13.07.2015 Views

Roberto Saviano, Gomorra - Allegoria

Roberto Saviano, Gomorra - Allegoria

Roberto Saviano, Gomorra - Allegoria

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

allegoria57la letteratura del secondo Novecento: Se questo è un uomo di Primo Levi(fu presentato alla casa editrice Einaudi e da questa rifiutato; pubblicatoda una casa editrice minore nel ’47 e finalmente accolto da Einaudi,e lanciato con il successo che sappiamo, solo nel ’58), e Lettere luteranedi Pasolini. In comune con questi due libri, <strong>Gomorra</strong> ha la difficileclassificabilità per quanto riguarda il genere letterario, e soprattuttol’argomento: l’incontro con una realtà totalitaria che distrugge, insiemealla civiltà, l’individuo.Mi sembra che, nonostante il successo, <strong>Gomorra</strong> non venga riconosciutoper ciò che veramente è: una rappresentazione della nuova formadi totalitarismo, quella del mondo globalizzato. Altrimenti nonverrebbero fatte, da parte della critica, delle riserve che toccano ilcuore del problema, influendo sull’interpretazione del libro e sullasua valutazione; riserve che partono dall’affermata necessità di unadistinzione: quella tra generi (tra i generi della fiction, il romanzo e ilracconto, da una parte, e dall’altra l’inchiesta giornalistica, o il trattato,o il saggio storico, che istituzionalmente richiedono la dimostrazioneper mezzo delle prove di ciò che si afferma). Si dice: <strong>Saviano</strong>dovrebbe portare le prove di quello che racconta, come fa qualsiasiscrupoloso giornalista, che in tal modo rafforza la sua denuncia e dàa questa la possibilità di un impatto politico; o altrimenti, se preferisceessere libero dal vincolo costituito dall’onere della prova, perchécosì sfrutta tutte le possibilità offerte dalla narrativa e riesce a darepiù forza alla narrazione, deve scegliere senza riserve il piano dell’invenzione.La ricostruzione sul piano della fiction permette di conquistareil lettore per via emotiva, senza gli obblighi a cui sono sottopostiil cronista o lo storico: questa è la via seguita dai grandi romanzieriche, come ha sempre affermato la migliore critica, marxista e nonmarxista, hanno saputo rappresentare la realtà in modo dialettico, cogliendoanche quello che alla realtà data è alternativo, cioè il suo possibilesuperamento, ed esprimendo il pathos di chi alla realtà non sirassegna e vuole cambiarla. <strong>Saviano</strong>, non scegliendo tra queste duealternative, avrebbe scritto un libro che, nonostante i suoi pregi, danessuno negati (la forza con cui parla di una realtà devastata e devastante,l’efficacia della retorica dimostrativa e suasiva, l’autentico sdegnomorale, la capacità dell’autore di mettere in gioco tutto, anchela sua stessa vita), rinuncia sia all’incidenza politica, legata inevitabilmentealla capacità di portare le prove di quanto si afferma, sia allacostruzione di una grande allegoria, quella della Napoli camorristicaemblema del mondo globalizzato contemporaneo; allegoria che, cometutte le operazioni letterarie riuscite, avrebbe potuto avere una valenzaconoscitiva, e quindi un’incidenza, sia pure mediata, anche sullaprassi.<strong>Roberto</strong> <strong>Saviano</strong>,<strong>Gomorra</strong>181

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!