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03 gazzetta blocco 12-22.pdf - La Gazzetta del Medio Campidano

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<strong>12</strong>10 febbraio 2011Area MetropolitanaCAGLIARI<strong>La</strong> povertà è figlia <strong>del</strong>la disoccupazioneLo dice un rapporto <strong>del</strong>la Caritas diocesanaCAGLIARI SAN MICHELE<strong>La</strong> madre di quasi tutte lepovertà è la disoccupazione.<strong>La</strong> conferma viene dagli ottocentri d’ascolto <strong>del</strong>la Caritasdiocesana che negli ultimidue anni hanno registrato trai loro frequentatori quasi il67 per cento di senza lavoro.Tolti sbandati, alcolisti e tossicodipendentiche bussanoper un mix di assistenza, terapiedi recupero e solidarietàumana e cristiana, la granparte dei 2.441 utenti deglisportelli caritativi richiedebeni e servizi materiali (51,1per cento), un’occupazione(16,7), sussidi economici(13,5): bisogni forse assolutamenteinesistenti in presenzadi un lavoro.Una disoccupazione in crescita,quindi ancor più preoccupanteper i responsabilidei centri d’ascolto, che ierihanno quantificato duranteuna conferenza stampa il malesseree il disagio registratonei loro centri . Il numero deidisoccupati assistiti è passatodal 60,6 per cento <strong>del</strong> 2006al 74,6 per cento <strong>del</strong>l’annoscorso.Nella citta<strong>del</strong>la <strong>del</strong>la solidarietàcagliaritana, dove iltandem Comune-Caritas assicuraai poveri una serie diaiuti (ascolto, assistenza,Mons. Mani in visita al centro d’ascolto di Capoterraorientamento, mensa, supportilegali, spazi igienicosanitari)motore di ogni iniziativaè il volontariato, checon quasi un centinaio di insegnanti,pedagogisti, psicologi,mediatori culturali, medicie infermieri fa funzionarei centri di ascolto. Sonole antenne Caritas di vialeSant’Ignazio, via Po, Bonaria,Sant’Elia, Quartu Sant’Elena,Senorbì, Pirri, e ilcentro d’ascolto per stranieri“Kepos” a Sant’Eulalia. Inquest’ultimo centro, ora anchesede di tirocini universitari,saranno attivate iniziative<strong>del</strong> servizio civile nazionalee attuati alcuni progettidi rientro previsti dal programmaMaster & Back <strong>del</strong>laRegione. «Soprattutto alcentro di solidarietà GiovanniPaolo II - ha detto l’arcivescovoGiuseppe Mani - ivolontari frequentano l’università<strong>del</strong>la carità e toccanoil polso <strong>del</strong>la povertà reale».Gli sportelli dei centrid’ascolto hanno un’utenzasempre più internazionale:67 per cento cittadini italiani,il resto stranieri, con prevalenzaest europeo. Quindidonne, che rappresentano il55 per cento <strong>del</strong> totale, soprattuttoucraine tra 45 e 54anni, coniugate. <strong>La</strong> ricercanon lo dice ma appartengonoalla categoria <strong>del</strong>le badanti.<strong>La</strong> maggioranza (59,2per cento) degli utenti deicentri d’ascolto vive in famiglia,in particolare gli italiani.Tra gli stranieri il rapportoè inverso: il 41,1 per centovive solo e il 35,9 con ipropri parenti e familiari.Poveri, ma non ignoranti:ecco il profilo culturale diquanti bussano ai centriCaritas diocesani. Quasi il 7per cento degli assistiti è laureato,l’1,4 per cento di nazionalitàitaliana. Della seriechi trova la laurea in Italiatrova un tesoro e difficilmenteè povero fino all’indigenza.Prevale la licenza mediainferiore su diploma e licenzaelementare, con le donnedecisamente in vantaggionella graduatoria <strong>del</strong> titolo distudio più elevato.«<strong>La</strong> gente comune, che nellageneralità dei casi ha moltiproblemi, costituisce - hadetto monsignor Marco <strong>La</strong>i,direttore diocesano Caritas -il centro <strong>del</strong> nostro interesse,con una particolare attenzionealla persona attraversol’ascolto e la condivisionedei disagi con il mondo degliultimi».Giuseppe SerraAl via i lavori di consolidamentodei costoni rocciosi <strong>del</strong> colleSono stati avviati gli interventi di consolidamento e messa insicurezza dei costoni rocciosi <strong>del</strong> colle di San Michele, resipossibili grazie ai fondi regionali ottenuti dall’Assessorato allaPianificazione dei Servizi Tecnologici e Protezione Civile <strong>del</strong>Comune di Cagliari. Oltre alla messa in sicurezza dei costoniverrà effettuata anche la bonifica <strong>del</strong>le pareti rocciose che verrannoripulite dalla vegetazione. In tutto 3 milioni di euro coni quali si procederà all’intervento per mettere in sicurezza ilfronte <strong>del</strong> colle, interessato da un diffuso degrado. I lavoriverranno effettuati dalla Rtc Medoro Trotta srl – Geofond srl,aggiudicataria <strong>del</strong>la gara, e interesseranno le cinque zone piùdissestate. “Dopo la pulizia di pendici e pareti rocciose - spiegal’assessore Giagoni- si passerà alla bonifica, al drenaggio equindi alla realizzazione dei tiranti che rafforzeranno le pareti.I lavori si concluderanno tra un anno”. (g.s.)QUARTU SANT’ELENAConcorsi annullatiAnnullati i concorsi banditi nella primavera 2010 per due postidi “Istruttore Direttivo Amministrativo” cat. D1 (di cui unoriservato al personale interno) e per un posto di “FunzionarioAmministrativo Contabile”cat. D3. L’annullamento è statodeciso in considerazione <strong>del</strong>la normativa nazionale, che ponelimiti alle possibilità di assunzione degli enti locali e imponela riprogrammazione <strong>del</strong> fabbisogno <strong>del</strong> personale. (g. s.)CAGLIARI PREVENZIONE CONTRO GLI ALLAGAMENTICominciata la pulizia straordinaria <strong>del</strong>le caditoieDopo la pulizia <strong>del</strong>l’intera frazione di Pirri, cominciata nel mese <strong>del</strong>lo scorso settembre econclusa alla fine <strong>del</strong> 2010, sono partiti i lavori di pulizia dei tombini di tutta la città. <strong>La</strong> dittache ha vinto il bando per la manutenzione <strong>del</strong>le caditoie, interverrà su circa 20mila tombinisparsi in tutto il territorio - spiega l’assessore Giovanni Giagoni- Dopo i quartieri storici(Marina, Stampace e Castello), ad oggi sono stati eseguiti gli interventi nelle zone di SanBenedetto, Is Mirrionis, Mulinu Becciu, Sant’Avendrace, Sant’Elia e Genneruxi. Cinque lesquadre, ciascuna formata da quindici operai, impegnate quotidianamente nel progetto cheprevede l’intervento sui tombini <strong>del</strong>le strade più a rischio allagamento.I tecnici comunali hanno elaborato un piano di intervento idoneo alla pulizia dei tombini daeventuali rifiuti e la disostruzione <strong>del</strong>la rete <strong>del</strong>le acque meteoriche nelle zone più a rischio omaggiormente trafficate. “Ovviamente - prosegue Giagoni - le zone con un livello stradale piùbasso sono state prescelte rispetto a quelle in cui l’acqua piovana defluisce senza intoppi”. Lesquadre di operai, in caso di necessità, provvedono anche alla sostituzione <strong>del</strong>le grate, se danneggiate,e ad eseguire lavori di riparazione dove è necessario”. I lavori di pulizia dei tombiniproseguiranno nei quartieri <strong>del</strong> Poetto-Saline, Monte Urpinu, <strong>La</strong> Vega, Bonaria e in parte nellazona di San Benedetto. “Ai cittadini chiediamo la massima collaborazione affinché gli interventiproseguano al meglio - conclude Giagoni. - Icartelli di divieto di sosta vengono posizionatidalla ditta con il corretto preavviso così come le segnalazioni dei lavori in corso”. (g.s.)


<strong>La</strong> Provincia di Cagliari si è classificata ai primissimi posti<strong>del</strong>la graduatoria nazionale relativa al finanziamento dei progettiU.N.R.R.A (United Nations Relief and RehabilitationAdministration) presentati dagli Enti locali. Il ministero degliInterni ha comunicato all’amministrazione provincialel’accoglimento <strong>del</strong> progetto “<strong>La</strong> Casa dei Girasoli” (7° postoassoluto in graduatoria). Il Fondo UNRRA, destinato a finanziareprogetti a favore di minori, giovani, emarginati etossicodipendenti, riguarda attività di integrazione specificamentefinalizzate alla prevenzione di situazioni e comportamentia rischio di devianza, abbandono o degrado sociale.Più nel dettaglio, “<strong>La</strong> Casa dei Girasoli” <strong>del</strong>la Provincia diCagliari assicurerà nel corso <strong>del</strong> 2011 lo sviluppo di attivitàpedagogiche rivolte a 50 bambini e/o adolescenti dai 3 ai 18anni che saranno individuati con il sostegno dei Servizi so-Area MetropolitanaGiambattista Porrà, ultimo provveditore di Cagliari, va in pensionePROVINCIA DI CAGLIARIImportante riconoscimento per “<strong>La</strong> Casa dei Girasoli”Assicurata una migliore qualità <strong>del</strong>la vita per 50 bambini e ragazzi <strong>del</strong>la ProvinciaCAGLIARI AL GHETTO DI VIA SANTA CROCEUna mostra sui “Bambini <strong>del</strong>la Shoa”«I Bambini <strong>del</strong>la Shoah», è questo il titolo di una mostra inauguratalo scorso 26 gennaio dal sindaco di Cagliari EmilioFloris e dall’assessotre alla cultura Giorgio Pellegrini. Allestitanel centro comunale d’Arte Il Ghetto, in via Santa Croce,in occasione <strong>del</strong>la Giornata <strong>del</strong>la Memoria, nella mostrasono presentati i lavori realizzati dagli alunni <strong>del</strong>la ScuolaMedia Alfieri. I lavori esposti raccontano, per immagini, ildoloroso percorso degli ebrei, le persecuzioni, la vita nelghetto, i campi di sterminio, fino alla liberazione. Torture,morte, inaudite sofferenze in un indicibile orrore, una testimonianza<strong>del</strong> male assoluto contro i più deboli, gli indifesi: ibambini. Gli elaborati, realizzati dagli allievi durante gli ultimidue anni scolastici sotto la guida <strong>del</strong> prof. Enrico Ruffi,CAGLIARIGiambattista Porrà, 63 anni, è in pensione. Con lui se ne va l’“ultimo dei provveditori” di Cagliari. Si chiude un’epoca: laguida <strong>del</strong>la scuola locale fatta di relazioni, disponibilità aldialogo, capacità di costruire intorno a sè una retedi relazioni e di consenso, dimostrando virtù positive<strong>del</strong> lavorare insieme per risolvere i problemi. Conlui, che dal 2005 non guidava più il Provveditoratoma l’Ufficio <strong>del</strong> personale di Viale Regina Margherita,la scuola perde un punto di riferimento. Unuomo apprezzato per la sua capacità di mediareanche le situazioni più complesse e per il suo impegnolavorativo. <strong>La</strong>ureato in Giurisprudenza all’Universitàdi Cagliari nel 1973, comincia la sua carrieral’anno dopo con una supplenza nell’IstitutoBuonarroti di Guspini, dove ha insegnato diritto. Il suo sognodi dirigere la scuola da alti vertici lo portò subito a parteciparead un concorso. Ed eccolo vice provveditore per diversianni. Sino al 1998 quando divenne provveditore di Cagliari.Poi la riforma cancella i provveditorati e Porrà nel2005 viene trasferito all’Ufficio scolastico di Viale ReginaMargherita. Durante la sua carriera conosce uno ad uno presidie insegnanti <strong>del</strong>la