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13 gazzetta blocco 31-40.pdf - La Gazzetta del Medio Campidano

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32 10 luglio 2011VarieCOSTA VERDE: DA TUNARIA A TORRE DEI CORSARIPorticciolo, spiaggette e parcheggi:soffia il vento <strong>del</strong>la protestaC’è lo stato di calamitànaturale e data”), la cosa che mistupisce di pìù è laqualche giornopostazione fissasono già iniziati ilavori.Succede a Tunaria,l’unico porticciolosulla Costa Verde.Dove, oltre ai pescatori,i bagnanti<strong>del</strong>la zona trovanoricovero per le lorobarche che nel periodoestivo sonodavvero tante. Quest’annola chiusura<strong>del</strong>la Capitaneria aTunaria per controllare,fra le altrecose, le attività dadiporto. Non basta:tutti i sabati e le domenichearriverannoi rinforzi conmezzi e motovedetteper punire gli indisciplinati.Mancofossimo sulla CostaSmeralda”. Intantoper il cantiere apertonel mese di lucazionisono assen-Porticciolo di Porto Palma (foto Fernanda Pinna)a Tunaria le imbarglioera scontatoche generasse polemiche e proteste. Ed è successo. Da unaparte il sindaco di Arbus, Franco Atzori: “È questione disicurezza. Non potevamo chiudere un occhio e far finta dinon vedere. L’erosione <strong>del</strong> mare sommata all’acqua piovanache scende dalle strade <strong>del</strong> villaggio ha messo a rischiol’area. Ora provvederemo a sistemare l’uno e l’altro elementoerosivo”. E promette che fra poco ci sarà anche unagiornata ecologica per ripulire il fondo <strong>del</strong> porticciolo dovegli incivili hanno abbandonato di tutto e di più, ad iniziareda materiali inquinanti, quali le batterie. Sin qui le ragioni<strong>del</strong> primo cittadino.<strong>La</strong> domanda è: sulla sicurezza non si discute, ma i lavoridovevano iniziare proprio a luglio? A stagione turistica iniziata?Che i diportisti si lamentano è naturale. Si può maidare torto? “<strong>La</strong> chiusura <strong>del</strong>lo scivolo di alaggio <strong>del</strong>le barchea Tunaria, è giustificata dal sindaco di Arbus in applicazione<strong>del</strong>l’ordinanza n° 2/2011 <strong>del</strong>la Capitaneria di Porto diOristano”, dice Bruno Truccas, uno degli interessati. Aggiunge:“Premesso che l’ordinanza porta la data <strong>del</strong> 23/02/2001 e il sindaco ha pensato bene di iniziare i lavori dimessa in sicurezza a stagione turistica inoltrata anziché fareseguire sin da allora i lavori giustificandoli con l’estremaurgenza (stessa cosa dicasi per la messa in sucurezza <strong>del</strong>lascaletta che porta alla spiaggiola sotto l’Hotel “<strong>La</strong> Caletti.“Credo che il sindacoabbia dichiarato guerra ai mulini a vento perché se avessedato uno sguardo al mare si sarebbe reso conto <strong>del</strong>la quasitotale assenza di imbarcazioni è che la causa se la deve cercarenella chiusura <strong>del</strong>lo scivolo di Tunaria. Non ci vuolemolto a capire che quando gli uomini <strong>del</strong>la Capitaneria sirenderanno conto che non ci sono barche da controllare siritireranno in buon ordine e rientreranno alla base”. Il fatto èche tutte le amministrazioni che si sono succedute nei diversidecenni non hanno mai fatto nulla per scongiurare talesituazione “a differenza di tanti altri comuni costieri che nelloro sviluppo turistico non hanno mai trascurato la nauticache evidentemente porta notevoli benefici economici”.E dal porticciolo le critiche si allargano ad altri ambienti <strong>del</strong>laCosta. <strong>La</strong> Caletta de Is Cannisonis, a Torre dei Corsari, inquesto inizio di stagione è abbandonata a se