2 La Parola al Cittadino SommarioAgosto <strong>2008</strong>Turismo in crisi. Tutta la nostra penisola neparla: maltempo, carovita, vacanze mordie fuggi. Per concludersi tutto nel fuocod’agosto, con milioni di vacanzieri sulleautostrade per guadagnarsi, sgomitando,un posticino in riva al mare o all’ombradelle vette alpine, a prezzi salatissimi. Anoi, ovviamente, interessa il turismo balneareperché la nostra montagna non ha nullada offrire, sotto il profilo turistico, s’intende.Perché, sotto altri aspetti, la nostra montagnainvece ha molte risorse. Risorse utili alprofitto di pochi, come sempre (acqua,marmo e affini), senza alcun ritorno intermini di benefici alle popolazioni residenti.Persino un’antenna per la telefonia mobileviene negata al popolo della montagna.Eppure, in città, le antenne sono spuntatenei parchi dalla sera alla mattina, in tempisorprendentemente celeri. A differenza dellanostra amata montagna dove, da anni e anni,quasi fosse una caccia al tesoro, si stacercando il sito idoneo dove posizionare unimpianto per la telefonia mobile. Chissà seè stato individuato. Erano state promessedue antenne, poi tre, poi di nuovo due… difatto nulla. E così oltre duemila personeresidenti, quando piove e tira un po’ di vento,continuano a restare isolate perchél’impianto fisso non regge più. E tuttoquesto accade nell’era della tecnologia edella comunicazione. Si parlava di turismo,appunto. Se la nostra montagna ècompletamente esclusa da questaopportunità, anche la marina è parecchioarretrata. E la prova l’abbiamo avutaquest’anno in occasione delle piogge digiugno: i clienti che avevano prenotato sonostati costretti a dire addio alla nostra cittàperché da noi, turismo è sinonimo dispiaggia: poca, appiccicosa, polverosa, matutto dipende da quella striscia di litoraleche si allarga e si restringe come unafisarmonica a seconda delle mareggiate edella volontà degli enti nel ributtare,periodicamente, soldi in mare. Non ci sonoalternative alla spiaggia: nei bagni nessunapiscina coperta, nessun punto ristoro alchiuso capace di accogliere i clienti in giornidi pioggia. E come dicono gli operatori: ilturismo a Marina di Massa è legato allecondizioni meteo. Stop.L’antico e abusato binomio mare - monticontinuare a passare di bocca in bocca,senza lasciare nulla di concreto: né sullacarta né tantomeno sul territorio.L'auspicio è che la nuova amministrazionesappia dare risposte a questi annosi problemi.Continuate a scriverci:afruzzetti@alice.itr.lazzini@email.itlaparola@omnicolor.bizsms 347 2464692fax 0585.812963Periodico Mensile d'Informazione proprietario Minerva Srl Sede Operativa via F. Crispi, 13 - 54100Massa - Tel 0585.811804 Fax 0585.812963 Direttore Responsabile: Angela Maria Fruzzetti - Direttore:Rossana Lazzini - Aut.Trib.: n° 383 del 23/06/2006L'abbonamentoContinua la campagna di sottoscrizionedell'abbonamento, con un piccolocontributo annuale, a copertura dellesole spese di spedizione, potrai semprecontare sulla tua copia. In questo modoinoltre potrai apportare il tuo sostegnoal periodico per la sua crescita. 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L. da VinciFotocopie Alberti P.zza LiberazioneGelateria Eugenio P.zza StazioneGelateria Haziel Piazza AranciLibreria La Scolastica Via G. PascoliOmnicolor Via CrispiParco dei Ciliegi Zona TribunaleParco della Rinchiostra Zona QuercioliPasticceria Fruzzetti Gall. da VinciSnow Bar Via G. PascoliMARINA di MASSABar Lagodellafiora Viale MatteiGelateria EugenioEdicola P.zza BettiCARRARAEdicola Loc. FabbricaEdicola P.zza FariniDott.sa Sara StrentaDott. Fabrizio CaldiAvv. Stefano BerettiAvv. Debora MatelliDott. Pier Paolo BertilorenziDott. Ermanno CervoneDott. Mario Alberto BuonocoreDott.ssa Rossella di MariaUmberto FruzzettiHanno collaboratoEleonora PrayerAlessio OrsingherCristina GualaFoto NizzaFoto DeliaFoto BinelliFoto PapucciEpochèSospensione di GiudizioIL FATTOA dieci anni dall'incidente la ragazza di Lecco in stato vegetativopermanente non ha ancora ottenuto la sospensionedell'alimentazione artificiale. Tuttavia si stanno ponendo lebasi per vedere riconosciuto il diritto di rifiuto delle cure ancheper i soggetti in stato di incoscienza.LA RIFLESSIONEGià in passato ci siamo trovati a riflettere sulla libertà. All’epocala nostra meditazione ci condusse a definirla come capacità dipensare, valutare e infine scegliere. In uno Stato che si possadefinire democratico, questa capacità di scelta è difesa dalleleggi. Impensabile sarebbe, infatti, uno Stato democratico dovei cittadini non fossero liberi nelle proprie opinioni. Ma se unapersona gravemente ammalata lascia una forma di testamentobiologico decidendo per l’eutanasia quando ancora ne ha pienafacoltà e lo Stato glielo vieta…. allora … in che paese viviamo?In uno stato antidemocratico… o in un paese dove vige l’assurdoparadosso in cui un individuo sia libero ma non autonomo?Impedire a un cittadino di esercitare la propria volontà su unaquestione così delicata che compromette persino la sua dignitàdi uomo è ingiusto e poco proficuo per lo Stato stesso. Ciòche distingue l’uomo dall’animale è proprio la sua capacità discegliere e di seguire il proprio percorso esistenziale che nonsia esclusivamente quello biologico. E allora, perché in puntodi morte dobbiamo impedire ad un uomo di morire da Uomo?La pietà è un sentimento che appartiene a tutti e che fa partedell’onore di dirsi uomo, è nel nome di questa pietà che potremotrovare le ragioni che ci uniscono. Da “Il diritto di morire” diUmberto Veronesi.
