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3 - Ilcalitrano.it

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Il CALITRANON. 3 n. s. - Novembre-Dicembre1996AUGURIELISABETTAElisabetta Bardi, di Certaldo, studentessadi arch<strong>it</strong>ettura presso l’Univers<strong>it</strong>à di Firenze,usufruendo di una borsa di studio “Erasmus”continuerà i suoi studi a Dublino in Irlandaper otto mesi.Animata da un genuino entusiasmo e daun grande desiderio di approfondire i suoistudi e le sue conoscenze culturali, la giovanestudentessa si è trasfer<strong>it</strong>a in quella bellissimanazione, lasciando nei suoi cari unsenso di tristezza per la lontananza.A Elisabetta, ai gen<strong>it</strong>ori Saverio e Grazia,ai fratelli Pierluigi ed Alessandro, a Francescoa Lei tanto caro, ai parenti tutti ed agliamici, giungano gli auguri più fervidi dellanostra redazione.FORTE È IL SUO AMOREPER NOI E LA FEDELTÀ DELSIGNORE DURA IN ETERNO.(Salmo 116)FIGLI DELLA PRIMAVERALa vigna che diede linfa al mio sangue sann<strong>it</strong>asfiora i miei sogni quando abbaiano i canial r<strong>it</strong>orno del padrone Ulisse.Siete figli della Primavera, voi contadini,fedeli custodi della civiltà agricola!Avete il coraggio di restaredove il pastore dorme col suo greggei bimbi nascono nello stradone delle canne.Noi esuli salpiamo per treni di frontieradove muore l’antico r<strong>it</strong>o l<strong>it</strong>urgicodella musica del canneto che ondeggiaal vento di aprile, al primo vag<strong>it</strong>o dei neonati.Lasciatemi tornare alla terra della mia infanziasorridere di nuovo all’arrivo della Primaveracantare tra i giunchi dell’Occh<strong>it</strong>o il mio primo amoredisperdere quest’esilio nell’utopia della storiabaciare ancora una volta il velo della Veronicaaccompagnare Cristo morto in processionela sacra notte di Venerdì santo.Odo ancora la nenia sann<strong>it</strong>adella giovane zingara che accanto alla cullaspergiura la fattura di una strega!Sotto l’incubo delle bombele grotte di tufo di Colle San Marcocontengono ancora il lamento delle donnele lacrime dei bimbi che piangono la guerra.Per me la tua bocca ha ancora il sapore di mielei tuoi capelli neri il profumo delle ginestrei sentieri sann<strong>it</strong>i cantano la favella d’amore.Tanelli Oraziodagli USAL’AQUILONECome il bambino che gioca nel pratosogna di volare lontano,insieme col suo aquilone colorato,nel cielo infin<strong>it</strong>o;così gli uomini dovrebbero iniziare a sognaredi volare lontano: verso un mondo nuovo,dove non esiste l’odio, la rabbia e il rancore,ma esiste solo l’amore.Dove saranno tutti uguali,impareranno ad amarsi per i valori reali.Dove non si ama o si odiauna persona per il suo colore,ma per ciò che ha dentro il suo cuore.Loredana1956/57 una g<strong>it</strong>a a piedi fino a Monticchio, da sinistra: Minichino Raffaele - De NoraBartolomeo - Errico Vincenzo - Melaccio Rodolfo - Rabasca Michele - accoccolati:Di Maio Michele e Caputo Antonio.Questa poesia di Irma Loredana Galgano di Cal<strong>it</strong>ri, ha consegu<strong>it</strong>oil 3° premio nella XVI° edizione del Premio Letterario Internazionale“PUGLIA VIVA” che è stato assegnato il 27.10.96 nella salaRosa del Palazzetto dell’Arte in Foggia. Auguri vivissimi.16

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