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La cura delle relazioni in riferimento alle pratiche di vicinato - Mag

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vivevano vic<strong>in</strong>e, nello stesso quartiere <strong>di</strong> Mestre, si costituirono <strong>in</strong> associazione e siv<strong>in</strong>colarono <strong>in</strong> un patto: porre un limite <strong>alle</strong> guerre, alla violenza e al degrado sotto laporta <strong>di</strong> casa, con un’azione quoti<strong>di</strong>ana <strong>di</strong> “<strong>cura</strong>” dei rapporti e <strong>di</strong> attenzione neiconfronti della città e del proprio quartiere.<strong>La</strong> politica <strong>delle</strong> Vic<strong>in</strong>e <strong>di</strong> casa si collega alla storia italiana e <strong>in</strong>ternazionale degli anniNovanta. Gli eventi dei primi anni Novanta ponevano la necessità <strong>di</strong> una politica chefosse all’altezza <strong>delle</strong> gran<strong>di</strong> contrad<strong>di</strong>zioni e dei problemi <strong>di</strong> un mondo attraversato daguerre, conflitti, città <strong>di</strong>strutte e bombardate <strong>in</strong> <strong>di</strong>retta alla televisione, crolli <strong>di</strong>governi, nazionalismi, assass<strong>in</strong>i politici, eso<strong>di</strong> <strong>di</strong> massa, profughi che premevano <strong>alle</strong>frontiere dell’Occidente dopo la caduta del muro <strong>di</strong> Berl<strong>in</strong>o, crisi economiche, crisi <strong>di</strong>identità personali e collettive. In Italia lo scandalo <strong>delle</strong> tangenti, con cent<strong>in</strong>aia <strong>di</strong>arresti, suici<strong>di</strong> clamorosi, uom<strong>in</strong>i rispettabili che uscivano <strong>di</strong> casa ammanettati e sicoprivano il volto per la vergogna, omici<strong>di</strong> <strong>di</strong> mafia, attentati e <strong>in</strong>cen<strong>di</strong> dolosi <strong>in</strong> variecittà d’Italia, hanno fatto crollare la fiducia <strong>in</strong> uno Stato socialmente responsabile. Inquegli anni la politica dei partiti e s<strong>in</strong>dacati si rivelava più che mai <strong>in</strong>adeguata,<strong>in</strong>capace <strong>di</strong> cogliere il vivo dei problemi. Buoni sentimenti, ideali, valori universalicostituivano deboli argomenti <strong>di</strong> fronte <strong>alle</strong> oscure paure, le reazioni <strong>di</strong>fensive, icomportamenti violenti, esasperati, spaventati della gente. Città <strong>in</strong>tere <strong>in</strong> quegli anni<strong>in</strong>sorgevano contro le amm<strong>in</strong>istrazioni comunali e, per questo, erano accusate daimass me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> razzismo, egoismo, colpevolizzate, <strong>in</strong>vece <strong>di</strong> essere aiutate a ritrovaremisura, forme <strong>di</strong> autogoverno. <strong>La</strong> gente esprimeva una forte emotività, eraesasperata, accorreva <strong>in</strong> massa <strong>alle</strong> assemblee, gridava, si arrabbiava, non ascoltavaragioni. Molti giovani maschi, bisognosi <strong>di</strong> identità forti, ritrovavano l’antica ferocia e siimpegnavano <strong>in</strong> gare mortali, <strong>in</strong> prove <strong>di</strong> forza sempre più rischiose per la vita propriae altrui.<strong>La</strong> globalizzazione aveva mo<strong>di</strong>ficato il volto <strong>delle</strong> città: cambiamenti velocissimi,per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> punti <strong>di</strong> <strong>riferimento</strong> reali e simbolici, <strong>di</strong>sgregazione sociale. Nella nostracittà, come <strong>in</strong> molte altre città italiane, f<strong>in</strong> dai primi anni Novanta, giungono profughi,z<strong>in</strong>gari, albanesi, senegalesi, arrivano dall’Est le prime “badanti”. Sulle strade <strong>di</strong> nottegiovani prostitute contendono il posto a quelle professionalizzate locali.Dove una politica all’altezza <strong>di</strong> tali problemi? Certezze che solo pochi anni primasembravano solide si rivelano ormai ideologiche; con le ristrutturazioni aziendali eistituzionali <strong>in</strong> corso, quelli che sembravano <strong>di</strong>ritti sacrosanti, ottenuti dopo anni <strong>di</strong>lotte, si rivelarono dei privilegi. Divennero evidenti i limiti <strong>di</strong> <strong>in</strong>terventi sul territorio da8

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