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20 anni di minimo
Nel nostro territorio c’è un cuore di creatività
e di idee che batte forte, e il suo
battito dopo 20 anni è sempre più forte
ed insistente.
Questo cuore è il Laboratorio Minimo
Teatro. Facciamo una chiacchierata con
il suo presidente, Roberto Paoletti.
20 anni di attività nel territorio, per
il territorio: roberto parlaci del rapporto
del minimo con il Piceno. Come
tante esperienze, anche questa è
nata come esperienza di gioco e aggregazione,
all'interno di un gruppo parrocchiale
con giovani dai 14 ai 21 anni
Da un certo punto in poi l'Associazione
è stata sempre vista al "servizio" del territorio
e dei suoi cittadini; dei veri e propri
volontari al servizio dello sviluppo
culturale e sociale del territorio. Quello
che era stato un percorso formativo
fatto su noi stessi DOvEvA essere messo
a disposizione per altri giovani.
Quali sono stati gli eventi che hanno
segnato questo bel compleanno? Per
il nostro compleanno tanti gli appuntamenti,
tutti "pensati" per confermare
la nostra attività di produzione teatrale
da una parte e di "formazione artistica"
dall'altra.
Tanti gli stage e i workshop con artisti
come Leo Muscato, Mirko Feliziani, Debora
Mancini, Stefano Artissunch, Mariangela
Pespani, Eugenio Ravo fino a
Pier Giorgio Cinì, favorendo gli artisti
legati al territorio e riportando le loro
conoscenze professionali a favore delle
nuove generazioni. Poi il culmine è stata
la nuova produzione Hedda Gabler
in sinergia con il regista del Teatro Cast
Alessandro Marinelli.
spettAcolo
dI clAudIo sIepI
Poi avete portato Hedda gabler al
ventidio per finanziare uno stage
per i giovani ascolani. Parlacene. Si
al ventidio un'altra sfida vinta. Mettere
a disposizione l'arte per la cultura del
dare. Una sfida, vissuta insieme ad altri
movimenti del territorio, che ha trasformato
il ricavato dell'incasso in uno stage
di teatro interculturale per i giovani
della nostra città: a settembre ci sarà lo
stage per un gruppo di circa 25 giovani
provenienti da diverse culture e residenti
nel nostro territorio. Lo strumento
dell'arte per la cultura dell'integrazione.
Sarà magico!
altre novità, sono sicuro, dalla sede
di S. Pietro in Castello. Cosa troveremo
lì? Per San Pietro in Castello prima
di tutto il tentativo di ridonare un
monumento alla città. Con la Fondazione
Carisap il fondo stanziato è servito
per una prima parte dei lavori che
ci consente l'utilizzo della chiesa, ma
c'è ancora da fare per la parte dell'altare.
La diocesi e la parrocchia di San
Pietro Martire ci hanno dato il compito
di far rivivere la chiesa come location
per l'aggregazione giovanile attraverso
la formazione artistica. Sarà un vero e
proprio Laboratorio di Educazione permanente,
attraverso lo strumento della
creatività che vedrà operare insieme
i soggetti quotidianamente coinvolti a
rispondere all'emergenza educativa.
Come sarà il minimo fra 20 anni? Come
lo immagini? Fra 20 anni? Sempre
al servizio della città e con un chiodo
fisso: solo con cittadini con maggior
cultura si potrà avere una città più bella
e più buona per tutti!
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StuDi FotograFiCi