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POR Calabria FSE 2007-2013. Presa d'atto del Programma ...

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il 4,2% perché non ha trovato posto;il J3% perché il costo <strong>del</strong>la r.::tta è troppo ekvato;il 30,8'% per motivazioni riconducibili sia il d.::menti di rigidità <strong>del</strong>l 'offerta, ritenuti inconciliabili coni tempi di vita <strong>del</strong> bambillo o familiari, sia alla qualità <strong>del</strong>le cure fomite.Vit1ì!n.:: _9.::11a violenza e clelia trattaTI supporto istituzionale - in temlÌni di servizi, strutture ed interv.::nti per l'ins.::rimento socio-lavorativoali.::vittime <strong>del</strong>la violenza risulta strutturalmente debole ed episodico, non aiula la presa in carico deibisogni e la sottrazione al contesto vloknto '6 La violenza contro le donne rappresenta un problema nonancora suffici.::ntemente riconosciutoli e denunziato, che crea vulnerahilità sociale e limitazioni strutturaliall'ingresso nel mercato <strong>del</strong>. lavoro e <strong>del</strong>la formazione professionale. In <strong>Calabria</strong>, si ri\eva '8 un contesto incui appare secolannenle sedimentata una asimmetria di potere tra uomini e donne, con un sommerso disofferenza fatto di fenomeni di vioknza psicologica, sessuale, fisica - e di ricatti economici - che nonemerge per problemi culturali, di cui vittime sono prevalentemente le donne ed i bambini e perpetrata nelmaggioranza dei casi in contesti domestici e nel.le relazioni sicure, familiari e amicali. Un recente studio<strong>del</strong>l'ONU '9 . pone l'attenzione sulla natura e l'estensione <strong>del</strong>la violenza sui bambini in contesti specifici(casa e fiuniglia, scuola e strutture educative, contesti istituzionali, posto di lavoro, comunità e strada), perognuno dei quali, inoltre, si raccomandano specifiche azioni, anche declinate al genere.Sul fenomeno <strong>del</strong>la tratta degli esseri umani (donne, uomini e minori), contro cui vivo è l'impegno dapmte <strong>del</strong>l' Italia, è difficile ottenere dati, per svariate ragioni 20 • Si stima che in Europa le vittime sianointorno alle] 50 mila all 'anno; l'Italia pare rivendicare un ruolo importante nel fenomeno tratta: le stimepiù caute indicano in 6 mila il numero <strong>del</strong>le vittime nel nostro paese. Le molteplici modalità disfruttamento, reclutamento e trasferimento rappresentano lmo degli elementi dinamici <strong>del</strong>la tratta dipersone che ne rende difficile il contrasto. Per quanto riguarda la <strong>Calabria</strong>, è da tenere in conto ilcollegamento dei fenomeni <strong>del</strong>la tratta alla questione <strong>del</strong>la legalità e <strong>del</strong>la criminal ità mafiosa. per irapporti <strong>del</strong>la 'ndrangheta con le conso11erie criminali degli altri paesi volti al traffico dei clandestiniverso l'Halia, ivi compreso il traftico allo scopo di sfruttamento sessuale, degli organi, accattonaggio etc.'6 Al fifl\~ di sliperarc tali criticità, ,~ stata realizzata la "Rete antivioknza tra le città Urban", progetto italiano coordinato dalDipartimento per le Pari Opportunità <strong>del</strong>la Presidenza <strong>del</strong> Consiglio dci Ministri, nato nel 1998 nell'ambito <strong>del</strong> <strong>Programma</strong> diIniziativa Comunitaria Urban Italia 1994 - 1999 e finanziato con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) a titolaritàdd Ministero <strong>del</strong>le lnfrastrmturt'. Nell'attuale Programllmzionc il progetto Rafforzamento <strong>del</strong>la Re.!e antivio1cnza tra le eitt!lUrban Italia è finanziato per le città <strong>del</strong>l'Ob. l cnn il Fondo Sociale Europeo (<strong>FSE</strong>) <strong>del</strong> PON "Sicurezza per lo sviluppo <strong>del</strong>Mezzogiorno d'Italia", a titolarità <strong>del</strong> Ministero <strong>del</strong>l'Interno. Ha previsto una rie\'rca-aziollC realiZ7..ata dal 1998 al 2005 in 26città ilaliane. tra cui quattro calabresi: Cosenza, Catanzaro, Crotone c Reggio <strong>Calabria</strong>. Il progetto è stato raftìlrzato attraversol'attivazione di una "rete nazionale antiviolenza", ehc coinvolge, oltre agli enti locali e ai Centri antiviolcnzq, i. Ministerilntemo .. ·Lavoro .. Solidarietà sociale .... Giustizia-Salute. l'Arma dci Carabinieri c <strong>del</strong>la Guardia di Fiananza, la ConferenzaStato Regioni, 1'lSTATe l'organizzazione c gestione di un servizio di eall centcr mediante attivazione <strong>del</strong> numero di pubblieautilità 1522 "Antiviolcnza Donna", attivo dal1'8marzo 2006, a sostegno <strong>del</strong>le donne vittime di violenza intra ed extra familiare.'" Anche in questo eamlJ(\ è da segnalare l'indagine lllultiscopo condotta dall'ISTAT. "La violenza ed i maltrattamenti contro ledonne dentro c fuori dalla làmiglia-Allno 2006", pubblicato a (

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