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14 gazzetta blocco 31-40 - La Gazzetta del Medio Campidano

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32 25 giugno 2011LettereSardara: Italia dei Valorinon ha rispettato il patto d’onoreRingrazio quanti hanno contributo alla mia elezione di consiglierecomunale, come esponete <strong>del</strong> Partito socialista. Raccontoil perchè <strong>del</strong>la mia candidatura nella lista Nuove iniziative.Da quattro anni, come Socialisti, chiedevamo al Pddi organizzare il tavolo di centro sinistra. Ci rispondevano diaspettare. Poi, quando a Sardara, da una costola <strong>del</strong> Pd, ènato Idv, il Pd si è rinchiuso sulla difensiva eliminando anchei normali colloqui. L’ultimo fra PD-IDV-PSI-CI è finitocol Pd che doveva scegliersi il candidato a sindaco, solo dopoci saremmo rincontrati. Visto il silenzio, su iniziativa di AngeloMascia <strong>del</strong>l’Idv, decidemmo di stipulare un patto d’onore:qualora ci fosse stato un veto su uno di noi quattro, nessunoavrebbe accettato alleanze. Informammo il segretarioprovinciale <strong>del</strong> Pd sulla situazione di Sardara. Ci disse: datemi48 ore di tempo. Stiamo ancora aspettando. Come stiamoancora aspettando Idv di Sardara che, in barba al patto d’onorestipulato, ha stretto l’alleanza, dimenticando la promessa.Questi sono valori? Quando su invito <strong>del</strong> sindaco GiuseppeGarau, allora solo candidato, ci siamo incontrati, ci disse:“Datemi un nome, ma non devi essere tu Antonio”. Vergognoso:un veto su un cittadino. Avete creato fratture insanabilitra persone che si rispettavano. Avete rovinato amicizie ecreato un clima da odio. Nel 1987 le stesse persone che oggihanno messo il veto alla mia candidatura e a quella di PalmiroAtzeni e Sergio Montisci misero il veto su Fe<strong>del</strong>e Spanuche da allora si è trasferito fuori Sardara e viene solo perSanta Maria Aquas. Voglio ricordare che otto mesi fa, senzale forze politiche alle quali oggi avete messo il veto, MassimoSanna e Angelo Mascia non sarebbero sicuramente statieletti consiglieri provinciali. Abbiamo scelto di candidarcicon la lista di Giorgio Zucca, in quanto il programma presentavapunti da noi condivisi. Abbiamo condiviso anche il loroconsuntivo: l’aver stabilizzato tre lavoratori socialmente utili,i primi ad avere inserito due lavoratori ex Scaini, portato atermine il bando per l’albergo termale, un nuovo imprenditoreche spenderà soldi suoi per la realizzazione di una nuovastruttura, il micro nido statale, noi siamo per la scuola statale.Sul segretario locale <strong>del</strong> Pd, eletto consigliere e nominatoassessore, crediamo sia una scelta sbagliata. Un dipendentedi una cooperativa alla quale il Comune eroga risorse finanziare,è scorretto che diventi assessore. Se poi mantiene l’incaricodi segretario, controlla dieci consiglieri comunali <strong>del</strong>lamaggioranza, ditemi se non è conflitto d’interessi questo?Sulla giunta credo che ci sia una mancanza gravissima: mancala <strong>del</strong>ega per il lavoro. Noi siamo in campo affinché siintraprendano iniziative che aiutino i più colpiti dalla crisi, igiovani ed i laureati contro l’erogazione di orribili privilegiagli ex parlamentari di decine di migliaia di euro. Mi dispiacefar notare, signor sindaco, che le sue dichiarazioni programmatichealtro non sono che un elenco di cose da completarelasciate dalla precedente maggioranza. Non adotteremol’atteggiamento <strong>del</strong> no a priori: saremo collaborativi seproporrete interventi costruttivi e validi. Denunceremo politicamentese vi farete comandare dai capi bastone e non tratteretetutti i cittadini allo stesso modo. Lei ha dichiarato chesarà sindaco