stessa. Eppure èla spiaggetta dei bambini e di tante famiglie che non possonopermettersi il mare aperto. E che dire <strong>del</strong> malato cronico,ovvero i parcheggi sullo spiaggione? Non ci sono, non cisono mai stati e invece di attivarsi a farli nascere, si attivanoa farli morire. Alla faccia <strong>del</strong> tanto decantato turismo targato<strong>Medio</strong> <strong>Campidano</strong> che investe fondi per la pubblicità a destrae manca, non li risparmia di certo all’aeroporto di Elmas,e poi si dimentica di un buco di sosta sul litorale.Santina RavìFURTEI COMPLETATE LE AZIONI PRELIMINARISantu Miali:ora può iniziare la bonifica<strong>La</strong> miniera di FurteiSono state completate le azioni preliminari che consentirannola bonifica <strong>del</strong> territorio nell’area mineraria dismessa di SantuMiali a Furtei. Dopo lo svolgimento <strong>del</strong>le conferenze di servizi,che hanno visto la costruttiva partecipazione di tutti gli entiinteressati, l’Assessorato <strong>del</strong>la Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente ha, infatti,approvato il Piano di caratterizzazione <strong>del</strong>l’area interessatadai lavori di bonifica.Il Piano di indagini, affidato alla società Igea dall’Assessorato<strong>del</strong>l’Industria diventa,dunque,immediatamenteoperativo e dovràindividuare leporzioni di territorioda sottoporread interventi dibonifica. L’assessore<strong>del</strong>la Difesa <strong>del</strong>l’Ambiente, Giorgio Oppi, puntualizza chela Regione Sardegna ha rispettato in pieno i tempi e i cronoprogrammidi intervento concordati con le amministrazioni locali,compatibilmente con l’emergenza ambientale. In considerazione<strong>del</strong>la recente dismissione <strong>del</strong>l’attività mineraria, il provvedimentodi approvazione <strong>del</strong> Piano prevede, inoltre, di concertocon l’Assessorato <strong>del</strong>l’industria depositario <strong>del</strong>le risorse,l’esecuzione di alcuni specifici interventi di messa in sicurezza,immediatamente eseguibili dalla società Igea, con l’obiettivodi contenere la contaminazione. In particolare, in corrispondenzadegli stessi impianti a servizio <strong>del</strong>l’attività estrattiva, <strong>del</strong>lediscariche minerarie e <strong>del</strong> bacino sterili. L’assessore Oppi sottolinea,inoltre, che gli esiti <strong>del</strong>la caratterizzazione saranno oggettodi informazione capillare alla popolazione <strong>del</strong> territorio,attraverso specifiche azioni di divulgazione. (m. e.)SANLURI9° Raduno regionale <strong>del</strong>le <strong>La</strong>mbretteÈ importate intervenire instrade dove gli incidenti sonoin assoluto più numerosi, maè anche vero che spesso cisono dei punti caldi e nascostidove si dovrebbe intervenirecon la manutenzione e lasegnaletica idonea. Spessoinvece sono strade trascuratesolo perché il traffico è ridottoo sono zone ritenute pocofrequentate. L’incrocio tra viaPo e la strada che unisce viaConvento con via Vespucci,oltre ad avere un manto stradalemolto danneggiato, haanche una scarsa visibilità permancanza di illuminazione edi una segnaletica appropriata.