Agosto <strong>2008</strong>MASSALaParOlaAL CITTADINOMassa è ripartitama resta il malcontentoMASSA - Sì all’armamento dei vigili urbani e allosmantellamento della tenda del lavoro: l'amministrazionedi Roberto Pucci comincia a dare un’ idea del percorsoche intende prendere per far ripartire Massa.Non è roba da poco visto che l'amministrazione Pucci è insella da pochi mesi e quindi ha bisogno di un po' di tempoancora per trasformare la città. In campagna elettorale ilsindaco Roberto Pucci ha elencato una serie di no: no alparcheggio sotterraneo, no alla privatizzazione dell'Evam,no a Massa Servizi ecc. ecc. ma si è dimenticato di direcome risolverà i problemi che da sempre investono questoterritorio.Quindi, per evitare che passino altri cinque anni tra quelloche si potrebbe e che si vorrebbe fare, c’è bisogno di unaconcreta partenza anche perché, all'interno dellamaggioranza, qualche mal di pancia inizia ad esserci.All'interno della sinistra Arcobaleno, per esempio, i Verdinon hanno apprezzato la scelta del sindaco di aver investitodi un assessorato la giovane Lina Coppa, iscritta ai Verdisoltanto un paio di mesi prima delle elezioni. Verdi insubbuglio, quindi, anche per le decisioni legate al Parcodelle Apuane.Tuttavia non sono solamente i Verdi ad avere problemi dirappresentanza.Qualche mal di pancia c'è pure tra le fila di Massa al Centroche in consiglio comunale si trova quasi sprovvista dirappresentanti se si fa eccezione del presidente del consiglioMarco Andreani.Scontenti anche alcuni militanti di Rifondazione Comunista,costretti ad accettare scelte che non riescono a riconoscere.La Parola al Cittadino 3Sempre più marcatoil solco tra Pd ei seguaci di PucciMASSA - “Il PD apuano continua a fare karakiri.Non sono bastati i risultati delle amministrative del13 e 14 aprile a dimostrare che la politica finoraportata avanti nella provincia di Massa Carrara,ha causato solo danni al partito e che sarebbe statoutile, invece, procedere subito ad una responsabilee serena verifica del voto per capire i motivi chehanno determinato la sconfitta del duo Rigoni-Neriche, soprattutto a Massa, erano i referenti principalidel Pd. A tre mesi dalle votazioni si continua ancoranella ricerca degli autori della debacle, soprattuttonel Comune capoluogo.Nelle sedi romane devonoessere stati presentati come responsabili RobertoPucci e Narciso Buffoni, promotori di liste autonome,al di fuori del Pd.Il primo è stato premiato ed è stato eletto sindacodi Massa per la terza volta; il secondo invece,soprattutto per le scelte degli elettori lunigianesi haavuto minor successo alla Provincia.E che a Roma i capri espiatori siano stati individuatinei "ribelli" Pucci e Buffoni, lo conferma il fatto cheAndrea Rigoni, ritenuto da molti come l'autore delladisfatta, è stato inserito nel consiglio nazionale delPd. Il deputato, ex Margherita, che per la secondavolta ha fallito l'impostazione delle campagneelettorali di Carrara e di Massa, invece di essereindotto dagli organi del partito nazionale, a dimettersidalla carica di segretario provinciale, è statopremiato con la sua chiamata nell'organismonazionale del Pd. Questa scelta ha finito perapprofondire ulteriormente il solco tra i fedeli diVeltroni e i dissidenti che in campo locale nonavevano condiviso l'egemonia Rigoni-Neri, che haportato il Comune capoluogo in una situazione distallo, lontana dalle attese della gente, preoccupataper la mancata soluzione di gravi problemi socioeconomici.Mentre sarebbe opportuno che il Pd siimpegnasse per superare gli annosi problemi, si stainvece arroccando su sterili polemiche, su rivalseche non servono a uscire dal tunnel della crisi.Evidentemente la sconfitta subita brucia ancora, mamantenere atteggiamenti incomprensibili potrebbeportate il Pd verso scissioni visto che non tuttiall'interno degli organismi comunali e provincialidel partito la pensano esattamente come il segretarioprovinciale Rigoni e come il segretario comunaleBrizzi. Allora sì che le ustioni potrebbero divenireincurabili e per il partito voluto da Veltronipotrebbero arrivare altre disfatte ancor piùbrucianti”.Giovanni Sillicani