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Registry Document - LaMMA-Test

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quanto riferito dai contadini, ma anche dagli studiosi, la macerazione in acqua stagna dà origine a delleesalazioni molto forti che non sarebbero tollerabili in zone abitate.27/39In Toscana si potrebbe, prendendo spunto dalle vecchie pratiche, verificare la possibilità di utilizzare le acquetermali o del distretto di Larderello, come anche vedere di sfruttare gli impianti di depurazione dei distretti diPrato e S. Croce. In Piemonte, ad esempio, sono state condotte delle prove per vedere di sfruttare le risaie.Queste permettono di ottenere una macerazione in campo veloce e controllata con ottimi risultati, ma fino adora i ricavi non riescono a coprire i costi.Come già menzionato, per questo studio abbiamo ipotizzato l’uso dell’irrigazione a pioggia per innescare ilprocesso di macerazione. Tale possibilità andrà comunque verificata e studiata in campo per determinaretempistiche, costi, qualità del risultato, eventuali effetti indesiderati. Da studiare anche la possibilità diaggiungere all’acqua composti enzimatici o colture batteriche che possano facilitare e velocizzare il processo.Un'altra possibilità potrebbe essere la rotoimballatura del materiale fresco e fasciatura delle rotoballe con filmplastico nero. Il calore del sole e l’umidità della paglia dovrebbero dare inizio alla macerazione. Unosvantaggio immediato però deriva dalla necessità, terminata la macerazione, di aprire e srotolare le balle perfar seccare la massa ed evitare muffe e marciume.Non esistendo in Italia o in Europa un sito di macerazione industriale, non è facile determinare il costo dimacerazione, viste anche le diverse metodologie possibili. Possiamo comunque considerare il risparmio cheil produttore avrebbe nel caso non dovesse intervenire per facilitare la macerazione in campo. Per esempio,dai conti colturali della canapa possiamo estrarre il costo dell’irrigazione a pioggia e di due rivoltature per untotale di €200/ha, che divisi per la resa secca non macerata di 10t/ha, ci fornisce un dato indicativo pari a€20/t. Se in questo valore rientrassero i costi diretti della macerazione industriale varrebbe la pena valutarel’investimento nell’impianto, in quanto la macerazione industriale offre una sicurezza e uniformità di risultatoben superiore a quella in campo.E’ in corso di valutazione anche la possibilità di effettuare la separazione fisica del tiglio dalle piante a secco(stigliatura a secco), prima di effettuare la macerazione. La stigliatura a secco permetterebbe infatti di ridurremolto il volume di materiale da destinare alla macerazione con conseguente riduzione della dimensionedell’impianto di macerazione stesso. La sola stigliatura a secco non è ipotizzabile poiché la qualità della fibrasarebbe scadente (le fibre sono ancora cementate dalle sostanze pectiche).5.2 La stigliatura e pettinaturaLa stigliatura e la pettinatura sono operazioni meccaniche che consentono di separare le fibre ad uso tessiledal resto degli steli macerati. La stigliatura è la prima lavorazione e serve a separare grossolanamente lefibre dalla parte legnosa della pianta. La pettinatura è invece la seconda lavorazione che si applica al solostigliato e dalla quale si ottiene le fibre lunghe o lungo tiglio.Le macchine strigliatrici e pettinatrici presenti oggi in Europa sono state costruite appositamente per il lino.Per stigliare la canapa, l’ortica o la ginestra, utilizzando le stesse macchine, bisognerebbe procedere ad unataratura dei macchinari. Per quanto concerne la canapa e l’ortica, vista la diversa taglia delle piante rispettoal lino, è necessario intervenire per ridurre la lunghezza degli steli se non eseguita in campo, che dovrannoessere lunghi un minimo di 90 cm e un massimo di 110 cm.

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