Provincia. <strong>La</strong> porta <strong>del</strong> suo ufficio, chesi è chiusa il 1° febbraio, è stata sempre aperta a tutto il personalescolastico, compresi gli stessi sindacalisti. Ed è al rapportotra scuola e mondo esterno che Porrà hadedicato i suoi più accorati appelli e interventi.Tanti i ricordi. “I momenti più sofferti? Ho avutoa che fare con persone che non hanno capito onon hanno voluto capire che non tutti hanno lacapacità di insegnare. Il mondo <strong>del</strong>la scuola non èper tutti. Se dentro non hai valori non puoi trasmetterliagli altri”. Ci tiene a precisare che “qualsiasilavoro è fatto di impegno e anche di sacrificio,gratificato dalla buona coscienza nel suo svolgimento.In questo modo l’ho fatto. Ora lascio adisposizione la mia professionalità, la mia esperienza, la forza<strong>del</strong> silenzio, il solo che può ristabilire la tranquillità”.Non lo dice, ma lascia capire il dispiacere che porta dentroper il sogno mancato di vedersi direttore generale <strong>del</strong>la scuolasarda, sin dal 2009, da quando Armando Pietrella aveva liberatoil posto. Una vicenda che lo ha addolorato tanto da invocare“il silenzio”.Santina Ravìciali comunali. Le patologie che saranno trattate dal progettoriguardano i disturbi specifici <strong>del</strong>lo sviluppo, i deficit <strong>del</strong>l’attenzione,l’iperatività, i ritardi mentali. Previsti anche interventidiretti alle famiglie e alle scuole dei bambini e ragazzi,con il coinvolgimento dei genitori e degli insegnanti nell’elaborazionedi progetti di vita ed educativi dei figli e alunnicon disabilità o disturbi <strong>del</strong>l’apprendimento. L’assessoreprovinciale alle Politiche sociali, Angela Quaquero, nel rivendicarela bontà <strong>del</strong> lavoro progettuale che ha portato alconseguimento <strong>del</strong>l’importante riconoscimento ministeriale,si è detta convinta che “grazie alla Casa dei Girasoli si potràmigliorare la qualità <strong>del</strong>la vita di molti ragazzi, favorendonel’interazione e riducendo così i comportamenti problematici,ma soprattutto si potrà assicurare un valido sostegno alle famigliee alla scuola”. (r. c.)mostrano i volti deipiccoli internati inposa davanti all’obbiettivofotografico.Bambini dapprimasorridenti poi semprepiù tristi. Cucciolid’uomo che vinti dalla fame, malnutriti, malvestiti e laceri siincamminano, accompagnati dagli anziani, verso le camere agas.Interessante anche una serie di lavori a matita. I pastelli documentanola shoah con la semplicità dei ragazzi. <strong>La</strong> mostrasarà visitabile fino al 13 febbraio. (g. s.)Sì al turismo, ma che sia bello, lento e gentileMolti insegnanti di Cagliari, “afronte di condizioni di lavorosempre più dure e visto che sicontinua a tagliare risorse perla scuola”, hanno deciso di attuareuna nuova forma di protesta:l’eliminazione <strong>del</strong>la gitascolastica “un’attività moltofaticosa e non pagata”.Dunque, quest’anno in moltescuole cittadine sembra semprepiù probabile che non si compiràil tradizionale rito <strong>del</strong>lagita scolastica; un rito che daglistudenti è sentito come modernainiziazione dominatapoco dalla cultura e molto dall’eccesso.I viaggi di istruzionehanno, infatti, completamenteperso il loro carattereculturale assumendo piuttostol’impostazione consumistica<strong>del</strong> turismo di massa.Un momentodi pausa può quindi aiutarea prendere un atteggiamentodiverso, che utilizzi leridotte risorse economiche dioggi per diffondere una culturacompletamente diversa...Riprendendo il “buono, pulitoe giusto” di Slow Food per ilcibo, nel nostro caso potremmoparlare di un turismo “bello,lento e gentile”. Apprezzareil bello significa imparare avedere quello che ci sta intorno,riconoscendone armonie edisarmonie. <strong>La</strong>sciando da parte“l’abbuffata” di capolavoripropria di tante gite scolastiche.Un’esperienza a cui si dovrebbetendere potrebbe perciòessere quella che mira a un approccioaccurato. Perché il bellosia veramente riconosciutocome tale occorre basarsi sullacura e attenzione verso l’ambiente,verso l’arte, verso gliinsegnanti e verso gli stessi studenti.L’approccio al paesaggioe ai monumenti non dev’esseremordi e fuggi ma lento inmodo da consentire un’acquisizioneprofonda di quantoprescelto. Dovrebbero essererivalutati i mezzi di trasportolenti, che permettano di fargodere il paesaggio. Ancorameglio il turismo “a piedi”,quello che non lascia tracce,ossia quello che fungendo davolano a un’esperienza di grandeimpatto emotivo consentaun coinvolgimento anche fisico,decisamente più forte e piùsano.Se viaggiare è un’esperienza divita, richiede un giusto “addestramento”.Prima di partireper un territorio lontano perchénon imparare a conoscere il territorioin cui si vive? Quellopiù vicino alla scuola per esempio?Gli studenti potrebberoimparare a vedere, ad apprezzareil bello e il lento, a utilizzaretutte quelle abilità che permettonodi conservare l’esperienzae di farla propria. In questomodo i nostri ragazzi potrebberosviluppare il senso diappartenenza e attenzione alproprio territorio, facendo accrescerein loro un comportamentopiù gentile verso l’Isolae verso la propria realtà locale.Francesca Serra10 febbraio 2011 13QUARTU GARA D’APPALTOIl nuraghe Diana a Is Mortoriussarà messo in sicurezza<strong>La</strong> Conservatoria <strong>del</strong>le Coste, agenzia che fa capo all’Assessoratoregionale <strong>del</strong>l’Ambiente, ha bandito la gara per l’affidamentodei lavori per la valorizzazione e messa in sicurezza<strong>del</strong> Nuraghe Diana nell’area di conservazione costiera di IsMortorius nel comune di Quartu Sant’Elena. Il sito, primoper estensione nel sud Sardegna, comprende l’ex batteriamilitare “Carlo Faldi”, gli edifici <strong>del</strong>la ex tonnara ed ilNuraghe Diana, e, attraverso i lavori in programma, vede realizzarsiun altro passo verso il processo di riqualificazioneintrapreso nel 2009 dall’Agenzia Conservatoria <strong>del</strong>le Coste.Tale percorso si è sviluppatoattraverso unaprima azione dicoinvolgimento <strong>del</strong>lacittadinanza con il blogdedicato ed alcuni incontripubblici, per proseguirecon una primamessa in sicurezza <strong>del</strong>sito e l’esperimento <strong>del</strong>concorso di idee per lariqualificazione <strong>del</strong>l’interocompendio. <strong>La</strong> Conservatoria <strong>del</strong>le Coste ha destinatouno specifico finanziamento di 90.000 euro finalizzato allamessa in sicurezza e valorizzazione <strong>del</strong> Nuraghe Diana, comeulteriore attività di valorizzazione <strong>del</strong> monumento archeologico,che è parte <strong>del</strong> più complesso progetto integrato divalorizzazione <strong>del</strong>l’intero compendio costiero.Il progetto di valorizzazione e messa in sicurezza <strong>del</strong> bene èstato realizzato grazie alla collaborazione tra Conservatoria<strong>del</strong>le Coste e Soprintendenza per i Beni Archeologici <strong>del</strong>leprovince di Cagliari e Oristano.I lavori, che saranno realizzati entro <strong>12</strong>0 giorni dall’affidamento,prevedono la rimozione definitiva di alcuni sistemi diprotezione e contenimento ormai non più in grado di svolgerela propria funzione. Il consolidamento dei paramenti murariconsentirà di ammirare il monumento nella sua interezza enella sua conformazione più simile a quella originaria. Sono,inoltre, previsti i lavori di completamento di una precedentecampagna di scavo archeologico.Mauro EsuCAGLIARIInaugurata la mostra: “Gaudì e laSagrada Familia, gli arredi sacri”Lo scorso 21 gennaio, presso il Museo <strong>del</strong> Duomo di Cagliari,è stata inaugurata la mostra “Gaudì e la Sagrada Familia:gli Arredi Sacri”. L’esposizione,in larga parte, è costituita da arrediprovenienti dalla SagradaFamilia di Barcellona, recentementeconsacrata da Papa BenedettoXVI.Il visitatore, oltre a un crocefissoe alcuni can<strong>del</strong>abri realizzatidallo scultore Charles Mani, potrà ammirare un sedile per lecelebrazioni, un banco <strong>del</strong>la cripta, opere originali di Gaudìun celebrato maestro catalano. Completano la mostra pannellifotografici di arredi lignei, can<strong>del</strong>abri, leggii, amboni elampadari.Anche questa mostra unitamente a quella in corso presso laPasseggiata Coperta <strong>del</strong> Bastione St. Remy “Gaudi’ e laSagrada Famila. Parabola e iperbole <strong>del</strong>l’architettura”, rimarràaperta fino al 19 febbraio 2011. L’ingresso è gratuito. (g.s.)Comune di Cagliari: una campagnaper frenare il consumo di alcoolPer ridurre l’uso di alcool tra gli adolescenti, nell’Isola si hala più alta percentuale di consumatori a rischio tra gli 11 e i18 anni, l’Assessorato alle Politiche scolastiche <strong>del</strong> Comunedi Cagliari, in collaborazione con MIUR, Regione e Centroper le Alcoldipendenze Asl 8, ha promosso una campagna disensibilizzazione rivolta agli studenti <strong>del</strong>le scuole medie esuperiori per informarli sui rischi e danni e incoraggiarli adassumere uno stile di vita sano e responsabile, attraverso opuscolie incontri (Ass. Politiche Scolastiche, v.le San Vincenzo4, 09<strong>12</strong>7 Cagliari – tel. 070 6776400 –pubblicaistruzione@comune.cagliari.it –www.politichescolastichecagliari.it).José Serra Frau


1410 febbraio 2011ECONOMIA & LAVOROVILLACIDRO APPROVATO IL PIANO DI FINANZIAMENTO PER 15 MILIONI DI EUROA marzo la Kellerdovrebbe riavviarela produzione<strong>La</strong> Keller è salva? Bisognerà attendere ancora qualche settimanaprima di lasciarsi andare a facili entusiasmi. Il Ministero<strong>del</strong>lo Sviluppo Economico ha approvato il piano difinanziamento che dovrebbe permettere alla KellerElettromeccanica di riattivare la produzione e rimettere allavoro i 300 dipendenti da mesi in cassa integrazione. <strong>La</strong>commissione incaricata di vagliare la richiesta di finanziamentodi 15 milioni di euro, necessari per rimettere in motolo stabilimento villacidrese, ha dato un responso positivo.Ma questo è solo il primo passo. Ora le carte relative alpiano di ristrutturazione aziendale passeranno direttamenteai membri <strong>del</strong>la Commissione Europea, che avranno il compitodi stabilire se tra i finanziamenti richiesti dalla società,necessari alla ripresa <strong>del</strong>la produzione, vi sia traccia di ingerenzada parte <strong>del</strong>lo stato italiano. Nessun tipo di aiutodiretto da parte <strong>del</strong>le istituzioni statali, infatti, è ammesso incaso di richiesta di finanziamento per aziende in crisi, pertenere fede al principio di libera concorrenza tra le realtàimprenditoriali.Il presidente <strong>del</strong>la Regione, Ugo Cappellacci, ha espresso uncauto ottimismo: .Pragmatico l’assessore all’industria Oscar Cherchi: .opportunità che le si presenteranno in ambito nazionale. .più importante realtà industriale <strong>del</strong> <strong>Medio</strong> <strong>Campidano</strong>.


