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20 gazzetta blocco 23-30.pdf - La Gazzetta del Medio Campidano

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2425 novembre <strong>20</strong>11Cultura & SocietàI CONSIGLI DELL’AVVOCATO<strong>La</strong> fine diun matrimonioè spesso accompagnatada recriminazioni reciproche.Ciascuno dei coniugi attribuisceall’altro la responsabilità<strong>del</strong>la crisi e il conseguentefallimento <strong>del</strong>l’unione.Per esperienza professionale,sono convinto che in uncontesto di matrimonio ormaiconcluso il rimpallo reciproco<strong>del</strong>le responsabilità sia unesercizio doloroso e inutile:il vaso <strong>del</strong>l’unione coniugaleè rotto e continuare a discuteresulle cause e sulle conseguenzedi un infranto sognod’amore è un modo come unaltro per non smettere di farsi<strong>del</strong> male.A livello giudiziario, però,riuscire a dimostrare che larottura <strong>del</strong> matrimonio è attribuibilealla condotta <strong>del</strong>l’altroconiuge ha una enormeimportanza, specie dalpunto di vista economico. Incaso di addebito <strong>del</strong>la separazionead uno dei coniugi,CRISI DI COPPIA:NIENTE MANTENIMENTO AL RESPONSABILEPESTE E CORNAdi EdmunduburduL’ULTIMO TRENOSarà nuova luce? Il governotesté dimessosi ci hasempre risparmiato lacrimee sangue. A parole. Mai fatti sono decisamente diversie dobbiamo ripeterlo:i 300 miliardi di debiti creatiin questi ultimi tre anni,che si sono aggiunti aglialtri 1600, significano tassisalati da pagare e quindidenari tolti a investimenti,modernizzazioni, ricerca,cultura e scuole, cioè a noi.E il vociare sguaiato dimolti nostri rappresentanti,aggiunto alle considerazioniche di noi fanno all’estero,dovrebbe spingercia un briciolo di autocritica.Eppure la cantilena vaavanti, in pochi hanno ilcoraggio di affrontare la situazionee in troppi vorrebberoporre limiti e contrattazionia quanto Monti vorrebbefare. Chi ci ha governatoin questi anni dice diaverci salvato da chissàcosa mentre abbiamo vissutodi slogan, applausi,cortigianeria, corruzione,intrallazzi e sprechi e, aconclusione, abbiamo votatola cosiddetta legge distabilità, che dovrebbe salvarci.Da che cosa? L’Europaci ha ammonito chenon basterà, perché le nostrenecessità superanoogni limite mentre qualchebanca invita a non comprarei nostri titoli, ormai paragonatia quelli greci.Le casse sono vuote. Si vadi prestito in prestito o di rinnovoin rinnovo dei titoli inscadenza. Una volta pagavamol’ici e il bollo sulla patente.Si contribuiva tutti,pur con qualche disparitàperché sul bilancio dei poveriil bollo sulla patente incidevapiù che su quello deiricchi. Ci hanno detto cheerano tasse ammazzacristiani.Il ripristino<strong>del</strong>l’icisulla primacasaporterebbealcunimiliardi,ma guaia parlaredi patrimoniale,dicono in tanti, o sela si fa bisogna evitare ditoccare patrimoni sotto ilmilione di euro, cioè sottoun qualcosa che un operaioqualsiasi non guadagneràmai in cinquant’anni di lavoro,e si pongono pure deilimiti di prelievo per i grossipatrimoni al cinque o seio otto per mille. Per far che?E torna in ballo il discorsosulle pensioni, non per razionalizzarlema per spremerle.Si ha paura di affrontarei problemi e si fanno i distinguo,non capendo che unacamomilla non cura la pol-di Giovanni Antonio <strong>La</strong>mpis*questi perderebbe infatti ildiritto a percepire l’assegnodi mantenimento e il dirittoad ereditare i beni <strong>del</strong>l’altroin caso di morte.Facciamo un esempio pratico,con personaggi e situazionifrutto ovviamente di purafantasia. Il matrimonio traGianni, insegnante in unascuola media, e Giulia, dirigentedi un’importante aziendainternazionale, è finito.Giulia ritiene che la