13.07.2015 Views

La cura delle relazioni in riferimento alle pratiche di vicinato - Mag

La cura delle relazioni in riferimento alle pratiche di vicinato - Mag

La cura delle relazioni in riferimento alle pratiche di vicinato - Mag

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

semplici, ma carichi <strong>di</strong> significato, come guardarsi negli occhi, sorridersi e non averetroppa fretta <strong>di</strong> chiudere la porta o guardare da un’altra parte.Essere vic<strong>in</strong>e <strong>di</strong> casa significa parlare con le abitanti e gli abitanti del nostro quartieretutti i giorni, camm<strong>in</strong>are <strong>in</strong> mezzo alla gente, entrare nelle case e sedersi adascoltare, non pre<strong>di</strong>care.Madre Teresa <strong>di</strong> Calcutta sapeva che noi non possiamo fare gran<strong>di</strong> cose, ma solopiccole cose con grande impegno e attenzione. È la cont<strong>in</strong>uità <strong>di</strong> un impegno assunto<strong>in</strong> prima persona che conta veramente, non qualità straord<strong>in</strong>arie né potentiorganizzazioni. Conta la puntualità, impegnarsi a tenere accesa la luce e sempreaperto l’orizzonte.Bisogna nom<strong>in</strong>are la relazione che si unisce all’amore per la città, con la politica, che èla forma più alta dell’amore. <strong>La</strong> motivazione profonda che muove, ad esempio, lecooperative <strong>di</strong> tipo B è l’amore per il territorio, per l’armonia.Dibattitoa <strong>cura</strong> <strong>di</strong> Oriana FasoliPartecipante: Che esempi si possono fare <strong>di</strong> buon vic<strong>in</strong>ato, <strong>in</strong> città?Alessandra De Per<strong>in</strong>i: Ho trovato esempi sia nel passato, nella storia, come le“begh<strong>in</strong>e”, nel 1300, donne maestre laiche, che ogni città desiderava. Avevano casettevic<strong>in</strong>e, i begh<strong>in</strong>aggi sono ancora visitabili nei paesi del nord.<strong>La</strong> mamma <strong>di</strong> Santa Chiara faceva pellegr<strong>in</strong>aggi con le vic<strong>in</strong>e e poi sono entrate<strong>in</strong>sieme nel convento della storia.Come esempi <strong>di</strong> buone <strong>pratiche</strong> <strong>di</strong> vic<strong>in</strong>ato, a Mestre siamo state un esempio, anchememorabile, perché abbiamo affrontato la trasformazione della nostra città f<strong>in</strong> daglianni Novanta, con l’occasione della Guerra del Golfo. <strong>La</strong> situazione ci ha portati aragionare su cosa potessimo fare noi, oltre <strong>alle</strong> manifestazioni tra<strong>di</strong>zionali. Ci siamomessi all’opera perché per capire la guerra bisogna capire quanto male funzion<strong>in</strong>o irapporti vic<strong>in</strong>o a casa, per cui abbiamo <strong>in</strong>iziato a lavorare sia con gli immigrati, sia conaltre città per le giovani prostitute che avevano creato sommosse a Mestre,occupando una strada. Qui c’è stato un buon rapporto con le Istituzioni, con cuiabbiamo aiutato le ragazze a trovare ospitalità <strong>in</strong> case <strong>di</strong> vic<strong>in</strong>e e vic<strong>in</strong>i <strong>di</strong> casa come14

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!