Economia & <strong>La</strong>voro10 febbraio 2011 15REGIONEBiglietti aerei e marittimi più cari: allarme per il turismoDa un lato gli operatori turisticipronti a bloccare qualsiasiaumento di prezzo, dall’altrogli operatori dei trasportisalano il costo dei biglietti.<strong>La</strong> questione preoccupae non poco l’assessore<strong>del</strong> Turismo, Artigianato eCommercio, Luigi Crisponi.Dice: “Mentre il compartoturistico soffre con tutta evidenzale difficoltà dovute allacrisi economica, congiunturalee strutturale, e alcuni operatori<strong>del</strong> settore, come gli imprenditori<strong>del</strong> compartoricettivo (alberghi, residence,villaggi, campeggi e bed&breakfast), condividendo lapreoccupata visione di talecrisi, decidono di confermarenel 2011 le stesse tariffe applicateda qualche anno allaloro clientela, altri operatori,come alcune compagnie ditrasporto navale (ma anchevettori aerei, come l’Alitalia)aumentano le loro tariffe inI dipendenti <strong>del</strong>la Fondazione Guspini per la vitapassano momentaneamente all’Asl di CagliariI lavoratori <strong>del</strong>la Fondazione “Guspiniper la vita”, momentaneamente in cassaintegrazione, saranno utilizzatidall’Asl di Cagliari. È l’esito <strong>del</strong>l’accordoquadro che è stato siglato nellasede <strong>del</strong>l’Assessorato regionale <strong>del</strong> lavoro.Il provvedimento, che vede comeprimo firmatario l’assessore FrancoManca, è stato sottoscritto dal commissario<strong>del</strong>la Fondazione, dai rappresentanti<strong>del</strong>l’Asl, <strong>del</strong>le province di Cagliarie <strong>del</strong> <strong>Medio</strong> <strong>Campidano</strong>, <strong>del</strong>l’Agenzia <strong>del</strong> <strong>La</strong>voro e <strong>del</strong>lesegreterie regionali e territoriali di Cgil, Cisl e Uil.“L’accordo – ha evidenziato il componente <strong>del</strong>la GiuntaCappellacci – ha la finalità di garantire a ogni singolo lavoratorel’erogazione di un bonus economico di utilizzo finalizzatoa garantire livelli di vita compatibili con la dignitàumana e, in prospettiva, possibili ricollocazioni nel mercato<strong>del</strong> lavoro”. Il reddito già derivante dal trattamento di cassaintegrazione sarà così incrementato fino al raggiungimento<strong>La</strong> cultura millenaria <strong>del</strong>laSardegna rivive in un coltello.Molto più di un sempliceutensile, è il compagno fe<strong>del</strong>e<strong>del</strong>l’uomo dalla notte deitempi, in campagna, in cucina,in guerra e in pace. Armadi difesa e di attacco la lamasarda è in grado di raccontarela storia di una terra generosae nello stesso tempocombattiva. Sta al coltellinaiodi oggi il compito di unire isaperi, trasmessi di generazionein generazione, con lafantasia e l’arte dei nostritempi per realizzare oggettiunici, di facile utilizzo, oppuredi pregiata fattura, da collezionaree da sfoggiare neibanchetti importanti. Cosìnascono i coltelli Boiccu diArbus: una perfetta fusionetra passato e presente con tuttoil sapore <strong>del</strong>la Sardegna piùvera e autentica. L’idea diAreoporto di Elmasmodo sconsiderato con risvoltiche produrranno soltantodisdette al già provatosistema turistico”. Da qui idanni che potrebbero provocareal mercato turistico isolano,anche a seguito <strong>del</strong>lenumerosissime segnalazionidi malcontento che ognigiorno arrivano negli ufficidi mille euro lordi mensili. È inoltreprevisto che l’inserimento occupazionalevenga completato con percorsi diaggiornamento professionale.A margine <strong>del</strong>l’incontro l’assessoreManca ha anche inteso evidenziare lanecessità che si provveda alla definizionedi un Accordo quadro che contemplinon le singole emergenze occupazionali,ma interessi tutto il settoresocio-sanitario: “Per raggiungereuna migliore efficacia di questi interventi, sarebbeauspicabile che simili procedure venissero rappresentate daun unico interlocutore, in grado di farsi portavoce <strong>del</strong>le situazionidi difficoltà complessive”. Il rapporto di utilizzazionecosì siglato (conseguente alla proroga degli ammortizzatorisociali riconosciuta dall’accordo quadro <strong>del</strong> 14 gennaioscorso), ha come scadenza il 31 dicembre 2011; potràessere rinnovato per l’anno successivo attraverso la stipuladi un atto analogo. (m. a.)ARBUSBoiccu: la Sardegna nella forgiatura di una lama“Boiccu” è dei fratelliSimone e Daniele Statzu chenel 2002 hanno aperto lacoltelleria nella zona artigianale. raccontaSimone. Da qui alla scelta dioffrire un servizio e di lanciarsiin un settore apparentementesaturo, il passo èbreve. ,sottolinea Daniele, .I due fratelli si sono divisi icompiti occupandosi <strong>del</strong>laSimone Statzu<strong>del</strong>l’assessorato regionale.Nella gran parte dei casi diprotesta i viaggiatori sardiche annunciano possibili rinuncealle loro vacanze.“Nel censurare ogni iniziativache sa tanto di ‘cartello’fra i vettori marittimi – ha aggiuntol’esponente <strong>del</strong>laGiunta Cappellacci -, abbiamoinviato una segnalazioneall’Antitrust e al ministerodei Trasporti per l’attivazionedi ogni utile e severa iniziativavolta alla tutela deiconsumatori e <strong>del</strong>la stessarete imprenditoriale turisticasarda”.Sulla vicenda è intervenutoanche l’assessore regionaledei Trasporti Angelo Carta:“Non possiamo quantificarein maniera precisa gli aumenti<strong>del</strong>le tariffe -ha dichiarato,-perché nell’assessorato regionalenon è mai stata istituitauna struttura di monitoraggio<strong>del</strong>le tariffe aeree e navali.Tuttavia, ho già provveduto aconvocare le compagnie dinavigazione e i vettori aereiper chiedere chiarimenti suquesti aumenti che comportanogravi disagi ai sardi e acoloro che decidono di venirein Sardegna, sia per lavoroche per vacanza”.Santina Ravìvendita in sede e <strong>del</strong>lapromozione nelle piùimportanti fiere <strong>del</strong> settore. osserva Simone.Nella linea Boiccuspicca il classico <strong>del</strong>latradizione arburese ele altre collezioni ametà tra arte e uso quotidiano.Nell’estremità<strong>del</strong> manico spessosono scolpiti animali e lafascetta ha una particolarità:è doppia per far risaltare particolarigiochi cromatici. Cisono coltelli per tutte le tasche,per chi vuole un oggettoquotidiano e per chi vuolestupire con un oggetto importante.Tutti i gioielli <strong>del</strong>la produzioneBoiccu hanno ilnome di una località<strong>del</strong>l’arburese, come Piscinas,Naracauli, Scivu, Arbus,Montevecchio e Naroci.Ognuno con il suo fascino,come i luoghi dai quali prendonoil nome.Stefania PuscedduSAN GAVINODue amici che …danno Risposte InformaticheDaniele Senis e Matteo Lixi sono due amici da sempre appassionatid’informatica e tutti i suoi aspetti. Attraverso unpercorso didattico e l’esperienza sul campo, dopo una valutazionedi ciò che mancava a San Gavino e in generale nellaprovincia <strong>del</strong> <strong>Medio</strong> <strong>Campidano</strong>, hanno deciso di creare unasocietà, Risposta Informatica, specializzata in ogni aspetto<strong>del</strong> settore, dalla riparazione dei computer alla vendita e all’assistenzaa domicilio in tutta la provincia sino alla riparazionedei prodotti telefonici. Come spiega Daniele Senis: . <strong>La</strong> società si occupa anche <strong>del</strong>l’assistenza perl’Adsl, <strong>del</strong>l’attivazione di contratti con i gestori <strong>del</strong>la telefoniae <strong>del</strong>la riparazione di noti marchi <strong>del</strong> settore<strong>del</strong>l’intrattenimento come le P3, Nintendo e x–Box, e, a chiacquista un computer senza sistema operativo, installa gli ormaidiffusi open source come ad esempio Linux. Come cispiegano Matteo e Daniele: . <strong>La</strong> società è affiliata ad ungrosso ipermercato on line, la CHL, dove gli iscritti al sitopossono acquistare qualsiasi tipo di prodotto, dagli informaticialla cura per la casa e cosmetica, con la possibilità diricevere il prodotto presso Risposte Informatiche e pagarloin contanti, evitando carte prepagate o di credito: un serviziorivolto ai clienti che non usano queste forme di pagamento.Alessandro FoddisGONNOSFANADIGAConcorso “Olio nuovo”Tutto pronto per la premiazione <strong>del</strong> concorso “Olio nuovo”,giunto all’undicesima edizione, che ha il compito di individuarei migliori oli sardi che parteciperanno al 18° premionazionale “Montiferru”. L’appuntamento è per il 19 febbraionella fiera mercato di Gonnosfanadiga. Durante la giornatasaranno esposti gli oli partecipantial concorso e gli articoli per laraccolta <strong>del</strong>le olive e la potaturadegli ulivi. Nato con la finalità divalorizzare i migliori oli extraverginiprodotti in Sardegna, ilconcorso è promosso dal Comune,dall’assessorato regionale all’Agricoltura,dalla Provincia <strong>del</strong><strong>Medio</strong> <strong>Campidano</strong>, dalla Cameradi commercio di Cagliari edalle agenzie <strong>La</strong>ore e Agris. Anchela Pro loco di Gonnosfanadiga,guidata da Cicci Agabbio, collaborerà alla buona riuscita<strong>del</strong>l’evento. Tra Villacidro, Gonnosfanadiga, Guspini eArbus ci sono oltre 2.400 ettari coltivati a olivo. <strong>La</strong> maggiorparte <strong>del</strong> raccolto viene trasformato in olio extravergine, solouna piccola percentuale in olive da mensa.Con i tradizionali concorsi di Gonnosfanadiga e<strong>del</strong>l’oristanese, uniti per promuovere la produzione anche all’estero,i produttori <strong>del</strong>l’olio hanno nuovi stimoli per scommetteresul miglioramento <strong>del</strong>la qualità di uno dei prodottiprincipe <strong>del</strong>la dieta mediterranea. (step)I vincitori


16 Economia & <strong>La</strong>voro10 febbraio 2011I COMUNI INTERESSATI: SERRENTI, SARDARA, SAMASSII lavoratori socialmente utili sedici anni dopo: sono rimasti in quattroPuntuale come sempre.Come ogni inizio d’anno.Come ormai da sedici lunghianni, per i lavoratori precaridei Comuni, per tutti gli lsu,si presenta lo spettro <strong>del</strong> licenziamento.Nel 2011 l’unicadifferenza è che i “socialmenteutili” <strong>del</strong> <strong>Medio</strong> <strong>Campidano</strong>sono quasi scomparsi.Se ne contano solo quattro:uno a Serrenti, uno aSardara e due a Samassi. Erano100 quando è nata la nuovaProvincia. Sono poi scesia 77 nel 2007, quando laRegione si è dichiarata prontaad intervenire per coprirei costi dei Comuni per i primidue anni e il 75 per cento<strong>del</strong> costo nel triennio successivo.Per molti si aprirono leporte <strong>del</strong>la stabilizzazione.Ancora di più nel 2010,quando erano rimasti in 18 e15 scelsero di lasciare l’incaricocon un bonus <strong>del</strong>laRegione di 50 mila euro.Cosa riserva il 2011? Troppopresto per dirlo. L’unicacertezza è che rimangonoLsu. I soldi <strong>del</strong>la Regionesono arrivati ancora una voltaper il proseguimento <strong>del</strong>l’incaricosino a dicembre.L’alternativa sarebbe l’assunzioneda parte di Comuni.Ma fra le Amministrazioniinteressate non si intrave-de via d’uscita. Non perchènon vogliono, come sembrasostenga la parte politica avversa,ma perchè così è. “E’bene chiarire”, dice il sindacodi Serrenti Luca Becciu,“che da parte nostra non c’èassolutamente la volontà politicadi abbandonarli. E’vero, restano precari, ma nonsi può fare diversamente. Senon fossimo legati al patto distabilità potremmo anchepensare ad una soluzione.Trattandosi di un solo dipendentein qualche modo ci sipoteva aggiustare, Purtroppocosì non è”. Paletti rigidi ancheper Samassi. “Ne abbiamostabilizzato sei”, dicel’assessore al personale PietroSetzu, “di più non possiamo.I vincoli sono troppo severi.Sarebbe troppo rischiosonon tenerne conto”. Lo sabene il sindaco di SardaraGiorgio Zucca che oggi sitrova con le mani legate nelleassunzioni. “Da poco”, ricordail primo cittadino,“usufruendo degli aiuti economici<strong>del</strong>lo Stato e <strong>del</strong>laRegione, abbiamo assuntodue lsu. Risultato: nella nostrapianta non c’è più postoper nuovi ingressi. A luglio<strong>La</strong> storia li ricorda cosìErano nati come lavoratori espulsi dalle medie e grandi imprese,in cassa integrazione straordinaria e in mobilità, giuntial termine <strong>del</strong>la durata massima dei sussidi. Fu allora che perquasi 8 mila sardi precari si spalancò la porta dei lavori utilinei Comini di cui beneficiarono anche i giovani disoccupati.Gruppi molti diversi per la composizione: ex cassintegratiche superavano i quarant’anni ed erano scarsamentescolarizzati, spesso rappresentavano l’unica forma di redditoper le famiglie; i giovani disoccupati (e qui c’erano anchemolte donne) avevano un livello di scolarizzazione superiore.Per tutti il dramma era rappresentato dalle scarsissime prospettive.Piano piano sono stati cancellati e assorbiti comedipendenti comunali o provinciali o <strong>del</strong>le Asl o in societàmiste o in pensione. Soluzioni possibili grazie alle risorse<strong>del</strong>la Regione e <strong>del</strong>lo Stato. L’ultimo regalo lo scorso annocon un bonus regionale di 50 mila euro. (s. r.)va in pensione il messo e nonpossiamo bandire il concorso.Dobbiamo aspettare chealtri due dipendenti lascianol’incarico prima di fare postoad altri. E’ la conseguenza<strong>del</strong> clima di blocchi alleassunzioni e di tagli ai servizi”.