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GALEAZZI Giancarlo, I MARCHIGIANI NELLA COSTITUENTE

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apporti tra Stato e Chiesa, ma più in generale come mentalità nei confronti dellapolitica; in ogni caso, quello della laicità è un motivo sottinteso più che un criterioesplicito. Si potrebbe al riguardo ripetere quanto è stato detto per il testo dellaCostituzione, dove non c’è la parola “laicità”, eppure la laicità rappresenta quello chesi può considerare (come ha precisato la Corte Costituzionale) il principio ispiratoredell’intera Costituzione. Potremmo pure dire che, della laicità, si fa un uso“metodologico” e non “ideologico”, nel senso che la laicità era considerata come lacondizione del confronto: proprio questo ha permesso ad esponenti di tradizionipolitiche diverse di lavorare insieme per un progetto comune.In tale ottica appaiono emblematiche tre figure che, espressioni di differenti culturepolitiche (quella democristiana e quella repubblicana o, se si vuole, quella “cattolica”e quella “laica”), si sono distinte per il loro contributo, che è stato significativo sulpiano umano, umanistico e umanizzante. Infatti, il democristiano Tupini e irepubblicani Conti e Zuccarini furono degli autentici protagonisti dei lavori dellaCostituente: per gli incarichi ricoperti (a livello di presidenze e vicepresidenze), per icontributi teorici (le ipotesi costituzionali elaborate), per gli interventi operati su temisignificativi (e tornati oggi di attualità): ruoli, idee e posizioni che -è importantesottolinearlo- riscossero apprezzamento per le capacità di mediazione, di proposta edi realismo che esprimevano. Se fu particolarmente evidente per le tre maggiorifigure (Tupini, Conti e Zuccarini), questo è pur presente anche negli altrimarchigiani: per tutti vale l’affermazione che quanto fu fatto in Costituente, fu fattocon il condiviso obiettivo di perseguire il bene comune nel rispetto delle specificheconvinzioni di ciascuno, per cui si può ben dire che, in quella occasione, si realizzòun fecondo incontro tra coerenza e condivisione.ConclusionePer tutto questo ritengo che sarebbe di qualche utilità far conoscere maggiormentecoloro che parteciparono all’Assemblea Costituente non solo sul piano del lorocontributo diretto o indiretto alla Costituzione, ma anche sul piano delle loro11

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