responsabilità<strong>del</strong>la fine <strong>del</strong> rapportosia tutta di Gianni, che datempo la tradisce con una collegad’ufficio. In un casocome questo, cosa dovrà fareGiulia per ottenere che la separazionesia addebitata dalgiudice al marito Gianni? Innanzitutto,dovrà rivolgersi aun avvocato per la instaurazione<strong>del</strong> procedimento giudizialedi separazione. Il legaleredigerà un ricorso nelquale chiederà al Tribunale diaccertare che Gianni ha violatoi doveri nascenti dal matrimonio,primo fra tutti ildovere di fe<strong>del</strong>tà coniugale, eche dalla violazione di queidoveri è dipesa la crisi di coppiae la fine <strong>del</strong> legame. L’accusaandrà provata. Bisogneràdimostrare sia il fatto <strong>del</strong>tradimento che la sua incidenzanegativa (e decisiva) sull’unioneconiugale. Non basta.Bisognerà anche provareche il tradimento è giunto nellacoppia come un fulmine aciel sereno e che non è statoesso stesso espressione di unrapporto già compromessoper altre ragioni. Infatti la violazionedei doveri coniugali– tra cui l’obbligo di fe<strong>del</strong>tà– è ragione di addebito <strong>del</strong>laseparazione solo se sia statola causa determinante <strong>del</strong>lacrisi, non anche se si inseriscanel quadro di un rapportogià “saltato”. Tradire quandonon si ama più, nel quadroquindi di una unione coniugaleormai intollerabile e dolorosa,non costituisce infattiviolazione dei doveri coniugaliutile ai fini <strong>del</strong>l’addebitoma – è proprio così! – espressione<strong>del</strong> naturale diritto diciascuno di noi a perseguirela felicità creando un nuovoe più felice rapporto sentimentalerispetto a quello precedentee ormai finito.A ben guardare, nell’esempioappena illustrato il giudicesarà chiamato quindi a uncompito assai <strong>del</strong>icato: dovràaccertare non solo il tradimentodi Gianni ma soprattuttola sua incidenza determinantenella crisi <strong>del</strong> matrimonio.Se il tradimento hacausato la fine <strong>del</strong> rapporto laseparazione sarà senz’altroaddebitata a Gianni, con laconseguenza che questi,come già detto, ancorché economicamentedebole rispettoalla coniuge non otterràalcun assegno di mantenimentoné potrà ereditare ibeni di Giulia in caso di mortedi quest’ultima.*Avvocato in Guspinie Cagliarimonite, il cancro e neppurela demenza senile. Eppurec’è chi ha avuto il coraggiodi parlare di patrimoniale seriao di imposta straordinaria.Profumo ne ha ipotizzatouna da 400 miliardi eAmato una da 6<strong>20</strong> per ridurredi un quasi terzo il nostrodebito. Perché è quello, insiemealla stagnazione <strong>del</strong>l’economia,all’evasione,agli sprechi e alla corruzione,il nostroproblema.Stiamopagandointeressitre-quattrovoltesuperioria quellitedeschie giochiamocon le parole mentre,ci è stato ricordato, abbiamotitoli per altri <strong>20</strong>0 miliardi darinnovare entro aprile. Intantochi non vuole assumersiun pizzico di responsabilitàtorna a parlare di secessionee parlamento padano. Nonsappiamo se il cielo, magarinella figura di Mario Montie dei suoi ministri, ci aiuteràinviandoci un nuovo RobinHood, quello che toglieva airicchi per dare ai poveri. Ricchida responsabilizzare, magariportandoli con una sanalegge ad acquistare i btp chedi questo passo nessuna bancavorrà più. Infatti che sene fa un manager di unostipendio di milioni? <strong>La</strong>sciamoglicentomila all’anno,e il resto diamoglieloin titoli, come è statofatto, per esempio, neglianni ottanta, quando lacontingenza è stata pagatain buoni <strong>del</strong> tesoro a diecianni. Applichiamo questanorma a quanti superanoun certo reddito, titoli anzichésoldi, a cominciaredai nostri beneamati onorevoli,burocrati e amministratoripubblici