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03 gazzetta blocco 12-22.pdf - La Gazzetta del Medio Campidano

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<strong>La</strong> Provincia di Cagliari si è classificata ai primissimi posti<strong>del</strong>la graduatoria nazionale relativa al finanziamento dei progettiU.N.R.R.A (United Nations Relief and RehabilitationAdministration) presentati dagli Enti locali. Il ministero degliInterni ha comunicato all’amministrazione provincialel’accoglimento <strong>del</strong> progetto “<strong>La</strong> Casa dei Girasoli” (7° postoassoluto in graduatoria). Il Fondo UNRRA, destinato a finanziareprogetti a favore di minori, giovani, emarginati etossicodipendenti, riguarda attività di integrazione specificamentefinalizzate alla prevenzione di situazioni e comportamentia rischio di devianza, abbandono o degrado sociale.Più nel dettaglio, “<strong>La</strong> Casa dei Girasoli” <strong>del</strong>la Provincia diCagliari assicurerà nel corso <strong>del</strong> 2011 lo sviluppo di attivitàpedagogiche rivolte a 50 bambini e/o adolescenti dai 3 ai 18anni che saranno individuati con il sostegno dei Servizi so-Area MetropolitanaGiambattista Porrà, ultimo provveditore di Cagliari, va in pensionePROVINCIA DI CAGLIARIImportante riconoscimento per “<strong>La</strong> Casa dei Girasoli”Assicurata una migliore qualità <strong>del</strong>la vita per 50 bambini e ragazzi <strong>del</strong>la ProvinciaCAGLIARI AL GHETTO DI VIA SANTA CROCEUna mostra sui “Bambini <strong>del</strong>la Shoa”«I Bambini <strong>del</strong>la Shoah», è questo il titolo di una mostra inauguratalo scorso 26 gennaio dal sindaco di Cagliari EmilioFloris e dall’assessotre alla cultura Giorgio Pellegrini. Allestitanel centro comunale d’Arte Il Ghetto, in via Santa Croce,in occasione <strong>del</strong>la Giornata <strong>del</strong>la Memoria, nella mostrasono presentati i lavori realizzati dagli alunni <strong>del</strong>la ScuolaMedia Alfieri. I lavori esposti raccontano, per immagini, ildoloroso percorso degli ebrei, le persecuzioni, la vita nelghetto, i campi di sterminio, fino alla liberazione. Torture,morte, inaudite sofferenze in un indicibile orrore, una testimonianza<strong>del</strong> male assoluto contro i più deboli, gli indifesi: ibambini. Gli elaborati, realizzati dagli allievi durante gli ultimidue anni scolastici sotto la guida <strong>del</strong> prof. Enrico Ruffi,CAGLIARIGiambattista Porrà, 63 anni, è in pensione. Con lui se ne va l’“ultimo dei provveditori” di Cagliari. Si chiude un’epoca: laguida <strong>del</strong>la scuola locale fatta di relazioni, disponibilità aldialogo, capacità di costruire intorno a sè una retedi relazioni e di consenso, dimostrando virtù positive<strong>del</strong> lavorare insieme per risolvere i problemi. Conlui, che dal 2005 non guidava più il Provveditoratoma l’Ufficio <strong>del</strong> personale di Viale Regina Margherita,la scuola perde un punto di riferimento. Unuomo apprezzato per la sua capacità di mediareanche le situazioni più complesse e per il suo impegnolavorativo. <strong>La</strong>ureato in Giurisprudenza all’Universitàdi Cagliari nel 1973, comincia la sua carrieral’anno dopo con una supplenza nell’IstitutoBuonarroti di Guspini, dove ha insegnato diritto. Il suo sognodi dirigere la scuola da alti vertici lo portò subito a parteciparead un concorso. Ed eccolo vice provveditore per diversianni. Sino al 1998 quando divenne provveditore di Cagliari.Poi la riforma cancella i provveditorati e Porrà nel2005 viene trasferito all’Ufficio scolastico di Viale ReginaMargherita. Durante la sua carriera conosce uno ad uno presidie insegnanti <strong>del</strong>la Provincia. <strong>La</strong> porta <strong>del</strong> suo ufficio, chesi è chiusa il 1° febbraio, è stata sempre aperta a tutto il personalescolastico, compresi gli stessi sindacalisti. Ed è al rapportotra scuola e mondo esterno che Porrà hadedicato i suoi più accorati appelli e interventi.Tanti i ricordi. “I momenti più sofferti? Ho avutoa che fare con persone che non hanno capito onon hanno voluto capire che non tutti hanno lacapacità di insegnare. Il mondo <strong>del</strong>la scuola non èper tutti. Se dentro non hai valori non puoi trasmetterliagli altri”. Ci tiene a precisare che “qualsiasilavoro è fatto di impegno e anche