<strong>La</strong> speranza è che se nepossa far carico la Asl diSanluri. “<strong>La</strong> Provincia”, ricordail presidente FulvioTocco, “ne ha stabilizzato 14.Allora eravamo un ente diprima nomina. C’era la disponibilitàper farlo. Ogginon possiamo. Anche noi siamolegati dal patto di stabilità”.Intanto i Comuni rimastisenza questi lavoratori stannoa poco a poco trovandosoluzioni diverse. E’ il casodi Villamar, il paese che si èvisto privato da 13 operai nelgiro di qualche mese. A raccontarele difficoltà è il sindacoPier Sandro Scano.“Trovare un’alternativa”,dice il primo cittadino, “è statauna necessità. Abbiamooptato per appaltare i lavori,sino al 2009 affidati agli lsu,a cooperative diverse. Unmodo per salvare il decoro<strong>del</strong> centro abitato, ma ancheper dare continuità alle operedi pubblica utilità. Siamosoddisfatti <strong>del</strong>la scelta “.Santina RavìPABILLONISReinserimento lavoratori ex Nuova ScainiÈ stato prorogato anche per l’anno in corso il reinserimentolavorativo, nel Comune, di sei operai dipendenti <strong>del</strong>l’aziendaex Scaini.I lavoratori, in mobilità, avevano iniziato l’attivitàgià l’anno scorso dopo che l’amministrazione comunaleaveva firmato un accordo con la Regione Sardegna per utilizzarei sei dipendenti nell’ambito <strong>del</strong> territorio comunale,mentre un ex operaio aveva espresso opzione per la ASL.Anche per il 2011 dunque, tre lavoratori saranno utilizzatinella manutenzione ordinaria degli edifici comunali, mentrealtri tre saranno occupati nella manutenzione ordinaria <strong>del</strong>verde pubblico e <strong>del</strong>la rete viaria sia <strong>del</strong> centro abitato che<strong>del</strong>la periferia. (d. f.)LUNAMATRONA“Sa boccimenta de su procu”<strong>La</strong> storia di Lunamatrona rivive in un film. Il pretesto è il racconto<strong>del</strong>l’uccisione <strong>del</strong> maiale, descritto dal regista Pietro Tattidi Villanovaforru, autore di numerosicortometraggi e filmati. Saboccimenta de su procu è una <strong>del</strong>lepratiche più diffuse in ambito locale,capaci di coinvolgere numerosefamiglie, oggi persino tema <strong>del</strong> filmUna sequenza <strong>del</strong> filmche ha come protagonisti gli abitantidi Lunamatrona e che servirà per salvareun pezzo di storia destinato ad essere dimenticato. Ad indossarei panni degli attori sono stati: Maria Mancosu, MariaGrazia Melis, Ercole Setzu, Fausto Matzeu, Alberto Orrù, CarloOrrù, Luigi Orrù, Efisio Murru, Nuccio Garau, Ettore Setzu,Ottavio Setzu, Zeno Cancedda, Giancarlo Setzu, GiulioMancosu, Mario Setzu e Paolo Lilliu. Si intitola “Custu est suprocu” la storia documentario che descrive l’uccisione <strong>del</strong>maiale, un rituale al quale partecipava un intero rione. Il mesemigliore per ucciderlo era dicembre. Per questo il regista Tatti,sostenuto dal figlio Tomas, ha girato le fasi <strong>del</strong>la macellazionea Lunamatrona nell’inverno 2007. Dopo tre anni ha terminatoil lavoro che è stato presentato di recente presso la sala cinematograficale tre Campane. (sap)


10 febbraio 2011 17Su sadru chi seus pedrendu GIOGUS de FUEDDUSdi tziu ArremundìcuSant’Antõi ’e su foguS’Ierru fut intrau béi e su frius si fadìat intendi: bastàt si stesiài pagu pagu de su foguchi is barras cumentzant a tzacarrai, o mellus is dentis! Giuanni, fillu miu fiat depiuandai po ua parigh’e disi a Casteddu, poita ca Annita stadìat pagu béi de saludi e futarricoveràda in su Spidabi Zivili de Casteddu. U fradibi suu bivìat innì e Giuanni si fiatfrimàu ua scantu disi in domu sua, is pipius ddus iant lassau in domu. Arrosica futcuntenta de tenni in domu is pipius, fiant in baganzia po Paschiscedda e no andanta scolla. A cabut’e xena mi tocàt a dd’is contai assumancu u contixeddu o chi nou nuandànt a si crocai. «Ddu scis nonnu ca su mesi ch’intrat depeus cicài linna méda pofai su fogu de Sant’Antõi?» m’iat nau Nicobau, «Aiaiu gei duu scit, su pipiu…» dd’iaarrespostu, «Poit’est chi si fait su fogu de Sant’Antonio?» m’iat pedìu Gesuinedda,«Poita ca… depeis scìi… - cicà is fueddus giustus- ascutai, si contu su contu.» Ispipius si fiant acuguciàus mellu acant’e sa ziminèra: «Si contat ca u tempus, medasma medas annus fait, candu is ominis po bivi no teniant mancu is domus, biviant mein is grutas, in mes’e is arrocas. Papànt erba e petza crua, poita ca no teniant su fogupo dda coi. Ua dì ndi fut cabàda de ceu ua temporàda màba cun acua, landireddu,bentu, trõus e lampus: is ominis poberitus, si stringiant a pàri po si fai callenti, fiantbistius féti de peddis, e po si fai coragiu. U lampu fut cabàu a ua màta manna e dd’iatalluta. Cussus antigus, apustis passada sa temporàda, si fiant acostaus, acatendusìca mãu a mãu chi arribant acànta, cussa màta tenendu fadìat callentie fut praxibi: ecus innoi scrobetu su fogu! Custu fàtu dd’is iatpostu cuntentesa méda, ma cumenti podìant fai po tennisempiri custa cosa alluta? Is allumius no esistiantancòra… penza ca ti penzu… Mu, su prusbéciu si fiat incruàu e iat pigàu u munziõi,ma luegus e totu nce dd’iat scavuàu aterra zterriendu: “U fogu!...” e is atrusluegus iant dezidiu de tzerriai cussacosa: fogu! Tocàt a penzai cumenti ddumantenni. Prima chi su fogu si ndistudessat iant penzau de cuncodraiua forredda: iant postu a ingiriu a cricuis pedras e aintru nc’iant ghetau ismunziõis allutus. “De oi - iat nau Mu- fadeus de guadria a su fogu, a dedì e a de noti, aciungendiddi linna pono si ndi studai, su chi estagodrendiddu no si depit dromì!”Totus fiant de acodriu.Aici fiant andadas is cosa in su tempus. Annus e seculus nd’iat passau mèdas e iantinparau a coi sa petza, a coscinài mandiari de onnia calidadi, a fai is barracas pobivi… Ddu scieis ca po finzas cuncu Santu ndi cabàt de ceu a si callentai a su foguinsòru? Mascimamenti sant’Antõi cun is proceddedus avàtu. Ua dì Issu si fut cabauin sonnu acotzau a ua nui candu u prantu disisperàu nde dd’iat scidàu, si fiat incaraude ceu e iat biu ca fiant is ominis prangendu. Luegus e totu fut cabàu e iat scipiu sufatu: Antonica, sa chi fiat agodrendu su fogu, si fut dromìa e su fogu si ndi fiat studàu.“Imou cumenti fatzu deu a callentai su lati po is pipius…” iat nau prangendu Generosa;“E deu – iat aciuntu Srabadoi- ca mi depìa coi u tzichedd’e bìu biancu po mipassai s’arresfrìu?” “Po tui no ddi fait nudda – dd’iat arrespostu sant’Antõi- coidì tuide bìu crùu, ca s’arresfrìu ti passat a su propriu! Ascutai a mimi - dd’is iat nau- imoudeu nci cabu a s’inferru, ndi furu ua pedrixedd’e fogu… ndi furu… nde dda liu ca innind’at méda, e si dda potu, gei torru luegus!” E andau si ndi fut cun duus proceddeddusavatu. “No penzu chi dd’aperrant is gennas de s’inferru,- iat nau Luisicu – is tiàusddu timint ca intrat sempiri a ndi pigài animas in pena e nce ddas potat a su ceu.” “Tuino connoscis is trassas de sant’Antõi, - iat aciuntu segùru Giuanni – at a cungiminàicuncua cosa po intrai”. A mangiãu mannu iant ntendiu stragatzu, iant castiau: fiasant’Antõi torrendu, ma fogu parriat chi no ndi potessat. Arribau acant’e sa forreddaiat acostau su matzucheddu a sa linna e luegus su fogu si fiat allutu. “Iiiih su fogu!”iant tzerriau totus de cuntentesa, “Ma cument’at fatu?” dd’iat pedìu Luisicu “No miobiant fai intrai – iat arrespostu sant’Antõi – ma deu dd’is apu nau ca obìa fueddai asu mèri mannu poita ddi depìa torrai u anima chi ndia pigàu dinnanti, cussus m’anticretiu, ant’apetu is gennas de s’inferru, deu apu scapau is proceddeddus e seu cutuavatu po ddus cassai. Passendu acant’e su fogu dd’ap’atzitzau cun su matzucu defeurra, ua braxixedda si nc’est stichida aintru sighend’a téi nen’e si bì nudda a foras,apu pigau is proceddeddus e seu torrau a innoi.” “Deu gei si dd’apu nau – iat aciuntuGiuanni- ca issu nciat’essi arrennesciu. Sant’Antõi deu ddi promitu, totus ddipromiteus, ca de imoi innantis, onni annu in custa dì eus a fai u fogadõi mannumannu in onori de fustei, po dd’afestai: Sant’Antõi de su Fogu!”E aici s’est sighiu me in su tempus finzas a nosu e spereus chi custa tradiziõi, de sufogadõi de sant’Antõi, sigat po sempiri.»Nebodeddus mius puru fiant giài cabendusì in sonnu. Cras’e noti ddis contu u antrucontixeddu!A si ‘ntendi mellus. tziu Arremundicu.giassu tziuarremundicu@la<strong>gazzetta</strong>.netdi Gigi TattiModus sardus de nai una cosa,po ndi fai cumprendi un’atraDONAI UNA SPRUZZIGADAEspressione che ha due interpretazioni diverse. <strong>La</strong> prima è quella classica <strong>del</strong> dare in sensofisico uno schiaffo per un torto ricevuto o anche per provocare una reazione da parte <strong>del</strong>lapersona cui lo si dà, perché lo schiaffo rappresenta una sfida a carattere offensivo. Quando èinvece usata in senso metaforico diventa una vera e propria lezione morale, utilizzata peroffendere, o per mettere a posto in modo elegante e virtuale un avversario.MALU A PASCI - MALU A GHETTAI A SULCU - TOSTORRUDUSono tre modi di dire che pur differenti significano la stessa cosa. Descrivono in modo moltochiaro una persona dal carattere ribelle, che esce fuori dagli schemi e che assume atteggiamentipoco domabili. Di solito sono espressioni riferite ad anziani che, per ovvii motivi digenerazione, la pensano in modo diverso dai giovani e talora creano problemi di convivenzae conflitti generazionali all’interno di famiglie. Si usa il termine MALU A PASCI anche perdescrivere il carattere ribelle di un ragazzo nell’età <strong>del</strong>la pubertà, dove maggiormente simanifestano le prime ribellioni alle situazioni esistenti all’interno <strong>del</strong>le famiglie e <strong>del</strong>la societàche fanno finta di non capire i problemi giovanili o li ignorano.CIRCAI PISTIGHÌNGIUSDiversamente da altri paesi (dove, stando una mia piccola indagine personale, ho accertatoche la parola “pistighìngiu” sta a indicare una smania, un desiderio intenso, o anche unasituazione pruriginosa), ad Arbus questa espressione viene usata unita con il verbo “circai”per descrivere il comportamento di chi accampa scuse, spesso non plausibili, per evitare unasituazione a lui non favorevole. Letteralmente: cercare scuse o anche inventarsi difetti supersone alle quali non si vuole fare una cortesia.MANCAI PESIS A CELU E TORRIS A CALAITipica frase campidanese che si usa come negazione assoluta. E’ quindi una risposta negativaad una domanda insistente, che non concede nessuna possibilità di realizzazione. Infatti ilsalire al cielo e ridiscenderne non è cosa che qualcuno, tra i comuni mortali, possa realizzareo abbia mai realizzato.SCIUCCUTAUAncora una parola in uso, credo solo ad Arbus, per descrivere una situazione in rovina. Inparticolare nella nostra zona ex mineraria indica le tante strutture e ruderi che, dopo averprodotto ricchezza e dato lavoro per anni, ispirano un senso di abbandono e tristezza. Sonoposti che avrebbero bisogno <strong>del</strong>le bonifiche tanto promesse e mai e realizzate che adesso ,per nobilitarli e dare una scusa a queste mancanze, chiamiamo pomposamente “archeologiaindustriale”!SORDI A TIRAI A MARRAFrase molto espressiva usata per indicare una persona o un luogo decisamente sporchi, cheabbisognerebbero addirittura di una zappa per trascinare via la sporcizia. Si usa per offenderein modo molto crudo una persona sudicia, che odia il sapone o la doccia e per la quale lapulizia non fa parte <strong>del</strong> normale “modus vivendi”. Ma si usa anche per criticare una casapoco pulita, o con una grande presenza di sudiciume, paragonabile in modo dispregiativo a sa“urra”, cioè al posto dove corica il maiale.TI SCROXU A UNGALetteralmente significa scorticare con le unghie. Sta quindi a indicare un’azione molto sadica,minacciosa e dolorosa, riferita o promessa ad altro individuo così odiato da dover pensaredi scorticarlo vivo per farlo soffrire quanto più possibile.ARRÈIGA TUVURAAncora un esempio, preso letteralmente dal mondo contadino, per descrivere e offendere unapersona di poco valore, che viene paragonata ad una rapa vuota e immangiabile e che quindinon serve a nienteNIEDDU CHE SA PETTEDDACosì si indica uno dal colorito scuro, paragonandolo allo Scarabeo Stercorario (scraffaioni).UNU TIRAUCon queste due parole, gradite da molti maschi, si vuole indicare una persona molto affascinante,specie in campo amoroso. Chi gode di questa fama è invidiato, perché per trovare unaragazza disponibile non deve fare molti sforzi, a differenza di altri, che si devono arrabattarein qualche modo. Questa particolarità, di far innamorare le donne, può dipendere da dotidiverse. <strong>La</strong> prima è sicuramente la bellezza fisica, che colpisce la psiche femminile, quantunqueanche uomini non proprio belli abbiano “un certo non so che” che attira il gentilsesso, e questo può dipendere dalla simpatia prorompente o dal carisma che nasconde la“non bellezza”a favore di doti meno appariscenti. Molto “tirati” dalle donne sono naturalmentegli attori, i cantanti, i calciatori, e “dulcis in fundo”, le persone potenti e ricche, chedispongono di quegli altri mezzi, certo più venali, che attirano le donne. In Italia abbiamomolti esempi di uomini abbastanza brutti o poco piacenti che, pur non essendo Adoni, attiranobelle ragazze spesso molto giovani e le esibiscono quasi per ostentare la loro ricchezza eil loro potere. È gente naturalmente molto invidiata, ma anche criticata da chi non si puòpermettere tali atteggiamenti o modi di vivere. Tipico esempio è la favola di Fedro la “Volpee l’uva”.