a tempo pieno. Ciò significa che dal suo datoredi lavoro non percepirà nessun salario né le verranno versatigli oneri contributivi a fini pensionistici. Chiediamo: il suostipendio e i contributi previdenziali saranno a carico <strong>del</strong> bilanciocomunale?Antonio MameliConsigliere comunale di SardaraLETTERA APERTA AD ABBANOAFrazione Sa Zeppara:acqua <strong>del</strong> pubblico acquedottonon potabileA seguito di una ns. comunicazione telefonica <strong>del</strong> 9-08-2010, cheVi segnalava <strong>del</strong>le anomalie riscontrate da alcuni utenti nell’acquadistribuita dal pubblico acquedotto nella Frazione in oggetto,questa spett. Società faceva pervenire in data 17-08-2010 (Prot.n. 16082) a questo Ente una comunicazione con la quale si informavache l’acqua immessa nel pubblico acquedotto <strong>del</strong>la FrazioneSa Zeppara di Guspini non era potabile per un’eccessiva presenzadi sodio e vanadio. Immediatamente si provvedeva alla emanazionedi una apposita ordinanza sindacale (nr. 115 <strong>del</strong> 17-08-2010) con la quale si vietava l’utilizzo per gli usi potabili <strong>del</strong>l’acqua<strong>del</strong>la rete idrica e contestualmente si provvedeva al recapito<strong>del</strong>la stessa a tutte le famiglie interessate. Inoltre si faceva richiestaper un servizio alternativo di approvvigionamento <strong>del</strong>l’acquapotabile, tramite autobotti, prima con i mezzi forniti dall’EnteForeste e poi con i mezzi <strong>del</strong>la Vs. Società. Considerato il perdurare<strong>del</strong> disagio provocato da questo metodo di distribuzione, questaAmministrazione Comunale si rivolgeva al Prefetto di Cagliari,con nota <strong>del</strong> 12-10-2010 Prot. nr. 19547, affinchè intervenissepresso la Società Abbanoa per la risoluzione <strong>del</strong> problema e perun sollecito ripristino <strong>del</strong>la normalità. Faceva seguito alla suddettanota inoltrata al Prefetto di Cagliari, e a codesta Società Abbanoaper conoscenza, una Vs. risposta <strong>del</strong> 21-12-2010 Prot. nr. <strong>14</strong>/2 con la quale si comunicava che i vostri tecnici avevano valutatoe dimensionato l’impianto necessario ad abbattere i tenori di vanadioe di sodio presenti nell’acqua con una previsione di spesa di• 180.000,00 e che codesta spett. Società si stava attivando perreperire le risorse finanziarie necessarie, allo scopo di portare asoluzione il problema.Preso atto che dalla Vs. comunicazione <strong>del</strong> 21-12-2010 a tutt’oggi non è stata data alcuna risposta e considerato che continuaa permanere la situazione di disagio dei cittadini <strong>del</strong>la FrazioneSa Zeppara, Chiediamo disponibilità per un incontro urgente alloscopo di fare il punto <strong>del</strong>la situazione e stabilire tempi certi per lasoluzione <strong>del</strong> problema per il ripristino <strong>del</strong>la normale distribuzione<strong>del</strong>l’acqua potabile corrente.Dario Atzori - Assessore Sviluppo rurale-Rapporti con le frazioniRossella Pinna - SindacoLe poste e il mio sussidioda disoccupataMi chiamo Muntoni Monica e vi voglio raccontare ciò che mi èsuccesso. Da circa 5 mesi ho presentato domanda di disoccupazioneall’Inps dalla quale ho avuto risposta positiva in raccomandata,dopo un mese recapitatami dal postino Franco. Tuttociò appariva normale sino a quando, dopo circa un mese, hochiamato l’Inps per chiedere loro se mi avessero spedito il mandatopostale per prendere i soldi. L’INPS mi faceva presenteche stavano per effettuarlo. Mi sono messa l’animo in pace nell’attesae ho aspettato inaspettatamente l’avviso. Non vedendonulla dopo circa due mesi, ho richiamato l’Inps che mi ha dettoche il mandato col pagamento l’avevano