N. 158 - Chiesa di Milano

diverse forme di rapporto di lavoro flessibili. Il disegnodi legge giace da due anni in discussione allacommissione lavoro del Senato. Almeno due ragionifanno dubitare che la legge venga presto approvata:- Nessuno della maggioranza di governo ha vogliadi scoprire le carte in tema di articolo 18 (se lo sicancella definitivamente dalla legge 300/1970, siperde la faccia; se si procede, si riaprono le ragionidello scontro).- Il Governo, in un momento in cui ha deciso la riduzionefiscale, non sa come trovare le risorse perfinanziare le pur minime modifiche in tema di indennitàdi disoccupazione (sul piano della previdenza)e in tema di istruzione e formazione professionale.Resta inoltre da scrivere lo “Statuto dei lavori o deilavoratori”, di cui si parla da anni.I temi posti alla nostra attenzione1. LAVOROL’esperienza di questi anni ci ha portati a coglieresempre più il valore del lavoro per ogni adulto. Ognipersona, che ha esperienza, scopre difficoltà ditutt’altro genere, rispetto a 20 anni fa. Infatti il lavorosta assumendo, nell’orizzonte del nostro contesto occidentaledi società industriale e in particolare di societàitaliana, impostazioni e sviluppi diversiIl lavoro è trasversale per la nostra vita personale efamiliare, coinvolge la competenza e la capacità operativa,ma nello stesso tempo condiziona i rapporti affettivi,il problema dei figli e della scuola, l’impegno e-ducativo e la ricerca religiosa, la povertà e l’economia,il rapporto tra le nazioni, anzi tra i continenti, e la pace,la sopravvivenza e l’impatto ambientale.• Resta sempre prezioso il compito di vivere la propriafede e di testimoniarla attraverso lo stile e lescelte, lasciando lo spazio sufficiente e la cordialitàdisponibile: “adorate il Signore, Cristo, nei vostricuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vidomandi ragione della speranza che è in voi. Tuttaviaquesto sia fatto con dolcezza e rispetto, con unaretta coscienza” (1pietro 3,15-16). Il nostro tempoinfatti richiede più testimonianza che parole, più stilidi vita che oratori. In questa luce bisogna vivere,anche nel tempo del lavoro, la propria fede cristianae la propria vocazione da discepolo di Gesù.Il lavoro, per le sue problematiche e le sue difficoltàe incertezze, ha bisogno di persone costruttive e divalori che sanno intravedere piste e percorsi, aiutandositra persone responsabili, affinché l’insicurezzae il disagio non portino alla frustrazione ed alla paura.Il salto dalla paura alla violenza è sempre piccoloe facile.• La Parola è indicazione ineliminabile di ogni cristianoe quindi ci siamo sforzati di riprenderla nellesituazioni in cui ci siamo incontrati. Ma, come lavoratori,è necessario che sulla parola ci si soffermiper farci interrogare e per aiutare gli altri ad interrogarsi.Un aiuto importante è la richiesta di questoapprofondimento alla Comunità cristiana.• Merita certamente una ricerca coraggiosa la catechesiche tuttavia è già organizzazione e armonizzazionedella Parola del Signore: certamente, comunque,può essere uno strumento prezioso di sintesi euna buona carta topografica per identificare il camminopercorso. Per la catechesi è necessario un reciprococontributo che il catechista e il popolo diDio debbono poter offrire sottoponendo fatti e dinamichedi vita che si vivono nella realtà quotidiana.• Essere missionari nel mondo del lavoro non è innanziun moltiplicare iniziative per arrivare agli altriche incontriamo nei luoghi di lavoro o per dare unanuova rotta all’economia, al mercato. La qualità cristianadella presenza nel mondo del lavoro è sintesitra i valori di Gesù e la collaborazione comune. Infattichi ha preso sul serio la fede, la mette in dialogocon tutto ciò che fa parte della sua vita,dall’amicizia ai soldi, alle proprietà, ai rapporti coniugali,all’educazione, alla sessualità, all’impegnosul posto del lavoro.• Il progetto missionario, che il nostro Cardinale halanciato nella pastorale ordinaria come coscienza diogni comunità e di ogni discepolo, ha posto il problemadella vita del credente sul territorio e negliambiti di vita attiva. Per i lavoratori, tra l’altro, propriole aziende sono, da sempre, il luogo della culturacomune, dei criteri economici, delle scelte di valorilegati al danaro e alla produzione. La ComunitàCristiana può fare molto, incominciando e quindiponendo spesso il problema della relazionalità tracolleghi, della competenza e della formazione continua.Anche questo fa parte dell’etica del lavoro(basti pensare quanto ci risulti chiaro il problemaqualora lo si affronti, in caso di bisogno, in terminidi sanità, ospedali e medici). Certamente la ComunitàCristiana così può sostenere e inviare i laici.• “Essere luce” dice Gesù e questa nasce dalla accoglienzadelle beatitudini. Esse sono linee paradossaliche il Signore ci offre nel visitare un mondoimpaurito, violento e malato. E l’azienda ha bisognodi criteri nuovi di convivenza e di dignità.• Gesù chiede che risplendano le opere buone, masono le scelte, le motivazioni di valore, le coerenzeserene e umili. Il Vangelo apre agli spazi ed alla garanziadi presenza della paternità del Padre per cui ilcoraggio di guardare la nostra vita e quella degli altricome conosciuta, amata e voluta è il nostro nuovomodo di vedere la vita.• La testimonianza ha bisogno di spazi aperti, deveuscire dai perimetri della parrocchia dove è pur giu-4