18 1810 febbraio 2011Fiori, Schirru, Lussu:tre sardi che hanno vissutoper dei valori di fondodi Sergio PortasQuando gli emigrati italiani erano i “rumeni” di adesso nedovettero subire di cotte e di crude, ché si portavano sullespalle i pregiudizi tanto di moda nell’odierna terra padana(ma il fenomeno si diffonde inesorabile per tutto lo stivale):quello di essere sporchi e di puzzare di aglio, di rubare illavoro degli altri, di girare con in tasca il coltello, di esseretutti anarchici o, peggio ancora, comunisti. Nei giorni cheNicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti venivano “giustiziati”con la sedia elettrica, a partecipare alle innumerevoli manifestazionicontro l’assurdo processo che li aveva messi amorte era anche un giovane anarchico sardo, nato a Padrianel 1899, a un quarto d’ora di cavallo da Pozzomaggiore,paese <strong>del</strong>la madre dove vivrà coi suoi dai due anni. MicheleSchirru. Di lui la Garzanti ripubblica ora il libro <strong>del</strong> nostroGiuseppe Fiori. Nostro perché sardo di Silanus, perché fugiornalista con la schiena dritta, come diceva Enzo Biagi,perché seppe vedere per tempo la deriva democratica in cuiquesto nostro paese si sarebbe impaludato. Il suo “Il venditore.Storia di Silvio Berlusconi e <strong>del</strong>la Fininvest” è uscitosempre per Garzanti nel 1995, nostro per quel tocco di poesiache spesso riesce a tinteggiare la tela <strong>del</strong>le sue pagine neinumerosi libri che ci ha lasciato. Dirò fin d’adesso che illibro ripubblicato su Schirru si intreccia con un’analoga uscitaeditoriale di questi giorni, per B. C. Dalai, che titola “EmilioLussu, Diplomazia clandestina”.Ma torniamo al libro di Fiori e di conseguenza all’anarchicosardo che, lasciati in America la moglie e due figli in teneraetà, se ne torna in Italia con la fervida intenzione di attentarealla vita di Benito Mussolini. Già sapete che non ci riuscì, ilDuce <strong>del</strong> fascismo esalò l’ultimo respiro in maniera violenta,pallottole di moschetto quelle <strong>del</strong> plotone partigiano chelo fucilò a Dongo, analoghe a quelle che misero fine alla vitadi Schirru, fucilato alla schiena da un plotone d’esecuzioneinteramente formato da soldati sardi. Ventiquattro “volontari”che si dispongono a quindici passi da lui. Schirru aveva,quando venne arrestato a Roma, con sé una rivoltella (concui tentò di uccidersi e ferì invece due poliziotti) e nell’albergodove aveva preso dimora due bombe di fabbricazioneartigianale. Era stato segnalato come “elemento pericoloso”dalla polizia segreta fascista, l’OVRA, e soprattutto, una voltaarrestato, non fece mistero di questa sua volontà di voleruccidere il Duce, senza che però nel tentativo potessero esserecoinvolte persone innocenti, di qui il pensiero di usare unarivoltella e non una bomba, come spesso gli anarchici <strong>del</strong>tempo usavano quasi a firma <strong>del</strong>le loro azioni. Anche i socialistiper la verità facevano <strong>del</strong>le distinzioni capziose in merito,nel 1910 l’allora giornalista di “Lotta di classe” MussoliniBenito scriveva : “Ammetto senza discussione che le bombenon possono costituire, in tempi normali, un mezzo d’azionesocialista. Ma quando un governo, repubblicano o imperialeo borbonico, imbavaglia e vi getta fuori dall’umanità,oh! Alloranon bisogna imprecare alla violenza, anche se fa qualchevittima innocente”.Diversamente da lui, di vittime innocenti Schirru non ne volevanemmeno sentir parlare. Certo tra il dire e il fare ce necorre, Mussolini era naturalmente portato all’iperbole, maanche tra il pensare di uccidere e il farlo effettivamente correun salto logico insuperabile. Ebbene, quel salto non vollevederlo il tribunale speciale fascista che si occupò <strong>del</strong> caso, el’anarchico venne condannato a morte per quella sua infaustaintenzione. Altri tempi direte voi, tempi in cui il potere giudiziarioera dipendente da quello politico, in cui il ministro <strong>del</strong>l’internopoteva “consigliare” ai pubblici ministeri quale azionepenale fosse più urgente intraprendere. Sapete bene cheprimaria intenzione di codesto ministero che regge le sorti<strong>del</strong> bel Paese dove il sì suona è proprio di porre mano a unacosiddetta riforma <strong>del</strong>la giustizia che vada proprio in questosenso. Sia pure per porre fine a quelle camarille di stampocomunista che, all’interno <strong>del</strong> potere giudiziario, ordisconotentativi insurrezionali atti a sovvertire il sovrano decretopopolare. Espresso nella sacra urna elettorale. Codesta leggendametropolitana non gira più solo nelle televisioni e neigiornali posseduti da Berlusconi Silvio (l’80% dei media nazionali),nonché nelle bocche dei suoi senatori e deputati nonchéalleati di padania stirpe, oramai non ci si vergogna piùneanche a tirarla fuori in consessi internazionali dove la poveraItalietta viene compatita e derisa. Ma fortunatamenteper noi e i nostri figli e nipoti il regime democratico che citutela impedisce, ad esempio, che chi abbia l’insana idea discagliare manufatti di peso sul viso <strong>del</strong> presidente <strong>del</strong> consigliodi turno non venga condannato all’ergastolo. Durante ilventennio fascista anche le forze democratiche dei fuoriuscitisi interrogarono spesso sull’eventualità di ricorrere a ungesto “eclatante” che potesse porre fine alla vita <strong>del</strong> Duce e aquella <strong>del</strong> fascismo italiano. Non tanto i comunisti che rifuggironosempre da queste pratiche quanto quelli di Giustizia eLibertà.E qui entra in gioco l’altro sardo <strong>del</strong> nostro narrare: EmilioLussu da Armungia. Lui se ne era fuggito dal confino di Lipari,si nascondeva dall’Ovra e tramava. Scrive: “Se ognuno dinoi avesse dato qualche cosa di se stesso e avesse potuto legarela sua azione a quella di altri e renderla collettiva, certola vittoria sarebbe stata più rapida”. <strong>La</strong> sua idea portata avanticon costanza era quella di usare il suolo sardo come piattaformaideale per creare una prima forza di resistenza partigiana.Scrive ancora: “... Mi sembrava che coordinare compagniee battaglioni per azioni principali in punti d’importanzastrategica sarebbe stato piuttosto semplice... Ero convintoche, così facendo, si sarebbero acquistate le simpatie eil favore <strong>del</strong>le truppe <strong>del</strong>l’esercito italiano che nell’isola eraprevalentemente formato da sardi. L’aspirazione autonomistaera diventata generale: il fascismo ne aveva potuto arrestarelo sviluppo ma non distruggere la vitalità”.I piani operativi erano pronti, fin i soldi necessari erano statinascosti nella classica valigia a doppio fondo, ma all’ultimomomento i politici inglesi decisero che non se ne sarebbefatto nulla. Ma Lussu continuò a cospirare. Incontrò ancheMichele Schirru a Parigi, lui lo accompagnò al treno cheavrebbe preso per entrare in Italia. Dice giustamente Fiori:“Che cosa sa Lussu? È verosimile che Schirru l’abbia tenutoall’oscuro <strong>del</strong> suo disegno?”. I due antifascisti sardi eranoambedue uomini d’azione, convinti che le idee che fanno progredirel’umanità viaggiano sulle azioni degli uomini in carneed ossa. E che ci sono tempi nei quali essere neutrali significaconsegnarsi, per anni, a un vivere miserabile in cuilibertà e sovranità popolare sono annullate e negate.Leggere questi libri aiuta a decifrare anche i tempi presenti,che lo spirito d’autonomia dei sardi pare aver ritrovato loslancio dei bei tempi andati è solo parzialmente contraddettodalle diatribe che contraddistinguono le ultime vicende <strong>del</strong>l’Irscoi suoi fondatori e dirigenti.Che una deriva antidemocratica e particolaristicacontraddistingua il cosiddetto partito <strong>del</strong>la libertà con gliindipendentisti padani è cosa di cui sono oramai più che certo.Che tocchi a tutti vigilare sulla Costituzione che (ancora)regge la fragile democrazia uscita dagli orrori <strong>del</strong>l’ultimaguerra mondiale, col lavoro posto a fondamento <strong>del</strong> suo carattererepubblicano. Il lavoro di tutti, quelli che guadagnanoogni giorno quanto un operaio in due anni e anche quelli acui tocca la catena di montaggio. Uguali davanti alla legge.Senza lodi di sorta. Bello che siano i sardi Fiori, Schirru,Lussu a rammentarci quanto sia importante vivere assiemeper questi valori di fondo.Un ultimo ricordo personale, babbo mio fu in Spagna conl’esercito italiano che aiutò Franco ad affossare la repubblicaspagnola, là vi conobbe e fu commilitone <strong>del</strong> fratello diSchirru, Peppino. Tutte e due tornarono coi gradi di sergentemaggiore. Io a sparare me la cavavo, mi diceva, ma Schirruera un cecchino formidabile. Vite di sardi.PROGETTO DELLA REGIONE SARDEGNA IN FAVORE DELLE NUOVE GENERAZIONIMeeting internazionale per i discendenti degli emigratiPrende corpo il progetto regionale 2010 che prevede un meetinginternazionale in Sardegna per i giovani discendenti degliemigrati sardi. Sono state stanziate importanti risorse perl’organizzazione di questo incontro che coinvolgerà le nuovegenerazioni residenti nei cinque continenti. <strong>La</strong> Regione Sardegna,fa sapere attraverso una nota ufficiale, si aspetta daquesto progetto, finalizzato ad avvicinare i giovani al tessutoassociazionistico per favorire il naturale ricambio generazionalenella gestione e conduzione <strong>del</strong>le strutture in emigrazione,di stimolare il loro interesse per la cultura sarda e italiana,di agevolare e incrementare la loro presenza nel territorio regionaletramite iniziative rivolte allo studio, alla conoscenza<strong>del</strong> territorio e <strong>del</strong>le sue potenzialità. <strong>La</strong> nota <strong>del</strong>la RegioneSardegna aggiunge che si ritiene che le nuove generazioni residentifuori dal territorio regionale possono costituire un’importanterete mondiale per favorire sia la crescita culturale esociale <strong>del</strong>la Sardegna, sia la promozione <strong>del</strong>l’immagine e deiprodotti, contribuendo efficacemente all’internazionalizzazione<strong>del</strong> sistema economico regionale. L’organizzazione<strong>del</strong> meeting è stata affidata all’associazione di tutela CREI –ACLI, che già nel 1998 ha condotto con successo, per conto<strong>del</strong>l’Assessorato, uno stage a partecipazione internazionale.Questo organismo, in raccordo con l’assessorato e con la collaborazione<strong>del</strong>le altre associazioni di tutela, contatterà ireferenti giovani dei circoli e le organizzazioni degli emigratiper stabilire un programma di lavori preparatori al Meeting,previsto a Cagliari possibilmente entro la fine di giugno 2011,<strong>del</strong>la durata di 4 giorni, incluso il viaggio. A tal fine verrannosollecitati i circoli che ancora non avessero provveduto a trasmetteretempestivamente il nome <strong>del</strong> referente/responsabilegiovani con i dati e indirizzo e-mail, per consentire di comunicarele specifiche indicazioni affinché i giovani costituiscano,in ciascun circolo, comitati di lavoro su temi inerenti allaemigrazione, al funzionamento dei circoli e al loroammodernamento strutturale e gestionale, agli aspettisocioculturali ed economici <strong>del</strong>la Sardegna, in sintonia congli obiettivi contenuti nei documenti programmatori regionali.Tali lavori saranno coordinati, seguiti e monitorati sia dall’associazioneincaricata che dall’assessorato, inoltre sarannoil punto di riferimento per la selezione dei partecipanti.I risultati dei singoli lavori saranno oggetto di esame e discussionenelle diverse sessioni, durante il soggiorno in Sardegna.