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marzo-aprile - Carte Bollate

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CASCINA BOLLATE – Un nuovo progetto e nuovi posti di lavoroDal 7° reparto ortaggi a km zeroper tutto il carcereAdicembre scorso è partito ilbando di assunzione per detenutidel 7° reparto destinatoal nuovo progetto di orticoltura;in pratica si tratta della creazione diuna nuova cooperativa, collegata a Cascina<strong>Bollate</strong>, che già da diversi anni sioccupa della produzione di fiori, piantee prodotti ortofrutticoli all’interno delcarcere.Come spesso succede con i nuovi progettidi lavoro che nascono all’internodel carcere, questo è uno start up: per ilprimo anno i lavoratori saranno assuntidall’amministrazione penitenziaria.Poi, una volta verificata la capacità distare sul mercato della neonata struttura,si creerà una nuova cooperativasociale che dovrà camminare sulleproprie gambe. Il progetto non ha immediatamenteriscosso pareri favorevolida parte dei detenuti perché lacostruzione delle strutture adibite allaproduzione orto-vivaistica prevedeva lasoppressione del tanto agognato campodi calcetto, ossia dell’unico spazio disponibileper le attività sportive all’ariaaperta. Ma ci siamo consolati pensandoche si sarebbero aperte nuove opportunitàoccupazionali.Le selezioni sono infatti terminate conl’assunzione di ben sette detenuti, dicui cinque con contratto full-time edue part-time (per permettere loro lafrequenza scolastica); una volta prontoil “cast”, i responsabili del progetto,Susanna Magistretti e Fausto Galli, chesegue i lavori e che ha già fatto un’esperienzasimile all’istituto penitenziariominorile Beccaria, hanno organizzatodegli incontri per illustrare il piano dilavoro, gli obiettivi da perseguire e letecniche di base. Praticamente si trattadi avviare una produzione di verduree degli ortaggi più richiesti, chesaranno poi destinati sia alla venditainterna all’istituto - detenuti, agenti dipolizia e operatori vari - sia a soddisfarel’eventuale richiesta di ristoratori e deiGAS (gruppi di acquisto solidale) dellazona.È prevista anche la partecipazione aqualche mercatino bio a Milano, adesempio quello di Slow Food, che si tieneuna volta al mese in Largo Marinaid’Italia.La partenza dei lavori si è avuta tra finedicembre e gli inizi di gennaio quando,nonostante le condizioni climatiche avverse,si è riusciti a vangare e dissodaretutto il terreno e a predisporre l’interaarea per la realizzazione dell’impiantodi irrigazione. Questa parte del lavoro siè rivelata abbastanza dura soprattuttoper la presenza di una gran quantità dimassi e di pietre che, una volta estratti,sono stati estremamente utili per la costruzionedi più di sessanta piccoli muria secco sulle zone più scoscese in mododa riportarle in piano e renderle adattealla coltivazione.A metà gennaio sono stati consegnatigli attrezzi da lavoro, otto bancali diconcime organico e tutto il materialeper costruire una bella serra fredda da240 metri quadri, la cui struttura è statarealizzata in pochi giorni.In attesa del completamento dell’impiantodi irrigazione, i detenuti del 7°sono finalmente usciti dal reparto esono andati nel vivaio di Cascina <strong>Bollate</strong>dove hanno iniziato la semina delleprime verdure, soprattutto insalate,che tra un mese verranno trasferite nellanuova serra. Appena inizierà la buonastagione le semine verranno fattedirettamente nella serra del 7° e tuttala terra a disposizione verrà coltivataa orto. Oltre alle verdure tradizionali,verranno prodotte anche alcune verduredal mondo: insalate, peperoncini,cucurbitacee (ovvero della famiglia dizucche, cetrioli, meloni) provenienti daIndia, Nord Africa, America Latina. Ègià iniziato il passa-parola tra giardinieridi Cascina <strong>Bollate</strong> e detenuti chechiederanno ad amici e parenti all’esterodi mandar loro i semi.Il messaggio che tutti i protagonisti delnuovo progetto vogliono far passare atutta la popolazione dell’istituto è chele verdure coltivate non subiscono alcuntrattamento chimico: si tratta di unprocesso di produzione assolutamentebiologico che, oltre a non inquinare,non altera in alcun modo i prodotti.Quindi, quando assaggerete le verduredell’orto, sarete sicuri della loro qualità,gusto e genuinità e soprattutto, graziealle minime spese di imballaggio e trasporto(altro che a chilometri zero), aun prezzo assolutamente competitivo.An t o n io D’An t o n io e Cl a u d io Cu r n i sCome si acquistano le verdure dell’ortoI detenuti di tutti i reparti possono, come al solito, fare una domandinaindirizzata a Cascina <strong>Bollate</strong>/Orto del 7° e le verdure verranno consegnatein reparto.Gli operatori del carcere (poliziotti, educatori e volontari) troverannouna volta alla settimana un banchetto con i prodotti dell’orto in AreaTrattamentale e potranno fare gli ordini e le prenotazioni. Per i loroacquisti, avranno una tessera prepagata da 20 € che potranno richiederealle serre o nel negozio di Cascina <strong>Bollate</strong> (dal 16 <strong>aprile</strong> apertomercoledì e venerdì dalle 14,30 alle 18 e sabato dalle 10 alle 13,30).carte<strong>Bollate</strong>23

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