPO) ,antigeni monocitari ( CD14, CD64),antigeni non lineage (CD11a, CD34, CD38, CD45,CD56, HLA-DR).L’analisi immunofenotipica è stata effettuata utilizzando trecitometri: il primo capace di leggere due parametri fisici equattro parametri di fluorescenza (FASCcalibur, BectonDickinson), il secondo capace di leggere due parametri fisicie sei parametri di fluorescenza (FACScanto, BectonDickinson), e il terzo capace di leggere due parametri fisicie dieci parametri di fluorescenza (LSR II, BectonDickinson). Sono state selezionate le cellule patologichemediante gate immunologico costruito su SSC e CD45.RISULTATII risultati dell’analisi dei singoli parametri venivanovalutati mediante due diverse scelte metodologiche:METODO TRADIZIONALE (Metodo cut-off EGIL) eMETODO ALTERNATIVO.Nel Metodo Tradizionale una popolazione patologicaviene considerata positiva per un determinato antigene se,al confronto con il controllo negativo, esprime quell’antigenein una percentuale di elementi superiore a un deter-ATTIVITÀ SCIENTIFICA27