di sacrificio,gratificato dalla buona coscienza nel suo svolgimento.In questo modo l’ho fatto. Ora lascio adisposizione la mia professionalità, la mia esperienza, la forza<strong>del</strong> silenzio, il solo che può ristabilire la tranquillità”.Non lo dice, ma lascia capire il dispiacere che porta dentroper il sogno mancato di vedersi direttore generale <strong>del</strong>la scuolasarda, sin dal 2009, da quando Armando Pietrella aveva liberatoil posto. Una vicenda che lo ha addolorato tanto da invocare“il silenzio”.Santina Ravìciali comunali. Le patologie che saranno trattate dal progettoriguardano i disturbi specifici <strong>del</strong>lo sviluppo, i deficit <strong>del</strong>l’attenzione,l’iperatività, i ritardi mentali. Previsti anche interventidiretti alle famiglie e alle scuole dei bambini e ragazzi,con il coinvolgimento dei genitori e degli insegnanti nell’elaborazionedi progetti di vita ed educativi dei figli e alunnicon disabilità o disturbi <strong>del</strong>l’apprendimento. L’assessoreprovinciale alle Politiche sociali, Angela Quaquero, nel rivendicarela bontà <strong>del</strong> lavoro progettuale che ha portato alconseguimento <strong>del</strong>l’importante riconoscimento ministeriale,si è detta convinta che “grazie alla Casa dei Girasoli si potràmigliorare la qualità <strong>del</strong>la vita di molti ragazzi, favorendonel’interazione e riducendo così i comportamenti problematici,ma soprattutto si potrà assicurare un valido sostegno alle famigliee alla scuola”. (r. c.)mostrano i volti deipiccoli internati inposa davanti all’obbiettivofotografico.Bambini dapprimasorridenti poi semprepiù tristi. Cucciolid’uomo che vinti dalla fame, malnutriti, malvestiti e laceri siincamminano, accompagnati dagli anziani, verso le camere agas.Interessante anche una serie di lavori a matita. I pastelli documentanola shoah con la semplicità dei ragazzi. <strong>La</strong> mostrasarà visitabile fino al 13 febbraio. (g. s.)Sì al turismo, ma che sia bello, lento e gentileMolti insegnanti di Cagliari, “afronte di condizioni di lavorosempre più dure e visto che sicontinua a tagliare risorse perla scuola”, hanno deciso di attuareuna nuova forma di protesta:l’eliminazione <strong>del</strong>la gitascolastica “un’attività moltofaticosa e non pagata”.Dunque, quest’anno in moltescuole cittadine sembra semprepiù probabile che non si compiràil tradizionale rito <strong>del</strong>lagita scolastica; un rito che daglistudenti è sentito come modernainiziazione dominatapoco dalla cultura e molto dall’eccesso.I viaggi di istruzionehanno, infatti, completamenteperso il loro carattereculturale assumendo piuttostol’impostazione consumistica<strong>del</strong> turismo di massa.Un momentodi pausa può quindi aiutarea prendere un atteggiamentodiverso, che utilizzi leridotte risorse economiche dioggi per diffondere una culturacompletamente diversa...Riprendendo il “buono, pulitoe giusto” di Slow Food per ilcibo, nel nostro caso potremmoparlare di un turismo “bello,lento e gentile”. Apprezzareil bello significa imparare avedere quello che ci sta intorno,riconoscendone armonie edisarmonie. <strong>La</strong>sciando da parte“l’abbuffata” di capolavoripropria di tante gite scolastiche.Un’esperienza a cui si dovrebbetendere potrebbe perciòessere quella che mira a un approccioaccurato. Perché il bellosia veramente riconosciutocome tale occorre basarsi sullacura e attenzione verso l’ambiente,verso l’arte, verso gliinsegnanti e verso gli stessi studenti.L’approccio al paesaggioe ai monumenti non dev’esseremordi e fuggi ma lento inmodo da consentire un’acquisizioneprofonda di quantoprescelto. Dovrebbero essererivalutati i mezzi di trasportolenti, che permettano di fargodere il paesaggio. Ancorameglio il turismo “a piedi”,quello che non lascia tracce,ossia quello che fungendo davolano a un’esperienza di grandeimpatto emotivo consentaun coinvolgimento anche fisico,decisamente più forte e piùsano.Se viaggiare è un’esperienza divita, richiede un giusto “addestramento”.Prima di partireper un territorio lontano perchénon imparare a conoscere il territorioin cui si vive? Quellopiù vicino alla scuola per esempio?Gli studenti potrebberoimparare a vedere, ad apprezzareil bello e il lento, a utilizzaretutte quelle abilità che permettonodi conservare l’esperienzae di farla propria. In questomodo i nostri