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Tecnologie Alimentari 1 2016

Tecnologie Alimentari da oltre 20 anni è una testata di riferimento per manager, tecnologi dell’industria alimentare ed imprenditori che operano nel settore.

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POSTEITALIANESPA•SPED.INABB.POSTALE•70%•LO/MI•COSTOCOPIA€8,00<br />

Il mercato degli ingredienti<br />

per formaggi<br />

RIVISTA DELLE<br />

L’UE valorizza i prodotti<br />

di qualità<br />

Prodotti funzionali<br />

a base di proteine<br />

SISTEMI PER PRODURRE<br />

ANNOXXVII N.1 GENNAIO/FEBBRAIO <strong>2016</strong><br />

alimentiamo<br />

la vostra<br />

salute<br />

20-22 MARZO <strong>2016</strong><br />

FIERA DI PADOVA


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Con nucleo in Silicone/FPM<br />

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elasticità superiore, atossicità<br />

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da corda 1,78 a 25.4 mm<br />

secondo le norme AS/BS<br />

(1,78 / 2,62 / 3,53 / 5,34 / 7)<br />

e metrici (esempio Øi1700x8)<br />

GMFluorcarbonsrl<br />

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MADE IN ITALY


sommario<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 GENNAIO/FEBBRAIO <strong>2016</strong><br />

02<br />

4 In copertina<br />

Ingredienti “naturalmente free” a base di leguminose<br />

ABS Food, specializzata nella commercializzazione di prodotti NON OGM e “gluten<br />

free”, ha ulteriormente ampliato la sua gamma con altri ingredienti “allergen free”,<br />

che rappresentano la base per una vita sana.<br />

44 Prodotti funzionali a base di proteine<br />

Un elevato apporto proteico può contribuire a ridurre la perdita di massa<br />

muscolare nei sempre più numerosi ultracinquantenni. Cresce così l’offerta<br />

di prodotti funzionali arricchiti di proteine, anche grazie a innovativi<br />

processi non termici che consentono di estrarre e ottimizzare questi nutrienti<br />

mantenendone inalterate le proprietà.<br />

48 Una strategia di crescita orientata alla soddisfazione<br />

del mercato<br />

Pavan Group ha rafforzato la sua leadership mediante l’ottimizzazione<br />

dell’organizzazione, la diversificazione delle tecnologie produttive e una presenza<br />

sempre più rilevante sui mercati internazionali.<br />

60 Test di consistenza del cibo: parte integrante del controllo<br />

qualità<br />

Le elevate esigenze in termini di qualità rappresentano per TesT una sfida<br />

quotidiana a pianificazioni ragionate, esecuzioni professionali e formazione<br />

continua. Per essere sempre un passo avanti.<br />

64 Una visione sempre più ampia<br />

Il ruolo dei sistemi di visione industriale è cresciuto notevolmente negli ultimi anni,<br />

soprattutto nelle applicazioni di identificazione e tracciatura lungo le linee<br />

di confezionamento. Forte del suo know how nei software per l’acquisizione<br />

e l’elaborazione delle immagini, oltre che della sua struttura internazionale, Cognex<br />

propone una gamma sempre più ampia che consente di soddisfare ogni singola<br />

necessità.<br />

IN COPERTINA<br />

Ingredienti “naturalmente free” a base di leguminose 4<br />

EDITORIALI<br />

Industria alimentare: record dell’export e una nuova sfida (F. Goi) 9<br />

Combattere la fame nel mondo con una chip card (F. Bray) 11<br />

ATTUALITÀ<br />

Imballaggi interattivi e ristorazione on line (Explorer) 12<br />

Asse Parma-Colonia per le fiere della meccanica alimentare 16<br />

News attualità 18<br />

APPUNTAMENTI<br />

L’evoluzione digitale nell’industria della carne 26<br />

GLOBAL WATCH<br />

Alghe marine: un attore proteico per integratori e alimenti funzionali 32<br />

INGREDIENTI<br />

Ingredienti per formaggi: un mercato anticiclico che non subisce<br />

rallentamenti (G. Tamburini) 34<br />

SICUREZZA<br />

A tutela dei prodotti tipici europei (L. Leali) 40<br />

pag. 44<br />

pag. 60<br />

pag. 4<br />

pag. 48<br />

pag. 64<br />

SCIENZA&TECNOLOGIA<br />

Prodotti funzionali a base di proteine (F. Bray) 44<br />

IMPIANTI<br />

Una strategia di crescita orientata alla soddisfazione del mercato 48<br />

News impianti 51<br />

Moderno sistema per vuoto centralizzato (U. Merkle) 52<br />

News componenti 54<br />

INFORMATION TECHNOLOGY<br />

Data center modulare ad alta efficienza energetica 56<br />

AUTOMAZIONE E STRUMENTAZIONE<br />

Test di consistenza del cibo: parte integrante del controllo qualità 60<br />

News automazione e strumentazione 63<br />

Una visione sempre più ampia (A. Bignami) 64<br />

PACKAGING<br />

Confezionatrici flow pack ad alte prestazioni 68<br />

News packaging 71<br />

RUBRICHE<br />

Elenco inserzionisti 72


L’armonia del Gruppo con l’autonomia del singolo.<br />

È nato un Gruppo che unisce aziende caratterizzate dall’esperienza di lungo corso nella produzione e distribuzione di aromi,<br />

di estratti aromatici e di coloranti per l’industria alimentare, delle bevande e farmaceutica. Una realtà che riesce a offrire soluzioni<br />

rapide e su misura, in grado di coprire differenti settori di mercato e di soddisfare le esigenze sia della piccola che della<br />

grande industria. AromataGroup, la forza di un Gruppo che poggia sull’autonomia e sulla flessibilità delle unità operative locali...<br />

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ABS Food<br />

in copertina<br />

ABS Food, specializzata<br />

nella commercializzazione<br />

di prodotti NON OGM<br />

e “gluten free”,<br />

ha ulteriormente ampliato<br />

la sua gamma con altri<br />

ingredienti “allergen<br />

free”, che rappresentano<br />

la base per una vita sana.<br />

INGREDIENTI “NATURALMENTE FREE”<br />

A BASE DI LEGUMINOSE<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

04<br />

Dalla sua fondazione, ABS Food si è trasformata nel tempo,<br />

adattandosi ai cambiamenti di mercato e strutturandosi per<br />

diventare un’azienda di riferimento nel settore del Food.<br />

Nell’ultimo decennio il mercato degli ingredienti alimentari<br />

in Italia, ed in Europa, è cambiato molto: l’attenzione alla<br />

salute ed il rispetto dell’ambiente hanno dato una nuova<br />

spinta ai prodotti salutistici, nutraceutici e a quelli biologici.<br />

Già il filosofo Feuerbach asseriva: “Noi siamo quello che<br />

mangiamo” e, proprio grazie alla crescente sensibilità dei<br />

consumatori, i prodotti naturali e biologici stanno vivendo<br />

un periodo di forte crescita. Ormai l’alimentazione nel mondo<br />

occidentale non viene più intesa come fonte di cibo<br />

necessario per la sopravvivenza, ma piuttosto come base<br />

per una vita sana, dando inizio a una vera e propria etica<br />

comportamentale.<br />

Quando nel 1995 la scommessa su prodotti naturali e in<br />

particolare sulle lecitine NON OGM sembrava un azzardo,<br />

Christian Axel Skulte, proprietario dell’ABS Food, ha voluto<br />

rischiare puntando su prodotti non geneticamente modificati.<br />

Oggi ABS Food, coerente con il suo passato, continua<br />

ad essere un riferimento per il GMO Free e nel tempo lo è<br />

diventato anche per il Gluten Free e l’Allergen Free.<br />

L’attenzione riposta nella qualità del prodotto è sempre di<br />

più la chiave di volta per contraddistinguersi in un mercato<br />

giustamente esigente. Quando si parla di salute e di benessere<br />

dei consumatori, l’attenzione del fornitore di materie<br />

prime deve essere massimizzata e ABS Food si impegna a<br />

farlo garantendo la tracciabilità con prodotti a filiera certificata<br />

(CERT ID), con prodotti biologici controllati, con analisi<br />

chimico-fisiche effettuate sugli ingredienti in entrata e con<br />

continui audit e controlli nei siti di produzione.<br />

L’INNOVAZIONE NELL’ALLERGEN FREE DALLA MATRICE<br />

PISELLO<br />

L’Allergen Free si sta estendendo e delineando come un vero<br />

e proprio settore in controtendenza. ABS Food si sta dedicando<br />

ad ingredienti “naturalmente free”: oltre ai prodotti<br />

NON OGM (gmo free) commercializzati fin dai primi anni<br />

da questa azienda, ingredienti naturalmente liberi da glutine<br />

(gluten free) e da altri allergeni (allergen free). ABS Food<br />

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ABS Food<br />

Piselli gialli<br />

decorticati<br />

Chi è ABS Food<br />

ABS Food S.r.l.<br />

Via Spagna, 22<br />

35010 Peraga di Vigonza (PD)<br />

Tel. +39 049 8936851<br />

E-mail: info@absfood.com<br />

Web site: www.absfood.com<br />

parteciperà alla prima edizione di<br />

World Allergen Food a Padova dal<br />

20 al 22 marzo ove presenterà nuovi<br />

prodotti allergen free, in particolare<br />

quelli a base leguminose. Le nuove<br />

proposte si focalizzeranno sulla matrice<br />

pisello. Questo legume è conosciuto<br />

per essere una importante fonte di<br />

fibre che abbassano il colesterolo e<br />

fungono da valido aiuto naturale per<br />

coloro che sono soggetti a diabete, in<br />

quanto aiutano a mantenere costanti<br />

i livelli di zuccheri nel sangue. Il pisello<br />

è anche una eccellente fonte di proteine,<br />

aminoacidi, minerali e fitonutrienti<br />

ed è stato introdotto nelle diete in<br />

quanto regola la glicemia e i livelli di<br />

colesterolo. ABS Food propone le nuove<br />

referenze Soja Austria di farina e il<br />

grits a base di pisello giallo tostato, sia<br />

convenzionale che biologico, anche in<br />

versione gluten free. Le novità <strong>2016</strong><br />

prevedono anche i testurizzati a base<br />

pisello della linea ABS PEA TVP: questi<br />

ultimi vengono prodotti a partite da<br />

piselli gialli essiccati e preparati attraverso<br />

un processo tecnologico di estrusione.<br />

Durante la produzione dei testurizzati<br />

viene posta particolare<br />

attenzione alla regolazione delle temperature<br />

per preservare e standardizzare<br />

la qualità dei componenti naturali<br />

del pisello, quali proteine,<br />

carboidrati, sali minerali e vitamine il<br />

tutto in totale assenza di allergeni.<br />

Questi ingredienti si caratterizzano per<br />

l’ottima capacità legante con acqua e<br />

per migliorare la stabilizzazione dei<br />

grassi. Questi prodotti sono una sana<br />

ed innovativa proposta da utilizzare nei<br />

preparati vegetariani o vegani come<br />

burgers, salsicce, wurstel, spezzatini,<br />

ragù o anche come integrazione in<br />

prodotti a base pollo, pesce e carne.<br />

Migliorano la struttura negli impasti e<br />

ne aumentano il contenuto proteico.<br />

La possibilità di avere tante alternative<br />

è dovuta alle diverse varianti granulometriche,<br />

che vanno dal prodotto macinato<br />

fine, fino ai fiocchi. I testurizzati<br />

di pisello sono particolarmente indicati<br />

quindi per diete gluten free ed allergen<br />

free. La peculiarità di questi prodotti<br />

è il gusto delicato che non ricorda<br />

quello tipico delle leguminose e un<br />

colore molto chiaro che non incide nella<br />

resa visiva e nel sapore dei prodotti<br />

finiti. ABS Food sta introducendo nella<br />

sua gamma prodotti la versione organic<br />

dei testurizzati per coprire le richieste<br />

dell’allergen free nel mercato del<br />

biologico.<br />

Ingredienti<br />

testurizzati con<br />

matrice di pisello<br />

Biscotti integrali<br />

con fibra di pisello<br />

Sempre a base pisello vi sono anche le<br />

fibre di pisello: quella con granulometria<br />

sotto i 500µm, ottima per prodotti<br />

da forno, biscotti e snack, e quella sotto<br />

i 250µm per pastificazione, prodotti<br />

dietetici e preparati a base di carne o<br />

pesce.<br />

ABS Food con matrice pisello propone<br />

anche le proteine con contenuto proteico<br />

superiore all’80%: queste proteine<br />

sono un’efficace alternativa alle<br />

proteine del frumento, della soia o, in<br />

generale, alle proteine con allergeni.<br />

Questo prodotto risulta essere molto<br />

funzionale, ha proprietà leganti e gelificanti<br />

e viene utilizzato principalmente<br />

per aumentare il contenuto proteico<br />

in preparati per il mercato Low Carb. È<br />

infatti utilizzato nei prodotti da forno,<br />

nelle barrette per sportivi, nei prodotti<br />

dietetici, nei preparati a base carne o<br />

vegetali, e addirittura per bevande con<br />

elevato contenuto proteico. Il colore e<br />

il gusto sufficientemente neutro consentono<br />

che le applicazioni per questo<br />

ingrediente siano le più svariate.<br />

All’interno della gamma a base pisello<br />

di ABS Food c’è anche il Pea<br />

Starch, l’amido di pisello nativo.<br />

Questo amido ha dato risultati<br />

molto soddisfacenti durante<br />

diversi test di produzione industriale.<br />

Un esempio sono stati i<br />

risultati relativi alla preparazione di<br />

snack allergen free. Infatti, l’amido di<br />

pisello si espande notevolmente dopo<br />

l’estrusione dello snack e permette di<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

05


ABS Food<br />

Pasta secca con<br />

amido di pisello<br />

team ABS Food è stato in grado di<br />

adattarsi trasformando i cambiamenti<br />

del mercato in nuove opportunità.<br />

L’organizzazione ABS Food è cresciuta<br />

nel tempo arricchendosi di figure<br />

competenti con preparazioni specifiche<br />

e supportate da una continua<br />

formazione, interna ed esterna all’azienda,<br />

per una crescita professionale<br />

e individuale. In questo modo ABS<br />

Food è diventata una realtà a gestione<br />

manageriale e, negli ultimi anni, ha<br />

vissuto un profondo ridisegno della<br />

struttura organizzativa e dei principali<br />

processi aziendali. Tale riorganizzazione<br />

è stata inoltre accompagnata<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

ottenere un prodotto finale particolarmente<br />

croccante. Considerando che in<br />

questo amido è contenuto circa il 13%<br />

di proteine con un buon profilo nutrizionale,<br />

non c’è dubbio che questa<br />

materia prima potrebbe essere un ottimo<br />

ingrediente per la produzione di<br />

snack con un elevato contenuto proteico.<br />

Anche per la produzione di pasta<br />

fresca e per quella secca la possibilità<br />

di aggiungere l’amido di pisello alla<br />

pasta migliorerà il contenuto proteico<br />

sul prodotto finito. Riassumendo, le<br />

caratteristiche tecniche dell’amido di<br />

pisello sono: un elevato livello di proteine<br />

e di aminoacidi essenziali, un indice<br />

glicemico medio basso, alti livelli<br />

di amido resistente, importanti quantitativi<br />

di fibre dietetiche solubili e insolubili,<br />

vitamine, in particolare la B, e<br />

minerali.<br />

Tutti questi prodotti si distinguono per<br />

essere 100% naturali, allergen free,<br />

gluten free, GMO free, cholesterol free,<br />

e possono essere accompagnati da certificati<br />

Halal e Kosher.<br />

Burger vegetale<br />

con testurizzato<br />

di pisello<br />

LA CONTINUA CRESCITA DI ABS FOOD<br />

La scelta di collaborare solo con partner<br />

affidabili e certificati è stata un policy<br />

fondamentale per ABS Food. Dalla<br />

nascita della società ad oggi le farine e<br />

granelle di soia di Soja Austria, gli amidi<br />

e le farine precotte (convenzionali/<br />

bio/gluten free) di Hermann Kroener,<br />

le paste acide (convenzionali/bio/gluten<br />

free) di Ernst Boecker, le farine maltate<br />

a marchio Bindewald, hanno accompagnato<br />

ABS Food con prodotti di<br />

qualità e con continue consulenze su<br />

progetti mirati alle esigenze dei clienti.<br />

Nel tempo, seguendo le nuove richieste<br />

del mercato del Food, che si spostava<br />

verso ingredienti naturali/biologici<br />

e su prodotti per piatti pronti<br />

vegetariani, ABS Food ha creato una<br />

gamma a marchio proprio. Negli ultimi<br />

anni, infatti, si è data molta importanza<br />

allo sviluppo di prodotti testurizzati,<br />

come granulati, flakes,<br />

bocconcini, straccetti e bistecchine.<br />

Questi elementi sono infatti alla base<br />

di molte ricette vegetariane/vegane<br />

meat-free e fish-free. Quelli descritti<br />

sono solo alcuni esempi di come il<br />

dall’implementazione di un nuovo sistema<br />

informatico tra i più innovativi<br />

del momento. ABS Food sta crescendo<br />

anche negli spazi: da fine 2015 la<br />

superficie coperta è raddoppiata raggiungendo<br />

i 3000 m 2 per gli uffici e<br />

per il magazzino alimentare a temperatura<br />

controllata. Questo ha portato<br />

a miglioramenti in termini logistici con<br />

una nuova gestione delle operazioni<br />

di carico e scarico con bocche di carico<br />

dedicate, con nuove tecnologie e strumentazioni<br />

all’avanguardia.<br />

L’ampliamento è stato in parte dettato<br />

dall’aumento dei volumi in transito nel<br />

magazzino e dalla nuova apertura di<br />

canali distributivi internazionali che,<br />

partendo da Padova, porteranno in<br />

Europa i prodotti a marchio ABS Food.<br />

06<br />

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editoriale<br />

Eeditoriale<br />

Francesco Goi<br />

L’esportazione rappresenta da anni un punto di forza dell’industria alimentare italiana ed ha assicurato un buon<br />

andamento del settore anche quando si sono ridotti i consumi sul mercato interno.<br />

Il trend favorevole si è ulteriormente consolidato nel 2015, in cui l’esportato ha raggiunto il valore record di 37<br />

miliardi di Euro.<br />

La riconosciuta qualità del Made in Italy ha determinato un trend favorevole su tutti i principali mercati internazionali;<br />

particolarmente significativa - superiore al 20% - è stata la crescita negli Stati Uniti che, nei primi dieci mesi<br />

dell’anno, hanno superato la Francia diventando il secondo mercato di sbocco alle spalle della Germania.<br />

Secondo il presidente di Federalimentare Scordamaglia è possibile che gli Usa, nel giro di 3-4 anni, raggiungano<br />

anche la prima posizione della classifica dell’export italiano, grazie all’impatto demografico e alle capacità di acquisto<br />

dei consumatori.<br />

Molto positivi sono stati anche i risultati raggiunti in Medio Oriente e nei Paesi asiatici: in Cina si è registrato un<br />

incremento del 27% rispetto all’anno precedente.<br />

INDUSTRIA ALIMENTARE:<br />

RECORD DELL’EXPORT E UNA NUOVA SFIDA<br />

Fanno eccezione, naturalmente, i risultati ottenuti in Russia dove, a causa dell’embargo, l’export è calato del 41%<br />

rispetto al 2013: la possibile riapertura di questo mercato, entro la fine dell’anno, darebbe luogo a un’ulteriore<br />

probabile affermazione.<br />

Risultati così brillanti e consolidati hanno suggerito una nuova strategia, definita con lo slogan “Made with Italy”,<br />

in base alla quale le aziende italiane più strutturate potrebbero sviluppare la loro attività produttiva anche nei<br />

mercati esteri. Le produzioni di qualità continueranno ad essere realizzate in Italia, come ha subito precisato il presidente<br />

Scordamaglia: nessuno vuole mettere in discussione il Made in Italy, legato al territorio e alla tradizione,<br />

quindi non replicabile altrove.<br />

L’obiettivo di questa strategia è quello di affermare le capacità delle aziende italiane anche nella produzione di<br />

commodities, che in Italia non vengono prodotte, mentre sarebbero in grado di dare un impulso notevole all’economia<br />

agro-alimentare dei Paesi emergenti, dove il potenziale di crescita è notevolissimo.<br />

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Proprio in questo mese di febbraio il Ministro delle Politiche Agricole Martina e il Presidente di Federalimentare<br />

hanno avviato un programma di missioni nei Paesi interessati a condividere il progetto.<br />

Si tratta di una sfida importante che coinvolge i diversi componenti della filiera agro-alimentare: produzione agricola,<br />

trasformazione, scienza e tecnologia. La sua riuscita rappresenterebbe un successo molto significativo, dimostrando<br />

la flessibilità di un settore capace di esprimere le proprie potenzialità anche in contesti non tradizionali.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

09


PREVISTI PIÙ DI 600<br />

OPERATORI QUALIFICATI<br />

Alimentare<br />

<strong>Tecnologie</strong> per l’Alimentare<br />

Nel <strong>2016</strong> l’evento verticale di riferimento per le tecnologie Food & Bev (strumentazione<br />

e processo, eficienza impianti/MES, sicurezza alimentare, energy management,<br />

direttiva macchine, packaging ecc.) fa tappa a Milano, capoluogo dell’importante<br />

distretto agroalimentare.<br />

Le opportunità per aziende e operatori triplicano, grazie alla concomitanza con<br />

mcT Visione e Tracciabilità (logistica e identiicazione automatica) e SAVE Milano,<br />

a coinvolgere il mondo delle tecnologie per l’automazione, la strumentazione e la<br />

sensoristica.<br />

L’ingresso è gratuito per gli operatori preregistrati. Il programma prevede:<br />

✔ cinque sessioni plenarie mattutine<br />

✔ una parte espositiva con più di cento aziende partecipanti<br />

✔ una sessione pomeridiana con workshop e corsi di formazione<br />

✔ buffet e coffee break offerti dagli sponsor<br />

✔ in esclusiva gratuitamente tutti i contenuti in PDF<br />

Supported by<br />

14 aprile <strong>2016</strong><br />

Crowne Plaza Hotel - San Donato Milanese<br />

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Registrazione gratuita per gli operatori professionali<br />

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e<br />

Ttecnico<br />

di Franco Bray<br />

editoriale tecnico<br />

Affrontare l’era delle grandi crisi umanitarie diventa sempre più difficile. Inarrestabili conflitti e devastanti<br />

fenomeni connessi con il cambiamento climatico richiedono uno sforzo sempre maggiore di aiuti umanitari.<br />

File interminabili di derelitti che attendono lo scarico di farina, grano, latte in polvere spediti dall’altra parte<br />

del globo, sono immagini sempre più diffuse. Questo sistema mostra sempre più chiaramente le proprie carenze<br />

(solo il 65% dei prodotti raggiungono i destinatari) e l’enorme costo generato in rapporto ai risultati<br />

raggiunti. Spedire milioni di tonnellate di cibo dall’altra parte del mondo, come è stato fatto dall’inizio degli<br />

anni ’60, non ha più senso in termini di efficienza e costo.<br />

Il World Food Programme (WFP) sta lavorando a una nuova strategia che rivoluzionerà questa indispensabile<br />

missione, per migliorare e velocizzare gli aiuti umanitari. Il sistema potrà evitare la formazione di queste file<br />

e consentirà la distribuzione ai singoli, attraverso un regolare cash transfer su una chip card, in modo che i<br />

bisognosi possano comprare la risorsa. La globalizzazione, anche se non ancora perfettamente distribuita,<br />

oggi può consentire di rifornire direttamente centri di raccolta e selezionati distributori connessi con il sistema<br />

