generale, della capac<strong>it</strong>à di s<strong>it</strong>uare un’o<strong>per</strong>a o un autore, o che lo porti a ignorare fin l’esistenza dio<strong>per</strong>e o autori consacrati dalla tradizione. Questo effetto non è nelle nostre intenzioni, né è statoriscontrato da coloro che da anni vanno s<strong>per</strong>imentando il curricolo.Intanto una scansione cronologica, <strong>per</strong> quanto elastica, viene mantenuta lungo i tre anni distudio: i lim<strong>it</strong>i vengono spostati in avanti, a metà Cinquecento e a metà Ottocento, <strong>per</strong> dare alNovecento uno spazio più adeguato, secondo un’indicazione accolta anche dal Programma Brocca.In secondo luogo, <strong>per</strong> riprendere la metafora del terr<strong>it</strong>orio, è ovvio che chi lo esplora dovràpiantare paletti, segnali indicatori, dovrà costruirsi una mappa che includa sia le zone esplorate sia,sommariamente, quelle inesplorate. Il punto è che questa mappa deve avere un carattere strumentale,senza assumere il valore esplicativo che le attribuiscono i vari storicismi: «la mappa non è ilterr<strong>it</strong>orio». A questo scopo può contribuire anche l’uso di un manuale storico, a patto che sia unmanuale ‘leggero‘, più descr<strong>it</strong>tivo che esplicativo, e che mantenga una funzione di supporto, senzadiventare il centro dello studio.Per dirla con un’altra metafora, noi vorremmo che il <strong>per</strong>corso complessivo delineassegradualmente nella mente dello studente gli scaffali di una biblioteca ideale in cui si collocano lecorrenti, i generi, gli autori e le o<strong>per</strong>e, quelle lette e quelle non lette («senza dimenticare che i modidi catalogazione delle biblioteche possono essere in ogni momento ridiscussi»: Armellini 1987, p.110). Ma quello che vorremmo soprattutto è che al termine degli studi restasse il desiderio dicontinuare a esplorare quella biblioteca, avendo imparato come la si legge e avendo s<strong>per</strong>imentato lasua varietà, la ricchezza delle occasioni di piacere e di arricchimento <strong>per</strong>sonale che può offrire. Suquesta scommessa si gioca la nostra proposta, come del resto ogni insegnamento di <strong>letteratura</strong>.II Il curricolo modulare e le <strong>un<strong>it</strong>à</strong> <strong>didattiche</strong>di Simonetta Corradini1. <strong>La</strong> tipologia delle <strong>un<strong>it</strong>à</strong> <strong>didattiche</strong>Questo libro vuole essere una guida pratica <strong>per</strong> la costruzione di curricoli di <strong>letteratura</strong>: sipropone di offrire cr<strong>it</strong>eri <strong>per</strong> orientarsi e o<strong>per</strong>are delle selezioni, indicazioni metodologiche edesempi di possibili <strong>un<strong>it</strong>à</strong> <strong>didattiche</strong> con le relative verifiche.Nel quadro del curricolo modulare che abbiamo adottato, si prevede che una via <strong>per</strong> rendere glistudenti consapevoli della compless<strong>it</strong>à dell’oggetto letterario e capaci di esplorarlo autonomamentepossa essere diversificare la tipologia delle <strong>un<strong>it</strong>à</strong> <strong>didattiche</strong> e assegnare ad ogni tipo obiettivispecifici in termini non solo di conoscenze ma anche di competenze da acquisire. Tali <strong>un<strong>it</strong>à</strong>, che nonsono necessariamente le stesse <strong>per</strong> tutti e sempre, dovranno essere combinate secondo un calibratodosaggio in un piano di lavoro annuale che punti sulla varietà.Un ulteriore elemento innovativo della proposta c<strong>it</strong>ata consiste nell’inv<strong>it</strong>o a inserire testi eproblematiche contemporanee fin dalla terza classe in <strong>un<strong>it</strong>à</strong> che si riferiscono al passato.L’accostamento di testi appartenenti a epoche diverse e lontane tra loro è rivolto a formare neglistudenti il senso storico, inteso come si è detto nel precedente cap<strong>it</strong>olo.<strong>La</strong> tipologia prevede cinque tipi principali: <strong>un<strong>it</strong>à</strong> storico-culturali, <strong>un<strong>it</strong>à</strong> <strong>per</strong> generi letterari,<strong>un<strong>it</strong>à</strong> tematiche, <strong>un<strong>it</strong>à</strong> ‘r<strong>it</strong>ratto d’autore‘, <strong>un<strong>it</strong>à</strong> ‘incontro con un’o<strong>per</strong>a‘.<strong>La</strong> fecond<strong>it</strong>à didattica di tale opzione consiste nella possibil<strong>it</strong>à di fornire agli studenti inputsulle molteplici prospettive secondo le quali si può affrontare la disciplina, di susc<strong>it</strong>are in loro, conla conoscenza di una plural<strong>it</strong>à di metodi e strumenti, capac<strong>it</strong>à di risposte diversificate, di renderli piùattivi in quanto tale impostazione li spinge a ristrutturare continuamente quello che hanno appreso,Adriano Colombo © http://www.adrianocolombo.<strong>it</strong>Pag.8
