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2008 - Anno III N.2 - Fornoms.net

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Agosto <strong>2008</strong>MASSALaParOlaAL CITTADINOMassa è ripartitama resta il malcontentoMASSA - Sì all’armamento dei vigili urbani e allosmantellamento della tenda del lavoro: l'amministrazionedi Roberto Pucci comincia a dare un’ idea del percorsoche intende prendere per far ripartire Massa.Non è roba da poco visto che l'amministrazione Pucci è insella da pochi mesi e quindi ha bisogno di un po' di tempoancora per trasformare la città. In campagna elettorale ilsindaco Roberto Pucci ha elencato una serie di no: no alparcheggio sotterraneo, no alla privatizzazione dell'Evam,no a Massa Servizi ecc. ecc. ma si è dimenticato di direcome risolverà i problemi che da sempre investono questoterritorio.Quindi, per evitare che passino altri cinque anni tra quelloche si potrebbe e che si vorrebbe fare, c’è bisogno di unaconcreta partenza anche perché, all'interno dellamaggioranza, qualche mal di pancia inizia ad esserci.All'interno della sinistra Arcobaleno, per esempio, i Verdinon hanno apprezzato la scelta del sindaco di aver investitodi un assessorato la giovane Lina Coppa, iscritta ai Verdisoltanto un paio di mesi prima delle elezioni. Verdi insubbuglio, quindi, anche per le decisioni legate al Parcodelle Apuane.Tuttavia non sono solamente i Verdi ad avere problemi dirappresentanza.Qualche mal di pancia c'è pure tra le fila di Massa al Centroche in consiglio comunale si trova quasi sprovvista dirappresentanti se si fa eccezione del presidente del consiglioMarco Andreani.Scontenti anche alcuni militanti di Rifondazione Comunista,costretti ad accettare scelte che non riescono a riconoscere.La Parola al Cittadino 3Sempre più marcatoil solco tra Pd ei seguaci di PucciMASSA - “Il PD apuano continua a fare karakiri.Non sono bastati i risultati delle amministrative del13 e 14 aprile a dimostrare che la politica finoraportata avanti nella provincia di Massa Carrara,ha causato solo danni al partito e che sarebbe statoutile, invece, procedere subito ad una responsabilee serena verifica del voto per capire i motivi chehanno determinato la sconfitta del duo Rigoni-Neriche, soprattutto a Massa, erano i referenti principalidel Pd. A tre mesi dalle votazioni si continua ancoranella ricerca degli autori della debacle, soprattuttonel Comune capoluogo.Nelle sedi romane devonoessere stati presentati come responsabili RobertoPucci e Narciso Buffoni, promotori di liste autonome,al di fuori del Pd.Il primo è stato premiato ed è stato eletto sindacodi Massa per la terza volta; il secondo invece,soprattutto per le scelte degli elettori lunigianesi haavuto minor successo alla Provincia.E che a Roma i capri espiatori siano stati individuatinei "ribelli" Pucci e Buffoni, lo conferma il fatto cheAndrea Rigoni, ritenuto da molti come l'autore delladisfatta, è stato inserito nel consiglio nazionale delPd. Il deputato, ex Margherita, che per la secondavolta ha fallito l'impostazione delle campagneelettorali di Carrara e di Massa, invece di essereindotto dagli organi del partito nazionale, a dimettersidalla carica di segretario provinciale, è statopremiato con la sua chiamata nell'organismonazionale del Pd. Questa scelta ha finito perapprofondire ulteriormente il solco tra i fedeli diVeltroni e i dissidenti che in campo locale nonavevano condiviso l'egemonia Rigoni-Neri, che haportato il Comune capoluogo in una situazione distallo, lontana dalle attese della gente, preoccupataper la mancata soluzione di gravi problemi socioeconomici.Mentre sarebbe opportuno che il Pd siimpegnasse per superare gli annosi problemi, si stainvece arroccando su sterili polemiche, su rivalseche non servono a uscire dal tunnel della crisi.Evidentemente la sconfitta subita brucia ancora, mamantenere atteggiamenti incomprensibili potrebbeportate il Pd verso scissioni visto che non tuttiall'interno degli organismi comunali e provincialidel partito la pensano esattamente come il segretarioprovinciale Rigoni e come il segretario comunaleBrizzi. Allora sì che le ustioni potrebbero divenireincurabili e per il partito voluto da Veltronipotrebbero arrivare altre disfatte ancor piùbrucianti”.Giovanni Sillicani

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