ragazzi potrebberosviluppare il senso diappartenenza e attenzione alproprio territorio, facendo accrescerein loro un comportamentopiù gentile verso l’Isolae verso la propria realtà locale.Francesca Serra10 febbraio 2011 13QUARTU GARA D’APPALTOIl nuraghe Diana a Is Mortoriussarà messo in sicurezza<strong>La</strong> Conservatoria <strong>del</strong>le Coste, agenzia che fa capo all’Assessoratoregionale <strong>del</strong>l’Ambiente, ha bandito la gara per l’affidamentodei lavori per la valorizzazione e messa in sicurezza<strong>del</strong> Nuraghe Diana nell’area di conservazione costiera di IsMortorius nel comune di Quartu Sant’Elena. Il sito, primoper estensione nel sud Sardegna, comprende l’ex batteriamilitare “Carlo Faldi”, gli edifici <strong>del</strong>la ex tonnara ed ilNuraghe Diana, e, attraverso i lavori in programma, vede realizzarsiun altro passo verso il processo di riqualificazioneintrapreso nel 2009 dall’Agenzia Conservatoria <strong>del</strong>le Coste.Tale percorso si è sviluppatoattraverso unaprima azione dicoinvolgimento <strong>del</strong>lacittadinanza con il blogdedicato ed alcuni incontripubblici, per proseguirecon una primamessa in sicurezza <strong>del</strong>sito e l’esperimento <strong>del</strong>concorso di idee per lariqualificazione <strong>del</strong>l’interocompendio. <strong>La</strong> Conservatoria <strong>del</strong>le Coste ha destinatouno specifico finanziamento di 90.000 euro finalizzato allamessa in sicurezza e valorizzazione <strong>del</strong> Nuraghe Diana, comeulteriore attività di valorizzazione <strong>del</strong> monumento archeologico,che è parte <strong>del</strong> più complesso progetto integrato divalorizzazione <strong>del</strong>l’intero compendio costiero.Il progetto di valorizzazione e messa in sicurezza <strong>del</strong> bene èstato realizzato grazie alla collaborazione tra Conservatoria<strong>del</strong>le Coste e Soprintendenza per i Beni Archeologici <strong>del</strong>leprovince di Cagliari e Oristano.I lavori, che saranno realizzati entro <strong>12</strong>0 giorni dall’affidamento,prevedono la rimozione definitiva di alcuni sistemi diprotezione e contenimento ormai non più in grado di svolgerela propria funzione. Il consolidamento dei paramenti murariconsentirà di ammirare il monumento nella sua interezza enella sua conformazione più simile a quella originaria. Sono,inoltre, previsti i lavori di completamento di una precedentecampagna di scavo archeologico.Mauro EsuCAGLIARIInaugurata la mostra: “Gaudì e laSagrada Familia, gli arredi sacri”Lo scorso 21 gennaio, presso il Museo <strong>del</strong> Duomo di Cagliari,è stata inaugurata la mostra “Gaudì e la Sagrada Familia:gli Arredi Sacri”. L’esposizione,in larga parte, è costituita da arrediprovenienti dalla SagradaFamilia di Barcellona, recentementeconsacrata da Papa BenedettoXVI.Il visitatore, oltre a un crocefissoe alcuni can<strong>del</strong>abri realizzatidallo scultore Charles Mani, potrà ammirare un sedile per lecelebrazioni, un banco <strong>del</strong>la cripta, opere originali di Gaudìun celebrato maestro catalano. Completano la mostra pannellifotografici di arredi lignei, can<strong>del</strong>abri, leggii, amboni elampadari.Anche questa mostra unitamente a quella in corso presso laPasseggiata Coperta <strong>del</strong> Bastione St. Remy “Gaudi’ e laSagrada Famila. Parabola e iperbole <strong>del</strong>l’architettura”, rimarràaperta fino al 19 febbraio 2011. L’ingresso è gratuito. (g.s.)Comune di Cagliari: una campagnaper frenare il consumo di alcoolPer ridurre l’uso di alcool tra gli adolescenti, nell’Isola si hala più alta percentuale di consumatori a rischio tra gli 11 e i18 anni, l’Assessorato alle Politiche scolastiche <strong>del</strong> Comunedi Cagliari, in collaborazione con MIUR, Regione e Centroper le Alcoldipendenze Asl 8, ha promosso una campagna disensibilizzazione rivolta agli studenti <strong>del</strong>le scuole medie esuperiori per informarli sui rischi e danni e incoraggiarli adassumere uno stile di vita sano e responsabile, attraverso opuscolie incontri (Ass. Politiche Scolastiche, v.le San Vincenzo4, 09<strong>12</strong>7 Cagliari – tel. 070 6776400 –pubblicaistruzione@comune.cagliari.it –www.politichescolastichecagliari.it).José Serra Frau

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