WPF. Da questi, i beneficiari potranno rifornirsi usando la carta personale o collettiva che dà loro il diritto di<br />

COMBATTERE LA FAME NEL<br />

MONDO CON UNA CHIP CARD<br />

ottenere la risorsa di cui hanno bisogno. Questo sistema ha senso in un’epoca dove, a parte il rifornimento<br />

d’emergenza, nei centri urbani esiste disponibilità di stock, che tramite la card potrà essere acquistata dal<br />

bisognoso, stimolando cosi anche il business locale.<br />

Attualmente questo sistema di assistenza digitale ha cominciato a funzionare in alcune zone, in punti organizzati<br />

da WPF. La rete di piccoli distributori, che si sta diffondendo a cominciare dalle aree più a rischio, è organizzata<br />

per stoccare scorte di alimenti, in modo da poter affrontare le emergenze. Le card sono assicurate<br />

con le impronte digitali del beneficiario e organizzate con il sistema degli iphone.<br />

Ci vorrà un po’ di tempo perché la banca dati copra tutte le zone in crisi e gli aventi diritto, ma con la cooperazione<br />

dell’Unicef e altre Ong, il progetto sta cominciando a svilupparsi a livello globale.<br />

Produttori primari, spedizionieri, distributori regionali: tutti insieme per meglio aiutare chi ha bisogno. Con la<br />

speranza che le persone che vivono in aree a rischio debbano solo usare una card per avere accesso al cibo.<br />

www.interprogettied.com<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

011


trend<br />

Oggi le confezioni<br />

possono interagire<br />

con il consumatore,<br />

mettendogli<br />

a disposizione qualsiasi<br />

informazione sul prodotto,<br />

ma anche coinvolgendolo<br />

emotivamente.<br />

Cresce intanto<br />

la tendenza a scegliere<br />

sul web e farsi consegnare<br />

a casa il pranzo preparato<br />

dai servizi di ristorazione<br />

on line.<br />

di<br />

Explorer<br />

IMBALLAGGI INTERATTIVI<br />

E RISTORAZIONE ON LINE<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

012<br />

La strada per sviluppare più fedeltà alla marca passa sempre<br />

più dall’innovazione del packaging. A livello globale,<br />

del resto, le aziende sono consapevoli che gli investimenti<br />

negli imballaggi rappresentano ormai un must per attirare<br />

i consumatori e soddisfare le loro esigenze, oltre che<br />

per coinvolgerli in modo più diretto nelle scelte.<br />

In termini di tecnologia, i primi esempi sono stati i prodotti<br />

surgelati la cui confezione aveva incorporato un sistema<br />

di inchiostro termocronico che segnalava quando il prodotto<br />

fosse stato a una temperatura maggiore di quella<br />

consigliata, attraverso il cambiamento di colore dell’etichetta.<br />

In questi casi non si trattava ancora di interazione<br />

“attiva” con il consumatore.<br />

Oggi cresce l’offerta di prodotti confezionati con imballaggi<br />

interattivi. Lo sviluppo tecnologico consente la produzione<br />

a basso costo dell’elettronica stampata e l’eliminazione<br />

di lettori specializzati a favore degli smartphone. La confezione<br />

agisce come ambasciatore del marchio presso il punto<br />

di vendita e messaggio emotivo e informativo.<br />

Essa permette, attraverso codici speciali e suoni di memorizzazione,<br />

di ricevere l’informazione di qualsiasi tipo,<br />

consentendo al consumatore di interagire.<br />

La tecnologia può essere applicata a tutti i processi di<br />

stampa e confezione e renderà lo shopping sempre più<br />

facile anche per molte persone, per le quali, per esempio,<br />

la lettura delle informazioni nutrizionali, con il modello<br />

attuale, è spesso impossibile, cambiando il modello di<br />

stampa per mezzo di elementi cod.<br />

Un lettore di codici porta questi contenuti, apparentemente<br />

normali, “alla vita”, consentendo così nuovi modi<br />

di agevolare i clienti e contemporaneamente ottenere<br />

informazioni personali per il produttore.<br />

I contenuti multimediali forniscono il supporto ideale per<br />

campagne di vendita e promozioni. Il risultato sono pac-<br />

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trend<br />

mentino la trasparenza e creino la<br />

fiducia nell’acquisto, evidenziando ad<br />

esempio le caratteristiche eco-responsabili<br />

del pack che offre, inoltre,<br />

benefici funzionali e ambientali.<br />

Coinvolgendo il consumatore in termini<br />

non solo edonistici, quindi, ma<br />

anche emozionali. Il tutto con un’app<br />

che favorisce “mobile-engaged<br />

packaging” e stampa digitale. E, ovviamente,<br />

un brand che capitalizza<br />

sui vantaggi economici derivanti dalla<br />

selettività dell’approccio connesso<br />

con l’utilizzo dell’innovativo sistema<br />

di confezionamento.<br />

chetti interattivi che diventano un<br />

importante strumento di marketing.<br />

Questa tecnologia apre anche nuove<br />

opportunità per la tracciabilità e le<br />

caratteristiche anti-contraffazione.<br />

Il sistema non richiede alcuna RFID o<br />

microchip, come era previsto all’inizio,<br />

e il codice, quasi invisibile, può<br />

essere stampato su immagini e testi<br />

con una vernice speciale.<br />

Grazie all’innovativa tecnologia di<br />

stampa, questi codici possono essere<br />

applicati in qualsiasi posizione della<br />

confezione, senza dover alterare la<br />

grafica originale.<br />

La rivoluzione negli imballaggi interattivi<br />

avviene attraverso l’uso di NFC<br />

(Near Field Communication) e<br />

Bluetooth, in modi sempre più innovativi,<br />

volti a coinvolgere il consumatore.<br />

È previsto che il sistema mobile<br />

(packaging mobil-ution) sarà il nuovo<br />

fronte nella battaglia per attrarre<br />

le scelte dei consumatori e i loro<br />

“portafogli”.<br />

Marche e produttori stanno innovando<br />

l’imballaggio per mantenere i consumatori<br />

globali impegnati e sviluppare<br />

la fedeltà alla marca, la quale sta<br />

diventando sempre più concorrenziale,<br />

in un’epoca in cui i consumatori<br />

hanno più scelte che mai, per la continua<br />

crescita della gamma di prodotti<br />

confezionati in offerta.<br />

L’approccio con il sistema interattivo,<br />

secondo gli psicologi, riduce la<br />

“noia” dello shopping connessa con<br />

l’acquisto alimentare, trasformandola<br />

in partecipazione personale.<br />

C’è un percorso parallelo fra le aziende<br />

che vogliono coinvolgere il consumatore<br />

a un maggior livello personale<br />

e le aspettative del consumatore<br />

per prodotti e pack che forniscano<br />

più interazione. E la stampa digitale<br />

contribuisce a creare questa esperienza.<br />

La comunicazione del messaggio<br />

si arricchisce con dettagli che incre-<br />

Il sistema interattivo,<br />

secondo gli psicologi,<br />

riduce la “noia”<br />

della spesa<br />

alimentare,<br />

aumentando il livello<br />

di partecipazione<br />

personale<br />

L’app “Just Eat”<br />

consente di scegliere<br />

dai menu di 2500<br />

ristoranti italiani<br />

selezionati: il pranzo<br />

viene poi preparato<br />

e consegnato in un<br />

pratico package<br />

all’orario stabilito<br />

PRANZARE CON UN CLIC<br />

Un altro utilizzo dei sistemi web cellulari<br />

contribuisce anche allo svilupparsi<br />

di un nuova strategia di marketing<br />

che si sta diffondendo<br />

velocemente: il take away on-line. Si<br />

può selezionare e acquistare il pranzo,<br />

conoscere le relative calorie e le<br />

informazioni nutrizionali e, magari,<br />

condividere nuove esperienze culinarie.<br />

Il tutto attraverso un veloce collegamento<br />

diretto della centrale con i<br />

“fornitori” che consente, fra l’altro,<br />

di contribuire a ridurre i rifiuti alimentari<br />

attraverso menù più precisi. Sono<br />

già numerose le offerte sui mercati<br />

internazionali, e più recentemente in<br />

Italia, per sistemi di ordinazione e<br />

consegna on-line che rendono il<br />

pranzo più “facile” che mai e, in alcuni<br />

casi, sostituiscono l’impegnativo<br />

“mangiare fuori” . Questi servizi forniscono<br />

un pranzo completo, saltando<br />

del tutto il ristorante. Si tratta di<br />

un modo completamente nuovo di<br />

operare: nella centrale gli chef creano<br />

piatti ordinati via web che vengono<br />

consegnati direttamente a casa,<br />

pronti da consumare, dopo un veloce<br />

riscaldamento. Una volta che l’ordine<br />

ricevuto è pronto, esso viene conservato<br />

e spedito refrigerato. Il menù<br />

cambia ogni giorno, quindi c’è sempre<br />

qualcosa di nuovo da provare o è<br />

possibile pianificare la consegna fino<br />

a una settimana in anticipo per una<br />

più agevole pianificazione dei pasti .<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

013


trend<br />

Esempio<br />

di imballaggio<br />

interattivo<br />

Munchery Usa, una delle maggiori<br />

società di ristorazione on-line, propone<br />

una selezione che viene fornita<br />

accompagnata da consigli sulla riattivazione<br />

e, come opzione, sulla rifinitura.<br />

Diverse iniziative nazionali si stanno<br />

diffondendo. Un esempio è rappresentato<br />

dall’app “Just Eat”. Si tratta<br />

della filiale italiana del leader mondiale<br />

della ristorazione takeway on line,<br />

che gestisce circa 300.000 ristoranti<br />

associati. In questo caso, si sceglie fra<br />

una gamma di alternative dai menu<br />

dei 2500 ristoranti italiani selezionati,<br />

l’ordine verrà cucinato e consegnato<br />

nell’orario scelto dal cliente in un pratico<br />

package che ne manterrà inalterati<br />

gusto e temperatura. L’app fornito<br />

è utilizzabile in iPhone,<br />

smartphone e tablet Android. Per un<br />

ordine di 20 euro, il costo della consegna<br />

è di 2,90 euro.<br />

Anche nella rivoluzione della ristorazione<br />

diretta, quasi come un coltello<br />

o una forchetta, lo smartphone sta<br />

diventando un “utensile” indispensabile<br />

per pranzare.<br />

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Fiere, Convegni e tante News


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generazione per le convalide termiche<br />

Fino a 40 canali in un unico strumento l Dimensioni compatte, solo 3 kg di peso<br />

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attualità<br />

Dopo un anno<br />

di importanti risultati,<br />

Fiere di Parma<br />

consolida l’alleanza con<br />

Koelnmesse, creando<br />

una piattaforma<br />

unica al mondo per<br />

le esposizioni<br />

nel settore dei prodotti<br />

e delle tecnologie<br />

alimentari, fra cui<br />

spiccano Cibus Tec<br />

e Anuga FoodTec.<br />

ASSE PARMA-COLONIA<br />

PER LE FIERE DELLA MECCANICA<br />

ALIMENTARE<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

016<br />

Bilancio 2015, nuove direttrici del piano industriale al<br />

2020, consolidamento dell’alleanza con la filiale italiana<br />

del colosso tedesco Koelnmesse per creare una piattaforma<br />

unica in grado di portare a Parma, e nel mondo, i leader<br />

italiani ed europei del food processing and packaging.<br />

Sono questi, in sintesi, i temi proposti in occasione<br />

di un recente incontro con la stampa a Milano cui hanno<br />

partecipato Gian Domenico Auricchio, Annalisa Sassi.<br />

Antonio Cellie - rispettivamente presidente, vicepresidente<br />

e Ceo di Fiere di Parma - e Thomas Rosolia, Ceo di<br />

Koelnmesse Italia. “Abbiamo archiviato un altro anno da<br />

record”, ha dichiarato il presidente di Fiere di Parma<br />

Auricchio aprendo i lavori. “I ricavi effettivi di circa 32<br />

milioni di euro, nettamente superiori agli storici anni dispari,<br />

un Ebitda di quasi cinque milioni di euro, le overperformance<br />

di tutti i principali prodotti, oltre a un significativo<br />

contenimento dei costi di struttura, consegnano<br />

ai nostri azionisti una società rilanciata e pronta a un<br />

nuovo ciclo di sviluppo internazionale”.<br />

Se già il bilancio 2014, infatti, aveva chiuso con risultati<br />

soddisfacenti, con quasi 40 milioni di ricavi e 11,2 milioni<br />

di euro di Ebitda, “le performance del 2015” - ha continuato<br />

Auricchio - “grazie al progetto Expo, sono state<br />

nettamente superiori alle proiezioni del piano industriale<br />

e del budget”.<br />

Infine, le piattaforme collaborative estere (Thaifex-World<br />

of food Asia a Bangkok, World of Food Beijing a Pechino,<br />

Kosherfest negli Stati Uniti, FMI a Chicago ecc.) hanno visto<br />

raddoppiare il numero degli espositori italiani gestiti.<br />

Una straordinaria solidità patrimoniale e finanziaria, quella<br />

del polo fieristico, cui ha contribuito anche la realizzazione<br />

del padiglione di Expo “CibusèItalia” (il più grande padiglione<br />

corporate realizzato da Fiere di Parma e<br />

Federalimentare) che, portando al suo interno 450 aziende<br />

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attualità<br />

dell’agro-alimentare, ha generato ricavi<br />

per oltre 14 milioni di euro.<br />

“Il padiglione” - ha specificato la vicepresidente<br />

di Fiere di Parma Annalisa<br />

Sassi - “grazie alla sua integrazione<br />

all’interno del quartiere fieristico restituirà<br />

agli azionisti 5.000 m 2 di spazi<br />

polifunzionali per uffici, sale convegni,<br />

e un nuovo ingresso. Un’operazione<br />

dai molteplici benefici strutturali ed<br />

economici, resa possibile grazie al supporto<br />

finanziario del nostro azionista<br />

Cariparma Crédit Agricole”. Il progetto<br />

CibusèItalia realizzato in Expo, oltre alla<br />

performance positiva generale, ha anche<br />

determinato una crescita della notorietà<br />

di Fiere di Parma e di Cibus, la<br />

fiera del Made in Italy alimentare, che<br />

si terrà a Parma dal 9 al 12 maggio e<br />

che è già sold out. Alla luce dei risultati<br />

conseguiti, è stato così aggiornato al<br />

2020 il piano industriale della Spa di<br />

Parma che prevede: 1) un’iniziativa dedicata<br />

al food negli anni dispari (divulgazione<br />

& networking su specifiche<br />

aree focus, momenti di incontri B2B,<br />

ecc.) che capitalizzi competenze ed<br />

esperienze di CibusèItalia e le best<br />

practice realizzate con Summilk, World<br />

Tomato Congress ecc; 2) la prosecuzione<br />

dello sviluppo delle attività avviate<br />

all’estero grazie all’offerta strutturata<br />

di spazi fieristici ed eventi nel settore<br />

alimentare (a oggi in essere grazie alla<br />

collaborazione con Anuga-Koelnmesse<br />

Italia) e meccano-alimentare, diventando<br />

un riferimento per tutte le aziende<br />

italiane interessate allo sviluppo sui vari<br />

mercati esteri strategici, grazie anche<br />

al supporto dell’Ice; 3) la costituzione<br />

della Cibus Academy, ossia la creazione<br />

di moduli formativi per aziende italiane<br />

e retailer internazionali che mettano a<br />

frutto le relazioni e i contenuti messi a<br />

disposizione dagli Istituti vicini a Fiere<br />

di Parma (Università di Parma,<br />

Università Cattolica, società di ricerca<br />

ecc.) e da tutti gli stakeholder (per<br />

esempio Ice/Ita, Federalimentare, consorzi<br />

di tutela ecc.).<br />

Si ridisegna, in questo quadro, il posizionamento<br />

di Fiere di Parma, sempre<br />

di più modello di performance a livello<br />

nazionale ma anche primario attore<br />

nello scacchiere mondiale anche grazie<br />

a una consolidata alleanza con la<br />

Fiera di Colonia. Mission congiunta<br />

dei due poli fieristici: portare a Parma,<br />

in occasione di Cibus Tec <strong>2016</strong> (25-28<br />

ottobre) e nei saloni satelliti di Anuga<br />

FoodTec (la piattaforma più importante<br />

al mondo per le tecnologie del<br />

Food&Beverage), i leader italiani ed<br />

europei del food processing and<br />

packaging.<br />

Primo appuntamento nella tounée<br />

delle tecnologie alimentari “made in<br />

Italy” è DIC - Dairy Industry Conference<br />

a Karnal in India (18-20 febbraio<br />

<strong>2016</strong>); seguono Anutec - International<br />

FoodTec Brazil a Curitiba (2-4 agosto<br />

<strong>2016</strong>), Anutec - International FoodTec<br />

India (22-24 settembre <strong>2016</strong>) e Iide -<br />

India International Dairy Expo (16-18<br />

febbraio 2017), entrambe a Mumbai.<br />

Il 2017 prosegue con ProFood Tech a<br />

Chicago (4-6 aprile 2017), nuova piattaforma<br />

che consentirà di entrare in<br />

contatto con milioni di operatori qualificati<br />

dell’America settentrionale,<br />

Da sinistra:<br />

Gian Domenico<br />

Auricchio,<br />

presidente Fiere<br />

di Parma,<br />

Antonio Cellie,<br />

Ceo di Fiere<br />

di Parma<br />

e Thomas Rosolia,<br />

Ceo di Koelnmesse<br />

Italia<br />

grazie alla collaborazione con Pmmi<br />

(associazione dei produttori di tecnologie<br />

di processo e dell’imballaggio, di<br />

componenti e materiali) e Idf, la più<br />

grande associazione americana, rappresentante<br />

di più dell’85% dei produttori<br />

nord americani di prodotti<br />

lattiero-caseari.<br />

“Un piano di sviluppo” - sostiene<br />

Antonio Cellie, amministratore delegato<br />

di Fiere di Parma - “quello condiviso<br />

con Koelnmesse Italia, che potrà<br />

far leva su un’alleanza industriale di<br />

lungo termine e costruita nell’esclusivo<br />

interesse dei nostri espositori.<br />

Infatti, la Community composta da<br />

Cibus e Cibus Tec da un lato e Anuga<br />

e Anuga Foodtec dall’altro, costituisce<br />

una piattaforma di business unica al<br />

mondo per le aziende italiane del settore<br />

Meccano Alimentare; inoltre la<br />

straordinaria solidità patrimoniale e<br />

finanziaria dei due partner è una garanzia<br />

per il supporto al progetto a<br />

lungo termine e in chiave globale”.<br />

“Una forte alleanza strategica al servizio<br />

delle imprese”, ha terminato<br />

Thomas Rosolia, amministratore delegato<br />

di Koelnmesse Italia. “Una collaborazione<br />

di cui siamo settore agroalimentare,<br />

e guardiamo al futuro con<br />

ottimismo, certi che i nuovi progetti<br />

legati alle tecnologie alimentari riconfermeranno<br />

i successi già raggiunti. Si<br />

chiama, infatti, European Pavilions il<br />

progetto che abbiamo organizzato e<br />

che porterà a Parma, a Cibus Tec<br />

<strong>2016</strong>, le più rilevanti aziende europee<br />

attive nei tanti comparti delle tecnologie<br />

alimentari”<br />

Che quest’alleanza riporti l’Italia in<br />

primo piano offrendo finalmente alle<br />

aziende del settore una vetrina all’altezza<br />

della loro leadership internazionale<br />

è garantito anche dal robusto<br />

investimento di Fiere di Parma nell’attività<br />

di incoming sui CTO (Chief<br />

Technology Officer) delle più rilevanti<br />

aziende alimentari globali (ne sono<br />

attesi oltre 1.000 in ottobre a Parma<br />

in occasione di Cibus Tec). Attività sulla<br />

quale il polo fieristico investirà nel<br />

complesso oltre 2 milioni di euro.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

017


news [fatti, persone, aziende]<br />

L’EXPORT TRAINA LA CRESCITA DELLE TECNOLOGIE ALIMENTARI<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

018<br />

I dati presentati lo scorso dicembre, in occasione della conferenza<br />

stampa Anima, mostrano segnali di ottimismo e una lieve<br />

crescita nelle principali variabili economiche per i settori appartenenti<br />

ad Assofoodtec. I dati congiunturali di pre-consuntivo<br />

2015 e le previsioni <strong>2016</strong> per il settore della meccanica italiana<br />

mostrano segnali incoraggianti per i settori appartenenti ad<br />

Assofoodtec, l’associazione italiana dei costruttori di macchine,<br />

impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione<br />

alimentare, federata ad Anima. In particolare, l’export<br />

traina il comparto delle tecnologie per la produzione, la<br />

lavorazione e la conservazione alimentare. Il trend positivo riscontrato<br />

nel 2015, pari al 2,5% rispetto al 2014, è dovuto<br />

essenzialmente alla crescita registrata nelle esportazioni verso<br />

i paesi dell’area asiatica ed europea. Stesso andamento si riscontra<br />

anche in termini prospettici nel <strong>2016</strong>, dove è previsto<br />

un incremento dell’1,8%.<br />

“Non vi è dubbio che le vendite all’estero costituiscano da sempre<br />

un aspetto importante per l’economia delle nostre aziende”,<br />

sostiene Marco Nocivelli, presidente di Assofoodtec. “Nel<br />

2015 abbiamo raccolto segnali di ripresa dall’Europa dell’Ovest<br />

e per il <strong>2016</strong> ci auguriamo che i dati possano confermare questa<br />

tendenza.<br />

Il nostro Paese è il primo esportatore mondiale per quanto riguarda<br />

le tecnologie alimentari grazie alla capacità, tutta italiana,<br />

di assicurare il connubio tra estetica e tecnologia. Great<br />

Technologies for Great Food: il motto di Assofoodtec, creato in<br />

occasione di Expo e condiviso da tutte le aziende associate, è<br />

emblema del talento dell’industria italiana nel coniugare ingegno<br />

e gusto del bello, seguendo l’illustre esempio di Leonardo<br />

Da Vinci”. Di segno positivo anche l’andamento della produzione,<br />

che ha segnato un +2,1% rispetto al 2014, degli investi-<br />

Marco Nocivelli alla guida di Assofoodtec<br />

Marco Nocivelli è stato eletto presidente<br />

di Assofoodtec il 26 novembre<br />

2015, in sede di Consiglio<br />

Direttivo. Già alla guida del comparto<br />

costruttori impianti frigoriferi di<br />

Assofoodtec, ruolo in cui è stato<br />

recentemente riconfermato,<br />

Nocivelli è anche vicepresidente di<br />

Anima con delega ai rapporti economici<br />

per il biennio 2015-<strong>2016</strong>.<br />

Classe 1966, inizia la sua carriera<br />

presso la Andersen Consulting (oggi Accenture). Dopo un’esperienza<br />

quinquennale in Francia, dove ha ricoperto vari incarichi<br />

fino a quello di direttore del sito di produzione di<br />

Vendome della Cepem SA (produzione piani cottura e cappe<br />

aspiranti), è divenuto nel 2000 amministratore delegato della<br />

Costan Spa, azienda italiana leader nella refrigerazione commerciale<br />

e parte del gruppo Epta Spa. In seguito, ha ricoperto<br />

ruoli volti all’internazionalizzazione del gruppo Epta Spa, di<br />

cui è divenuto co-amministratore delegato nel 2011. “Sono<br />

felice e onorato di essere stato nominato alla guida del comparto”,<br />

ha dichiarato il neopresidente. “Inizio il mio lavoro nel<br />

segno della continuità con le attività svolte da Assofoodtec<br />

fino a oggi, ma con la volontà di rafforzare la comunicazione<br />

del nostro eccellente know-how, sia attraverso le istanze normative,<br />

sia attraverso i rapporti internazionali. È importante<br />

anche intensificare il rapporto con gli associati”, ha proseguito<br />

Nocivelli. “Come associazione di categoria ci impegniamo<br />

a offrire valore aggiunto in termini di settore e a rafforzare i<br />

rapporti con le fiere che ci rappresentano. Promuoveremo anche<br />

la realizzazione di studi di settore sui singoli comparti: i<br />

dati certificati aiuteranno a fornire il quadro di un settore solo<br />

apparentemente piccolo, come ha dimostrato chiaramente<br />

l’Esposizione Universale”.<br />

menti e dell’occupazione - rispettivamente aumentati dell’1,2%<br />

e dello 0,2% - anche grazie alle politiche di sostegno al lavoro.<br />

“A fine 2015 i risultati a livello di comparto erano rassicuranti”,<br />

continua Nocivelli. “Le previsioni per il <strong>2016</strong> si posizionano su<br />

