Come è nata e si è evoluta, nellaChiesa, l’istituzione <strong>del</strong> SinodoL’XI Assemblea Generale Ordinaria <strong>del</strong> Sinodo dei Vescovi, chiusa il 23ottobre, è stata una di quelle che più ha richiamato l’attenzione <strong>del</strong> pubblicoe dei media negli ultimi tempi, nella aspettativa di grandi novità per darenuovo impulso alla evangelizzazione. In vista di questa notorietà,molti si chiedono come si è formata questa istituzione chiamata“Sinodo” e quale la sua funzione nella Chiesa.In senso stretto, il vocabologreco synodos corrispondeal termine latino concilium,che significa “assemblea”.Nei primordi <strong>del</strong>la Chiesa,si utilizzava quasi indifferentementel’uno o l’altro per designare le riunioniecclesiastiche convocate per <strong>del</strong>iberaresu materie di fede, morale o disciplina.Con l’avanzare <strong>del</strong> tempo, concilioè passato a denominare soprattutto legrandi assemblee universali dei vescovi,generalmente presieduti dal Papa odai suoi rappresentanti (concili generalio ecumenici) e sinodo si è ristretto alleassemblee minori, a livello nazionale,regionale o diocesano, alle volte con lapartecipazione anche di sacerdoti e laici.Sinodi e concili dei primi secoliNel primo millennio <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>laChiesa, oltre a numerosi sinodi, si sonorealizzati sette concili universali, ilprimo dei quali è stato quello di Gerusalemme,verso l’anno 49, menzionatonegli Atti degli Apostoli (15, 1-29).Documenti confermano che, per lomeno dal secondo secolo <strong>del</strong>l’Era Cristiana,le Chiese locali realizzavano sinodi,riunendo i vescovi di una regioneper decidere determinate questioniJosé Messias Lins Brandãodottrinarie, canoniche e amministrative.Le loro decisioni erano valide solamenteall’interno <strong>del</strong>l’area coinvolta.Nel frattempo, alcuni sinodi hannoguadagnato una enorme importanza;essendo state le loro decisioni confermatee assunte dai concili ecumenicie dal Papa, sono diventati obbligatoriper tutta la Chiesa.In nessun’altra area <strong>del</strong>la Cristianitài sinodi sono stati tanto frequenticome nel nord Africa, la cui capitalereligiosa era Cartagine. I vescovi <strong>del</strong>laregione erano soliti riunirsi per lo menouna volta all’anno. Numerosi lorosinodi sono stati presieduti da santi famosi,come San Cipriano, che ne ha direttesei o sette, e Sant’Agostino.Uno dei principali obiettivi dei sinodirealizzati nel nord Africa, nei primicinque secoli, era quello di combatterele eresie. I donatisti, per esempio,causavano una tale inquietudine che ilsinodo <strong>del</strong> 404 ha chiesto l’intervento<strong>del</strong> potere civile per mettere fine alladiscordia.Una questione scottante: ilcanone <strong>del</strong>le Sacre ScrittureNei primi quattro secoli <strong>del</strong>la Chiesa,una questione scottante divideva leopinioni. Si trattava di sapere quali deicirca 200 libri considerati biblici a quest’epocafacevano parte realmente <strong>del</strong>leSacre Scritture. Alcuni erano accettaticome genuini da tutta la Chiesa.Altri erano controversi, accettati in alcuneregioni e rigettati in altre. Molti,infine, pur essendo abbastanza diffusi,contenevano storie immaginarie, favolee perfino eresie.Nel 374, il Papa San Damaso haconvocato un sinodo a Roma per decideresu questa materia, e ha chiamatoSan Geronimo a parteciparvi.Le decisioni di questo sinodo sonostate conservate nel Decretum Gelasiide recipiendis et non recipiendis libris,redatto nel secolo VI sulla base di documentidei secoli precedenti. Il catalogodei libri approvati da San Damasoè lo stesso adottato attualmentenella Bibbia cattolica. Egli ha pubblicatoanche il catalogo dei libri messial bando.Poco dopo, nel sinodo di Ippona(393), la Chiesa <strong>del</strong> Nord Africa, sottol’influsso di Sant’Agostino, ha adottatouna identica lista.Quasi un secolo dopo, il Papa SanGelasio I ha confermato definitivamenteil canone dei libri sacri.18 <strong>Salvami</strong> <strong>Regina</strong> · Novembre 2005