<strong>La</strong> partecipazione al meeting è rivolta giovani discendenti che:- abbiano un’età compresa tra i 18 e 35 anni;- siano residenti all’estero e nell’Italia continentale;- siano figli o discendenti di emigrati sardi;- possiedano una sufficiente conoscenza <strong>del</strong>la lingua italiana(scritta e orale).Costituiscono titolo preferenziale:- essere il referente dei giovani <strong>del</strong> circolo di appartenenza;- essere il responsabile <strong>del</strong> coordinamento giovani <strong>del</strong>la Federazione(circoli federati);- ricoprire incarichi nel consiglio direttivo <strong>del</strong> circolo di appartenenza;- essere soci <strong>del</strong> circolo di riferimento.<strong>La</strong> selezione dei partecipanti sarà effettuata dall’associazioneincaricata in accordo con l’assessorato, possibilmente entro il15 marzo 2011, al fine di definire quanto prima gli aspettilogistici relativi ai viaggi.Massimiliano Perlato


Nino e Giovanna PuggioniRiccardo e Angelina,oggi sposi da 58 anniRiccardo Uccheddu e Angelina Saiu di Gonnosfanadiga, innamorati,aspettano San Valentino per festeggiare uno dei giornipiù belli <strong>del</strong>la loro vita. Sono passati 58 anni da quando, contutta l’emozione <strong>del</strong> mondo, hanno suggellato il grande amorecon il fatidico sì, eppure, per Riccardo (93 anni) la sua Angelina,che chiama affettuosamente Dedda, è sempre bellissima, comequando, da ragazza, aveva tanti ammiratori che l’avevanosoprannominata “Miss Gonnos de susu”. Per Angelina, 79 anni,suo marito è ancora affascinante come nell’estate <strong>del</strong> 1951, quandolo vide a Marceddì e il cuore batté all’impazzata. racconta Angelina. Ma l’amore non conosce ostacoli e così idue giovani trovano occasioni per incontrarsi. Lei lavorava inun negozio di alimentari e lui andava a trovarla in motociclettatutti i giorni. , spiegaridendo Riccardo. < Il 14 febbraio <strong>del</strong> 1953 ci siamo sposati el’ho pagato caro il matrimonio: ben <strong>12</strong> lire per chiedere l’autorizzazione<strong>del</strong> Vaticano dato che siamo cugini di secondo grado>.Cosa vi ha fatto innamorare?L’aspetto fisico, dice lui. Il fatto che era un bravissimo calciatore<strong>del</strong>la squadra di Montevecchio, dice lei.Cosa vi ha tenuto uniti in questi anni?Andavamo d’accordo e andiamo d’accordo tutt’oggi.Si dice che gli opposti si attraggono, come sono i vostri caratteri?Siamo tutti e due simili, nervosetti, quando abbiamo qualcosada dirci lo facciamo senza giri di parole , ma poi, dopo le piccolefrecciate ci chiediamo scusa e siamo di nuovo innamoraticome prima.Quali sono le qualità che apprezzate <strong>del</strong>l’altro?Mio marito è buono, generoso, vuole bene alle figlie e ai nipotiIeri... e oggiSan ValentinoSalvatore e Pina Concue poi mi fa ridere,diceAngelina. Per Riccardo, invece: “la cosa più bella è che mi sopporta.Lei è brava, amministra i soldi, segue la casa, e soprattutto,ama il focolare domestico, esce poco e sempre con me”.Ma è vero che quando esce sola ed è in ritardo lei si preoccupae va a cercarla?Verissimo ,prendo la mia panda che guido ancora, e la cerco.Siamo abituati a stare sempre insieme, non mi fido a lasciarlasola.Difetti?Lei vuole avere sempre ragione, dice Riccardo. Non è vero luivuole la ragione e io gliela do e poi gli ricordo che la ragione èdegli stolti, risponde Angelina.Una cosa che vi far star male.Ci mettiamo a piangere quando pensiamo, visto che siamo vecchi,che uno dei due può lasciare l’altro, non vogliamo separarci.Abbiamo passato anche dei brutti momenti, ma assieme abbiamolottato e superato le difficoltà.È più bello l’amore di oggi o di ieri?Da giovani era meglio, c’era il batticuore e l’amore fisico, oggici vogliamo bene e, chi lo sa, forse è più bello oggi che viviamol’uno per l’altra. Prima di addormentarci ci diamo un bacio eun abbraccio per la buonanotte e ce lo diamo tutte le volte checi viene voglia.Siete mai stati lontani?Abbiamo trascorso ogni giorno assieme. Tranne una volta cheandai a Praga con la banda musicale di cui ero presidente eAngelina non mi seguì, spiega Riccardo. “ Per cinque giorni cifu un fiume di telefonate e al ritorno portai un paio d orecchiniper la mia bella Dedda”.Cosa vi regalerete per San Valentino e per l’anniversario?Abbiamo già tutto. L’unica cosa che vorremmo è rifare tuttodaccapo.Stefania Pusceddu10 febbraio 2011 19Un dolce pensieroUna festa prettamente commercialeche mantiene il suofascino tra gli innamorati. Ein tempo di crisi anche unpensiero, un piccolo dono,meglio se simpatico o originale,è l’ideale. Un piccolopensiero che magari arriva alcuore passando per la gola.Cosa c’è di meglio di un dolce?Lo sa bene il pasticciereLeonildo Contis di Sanluriche per ogni occasione riescea trovare la giusta soluzioneper tutti i gusti e pertutte le tasche. .Leonildo, inoltre, nel suo laboratorio di pasticceria, sta dandoun’attenzione particolare al cioccolato. Cerca i prodottimigliori e ha creato una ricetta di cioccolato che assemblavarie essenze <strong>del</strong> miglior burro di cacao, l’ha brevettata aParigi e ne avrà l’esclusiva per cinque anni. Il gusto, provareper credere, è una vera <strong>del</strong>izia per il palato. Così Leonildo,con uno dei suoi collaboratori, Maurizio Frau, un esperto nell’arte<strong>del</strong> cioccolato, ha creato dei soggetti al cioccolato simpaticie accattivanti come le caricature di animali con in primopiano il tema <strong>del</strong>l’amore e <strong>del</strong>l’innamoramento. , prosegue Leonildo mentremostra i simpatici e dolci animaletti di cioccolato: ci sonoi classici cagnolini, gli orsetti e i coniglietti ma anche originalielefantini, trichechi e ranocchie che ispirano amore alsolo vederli. Tutti al cioccolato mo<strong>del</strong>lato rigorosamente amano. Ma Leonildo e il suo staff sono pronti a soddisfarequalsiasi richiesta: torte, crostate e biscotti con forme particolari,dolci che racchiudono un regalo più prezioso o unamagnifica cena per due a lume di can<strong>del</strong>a con le miglioriprelibatezze. , concludeLeonildo.Arianna ConcuPer sognare le nozzeÈ tempo di fiori d’arancio con la “Serata sposi, l’evento cheinvita a sognare”, la manifestazione aperta al pubblico di futurisposi che si svolgerà il 20 febbraio, a partire dalle 17, alRosy Hotel di Sanluri. Un’occasione d’oro per orientarsi travarie proposte e organizzare un “sì” da favola nel segno <strong>del</strong>latradizione o <strong>del</strong>l’originalità. Sarà grande serata alla quale parteciperannoimportanti aziende <strong>del</strong> settore matrimonio. Per lascelta <strong>del</strong>l’abito ci saranno i suggerimenti <strong>del</strong>lo stilista MarcelloOrioni che , ad apertura di serata, presenterà le sue collezionisposi con una sfilata, seguita dal ricco buffet offerto dal RosyHotel arricchito dalla degustazione dei migliori vini <strong>del</strong>la CantinaLilliu e dai gustosi dolci <strong>del</strong>la rinomata pasticceria Contis.<strong>La</strong> bellezza <strong>del</strong>le mo<strong>del</strong>le in passerella, così come avviene perle spose, sarà valorizzata dalle acconciaturedi Renato Coiffeur,dal trucco e dai trattamenti estetici di BBC El ChapparitoSun. Dietro un evento di grande portata c’è poi una macchinaefficiente di persone che pensa agli allestimenti come SilvaFloraquarium. Nulla sarà lasciato al caso: la serata sarà resaancora più speciale grazie alla musica di Nozze d’Arpeggi checon l’ arpa , il violino, il flauto e il soprano, creerà un’atmosferadi incanto., spiega l’ideatrice <strong>del</strong>l’iniziativa,Ilaria Nesi. Ci saranno tante idee per rendere lagiornata <strong>del</strong>le nozze perfetta, anche nei minimi dettagli, graziea professionisti <strong>del</strong> settore cerimonia che trasformano le idee ei sogni in realtà. Un esempio per tutti. Gli scatti ricordo, quelliche la coppia sfoglierà per tutta la vita ( come spiegherà il fotografoMarco Spanu),le emozioni di un cielo di mille colorigrazie ai fuochi d’artificio (ospite la ditta Magic stars). Perchiudere in bellezza, grande cura meritano le partecipazioni etableau (ospite l’azienda Arte su Carta), le fedi nuziali tradizionalie moderne ( proposte da Manca Gioielli), e i regali daportare sempre nel cuore, come quelli di Marrocu Gigliola perla lista nozze e Pot- Pourrì per le bomboniere e l’auto deglisposi (Cagliari Auto d’epoca). L’invito alla serata è gratuito edesteso a tutte le coppie. Per la coppia più fortunata, una bellissimasorpresa: un romantico weekend nella magica Londra oa Parigi, città <strong>del</strong>l’amore. Un fine settimana, dal sapore <strong>del</strong>laluna di miele per cominciare a sognare una nuova vita assieme.Un assaggio di felicità racchiuso in notti di pernottamentoe dolci colazioni offerti dall’Agenzia Viaggi Il Planisfero. (step)