una media dell’1%, in linea con l’andamento prospettico del<br />

comparto dell’industria meccanica rappresentato da Anima”.<br />

In ultima analisi” - conclude Nocivelli - “possiamo guardare al<br />

<strong>2016</strong> con ottimismo, certi che la differenza e il risultato saranno<br />

frutto dell’abilità nel cogliere nuove opportunità e della consapevolezza<br />

del valore della produzione italiana sul territorio<br />

nazionale e nel mondo”.<br />

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FRATELLI PAGANI ENTRA<br />

NEL MONDO DEL BIOLOGICO<br />

Fratelli Pagani Spa, azienda leader in Italia e nel mondo<br />

delle spezie, degli aromi e degli ingredienti<br />

funzionali per il mercato<br />

industriale e produttivo, ha<br />

acquisito il 93% della<br />

Cerreto Srl, azienda leader<br />

a livello italiano<br />

nel mondo del biologico.<br />

L’azienda, fondata<br />

nel 1976 da<br />

Gianni Fontana, ha la sua<br />

sede a Gattatico, in provincia di Reggio Emilia, e opera<br />

nel mercato alimentare da oltre vent’anni con i<br />

marchi Cerreto Bio e La Collina dei Fiori, offrendo una<br />

vasta gamma di prodotti biologici di qualità.<br />

Cerreto, tra le principali e più complete filiere<br />

agroalimentari sensibili all’ecosostenibilità dell’agricoltura,<br />

offre un assortimento in linea con le<br />

nuove tendenze alimentari che rispecchia i più<br />

rinomati e apprezzati sapori della tipica cucina regionale<br />

e mediterranea: erbe, spezie, legumi e<br />

cereali, minestroni e risotti, zuppe, insaporitori e<br />

preparati per pasta, semi. L’azienda, in continua<br />

crescita, nel 2015 ha fatturato oltre 10 milioni di<br />

euro.<br />

Fratelli Pagani nasce nel 1909 a Milano, dove ha<br />

la sua sede storica. Oggi è condotta da Marco e<br />

Francesco Cardazzi, la quarta generazione, che ne<br />

hanno guidato lo sviluppo negli ultimi 15 anni.<br />

Fratelli Pagani, con un fatturato di oltre 25 milioni<br />

di euro, è leader del settore delle spezie, aromi e<br />

ingredienti funzionali per il mondo delle carni e<br />

prodotti affini, serve i principali salumifici italiani<br />

e sta avendo una costante crescita nei mercati<br />

esteri. “L’ingresso di Fratelli Pagani è fondamentale<br />

per proseguire la strategia di sviluppo sia sul<br />

mercato italiano sia, soprattutto, sui mercati esteri”,<br />

dichiara l’amministratore delegato Gianni<br />

Fontana. “Io e i miei soci abbiamo creato e sviluppato<br />

questa realtà e, oggi, siamo consci che lo<br />

sviluppo del nostro ambizioso piano strategico<br />

sarà possibile solo grazie all’ingresso del nuovo<br />

socio. Professionalità, managerialità, attenzione<br />

alla qualità e, soprattutto, visione strategica, sono<br />

ingredienti fondamentali su cui Fratelli Pagani ha<br />

costruito il suo successo e saranno anche gli ingredienti<br />

per il nostro sviluppo futuro. E sarà per me<br />

un grandissimo piacere guidare la Cerreto in questa<br />

sfida per i prossimi anni”.<br />

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news [fatti, persone, aziende]<br />

UNIONALIMENTARI SOSTIENE LE PMI ITALIANE IN CINA E OLANDA<br />

Union<strong>Alimentari</strong>-Confapi - Unione nazionale della piccola<br />

e media industria alimentare - prosegue nel proprio<br />

piano di sviluppo di una rete orientata al supporto dell’industria<br />

alimentare italiana, con l’apertura di due Desk: il<br />

primo in Cina, nella provincia del Guangdong, il secondo<br />

in Olanda, ma rivolto a tutta l’area del Benelux. Lo scopo<br />

dei Desk è di dare supporto alle aziende italiane su tutte<br />

le problematiche legate all’internazionalizzazione, attraverso<br />

una rete di strutture affidabili, profondamente radicate<br />

nel mercato di riferimento e pronte a rispondere<br />

alle necessità delle imprese nei singoli mercati esteri. La<br />

scelta è stata indirizzata su due aree geografiche molto<br />

differenti: un’economia di recente sviluppo e forte crescita<br />

e una in un’area del vecchio mondo caratterizzata da un’economia<br />

più matura. Si tratta comunque di due zone densamente popolate: se<br />

consideriamo il Benelux e la sola provincia del Guangdong troviamo,<br />

su una superficie di territorio inferiore del 20% rispetto all’Italia, più di<br />

130 milioni di persone, cioè oltre il doppio della popolazione Italiana.<br />

La scelta di costituire dei punti di riferimento per le imprese in tali territori<br />

è stata fatta in seguito all’individuazione di partner di certa affidabilità:<br />

per la Cina il progetto è già avviato a pieno regime con<br />

Worldex Fiera Milano Exhibitions, mentre l’accordo strategico in Olanda<br />

Il presidente di Union<strong>Alimentari</strong> Stefano Marotta<br />

è stato siglato con la società People in Food Holding BV,<br />

che coinvolge diverse realtà nel proprio gruppo tra cui<br />

KTBA, azienda specializzata in servizi alle imprese alimentari.<br />

Su entrambi i fronti si offre un supporto, sia per le<br />

imprese che desiderano focalizzare maggiormente l’export<br />

con l’aiuto di un supporto commerciale locale oppure,<br />

in alternativa o in aggiunta, avvalersi di partner che<br />

possano incrementare la qualità percepita e la credibilità<br />

nell’operato aziendale nei confronti dei clienti presenti in<br />

tali territori, assistendo le imprese in modo diretto e in<br />

loco per qualsiasi problematica relativa alla commercializzazione<br />

dei propri prodotti con un corretto approccio anche culturale.<br />

“Vogliamo favorire una reale internazionalizzare delle Pmi alimentari<br />

italiane - prosegue il presidente di Union<strong>Alimentari</strong> Marotta - non<br />

assisterle solo in vendite spot, e fare questo senza gravarle dei costi e<br />

degli investimenti che una vera internazionalizzazione comporta e che<br />

spesso per le aziende piccole e medie è fuori portata. Ora dobbiamo<br />

fare in modo che le imprese che hanno fiducia in noi credano anche<br />

nella solidità e professionalità dei nostri partner e che costruiscano<br />

assieme a noi il loro futuro”.<br />

ACCORDO TRA FIERA MILANO E AKESIOS<br />

PER LE SCIENZE ALIMENTARI A TUTTOFOOD<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

Un altro tassello nella strategia che sta<br />

facendo di Tuttofood un autentico hub<br />

d’innovazione a tutto campo per il settore<br />

agroalimentare. Questo l’obiettivo dell’accordo<br />

siglato tra Fiera Milano e Akesios,<br />

società specializzata nell’organizzazione<br />

di convegni e congressi medico-scientifici,<br />

che si concretizzerà nel progetto Spazio<br />

Nutrizione. Spazio Nutrizione è un programma<br />

di convegni e corsi realizzati in<br />

collaborazione con autorevoli Società<br />

medico-scientifiche che si fa momento di<br />

conoscenza e condivisione coinvolgendo,<br />

oltre ai protagonisti dell’agroalimentare<br />

già presenti a Tuttofood, anche nuove figure<br />

come medici, nutrizionisti, dietisti,<br />

operatori del benessere, personal trainer<br />

e farmacisti grazie a un’agenda di grande<br />

rigore scientifico: un’occasione per presentare<br />

anche a loro la ricca offerta di prodotti<br />

agroalimentari esposta in fiera, alla<br />

quale si affiancheranno gli specifici<br />

prodotti delle imprese sponsor<br />

di Spazio Nutrizione (functional<br />

food, integratori e ingredienti alimentari).<br />

“Tuttofood, posizionatasi<br />

fra le tre manifestazioni agroalimentari<br />

B2B più importanti<br />

d’Europa” - ha affermato Corrado<br />

Peraboni, amministratore delegato<br />

di Fiera Milano - “diventa grande e<br />

sempre più responsabile, investendo sulla<br />

sua anima più nobile, quella del knowhow.<br />

Questa partnership, che porta in<br />

dote convegni e congressi di altissimo livello<br />

medico-scientifico, rafforza<br />

Tuttofood come centro nevralgico internazionale<br />

per il dibattito su nutrizione e<br />

salute”. “Spazio Nutrizione ha scelto di<br />

posizionarsi a Milano” - ha aggiunto<br />

Petrusca Andretta, amministratore delegato<br />

di Akesios Group - “perché riconosce<br />

nella sinergia tra fiera, città e sana alimentazione<br />

un polo di attrazione globale, un<br />

vero e proprio brand la cui risonanza e<br />

prestigio nel mondo food è stata ulteriormente<br />

accresciuta da Expo”.<br />

Spazio Nutrizione avrà cadenza annuale:<br />

negli anni dispari sarà ospitata all’interno<br />

della manifestazione (8-11 maggio 2017),<br />

mentre negli anni pari si terrà al Mi.Co., il<br />

centro congressi di Fiera Milano nel cuore<br />

della città, adiacente all’avveniristico quartiere<br />

di Citylife dal 5 al 7 maggio <strong>2016</strong>.<br />

020<br />

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news [fatti, persone, aziende]<br />

FRANCESCA KELLER<br />

NOMINATA RESPONSABILE MARKETING<br />

E COMUNICAZIONE DI IML GROUP<br />

I 90 ANNI<br />

DI GIUSTO FARAVELLI<br />

Giusto Faravelli Spa compie 90 anni. Correva<br />

infatti l’anno 1926 quando, con coraggio e<br />

intraprendenza, Giusto Faravelli dava avvio<br />

all’impresa che ancora oggi porta il suo<br />

nome. Da allora, un percorso ininterrotto di<br />

crescita, investimenti e innovazioni.<br />

Nove decenni dopo, Giusto Faravelli Spa è la<br />

casa madre del gruppo Faravelli, protagonista<br />

internazionale nella distribuzione di materie<br />

prime per l’industria alimentare, dietetica,<br />

chimico-farmaceutica e dietetica.<br />

Faravelli spegne le sue prime 90 candeline<br />

celebrando questo prestigioso traguardo forte<br />

di un patrimonio storico ricco di tradizione<br />

e di successi, ma guardando al futuro con<br />

slancio ed entusiasmo, insieme a una rinnovata<br />

spinta verso nuovi orizzonti.<br />

Da dicembre 2015 Francesca Keller ha assunto il ruolo<br />

di responsabile marketing e comunicazione di IML<br />

Group, realtà internazionale che progetta e commercializza<br />

sistemi propulsivi industriali e marini attraverso la<br />

società IML Motori Srl e che opera nella progettazione<br />

e realizzazione d’impianti energetici con il marchio<br />

Intergen attraverso la società IML Impianti Srl. Francesca<br />

Keller si occuperà della comunicazione interna ed esterna<br />

di IML Group, quindi di indicare le strategie di comunicazione<br />

e di tutte le attività correlate, dal marketing<br />

alla pubblicità, dalle iniziative istituzionali a quelle speciali,<br />

dalle sponsorizzazioni ai convegni. A lei l’incarico,<br />

inoltre, di stabilire e consolidare i rapporti con le istituzioni<br />

pubbliche, le associazioni di categoria e imprenditoriali. Tra i primi obiettivi di<br />

Francesca, quello di rinnovare l’immagine coordinata dell’azienda attraverso un’identità<br />

moderna ed emozionale, in tutte le sue forme, dai siti web del gruppo, al<br />

materiale grafico commerciale e promozionale, alle fiere ecc. Francesca Keller<br />

coordinerà uno staff interno specializzato, diviso in presidi organizzativi che rispecchiano<br />

le business unit operative del gruppo industriale.<br />

Francesca Keller, laureata in Economia con specializzazione in marketing e in psicologia,<br />

ha lavorato nei dipartimenti di marketing internazionale di Danone France,<br />

Galbani International e Illva Saronno, multinazionale italiana leader nel mondo<br />

degli alcolici.<br />

PANIFICATORI 3.0<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

Quasi 250 presenti tra operatori del<br />

mondo della panificazione, aziende<br />

sponsor, patrocinatori, giornalisti al secondo<br />

convegno organizzato da Italian<br />

Gourmet e dedicato alla panificazione:<br />

un’occasione di confronto costruttivo in<br />

un settore dalle grandi possibilità di crescita.<br />

Il panificatore 3.0 “non inventa, ma<br />

innova progettando”.<br />

Roberto Carcangiu, presidente dell’Associazione<br />

professionale cuochi italiani<br />

(Apci) ha aperto i lavori in una sala in cui<br />

era presente anche il Maestro Iginio<br />

Massari. Carcangiu ha fornito un quadro<br />

interessante del mondo dei consumatori<br />

italiani di oggi. Al trend di crescita della<br />

popolazione si contrappone il calo del<br />

consumo di pane, tuttavia i numeri fanno<br />

chiaramente capire che gli spazi per<br />

espandere le vendite ci sono. Massimo<br />

Monopoli dello Studio Simax ha presentato<br />

una dettagliata analisi energetica<br />

con una panoramica sulle norme vigenti,<br />

sui combustibili, sulle energie rinnovabili,<br />

sui consumi delle aziende e dei<br />

macchinari dalle prestazioni sempre più<br />

elevate.<br />

Il potere nutrizionale del protagonista<br />

indiscusso della giornata, il pane, è stato<br />

illustrato dal professor Piergiorgio Pietta,<br />

forte sostenitore di questo alimento sano<br />

e buono che deve tornare a essere la<br />

base della nostra alimentazione. Il principe<br />

della dieta mediterranea è, infatti,<br />

un alimento ricco di nutrienti fondamentali<br />

che contribuiscono a mantenere l’equilibrio<br />

alimentare, a svolgere un controllo<br />

glicemico e a prevenire stipsi,<br />

sovrappeso, malattie cardiovascolari e<br />

diabete tipo 2.<br />

022<br />

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news [fatti, persone, aziende]<br />

UN CONCORSO PER I COSTRUTTORI DI MACCHINE<br />

Rockwell Automation indice<br />

un concorso a livello mondiale<br />

in occasione di Interpack<br />

2017, per premiare l’innovazione<br />

e la creatività nel design<br />

delle macchine, con riferimento<br />

alle future esigenze di<br />

mercato. Con la presenza dei<br />

maggiori utenti finali a livello<br />

globale all’interno della giuria,<br />

sarà un’occasione unica<br />

per i costruttori di macchine<br />

per presentare le loro tecnologie<br />

di fronte ad alcune tra<br />

le principali aziende player<br />

globali di mercato.<br />

Ogni macchina equipaggiata<br />

con prodotti e soluzioni di<br />

Rockwell Automation presentata<br />

in fiera potrà essere<br />

ammessa al concorso e partecipare<br />

alla selezione. Sono<br />

state identificate delle sottocategorie<br />

alle quali le macchine<br />

devono appartenere per<br />

poter essere ammesse al concorso:<br />

Modular machines,<br />

Smart machines, Ease to use,<br />

Sustainability, Traceability<br />

and Product safety.<br />

Secondo Urs Marti, director<br />

industries Emea di Rockwell<br />

Automation, “Interpack è l’evento<br />

ideale per mostrare<br />

l’innovazione.<br />

Cosi come per rispondere alle<br />

richieste del mercato del momento,<br />

i costruttori di macchine<br />

usano la manifestazione<br />

per mostrare le loro ultime<br />

innovazioni e macchine.<br />

Essendo tra i maggiori fornitori<br />

di soluzioni di questo<br />

mercato per i costruttori di<br />

macchine, siamo sempre ben<br />

impressionati dal livello di<br />

tecnologia che viene raggiunto<br />

durante ogni manifestazione,<br />

pertanto crediamo sia<br />

giunto il momento di premiare<br />

e riconoscere questi successi<br />

con un concorso specifico<br />

sull’innovazione. Il<br />

concorso si integra con tutte<br />

le proposte che normalmente<br />

offriamo ai clienti a supporto<br />

della manifestazione, in termini<br />

di attività di co-marketing,<br />

disponibilità di prodotti<br />

e supporto tecnico in loco.<br />

Sulla scia del successo del<br />

2014, sappiamo che sarà un<br />

lavoro duro scegliere un vincitore.<br />

Nel 2014 ci sono state<br />

oltre 220 macchine equipaggiate<br />

con prodotti e soluzioni<br />

di automazione Rockwell<br />

Automation e nel 2017, ci<br />

aspettiamo che questo numero<br />

aumenti ulteriormente.<br />

Tutte queste macchine saranno<br />

ammissibili al concorso. Le<br />

candidature per il concorso<br />

“Best Future Machine” possono<br />

essere inviate entro il 31<br />

ottobre <strong>2016</strong> e i finalisti verranno<br />

selezionati entro la fine<br />

di dicembre <strong>2016</strong>.<br />

Una delegazione di rappresentanti<br />

delle principali associazioni<br />

di mercato e utenti<br />

finali di livello mondiale formerà<br />

la giuria che eleggerà il<br />

vincitore assoluto del concorso<br />

e i vincitori di ogni sottocategoria.<br />

I vincitori saranno<br />

nominati durante un evento<br />

di gala durante i primi giorni<br />

della manifestazione e parteciperanno<br />

a tutte le attività<br />

promozionali durante e dopo<br />

la manifestazione.<br />

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Inulina e Oligofruttosio da cicoria<br />

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Fibre da pisello<br />

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vaniglia, cacao, caffè e altre note dolci, Vanillina<br />

microincapsulata su oleoresina di vaniglia<br />

Lecitina di soia e di girasole, luida e polvere<br />

Olio e oleine rosse da palma<br />

Latte di cocco in polvere spray<br />

Beta-carotene, Luteina<br />

Licopene, Astaxantina<br />

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TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

023


news [fatti, persone, aziende]<br />

DRONI PER L’OLIVICOLTURA<br />

Il settore olivicolo appare spesso<br />

molto restio all’introduzione di<br />

novità e tecnologie innovative,<br />

ma rappresenta anche un’avanguardia<br />

di nuovi modelli agricoli<br />

che guardano a qualità e sostenibilità<br />

ambientale. È il caso<br />

dell’utilizzo dei droni, ovvero<br />

quei piccoli velivoli radiocomandati<br />

che possono eseguire<br />

dall’alto misure e analisi anche<br />

molto sofisticate, aiutando l’olivicoltore<br />

nel lavoro di tutti i<br />

giorni. Una ricerca dell’Università<br />

di Pisa ha dimostrato che le<br />

misure effettuate dal cielo sono<br />

più accurate di quelle realizzabili<br />

da terra, con un investimento<br />

di tempo, energie e soldi<br />

decisamente inferiore.<br />

Grazie ai rilievi dei droni, in<br />

aziende di grandi dimensioni,<br />

oppure in areali complessi<br />

come quelli collinari e montani<br />

italiani, è possibile dare indicazioni<br />

sufficientemente precise<br />

non solo sul tipo e intensità di<br />

potatura da effettuare, ma anche<br />

sulla gestione fitosanitaria<br />

dell’oliveto, stabilendo, per<br />

esempio, i volumi da irrorare in<br />

funzione della superficie fogliare<br />

in grado di intercettare il prodotto.<br />

Un salto nel futuro, verso<br />

l’olivicoltura di precisione,<br />

che vuole una distribuzione<br />

sempre più attenta e mirata dei<br />

presidi fitosanitari, per limitare<br />

l’impatto sull’ambiente e sulla<br />

salute dei consumatori.<br />

(Fonte: Teatro Naturale per<br />

Sol&Agrifood)<br />

IL PROGETTO E-F@CTORY RICEVE IL TECHNOLOGICAL LEADERSHIP AWARD<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

Il progetto e-F@ctory di Mitsubishi Electric ha<br />

ottenuto il riconoscimento di Frost & Sullivan<br />

nell’ambito degli annuali Best Practice<br />

Awards. Il riconoscimento premia e-F@ctory<br />

di Mitsubishi Electric in quanto fornisce la<br />

tecnologia abilitante nel campo “Industrial<br />

Internet of Things nell’automazione industriale”<br />

(IIoT).<br />

In occasione della recente cerimonia di premiazione<br />

a Singapore, il progetto e-F@ctory<br />

di Mitsubishi Electric è stato insignito del premio<br />

“Frost & Sullivan Southeast Asia Enabling<br />

Technology Award” per il 2015. Il premio<br />

rientra nell’apprezzato programma Frost &<br />

Sullivan di riconoscimento delle buone pratiche<br />

in svariati contesti industriali e campi<br />

applicativi.<br />

Il conferimento del premio si fonda su<br />

un’ampia ricerca primaria e secondaria lungo<br />

l’intera catena del valore, fornendo così una<br />

straordinaria visuale a 360 gradi su tecnologie<br />

e prodotti specifici. Secondo David<br />

Frigstad, presidente di Frost & Sullivan, “la<br />

Masayuki Yamamoto<br />

(a destra), vicepresidente<br />

senior del gruppo Factory<br />

Automation Systems<br />

di Mitsubishi Electric,<br />

riceve il Best Practice<br />

Award 2015<br />

da Ravi K (a sinistra),<br />

vicepresidente<br />

di Frost & Sullivan<br />

leadership nelle tecnologie abilitanti non è<br />

mai un’acquisizione facile, ma risulta ancora<br />

più difficile con l’attuale intensità della concorrenza,<br />

volatilità dei clienti e incertezza<br />

economica, per non parlare della difficoltà di<br />

essere innovativi in un contesto di sfide sempre<br />

maggiori nei confronti della proprietà<br />

intellettuale”.<br />

Sulla base di queste premesse, Frost &<br />

Sullivan ha scelto la piattaforma e-F@ctory di<br />

Mitsubishi Electric per la sua capacità di integrare<br />

in modo ottimale i componenti dell’automazione<br />

industriale utilizzando protocolli<br />

e reti comuni.<br />

Si dice che negli ultimi anni la produzione<br />

manifatturiera si appresti a compiere la quarta<br />

rivoluzione industriale, coniugando i vantaggi<br />

di tecnologia IT, stampa 3D, simulazione<br />

e modelling con la sofisticata automazione<br />

dei processi all’interno della fabbrica. Ne è<br />

scaturito un intenso dibattito su IIoT e Industry<br />

4.0, dando vita a concetti di leadership industriale<br />

a livello regionale come il “Made in<br />

China 2025”. Ma l’interrogativo resta quello<br />

di come raggiungere concretamente questi<br />

obiettivi: ed è qui che entra in gioco la piattaforma<br />

e-F@ctory.<br />

Il cuore della piattaforma è rappresentato dai<br />

componenti fondamentali dell’automazione<br />

industriale quali controllori a logica programmabile<br />

(PLC), interfacce uomo-macchina<br />

(HMI), robot, sistemi drive ecc. Questi vengono<br />

abbinati ai relativi componenti hardware<br />

per connettere gli stessi sistemi di comando<br />

ai sistemi IT: una soluzione ideale per i sistemi<br />

MES di gestione informatizzata della produzione<br />

e per le applicazioni di tipo Enterprise.<br />

“Mitsubishi Electric, famosa per la sua offerta<br />

rivolta al mondo dell’industria elettronica,<br />

si è ricavata una propria nicchia nell’area<br />

dell’automazione industriale, grazie alla portata<br />

globale e alla vasta esperienza di cui<br />

gode. Mentre l’Industrial Internet of Things<br />

(IIoT) richiama l’attenzione dei principali fornitori<br />

di sistemi di automazione, Mitsubishi<br />

Electric ha saputo riconoscere il potenziale<br />

che una simile tecnologia può offrire nel<br />

mondo dell’automazione industriale.<br />

L’azienda ha inoltre compreso come, con la<br />

crescente rilevanza dell’IIoT nella produzione<br />

manifatturiera, la trasparenza assuma un’importanza<br />

assoluta. La sua e-F@ctory può<br />

essere considerata la soluzione perfetta per<br />

attuare la visibilità a livello dell’intera azienda”,<br />

osserva Krishnan Ramanathan, analista<br />

ricercatore senior di Frost & Sullivan.<br />

024<br />

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news [fatti, persone, aziende]<br />

