12.07.2015 Views

La letteratura per unità didattiche (1996) - Adrianocolombo.it

La letteratura per unità didattiche (1996) - Adrianocolombo.it

La letteratura per unità didattiche (1996) - Adrianocolombo.it

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Dalla lettura alla sintesi concettuale. Come indicazione generale di lavoro si suggerisce diab<strong>it</strong>uare gli studenti a schedare le o<strong>per</strong>e e i brani letti, possibilmente secondo una griglia prefissata;tali schede cost<strong>it</strong>uiranno una specie di archivio che lo studente può consultare durante le prove diverifica, laddove l’insegnante lo r<strong>it</strong>enga opportuno. <strong>La</strong> possibil<strong>it</strong>à di utilizzare i propri materialidovrebbe stimolare lo studente ad un lavoro accurato e distribu<strong>it</strong>o nel tempo che lo aiuterà non solonello studio ma anche nell’acquisizione e nel consolidamento delle abil<strong>it</strong>à.<strong>La</strong> ricostruzione del contesto storico dovrebbe essere il più possibile ricavata, o comunquesugger<strong>it</strong>a come ipotesi, dai testi. Alla lezione frontale, che dovrebbe avere uno spazio ridotto rispettoal lavoro collettivo, individuale o di gruppo degli studenti, sarà riservato il comp<strong>it</strong>o di introdurre lalettura, guidare l’analisi, integrare le informazioni, sollec<strong>it</strong>are il dialogo ed aiutare a costruire unasintesi conclusiva dell’<strong>un<strong>it</strong>à</strong>.Programmazione. <strong>La</strong> programmazione non deve far pensare ad un lavoro rigidamentestrutturato che metta in secondo piano il contributo che può venire dalla sensibil<strong>it</strong>à, dai bisogni deglistudenti e dal loro lavoro autonomo. Ovunque possibile, si cercherà di creare delle occasioni <strong>per</strong>favorire il ‘dialogo‘ tra il lettore-studente e l’autore e s<strong>it</strong>uazioni nelle quali gli studenti possano fareproposte, lavorare senza seguire un <strong>per</strong>corso precost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o, presentare loro stessi ai compagni irisultati di una ricerca; in tal modo si valorizzeranno forme di comunicazione orizzontale.Naturalmente ci sarà anche ‘il consiglio di lettura‘: letture domestiche sugger<strong>it</strong>e,eventualmente discusse in classe, ma non sistematicamente controllate attraverso comp<strong>it</strong>iobbligatori. Con questo non si intende affermare che l’applicazione di tecniche di analisi uccida lalettura disinteressata e quindi il piacere di leggere, quando questo consiste spesso nella rilettura equindi nella conoscenza sempre più approfond<strong>it</strong>a di un’o<strong>per</strong>a e nella sco<strong>per</strong>ta inesauribile di nuovisignificati.<strong>La</strong> graduazione degli obiettivi. Un ultimo chiarimento riguarda gli obiettivi. Nella praticadidattica si r<strong>it</strong>iene molto importante la graduazione degli obiettivi e si specificano obiettivi daraggiungere nel primo, nel secondo e nel terzo anno. Tale impostazione non è del tutto compatibilecon un <strong>per</strong>corso storico-letterario, che non <strong>per</strong>mette di graduare la scelta dei testi e le o<strong>per</strong>azioni dianalisi con cr<strong>it</strong>eri di compless<strong>it</strong>à crescente. Nella nostra proposta gli obiettivi sono in funzione dellatipologia e quindi si ripetono - anche se non necessariamente sono presenti tutti - nelle <strong>un<strong>it</strong>à</strong><strong>didattiche</strong> dello stesso tipo, di anno in anno. Questo non significa che il problema della gradual<strong>it</strong>à siaignorato; esso è posto al livello delle metodologie (come dosare lezione, attiv<strong>it</strong>à individuale e digruppo degli studenti, in classe e a casa), delle o<strong>per</strong>azioni da compiere sui testi (lettura <strong>per</strong> cogliere ilsignificato globale, analisi approfond<strong>it</strong>a su testi brevi, sondaggi su testi lunghi, analisi guidata oautonoma, interpretazione) e naturalmente delle verifiche, che via via, accanto alla conoscenza,comprensione e applicazione, implicheranno livelli più alti di analisi e di sintesi. Le decisioni alriguardo non possono che essere prese tenendo conto del gruppo classe reale.III Il piano di lavorodi Simonetta Corradini1. Il problema delle scelte e dei “tagli”In questo cap<strong>it</strong>olo presentiamo un ragionamento sulla costruzione di piani di lavoro annualiche, tenendo conto delle indicazioni del curricolo, presentino opportune combinazioni di <strong>un<strong>it</strong>à</strong>differenziate <strong>per</strong> tipologia. In particolare vengono affrontati due problemi, il numero di <strong>un<strong>it</strong>à</strong> daAdriano Colombo © http://www.adrianocolombo.<strong>it</strong>Pag.16

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!