20C A R N E V A L E10 febbraio 2011GUSPINI<strong>La</strong> Trombetta Is Casermettas <strong>La</strong> Città <strong>del</strong> soleGrandi preparativi per “Cambas de linna”I maestri <strong>del</strong>la cartapesta di Guspini sono già al lavoro daalcuni mesi nei box <strong>del</strong>la zona pip concessi dal Comune perregalare ai primi di marzo un indimenticabile carnevale allapopolazione. Sono già noti i temi dei carri: il gruppo <strong>La</strong>Trombetta presenta “Dottor Mouse” una simpatica lettura<strong>del</strong>la sanità italiana, richiamata anche negli abiti <strong>del</strong>le maschereche saranno originali dottori con colori vivaci. EmanueleVaccargiu ricorda che “c’è tanto lavoro dietro le sfilate,ma anche tanto divertimento nei preparativi, quando lasera e nei momenti liberi ci ritroviamo qui le ore passano trauna battuta e l’altra”.A dare una mano ci sono anche tantissime ragazze che si occupanosoprattutto <strong>del</strong>le rifiniture e di incollare le pezze, manon solo: “Sono state le ragazze a scegliere il tema di quest’annoe a realizzare il disegno <strong>del</strong> carro e degli abiti” sottolineaMarco Scanu.Anche nel capannone a fianco si lavora, anche se non mancanole risate. Il gruppo de Is Casermettas sta preparando ilcarro “Cattivissimo me”: “una parodia tratta dall’omonimofilm con abiti <strong>del</strong>le maschere sul giallo blu e il personaggioprincipale che vuole rubare la luna aspirando a diventare ilpiù cattivo al mondo” spiega Cristian Pinna. “Speriamo checi siano tanti iscritti, così si tiene in piedi il carnevale. Senzale maschere non ci può essere festa”, ricorda Enrica Olla.<strong>La</strong>vori incorso anche nel gruppo Garden’s Group che presenta:The Jungle Mind, “stiamo mo<strong>del</strong>lando la struttura- spiegaAlessandro Maina.- Il carro racconta le tentazioni <strong>del</strong>lavita che ci riempiono la mente”. C’è chi ormai partecipa tuttigli anni e chi invece è alla prima esperienza come GiorgiaFalqui :“È il primo anno che collaboro, mi occupo di incollaree mi piace l’idea di veder nascere il carro”.Ci saranno infine tante sorprese per i partecipanti <strong>del</strong> gruppo<strong>La</strong> Città <strong>del</strong> sole che propone “Un salto tra le nuvole” ispiratoal film “Il barone rosso”, e le allegre maschere degli aviatori.“Ci saranno tutti i ragazzi disabili <strong>del</strong>la nostra associazione,tante famiglie e tanti amici di Guspini che ogni annoGarden’s Groupsi uniscono a noi per trasformare i giorni <strong>del</strong>le sfilate in momentidi allegria per tutti” spiega Lorella Mura.Ora non resta che cominciare il conto alla rovescia.Stefania PuscedduGruppo H2OÈ già cominciato il conto alla rovescia per la festa <strong>del</strong> carnevalesamassese, che da quest’anno è entrata a far parte<strong>del</strong>la Federazione Italiana Carnevali. I carristi sono al lavoroper realizzare le opere in cartapesta, nonostante le difficoltàche ogni anno incontrano per la mancanza di unasede idonea. <strong>La</strong> voglia di divertirsi è tanta e anche quella diregalare giorni speciali al pubblico; per questo, con grintae tenacia, i volontari vanno avanti organizzando tutto neiminimi dettagli, in una corsa continua per saldare e incollarepezzi.Le anteprime sono già state annunciate: Giullare groupquest’anno propone il tema “Mario Bros”. commenta Giuseppe Onnis. Il gruppoH20 si presenta con “i divi di Hollywood” «Ci auguriamodi avere numerose iscrizioni, abbiamo la fortuna di avereun bellissima tradizione di carnevale che merita di esseremantenuta in vita> sottolinea Cristiano Onni. Il gruppo HDinvece ha scelto il tema “Far West”: . L’associazioneImpronta che negli ultimi anni ha organizzato il carnevaleanche quest’anno ha preparato un ricco programmaper la 58esima edizione.SAMASSIGiullare groupTutto pronto per la 58 a edizione <strong>del</strong>la sfilataSi parte con la sfilata dei bambini il 3 marzo per giovedìgrasso, seguita dalla <strong>La</strong> Corridona” presso la discotecaBiggest (le iscrizioni si raccolgono da Erbomania in CorsoRepubblica a Samassi). Le sfilate tradizionali <strong>del</strong> 5 e 8 marzosaranno raccontate in diretta con Matteo Bruni su Radiolina.Il 7 marzo sarà la volta dei “Nonni e Nipoti in Disco”,sempre presso la discoteca Biggest a partire dalle 17.Immancabile anche la presenza dei gruppi mascherati, i famosiPagliassesi. Pioggia di premi poi con la lotteria, cheal costo di 5 euro dà la possibilità di vincere un’ Opel Corsa(I premio), una crociera per due persone nel Mediterraneo(II premio), unTv Samsung 32'’ Lcd (III premio).Per altre curiosità: info@carnevalesamassese.itwww.carnevalesamassese.it facebook: carnevalesamassese.Stefania PuscedduGONNOSFANADIGAIl ritorno di Re Craccaxiu<strong>La</strong> Pro loco di Gonnosfanadiga, diretta da Cicci Agabbio, stapreparando il Carnevale ispirato alla maschera di Re Craccaxiu,rinverdita dalla stessa associazione turistica grazie a studi chehanno rispolverato la storia di un personaggio realmenteesistito.Craccaxiu, il burbero, scacciava i bambini che giocavanonel suo cortile vicino al pozzo. I suoi modi scortesi glicostarono le antipatie <strong>del</strong> vicinato che gli attribuirono il soprannomedi Re. Nella sfilata locale il lungo serpentone coloratosarà composto dai carri allegorici dei gruppi Lillo Boys,Gps, Il Coriandolo, seguiti dal corteo di maschere. Anche laPro loco avrà il suo gruppo di maschere colorate. commenta CicciAgabbio. Nel calendario è presente anche una festa per i bambinicon una divertente “Sartiglietta”. (sap)VILLACIDROMusicisti in mascheraFervono i preparativi per la XI Edizione <strong>del</strong> “Carnevale <strong>del</strong>leBande” che si svolgea Villacidro. Unasingolare iniziativaalla quale partecipanonumerose bandemusicali e complessicorali, provenientida tutta l’isola, capacidi animare conmusiche e canti lagrande sfilata, allaquali si unisconoCarnevale <strong>del</strong>le Bande 2010numerosissimi gruppi mascherati, composti da bambini, nonnie genitori dei due asili nido, <strong>del</strong>le scuole elementari e deglioratori. A villacidro a carnevale si ballerà e si canterà nellevie <strong>del</strong> centro percorse dal lungo corteo colorato. <strong>La</strong> BandaMusicale “S. Cecilia”, in collaborazione col comune diVillacidro, e Provincia <strong>del</strong> <strong>Medio</strong> <strong>Campidano</strong>, è l’ideatricedi un carnevale praticamente unico in Italia, che nelle edizionipassate ha collezionato grandi successi con quasi duemilafiguranti, e oltre mille iscritti al concorso «Sa melluscumpangia» che premia le migliori presenze tra le bande, icori, le scolaresche e i gruppi liberi, tutti rigorosamente incostume carnevalesco ispirato al tema scelto. (sap)


C A R N E V A L E10 febbraio 2011 21SAN GAVINOGruppo Fibra OtticaRevolution Crew, vincitori <strong>del</strong>la scorsa edizioneSemelin annolicet insanire...Music expressOctoberfestSemel in anno licet insanire… a San Gavino si avvicina ilcarnevale e lo si sente ancor di più quando la notte nelle strade<strong>del</strong> paese regna il silenzio. Strade deserte, bar che chiudonoprima <strong>del</strong> previsto… Sarà per il freddo rigido? Sarà per ildesiderio di farsi coccolare dal calore <strong>del</strong> cammino di casa eguardare la tv? No no, non ci siamo proprio, niente di tuttociò! Allora sarà la febbre? Eureka! Sì sì, risposta esatta! <strong>La</strong>febbre!… ma quale febbre però? <strong>La</strong> febbre <strong>del</strong> carnevale!L’intera macchina per la prossima edizione <strong>del</strong> carnevalesangavinese è già in moto per quello che si prevede l’eventopiù atteso <strong>del</strong>l’anno. Ormai per il popolo dei fe<strong>del</strong>i è diventatauna vera e propria tradizione. I cinque gruppi esperti dimaestose opere di cartapesta sono già all’opera da alcuni mesidentro le proprie casermette… E dopo una febbricitante attesa,dovuta ad un giustificato riserbo, i carristi hanno finalmenterivelato i temi dei propri carri allegorici, protagonistiindiscussi <strong>del</strong>la prossima edizione <strong>del</strong> carnevale sangavinese.Il popolo degli appassionati si è scatenato, tutti sono in fermento:dai negozianti di tessuti e accessori, a quelli diutensileria, dai falegnami ai fabbri, dalle sarte professionistea quelle improvvisate che, ogni anno, si sfidano per sfoggiareil costume più carino ed originale, fino ai veri artefici efondatori di questa straordinaria manifestazione collettiva: icarristi. Quelli che non temono nè il freddo nè il sonno. Quelliche, nonostante i propri impegni lavorativi, familiari o quant’altro,trovano sempre un’oretta al giorno, e per qualcunoanche un po’ di più, da dedicare ad una <strong>del</strong>le più salutari eattese passioni. Quelli che non vedono l’ora che arrivino le21.30 per incontrarsi con i ragazzi. Quelli che amano ciò chefanno e che vogliono vedere fino a dove ogni anno il loroingegno e la loro creatività li può portare…Quelli che credonofermamente al significato <strong>del</strong>l’impegno e <strong>del</strong>la promessa.Quelli che sanno fondere nel modo più perfetto divertimento,amicizia, passione e gioia di collaborare insieme nel nome<strong>del</strong> carnevale.Quest’anno i cinque i gruppi in rassegna che parteciperannoal concorso li vedrà, insieme ad altri gruppi di carristi <strong>del</strong>circondario, i protagonisti assoluti lungo le strade <strong>del</strong> paese,brulicanti di vita e gioia.Il Gruppo Fibra Ottica quest’anno si presenterà con un’allegraparodia <strong>del</strong> gioco d’azzardo con un gigantesco carroallegorico dal titolo “Viva <strong>La</strong>s Vegas” in un trionfo di luci,colori e di movimenti capaci di catturare l’attenzione <strong>del</strong> pubblicoe celare una furbesca mossa sotto la manica.Tutta una parodia la tematica che metteranno, invece, in scenai ragazzi <strong>del</strong>l’Octoberfest Group con il carro dal titolo“High school carnival” che metterà in risalto un attualissimoargomento <strong>del</strong>la scuola di oggi, che sotto la chiave satiricaracchiude il sentimento <strong>del</strong>la nostalgia verso una scuola <strong>del</strong>passato e che oggi non si vive più.Satirico anche il tema dei carristi <strong>del</strong> gruppo RevolutionCrew, vincitori <strong>del</strong>la scorsa edizione con il carro “Thriller”,ma in ambito più ristretto e locale: con il titolo “The chocolatefactory”, ripreso da un famoso film, (<strong>La</strong> fabbrica <strong>del</strong> cioccolato)metterà in evidenza un argomento molto conosciuto espesso discusso a San Gavino nascosto da un sottile doppiosenso: la fonderia.Tema sociale quello che invece presenterà il gruppo Musicexpress con un carro dal titolo “Facebook Village”, una rappresentazioneallegorica di un gioco presente all’interno <strong>del</strong>famigerato social network.Totalmente contrapposto è infine il tema <strong>del</strong>l’ultimo gruppoAnno Zeroin lizza che, dopo un anno di assenza, ritorna sulle scenecarnevalesche, affrontando un tema assolutamente originale,ma nel contempo molto antico. È il gruppo “Anno Zero” chefarà sfilare la sua opera di carta pesta dal titolo “ShardanaJones e l’esercito di bronzo”. Tema fantasioso capace diriesumare l’antica storia <strong>del</strong>la Sardegna. Insomma, una sortadi Indiana Jones ma, ironicamente, in “salsa sarda”.Questo è solo un piccolo assaggio di quello che diventerà,fra poco più di un mese, una realtà assoluta lungo le strade<strong>del</strong> paese che si trasformeranno in un’apoteosi di musica,danze, luci e colori e dove l’allegria dei partecipanti, deirealizzatori e degli spettatori regnerà assoluta e che culminerànella festa più attesa e amata da tutti. Appuntamento quindida non perdere per la nuova edizione <strong>del</strong> carnevalesangavinese perché…una volta all’anno è consentito impazzire…Marcella Pistis