A VERONA L’AGRICOLTURA INNOVATIVA E SOSTENIBILE<br />

“L’agricoltura nei prossimi decenni sarà chiamata a sfamare<br />

una popolazione mondiale che nel 2050 raggiungerà i 9 miliardi<br />

di persone. Per vincere questa sfida è necessario puntare<br />

su innovazione e sostenibilità, direttrici su cui abbiamo<br />

sviluppato questa edizione di Fieragricola”. Lo ha dichiarato<br />

il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese, inaugurando lo<br />

scorso 3 febbraio la 112ª Fieragricola di Verona, la più importante<br />

manifestazione in Italia dedicata al settore primario.<br />

La rassegna contava oltre 1.000 aziende espositrici, 9 padiglioni<br />

occupati, 600 animali in mostra, i più importanti marchi internazionali<br />

della meccanica agricola e della zootecnia, senza<br />

dimenticare agrofarmaci, sementi, energie rinnovabili, gestione<br />

del verde e attività forestale.<br />

Alla cerimonia di inaugurazione<br />

erano presenti il ministro<br />

delle Politiche agricole, alimentari<br />

e forestali, Maurizio<br />

Martina, il parlamentare dell’Unione<br />

europea membro della<br />

commissione Agricoltura,<br />

Paolo de Castro. Con loro anche<br />

il direttore generale di<br />

Veronafiere, Giovanni<br />

Mantovani, il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia,<br />

il sindaco di Verona Flavio Tosi e il presidente della Provincia di<br />

Verona, Antonio Pastorello.<br />

”Fieragricola è l’espressione diretta di una terra come il Veneto<br />

con 665 mila aziende agricole e che vede crescere del 23% gli<br />

occupati nel settore, anche tra le giovani generazioni”, ha<br />

detto il governatore Luca Zaia . “Oggi il consumatore chiede<br />

sicurezza alimentare e un’agricoltura certificata come la nostra<br />

rappresenta la migliore risposta”.<br />

Per il sindaco Flavio Tosi “l’agricoltura è alla base dell’economia,<br />

soprattutto in un Paese dove il made in Italy agroalimentare<br />

costituisce un’eccellenza in tutto il mondo. Oltre all’export, serve<br />

però tutelare anche il mercato<br />

interno, difendendone le<br />

posizioni a livello europeo”.<br />

“Il comparto agricolo resta uno<br />

dei settori trainati dell’economia<br />

veronese, terza provincia<br />

italiana per esportazioni e prima<br />

in Veneto per numero degli animali<br />

allevati, con il 57% del totale<br />

regionale”, ha spiegato il<br />

presidente Antonio Pastorello.<br />

Il presidente di Veronafiere Maurizio Danese<br />

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TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

025


appuntamenti<br />

La trasformazione digitale<br />

dell’Industria 4.0 riguarda<br />

diverse applicazioni<br />

nella filiera della carne,<br />

come il controllo dei prodotti<br />

e dei processi, le tecniche<br />

di etichettatura e la manutenzione.<br />

Software, sensori, dati e networking<br />

sono gli attori principali<br />

di questo trend destinato<br />

ad avere massima evidenza<br />

a IFFA <strong>2016</strong>.<br />

L’EVOLUZIONE DIGITALE<br />

NELL’INDUSTRIA DELLA CARNE<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

026<br />

In futuro i macchinari e gli impianti non solo dovranno<br />

fornire autonomamente informazioni su tutti i principali<br />

stati dei processi e dei sistemi, ma dovranno anche comunicare<br />

fra loro e intervenire nei processi produttivi per correggerli<br />

e ottimizzarli senza l’intervento dell’uomo. Tutto<br />

ciò richiede numerosi sensori ad alte prestazioni, collegati<br />

tra loro in modo intelligente, per monitorare i dati riguardanti<br />

prodotti, macchinari e processi. Il protocollo Internet<br />

finora adottato, l’IPv4, non può tuttavia fornire il numero<br />

di indirizzi IP necessario. Innanzitutto occorre quindi attuare<br />

una rapida conversione al nuovo standard IPv6, al quale<br />

è possibile associare tutti gli indirizzi IP che occorrono per<br />

sensori, apparecchi, macchinari o impianti. Questa trasformazione<br />

è ora in atto in tutto il mondo.<br />

SENSORI COLLEGATI IN RETE: COMPONENTI ESSENZIALI<br />

A svolgere un ruolo di primo piano nella misurazione di<br />

temperatura, umidità, viscosità, corrente assorbita, torsione,<br />

pressione, flusso di materiale, peso ecc. sono sempre più i<br />

sensori con collegamento in rete diretto o con trasmissione<br />

dei dati via radio, così come i datalogger. A distinguersi in<br />

quest’ambito è soprattutto la tecnologia RFID (radio frequency<br />

identification). I tag RFID si scambiano informazioni<br />

e segnali via radio con gli apparecchi di scrittura e i lettori dei<br />

vari macchinari di lavorazione, così come con i sistemi di<br />

trasporto, refrigerazione e stoccaggio. Integrati in ganci da<br />

macellaio, carrelli di trasporto, contenitori, casse E2 o confezioni,<br />

i tag RFID possono controllare macchinari e impianti e<br />

documentare tutti gli stati dei prodotti e dei processi lungo<br />

l’intera catena di produzione del valore. I dati sui processi,<br />

reperibili in qualsiasi momento, garantiscono maggiore trasparenza,<br />

controllo dei processi ed efficienza nella produzione<br />

e creano una banca dati sicura per le aziende nell’ambito<br />

della rintracciabilità di prodotti e lotti.<br />

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LA TECNICA DI ETICHETTATURA AU-<br />

MENTA TRASPARENZA E SICUREZZA<br />

I sistemi di etichettatura intelligenti e<br />

flessibili sono indispensabili per la lavorazione,<br />

il confezionamento e la logistica,<br />

stoccaggio compreso, di carne e<br />

insaccati. Secondo quanto stabilito dal<br />

Regolamento UE 1169/2011, a svolgere<br />

un ruolo di primo piano sono le informazioni<br />

sulla denominazione dell’alimento,<br />

il Paese di origine o il luogo di<br />

provenienza, il luogo di macellazione, il<br />

numero di serie e di lotto individuale,<br />

così come le informazioni sugli ingredienti,<br />

la dichiarazione nutrizionale, il<br />

quantitativo netto, la data di congelamento<br />

della carne e dei prodotti congelati<br />

a base di carne, ecc. In questo campo<br />

si sono affermate le stampanti laser,<br />

a getto d’inchiostro e termiche per la<br />

produzione di etichette con codice a<br />

barre, Datamatrix o QR. Gli scanner a<br />

laser e le fotocamere digitali garantiscono<br />

che le etichette siano stampate e<br />

posizionate correttamente. Particolare<br />

attenzione merita, anche in questo<br />

caso, la tecnologia RFID che, diversamente<br />

dai procedimenti citati, non necessita<br />

di una “linea di vista” libera per<br />

scrivere o leggere i dati. Di conseguenza<br />

i tag RFID possono essere posti in qualsiasi<br />

punto delle casse E2 o di altri contenitori<br />

da trasporto. In questo modo si<br />

semplifica l’intera gestione (trasporto,<br />

paletizzazione, stoccaggio, ecc.) e tutto<br />

è più sicuro in quanto, ad esempio, si<br />

evitano errori nello stoccaggio.<br />

COME CAMBIA LA GESTIONE<br />

DEI MACCHINARI<br />

Con la crescente complessità e con il<br />

collegamento in rete delle linee di produzione,<br />

lavorazione e confezionamento<br />

crescono anche le aspettative<br />

verso l’utilizzabilità di questi sistemi. In<br />

quest’ambito si affermano sempre più<br />

i touchscreen con funzioni come quelle<br />

in uso negli smartphone e nei tablet<br />

PC. In questo modo si garantisce un<br />

utilizzo semplice, sicuro e soprattutto<br />

intuitivo poiché le funzioni di base sono<br />

familiari alla maggior parte delle persone,<br />

essendo comuni a quelle dei loro<br />

dispositivi di comunicazione mobili.<br />

Fondamentale per l’ergonomia del lavoro<br />

è la creazione di interfacce utente<br />

con icone il più possibile autoesplicative<br />

fino a immagini fotorealistiche di macchinari<br />

e impianti delle proprie linee di<br />

produzione. In una fase successiva, gli<br />

apparecchi di controllo mobili sostituiranno<br />

i sistemi stazionari. Tuttavia vi<br />

sono ancora tanti aspetti da chiarire a<br />

proposito della sicurezza dei macchinari,<br />

dei prodotti e dei dati, così come<br />

delle norme vincolanti.<br />

DISPONIBILITÀ DEGLI IMPIANTI<br />

E SICUREZZA DELLA PRODUZIONE<br />

Gli arresti di produzione non pianificati<br />

sono l’incubo di qualsiasi produttore.<br />

Qui i sensori collegati in rete per il monitoraggio<br />

dei macchinari (condition<br />

monitoring o CMS), in combinazione<br />

con l’analisi intelligente dei dati e l’integrazione<br />

nei sistemi ERP offrono la possibilità<br />

di eseguire interventi di manutenzione<br />

preventiva (predictive<br />

maintenance, abbreviato PM). Questi<br />

ultimi possono essere eseguiti anche in<br />

assistenza da remoto da parte del produttore<br />

del macchinario o dell’impianto,<br />

riducendo così i costi del servizio di<br />

assistenza e riuscendo a elevare in maniera<br />

considerevole la qualità della produzione,<br />

così come la sicurezza della<br />

programmazione.<br />

A FRANCOFORTE IN MOSTRA<br />

LE INNOVAZIONI<br />

IFFA, la fiera di riferimento per l’industria<br />

della carne, aprirà nuovamente i<br />

cancelli d’ingresso, dal 7 al 12 maggio<br />

<strong>2016</strong>, a Francoforte sul Meno. I visitatori<br />

avranno la possibilità di informarsi<br />

in modo esaustivo sulle opportunità<br />

offerte dal networking di macchinari<br />

e processi supportato dalla moderna<br />

tecnologia informatica, tecnologia dei<br />

sensori e sistemi di controllo, dal punto<br />

di vista del progetto Industria 4.0.<br />

Circa 960 espositori provenienti da<br />

quarantasette paesi, tra cui tutte le<br />

aziende leader di mercato, presenteranno<br />

le loro innovazioni lungo l’intera<br />

catena di produzione dell’industria<br />

della carne.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

027


appuntamenti<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

028<br />

OPPORTUNITÀ PER L’INDUSTRIA ALIMENTARE<br />

E DEI MANGIMI A POWTECH <strong>2016</strong><br />

Il mondo della tecnologia dei processi<br />

meccanici ospite a<br />

Norimberga: dal 19 al 21 aprile<br />

<strong>2016</strong>, circa 900 espositori presenteranno<br />

gli ultimi sviluppi tecnologici<br />

nel campo della produzione,<br />

lavorazione e handling di polveri,<br />

granulati e materiali sfusi. Saranno<br />

soprattutto gli esperti dell’industria<br />

alimentare e dei mangimi a<br />

trarre profitto da una visita in fiera.<br />

Li attenderà, infatti, l’intero<br />

ventaglio merceologico per la produzione<br />

di food e feed: dalla macinazione<br />

alla miscelazione, dalla<br />

granulazione all’agglomerazione,<br />

fino alle tecniche di pesatura e di<br />

dosaggio.<br />

In evidenza sarà un trend attuale<br />

del settore: l’integrazione del management<br />

energetico aziendale nei<br />

sistemi di controllo dei processi. Per<br />

gli elettrodomestici e le vetture<br />

nuove, l’etichettatura che indica il<br />

consumo di energia è già cosa ovvia.<br />

L’intenzione, tuttavia, è che la<br />

clientela possa avere una base decisionale<br />

migliore e, soprattutto,<br />

informazioni precise sulla quantità<br />

di energia consumata per la produzione<br />

di un articolo anche al<br />

momento dell’acquisto di generi<br />

alimentari. A tal proposito, ad<br />

esempio, il Vdma si sta adoperando<br />

per definire degli indici MES<br />

(Manufacturing Execution System)<br />

per il management energetico.<br />

L’obiettivo è di determinare il consumo<br />

effettivo di energia di un<br />

processo produttivo e di ridurlo.<br />

Dialettica intrinseca al management<br />

dell’energia<br />

L’industria alimentare è alla ricerca<br />

di soluzioni per la dialettica esistente<br />

tra economia ed ecologia,<br />

tra redditività della produzione e<br />

responsabilità verso l’ambiente, i<br />

consumatori e la legislazione. La<br />

realizzazione di un management<br />

sistematico dell’energia secondo<br />

la norma ISO valida a livello mondiale<br />

non si rivela, infatti, essere<br />

soltanto la chiave per ottenere risparmi<br />

significativi nei costi di gestione,<br />

bensì anche uno strumento<br />

di marketing efficace e un netto<br />

vantaggio competitivo.<br />

Soluzioni software per il controllo<br />

dei processi<br />

Gli specialisti del food & feed riceveranno<br />

risposte in merito visitando<br />

Powtech. Il salone specializzato<br />

mostrerà sistemi di controllo dei<br />

processi che non solo includono la<br />

gestione delle ricette, la tracciabilità<br />

e l’acquisizione dei flussi di<br />

materiale: in più, infatti, saranno<br />

presentate soluzioni software modernissime<br />

le cui efficienti banche<br />

dati in tempo reale sono in grado<br />

di rilevare ed elaborare tutti i dati<br />

di rilievo per la produzione, indici<br />

energetici compresi.<br />

ProLeiT, ad esempio, proporrà l’ultima<br />

versione della propria soluzione<br />

MES: “È possibile implementare<br />

questa novità prodotto<br />

indipendentemente dal nostro sistema<br />

di controllo dei processi. I<br />

dati possono essere valorizzati<br />

trasversalmente a tutti gli ambiti<br />

produttivi e compendiati poi nei<br />

report desiderati”, spiega Adrian<br />

Veit, responsabile del reparto marketing<br />

di ProLeiT AG.<br />

ProLeiT AG è una delle circa settanta<br />

aziende che presenteranno<br />

a Norimberga innovazioni nel<br />

campo della tecnica di automazione<br />

e di controllo dei processi. I visitatori<br />

appartenenti all’industria<br />

alimentare e dei mangimi troveranno<br />

un elenco attualizzato degli<br />

espositori e altre informazioni su<br />

Powtech al sito www.powtech.de.<br />

Novità dalla tecnologia delle<br />

particelle<br />

Al Centro Esposizioni Norimberga<br />

sarà ospite in contemporanea il<br />

Partec, il Congresso internazionale<br />

sulla tecnologia delle particelle.<br />

Qui s’incontreranno ingegneri<br />

specializzati e scienziati di spicco<br />

per uno scambio sugli ultimi sviluppi<br />

nei processi di formazione<br />

delle particelle, di agglomerazione<br />

e di rivestimento, sui metodi di<br />

misurazione e su svariate applicazioni<br />

industriali per le particelle.<br />

www.interprogettied.com


Coloranti naturali<br />

Estratti vegetali Antiossidanti naturali<br />

BIOCHIM<br />

Via Puccini, 81<br />

20080 Casarile (MI)<br />

Tel. 02 90096205<br />

Fax 02 9052754<br />

www.biochim.it


appuntamenti<br />

NASCE FRUIT&VEG SYSTEM: FOCUS SULLA FILIERA<br />

ORTOFRUTTICOLA MEDITERRANEA<br />

L’obiettivo è chiaro: essere uno<br />

strumento innovativo per favorire<br />

l’incremento di valore dell’intera<br />

filiera ortofrutticola, da Sud<br />

a Nord, e aumentare la quota di<br />

export di prodotti freschi e trasformati.<br />

È quanto Veronafiere e<br />

Agrifood Consulting si propongono<br />

con la nuova iniziativa<br />

Fruit&Veg System, in programma<br />

a Verona dal 4 al 6 maggio<br />

<strong>2016</strong> (www.fruitandvegsystem.<br />

com), che guarda al<br />

Mediterraneo e al confronto internazionale<br />

per un percorso di<br />

crescita del settore italiano, e che<br />

è stata presentata recentemente<br />

a Roma. “Al centro del<br />

Mediterraneo c’è l’Italia che, assieme<br />

a prodotti ortofrutticoli di<br />

riconosciuto livello qualitativo,<br />

produce tecnologie all’avanguardia<br />

e ha uno dei know-how<br />

tra i più richiesti al mondo”, ha<br />

detto il vicepresidente vicario di<br />

Veronafiere, Claudio Valente.<br />

“Come per altri settori quali il<br />

vino, il food di qualità, l’olio d’oliva<br />

extravergine e la carne, ad<br />

esempio, per i quali organizziamo<br />

rassegne ed eventi di prodotto,<br />

tecnologie, formazione come<br />

Vinitaly, Sol&Agrifood, Enolitech,<br />

Eurocarne, wine2wine, oggi riconosciute<br />

a livello internazionale<br />

per il loro valore aggiunto, così<br />

abbiamo pensato che anche per<br />

il settore ortofrutticolo i tempi<br />

fossero maturi per realizzare un<br />

progetto innovativo. Attraverso<br />

Fruit&Veg System intendiamo<br />

coniugare alla parte espositiva<br />

quella formativa, favorendo il<br />

confronto tra aree produttive e<br />

mercati, e la promozione del<br />

business”.<br />

Fruit&Veg System coinvolge la<br />

filiera ortofrutticola che va dal<br />

prodotto fresco alla ricerca genetica,<br />

dalle tecniche di coltivazione<br />

all’uso dell’informatica e al<br />

packaging, dalla distribuzione<br />

organizzata a un consumo sempre<br />

più consapevole. Nella parte<br />

espositiva vi saranno elementi<br />

d’innovazione e di proposta per<br />

Mario Rossini (a sinistra) e Claudio Valente,<br />

rispettivamente vicedirettore generale<br />

e vicepresidente vicario di Veronafiere<br />

l’intero mercato internazionale,<br />

anche grazie a una forte presenza<br />

estera.<br />

Ogni anno verrà dato ampio risalto<br />

alla filiera di un prodotto<br />

specifico, con un percorso dedicato<br />

all’interno dell’evento: nel<br />

<strong>2016</strong> il prodotto protagonista<br />

sarà il pomodoro, di cui l’Italia è<br />

il terzo paese trasformatore al<br />

mondo, dopo Usa e Cina.<br />

A oggi, la produzione ortofrutticola<br />

italiana oscilla mediamente<br />

attorno ai 23 milioni di tonnellate,<br />

generando una produzione<br />

lorda vendibile di 12,7 miliardi di<br />

euro (per un fatturato complessivo<br />

di oltre 20 miliardi di euro),<br />

che rappresenta circa un terzo<br />

dell’intera PLV agricola. Le famiglie<br />

italiane acquistano frutta e<br />

verdura fresche e trasformate<br />

per circa 14 miliardi di euro l’anno<br />

pari a poco più di 8 milioni di<br />

tonnellate annue, mentre l’export<br />

del fresco è intorno ai 4 miliardi<br />

di euro. Con il trasformato<br />

si raggiunge la cifra di 7,4 miliardi<br />

di euro, risultato superiore<br />

all’export del settore enologico<br />

(pari a 5,5 miliardi di euro). Se la<br />

Spagna esporta per quasi 12 miliardi<br />

di euro, i Paesi Bassi per 9,8<br />

e il Belgio è molto vicino alle cifre<br />

italiane, vuol dire che è sempre<br />

più rilevante l’attenzione ai mercati<br />

esteri e che occorre cogliere<br />

occasioni e opportunità. Ed è<br />

proprio in tale direzione che si<br />

proietta il nuovo progetto di<br />

Fruit&Veg System, ideato e promosso<br />

da Veronafiere e<br />

Agrifood Consulting, e in programma<br />

a Verona dal 4 al 6<br />

maggio <strong>2016</strong>.<br />

NUCE VERSO UN RILANCIO INTERNAZIONALE<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

030<br />

Una nuova location, un nuovo format e nuove strategie di<br />

internazionalizzazione sono le caratteristiche della prossima<br />

edizione di Nuce Health World Expo, il salone internazionale<br />

per l’industria nutraceutica, cosmeceutica, functional<br />

foods & beverages e health ingredients, che avrà luogo a<br />

Bologna il 17 e 18 marzo <strong>2016</strong>, presso il Palazzo dei<br />

Congressi di BolognaFiere. Due<br />

giorni dove poter incontrare l’eccellenza<br />

internazionale del settore,<br />

concentrando i tempi di business<br />

e sfruttando la sinergia con<br />

Cosmopack, visitato nel 2015 da<br />

quasi 22.000 visitatori di cui<br />

69% stranieri.<br />

L’evento, realizzato in partnership<br />

con FederSalus, è la prima tappa<br />

nazionale di un più ampio percorso<br />

di internazionalizzazione. Nuce sarà in contemporanea<br />

con Cosmopack la manifestazione di riferimento per la supply<br />

chain del settore beauty. A Bologna si riunirà l’intera filiera<br />

cosmeceutica e nutraceutica, occasione unica in Italia.<br />

L’obiettivo è fare sistema per rappresentare una filiera produttiva<br />

in grado di mettere a disposizione dei consumatori<br />

prodotti innovativi realizzati seguendo<br />

i più alti standard di sicurezza<br />

e qualità. Non meno importanti<br />

lo sviluppo del mercato<br />

e la sua internazionalizzazione.<br />

Grazie all’importante collaborazione<br />

con FederSalus saranno<br />

organizzati convegni e workshop<br />

dedicati al mercato dei<br />

nutraceutici e alle importanti innovazioni<br />

di questo settore.


