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Congresso provinciale - SGB - CISL

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EditorialePace e progressoMichele BuonerbaSegretario generale <strong>SGB</strong><strong>CISL</strong>In Europa siamo in pace da 68anni e pare che nessuno riesca aricordare questo capolavoro. Lacrisi economica che stiamo vivendoè la più grave e lunga della storiaeuropea dal 1929 a oggi. Siamo inrecessione ormai dal 2009, ma nonsi vede la luce in fondo al tunnel.L’euro viene spesso posto sul bancodegli imputati. Lo si fa per cercareuna spiegazione a questa condizionedi difficoltà. La moneta unicaha permesso 10 anni di bassi tassid’interesse e se ad essa fosse seguitaanche l’unione fiscale tra i paesiche l’hanno adottata, avremo giàsuperato questa crisi. La diffusa incertezzaverso il futuro spiega l’aumentodei consensi che i movimentipopulistici e nazionalisti stanno acquisendo.Questi soggetti politicicavalcano il malcontento crescente,ma sanno solo indicare genericamentela patologia senza riuscire aprescrivere la terapia.L’Alto Adige in questo senso è pienamenteparte dell’Europa. Nonpassa giorno che questo o quel movimentoproponga ipotesi di nuoviassetti istituzionali che riesconosolo a confondere e distrarre l’opinionepubblica dai veri problemi.Provano solo ad ottenere consensoin vista delle prossime elezioni provincialidi ottobre. Le proposte sonodiverse e anche articolate: stato libero,autodeterminazione, autonomiaintegrale e così via. Nessuno diquesti obiettivi ha qualche speranzadi andare in porto ma ai proponentinon interessa.Dal 2001, grazie anche ai voti deiparlamentari locali, fu approvata lariforma del titolo V della Costituzione.Grazie ad essa la Provinciaha perso diverse competenze legislativeesclusive. Quella riforma fuvenduta come un grande successoperché fu abolito il potere del Commissariodel Governo di rimandareindietro le leggi provinciali. Unavittoria di Pirro visto che in diversematerie come gli appalti, il perso-nale o l’apprendistato, la Provinciaha ora l’obbligo di adeguarsi alledecisioni prese a Roma. Le regionia statuto ordinario hanno acquisitonuove competenze, ma grazie adesse la loro spesa pubblica è aumentatadi 100 miliardi l’anno. Ildebito pubblico è così cresciuto costantementefino a rischiare di mandarelo Stato in bancarotta. Nell’autunnodel 2011 la stabilità dell’euroè stata messa a rischio dall’Italia ecosì l’UE ha imposto un’inversionedi tendenza che i cittadini hannodovuto pagare di tasca propria: introduzionedell’IMU, aumento delleaccise, dell’IVA, delle addizionaliIRPEF e così via. I cittadini dell’AltoAdige hanno pagato il contro comequelli delle altre regioni e inoltre ilGoverno nazionale ha tagliato indue anni oltre 800 milioni di trasferimentialla Provincia Autonoma diBolzano.Un sindacato come il nostro, autonomodai partiti e fortemente legatoal territorio, deve essere in gradodi proporre interventi che non mettanoa rischio l’equità in relazionealla gestione delle risorse pubbliche.Soprattutto ora che la pressione fiscaleè altissima e che gli enti pubbliciavranno sempre meno soldi daspendere. Crediamo sia arrivato iltempo delle scelte e noi abbiamole idee molto chiare in merito. Lepresenteremo ai partiti a settembree sul prossimo numero del nostrogiornalino pubblicheremo le risposteche riceveremo. In questo modoavrete modo di farvi un’idea piùchiara in merito a questioni concretee di vostro interesse, che durantela campagna elettorale non sentireteda altre fonti.La pace e il miglioramento dellecondizioni di vita delle persone cherappresentiamo sono per noi uncapolavoro al quale lavorare ognigiorno.Michele Buonerba3

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