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Anni alla vita e la vita agli anni - presentata una nuova versione ...

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1/2008<br />

La Comunità Europea offre molte opportunità<br />

di studio e scambi culturali ai figli degli italiani<br />

Programmi del<strong>la</strong> U.E.<br />

per studiare all’estero<br />

Per gli studenti che desiderano compiere <strong>una</strong> parte dei propri studi all’estero,<br />

diverse sono le possibilità.<br />

Per quanto riguarda l’Unione europea, due sono i nuovi programmi, che racchiudono<br />

tutti i precedenti: Socrates e Leonardo.<br />

Socrates finanzia lo scambio di insegnanti e studenti fra le scuole e le università<br />

europee. Gli studenti universitari, dal secondo anno in poi, possono<br />

frequentare corsi all’estero, con <strong>la</strong> possibilità, poi, di vedersi riconosciuti gli<br />

esami sostenuti. Il trasferimento può essere automatico, mediante l’applicazione<br />

dell’Ects (European Credit Transfer Scheme), oppure concordato<br />

prima del<strong>la</strong> partenza con i singoli docenti. Per rendere possibile tutto questo,<br />

il programma dà diritto all’esonero dal pagamento delle tasse universitarie<br />

dell’ateneo ospite e a un contributo per le spese supplementari. E’ consigliabile<br />

iniziare a muoversi con un anno di anticipo. Il modo migliore per ottenere<br />

le informazioni necessarie, è quello di rivolgersi <strong>agli</strong> appositi uffici istituiti<br />

presso tutte le università. La modulistica necessaria, è disponibile sia presso i<br />

suddetti uffici, sia presso:<br />

•<br />

•<br />

Agensia Nazionale Sócrates - Sra. Encarnación Herrero Herrero Ministero<br />

Educazione e Cultura - Paseo del Prado, 28 - 8º piano 28014<br />

Madrid Tel: 91 506.56.85 - Fax: 91 506.56.89<br />

E-mail: a.socrates@educ.mec.es - www.mec.es/sgci/socrates<br />

Agensia Nazionale Erasmus, Vicesegretariato Generale del Consiglio<br />

delle Università - Sra. Teresa Díez Iturrioz - Città Universitaria s/n<br />

28040 Madrid - Tel: 91 453.98.42 - Fax: 91 453.98.85<br />

E-mail: mariateresa.diez@cuniv.mec.es<br />

Informazioni si possono inoltre ricevere per posta, richiedendole al numero<br />

verde attivato d<strong>al<strong>la</strong></strong> Commissione europea (1678-76166), oppure consultando<br />

il sito Internet http://europa.eu.int/comm/education/socrates/erasmus/<br />

home.html. Leonardo è, invece, il programma che l’Unione europea ha attivato<br />

sul fronte del<strong>la</strong> formazione professionale. Fra i suoi obiettivi vi sono il ri<strong>la</strong>ncio<br />

del<strong>la</strong> formazione professionale, <strong>la</strong> garanzia dell’accesso a quest’ultima,<br />

senza alcun tipo di discriminazione, per tutti i cittadini dell’Unione, nonché <strong>la</strong><br />

promozione del<strong>la</strong> cooperazione transnazionale in tali settori.<br />

Il programma, prevede il finanziamento di progetti volti al potenziamento<br />

del<strong>la</strong> formazione e allo scambio di studenti e giovani <strong>la</strong>voratori, che possono<br />