L’agenda<br />

Corso CPA - Certified Profibus<br />

Engineer<br />

9-11 marzo <strong>2016</strong><br />

Brescia<br />

www.csmt.it<br />

Propak Africa<br />

15-18 marzo <strong>2016</strong><br />

Johannesburg, Sudafrica<br />

www.propakafrica.co.za<br />

WorldFood Uzbekistan<br />

16-18 marzo <strong>2016</strong><br />

Tashkent, Uzbekistan<br />

www.worldfood.uz<br />

Nuce Health World Expo<br />

17-18 marzo <strong>2016</strong><br />

Bologna<br />

www.nuce.eu<br />

Vinitaly<br />

10-13 aprile <strong>2016</strong><br />

Verona<br />

www.vinitaly.com<br />

Sol&Agrifood<br />

10-13 aprile <strong>2016</strong><br />

Verona<br />

www.solagrifood.com<br />

WorldFood Warsaw<br />

19-21 aprile <strong>2016</strong><br />

Varsavia, Polonia<br />

www.worldfood.pl<br />

International Dairy<br />

Expo & Summit China<br />

22-24 aprile <strong>2016</strong><br />

Harbin, China<br />

en.dairyexpo.com<br />

Fruit&Veg System<br />

4-6 maggio <strong>2016</strong><br />

Verona<br />

www.fruitandvegsystem.com<br />

IFFA<br />

7-12 maggio <strong>2016</strong><br />

Francoforte sul Meno, Germania<br />

iffa.messefrankfurt.com<br />

www.interprogettied.com<br />

Cibus<br />

9-12 maggio <strong>2016</strong><br />

Parma<br />

www.cibus.it<br />

Thaifex-World of Food Asia<br />

25-29 maggio <strong>2016</strong><br />

Bankok, Thailandia<br />

www.worldoffoodasia.com<br />

Propak Asia<br />

15-18 giugno <strong>2016</strong><br />

Bitec, Bankok, Thailandia<br />

www.propakasia.com<br />

Propak China<br />

13-15 luglio <strong>2016</strong><br />

Shanghai, Cina<br />

www.propakchina.com<br />

Anutec - International<br />

FoodTec Brazil<br />

2-4 agosto <strong>2016</strong><br />

Curitiba, Brasile<br />

www.anutecbrazil.com<br />

WorldFood Instanbul<br />

1-4 settembre <strong>2016</strong><br />

Istanbul, Turchia<br />

www.worldfood-istanbul.com<br />

Anutec - International<br />

FoodTec India<br />

22-24 settembre <strong>2016</strong><br />

Mumbai, India<br />

www.foodtecindia.com<br />

East Afripack<br />

12-14 ottobre <strong>2016</strong><br />

Nairobi, Kenya<br />

www.eastafripack.com<br />

Cibus Tec<br />

25-28 ottobre <strong>2016</strong><br />

Parma<br />

www.cibustec.it<br />

Anufood China<br />

16-18 novembre <strong>2016</strong><br />

Beijing, Cina<br />

www.worldoffoodbeijing.com<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

031


global watch<br />

ALGHE MARINE: UN ATTORE PROTEICO PER INTEGRATORI<br />

E ALIMENTI FUNZIONALI<br />

Da secoli ingrediente essenziale dell’alimentazione orientale, le alghe trovano sempre più spazio anche sulle tavole<br />

occidentali, grazie soprattutto alle loro proprietà funzionali e alla loro ricchezza di vitamine, minerali e antiossidanti<br />

(con il contributo di helpdesk@innovami.com).<br />

Le alghe hanno proprietà disintossicanti, aiutano fegato e reni, favoriscono<br />

la digestione e l’eliminazione di scorie tossiche attraverso sudore,<br />

feci e urine. La presenza di acidi grassi fa sì che le alghe svolgano anche<br />

una funzione antinfiammatoria e, grazie allo iodio che stimola l’attività<br />

della tiroide (accelerando il metabolismo), si possono anche considerare<br />

un alimento dimagrante. Inoltre, aiutano l’organismo ad attivare le difese<br />

immunitarie e hanno anche la funzione di rafforzare ossa, unghie e<br />

capelli. Da secoli alla base dell’alimentazione orientale, le alghe andrebbero<br />

riscoperte anche in occidente, in quanto sono considerate uno<br />

degli alimenti più salutari che il nostro pianeta sia in grado di offrire, per<br />

TONING, COLOMBIA<br />

Zuppa per bambini con DHA da alghe<br />

BIO-LIFE, MALESIA<br />

Integratore ottenuto da alghe rosse<br />

WAKAME, TAIWAN<br />

Zuppa pronta con alghe e funghi<br />

HARIBO, GERMANIA<br />

Caramelle gommose di frutta<br />

TESCO, UNGHERIA<br />

Prosciutto di pollo con alghe rosse<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

032<br />

SPERWER, OLANDA<br />

Biscotto farcito croccante con semi di alghe<br />

www.interprogettied.com


global watch<br />

via della loro ricchezza di vitamine, minerali e antiossidanti.<br />

Le alghe possono essere reperite in alcuni supermercati, nelle erboristerie<br />

e nei negozi di prodotti alimentari biologici. Le alghe in commercio in<br />

Italia non provengono solo dal Giappone, ma anche dall’Europa, in<br />

particolare da Francia, Irlanda e Paesi Scandinavi, caratteristica che le<br />

rende un alimento non soltanto tipicamente orientale.<br />

Le alghe contengono clorofilla che sintetizzano in base alla luce solare<br />

che riesce ad arrivare a loro. Le alghe verdi sono quelle che crescono<br />

meno in profondità, le brune crescono a media profondità mentre le<br />

rosse sono quelle che crescono a profondità maggiori (fonti: www.viversano.net,<br />

www.laltramedicina.it).<br />

Vediamo in rassegna alcuni prodotti presenti sui mercati internazionali e<br />

contenenti alghe intere o sottoforma di proteine, DHA e stabilizzanti funzionali.<br />

Cereales: zuppa baby con DHA da alghe. Sperwer: biscotto croccante<br />

con semi di alghe oltre a quelli di frutta e vegetali disidratati. Wakame:<br />

zuppa pronta con alghe, funghi, olio di sesamo e chilly. Bio life: integratore<br />

ottenuto da alghe rosse. Haribo: Caramelle gommose arricchite con<br />

alghe di provenienza bio. Nutrifood: latte intero, zucchero, panna, green<br />

tea, glucosamina, alghe rosse, Ca ascorbato. Tesco: prosciutto di pollo, con<br />

euchema alghe, ovvero alghe rosse usate per la produzione di carragenina,<br />

un importante addensante. Hilo: latte, greentea. Veganeggs, uova vegetali:<br />

alghe, gomma gellan, carragenina, Ca lactato, lievito nutrizionale.<br />

Germinal Bio: biscotto con farina, zucchero, olio girasole, glucosio,greentea<br />

estratto, alghe rosse, lievito. Catalo: integratore con DHA da alghe.<br />

HILO, INDONESIA<br />

Latte e tè verde<br />

LET’S PARTY, USA<br />

Mini pasticceria con alghe concentrate<br />

come arricchitore proteico<br />

FOLLOW YOUR HEARTH, USA<br />

Uova vegetali con alghe<br />

GERMINAL, ITALIA<br />

Biscotti veg con farina, zucchero, olio girasole,<br />

glucosio, estratto di tè verde, alghe rosse e lievito<br />

CATALO, FILIPPINE<br />

Integratore per bambini con DHA e Omega-3<br />

da alghe<br />

www.interprogettied.com<br />

ALGAMAR, SPAGNA<br />

Spaghetti integrali con alghe<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

033


ingredienti<br />

Additivi, ingredienti e coadiuvanti<br />

di processo per la produzione<br />

di formaggi rappresentano<br />

uno dei settori alimentari meno<br />

sensibili ai fenomeni ciclici,<br />

come dimostra la crescita costante,<br />

seppure moderata, negli ultimi<br />

15 anni. L’Europa Occidentale<br />

resta il mercato principale.<br />

In attesa che i prodotti caseari<br />

comincino a conquistare<br />

anche i consumatori asiatici.<br />

a cura di<br />

??<br />

di Giuseppe<br />

Tamburini<br />

TITOLO TITOLO<br />

INGREDIENTI PER FORMAGGI:<br />

ITITOLO TITOLO<br />

UN MERCATO ANTICICLICO<br />

CHE NON SUBISCE RALLENTAMENTI<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

034<br />

Il mercato mondiale degli ingredienti, additivi e coadiuvanti<br />

di processo per la produzione di formaggi ha raggiunto<br />

nel 2015 il valore di 81 miliardi di dollari, con un<br />

tasso di crescita moderato, ma costante, nell’arco degli<br />

ultimi 15 anni (tabella 1), senza particolari rallentamenti<br />

anche nel più recente e prolungato periodo di crisi<br />

globale, grazie al fatto che i formaggi sono uno dei settori<br />

dell’industria alimentare meno sensibili a fenomeni<br />

ciclici, meno anche di altri derivati del latte.<br />

È importante sottolineare che il dato di mercato si riferisce<br />

ai soli ingredienti, additivi e coadiuvanti di processo<br />

usati nella produzione di formaggi (di qualsiasi tipo:<br />

molli, duri, stagionati), detta spesso “industria casearia”,<br />

escludendo ingredienti, additivi e coadiuvanti<br />

usati per altri settori dell’industria lattiero-casearia (yogurt,<br />

budini, creme dolci), mentre sono compresi i formaggi<br />

“spalmabili” cremosi (tipo Philadelphia).<br />

La domanda è concentrata per il 41% in Europa<br />

Occidentale, seguita dal Nord America con un altro<br />

27% (tabella 2).<br />

Per contro l’Asia-Pacifico ha un’incidenza ancora qua-<br />

si irrilevante sul mercato globale, in quanto in molti<br />

paesi asiatici l’uso di formaggio è ancora in fase di<br />

start-up.<br />

Negli Usa il mercato è di dimensioni ragguardevoli, ma<br />

relativamente poco differenziato. Uno dei formaggi più<br />

noti è il Cheddar (prodotto nel Vermont), più chiaro e<br />

più soffice rispetto all’originale inglese: esistono comunque<br />

varie qualità di cheddar prodotte all’interno<br />

dello stesso Vermont. Generalmente il cheddar originale<br />

inglese contiene un colorante giallo (spesso annatto):<br />

quello non colorato può essere indicato come<br />

Vermont cheddar.<br />

In America Latina i due paesi maggiori utilizzatori di ingredienti,<br />

additivi e coadiuvanti di processo per industria<br />

casearia sono Brasile e Argentina (circa 71% della domanda<br />

totale in quest’area geografica: vedi tabella 3).<br />

In Europa Occidentale il mercato di maggiori dimensioni<br />

è quello tedesco, seguito da quello francese e italiano,<br />

che insieme rappresentano circa i tre quarti dell’intera<br />

domanda in quest’area geografica. Se Italia,<br />

Francia e Svizzera sono tradizionalmente i mercati più<br />

www.interprogettied.com


ingredienti<br />

Tab. 1 - Il mercato mondiale<br />

degli ingredienti, additivi e coadiuvanti<br />

di processo per la produzione di formaggi<br />

(2000-2015)<br />

Tab. 2 - Domanda mondiale di ingredienti,<br />

additivi e coadiuvanti di processo per<br />

l’industria del formaggio suddivisa per aree<br />

geografiche: anno 2015<br />

Tab. 3 - Domanda di ingredienti,<br />

additivi e coadiuvanti di processo<br />

per l’industria dei formaggi in America<br />

Latina: anno 2015 (1)<br />

Anno Milioni $ Indice<br />

2000 = 100<br />

2000 56.700 100<br />

2004 62.100 109,5<br />

2005 63.900 112,7<br />

2007 66.700 117,6<br />

2010 71.500 126,1<br />

2011 72.900 128,6<br />

2012 74.500 131,4<br />

2013 76.700 135,3<br />

2014 79.200 139,7<br />

2015 81.000 142,9<br />

IMA% (1) + 2,4<br />

(1)<br />

IMA% = Incremento medio annuo<br />

percentuale 2000 - 2015<br />

Fonte: industria mondiale del formaggio<br />

Area geografica Milioni $ %<br />

Nord America, di cui: 21.980 27,1<br />

. USA 20.495 25,3<br />

. Canada 1.485 1,8<br />

America Latina 7.230 8,9<br />

Europa Occidentale 32.975 40,7<br />

Europa dell’ Est 4.750 5,9<br />

CSI (ex URSS) 4.355 5,4<br />

Asia - Pacifico 3.070 3,8<br />

Africa, di cui: 2.675 3,3<br />

. Egitto 2.170 2,7<br />

Medio Oriente, di cui: 3.965 4,9<br />

. Turchia 2.220 2,7<br />

Totale mondo 81.000 100<br />

Fonte: industria mondiale del formaggio<br />

Paese Milioni $ %<br />

Brasile 2.920 40,4<br />

Argentina 2.245 31,0<br />

Messico 1.220 16,9<br />

Cile 380 5,3<br />

Uruguay 290 4,0<br />

Colombia 175 2,4<br />

Totale America Latina 7.230 100<br />

(1)<br />

Non sono disponibili dati per il Venezuela<br />

Fonte: industrie dei formaggi in America Latina<br />

Tab. 4 - Domanda di ingredienti,<br />

additivi e coadiuvanti di processo<br />

per l’industria dei formaggi nell’Europa<br />

dell’Est: anno 2015<br />

Paese Milioni $ %<br />

Polonia 2.995 63,1<br />

Repubblica Ceca 470 9,9<br />

Slovacchia 140 2,9<br />

Ungheria 285 6,0<br />

Romania 295 6,2<br />

Bulgaria 435 9,2<br />

Croazia (1) 130 2,7<br />

Totale Europa dell’ Est 4.750 100<br />

(1)<br />

Non sono disponibili dati per il Venezuela<br />

(1)<br />

Non sono disponibili dati per gli altri paesi<br />

della ex Jugoslavia<br />

Fonte: industrie dei formaggi nell’ Est Europa<br />

diversificati per tipologia di ingredienti<br />

e additivi usati, anche la<br />

Germania in questi ultimi anni, con<br />

circa 500 tipi di formaggi, sta ampliando<br />

e qualificando la propria<br />

domanda.<br />

Nell’Europa dell’Est il mercato di dimensioni<br />

maggiori è di gran lunga<br />

quello polacco (tabella 4). Nella CSI<br />

la quasi totalità della domanda di<br />

ingredienti, additivi e coadiuvanti di<br />

processo per industria casearia è<br />

concentrata in Russia e Ucraina (tabella<br />

5). In generale tutti i mercati<br />

dei paesi della CSI hanno segnato<br />

Il sale serve<br />

come conservante:<br />

può essere usato<br />

sia all’interno<br />

della pasta del<br />

formaggio, sia<br />

sulla crosta esterna<br />

- Il latte. Non deve contenere antibiotici,<br />

non emanare odori sgradevoli,<br />

e non deve provenire da animali<br />

affetti da mastite. Il latte<br />

costituisce di gran lunga l’ingrediente<br />

principale usato nella produzione<br />

di formaggi: circa il 98-<br />

99% del business totale degli<br />

ingredienti per formaggi è costituito<br />

dal latte. Mediamente, per produrre<br />

10-11 kg di formaggio necessitano<br />

100 litri di latte. La<br />

maggior parte del latte usato è<br />

latte di mucca, con eccezione per<br />

alcune zone geografiche delimitaincrementi<br />

superiori alla media mondiale<br />

negli anni 2000, con un rallentamento<br />

solo negli ultimissimi anni.<br />

In generale sono ancora di dimensioni<br />

molto limitate tutti i paesi<br />

dell’area asiatica ad eccezione di<br />

Australia e Nuova Zelanda (tabella<br />

6). Va segnalato comunque che il<br />

mercato cinese, seppure ancora in<br />

fase di start-up, sta segnando incrementi<br />

dell’ordine del 10% medio<br />

annuo.<br />

Di seguito riportiamo le principali<br />

categorie di composti usati nella<br />

produzione di formaggi.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

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035


ingredienti<br />

Tab. 5 - Domanda di ingredienti,<br />

additivi e coadiuvanti di processo per<br />

l’industria dei formaggi nella CSI: anno 2015<br />

Tab. 6 - Domanda di ingredienti, additivi<br />

e coadiuvanti di processo per l’industria<br />

dei formaggi in Asia - Pacifico: anno 2015<br />

Paese Milioni $ %<br />

Russia 1.860 42,7<br />

Ucraina 1.015 23,3<br />

Bielorussia 610 14,0<br />

Estonia 170 3,9<br />

Lettonia 130 3,0<br />

Lituania 490 11,3<br />

Kazakistan 80 1,8<br />

Totale CSI 4.355 100<br />

Fonte: industrie dei formaggi nella CSI<br />

Paese Milioni $ %<br />

Giappone 145 4,8<br />

Cina 165 5,4<br />

India 45 1,5<br />

Sud Corea 15 0,5<br />

Australia 1.410 45,9<br />

Nuova Zelanda 1.285 41,9<br />

Totale Asia - Pacifico 3.070 100<br />

Fonte: industrie dei formaggi in Asia - Oceania<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

te: per esempio in Sardegna la<br />

maggior parte del latte usato è latte<br />

di pecora, data l’elevata disponibilità.<br />

In generale, comunque,<br />

c’è un crescente interesse all’uso di<br />

latte soprattutto di capra, grazie<br />

alla sua elevata digeribilità, che diminuisce<br />

i rischi di colesterolo.<br />

La maggior parte del latte utilizzato<br />

per produrre formaggio è trattato<br />

termicamente/pastorizzato:<br />

nei casi in cui il latte non sia pastorizzato,<br />

è richiesta una stagionatura<br />

a temperature non inferiori ai<br />

4°C per un periodo variabile, a seconda<br />

dei paesi, da 1 mese a 2<br />

mesi, onde evitare lo sviluppo di<br />

germi patogeni.<br />

- Il sale. Serve come conservante,<br />

può essere usato sia all’interno della<br />

pasta del formaggio, sia sulla<br />

crosta esterna.<br />

La percentuale di sale utilizzata per<br />

In Cina il<br />

formaggio registra<br />

ancora consumi<br />

pro-capite<br />

bassissimi,<br />

non rientrando<br />

nelle tradizioni<br />

culinarie<br />

del paese. Però<br />

la crescita<br />

registrata negli<br />

ultimi anni<br />

è destinata<br />

a proseguire anche<br />

in futuro<br />

la conservazione varia molto da un<br />

formaggio all’altro: indicativamente<br />

può variare da 0,35% nei formaggi<br />

freschi fino ad un 5-7% nel<br />

gorgonzola o altri formaggi blu<br />

venati. Solo una piccola percentuale<br />

di formaggi non contiene sale,<br />

per esempio Pannerone, formaggio<br />

italiano prodotto in provincia<br />

di Lodi. È in crescita anche l’uso di<br />

cenere e di carbone vegetale come<br />

conservanti, anche per l’effetto<br />

estetico di “rustico” che conferiscono<br />

al formaggio finito.<br />

- Additivi, coloranti e coadiuvanti<br />

vari. Hanno un uso limitato nell’industria<br />

dei formaggi: sono comunque<br />

diverse tipologie di prodotti,<br />

sia di origine naturale che sintetica:<br />

si riportano in tabella 7 alcuni additivi<br />

e coadiuvanti usati. Si usa<br />

inoltre una gran varietà di erbe<br />

come aromi.<br />

- Colture batteriche. In quasi tutti i<br />

formaggi, specie quelli prodotti in<br />

Europa e Usa, vengono aggiunte<br />

colture microbiche specifiche per<br />

garantire il raggiungimento della<br />

qualità igienica, nutrizionale e di<br />

gusto del formaggio.<br />

- Enzimi, per esempio rennina. La<br />

rennina è ottenibile da mucosa gastrica<br />

di vitelli neonati e serve per<br />

ottenere il caglio, elemento di partenza<br />

per la produzione del formaggio.<br />

Attualmente la rennina<br />

può essere ottenuta da batteri con<br />

tecniche di ingegneria genetica. Il<br />

caglio in alcuni casi viene ottenuto<br />

anche da fonte vegetale, quale l’estratto<br />

di fiore di cardo selvatico,<br />

lattice di fichi, batteri di muffe. Un<br />

altro enzima usato nell’industria<br />

casearia è la lipasi con lo scopo di<br />

valorizzare l’aroma e il sapore del<br />

formaggio.<br />

036<br />

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ingredienti<br />

PREVISTA UNA CRESCITA MODERATA<br />

Il mercato mondiale degli ingredienti,<br />

additivi e coadiuvanti di<br />

processo per l’industria dei formaggi<br />

è previsto in crescita, se<br />

pure moderata, anche nei prossimi<br />

anni, in considerazione dei seguenti<br />

fattori:<br />

•sitrattadiunsettoretraipiù<br />

anti-ciclici all’interno dell’industria<br />

alimentare: è infatti un prodotto<br />

di largo gradimento, nonostante<br />

la fama di “aumentare<br />

il colesterolo”: anche chi ha problemi<br />

di colesterolo spesso non<br />

sa rinunciare al formaggio, diminuendo<br />

semmai la frequenza<br />

d’uso o privilegiando formaggi a<br />

minor contenuto di grasso;<br />

•ècomunqueinattounaseppur<br />

timida ripresa dell’economia mondiale,<br />

nonostante alcune minacce:<br />

in particolare la forte contrazione<br />

dell’economia del gigante Cina;<br />

•moltipaesi,anchesenzauna<br />

particolare tradizione nei formaggi,<br />

si stanno organizzando<br />

per creare itinerari gastronomici,<br />

nei quali il formaggio assume un<br />

ruolo sempre più importante;<br />

•sivasemprepiùampliandoediversificando<br />

la gamma di formaggi<br />

offerti per gusto, sapore, aromi ecc;<br />

•nonostantealcunecontroindicazioni<br />

(colesterolo, allergie a latte<br />

e suoi derivati in alcuni soggetti),<br />

un consumo oculato di formaggi<br />

offre vantaggi di tipo salutistico:<br />

in particolare contribuisce al rafforzamento<br />

delle ossa (contro<br />

l’osteoporosi) e dei denti grazie<br />

all’elevato contenuto di calcio e<br />

fosforo, mantiene attiva la muscolatura,<br />

e contribuisce ad aumentare<br />

l’energia oculare.<br />

A livello mondiale il mercato degli<br />

ingredienti, additivi e coadiuvanti di<br />

processo per l’industria dei formaggi<br />

è previsto crescere a un tasso medio<br />

annuo del 2,8%, sostanzialmente in<br />

linea con quello registrato nell’arco<br />

degli ultimi 15 anni, per arrivare ad<br />

attestarsi a un valore di 90,5 miliardi<br />

di dollari nel 2019.<br />

Le prospettive di crescita non saranno<br />

necessariamente più elevate in<br />

tutte le aree “emergenti” rispetto<br />

alle aree geografiche sviluppate, ma<br />

solo in alcune, in particolare India a<br />

Cina (tabella 8).<br />

Entrando nel dettaglio, in Cina il formaggio<br />

è ancora un prodotto di ultra-nicchia,<br />

con consumi pro-capite<br />

bassissimi, in quanto è un tipo di<br />

alimento che non rientra nelle tradizioni<br />

culinarie del paese, essendo<br />

visto come un prodotto dal gusto<br />

“pungente” e, quindi, non gradevole.<br />

Però la crescita dei consumi, se<br />

pure da livelli molto bassi, registrata<br />

negli ultimi anni è destinata a proseguire<br />

anche in futuro, soprattutto<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

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037


ingredienti<br />

Tab. 7 - Additivi, coloranti e coadiuvanti di processo di più comune uso nell’industria dei formaggi (1)<br />

Prodotto<br />

Note<br />

CaCl 2<br />

Serve a ottenere un coagulo ben compatto<br />

NA 2<br />

PO 4<br />

Usato, laddove permesso, per formaggi magri: serve ad aumentare l’elasticità del coagulo<br />