e privati.Perché i milioni di remunerazioneai managersono milioni tolti ai lavoratorie agli investimenti.Noi popolino con l’acqua,per non parlare di cosemeno liquide, alla gola,siamo pronti a partecipare.Ma che l’esempio arrividall’alto e si ripari ai dannifatti in questi anni e inquelli ottanta, altrimentinon usciremo più da quellaroba meno liquida in cuici siamo cacciati. Se i nostriparlamentari avrannol’onestà di fare le troppecose necessarie, che Montiproporrà perseguendo ilsuo convincimento di unrinnovamento serio, nessunoironicamente scriveràpiù “basta fatti, vogliamopromesse” su un muroqualsiasi di una città qualsiasi.I SASSOLINI DI TZIU SARBADORICUPOLITICUS IMBROLLIONISE CIANCIARRONISDa diversi anniil Consiglio regionaleapprovail bilancio inserendoin entratarisorse incerte,ovverossia nonriscontrabilinella contabilitàche origina iltrasferimento.E’ il caso <strong>del</strong>le quote spettanti alla Sardegna riguardanti letasse incassate dallo Stato e non canalizzate alla tesoreriaregionale. Si tratta <strong>del</strong>la querelle conosciuta anche come“vertenza entrate” che, per scarsa autorevolezza <strong>del</strong>la politicasarda e <strong>del</strong>la prepotenza di quella nazionale, pur essendoun diritto costituzionale <strong>del</strong>la Sardegna, non ha maiprodotto concreti risultati. Ebbene, tziu Sarbadoricu, giàindignato per tante altre cose storte generate dalla politicafurbesca, ritiene necessario non sottacere la verità che stadietro l’andazzo: «S’imbrolliu est incumentzau cun sagiunta de Renato Soru, ca iscriat a s’incasciu cinquxentusmilionis di eurus de su Stadu, chenza chi su Stadu dd’essatiscritu in bessida, in su bilanciu sù. Apustis de Soru,Cappellacci at sighiu sa matessia cosa.»Non si dimentichi che lo Stato è debitore per alcuni milioniintroitati e non canalizzati alla Sardegna.« E intzàndus? chi funti depidus poita no ddus’anti iscritusin su contu patrimoniali coment’e creditus de sa Regioni?»Lo dica lei.«Poita aici unfrant su bilanciu de quattruxentus milioni dieurus e podint spendiri e spandiri comenti funti abituaus afairi! Bellus amministradoris, ah?»Veramente, con questo modo di far politica, non c’è limiteallo stupore!«Apustis de su sciacu mannu fatu a Roma cun bandierasde donnia tinta in rappresentantzia de Confindustria, partiduse sindacaus, in acotzu a Soru cumandanti de sa Vertenzaentrate, su guvernu hat frimau promissas po’ torraiis tassas a pagu a pagu, ma sa Serdegna s’accollàt is costusde is trasportus e de is servitzius sanitarius! In atrusfueddus: corrudus e apaliaus!»Pare che anche quest’anno il Consiglio regionale si apprestaad approvare la finanziaria prevedendo in entrata isoldi che lo Stato non ci ha dato e che, con la manovra distabilità decisa con la Bce, non ci darà mai.«Berus. Epuru Cappellacci e compagnia cantanti, continuanta nai faulas: ocannu puru pointi in bilanciu atrusquatruxentus milioni de eurus de burrumballa, puru iscienduca pigant in giru a issus e totu! Sa Finanziaria regionali,tra segadas detzidias cun sa lei de stabilidat nazionali etassas chi su Stadu non pagat, benit a mancai prus de unumiloni e sexentus mila eurus. Arràtz’e crescita chi eus afairi! In su Conzillu regionali funti certendu po’ i segadaschi depint detzidi in Finanziaria: timint poita funti segadasmannas chi a certas categorias ddas fainti spudai sudorie sanguni!»Già, questo può succedere perché il Consiglio regionalenon ha nessuna voglia di rinunciare ai tanti privilegi e alsistema di potere che si sono cuciti addosso.Piser<strong>La</strong> sezione di Villacidroricorda ai donatori cheSabato 3 dicembreeffettuerà i prelievial Poliambulatorio in Via G. Rossa N. 49

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