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Registry Document - LaMMA-Test

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11/394. CONTI CULTURALILa prima fase di valutazione economica della potenzialità delle piante da fibra è quella che riguarda la fasedella coltivazione. I costi ed i ricavi qui riportati sono stati stimati in quanto lino, ortica e ginestra non sonocoltivate in pieno campo in Italia, mentre per la canapa esiste solo l’esperienza degli agricoltori ferraresi checomunque la coltivano nella forma “baby canapa”. Per il lino e l’ortica esistono dei dati sulle spese colturali dialtri paesi produttori, mentre nessun dato è stato trovato per la ginestra.Per questo progetto si è provveduto ad identificare le lavorazioni ed i materiali necessari alla coltivazionedelle quattro piante da fibra in Toscana. Con l’ausilio della CIA di Prato, grazie anche ai dati dei coltivatoriloro associati, si è poi provveduto a stimare i costi di ogni lavorazione, tenendo conto anche di altri studi e dialtre informazioni a disposizione.Un’analisi separata andrà ad identificare quali aree della Toscana sarebbero idonee per la coltivazione dellepiante da fibra, comunque per questo studio si farà riferimento ad un’azienda con produzioneprevalentemente a seminativo. Questo perché la coltivazione industriale delle piante da fibra è adatta proprioa questa tipologia di aziende per le simili caratteristiche del terreno richieste, per il loro idoneo inserimentonella rotazione colturale, e soprattutto perché le aziende non dovrebbero sostenere investimenti specifici, inquanto già in possesso dei macchinari necessari alla coltivazione di tali piante.Sono state considerate nei costi diretti alcune operazioni “contoterziste” specifiche alla raccolta per le quali gliinvestimenti nei macchinari da parte degli agricoltori non sono pensabili, come anche il trasporto dellerotoballe al centro di prima trasformazione.Dobbiamo inoltre sottolineare che un importante fonte di ricavo per i coltivatori sono i contributi della UE.Nella sezione che segue verrà illustrato l’effetto distorcente che i contributi specifici hanno avuto in passato,sostituiti ora dal pagamento unico disaccoppiato, del quale gli agricoltori possono beneficiare coltivandoanche le piante da fibra.4.1 OCM Lino e Canapa: contributo UE alla produzioneL’ultima riforma dell’Organizzazione Comune del Mercato (OCM) per il lino e la canapa destinati allaproduzione di fibre è avvenuta nel 2000 con il Regolamento (CE) n. 1672/2000 del Consiglio, del 27 luglio2000, recante modifica del regolamento (CE) n. 1251/1999 e precedenti.Con la riforma dell’OCM viene eliminato il contributo specifico alla produzione di lino e canapa, facendorientrare tali colture nel regime generale di sostegno per i seminativi, mentre si prevede un aiuto allatrasformazione delle paglie di lino e di canapa destinate alla produzione di fibre. Tale aiuto è concesso aiprimi trasformatori e verrà dettagliato nella sezione 5.3.Lo scopo principale della riforma dell’OCM è stato quello di evitare coltivazioni speculative, che eranoaumentate con il regime precedente, e di promuovere soprattutto la produzione di fibre lunghe di linoincrementando l’importo degli aiuti concessi per tale coltura. Con l’entrata in vigore del regolamento, icoltivatori di lino e canapa hanno smesso di ricevere il contributo di €723,00/ha (1.400.000/ha delle vecchielire), sostituito dal contributo generale per le colture cerealicole calcolato moltiplicando la media cerealicoladella zona per €63/t.

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