CO 2<br />

Abbassa il pH del latte, riducendo i tempi di coagulazione<br />

NaNO 3<br />

e KNO 3<br />

Si usano per neutralizzare i batteri coliformi formatisi in fase di fermentazione. In Italia, a differenza di molti paesi del Nord Europa, è stato abolito l’uso dei nitrati<br />

Carotene e annatto d’Orleans Usati, laddove permesso, come coloranti<br />

Zafferano<br />

Usato come colorante giallo<br />

Acido ascorbico (E200) Usato come conservante purché in concentrazioni molto basse. Può essere di origine naturale o sintetica.<br />

In Europa sono vietati:<br />

. sorbato di sodio (E201)<br />

. sorbato di potassio (E 202)<br />

. sorbato di calcio (E 203)<br />

Pigmento rosso (E 180) Ne è permesso l’uso solo nei formaggi stagionati e per la crosta<br />

Nisina (E234)<br />

Polipeptide policiclico usato come conservante<br />

Esametilentetramina (E239) Nota commercialmente come metenamina: ne è concessa l’aggiunta nell’acqua di filatura per il provolone<br />

Lisozima<br />

Antibatterico usato nel Grana Padano. Ha da tempo sostituito l’ aldeide formica. Serve per evitare la formazione di batteri<br />

che potrebbero provocare gonfiore tardivo nei formaggi. Inoltre viene usato con funzione di antibiotico nel provolone<br />

Acido propionico (E280) Vengono usati, soprattutto sotto forma di sali, come conservanti<br />

e propinati di sodio (E281),<br />

di Calcio (E282),<br />

di potassio (E283)<br />

Lattato di sodio (E325) Usato come conservante sulla superficie dei formaggi. Svolge inoltre una funzione di regolatore dell’acidità<br />

Lattato di potassio (E326) Analoghe funzioni del lattato di sodio<br />

Lattato di calcio (E 327) Analoghe funzioni del lattato di sodio e di potassio<br />

Polisaccaridi<br />

Alginati, carrageenan, agar, gum tragacanth, gum karaya: vengono usati con funzione di waterbonding nella preparazione dei formaggi<br />

(1)<br />

L’elenco non ha la pretesa di voler essere esaustivo<br />

Fonti varie<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

per l’alimentazione dei bambini, in<br />

quanto fissando il calcio nelle ossa<br />

favorisce una sana crescita, e degli<br />

anziani contro l’osteoporosi. Inoltre<br />

la progressiva urbanizzazione, che<br />

ancora non ha esaurito il suo potenziale,<br />

non potrà che contribuire ulteriormente<br />

all’affermarsi di stili di vita<br />

tipici dell’Occidente, superando la<br />

tradizionale avversione al formaggio<br />

da parte dei cinesi.<br />

Anche in India il consumo pro-capite<br />

di formaggio è ancora bassissimo,<br />

ma la rapida affermazione di<br />

grossi centri commerciali e, quindi,<br />

la sempre maggior disponibilità di<br />

una varietà di formaggi, specie nelle<br />

aree urbane, non potrà che favorire<br />

una rapida crescita dei consumi.<br />

Negli ultimi anni la Turchia ha registrato<br />

un calo progressivo (dell’ordine<br />

dell’1% medio annuo) dei consumi<br />

di formaggio, che però dovrebbe tra-<br />

mutarsi in crescita, anche se moderata,<br />

nei prossimi anni grazie ai seguenti<br />

fattori: lancio di nuovi e più<br />

sofisticati tipi di formaggi, quindi<br />

anche con ingredienti più qualificati<br />

e più costosi, generale crescita economica,<br />

campagne pubblicitarie a<br />

favore del formaggio.<br />

In Brasile il formaggio continuerà<br />

nel suo trend di sostituzione di altri<br />

alimenti, ritenuti superflui e “di capriccio”,<br />

già registrato nel corso<br />

degli ultimi anni.<br />

In Messico il consumo di ingredienti,<br />

additivi e coadiuvanti di processo<br />

è destinato a registrare discreti tassi<br />

di crescita nei prossimi anni, soprattutto<br />

in relazione all’aumento<br />

della produzione nazionale di formaggi<br />

avente lo scopo di ridurre la<br />

dipendenza dagli Usa, da cui il<br />

Messico importa oltre il 70% di prodotti<br />

latticini e caseari.<br />

Nell’Est Europa si assisterà a una<br />

prosecuzione del trend di crescita<br />

positivo, anche se moderato, in<br />

Polonia, Repubblica Ceca,<br />

Slovacchia e Ungheria. In Polonia i<br />

fattori di traino della domanda<br />

sono il desiderio di diversificare la<br />

propria dieta quotidiana con prodotti<br />

a elevato contenuto nutrizionale,<br />

il lancio di nuovi tipi di prodotti<br />

e gusti (quindi con ricaduta<br />

particolarmente positiva su aromi di<br />

origine naturale) e di nuove confezioni<br />

di facile uso, campagne promozionali<br />

sugli effetti salutistici di<br />

prodotti a base di latte, il tutto in un<br />

quadro generale dell’economia del<br />

paese che continua a mantenersi<br />

positivo. In Slovacchia la crescita<br />

della domanda di ingredienti, additivi<br />

e coadiuvanti di processo sarà<br />

sostenuta principalmente dal progressivo<br />

aumento della produzione<br />

038<br />

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ingredienti<br />

Tab. 8 - Previsioni di sviluppo della domanda<br />

mondiale di ingredienti, additivi e coadiuvanti di processo<br />

per l’industria dei formaggi: 2015 - 2019 (1)<br />

Paese - Area geografica IMA% (2)<br />

2015 2019<br />

Nord America 21.980 24.700 + 3,0<br />

Europa Occidentale 32.975 36.050 + 2,2<br />

Cina 165 245 + 10,4<br />

India 45 60 + 7,5<br />

Turchia 2.220 2.555 + 3,6<br />

Egitto 2.170 2.585 + 4,5<br />

Brasile 2.920 3.630 + 5,6<br />

Messico 1.220 1.460 + 4,6<br />

Polonia 2.995 3.445 + 3,6<br />

Slovacchia 140 158 + 3,1<br />

Repubblica Ceca 470 509 + 2,0<br />

Ungheria 285 316 + 2,6<br />

Resto Est Europa 860 865 + 0,1<br />

Russia 1.860 2.060 + 2,6<br />

Ucraina 1.015 1.170 + 3,6<br />

Resto mondo 9.680 10.692 + 2,5<br />

Totale mondo 81.000 90.500 + 2,8<br />

(1)<br />

Tutti i dati sono a $ costante 2015<br />

(2)<br />

IMA% = Incremento medio annuo percentuale 2015 - 2019<br />

Fonte: consensus leaders industria dei formaggi<br />

Lo zafferano è usato nei formaggi<br />

come colorante giallo<br />

nazionale di formaggi grazie a campagne<br />

promozionali a favore del<br />

“made in Slovakia” e, in secondo<br />

luogo, da una crescente esigenza di<br />

prodotti di qualità e, quindi, di<br />

maggior prezzo e con ingredienti<br />

più qualificati. Nella Repubblica<br />

Ceca la crescita sarà leggermente<br />

più bassa, ma costante, considerando<br />

che il mercato del formaggio in<br />

questo paese è il più maturo fra<br />

quelli dell’Est Europa.<br />

Moderata, anche se costante, è<br />

prevista la crescita della domanda<br />

in Ungheria: qui il mercato è ancora<br />

lontano dalla maturità, ma i produttori<br />

locali di formaggio subiscono<br />

una forte concorrenza da parte<br />

delle importazioni. Per contro restano<br />

alquanto incerte le prospettive<br />

di crescita in Romania e<br />

Bulgaria, in relazione alla mancata<br />

crescita del potere d’acquisto di rumeni<br />

e bulgari.<br />

In Russia il mercato è atteso in modesta<br />

crescita: il formaggio è percepito<br />

come alimento salutare, ma la<br />

scarsa tradizione dei russi nell’uso<br />

di tale alimento, abbinata al contesto<br />

economico globale alquanto<br />

incerto, non possono far prevedere<br />

tassi di crescita più elevati. Migliori<br />

le prospettive in Ucraina, nonostante<br />

il contesto economico del paese<br />

pure incerto, grazie all’incremento<br />

delle produzioni di formaggio destinato<br />

alle esportazioni.<br />

In Egitto le prospettive di crescita<br />

sono moderatamente positive, in<br />

considerazione del fatto che il formaggio<br />

nel paese è considerato un<br />

alimento di primaria necessità, diversamente<br />

da altri alimenti.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

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039


sicurezza<br />

L’Unione Europea sta<br />

promuovendo alcune iniziative<br />

per sostenere sui mercati<br />

internazionali il suo ricco<br />

patrimonio di produzioni alimentari<br />

qualificate, che in Italia sono<br />

marchiati con le sigle DOP, IGP,<br />

STG. Un passo avanti importante,<br />

ma sarebbe ancora più efficace<br />

la creazione di un logo esclusivo<br />

di garanzia europea, che consenta<br />

un facile riconoscimento da parte<br />

dei consumatori e il conseguente<br />

rilancio di molti prodotti di qualità.<br />

di Livio<br />

Leali*<br />

A TUTELA DEI PRODOTTI<br />

TIPICI EUROPEI<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

*già docente di<br />

Ispezione e Controllo<br />

del Latte e degli<br />

Alimenti Derivati<br />

presso l’Università<br />

degli Studi di Milano,<br />

Past President<br />

della S.I.M.A.<br />

(Società Italiana<br />

di Microbiologia<br />

Applicata)<br />

L’Unione Europea ha deciso di avviare una serie di<br />

iniziative per tutelare i prodotti europei tipici, cioè<br />

quelli con caratteristiche particolari di distinzione e<br />

che già da tempo vengono marchiati con sigle specifiche,<br />

rappresentate, nel nostro Paese, dai noti termini<br />

DOP, IGP e STG.<br />

Per ovvia precisazione, conviene specificare il significato<br />

dei loghi citati, riportando le definizioni dell’Ue.<br />

DOP è abbreviazione di Denominazione di Origine<br />

Protetta e vuole intendere che l’alimento possiede<br />

caratteristiche legate all’origine geografica, in quanto<br />

è prodotto in tutte le sue fasi in una regione determinata,<br />

grazie ad abilità di produzione riconosciute e<br />

con ingredienti della regione.<br />

IGP significa Indicazione Geografica Protetta; si tratta<br />

di alimenti la cui qualità e reputazione sono legate a<br />

una regione nella quale si svolge almeno una fase<br />

della produzione.<br />

STG corrisponde a<br />

Specialità Tradizionale<br />

Garantita ed è attribuibile<br />

a un alimento<br />

tradizionale per la<br />

composizione e per il<br />

metodo di produzione, ma non<br />

necessariamente prodotto in una particolare regione.<br />

In tutta Europa sarebbero più di 3.000 i prodotti complessivamente<br />

riconosciuti con una delle suddette qualifiche.<br />

L’Italia è la nazione che ne vanta il maggior<br />

numero. Sono 158 i prodotti DOP e 105 quelli IGP e<br />

forse i dati sono in difetto rispetto ai recentissimi aggiornamenti,<br />

ma comunque rispecchiano la situazione<br />

del nostro Paese, che è senza dubbio quello più ricco<br />

nella fantasia gastronomica. Per citare alcuni dei più<br />

040<br />

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sicurezza<br />

noti prodotti DOP si può partire dai<br />

caseari quali i formaggi Grana<br />

Padano, Parmigiano Reggiano,<br />

Gorgonzola, Taleggio, Mozzarella<br />

di bufala campana, Pecorino Sardo,<br />

Ricotta Romana, Fontina, Asiago,<br />

Montasio, Toma Piemontese,<br />

Raschera, Ragusano ecc.; tra i salumi,<br />

Prosciutto di Parma, Prosciutto<br />

San Daniele, Prosciutto Toscano,<br />

Salame Brianza, Cotechino di<br />

Modena, Culatello di Zibello,<br />

Salamini Italiani alla Cacciatora,<br />

Soppressata di Calabria, Salame di<br />

Varzi ecc; non mancano i frutti,<br />

come Mele della Val di Non, Susine<br />

di Dro, Castagna Marrone di<br />

Caprese Michelangelo; tra i prodotti<br />

più curiosi figurano Aglio di<br />

Voghera, Basilico Genovese,<br />

Carciofo Spinoso di Sardegna,<br />

Cipollotto Nocerino, Fagiolo di<br />

Sorana, Fungo di Borgotaro, Cozza<br />

di Scardovan ecc. Tra i vini figura tra<br />

i DOP il Chianti Classico, ma nel settore<br />

vinicolo si annovera una serie<br />

numerosa (523 marche) di vini indicati<br />

con le sigle DOC (Denominazione<br />

d’Origine Controllata) e DOCG<br />

(Denominazione d’Origine<br />

Controllata e Garantita).<br />

Tra i molti prodotti IGP figurano<br />

Bresaola della Valtellina, Zampone<br />

di Modena, Porchetta di Ariccia,<br />

Mortadella di Bologna, Salame<br />

d’oca di Mortara, Speck dell’Alto<br />

Adige, Prosciutto di Norcia, Riso<br />

Vialone Nano Veronese, Uva di<br />

Puglia, Arancia rossa di Sicilia,<br />

Sedano Bianco di Sperlonga,<br />

Patata della Sila, Castagna di<br />

Cuneo, Limone di Sorrento, Pesca<br />

di Verona, Radicchio Rosso di<br />

Treviso ecc.<br />

Alla sigla STG appartiene la Pizza<br />

Napoletana.<br />

Considerando che le attestazioni di<br />

qualità si sono affermate nell’area<br />

comunitaria, l’UE ha intrapreso<br />

azioni intese a proteggere e accrescere<br />

la commercializzazione dei<br />

prodotti europei certificati non<br />

solo nei rispettivi territori nazionali,<br />

ma anche nei paesi dove tali prodotti<br />

vengono esportati, al fine di<br />

tutelarne l’autenticità e favorire il<br />

giusto riconoscimento in tutto il<br />

mondo di queste produzioni esclusive<br />

dell’Europa. Si tratta di un<br />

grande passo che l’UE compie in<br />

ordine alla valorizzazione dei prodotti<br />

in campo alimentare. Infatti,<br />

ufficializzando un atto concreto di<br />

riconoscimento per i prodotti alimentari<br />

più qualificati si ottiene<br />

una loro sicura affermazione in<br />

tutti i mercati. Un esempio assai<br />

dimostrativo, come ho ricordato in<br />

un recente articolo su questa rivista<br />

(<strong>Tecnologie</strong> <strong>Alimentari</strong> 4,<br />

2015), è dato dall’affermazione del<br />

latte di Grado A negli Usa che,<br />

Bresaola della<br />

Valtellina IGP<br />

commercializzato con la qualifica<br />

ben in vista sui contenitori come<br />

previsto dalle norme contenute nel<br />

Milk Ordinance and Code (la legge<br />

federale), ha conquistato rapidamente<br />

tutti i mercati della confederazione<br />

americana in quanto<br />

preferito dai consumatori rispetto<br />

ai tipi di latte dei Gradi B e C, più<br />

scadenti.<br />

Ora, nel caso dell’Europa, la certificazione<br />

di garanzia della Ue, stampata<br />

con immagine ben in vista<br />

sulle confezioni, costituirebbe certamente<br />

un efficace richiamo per i<br />

consumatori e quindi uno stimolo<br />

ai mercati per rafforzare la diffusione<br />

in tutto il mondo. Il nostro paese,<br />

con la nutrita dovizia di prodotti<br />

DOP della quale dispone,<br />

dovrebbe sfruttare al meglio l’iniziativa<br />

UE, trovando modo di creare,<br />

d’intesa con Bruxelles, un logo<br />

esclusivo, di colore vivace, contenente<br />

l’insegna del cerchio di stellette<br />

corrispondente ai Paesi della<br />

Comunità, e la scritta “warrant<br />

UE”, con l’impegno di apporlo ben<br />

in vista sulle confezioni dei generi<br />

alimentari, specialmente quelli che<br />

già vantano la sigla DOP. Infatti,<br />

l’origine protetta di questi prodotti<br />

deve riguardare tutte le fasi di produzione,<br />

a cominciare dalla materia<br />

prima, fattore che conta molto a<br />

tutela dell’autenticità dell’alimento<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

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041


sicurezza<br />

Arancia rossa di Sicilia IGP<br />

dotti, in modo da fronteggiare con<br />

maggior forza i negoziati in corso<br />

tra UE e Usa nel Ttip, cioè il trattato<br />

di libero scambio tra i due versanti<br />

dell’Atlantico. Proprio in merito ai<br />

prodotti alimentari vi è infatti divergenza<br />

di vedute tra le due parti, in<br />

quanto gli Usa non condividono la<br />

distinzione attuata in Europa con le<br />

attestazioni di qualità fondate solo<br />

sulla origine geografica e le specificità<br />

produttive dei prodotti contrassegnati<br />

con le sigle DOP e IGP.<br />

Bisognerà risolvere questo problema<br />

che, insieme ad altre controversie,<br />

quali quelle sugli OGM, frena<br />

ogni sviluppo alle suddette trattative<br />

e denota comunque un quasi<br />

certo disconoscimento sui mercati<br />

del Continente americano delle<br />

produzioni alimentari più apprezzate<br />

in Europa.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

DOP. Ora l’UE ha conferito la possibilità<br />

di apporre sulle confezioni<br />

DOP un contrassegno di colore<br />

arancione, abitualmente stampato<br />

in piccola dimensione, contenente<br />

la spiegazione etimologica della<br />

sigla DOP. A mio modesto avviso,<br />

per un rilancio dei prodotti su tutti<br />

i mercati mondiali, sarebbe opportuno<br />

riportare sugli involucri, in<br />

posizione predominante, anche un<br />

bel marchio come sopra indicato,<br />

che servisse appunto ad attestare<br />

la garanzia UE. Ci pensino i<br />

Consorzi e le Cooperative. Nella<br />

commercializzazione globale potrebbe<br />

valere anche come utile difesa<br />

dalle tanto deprecate contraffazioni.<br />

Inoltre, una adeguata<br />

propaganda informativa, che è nei<br />

propositi dell’UE, sarebbe quanto<br />

mai necessaria per raggiungere i<br />

consumatori dei paesi di destinazione<br />

dei prodotti esportati con<br />

sintetiche esplicazioni, al fine di<br />

promuovere, mediante il richiamo<br />

del logo di garanzia UE, il riconoscimento<br />

dei prodotti europei a indicazione<br />

geografica, che rappresentano<br />

il 15% delle esportazioni<br />

Prosciutto Toscano<br />

agricole dell’Unione. Converrebbe<br />

tra l’altro approfittare della circostanza<br />

al fine di inserire, nei requisiti<br />

richiesti per assegnare le qualifiche<br />

DOP e IGP, anche la citazione<br />

delle proprietà igieniche dei pro-<br />

Bibliografia<br />

Attili F., L’Unione Europea a tutela<br />

del patrimonio gastronomico, 30<br />

Giorni, Organo Ufficiale FNOVI, 8,<br />

Settembre 2015<br />

042<br />

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scienza&tecnologia<br />

Un elevato apporto proteico<br />

può contribuire a contrastare<br />

la perdita di massa<br />

muscolare nei sempre<br />

più numerosi<br />

ultracinquantenni.<br />

Cresce così l’offerta<br />

di prodotti funzionali<br />

arricchiti di proteine,<br />

anche grazie a innovativi<br />

processi non termici<br />

che consentono di estrarre<br />

e ottimizzare questi<br />

nutrienti mantenendone<br />

inalterate le proprietà.<br />

di Franco<br />

Bray<br />

PRODOTTI FUNZIONALI<br />

A BASE DI PROTEINE<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

044<br />

Dall’evoluzione demografica attuale, risulta che Il numero<br />

di coloro che oggi vivono oltre i 90 anni si è triplicato<br />

dal 1980 (Census Bureau, 2014). Il numero<br />

degli ottantacinquenni sarà di 20 milioni nel 2050 e si<br />

prevede almeno di 85.000 quello dei centenari. Questa<br />

categoria è il segmento a più veloce crescita della popolazione.<br />

Una delle conseguenze biologiche dell’invecchiamento<br />

è la crescente frequenza di problemi di<br />

sarcopenia, cioè la perdita di massa muscolare, che<br />

rappresenta la causa prima della riduzione del controllo<br />

della mobilità nei senior. Si stima che dopo i 50 anni,<br />

si verifichi mediamente una perdita della massa muscolare<br />

del 2-3% ogni anno.<br />

Per contrastare o comunque ridurre la sarcopenia, il<br />

controllo della dieta e l’attività fisica sono indispensabili.<br />

Incrementare l’assunzione di proteine può contribuire<br />

a ridurre o rallentare il problema. Inoltre è consigliabile<br />

evitare cibi “acidi” (carne, cereali ecc) e<br />

ricorrere a quelli alcalini, come frutta e verdura.<br />

L’ammontare consigliato di proteine nella dieta è di 1,3<br />

g per kg corporeo al giorno. Nuovi studi suggeriscono<br />

100 g al giorno di proteine distribuite in 30 g per pasto,<br />

oltre a Ca, vitamina D, K e collagene. Anche se il Ca è<br />

soprattutto assunto per migliorare la densità ossea, la<br />

contemporanea presenza di collagene nella dieta favorisce<br />

l’assorbimento di questo sale minerale. Un esempio<br />

di prodotto è lo snack di largo consumo con l’integratore<br />

Colageno, che contribuirebbe anche a una<br />

funzione cosmetica.<br />

In termini di proteine, la dieta suggerita ha determinato<br />

l’offerta crescente di prodotti funzionali arricchiti<br />

con differenti tipologie e provenienze del nutriente.<br />

Proteine come sostitute di quelle animali provengono<br />

da svariati origini come piselli, canola, quinoa. Fra le<br />

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scienza&tecnologia<br />

Fra le proteine di origine vegetale,<br />

quelle di pisello risultano fra le più interessanti<br />

sia per la composizione ideale di amminoacidi,<br />

sia per la disponibilità in Europa<br />

“nuove” proteine, quelle di pisello<br />

risultano le più interessanti sia per<br />

la loro composizione ideale di amminoacidi<br />

che per la potenziale disponibilità<br />

in Europa. Da un punto<br />

di vista di mercato esse, dopo la<br />

soja, risultano le più disponibili fonti<br />

di proteine per la dieta. Alcune di<br />

queste risultano interessanti, oltre<br />

per il contenuto in amminoacidi,<br />

anche perché si possono utilizzare<br />

come integratore orale in sostituzione<br />

alle tradizionali proteine di<br />

origine lattea. L’attenzione alla scelta<br />

è rivolta alla presenza di lisina<br />

nella proteina in quanto essa è un<br />

essenziale amminoacido che facilita<br />

l’assorbimento del Ca. Le proteine<br />

da pisello in particolare hanno una<br />

composizione del tutto comparabile<br />

a quelle di latte e uova. I lupini<br />

come fonte proteica stanno diventando<br />

sempre più presenti in questi<br />

prodotti funzionali e, più recentemente,<br />

si sta diffondendo l’uso di<br />

proteine da canapa.<br />

Le proteine negli alimenti rivestono<br />

doppi ruoli come nutrienti e strutturanti<br />

sotto forma di emulsioni,<br />

schiume e gel. Recentemente, un<br />

nuovo modello si propone di affrontare<br />

la funzione delle proteine<br />

negli alimenti sulla base della dimensione<br />

di scala. Proprietà quali<br />

sapore, colore, allergenicità e digeribilità<br />

sono spiegate in base alla<br />

struttura delle singole molecole su<br />

scala nano-molecolare o nano-scala.<br />

Nella scala più alta, rientrano le<br />

applicazioni che coinvolgono modifiche<br />

fisiche appunto come gelificazione,<br />

emulsionamento e formazione<br />

di schiuma, basate su come le<br />

proteine si formano in strutture<br />

secondarie su dimensioni mesoscala<br />

e che rappresentano gli arrangiamenti<br />

di molecole nell’alimento<br />

come, ad esempio, il generale<br />

aspetto del prodotto, la stabilità e<br />

la reattività. I recenti studi suggeriscono<br />

che la struttura di scala dovrebbe<br />

essere il riferimento comune<br />

che permette lo studio sulle funzionalità<br />

delle proteine. In sostanza,<br />

per le applicazioni in prodotti alimentari,<br />

la funzionalità della proteina<br />

è in stretta relazione con i valori<br />

delle diverse dimensioni, oltre naturalmente<br />

alla tipologia di processo<br />

e la presenza di altri ingredienti che<br />

potrebbero alterare l’ideale forma-<br />

Proteine da canapa<br />

Lo snack di largo<br />

consumo con<br />

l’integratore<br />

Colageno contribuisce<br />

anche a una funzione<br />

cosmetica<br />

Lactel, yogurt per<br />

sportivi arricchito<br />

con proteine<br />

Skyr è un tradizionale<br />

latte fermentato<br />

svedese contenente<br />

17 g di proteine<br />

zione di strutture mesoscala.<br />

Questo approccio può consentire di<br />

ottimizzare la funzione desiderata<br />

della proteina.<br />

(Wiley, 2015)<br />

In termini tecnologici, è da rilevare<br />

che il processo di estrazione delle<br />

proteine è determinante per la funzionalità<br />

e finora l’industria non era<br />

adeguatamente attrezzata per ottenere<br />

questi bioprodotti con<br />

precise funzionalità in quanto,<br />

generalmente, per l’ottenimento<br />

si ricorre al trattamento termico<br />

che può denaturare la proteina<br />

e ridurne in parte la<br />

funzionalità nutrizionale.<br />

Recentemente, le ricerche<br />

avanzate hanno sviluppato tecnologie<br />

innovative per questo<br />

scopo, attraverso un processo<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

