13.07.2015 Views

8 - Missionline

8 - Missionline

8 - Missionline

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Focus onVittorio Brambilla, direttore della Dorado,Centro Internazionale Guida Sicurapersona che guida in modo sicuro guida anche inmodo ecologico e normalmente adotta tutta unaserie di precauzioni per evitare i rischi. La definizionedi guida sicura quindi è l’insieme di tuttoquesto. Dalla parte delle aziende però, esiste lanecessità di acquistare prodotti formativi differenziatianche a livello economico perché nontutte sono ancora pronte a investire in tal senso.Abbiamo casi di aziende che richiedono i nostriservizi per tutti i loro dipendenti automuniti comeanche altre che, solo per obbligo normativo, cichiedono la sessione di formazione teorica sullasicurezza stradale. Il prodotto guida sicura è ancheutilizzato come incentive o team building e ilfatto che sia così poliedrico e con molte sfaccettatureal momento credo sia un bene per una suapiù larga diffusione».Stohr sintetizza il suo pensiero in due frasi: «Cambiarele convinzioni attraverso un’esperienza significativa:tutti pensano che guidare sia facile.Lavorare su situazioni di emergenza simulate addestrasia a superarne i pericoli (guida sicura) chea prevenirle (guida preventiva o difensiva)».I controlli sui limiti di velocitàSono ben noti i risultati della diminuzione degliincidenti in relazione al passaggio dai sistemi dicontrollo della velocità istantanea ai tutor, nonchédi tutti i rilevatori elettronici per infrazioni dialtro tipo (semafori, corsie di emergenza equant’altro). Sicuramente tutto questo aiuta a ridurrei comportamenti rischiosi e a diminuire lavelocità e i relativi consumi ed emissioni. Maquanto dobbiamo riconoscere alle tecnologie disicurezza attiva e passiva dei moderni veicoli e alpiù ampio utilizzo di asfalti drenanti?«I risultati del tutor sono indiscutibili, e bastaviaggiare sulle autostrade per verificare quantosiano calate le auto che viaggiano a 180 km/h»esordisce Stohr. Brambilla specifica come «la soluzione“finale” del problema della sicurezza stradalenon possa prescindere da un’azione integrata,ossia che interfacci tutti i vari aspetti che concorronoa prevenire l’incidentalità stradale. È sicuramentedeterminante l’imponente sviluppo tecnologicodei veicoli, che però dovrebbe sempre esseresupportato da una corretta conoscenza delleloro potenzialità e utilizzo. Per non parlare dellestrade, con le relative problematiche di manutenzione,segnaletica e misure di contenimento. Mavanno riconosciuti anche i positivi risultati dell’azionedi controllo della velocità e relativa repressionedelle infrazioni».In definitiva, secondo Brambilla, risulta complessoattribuire percentuali di successo ai vari fattori. ESpizuoco aggiunge che «tanto maggiori saranno isistemi deterrenti e di controllo tanto più potrannoessere efficaci. Sono convinto che in questomodo ci sarebbero molti incidenti in meno. Allostesso modo sono totalmente favorevole a unadiffusione dei corsi di guida anche per quantoconcerne la conoscenza delle tecnologie di cui sonodotate le auto moderne, molto più sicure di untempo, ma che troppo spesso portano il guidatoreinconsapevole a trovarsi in situazioni di rischio avelocità decisamente più elevate. A questo va abbinatala sensibilizzazione, una cultura che ungiorno ci farà pensare di non accelerare per aiutarel’ambiente in cui viviamo».Il futuro della sicurezza stradaleE se fosse possibile dotare auto e guidatori di unasorta di scatola elettronica capace di interfacciarsicon le infrastrutture stradali, riconoscere lecondizioni di traffico e tempo, se tutti avessimofatto un corso di guida sicura con relativa revisioneannuale e fossimo stati certificati come bravi,medi, sufficienti guidatori, si potrebbero rivederele attuali norme sui limiti di velocità, a volte postiper ragioni puramente economiche e non di educazionealla sicurezza? Quanto c’è di demagogicoe quanto di reale impegno verso la sicurezza inqueste norme?Brambilla definisce questo scenario suggestivo estimolante. «Parametrare le norme della circolazionealle effettive capacità e comportamenti diguida richiede una capacità di impostazione organizzativae controllo elettronico che, se è auspicabile,non riteniamo sia plausibile e sicura in tempiragionevoli. Mentre la definizione di limiti di velocitàbasati su valutazioni più oggettive dellaconformazione e situazione delle strade è un ar-30 MISSIONFLEET MAGGIO-GIUGNO 2011

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!