12.07.2015 Views

"Hannah Arendt: ripensare la politica" Liceo Scientifico ... - noein.net

"Hannah Arendt: ripensare la politica" Liceo Scientifico ... - noein.net

"Hannah Arendt: ripensare la politica" Liceo Scientifico ... - noein.net

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

del<strong>la</strong> natura 46 . Grazie a questa “intercapedine”, risultato del loro concreto operare, gliuomini creano le condizioni mondane per quell’«infra» intangibile di re<strong>la</strong>zioni umane(«the “web” of human re<strong>la</strong>tionships») in cui si esprime <strong>la</strong> loro libertà, dal<strong>la</strong> <strong>Arendt</strong>identificato come il campo specifico del<strong>la</strong> politica 47 . Proprio a partire dall’esame storicodel modello del<strong>la</strong> polis, il fine e <strong>la</strong> ragion d’essere del<strong>la</strong> attività politica sono ritrovatinel<strong>la</strong> delimitazione e conservazione di uno spazio dove possa apparire <strong>la</strong> libertà inquanto «realtà terrena», espressa tangibilmente in parole e azioni alle quali si possaassistere, in eventi discussi, ricordati, trasformati in storia 48 . Si tratta, dunque, di unospazio a un tempo tangibile e intangibile, come scrive <strong>la</strong> <strong>Arendt</strong> in uno dei suoiframmenti:«Al centro del<strong>la</strong> politica è <strong>la</strong> preoccupazione per il mondo, non per l’uomo; un mondosenza il quale, coloro che giudicano reputano <strong>la</strong> vita indegna di essere vissuta. Dovunque siradunino uomini, il mondo si frappone tra loro: è in questo infra che si svolgono tutte lefaccende umane. Lo spazio tra gli uomini che è il mondo non può certo esistere senza diessi, sarebbe una contraddizione (a differenza di un universo senza uomini). Il mondo e lecose del mondo risultano dal<strong>la</strong> umana facoltà di produrre: <strong>la</strong> sfera spirituale può diventarerealtà durevole, in cui muoversi, solo come realtà concreta, come mondo materiale» 49 .La polis viene privilegiata come opportunità analitica: essa fu quel<strong>la</strong> organizzazione cheoffriva agli uomini lo spazio (non scontato in ogni comunità) per apparire, un teatro incui <strong>la</strong> libertà poteva fare <strong>la</strong> sua comparsa. Gli elementi del<strong>la</strong> politica, nel suo caso, sonopiù facilmente focalizzabili in quanto ridotti all’essenziale: <strong>la</strong> condivisione del mondocon altri che sono diversi, <strong>la</strong> discussione e l’azione con essi. Fare politica significaallora fare esperienza del<strong>la</strong> comunità e del<strong>la</strong> reciprocità tra esseri diversi 50 : <strong>la</strong> politica è«lo spazio in cui si istituisce e si rive<strong>la</strong> <strong>la</strong> comunità del mondo» 51 . Già in un frammentodell’agosto 1950, <strong>la</strong> <strong>Arendt</strong> aveva chiaramente espresso questa convinzione di fondo:«La politica si fonda sul dato di fatto del<strong>la</strong> pluralità degli uomini: essa tratta del<strong>la</strong>convivenza e comunanza dei diversi» 52 .Socrate nel<strong>la</strong> cittàÈ a partire da questi elementi essenziali del<strong>la</strong> politica, ricavati dal<strong>la</strong> analisi del<strong>la</strong> polis,che <strong>la</strong> figura intellettuale di Socrate risulta al centro dei progetti (non dei frammenti)del<strong>la</strong> Introduzione al<strong>la</strong> politica e del<strong>la</strong> riflessione teorica degli anni Cinquanta, perrimanere poi esemp<strong>la</strong>re di una autentica filosofia politica.Egli, infatti, ha nel<strong>la</strong> propria pratica (che <strong>la</strong> <strong>Arendt</strong> documenta essenzialmente attraversole testimonianze p<strong>la</strong>tonica e senofontea) preso atto del dato ontologico fondamentaledel<strong>la</strong> «pluralità umana», che implica a un tempo riconoscere differenza e comunità. Atale contezza <strong>la</strong> <strong>Arendt</strong> riconduce <strong>la</strong> maieutica, intesa come esercizio discutivo che46 ) Margaret Canovan, The political thought of <strong>Hannah</strong> <strong>Arendt</strong>, Harcourt Brace Jovanovich, New Yorkand London 1974, pp. 81 ss..47 ) Jacques Taminiaux, “Athens and Rome”, in The Cambridge Companion to <strong>Hannah</strong> <strong>Arendt</strong>, cit. p.167.48 ) H. <strong>Arendt</strong>, Tra passato e futuro, cit., p. 207.49 ) H. <strong>Arendt</strong>, Che cos’è <strong>la</strong> politica?, cit., p. 18.50 ) C. Vallée, op. cit., p. 29.51 ) Anne-Marie Roviello, Sens commun et Modernité chez <strong>Hannah</strong> <strong>Arendt</strong>, Ousia, Bruxelles 1987, p. 25.52 ) H. <strong>Arendt</strong>, Che cos’è <strong>la</strong> politica?, cit., p. 5. Ora il frammento si può leggere in contesto anche in<strong>Hannah</strong> <strong>Arendt</strong>, Quaderni e diari. 1950-1973, edizione tedesca a cura di U. Ludz e I. Nordmann, edizioneitaliana a cura di C. Marazia, Neri Pozza, Vicenza 2007, p. 20.10

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!