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045


scienza&tecnologia<br />

L’integratore Monster contiene 25 g<br />

di proteine da siero<br />

Integratore proteinico Meritene<br />

(Nestlè), con vitamine e minerali,<br />

specifico per senior<br />

come snack, prodotti dolciari, pasti<br />

pronti e anche bibite, aumenta nei<br />

mercati internazionali.<br />

I prodotti lattei hanno sempre avuto<br />

un’immagine positiva in termini di<br />

apporto proteico, tanto che anche<br />

questa categoria continua a innovarsi<br />

all’interno del trend, oltre alle<br />

continue variazioni dell’originale<br />

yogurt greco (esso rappresenta il<br />

57% della categoria solo negli Usa),<br />

che contiene circa il 15% di proteine<br />

da siero, valore triplo rispetto<br />

allo yogurt standard.<br />

Un altro settore di crescita è quello<br />

connesso con l’attività fisica. Le<br />

proteine come integratori o quelle<br />

Fabbisogno m 3 di acqua<br />

per tonnellata di proteina<br />

Alghe 25<br />

Soja 2.500<br />

Uova 3.200<br />

Pollo 4.500<br />

Maiale 5.900<br />

Manzo 20.700<br />

(Whole Algae, Usa)<br />

Nella Healthy Pizza<br />

(UK), il sale è stato<br />

eliminato, o ridotto<br />

nettamente, per far<br />

posto alle alghe,<br />

abbondanti in iodio,<br />

vitamina B12 K<br />

e proteine<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

non termico, lo Shear Cell<br />

Technology (SCT), che include il dispiegamento<br />

molecolare della proteina<br />

e l’ottenimento dell’amminoacido<br />

corrispondente con un<br />

processo fisico che avviene in condizioni<br />

ambientali. Da una base di<br />

differenti vegetali, i ricercatori hanno<br />

ottenuto la formazione di strutture<br />

fibrose contenenti una specifica gerarchia,<br />

in termini di mesoscala, ottimizzando<br />

la funzionalità della proteina.<br />

Sia il processo nel quale le<br />

fibre sono formate sia la loro precisa<br />

scala di lunghezza possono essere<br />

precisamente regolate con la SCT, in<br />

modo che la proteina sia ingegnerizzata<br />

in termini di aspetto, gusto e<br />

struttura nel prodotto finito. La tecnologia<br />

si basa su un reattore a due<br />

cilindri concentrici nel quale le proteine<br />

vegetali addizionate con acqua<br />

vengono sottoposte a stress dal<br />

ruotare del cilindro interno, stirandosi<br />

e deformandosi. La velocità di<br />

rotazione, a cui viene settato l’apparecchio,<br />

fa sì che queste proteine<br />

di origine vegetale – soia, grano e<br />

anche piselli – perdano la propria<br />

conformazione di origine e assumano<br />

la consistenza ricercata.<br />

La tecnologia è attualmente indirizzata,<br />

in particolare, all’ottenimento<br />

di strutture proteiche per sostituire<br />

quelle della carne, ma il principio è<br />

del tutto valido per ottenere proteine<br />

vegetali con specifiche funzionalità<br />

senza, appunto, dover ricorrere al<br />

trattamento termico. (Wageningen,<br />

2015)<br />

Il ricorso alla proteine come semplice<br />

integratore e come ingrediente<br />

funzionale all’interno di alimenti<br />

all’interno di prodotti finiti interessano<br />

non solo i professionisti dello<br />

sport, ma anche chi cerca fitness, a<br />

tutte le età. Integratori, prodotti per<br />

dieta, prodotti funzionali si intersecano<br />

verso lo stesso obiettivo, che<br />

è un consumo specificatamente<br />

arricchito di proteine.<br />

Oggi, sempre più la ricerca studia le<br />

alghe come innovativa fonte alternativa<br />

di proteine per l’uso in alimenti<br />

funzionali. Storicamente, alghe<br />

commestibili vengono<br />

consumate, in particolare, dalle<br />

comunità costiere di tutto il mondo<br />

come dieta abituale, soprattutto in<br />

Asia.<br />

Le macroalghe sono organismi vegetali<br />

che vivono attaccate alle rocce<br />

o altri substrati presenti nelle<br />

aree costiere. La loro classificazione<br />

si basa su diverse proprietà fisiche<br />

046<br />

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scienza&tecnologia<br />

come la pigmentazione e le conformazioni<br />

morfologiche.<br />

Traditionalmente,esse appartengono<br />

a quattro differenti gruppi distinti<br />

sulla base del colore: blue,<br />

green, red e brown.<br />

Attualmente, le alghe sotto forma<br />

disidratata vengono aggiunte con<br />

successo in molti prodotti finiti, fra<br />

cui salumi, formaggi e anche pizze.<br />

I produttori di alghe offrono sui<br />

mercati internazionali una ricca collezione<br />

di prodotti, esaltandone il<br />

contenuto proteico oltre a quello<br />

delle fibre, dei lipidi essenziali e dei<br />

micronutrienti. Le proteine derivate<br />

risultano essere protette dalla naturale<br />

parete cellulare. Fra l’altro, la<br />

coltura delle alghe risulta particolarmente<br />

vantaggiosa anche in termini<br />

di sostenibilità rispetto ad altre<br />

tipologie di fonte proteica, in riferimento<br />

al fabbisogno di acqua (vedi<br />

tabella a pag 46).<br />

Tipicamente, la “fabbrica” di proteine<br />

da alghe è situata a ridosso della<br />

costa dove i vegetali marini vengono<br />

coltivati in un processo del tutto simile<br />

a quello dell’acquacoltura.<br />

In Israele la società Seakura ha recentemente<br />

lanciato sui mercati<br />

alghe bio. Prodotte in grandi bacini<br />

di acqua salata a ridosso della costa,<br />

l’acqua pompata dal mare viene<br />

purificata e risulta libera dalla<br />

presenza di metalli pesanti e contaminanti,<br />

assicurando così la certificazione<br />

bio.<br />

La domanda di proteine vegetali di<br />

ogni provenienza sta crescendo in<br />

concerto con l’aumentata volontà<br />

di ridurre il consumo di carne. Un<br />

numero crescente di persone, dai<br />

vegani fino ai flexitarian, stanno sostituendo<br />

la carne con le verdure.<br />

La soya attualmente domina il mercato<br />

delle proteine vegetali, ma ha<br />

perso terreno, dovuto in parte alle<br />

preoccupazioni dei consumatori sugli<br />

OGM. Altre nuove proteine vegetali<br />

stanno attraendo l’interesse<br />

dei consumatori. È il caso della quinoa,<br />

che contiene fibre e minerali,<br />

Coltivazione di alghe bio a Seakura, in Israele<br />

come fosforo, magnesio, ferro, zinco<br />

e grassi insaturi. È anche un’ottima<br />

fonte di proteine vegetali (circa<br />

il 45%). Non contenendo glutine,<br />

può essere consumata dai celiaci.<br />

Aumenta la consapevolezza dei<br />

consumatori sulla connessione fra<br />

La quinoa è<br />

un’ottima fonte<br />

di proteine vegetali<br />

proteine e salute, specialmente riguardo<br />

i benefici per la nutrizione<br />

sportiva, quella dei senior e anche<br />

per il controllo del peso. Ciò determina<br />

la continua crescita sui mercati<br />

per questi prodotti e per gli integratori<br />

proteici.<br />

Nella crescita sul mercato dei prodotti<br />

proteici, sono le alghe ad aver<br />

beneficiato di più dei vantaggi nutrizionali<br />

(dal 50% al 60% di proteine);<br />

anche perché a differenza di<br />

molti prodotti proteici vegetali,<br />

come la soia, in cui la proteina viene<br />

isolata dalla pianta, le microalghe<br />

vengono generalmente utilizzate<br />

come ingrediente intero e cibo a<br />

tutti gli effetti. Oltre alle proteine,<br />

inoltre, forniscono grassi del tipo<br />

omega, fibra, vitamina A, B, C, E, e<br />

infine minerali.<br />

Le alghe crescono in acqua di mare<br />

attraverso la fotosintesi. Con la raccolta,<br />

l’estrazione, l’essiccazione e<br />

la purificazione, si può fare una proteina<br />

in polvere.<br />

Referenze<br />

Wiley, Biology, Protein Molecular<br />

Scale, 2015<br />

Wageningen, UR Food&Biobased<br />

Research, 2015<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

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047


impianti<br />

Pavan Group ha rafforzato<br />

la sua leadership<br />

mediante l’ottimizzazione<br />

dell’organizzazione,<br />

la diversificazione<br />

delle tecnologie produttive<br />

e una presenza sempre<br />

più rilevante sui mercati<br />

internazionali.<br />

Linea di produzione pasta lunga, Stati Uniti. Capacità: 8.000 kg/h<br />

UNA STRATEGIA DI CRESCITA<br />

ORIENTATA ALLA SODDISFAZIONE<br />

DEL MERCATO<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

048<br />

A partire dagli anni Novanta Pavan Group è protagonista<br />

di una crescita costante che ha consolidato il suo ruolo di<br />

primo piano tra i costruttori di macchine e impianti per la<br />

produzione della pasta e la lavorazione di prodotti a base<br />

di cereali. Questo trend favorevole è stato determinato da<br />

alcune scelte strategiche che hanno permesso di valorizzare<br />

e arricchire il know-how tecnologico che la società<br />

vantava già da alcuni decenni.<br />

Il miglioramento dell’organizzazione aziendale, una<br />

politica di acquisizioni finalizzata all’ampliamento della<br />

gamma produttiva e la crescente presenza sui mercati<br />

internazionali sono da considerare i fattori determinanti<br />

di uno sviluppo così significativo, tuttora in corso.<br />

GLI SVILUPPI NELL’ORGANIZZAZIONE<br />

E DEL PROCESSO PRODUTTIVO<br />

Con il passaggio di proprietà, avvenuto negli anni<br />

Novanta, si è passati da un’impostazione organizzativa<br />

di tipo verticale alla creazione di una struttura più<br />

flessibile che ha puntato alla semplificazione dei processi<br />

produttivi, ad accrescere la trasparenza e la rapidità<br />

delle decisioni.<br />

Questo impegno per l’ottimizzazione delle procedure<br />

è stato portato avanti parallelamente alla riorganizzazione<br />

del processo produttivo.<br />

Sempre di più, nel corso degli anni, l’obiettivo della<br />

società è stato quello di conservare la leadership tecnologica,<br />

proponendo non soltanto macchine e impianti,<br />

ma soprattutto soluzioni tecnologiche in grado<br />

di soddisfare le esigenze più numerose e diversificate<br />

di un mercato in costante evoluzione.<br />

La fornitura di prodotti “chiavi in mano” ha assicurato<br />

un importante vantaggio competitivo nei confronti<br />

della concorrenza, ottimizzando il rapporto di col-<br />

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impianti<br />

laborazione con il cliente e<br />

semplificando il servizio di assistenza<br />

post-vendita.<br />

Per sostenere un programma produttivo<br />

di questo tipo è stato necessario<br />

sostenere importanti investimenti<br />

nell’innovazione di<br />

processo.<br />

Il nuovo assetto societario ha privilegiato<br />

la strategia di riportare<br />

all’interno dell’azienda alcune attività<br />

precedentemente esternalizzate,<br />

ma che rappresentavano parte<br />

integrante del know-how<br />

aziendale.<br />

I successivi investimenti nell’innovazione<br />

hanno consentito di ottimizzare<br />

i costi di produzione e di<br />

disporre di tecnologie performanti<br />

in grado di sviluppare nuove lavorazioni.<br />

La scelta di realizzare soluzioni tecnologiche<br />

personalizzate, rispondenti<br />

alle specifiche necessità<br />

dell’utilizzatore, ha richiesto un<br />

impegno ancora maggiore nella<br />

progettazione, sempre sviluppata<br />

completamente all’interno dell’azienda.<br />

Pavan, infatti, è oggi identificabile<br />

più come una società di<br />

ingegneria che come un’azienda<br />

metalmeccanica.<br />

LE ACQUISIZIONI INDUSTRIALI<br />

Nell’ambito dell’ampliamento e<br />

dell’ottimizzazione dei processi<br />

produttivi hanno avuto un ruolo<br />

determinante le acquisizioni di imprese<br />

operanti a valle e a monte<br />

della filiera di riferimento.<br />

L’ingresso nel Gruppo di alcuni costruttori<br />

di primo piano ha consentito<br />

di realizzare un completamento<br />

delle linee produttive e di<br />

affrontare nuovi settori applicativi<br />

nella lavorazione dei cereali, utilizzando<br />

i risultati raggiunti dalla<br />

Ricerca & Sviluppo nell’impiego di<br />

nuove materie prime.<br />

Linea di<br />

produzione pasta<br />

corta installata<br />

presso Alicorp,<br />

Perù. Capacità:<br />

6.000 kg/h<br />

Impianto per<br />

la produzione<br />

di corn flakes,<br />

America Centrale.<br />

Capacità:<br />

1.200 kg/h<br />

Ogni acquisizione è seguita da una<br />

fase di passaggio, che dura mediamente<br />

cinque anni, in cui Pavan<br />

Group sviluppa uno studio approfondito<br />

delle logiche produttive<br />

dell’azienda acquisita, al fine di<br />

ottimizzare l’integrazione.<br />

Nel corso degli anni, gli investimenti<br />

per le acquisizioni industriali<br />

e per il costante aggiornamento<br />

delle tecnologie produttive sono<br />

stati interamente finanziati con risorse<br />

interne.<br />

Nel 2015 è entrato a far parte della<br />

compagine sociale di Pavan<br />

Group il fondo di private equity<br />

Alpha con l’obiettivo di rafforzare<br />

ulteriormente lo sviluppo dell’azienda<br />

attraverso ulteriori investimenti<br />

nelle strutture produttive e<br />

commerciali.<br />

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LA PRESENZA INTERNAZIONALE<br />

E LA RETE COMMERCIALE<br />

Una forte presenza commerciale<br />

all’estero ha sempre rappresentato<br />

un obiettivo importante per la società.<br />

A partire dagli anni Novanta, l’internazionalizzazione<br />

ha acquistato<br />

un peso sempre maggiore, tanto che<br />

attualmente il Gruppo vende all’estero<br />

il 95% dei propri macchinari.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

049


impianti<br />

be particolarmente oneroso.<br />

La produzione presso i siti italiani<br />

consente, inoltre, di saturare gli<br />

impianti per le produzioni su commessa<br />

di piccoli lotti.<br />

Sala di laminazione realizzata da Golfetto Sangati;<br />

installazione 2015, Italia. Capacità del mulino: 350 TPD<br />

LA FORMAZIONE E I SERVIZI<br />

POST-VENDITA<br />

Pavan Group ha creato all’interno<br />

dell’azienda una scuola che organizza<br />

corsi di approfondimento,<br />

dedicati alle diverse tecnologie facenti<br />

parte del proprio business.<br />

A questi corsi partecipano operatori<br />

del settore, clienti attivi o potenziali,<br />

provenienti da tutto il<br />

mondo, che hanno modo di acquisire<br />

una formazione più strutturata<br />

sui temi di loro interesse.<br />

I servizi post-vendita rappresentano<br />

altri momenti di importanza fondamentale,<br />

per i quali sono stati so-<br />

Pavan oggi è presente all’estero<br />

con una serie di filiali commerciali<br />

in tutti i principali mercati di riferimento<br />

per la pasta e gli snacks:<br />

Stati Uniti, America Latina e Russia.<br />

Pur essendo integrabili nell’ambito<br />

di un unico processo produttivo, i<br />

prodotti di Pavan Group coprono<br />

mercati di sbocco differenti. Per<br />

questo, in base alle diverse tipologie<br />

di macchine e impianti, sono<br />

state costituite reti di vendita distinte,<br />

ognuna con target e clienti<br />

definiti, naturalmente in contatto<br />

tra loro per cercare ogni possibile<br />

collaborazione e sinergia.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

Corso per la<br />

produzione<br />

di pasta secca,<br />

edizione<br />

2015. Attività<br />

agli impianti<br />

sperimentali R&D<br />

Pavan<br />

L’ATTIVITÀ PRODUTTIVA IN ITALIA<br />

E ALL’ESTERO<br />

Nonostante una presenza internazionale<br />

così significativa, Pavan<br />

Group ha scelto di concentrare<br />

l’attività produttiva quasi esclusivamente<br />

in Italia. Solo in Cina è presente<br />

un sito produttivo che produce<br />

alcune delle macchine per<br />

mulini destinate ai mercati asiatici.<br />

L’attività produttiva svolta presso le<br />

società italiane del Gruppo risponde<br />

all’esigenza di mantenere alti standard<br />

qualitativi e di facilitare l’introduzione<br />

delle tecnologie più innovative.<br />

Una necessità tanto più sentita in<br />

presenza di una gamma produttiva<br />

caratterizzata da un alto grado di<br />

personalizzazione, per la quale il<br />

costo di eventuali errori risultereb-<br />

stenuti importanti investimenti.<br />

Pur avendo un peso secondario in<br />

termini di valore aggiunto direttamente<br />

prodotto, hanno ricoperto<br />

una funzione strategica molto significativa<br />

in termini di soddisfazione e<br />

di fidelizzazione del cliente.<br />

050<br />

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impianti<br />

PRODUZIONE DI CAPSULE PER BEVANDE<br />

Sei linee complete per la produzione di capsule<br />

con la tecnologia della compressione<br />

sono state recentemente progettate e fornite<br />

da Sacmi in Bangladesh, un Paese che ha visto<br />

il Gruppo in prima linea con la partecipazione<br />

a IPF <strong>2016</strong>, la fiera svoltasi a Dhaka, capitale<br />

del Bangladesh, dal 20 al 23 gennaio e punto<br />

di riferimento delle tecnologie legate al plastics<br />

e industrial packaging per l’area Far East.<br />

In occasione di questo appuntamento, il<br />

Gruppo Sacmi ha consolidato il proprio ruolo<br />

di interlocutore primario sia dei brand mondiali<br />

del beverage operanti nel Paese sia dei<br />

numerosi produttori locali che mostrano una<br />

richiesta crescente di soluzioni tecnologiche<br />

adeguate a un mercato dinamico, sia nella<br />

filiera Carbonated soft drink (Csd) e - stando<br />

ai dati più recenti - in forte espansione anche<br />

nel settore delle bevande non gassate, dall’acqua<br />

minerale ai fruit juice. I dati di vendita in<br />

Bangladesh registrano una crescente fiducia<br />

nelle soluzioni Sacmi: il solo colosso Padma,<br />

cui Sacmi ha fornito già nel 2004<br />

la prima linea completa per Csd per<br />

la produzione di capsule a due pezzi, vanta<br />

ad oggi ben tre linee complete installate che<br />

vedono protagoniste le presse a compressione<br />

realizzate dal Gruppo, a cui si aggiungono<br />

le forniture di recente perfezionate per Partex<br />

Beverage, Pran, Ast Beverages.<br />

Nell’ambito di un’offerta impiantistica integrata,<br />

l’azienda si distingue per avere innovato<br />

gli standard internazionali nella produzione<br />

di chiusure, sviluppando per prima la<br />

tecnologia Ccm (Continuous compression<br />

moulding). Ampliata e perfezionata nel corso<br />

di oltre due decenni - dalla commercializzazione<br />

del primo prototipo<br />

di pressa, nel 1992 - la gamma<br />

di presse Ccm è ora proposta in<br />

versioni da 24 fino a 80 cavità, adatte<br />

per la produzione di capsule monopezzo<br />

e due pezzi, con produttività<br />

medie elevatissime (fino a oltre<br />

2.000 capsule al minuto per il modello<br />

a 48 cavità).<br />

Ai vantaggi intrinseci della tecnologia della<br />

compressione - temperatura di estrusione più<br />

bassa, con conseguente energy saving e incremento<br />

della vita utile della macchina,<br />

maggiore qualità delle capsule, tempi ciclo<br />

ridottissimi - Sacmi ha affiancato negli ultimi<br />

anni innovazioni determinanti per incrementare<br />

ulteriormente le performance della pressa.<br />

Tra queste, lo stampo a raffreddamento<br />

potenziato Cool+, sul mercato dal 2013 e che<br />

vede all’attivo decine di stampi già installati<br />

in tutto il mondo.<br />

VALVEX, LA VALVOLA PASSIVA DI ISOLAMENTO DALLE ESPLOSIONI<br />

Ex<br />

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VALVEX è la valvola passiva progettata e realizzata da FIKE per impedire la propagazione della fiamma nelle<br />

tubazioni e/o nelle linee di trasporto pneumatico in fase diluita e proteggere le apparecchiature di processo<br />

connesse. In qualsiasi tipologia di settore industriale (chimico, farmaceutico, food & beverage, energia, legno… )<br />