Altri sinodi famosiCi sono stati comunque altri sinodiche hanno segnato la storia <strong>del</strong>la Chiesa.Quello di Elvira, in Spagna, realizzatotra il 295 e il 306, ha cercato di regolarele relazioni tra cristiani e non cristiani.Tra le sue decisioni c’è il più antico dispositivocanonico conosciuto a proposito<strong>del</strong> celibato ecclesiastico, il quale determinavache gli uomini sposati che fosseroordinati vescovi, preti o diaconi, dovevanoimpegnarsi a vivere in stato dicontinenza perpetua, sotto pena di esseredeposti. Un’altra decisione di questosinodo, che si riferisce alle “verginiconsacrate a Dio”, mostra quanto giàera ampiamente praticata la vita religiosatra le cristiane di quell’epoca.Arles, nella Gallia, è stata sede di diversisinodi di grande rilevanza. Le decisioniadottate dal primo di questi, che siè realizzato nel 314, sono tra le più importantidei primi secoli <strong>del</strong>l’Era Cristiana,trattando di numerosi abusi che sistavano infiltrando nella vita <strong>del</strong>la Chiesa.Nel sinodo <strong>del</strong> 452 si è deciso che gliuomini sposati che desiderassero diventaresacerdoti avrebbero dovuto fare unapromessa di perpetua continenza.Anche il sinodo di Whitby, realizzatonel 664 in Britannia, ha segnato la Storia.È stato convocato per risolvere ilconflitto tra le pratiche introdotte tra glianglosassoni dai monaci venuti da Romae quelle dei monaci celti, di origine scozzesee irlandese, che seguivano vari costumidiversi da quelli dei romani. Allapresenza <strong>del</strong> re Oswy si è riunito il sinodo,con due vescovi rappresentanti <strong>del</strong>latradizione celtica ed altri due <strong>del</strong>la tradizioneromana. La decisione finale èstata presa dal re, il quale, riferendosi aSan Pietro, ha detto:” Non oso più contraddirei decreti di chi controlla le porte<strong>del</strong> Cielo, affinché egli non mi proibiscadi entrare”. In vista di questa risoluzione,la disciplina romana è stata adottatanon solo tra gli anglosassoni, ma è giuntaa prevalere anche tra i celti <strong>del</strong>la Scozia,<strong>del</strong>l’Irlanda e dei Paesi <strong>del</strong> Galles.L’attuale Sinodo dei Vescovi,istituzione permanenteAttualmente, il Sinodo dei Vescoviè una istituzione permanente <strong>del</strong>laSanta Chiesa, creato il 15 settembre1965 dal Papa Paolo VI attraversoil Motu Proprio Apostolica Sollicitudo.Il Codice di Diritto Canonico lodefinisce in forma precisa: “È l’assembleadei Vescovi che, scelti fra le diverseregioni <strong>del</strong> mondo, si riuniscono indeterminati tempi per promuovere lastretta unione tra il Romano Ponteficee i Vescovi, per aiutare con il loro consiglioil Romano Pontefice, nella preservazionee nella crescita <strong>del</strong>la fedee dei costumi, nella osservanza e nelconsolidamento <strong>del</strong>la disciplina ecclesiasticaed ancora per esaminare questioniche si riferiscono alla azione <strong>del</strong>laChiesa nel mondo” (c.342).Il Sinodo dei Vescovi non fa partené dipende dalla Curia Romana.È soggetto direttamente all’autorità<strong>del</strong> Papa, al quale compete convocarloquando giudica opportuno, stabilirei temi da essere trattati, confermarel’elezione dei Vescovi che vi partecipano,presiederlo personalmente o attraversoun suo rappresentante.L’importante incarico dicollaborare con il PapaIl Sinodo dei Vescovi non ha potere<strong>del</strong>iberativo, cioè, non gli compete stabilirenorme o emettere decreti, ma disimpegnal’importante funzione di collaborarecon il Sommo Pontefice nelledecisioni che devono essere prese dacostui in gravi questioni attinenti la vita<strong>del</strong>la Chiesa.Così, la prima Assemblea Generale,realizzata nel 1967, ha presentato alSanto Padre preziosi sussidi sulla “preservazionee il rafforzamento <strong>del</strong>la Fedecattolica, la sua integrità, la sua forza,il suo sviluppo e la sua coerenzadottrinale e storica”.Nella quinta Assemblea, riunita suconvocazione di Giovanni Paolo II nel1980, il tema centrale è stato la famigliacristiana. In essa si è cercato di riaffermaregli insegnamenti cattolici a proposito<strong>del</strong>la indissolubilità <strong>del</strong> matrimonioe il contenuto <strong>del</strong>la enciclica “Humanaevitae”. Due dei suoi risultati sonostati la pubblicazione <strong>del</strong>la “Letteradei Diritti <strong>del</strong>la Famiglia” e l’EsortazioneApostolica Familiaris Consortio.Si è rivestita anche di particolareimportanza la settima Assemblea, <strong>del</strong>1987, che ha trattato il tema “La vocazionee la missione dei laici nella Chiesae nel mondo”. Gli studi effettuati in questaAssemblea sono stati utilizzati per laredazione <strong>del</strong>la Esortazione ApostolicaPost-Sinodale Christifi<strong>del</strong>es laici nellaquale il Papa Giovanni Paolo II ha tracciatole linee essenziali per la evangelizzazioneall’inizio <strong>del</strong> 3º millennio. ²I quattro Padri <strong>del</strong>la Chiesa d’Occidente (Museo <strong>del</strong> Louvre, Parigi)Sergio HollmannNovembre 2005 · <strong>Salvami</strong> <strong>Regina</strong> 19