poco a poco, evitando soprattutto che per una parte il volto rimanga privo <strong>di</strong> appoggio, mentre perun'altra si trovi tuttavia sostenuto dall'armatura.Art. 3.23CAPPE SUI VOLTILo smalto da <strong>di</strong>stendersi sull'estradosso e sui rinfianchi dei volti potrà essere costituito con lematerie e le proporzioni volumetriche in<strong>di</strong>cate all'art. "Malte e Conglomerati", oppure in conglomeratocementizio, secondo quanto <strong>di</strong>sporrà la Direzione dei Lavori.Preparato l'impasto, prima <strong>di</strong> collocarlo in opera, le superfici da rivestire e le connessure saranno<strong>di</strong>ligentemente ripulite e lavate con acqua abbondante.Lo smalto o il conglomerato si <strong>di</strong>stenderà quando la superficie dell'estradosso si trova ancoraumida in due o più strati, comprimendolo poi fortemente con spatole o con verghe strato per strato finoa che la malta si sarà prosciugata. La superficie dell'ultimo strato va poi spalmata con un intonaco <strong>di</strong>malta <strong>di</strong> cemento che dovrà essere lisciato fortemente con la cazzuola in modo da ridurlo a superficieregolare senza rughe o cavità.Qualora venisse <strong>di</strong>sposto l'impiego dello smalto, esso, quando avrà raggiunto sufficienteconsistenza, sarà battuto con apposite verghe a più riprese ed a colpi incrociati, allo scopo <strong>di</strong> farscomparire le screpolature cagionate dall'essiccamento, umettandone la superficie per far luogoall'ultima pulitura e lisciatura, quin<strong>di</strong> verrà estradossata con fine malta idraulica.Tanto lo smalto che il conglomerato, dopo ultimate le lavorazioni e messa in opera, dovrannoessere riparati, dal sole e dalla pioggia, con stuoie o altro; si stenderà poi sulla sua superficie unleggero strato <strong>di</strong> sabbia per impe<strong>di</strong>re un troppo celere essiccamento.Gli speciali manti bituminosi verranno stesi <strong>di</strong>rettamente sull'estradosso della voltapreventivamente regolarizzata con malta.Sui manti bituminosi che verranno eseguiti con le cautele che saranno prescritte, verrà poi <strong>di</strong>stesouno strato <strong>di</strong> smalto idraulico dello spessore <strong>di</strong> 5 cm. In tutti i casi la cappa deve essere coperta conuno strato <strong>di</strong> sabbia <strong>di</strong> almeno 10 cm.Quando si prescrive la cappa in asfalto, questa, salve speciali prescrizioni del contratto, deve farsicon la proporzione <strong>di</strong> circa 8 a 10 kg <strong>di</strong> bitume naturale per ogni 100 kg <strong>di</strong> mastice <strong>di</strong> asfalto naturale e50 kg <strong>di</strong> sabbia, regolando inoltre la quantità <strong>di</strong> bitume in modo che l'asfalto possa <strong>di</strong>stendersi confacilità.La cappa <strong>di</strong> asfalto deve costruirsi soltanto dopo che le murature dei volti e dei rinfianchi sianobene asciutte. La cappa, appena <strong>di</strong>stesa e mentre è ancora pastosa, deve essere coperta conspolveratura <strong>di</strong> sabbia che si incorpori nell'asfalto.Le cappe non si debbono mai eseguire prima del <strong>di</strong>sarmo dei volti.Art. 3.24COPERTURE A LASTRONII lastroni per copertura <strong>di</strong> acquedotti e tombini potranno essere in pietra da taglio della qualitàpiù resistente, lavorati a filo dritto sulle due facce laterali <strong>di</strong> contatto e spianati alla grossa puntasulla loro superficie inferiore e superiore; la loro lunghezza dovrà essere tale da poter appoggiare suciascun muro per una rientranza non minore <strong>di</strong> 20 cm e larghezza minima <strong>di</strong> ogni pezzo nel sensodell'asse longitu<strong>di</strong>nale dell'acquedotto non dovrà essere mai minore <strong>di</strong> 0,50 m.I lastroni dovranno essere posati con malta e battuti con mazzuolo fino a far rifluire la malta stessa,in modo da assicurare l'uniforme appoggio sulla sottostante muratura.Potranno essere anche or<strong>di</strong>nati in conglomerato cementizio armato; per tale caso si richiamanotutte le prescrizioni <strong>di</strong> cui all'art. "Opere in Conglomerato Cementizio Armato e Cemento ArmatoPrecompresso".Art. 3.25RABBOCCATURELe rabboccature che occorresse eseguire sui muri vecchi o comunque non eseguiti con faccia vistain malta o sui muri a secco saranno formate con malta del tipo <strong>di</strong> cui all'art. "Malte e Conglomerati"Prima dell'applicazione della malta, le connessure saranno <strong>di</strong>ligentemente ripulite, fino ad unaconveniente profon<strong>di</strong>tà, lavate con acqua abbondante e poi riscagliate, ove occorra, e profilate conapposito ferro.pag.42