spedito il <strong>31</strong> marzo, laprima volta, poi il secondo il 27 aprile. Io subito mi sono recataall’Ufficio Postale di Villacidro a chiedere informazioni. Là neè scaturita una discussione perché nessuno mi diceva di saperequalcosa. Ho parlato con la direttrice ma lei ha saputo solo dirmiche i soldi col mandato son tornati indietro perché io nonavevo ricevuto nulla dal postino. In più mi ha detto che non erasuo compito perché <strong>del</strong>la posta se ne occupa l’altro ufficio. Misono recata all’ufficio corrispondenza e anche lì non ho riscontratonulla perché mi hanno detto che <strong>del</strong>la mia posta non sapevanodove fosse andata a finire. Sento che mi hanno fatto unoltraggio perché i soldi mi servivano per dare da mangiare aimiei 4 figli e in più sono soldi che mi spettano di diritto. Inveceper la negligenza dei nuovi postini e il loro disinteressamentohanno provocato polemiche a tutta la popolazione. A oggi hodovuto rifare la remissione <strong>del</strong>la disoccupazione e non so quantotempo passerà per riavere il mandato. Grazie ai nuovi postiniinefficienti che buttano e lasciano la corrispondenza ovunque,viviamo in un paese fatto di menefreghismo. Vorrei aggiungereche dissocio dalle colpe i postini di Villacidro ma mi riferisco aquelli che non sanno fare il loro dovere.Monica MuntoniLettera aperta in Fermo PostaC’è qualcosa <strong>del</strong>la biografia di questo paese che s’ha ancora dascrivere con la mia penna, ma soprattutto da leggere! E da intenderenella sua “proprietà”, affrontando questa lettera con un serenointento di lettori.A seguire i miei tanti Asterischi (ormai consegnati alla storia diquesto paese) quel qualcosa è scritto in molti luoghi, in moltefacciate <strong>del</strong>lo spirito locale, e si legge in molte teste frullate checontinuamente s’agitano e si moltiplicano, in una Guspini che albergamolti membri e simpatizzanti <strong>del</strong> cavalierato anonimo, divario (dubbio) sesso…Se da queste parti ci si ostina a voler vedere “chi è perché safare”, o “chi fa perché sa essere”, come “marziano” a tutti i costi,marziana qui è stata solo la mentecattaggine dei bassi potentatidi un certo bassifondismo identitario.Quando esiste, o si produce (ed esiste, e si è prodotto) qualcosache il quoziente intellettuale dei locales non realizza, se ne prendeatto solo per parlarne male, tra una panchina e l’altra, o tracrocicchi e cazzeggi… Se non avessero il difetto di trasformar laloro lana in guscio di testuggine, basterebbe un cavallo di cartapestaa scompigliare questi fantocci; ma il gregge è fatto sempre -e solo - a sua dura corazza, e a sua lenta misura… Un aggregato ditestuggini…più che altro; mezze calzette.., la cui sola e compiaciutaaffermazione di sè è negare chi vola e sa volare più alto diloro.Il bisogno di considerare la cultura creativa come qualcosa chenon deve essere percepito, né accettato, è l’essudato di quell’ignoranzasupponente da me già definita sangue di palude; che vivacchiaraffermo e circolante nel molliccio status <strong>del</strong>l’imperterritocostume locale (che tutto garantisce e protegge sotto il manto deigregari e degli anonimi). Ed è stato quello il vero e clamorosoindizio di persa educazione al confronto! Ma chi li ha fatti? Chi liha fatti circolare? Chi li ha tenuti in piedi?Facilmente sorvolabili dalle ali di chiunque abbia una comprovataidentità di vita, volontà di potenza e forte cultura <strong>del</strong>l’attivo,anzi che scoprirsi rimpiccioliti da ciò che sui loro crani incombe,guardano le cose dal livello <strong>del</strong> loro solo e duro guscio… Chiaramente,vedersi sorvolati dalle alate imprese altrui è sguardo chesi vuole non avere; ma se – per puro caso - c’è qualche