12.07.2015 Views

Registry Document - LaMMA-Test

Registry Document - LaMMA-Test

Registry Document - LaMMA-Test

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

5. LA LAVORAZIONE: DALLA PAGLIA ALLA FIBRAL’estrazione delle fibre dalla massa vegetativa è un processo non facile e che è tuttora fonte di ricerca ediscussione.25/39Il metodo “tradizionale” prevede le seguenti fasi di lavorazione:a) la macerazione, un processo aerobico o anaerobico che serve a sciogliere le pectine negli steli chetrattengono le fibreb) la stigliatura, per separare meccanicamente le fibre dal resto della piantac) la pettinatura, per ripulire le fibre lungheQueste ultime, ma anche le stoppe di lavorazione, passano poi ai secondi trasformatori che provvedono afilare le fibre e produrre i filati, che a loro volta verranno utilizzati dai tessitori per produrre i tessuti.In Italia si conta attualmente solo un impianto industriale di prima trasformazione per le piante da fibra,realizzato a Comacchio, l’unico anche in Europa per la produzione di fibra lunga di canapa.5.1 La macerazioneLa macerazione è un processo che porta alla liberazione delle fibre corticali dagli altri tessuti a seguito delladegradazione delle sostanze pectiche, costituenti principali della lamella mediana della parete cellulare. Lepectine sono polisaccaridi complessi composti principalmente da catene di galatturonato, parzialmentemetilate.Dove le condizioni climatiche lo permettono, perciò in luoghi dove le piogge sono frequenti, oppure dove losbalzo termico notturno porta alla formazione di rugiada, si procede alla macerazione “in campo”, cioè lepiante estirpate o tagliate vengono lasciate a terra affinché si attivi il processo di macerazione.In Toscana, il clima caldo e asciutto non favorisce la macerazione in campo, pertanto un tempo i contadinimettevano la canapa a macerare nei canali di scolo dei campi, nei fiumiciattoli o comunque dove c’era acquacorrente, che permetteva di macerare velocemente e portar via allo stesso tempo l’odore. La ginestra inveceveniva comunemente messa a macerare in vasche o conche, con acqua fredda o calda. Anche l’orticaveniva macerata in vasche, ma più per ottenerne un “repellente” contro gli afidi con cui irrorare le piante cheper l’estrazione delle fibre.La macerazione in acqua però comporta un problema d’inquinamento non indifferente, per questo tali metodisono stati vietati laddove non è possibile procedere al trattamento delle acque reflue.Si può influire sul processo di macerazione con vari metodi:a) acqua calda: riduce notevolmente il tempo di macerazione, ma ovviamente ha un costo notevole ameno che non si abbia accesso ad acque termalib) aggiunta di soda caustica: macerazione “chimica”, migliora il processo e riduce i tempi dimacerazione, ma è causa di problemi ambientali, per la tossicità e per l‘odore nauseante

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!