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Revisione 1 - Luglio 2006 - Sicurweb

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⎛ 2 2 2 22 ⎞⎜ c (a - c + r⎛ ⎞f) 2 2 c: ± ; ± (c - r ) ⎟⎜⎜ -1⎟2fa⎟⎝⎝ a ⎠ ⎠P1 2[I.14]La localizzazione sulla saldatura circonferenziale inferiore è, se possibile, ancor più complessa di quellasulla saldatura circonferenziale superiore, in quanto la propagazione dell’onda avviene inizialmente su uncilindro e successivamente su un ellissoide. L’individuazione del percorso di minima lunghezza è, in questecondizioni, assai ardua.Generalizzando alla saldatura inferiore la semplice approssimazione piana vista sopra per la saldaturasuperiore, è possibile utilizzare nuovamente una rappresentazione mediante una circonferenza. Si possonopertanto svolgere considerazioni analoghe sostituendo R ad r f per tener conto della diversa distanza dalcentro del fondo superiore. In questo caso le coordinate della sorgente EA sono:dove circonferenziali, allora⎛ 2 2 2 22 ⎞⎜ c (a - c + R ) 2 2⎛ c ⎞: ± ; ± (c - R ) ⎟⎜⎜ - 1⎟2a⎟⎝⎝ a ⎠ ⎠P2 2[I.15]R = r f+ 2d[I.16]Si deduce dunque di nuovo l’esistenza di due valori che limitano l’intervallo ∆t, e per entrambe le saldature siha:2a• un valore massimo ∆t1= ;v• un valore minimo ∆t2= 0 .EASaldatura longitudinalePer la saldatura longitudinale valgono le stesse considerazioni fatte a proposito della saldaturacirconferenziale inferiore sulla complessità del calcolo della distanza fra sorgente e sensore. Riguardoall’intervallo di variabilità della quantità ∆t sia il valore minimo che il valore massimo coincidono con quellivisti per le saldature circonferenziali. Il primo si ottiene quando la sorgente EA giace lungo una generatricedel mantello disposta perpendicolarmente alla retta congiungente i due sensori tracciata per il punto dimezzo; il secondo si ottiene quando la sorgente EA giace lungo una generatrice del mantello cherappresenta il prolungamento della retta congiungente i due sensori.In conclusione, eventi EA tali per cui si verifichi:a) 0 < ∆t < ∆t 1 , possono essere stati generati sia dalle saldature circonferenziali, sia dalla saldaturalongitudinale;b) ∆t > ∆t 1 non possono essere localizzati.I.2 Attenuazione del segnale EAUna stima affidabile della reale ampiezza, e quindi del reale contenuto energetico di un segnale EA, richiedeoltre all’individuazione del punto nel quale avviene il rilascio d’energia (localizzazione della sorgente EA), laconoscenza dell’andamento dell’attenuazione con la distanza.E’ noto che le onde elastiche rilasciate dal materiale, quando per effetto di una sollecitazione si determinal’avanzamento di una discontinuità (tipicamente una cricca), subiscono un’attenuazione durante la loropropagazione. Tale attenuazione è naturalmente una funzione crescente della distanza della sorgente EAdal sensore.L’attenuazione di un segnale EA dipende da molti fattori, i principali dei quali sono:• la frequenza del segnale EA – le onde di frequenza più bassa subiscono un’attenuazione inferiore alleonde di frequenza più elevata;• il materiale del mezzo di propagazione;• lo spessore di tale materiale;82

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