effettuare il tirocinio aziendale in paesi stranieri.<br />

La Comunità Europea offre diverse<br />

opportunità ai <strong>la</strong>voratori italiani<br />

all’estero ed ai loro figli, non solo<br />

come normative internazionali, ma<br />

anche come previsto nel<strong>la</strong> direttiva<br />

76/CEE, il cui scopo è quello di<br />

facilitare l’adeguamento professionale<br />

degli italiani che si trovano nei<br />

Paesi comunitari. Questo vale tanto<br />

per le esigenze di riqualificazione<br />

e come sostegno del <strong>la</strong>voro e del<strong>la</strong><br />

micro-imprenditorialità, quanto per<br />

stimo<strong>la</strong>re l’integrazione dei nostri<br />

connazionali nei sistemi formativi<br />

dei Paesi esteri in cui vivono. I re<strong>la</strong>tivi<br />

finanziamenti - spiega Susanna<br />

D’Alessandro di GRTV - sono messi<br />

a disposizione dall’Unione Europea,<br />

insieme ad un cofinanziamento<br />

dello Stato italiano, che ne delinea<br />

gli obiettivi e definisce i criteri e le<br />

procedure per accedervi. Le azioni<br />

formative sono rivolte sia ai figli dei<br />

<strong>la</strong>voratori migranti, sia ai migranti,<br />

giovani ed adulti, aventi l’esigenza<br />

di qualificare e riconvertire <strong>la</strong> propria<br />

professionalità, in re<strong>la</strong>zione<br />

alle nuove esigenze del mercato del<br />

<strong>la</strong>voro, nei diversi paesi dell’Unione<br />

Europea. Considerata <strong>la</strong> rilevanza<br />

del problema dell’inserimento e del<br />

successo sco<strong>la</strong>stico dei figli dei <strong>la</strong>voratori<br />

migranti e delle priorità da<br />

assegnare a questi interventi formativi,<br />

in modo da raggiungere risultati<br />

significativi su un terreno di grande<br />

rilievo sociale, è sembrato più opportuno<br />

considerare quali destinatari<br />

non soltanto i giovani nell’età del<strong>la</strong><br />

scuo<strong>la</strong> dell’obbligo, ma anche le loro<br />

famiglie. E’, infatti, evidente che l’inserimento<br />

ed il successo sco<strong>la</strong>stico<br />

dei figli sono in diretto rapporto con<br />

il grado e le modalità d’integrazione<br />

culturale e sociale delle famiglie nel<br />

loro complesso, i livelli di sco<strong>la</strong>rità<br />

dei genitori, i loro atteggiamenti ed<br />

aspettative rispetto all’istruzione<br />

ed <strong>al<strong>la</strong></strong> formazione dei figli. Da qui<br />

scaturiscono naturalmente miglioramenti<br />

delle condizioni sociali nonché<br />

nuove opportunità professionali<br />

anche per le successive generazioni.<br />

Un altro aspetto importante è il<br />

raggiungimento del<strong>la</strong> migliore integrazione<br />

degli Enti di formazione<br />

italiani operanti all’estero a favore<br />

dei <strong>la</strong>voratori migranti e dei loro figli<br />

con i sistemi dell’istruzione e del<strong>la</strong><br />

formazione professionale dei Paesi<br />

ospitanti. A tal proposito è opportuno<br />

realizzare, come peraltro previsto dal<br />

Programma Operativo dell’Unione<br />

Europea, che le attività formative<br />

siano caratterizzate ed indirizzate a<br />

sperimentare approcci che possano<br />

aumentare l’efficacia delle azioni<br />

formative, in un contesto economico<br />

e sociale in mutamento. I criteri<br />

di innovatività previsti fanno riferimento<br />

all’uso di metodologie, di<br />

modalità d’erogazione, di tecnologie<br />

di natura innovativa, ovvero fanno<br />

Silhouette Lift: <strong>una</strong> grande novità in Chirurgia<br />

P<strong>la</strong>stica ed Estetica.<br />

Il “Silhouette Lift” è <strong>una</strong> tecnica chirurgica mini-invasiva per il ringiovanimento cervico-facciale.<br />

Questa tecnica si realizza mediante l’utilizzo di speciali fili chiamati Suture Silhouette, caratterizzate<br />

da partico<strong>la</strong>ri coni riassorbibili in acido poli-<strong>la</strong>ttico, disegnate e realizzate da un bio ingegnere californiano<br />

e introdotte nel mondo del<strong>la</strong> Chirurgia P<strong>la</strong>stica.<br />

La presenza di coni favorisce <strong>una</strong> forte e stabile trazione dei tessuti permettendo di conseguire un<br />

aspetto più giovane e ri<strong>la</strong>ssato, sollevando i tessuti del terzo medio del viso.<br />

Questa tecnica non può sostituire il lifting c<strong>la</strong>ssico, ma rappresenta un procedimento chirurgico nuovo<br />

e minimamente invasivo in cui non residuano cicatrici visibili, indicato per pazienti con moderato<br />

ri<strong>la</strong>ssamento cutaneo.<br />

L’operazione si effettua in anestesia locale o con b<strong>la</strong>nda sedazione e dura 45 minuti circa.<br />