aquila chebatte colpi d’ala molto in alto (e per loro basterebbe anche solol’altitudine <strong>del</strong> colle Zeppara, per sorvolarli di molto) cosa vogliono?Far credere che le aquile sono troppo piccole, solo perchévolano cinquemila metri sopra le loro teste.., loro che hanno latesta in terra, a pochi centimetri dal suolo?Mi si conceda l’esagerazione figurale; parlo in codice, ma leproporzioni sono queste, e – agli acculturazzati che qui abundant– dico che sollevarsi su quelle teste non è stata fatica d’ali. Inogni caso, quando non si vuol vedere, e non si sa parlarne propriamente(di quel che non si è in grado di produrre o di emulare)perché si sta a sparlarne? Per miseria…?Non è stato forse un meschino segnale di paura e d’impotenza iltentare di misconoscere la mia persona (e la mia azione e la miapenna…e la sua estensione interna a quel che scrive)…solo perchémezze figure anonime, o qualche Mariuccia invasata <strong>del</strong>l’unicapovera cosa che le consentisse di incollarsi alla coda <strong>del</strong>suo claudicante somaro, si son fatte avanti come s’è visto? Zavorrarsicon squallide illazioni, anzi che capacitarsi di più osservantecoscienza dei miei testi, cosa è stato se non mentecattaggine?E la tragedia d’essere ridicoli, nient’altro che ridicoli, dovela mettono, queste mezze tacche che vivono quel risibile sistema<strong>del</strong>la vendita demagogica <strong>del</strong> loro puzzolente anonimato?Fortunatamente non sono molti quelli che si rendono corresponsabilidi questa tendenza pagliaccesca, adorandone la menzogna ela meschinità di scrittura. In senso morale, la mezza vigliaccata dichi scriveva Magnum non Magnus faccia testo. Vedi poi, sull’altrolato <strong>del</strong>le cose, la teoria e la prassi <strong>del</strong>l’auto-piacere, nel perfettoritratto che di sé stessa ci propone la whildiana Doriana Graysenza cappella…e che si firma al suo specchio in fase depressionariamedio alta, lamentando di non potersi permettere di indossareil mio glande cappello. Farneticazioni d’argomenti suoi chenon è in grado né di dominare, né di illustrare, sono solo mestruazionicon tripla lacerante ovulazione in estro, metestro e diestroperpetui… Ma c’è di più!Un paese che arranca con le scarpe dei propri anonimi che orientanol’opinionismo pubblico è tutto dire! Mostra tutto il coraggiodegli altri, e la mezza dimensione dei restanti!Tutti i miei Asterischi, letti in maniera meno approssimata esuperficiale, ironizzavano in maniera colta, varia e vivace, su tantesciocche liturgie locales osservabili da chiunque volesse osservarle,ma non definivano carte d’identità personali, per buon gustoe per senso <strong>del</strong>lo scrivere in pubblico.Le sole cose citate sotto il vello di un’educante ironia eranoalcune situazioni sociologiche pesantemente specifiche, e note alettori più acuti di quelli cui si è abituati in questi cortili. Viveredentro case mentali che hanno il soffitto ad altezza di battiscopanon è esattamente abitare l’architettura civilizzata di appartamenti,ville, o attici multipiano; ma se non si scoprono i valori <strong>del</strong>vivere all’altezza <strong>del</strong>le cose, tutti i paesaggi <strong>del</strong>l’umano (<strong>del</strong> troppoumano, direbbe il grande fratello che mi vanto d’avere: Friedrich)saranno alti come la polvere dei pavimenti di quelle stessecase dal basso soffitto.Quel che ho ottenuto da Guspini (e che mi è molto caro) è chemassimo è il rispetto e massima è la stima di cui io godo da partedei miei (tremila) alunni. Che colgo l’occasione di salutare, testimoniandoloro tutto il mio affetto… Loro mi hanno conosciuto emi conoscono.Prof. Dr Nino Cannella

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