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Registry Document - LaMMA-Test

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33/39Le tabelle qui sotto, riportate dall’INRA ­ l’Istituto Francese per la Ricerca in Agricoltura, forniscono unraffronto fra il lino, la canapa e le classiche colture “depauperanti”, quali grano, patate, barbabietola dazucchero, e colza.(kg/ha) Lino Canapa Grano Patate Barb. Zucc.Azoto (N) 100 100 130 170 220Fosforo (P) 70 0 64 80 100Potassio (K) 70 0 90 290 180Se il lino e la canapa necessitano un minor apporto e spesa per i fertilizzanti, ancora più rilevante è ladifferenza del costo dei trattamenti.(€/ha) Lino Canapa Grano Barb. Zucc. ColzaConcimi 66 45 139 154 135Sementi 209 280 33 242 32Trattamenti 101 0 202 289 191Dal punto di vista paesaggistico queste colture contribuirebbero alla diversità del territorio agricolo. Laginestra è l’unica pianta “autoctona” tuttora presente sul territorio, anche se non coltivata, raccogliendogrande consenso per il suo aspetto ed i fiori gialli, integrandosi benissimo nel paesaggio toscano. Il lino èuna pianta che facilmente si potrebbe integrare nel paesaggio con i suoi fiori azzurri molto apprezzati. Lacanapa e l’ortica invece potrebbero presentare delle difficoltà.La canapa, facilmente riconoscibile dalla forma particolare delle sue foglie, è conosciuta per la suaassociazione alle sostanze stupefacenti, in quanto contenente sostanze allucinogeni. Oltre a sensibilizzarele persone dell’utilizzo finale per il quale viene coltivata, particolare attenzione dovrà essere messanell’informare del suo basso contenuto di THC, anche per evitare furti.L’ortica invece non beneficia di due particolari attributi che le vengono comunemente conferiti: consideratainfestante e percepita come un “nemico” in quanto urticante. Vedere dei campi coltivati ad ortica potrebbeindurre a pensare che siano stati “abbandonati”, mentre la sua proprietà urticante è sicuramente un elementonon da sottovalutare quando si propone ai consumatori un prodotto confezionato: non ci sarà da stupirsi delladomanda “ma punge?”.Anche dal punto di vista ecologico queste coltivazioni sono particolarmente positive, in quanto contribuisconoa preservare la bio­diversità e grazie al loro basso impatto ambientale anche a favorire un habitat adatto adanimali ed insetti. Alcuni agricoltori potrebbero beneficiarne indirettamente per creare nuovi prodotti, come ilmiele ai fiori d’ortica (non credo. L’impollinazione è anemofila) o di canapa. Credo che l’unico sia il miele diginestra che è effettivamente fatto anche se in ridotte quantitàSe da un parte le piante da fibra hanno minori necessità di fertilizzanti e trattamenti, dall’altra hanno ancheun minor impatto ambientale come dimostrano i calcoli dell’INRA nella seguente tabella:Canapa Grano PatateEutrofizzazione (kg PO2) 20.5 21.9 23.8

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