2210 febbraio 2011NEL MEDIO CAMPIDANO SI CELEBRANO I 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIAIn un recente incontro tenuto col prefetto e le rappresentanze <strong>del</strong>le province di Cagliari,Carbonia Iglesias e <strong>Medio</strong> <strong>Campidano</strong>, il presidente Fulvio Tocco, si è pronunciatopositivamente perché la Provincia svolga le funzioni di coordinamento <strong>del</strong>lecelebrazioni <strong>del</strong>l’unità d’Italia, nel <strong>Medio</strong> <strong>Campidano</strong>.Tocco ha detto che “la provincia si adopererà perché le istituzioni <strong>del</strong> territorio sianounite nel difendere valori risorgimentali. Dalla seconda decade di gennaio è statopredisposto un piano di lavoro specifico finalizzato all’individuazione dei temi da trattaree <strong>del</strong> materiale da mettere a disposizione <strong>del</strong>le scuole e di tutti gli esercizi pubblici,commerciali ed artigianali, al fine di celebrare nella maniera più visibile possibile laricorrenza”.LA PROVINCIA DEL MEDIO CAMPIDANO ALLA FIERA FITUR DI MADRIDPiù di <strong>12</strong>mila aziende espositrici provenienti da 170 paesi e numerose possibilità peri partecipanti di conoscere le nuove tendenze <strong>del</strong> turismo mondiale, danno l’idea deinumeri registrati dalla fiera FITUR 2011 di Madrid. Dati di tutto rilievo nonostante ilparticolare momento di congiunturaeconomica globale.<strong>La</strong> Provincia <strong>del</strong> <strong>Medio</strong> <strong>Campidano</strong>ha preso parte all’appuntamentofieristico di Madrid, presso lo stand<strong>del</strong>la Regione Sardegnaunitamente alle altre provincesarde e ad una trentina di operatori<strong>del</strong>l’offerta turistica privata.Il salone ha presentato soluzioni diviaggio per tutti i gusti e generi, daquelle più avventurose a quelle piùesotiche. Sia gli operatoriprofessionali che il pubblico sono stati attratti sia dalla classica proposta mare chedall’enogastronomia, dal trekking e dal cicloturismo.Un interesse particolare è stato mostrato per le destinazioni <strong>del</strong>la Sardegna serviteda compagnie low cost che operano sia da Madrid che da altri aeroporti <strong>del</strong>la PenisolaIberica, nonché dal collegamento marittimo offerto dalla compagnia di navigazioneGrimaldi che effettua la tratta da Barcellona a Porto Torres.Considerata la forte vocazione balneare <strong>del</strong>la Spagna, l’offerta turistica <strong>del</strong> <strong>Medio</strong><strong>Campidano</strong>, ha ricevuto un particolare apprezzamento da parte <strong>del</strong> turista spagnolo,attento a scoprire <strong>del</strong>le destinazioni in grado di coniugare la possibilità di un soggiornoal mare con la scoperta <strong>del</strong>le tradizioni e <strong>del</strong>l’ambiente.<strong>La</strong> costa di Arbus con le sue spiagge, il Monte Linas ed il Parco <strong>del</strong>la Giara con laloro offerta di turismo attivo come il trekking e la mountain bike, i siti archeologici e leproduzioni agroalimentari tipiche, sono alcuni degli elementi <strong>del</strong>l’offerta provincialeche hanno attratto particolarmente i visitatori <strong>del</strong>lo stand. Un altro elemento positivoper la destagionalizzazione dei flussi viene dal fatto che i periodi preferiti dagli spagnoliper le vacanze sono i mesi di giugno, luglio e settembre.IV EDIZIONE DEL CONCORSO “27 GENNAIO: GIORNATA DELLA MEMORIA”È stato pubblicato il bando <strong>del</strong>la IV edizione <strong>del</strong> concorso “27 gennaio: Giornata <strong>del</strong>laMemoria” destinato agli studenti <strong>del</strong>le IV e V classi degli Istituti superiori <strong>del</strong>la provincia.Si partecipa al concorso con l’elaborazione di diversi lavori: un “saggio breve”, un“articolo giornalistico”, un “racconto breve” , la sceneggiatura di uno spettacolo teatrale,un tema di argomento storico o un cortometraggio <strong>del</strong>la durata massima di 30 minuti.I lavori avranno quale tema leriflessioni, le considerazioni e le ideederivanti dalla lettura e dall’analisi <strong>del</strong>testo Il Manifesto <strong>del</strong>la razza e ilcompendio <strong>del</strong>le Leggi Razzialipromulgate negli anni 1938/1939 inItalia .Il termine per la presentazioni deglielaborati è fissato per il 15 febbraio2011.“Il tema scelto quest’anno è didisarmante attualità” affermal’Assessore alla Pubblica IstruzioneGianluigi Piano“. Leggere nella formaintegrale i documenti allegati al bando, ossia il Manifesto <strong>del</strong>la razza, come apparsoil 5 agosto 1938 sulla rivista <strong>La</strong> difesa <strong>del</strong>la razza, con l’elenco degli scienziati e degliintellettuali che lo elaborarono, e la raccolta <strong>del</strong>le Leggi Razziali promulgate in Italiatra il 1938 e il 1939, è un modo concreto per imporre una riflessione sul significato <strong>del</strong>razzismo e <strong>del</strong>la discriminazione, legge <strong>del</strong>lo Stato ieri, tentativo di prevaricazioneoggi”.“<strong>La</strong> IV edizione <strong>del</strong> concorso quest’anno vuole essere un momento di riflessione peri ragazzi e per gli adulti sui drammi <strong>del</strong>l’olocausto e sulle ragioni basate sulladiscriminazione razziale e non solo, che hanno portato al genocidio di sei milioni diuomini, tra ebrei, zingari ed omosessuali, in uno dei più cruenti passaggi <strong>del</strong>la storia<strong>del</strong>l’umanità”, conclude l’Assessore Piano.INCONTRO DELL’ASSESSORE POLITICHE GIOVANILICON LE CONSULTE GIOVANILI DEL TERRITORIO PROVINCIALELunedì 24 gennaio, presso la sede <strong>del</strong> Consiglio provinciale a Villacidro, si è svoltala riunione <strong>del</strong>le consulte giovanili <strong>del</strong> <strong>Medio</strong> <strong>Campidano</strong>. Convocata dall’Assessorealle politiche giovanili, Michele Cuccui, la riunione aveva l’obiettivo di illustrare ilpiano di lavoro <strong>del</strong>l’Assessorato provinciale e di condividere la programmazione diiniziative e/o interventi legati al programma europeo Gioventù in azione.Hanno partecipato i rappresentanti <strong>del</strong>le consulte dei comuni di Ussaramanna,Alessandro Zedda e Alessia Pusceddu, di Gonnosfanadiga, Matteo Liscia, di Guspini,Stefano Fanari, Stefano Pisanu e Valerio Serpi, e di Furtei, Andrea Nonnis.Dopo aver illustrato il programma europeo Gioventù in azione 2011, l’Assessore hachiesto ai presenti le considerazioni in merito alla possibilità di partecipare attivamentealle iniziative proposte e di condividere le informazioni con gli altri ragazzi <strong>del</strong>leconsulte costituite o in via di costituzione nei comuni <strong>del</strong> territorio.I ragazzi hanno condiviso finalità e obiettivi <strong>del</strong> programma e, su invito <strong>del</strong>l’Assessore,hanno costituito un gruppo informale-pilota per partecipare al progetto di scambioculturale europeo, scegliendo alcune tematiche da porre a base <strong>del</strong>lo scambio: lepolitiche ambientali europee e la sostenibilità, come strumento di sviluppo e dicrescita; il volontariato e l’insularità, limite e opportunità in Europa.Dopo un’interessante discussione sulle tematiche scelte, sviluppate dai ragazzi congrande cognizione e volontà di confronto, e che rappresentano i punti prioritari <strong>del</strong>programma Gioventù in azione per l’anno 2011, si è stabilito di condividere iprogrammi stabiliti con le altre consulte e altri giovani interessati al fine di candidarsialla partecipazione <strong>del</strong> progetto di scambio, che vede lcome immediate scadenze il1 febbraio o il 1 aprile prossimi.“ <strong>La</strong> mobilità di giovani in Europa diventa un modo per promuovere la cultura <strong>del</strong>loscambio culturale, tramite il confronto e il trasferimento di conoscenze, competenzee buone prassi tra giovani cittadini europei. <strong>La</strong> maturità e la responsabilità con lequali i giovani hanno affrontato la discussione di importanti tematiche costituisconouna garanzia per il futuro <strong>del</strong>la società, per questo è importante fornire loro glistrumenti necessari per affrontare le sfide di una dimensione europea, attraverso ilcoinvolgimento diffuso dei giovani in primo luogo e l’azione sistemica <strong>del</strong>lacomponente formativa e <strong>del</strong>la domanda di lavoro.”Approvato il Piano di ValorizzazioneIL SUINO DI RAZZA SARDA PER CHIUDERE LA FILIERA PRODUTTIVAGli allevatori, con codice aziendale rilasciato dalla Asl, possono presentaredomanda entro il 28 febbraio<strong>La</strong> Provincia <strong>del</strong> <strong>Medio</strong> <strong>Campidano</strong>, con l’intento di tutelare e valorizzare le risorsegenetiche autoctone, ha approvato il Piano di Valorizzazione <strong>del</strong> suino di razza sarda,seconda annualità, con l’obiettivo di individuare, recuperare e conservare un’anticarazza a rischio di estinzione, sperimentando la chiusura <strong>del</strong>la filiera produttivaterritoriale. Attraverso la riscoperta <strong>del</strong>le preziose caratteristiche <strong>del</strong> maiale di razzasarda: sapore, rusticità, resistenza alle avversità, s’intende riscoprire i saperi e latradizione rurale <strong>del</strong> territorio. Partendo dalla più antica selezione di razza sardaindividuata sui monti di Villacidro negli allevamenti dei fratelli Piras Giuseppe e diVacca Salvatore, attività che continua col figlio Giacomo, si è potuto redigere unPiano di valorizzazione per programmare il futuro <strong>del</strong> comparto. Sviluppando laproduzione dei riproduttori è possibile ottenere un numero ragionevole di soggettida ingrasso da finalizzarealla costituzione <strong>del</strong>“Tagliere <strong>del</strong> suino rusticosardo”. I soggetti allevatinella montagna di Villacidrorappresentano fe<strong>del</strong>mentequesta razza ecostituiscono quasi ununicum in ambito regionalee per questa ragione laProvincia intendesostenere un’attivitàeconomica che valorizzi nelcontempo le granaglie <strong>del</strong>progetto Vivere laCampagna e i suini allevatie regolarmente certificati.<strong>La</strong> razza suina Sarda è stata riconosciuta ufficialmente l’8.06.2006 col D.M. n. 21664(successivamente modificato dal D.M. n. 24089 <strong>del</strong> 18.<strong>12</strong>.2006 e dal D.M. 6485 <strong>del</strong>30.05.2007) ed inserita tra le razze suine autoctone nazionali che finoracomprendevano la Cinta Senese, Mora Romagnola, Nero Siciliano, Casertana eCalabrese. Le aziende suinicole che parteciperanno al programma di valorizzazione,saranno seguite dalla provincia in tutte le fasi formative e organizzative al fine dicompletare la filiera entro il 31 dicembre 20<strong>12</strong>. Al Piano potranno aderire tutte leaziende che hanno il codice aziendale ASL alla data di presentazione <strong>del</strong>la domanda.Un esempio concreto di Filiera: Le Giornate di AgriCultura; Vivere la Campagna;Piano di valorizzazione <strong>del</strong> suino di razza sarda; Il Paniere <strong>del</strong>la Provincia Verde;Tagliere <strong>del</strong> suino sardo; Mercato Rurale le “Tre Terre”.

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