di sollec<strong>it</strong>are con la varietà la curios<strong>it</strong>à e l’interesse.L’assunto teorico sottostante è che non esista oggi una prospettiva egemone negli studiletterari, e che non sia comp<strong>it</strong>o della scuola il promuoverla. Una scelta pluralista era esplic<strong>it</strong>amentedichiarata nel documento che ha proposto <strong>per</strong> la prima volta il curricolo modulare, là dove si diceva:«Nell’insieme delle es<strong>per</strong>ienze di apprendimento proposte allo studente, dovrebbero dunqueessere presenti almeno le seguenti prospettive:- la ricostruzione del quadro culturale di un’epoca in termini di ‘modelli culturali‘ (semiotica dellacultura);- la prospettiva della sociologia letteraria (luoghi di produzione, figura sociale dell’intellettuale,rapporto con le ist<strong>it</strong>uzioni e il pubblico);- l’analisi dei contenuti e dei temi visti nella loro rilevanza simbolica <strong>per</strong> l’immaginario collettivodelle diverse epoche;- la prospettiva ermeneutica dell’incontro attraverso il tempo fra le esigenze del lettore di oggi e gliorizzonti culturali del passato;- l’analisi formale del testo e delle sue caratteristiche strutturali immanenti;- la prospettiva della storia delle forme (sistema dei generi, sua evoluzione, ‘memoria letteraria‘);- le prospettive psicologiche e biografiche (l’o<strong>per</strong>a come espressione della storia dell’individuo).»Da queste ipotesi generali deriva la caratterizzazione dei tipi di <strong>un<strong>it</strong>à</strong> <strong>didattiche</strong> che nel segu<strong>it</strong>oillustriamo brevemente, rifacendoci al documento c<strong>it</strong>ato; <strong>per</strong> ciascun tipo accenneremo agli esempidi realizzazione presentati in questo volume.L’<strong>un<strong>it</strong>à</strong> storico-culturaleLe <strong>un<strong>it</strong>à</strong> di questo tipo «presentano il quadro generale di un’epoca, attraverso unacampionatura di testi significativi, sia letterari, sia di altri settori culturali, sia documentari e storici,nonché eventualmente di o<strong>per</strong>e artistiche non letterarie.Obiettivi caratterizzanti:- riconoscere i modelli culturali caratterizzanti un’epoca (tempo, spazio, valori, modelli umani...);- att<strong>it</strong>udine a comprendere la compless<strong>it</strong>à dei quadri storico-culturali: presenza di omologie e dicontraddizioni;- comprendere l’intreccio dei fattori materiali e spir<strong>it</strong>uali;- localizzare i centri di elaborazione culturale (“geografia e storia”);- correlare diversi amb<strong>it</strong>i di produzione artistica e culturale;- riconoscere tematiche comuni a testi letterari d’invenzione e saggistici o documentari;- riconoscere elementi di continu<strong>it</strong>à e di innovazione nella storia delle idee;- riconoscere aspetti di ‘attual<strong>it</strong>à‘ nelle tematiche culturali del passato.»Come si vede, tali <strong>un<strong>it</strong>à</strong> hanno carattere interdisciplinare e si prestano all’integrazione con lastoria, la storia dell’arte, la filosofia, ed altre discipline.<strong>La</strong> prospettiva che si vuole offrire allo studente è prevalentemente sincronica, attenta allerelazioni tra le varie forme della cultura e tra queste e le condizioni materiali. Al centro dell’attiv<strong>it</strong>àdidattica viene posta la lettura e l’analisi di testi dell’epoca, letterari e non, ed anche di opportunibrani storiografici, facendo sempre notare agli studenti che si tratta di diversi tipi di fonte. Non sipretenderà certo di ricavare <strong>per</strong> via induttiva tutto il contesto: occorrerà confrontare le informazioniche si ottengono da un testo con altre fonti e affidare i raccordi al manuale e all’insegnante. Persottolineare l’importanza di partire dal testo, generalmente, nelle <strong>un<strong>it</strong>à</strong> qui presentate si cominciacon il ‘testo d’ingresso‘, un documento letterario o non, che a nostro parere presenta caratteristicheAdriano Colombo © http://www.adrianocolombo.<strong>it</strong>Pag.9