12.07.2015 Views

FINESTRA DELL'ANIMA - Provincia Autonoma di Bolzano

FINESTRA DELL'ANIMA - Provincia Autonoma di Bolzano

FINESTRA DELL'ANIMA - Provincia Autonoma di Bolzano

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Quando, ci si potrebbe chiedere, la morte è un fatto naturale?O forse si tratta <strong>di</strong> un concetto primitivo della mortevista come rito <strong>di</strong> passaggio? Nella concezione anticadella morte come fine della vita, la morte non è concepitacome un taglio, ma piuttosto come un percorso, un cambiamento,un passaggio da una con<strong>di</strong>zione ad un’altra.Il corso del passaggio è segnato da riti, non <strong>di</strong>verso daaltri riti. Certo non per tutti i morenti la morte significainiziazione ad una nuova vita.Parlare della morte è sempre una sfida al reale, untentativo <strong>di</strong> oggettivare il nulla che nello stesso tempo lofa esistere e lo nega. Il linguaggio, la scrittura, le parole,il <strong>di</strong>scorso, il racconto e la finzione, le immagini e i gesti,applicati al dopo-vita, sono segni che generano e strutturanomiti. Sotto la pressione magica dei segni, il realesi adatta a ciò che si immagina e si desidera. I segni, piùche segnalare ciò a cui rimandano, producono magicopotere. I miti che parlano della morte sono fatti <strong>di</strong> paroleche hanno la capacità <strong>di</strong> trapassare il nulla. I miti rassicurano,promettono <strong>di</strong> aver fiducia, <strong>di</strong> avviarsi versol’ignoto che essi illuminano.Parlare della morte produce la morte e parlare <strong>di</strong>morti produce morti? Non credo. Parlare <strong>di</strong> morte e <strong>di</strong>morti equivale non a spiegare o ad interpretare, ma a<strong>di</strong>nventare l’essere in cambio del nulla. Grazie all’alchimiadella parola e dei gesti, delle immagini, dei monumenti,avviene la trasformazione del nulla in qualche cosa o inqualcuno, del vuoto in un regno. E allora che la morteassume figura umana. Per la Grecia è un cavaliere nero<strong>di</strong> nome Caronte. (In greco ad uno che è in agonia si <strong>di</strong>ceè “Charopalevi”, in lotta con Caronte.) La pittura e la let-8

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!