Art. 3.26DEMOLIZIONILe demolizioni in genere saranno eseguite con or<strong>di</strong>ne e con le necessarie precauzioni, in modo danon danneggiare le residue murature, da prevenire qualsiasi infortunio agli addetti al lavoro e daevitare incomo<strong>di</strong>, danni collaterali e <strong>di</strong>sturbi.Rimane pertanto vietato <strong>di</strong> gettare dall'alto i materiali in genere, che invece devono esseretrasportati o guidati in basso, e <strong>di</strong> sollevare polvere, per il che tanto le murature quanto i materiali <strong>di</strong>risulta dovranno essere opportunamente bagnati.Nelle demolizioni e rimozioni l'Appaltatore deve inoltre provvedere alle eventuali necessariepuntellature per sostenere le parti che devono restare e <strong>di</strong>sporre in modo da non deteriorare i materialirisultanti, i quali devono ancora potersi impiegare nei limiti concordati con la Direzione dei Lavori, sottopena <strong>di</strong> rivalsa <strong>di</strong> danni verso la Stazione Appaltante; a quest'ultima spetta ai sensi dell'art. 36 delCapitolato generale la proprietà <strong>di</strong> tali materiali, alla pari <strong>di</strong> quello proveniente dagli scavi in genere, <strong>di</strong>cui è cenno nell'art."Scavi e Rilevati in Genere", lettera a); e l'Appaltatore dovrà provvedere per la lorocernita, trasporto in deposito ecc., in conformità e con tutti gli oneri previsti nel citato art. 36.Alla Direzione dei Lavori è riservata la facoltà insindacabile <strong>di</strong> <strong>di</strong>sporre l'impiego dei suddettimateriali utili per l'esecuzione dei lavori appaltati, da valutarsi con i prezzi ad essi attribuiti in elenco, aisensi del citato art. 36 del Capitolato Generale.I materiali non utilizzati provenienti dalle demolizioni dovranno sempre, e al più presto, veniretrasportati, a cura e spese dell'Impresa, in rifiuto alle pubbliche <strong>di</strong>scariche e comunque fuori la sededei lavori con le norme o cautele <strong>di</strong>sposte per gli analoghi scarichi in rifiuto <strong>di</strong> materie <strong>di</strong> cui all'art."Scavi e Rilevati in Genere", lettera a).Art. 3.27ACQUEDOTTI E TOMBINI TUBOLARIPer gli acquedotti tubolari, qualora siano eseguiti in conglomerato cementizio gettati in opera, nellaparte inferiore della canna verranno usati semplici sagome; nella parte superiore verranno usateapposite barulle <strong>di</strong> pronto <strong>di</strong>sarmo. Essi non dovranno avere <strong>di</strong>ametro inferiore a 80 cm qualora sianoa servizio del corpo stradale.Qualora vengano impiegati tubi <strong>di</strong> cemento per i quali è valida sempre quest'ultima prescrizione,questi dovranno essere fabbricati a regola d'arte, con <strong>di</strong>ametro uniforme e gli spessori corrispondentialle prescrizioni sottospecificate, saranno bene stagionati e <strong>di</strong> perfetto impasto e lavorazione, sonorialla percussione, senza screpolature e sbavature e muniti <strong>di</strong> apposite sagomature alle estremità perconsentire un giunto a sicura tenuta.I tubi saranno posati in opera alle livellette e piani stabiliti e su <strong>di</strong> una platea <strong>di</strong> calcestruzzo magroa 2 q <strong>di</strong> cemento per m³ <strong>di</strong> impasto in opera dello spessore più sotto in<strong>di</strong>cato, salvo <strong>di</strong>versaprescrizione della Direzione dei Lavori. Verranno inoltre rinfiancati <strong>di</strong> calcestruzzo a 2,50 q <strong>di</strong> cementoper m³ <strong>di</strong> impasto in opera a seconda della sagomatura prevista nei <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> progetto, previa perfettasigillatura dei giunti con malta <strong>di</strong> puro cemento.Dimensione dei tubi e spessore della plateaØ Tubi in cm Spessore dei tubi in mm Spessore della platea in cm801001207085100202530Manufatti tubolari in lamiera zincataLe prescrizioni che seguono si riferiscono a manufatti per tombini e sottopassi aventi strutturaportante costituita da lamiera <strong>di</strong> acciaio con profilatura ondulata con onda normale alla generatrice.L'acciaio della lamiera ondulata sarà dello spessore <strong>di</strong> 1,5 mm con tolleranza UNI (Norma UNI EN10162 e UNI 8661), con carico unitario <strong>di</strong> rottura non minore <strong>di</strong> 34 Kg\mm² e sarà protetto suentrambe le facce da zincatura bagno caldo praticata dopo l'avvenuto taglio e piegatura dell'elementopag.43
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Non saranno assolutamente permesse
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I pozzetti di raccolta e i raccordi
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Pertanto la valutazione definitiva
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di rivestimento ordinate ed allo sp
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ivestimento, per modo che ne conseg
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