<strong>La</strong> segnaletica orizzontaleè assente totalmente, mentrequella verticale ha diver-SAN GAVINODue incroci pericolosi all’interno <strong>del</strong> paeseAlcuni scorci dei due incroci pericolosise carenze come l’assenza <strong>del</strong>cartello di stop per chi vieneda via Villacidro, mentre perchi percorre via Vespucci, inprossimità <strong>del</strong>l’incrocio convia Po, trova un cartello diStop completamente sbiadito.Inoltre via Po non è neancheuna strada secondaria, anchese rimane periferica, in quantoè il primo ingresso per SanGavino per chi percorre lastatale 197 proveniente daGuspini, ma è anche la primauscita dal paese per la direzioneinversa.Un altro incrocio pericoloso,particolarmente frequentatoperché porta sia alla statale197 sia alla strada provinciale61, è quello tra via Villacidrocon il prolungamento divia Convento dove il segnaledi stop rimane parzialmentenascosto dai rami di un albero.In entrambi gli incroci le stradesono tutte a doppio sensodi marcia e i sorpassi, che dovrebberoessere vietati, sonofrequenti. Questo perché levie essendo scorrevoli permettonodi raggiungere elevatevelocità. Inoltre gli incroci,come gli attraversamentia raso con altre stradeaperte al traffico, dovrebberoessere segnalati con adeguatacartellonistica in conformitàalle indicazioni <strong>del</strong>codice <strong>del</strong>la strada.Alessandro FoddisÈ stato l’accogliente capoluogo <strong>del</strong>la provincia <strong>del</strong> <strong>Medio</strong><strong>Campidano</strong> Sanluri ad ospitare quest’anno il 9° raduno regionale<strong>del</strong>le <strong>La</strong>mbrette. Organizzato dalla <strong>La</strong>mbrettaclub Sardegnacon sede a Nuoro, il raduno è stato preparato e studiato,anche nei minimi dettagli, da un gruppo di appassionati edesperti: Francesco Melas, Gabriele Melas e Renato Uda. Tuttii partecipanti, circa 150 per un centinaio di <strong>La</strong>mbrette, sisono dati appuntamento nella via San Martino: un momentoemozionante costernato dal rumore dei motori e incorniciatodai colori più svariati <strong>del</strong>le <strong>La</strong>mbrette, che ogni appassionatoaveva preparato ad arte per l’occasione. Il corteo <strong>del</strong>le <strong>La</strong>mbrette,scrupolosamente scortato dalla polizia stradale, ha fattoil giro turistico di Sanluri per proseguire in direzione diLunamatrona, dove si è avuta la prima sosta con rinfresco,offerto dal Presidente <strong>del</strong> club Sandro <strong>La</strong>du, e l’esposizionein piazza dei mezzi. Subito si è scatenata l’affluenza di curiosie soprattutto ragazzi accorsi ad ammirare e fotografare i piùsvariati mo<strong>del</strong>li. Dopo circa un’ora, il corteo è ripartito in direzioneTuili. Ha attraversato, a suon di clacson, l’incantevolecentro storico <strong>del</strong> piccolo paese <strong>del</strong>la Marmilla e ha proseguitopoi per Barumini, transitando vicino al parco Sardegna inMiniatura e il castello di <strong>La</strong>s Plassas. Dopo una breve sosta aBarumini, con aperitivo offerto dal sindaco di Barumini e dalpresidente <strong>del</strong> Consiglio Provinciale, la carovana <strong>del</strong>le <strong>La</strong>mbretteha imboccato la strada per Gesturi e per raggiungerel’altopiano <strong>del</strong>la Giara: l’oasi naturalistica di consistenza basalticamescolata ai colori <strong>del</strong>le lambrette ha dato vita ad unarappresentazione quasi surreale. Si è poi ripresa la strada perBarumini dove era previsto il pranzo organizzato dal ristorante“Il Cavallino <strong>del</strong>la Giara”.Dopo il pranzo, c’è stato un lungo e coinvolgente intrattenimentomusicale, intervallato dalle premiazioni e dai ringraziamenti:Francesco Melas, anche a nome degli altri due organizzatori, ha voluto ringraziare in modo particolare il vigile urbanodi Sanluri Antonello Aresti, Pietro Lupino e il presidente<strong>del</strong>la Provincia Fulvio Tocco. Inoltre è stata espressa una calorosariconoscenza al moto club “Eat Bean” di Sanluri.Valentino Pitzalis

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