Recentemente l’utilizzo di tali suture è stato esteso al lifting del sopracciglio, del collo e del gluteo.<br />

In partico<strong>la</strong>re l’utilizzo delle Suture Silhouette per <strong>la</strong> gluteo-p<strong>la</strong>stica rappresenta <strong>una</strong> valida alternativa<br />

ad altre tecniche come l’impianto di grasso o l’utilizzo di protesi.<br />

Il recupero post-operatorio è molto rapido, il dolore spesso assente e solitamente le complicanze rare.<br />

Non è solo il mondo dell’estetica che beneficia di questa innovativa sutura, ma anche il vasto campo del<strong>la</strong> Chirurgia Ricostruttiva: sta riscuotendo un notevole interesse<br />

l’uso delle Suture Silhouette per <strong>la</strong> simmetrizzazione del viso nelle paralisi del nervo facciale. L’Università di Udine nel reparto di Chirurgia P<strong>la</strong>stica è stata <strong>la</strong> prima in<br />

Europa ad utilizzare questo sistema per le paralisi del viso, seguita poi da Padova, Siena e molti altri centri.<br />

All’estero ora anche il più grande ospedale di Parigi, Petie-Salpetriere, ha inserito questa metodica nelle procedure standard per il recupero di queste patologie.<br />

La Spagna e l’Italia sono stati i primi paesi dopo gli USA ad utilizzare e divulgare l’uso delle Suture Silhouette, in quanto il dr. Franco Perego di Monza ed il sottoscritto,<br />

dr. Roberto Pizzamiglio in Marbel<strong>la</strong>, per <strong>anni</strong> abbiamo col<strong>la</strong>borato con il dr. Nicanor Isse di Newport Beach, California, che è il chirurgo che ha ottimizzato l’uso<br />

di queste suture in chirurgia estetica.<br />

Il ridotto traumatismo, <strong>la</strong> rapida guarigione dei pazienti e gli ottimi risultati ottenibili, fanno del Silhouette Lift il protagonista nelle innovazioni in Chirurgia P<strong>la</strong>stica ed<br />

Estetica.<br />

Dr. Roberto Pizzamiglio<br />

Molding Clinic – Marbel<strong>la</strong><br />

roberto@pizzamiglio.org<br />

Pag. 7<br />

riferimento a nuovi settori produttivi<br />

e a nuove tecnologie. Inoltre l’innovatività<br />

delle azioni può riguardare<br />

l’attivazione di col<strong>la</strong>borazioni e partnership<br />

transnazionali, allo scopo di<br />

promuovere <strong>la</strong> diffusione di modelli<br />

formativi di successo, originati e<br />

sperimentati in contesti diversi. I progetti<br />

di formazione possono essere<br />

presentati da Enti di formazione, da<br />

Istituzioni educative e associazioni<br />

culturali operanti in favore degli italiani<br />

emigranti nei Paesi dell’Unione<br />

Europea, da organismi e strutture<br />

di orientamento; è necessario però<br />

che gli stessi abbiano disponibilità<br />

di proprie sedi operative ovvero di<br />

collegamenti con strutture formative<br />

nei Paesi ove intendono realizzare le<br />

attività formative. Successivamente<br />

<strong>al<strong>la</strong></strong> selezione dei progetti, l’esito<br />

viene tempestivamente comunicato<br />

al Ministero degli Affari Esteri, alle<br />

Ambasciate e <strong>agli</strong> uffici Conso<strong>la</strong>ri<br />

italiani interessati. Sarà poi compito<br />

dell’Ente vincitore promuovere attraverso<br />

strumenti di divulgazione e<br />

comunicazione le caratteristiche del<br />

progetto, le modalità di accesso per i<br />

partecipanti, i tempi di realizzazione<br />

(di solito <strong>la</strong> durata è annuale), le tipologie<br />

di intervento. I progetti vengono<br />

realizzati nei Paesi dell’Unione<br />

Europea indicati in fase di presentazione<br />

con molte opportunità di<br />

collegamenti culturali e partenariati<br />

italiani, in modo da consentire <strong>la</strong><br />

fruizione delle attività di formazione<br />

anche <strong>agli</strong> italiani per i quali sarebbe<br />

difficile accedere nell’ambito dei sistemi<br />

di formazione locale.<br />

Luca Del<strong>la</strong> Valle

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