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Bollettino n. 46-47 - Portale Numismatico dello Stato

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BdN <strong>46</strong> - <strong>47</strong> (2006)Rinvenimentidiretti nella letteratura archeologica, ad eccezione di limitati e modesti interventi votivi in ambiti privati,conferma l’eccezionalità dell’intervento e lo straordinario interesse del sito lungo un asse commerciale,veloce e sicuro, che collegava Roma alla costa adriatica: la via più breve che raggiungeva il centro deiPretuzii nei pressi del miglio CIX e che si poneva come valida alternativa tra la via Salaria a nord e laValeria a sud.Gli interventi di potenziamento infrastrutturale avviati con la romanizzazione e i conseguenti interessifondiari trovano il momento di massima attenzione nei primi decenni dell’impero in coincidenzacon l’abbandono del tempio e la piena attività edificatoria della necropoli monumentale giulio-claudia. Ilprogressivo abbandono del tempio, il degrado delle coperture, le prime fasi di spoliazione si concludonosul finire del II secolo con la obliterazione delle strutture superstiti. La crisi ed il progressivo smantellamentodi un edificio cultuale di questa importanza potrebbero essere spiegati come la conseguenza dimutate esigenze socio-culturali e la ferma volontà di sopprimere rituali culturali divenuti oramai scomodiin un’area sacra dedicata ai morti. 17) Di questo particolare momento sono stati documentati e recuperatigrandi distacchi, in giacitura primaria, di unità murarie del lato di sud-ovest del tempio su livelli diabbandono progressivamente in crescita per dilavamento della collina.In questo contesto stratigrafico è stato rinvenuto il sesterzio di Manlia Scantilla (v. scheda) cheimpone un limitato intervallo temporale alle attività antropiche ad essa correlate e un rigido limite postquem, del 193 d.C., alla fase di livellamento delle unità murarie residuali già parzialmente rinterrate.Il ritrovamento e l’ottimo stato di conservazione della moneta, associato al brevissimo periodo dicircolazione, 18) oltre a costituire un marker cronologico d’eccezione, pongono quesiti intorno al significatoche può assumere tale rinvenimento in un contesto cultuale già in progressivo abbandono e in un momentoche precede la definitiva obliterazione delle strutture del tempio. 19) L’assenza di usura, ossidazioni, abrasionida esposizione o dinamismi di superficie farebbero escludere sia l’eventuale smarrimento che la giacitura diriporto a seguito della rimozione di una sepoltura nelle immediate vicinanze. 20)Un’ipotesi possibile potrebbe essere quella di apprestamenti rituali ancora espletati sul finire del IIsecolo in un luogo ritenuto ancora sacro nonostante il degrado piuttosto avanzato del tempio. Non è certamenteun caso se la moneta è stata rinvenuta alla sommità di un livello di incendio che sigillava fossetterituali contenenti resti carbonizzati di frutta (fichi e datteri), pinoli e pigne, bacche di alloro. Le relazioni traelementi fisici ed antropici descrivono complessi apprestamenti rituali con offerte di libagioni e purificazionicon il ‘sacro fuoco’ espletati nelle immediate pertinenze del tempio, a ridosso del fianco sud-ovest, neltratto più prossimo al ‘sagrato’ antistante. Il rituale, ripetuto più volte nel breve tratto indagato e localizzatoin un’area particolarmente circoscritta, può essere collegato sia a cerimoniali offerenti legati alla divinitàche alla frequentazione della necropoli in occasione del Novemdial o dei Parentalia (dies Parentales) 21) . Tra17)Il progressivo abbandono e la demolizione del tempio di Teramo nel corso dell’età giulio-claudia non è un fatto isolato: il tempio di Castel diIeri (AQ) subisce la stessa sorte come se i monumenti religiosi, di tradizione culturale italica (caratterizzati da profondo pronao, alto podio, ad alae ocon pars postica tripartita), nel corso della prima epoca imperiale fossero smantellati per una precisa volontà socio-politica.18)La circolazione di questa moneta deve essere stata assai limitata se consideriamo che Didio Giuliano, acclamato dai pretoriani nel 193, doposoli due mesi fu messo a morte per ordine di Settimio Severo, eletto dalle legioni in Pannonia.19)Si fa riferimento alla successione degli strati che non necessariamente devono essere scollegati nell’ambito dei fenomeni antropici: il contestodella moneta e il livellamento delle strutture potrebbero riferirsi a momenti distinti di un unica fase legata alla definitiva obliterazione del sito.20)La rimozione di una sepoltura ad inumazione della fine del II secolo va esclusa perché non si sono rinvenute ossa umane, o frammenti diesse, sul piano di giacitura o di frequentazione dell’intera area: l’ottimo stato di conservazione della moneta poteva far pensare all’obolo di Carontedeposto in bocca al defunto.21)Quando si tornava sul luogo della sepoltura per offrire ai morti cibi, frutta e fiori come ricorda Ovidio nei Fasti (535.40). Il Novembial (novegiorni dopo l’avvenuta sepoltura) tributava il culto dei defunti; i dies Parentales si celebravano ogni anno dal 13 al 21 febbraio.303http://www.numismatica<strong>dello</strong>stato.it

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