VALVEX rappresenta la soluzione ideale per l’isolamento dalle esplosioni.<br />

I tecnici FIKE sono a disposizione per rispondere a tutte le vostre richieste.<br />

w w w . f i k e . c o m<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

051


impianti<br />

Pini Polonia ha scelto<br />

il sistema Busch<br />

per il suo nuovo<br />

stabilimento in cui<br />

vengono prodotti<br />

prosciutto cotto,<br />

salame e altri affettati.<br />

Sistema centralizzato per vuoto<br />

Busch presso Pini Polonia<br />

di Uli<br />

Merkle*<br />

MODERNO SISTEMA<br />

PER VUOTO CENTRALIZZATO<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

* Direttore Marketing<br />

Comunicazione<br />

Busch Dienste GmbH,<br />

Maulburg, Germania<br />

Pini Polonia gestisce tre stabilimenti di produzione a Kutno,<br />

in Polonia, dove vengono macellati e lavorati 1000 suini<br />

ogni ora. L’ultimo stabilimento è entrato in funzione nel<br />

mese di aprile 2015 e produce prosciutto cotto, salame e<br />

altri prodotti affettati. Il nuovo sito è dotato della tecnologia<br />

più avanzata, utilizza le migliori materie prime e applica<br />

norme igieniche rigorose per la produzione di specialità di<br />

carne di alta qualità. Pini Polonia ha scelto un sistema centralizzato<br />

per vuoto Busch, che alimenta tutte le linee di<br />

confezionamento sin dall’inizio della produzione.<br />

Pini Polonia fa parte del Gruppo Pini, che controlla impianti<br />

di produzione in Italia e in Ungheria. Il nuovo sito si trova<br />

vicino ai centri di macello e lavorazione esistenti a Kutno,<br />

in Polonia, e ha iniziato la produzione nel mese di aprile del<br />

2015. Il livello massimo di produzione è stato raggiunto<br />

prima della fine dell’anno, quando sono state prodotte 130<br />

tonnellate di prosciutto cotto e 60 tonnellate di salame in<br />

un sistema a due turni. Lo stabilimento è partito con 150<br />

collaboratori, cifra salita a 850 dal mese di gennaio <strong>2016</strong>.<br />

Sin dalla fase di pianificazione del progetto, la direzione di<br />

Pini Polonia era certa che un sistema centralizzato per vuoto<br />

per le 24 linee di confezionamento sarebbe stata la soluzione<br />

migliore. Rispetto alle pompe per vuoto montate<br />

direttamente, i sistemi centralizzati offrono livelli superiori<br />

di efficienza energetica, d’igiene e di rendimento. Pini<br />

Polonia ha scelto un sistema Busch dopo la positiva esperienza<br />

con i suoi prodotti negli altri siti. Gli specialisti dei<br />

sistemi per vuoto Busch sono stati coinvolti sin dall’inizio,<br />

aiutando con le specifiche per le tubazioni, la posizione del<br />

sistema centralizzato e lo sviluppo dell’unità di controllo.<br />

Quando il nuovo impianto di Pini Polonia ha avviato la<br />

produzione, era dotato di uno dei più moderni ed efficienti<br />

sistemi centralizzati per vuoto in Europa.<br />

Dal momento che le singole macchine confezionatrici non<br />

052<br />

www.interprogettied.com


impianti<br />

Linea di confezionamento<br />

per prosciutto cotto affettato<br />

Il nuovo stabilimento Pini Polonia a Kutno, Polonia<br />

sono molto vicine tra loro, si è deciso<br />

di implementare un cosiddetto decentramento<br />

parziale: i “booster” per<br />

vuoto Panda sono stati montati direttamente<br />

sulle macchine di confezionamento<br />

e tutte le pompe per vuoto<br />

rotative a palette R 5 si trovano in un<br />

locale separato. Questa disposizione<br />

consente alle pompe per vuoto rotative<br />

a palette di funzionare alla massima<br />

efficienza, con tempi di evacuazione<br />

ridotti per ogni confezionatrice. Le<br />

pompe per vuoto rotative a palette R<br />

5 mantengono un pre-vuoto costante<br />

di 50 mbar in tutto il sistema di tubazioni.<br />

I “booster” per vuoto Panda<br />

funzionano su richiesta e si attivano<br />

solo quando è richiesto un vuoto di 5<br />

mbar nella camera o nella confezione.<br />

Questi evacuano rapidamente dal prevuoto<br />

di 50 mbar alla pressione finale<br />

inferiore a 5 mbar all’interno della<br />

confezione. La disposizione di evacuazione<br />

in due stadi e il sistema di controllo<br />

consentono una notevole riduzione<br />

dei tempi per il ciclo di<br />

confezionamento.<br />

Una seconda rete per vuoto per la termoformatura<br />

di lamine è gestita indipendentemente<br />

dal sistema per vuoto<br />

di confezionamento. L’anello di termoformatura<br />

sottovuoto viene mantenuto<br />

a una pressione compresa tra<br />

130 e 200 mbar, un livello notevolmente<br />

superiore rispetto a quello richiesto<br />

per il confezionamento. Tutte<br />

le pompe per vuoto richieste per la<br />

termoformatura di lamine per le vaschette<br />

sono integrate nel sistema<br />

centralizzato per vuoto, trovandosi<br />

così lontano dalle aree di confezionamento.<br />

Anche dopo un solo semestre<br />

di funzionamento (ottobre 2015), i<br />

vantaggi del sistema centralizzato per<br />

vuoto di Pini Polonia sono evidenti.<br />

ELEVATA EFFICIENZA ENERGETICA<br />

Grazie al loro principio di funzionamento,<br />

i sistemi centralizzati per vuoto<br />

richiedono meno pompe per vuoto<br />

dei sistemi decentralizzati. Il processo<br />

di evacuazione a due stadi consente<br />

l’utilizzo di pompe per vuoto rotative<br />

a palette con minore spostamento<br />

volumetrico, in questo modo le dimensioni<br />

del motore possono essere<br />

ridotte. Il dispositivo di controllo del<br />

sistema mantiene un vuoto di 50 mbar<br />

nel sistema di tubazioni, che agisce<br />

come un serbatoio di vuoto per tutte<br />

le linee di confezionamento.<br />

Restano sempre attive solo le pompe per<br />

vuoto necessarie a mantenere una pressione<br />

di 50 mbar. Poiché le linee di confezionamento<br />

non funzionano sempre<br />

con tempi di ciclo ridotti e produttività<br />

elevata, normalmente sono attive solo<br />

alcune delle pompe per vuoto.<br />

Un ulteriore risparmio energetico si<br />

ottiene grazie alla centralizzazione<br />

dell’alimentazione del vuoto: le pompe<br />

del vuoto operano in un locale separato,<br />

in questo modo non rilasciano<br />

calore nella zona di confezionamento.<br />

L’unità di condizionamento d’aria della<br />

zona di confezionamento deve svolgere<br />

un lavoro minore, quindi consuma<br />

meno energia.<br />

MIGLIORI CONDIZIONI IGIENICHE<br />

Dal momento che l’alimentazione del<br />

vuoto è centralizzata, nessuna operazione<br />

di manutenzione si svolge nelle<br />

aree pulite delle linee di confezionamento<br />

e lavorazione. È dunque esclusa<br />

la possibilità di contaminazione del<br />

cibo da olio nebulizzato (causa uso<br />

improprio delle attrezzature).<br />

MANUTENZIONE<br />

I sistemi centralizzati per vuoto hanno<br />

una costruzione modulare. I singoli moduli<br />

possono essere scollegati per motivi<br />

di manutenzione e in questo caso si attiva<br />

automaticamente un’unità di<br />

“stand-by”. Le operazioni di manutenzione<br />

possono dunque essere svolte<br />

senza alcun effetto sulla produzione<br />

delle linee di confezionamento. Dal momento<br />

che le pompe per vuoto in un<br />

sistema centralizzato sono soggette a<br />

carichi minori, la frequenza degli interventi<br />

di manutenzione è minore rispetto<br />

ai sistemi decentralizzati. La posizione<br />

esterna per la generazione centralizzata<br />

del vuoto è un ulteriore vantaggio, poiché<br />

il lavoro di manutenzione non provoca<br />

tempi di fermo della produzione né<br />

contaminazione delle aree pulite.<br />

Pini Polonia è certa che Busch sia il<br />

partner giusto per quanto concerne<br />

le apparecchiature per vuoto, dal<br />

momento che i servizi forniti in fase<br />

di progettazione, installazione e<br />

messa in servizio sono stati eccellenti.<br />

L’impianto è ora in fase di produzione<br />

e Busch è ancora al lavoro per<br />

assicurare un funzionamento fluido<br />

e senza problemi nella generazione<br />

del vuoto.<br />

Per ulteriori informazioni:<br />

www.buschvacuum.com<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

053


componenti<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

CUSCINETTI PIÙ DURATURI NEL PANIFICIO INDUSTRIALE<br />

La tecnologia Molded-Oil di<br />

NSK ha consentito a un’importante<br />

azienda alimentare un<br />

risparmio annuo di oltre 27.000<br />

euro sul funzionamento del nastro<br />

trasportatore principale di<br />

un panificio. Il produttore riscontrava<br />

guasti ogni sei settimane,<br />

con circa 36 cuscinetti<br />

sostituiti ogni anno. Tutto questo<br />

generava perdite di produzione<br />

notevoli e fermi impianto.<br />

Il settore alimentare, caratterizzato<br />

da una forte concorrenza<br />

e da tempi di consegna sempre<br />

più ridotti, non permetteva<br />

all’azienda in questione di sostenere<br />

costi così alti. È stato<br />

necessario ricercare cuscinetti<br />

che garantissero una maggiore<br />

durata operativa. Per questo<br />

motivo il produttore si è rivolto<br />

a NSK, che è intervenuta con<br />

AIP, il programma specifico per<br />

la riduzione dei costi. In seguito<br />

all’ispezione, NSK ha scoperto<br />

che i cuscinetti si guastavano a<br />

causa di una lubrificazione insufficiente<br />

e per l’infiltrazione<br />

di acqua e particelle solide.<br />

Dopo aver completato l’analisi<br />

applicativa, l’azienda ha consigliato<br />

una fase di prova con<br />

l’utilizzo di cuscinetti Molded-<br />

Oil per dimostrarne i vantaggi<br />

in termini di affidabilità. La prova<br />

è durata oltre due anni e non<br />

sono stati riscontrati episodi di<br />

cedimento o guasti. Un netto<br />

miglioramento rispetto alla durata<br />

media dei cuscinetti originali<br />

che resistevano solo sei<br />

settimane. Il cliente è riuscito a<br />

ottenere un risparmio notevole<br />

attraverso una produzione più<br />

efficiente ed evitando i costi legati<br />

ai fermi impianto. La tecnologia<br />

Molded-Oil è stata sviluppata<br />

da NSK per migliorare<br />

notevolmente le prestazioni dei<br />

cuscinetti in termini di affidabilità<br />

e per garantire un funzionamento<br />

esente da manutenzione.<br />

I cuscinetti Molded-Oil<br />

sfruttano una resina poliolefinica<br />

impregnata di olio per assicurare<br />

una corretta lubrificazione<br />

del cuscinetto. Con un<br />

contenuto d’olio superiore al<br />

50% del peso, la soluzione di<br />

NSK risulta migliore di altre plastiche<br />

impregnate d’olio disponibili<br />

in commercio, nelle quali<br />

la percentuale d’olio per peso è<br />

molto inferiore. La tecnologia<br />

Molded-Oil è un metodo di lubrificazione<br />

sviluppato per le<br />

applicazioni che richiedono elevati<br />

livelli d’igiene, come quelli<br />

che caratterizzano l’industria<br />

alimentare e delle bevande. Il<br />

lubrificante Molded-Oil è rilasciato<br />

gradualmente attraverso<br />

uno speciale meccanismo.<br />

Questo assicura a lungo una<br />

lubrificazione adeguata del cuscinetto.<br />

Allo stesso tempo, il<br />

rischio di perdite di olio è ridotto<br />

al minimo, garantendo un<br />

movimento molto regolare e<br />

omogeneo del cuscinetto che<br />

impedisce la contaminazione.<br />

Le caratteristiche tecniche dei<br />

materiali garantiscono un flusso<br />

adeguato di lubrificazione,<br />

dipendente dalle temperature:<br />

con l’aumentare del calore, aumenta<br />

anche la quantità di olio<br />

rilasciata. I cuscinetti con tecnologia<br />

Molded-Oil risolvono anche<br />

i problemi di perdita di lubrificante<br />

dovuti all’infiltrazione<br />

di acqua. NSK offre la tecnologia<br />

Molded Oil per cuscinetti<br />

radiali rigidi a sfere standard,<br />

cuscinetti radiali orientabili a<br />

rulli e cuscinetti a rulli conici<br />

con diametro interno fino a<br />

110 mm. Per applicazioni caratterizzate<br />

da ambienti corrosivi<br />

o per impianti destinati al settore<br />

alimentare, i cuscinetti<br />

possono essere realizzati in acciaio<br />

inox.<br />

I cuscinetti volventi rappresentano<br />

un componente essenziale<br />

per le macchine e gli impianti<br />

del settore alimentare e delle<br />

bevande; la loro affidabilità<br />

rappresenta un fattore fondamentale<br />

per il controllo dei costi<br />

di esercizio. Inoltre, con il continuo<br />

evolversi della tecnologia<br />

dei cuscinetti, questi componenti<br />

eserciteranno un ruolo<br />

sempre più importante nella<br />

riduzione dei costi per le macchine<br />

di produzione del settore<br />

alimentare. Una riduzione che<br />

si raggiunge applicando le ultime<br />

innovazioni in termini di<br />

materiali, soluzioni di tenuta e<br />

tecnologie di lubrificazione al<br />

fine di migliorare la progettazione<br />

degli impianti e ridurre i<br />

costi di manutenzione.<br />

054<br />

www.interprogettied.com


ICF - Rivista dell'Industria Chimica<br />

e Farmaceutica è la nuova rivista di<br />

Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro<br />

esaustivo sullo stato dell'arte dei due<br />

settori di riferimento, rappresenta uno<br />

strumento di lavoro qualificato, attraverso<br />

una presentazione completa dell'innovazione<br />

tecnologica ad essi dedicata.<br />

<strong>Tecnologie</strong> <strong>Alimentari</strong>, la rivista tecnico-scientifica<br />

di riferimento per i tecnologi<br />

alimentari, illustra le reali innovazioni,<br />

con i contributi dei massimi<br />

esperti dei diversi comparti del settore.<br />

Ingredienti macchine e attrezzature<br />

per ottenere l'eccellenza del<br />

prodotto alimentare.<br />

La Subfornitura, la rivista che presenta<br />

l'attuale realtà della lavorazione<br />

per conto terzi, i cui protagonisti<br />

hanno acquisito una maggiore specializzazione<br />

e collaborano con il<br />

committente per la messa a punto<br />

del prodotto finito.<br />

La Plastica Oggi e Domani rivista<br />

dedicata al settore materie plastiche<br />

che fornisce, un’informazione esaustiva<br />

sulle nuove tecnologie, i materiali<br />

e le applicazioni.<br />

icf<br />

RIVISTA<br />

DELL’ INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

Italia: o spedizione ordinaria 40,00 €<br />

o contrassegno 43,00 €<br />

Estero: o spedizione ordinaria 58,50 €<br />

o spedizione prioritaria Europa 65,00 €<br />

o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 92,00 €<br />

o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />

Italia: o spedizione ordinaria 61,00 €<br />

o contrassegno 65,00 €<br />

Estero: o spedizione ordinaria 89,50 €<br />

o spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />

o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />

o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />

Italia: o spedizione ordinaria 61,00 €<br />

o contrassegno 65,00 €<br />

Estero: o spedizione ordinaria 89,50 €<br />

o spedizione prioritaria Europa 101,00 €<br />

o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 125,00 €<br />

o spedizione prioritaria Oceania 140,00 €<br />

Indirizzo a cui vanno effettuate le spedizioni:<br />

Nome ..............................................................................................<br />

Cognome ........................................................................................<br />

Ditta/ente ........................................................................................<br />

Via ...................................................................................................<br />

Città ...............................................................................................<br />

Prov .................Cap ..........................Naz .......................................<br />

Tel....................................................................................................<br />

e-mail .............................................................................................<br />

Informativa a richiesta di consenso - d.lgs 196/2003. Ai sensi dell’art.11 della Legge 675/96<br />

ed in relazione all’informativa che avete fornito sui dati richiesti, si esprime il consenso al trattamento<br />

ed alla comunicazione degli stessi.<br />

Firma................................................................................................<br />

Modalità di pagamento:<br />

o Assegno bancario allegato alla presente in busta chiusa<br />

o Bonifico bancario IBAN IT10 T031 0422 9030 0000 0820 424<br />

o Carta di credito:<br />

o<br />

o<br />

Scadenza...................................................................................<br />

Italia: o spedizione ordinaria 45,00 €<br />

o contrassegno 48,00 €<br />

Estero: o spedizione ordinaria 60,00 €<br />

o spedizione prioritaria Europa 70,00 €<br />

o spedizione prioritaria Africa, America, Asia 85,00 €<br />

o spedizione prioritaria Oceania 100,00 €<br />

n. carta<br />

Titolare carta..............................................................................<br />

Firma ...............................................................................................<br />

Servizio abbonamenti<br />

Interprogetti Editori Srl - Via Maggiolino 34F - 23849 Rogeno LC<br />

Tel./fax 031 4128181 - E-mail: abbonamenti@interprogettied.com


information technology<br />

Affidabilità, modularità<br />

ed efficienza energetica<br />

sono i tre requisiti<br />

che hanno guidato<br />

lo sviluppo del nuovo<br />

Data Center di Nestlè<br />

Italiana, che si è affidata<br />

alla soluzione “chiavi<br />

in mano” RiMatrix<br />

di Rittal.<br />

DATA CENTER MODULARE<br />

AD ALTA EFFICIENZA ENERGETICA<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

056<br />

Protagonista internazionale nei settori legati a nutrizione,<br />

salute e benessere, il gruppo Nestlè è il più grande<br />

operatore nel mondo del Food & Beverage ed è<br />

presente in oltre 86 paesi con 442 stabilimenti, più di<br />

300.000 dipendenti, 2.000 marchi e una vendita quotidiana<br />

di oltre 1 miliardo di prodotti.<br />

In Italia, nono mercato mondiale in termini di fatturato<br />

per il gruppo, Nestlé Italiana è attiva con diverse<br />

realtà che insieme contano circa 5.500 dipendenti e<br />

16 stabilimenti sparsi su tutto il territorio nazionale:<br />

Nestlé Italiana, Sanpellegrino-Nestlé Waters, Purina,<br />

Nestlé Professional, Nestlé Nutrition, Nestlé Health<br />

Science, CPW (Cereal Partner Worldwide) e Nespresso.<br />

L’azienda rappresenta uno dei più importanti produttori<br />

del settore alimentare, con attività che spaziano<br />

dai dolci ai gelati, dai prodotti culinari ai preparati per<br />

bevande, dai prodotti a base di latte e destinati alla<br />

prima infanzia ai prodotti per la nutrizione clinica, fino<br />

al PetCare.<br />

Il trasferimento degli uffici di Nestlè Italiana da Milano<br />

ad Assago (MI), avvenuto nel 2014, è stata l’occasione<br />

per la realizzazione di un nuovo Data Center aziendale,<br />

realizzato presso il nuovo building. La struttura è<br />

stata progettata per raggiungere livelli di performance<br />

d’eccellenza in termini di affidabilità, modularità ed<br />

efficienza energetica, adottando soluzioni tecnologiche<br />

allo stato dell’arte.<br />

Il Data Center è suddiviso in più ambienti, ciascuno<br />

dedicato a una funzione precisa. Il cuore pulsante delle<br />

applicazioni informatiche, rappresentato dalle apparecchiature<br />

IT Server/storage, si trova nel locale server<br />

principale. Attorno a esso sono stati realizzati un<br />

locale TLC dedicato a tutti i sistemi di telecomunicazioni<br />

verso l’esterno, dei locali UPS, un locale impian-<br />

www.interprogettied.com


information technology<br />

L’ingresso della sede<br />

di Nestlè Italiana<br />

ad Assago (MI)<br />

ti meccanici, i locali pompe e un<br />

locale Disaster Recovery per la sola<br />

parte di telecomunicazioni.<br />

La tecnologia utilizzata nel vecchio<br />

Data Center non era più in grado di<br />

gestire le nuove e avanzate tecnologie<br />

IT, oltre a non garantire una<br />

corretta continuità del servizio e un<br />

Il Data Center è<br />

composto da 24 rack<br />

server e 9 rack TLC,<br />

tutti equipaggiati<br />

con deflettori e<br />

accessori<br />

per ottimizzare<br />

la gestione<br />

del cablaggio dati<br />

alto efficientamento energetico.<br />

L’intera infrastruttura è stata dunque<br />

progettata alla luce di queste<br />

esigenze: per ridurre al minimo i<br />

rischi di fermo dovuti a singoli guasti<br />

è stata adottata un’architettura<br />

2N, mentre l’implementazione delle<br />

più moderne tecnologie di condizionamento<br />

e monitoraggio ha<br />

permesso di realizzare un’infrastruttura<br />

“green” ed ecosostenibile.<br />

“Per progettare il nuovo Data<br />

Center, Nestlè Italiana si è avvalsa<br />

della consulenza di uno studio d’ingegneria<br />

con il quale ha valutato<br />

tutte le migliori tecnologie presenti<br />

sul mercato e definito specifiche<br />

e linee guida della nuova infrastruttura”,<br />

spiega Tiziano Villa, Network<br />

Manager di Nestlè Italiana.<br />

L’analisi delle proposte dei principali<br />

player di mercato ha convinto<br />

Nestlè Italiana ad affidarsi a<br />

RiMatrix di Rittal, una soluzione innovativa<br />

che ha contribuito alla<br />

definizione del progetto finale del<br />

nuovo Data Center.<br />

Per il contenimento dei sistemi<br />

sono stati impiegati rack della serie<br />

TS IT di Rittal che, grazie alla loro<br />

versatilità, hanno permesso di utilizzare<br />

una soluzione omogenea<br />

per l’alloggiamento sia dei server<br />

che dei sistemi accessori. Il nuovo<br />

Data Center è dunque composto<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

www.interprogettied.com<br />

057


information technology<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

da 24 rack server e 9 rack TLC, tutti<br />

accessoriati con deflettori e accessori<br />

per ottimizzare la gestione<br />

del cablaggio dati. La distribuzione<br />

dell‘energia all’interno degli armadi<br />

è gestita tramite 66 PDU metered,<br />

mentre un UPS modulare<br />

PMC40 garantisce la continuità<br />

dell’alimentazione.<br />

Grande attenzione è stata posta<br />

sugli aspetti relativi all’efficienza<br />

energetica dei sistemi di raffreddamento:<br />

l’adozione di 10 scambiatori<br />

di calore acqua/aria della serie<br />

Liquid Cooling Packages (LCP)<br />

Inline ha reso possibile raffreddare<br />

intere serie di rack in modo mirato,<br />

creando un corridoio di aria fredda<br />

proveniente dal fronte. Si è così potuto<br />

ridurre il volume d’aria da raffreddare<br />

e aumentare l’efficienza<br />

dell’impianto. Il sistema di gestione<br />

del clima è completato da 2 Chiller<br />

da 150 kW comprensivi di Free<br />

Cooling, il sistema che permette di<br />

sfruttare la temperatura esterna, se<br />

inferiore ai 15°C, per ottenere un<br />

raffreddamento gratuito dei liquidi<br />

di refrigerazione. In condizioni climatiche<br />

idonee, normalmente registrabili<br />

per diversi mesi ad<br />

Assago, la funzione Free Cooling<br />

La distribuzione dell‘energia negli armadi è gestita<br />

tramite 66 PDU metered, mentre un UPS modulare<br />

PMC40 garantisce la continuità dell’alimentazione<br />

Locale pompe<br />

potrà persino sopperire al Chiller<br />

ed alimentare direttamente gli<br />

scambiatori di calore LCP Rittal, assicurando<br />

a Nestlè Italiana un grande<br />

risparmio energetico.<br />

Il Data Center è monitorato attraverso<br />

il sistema CMC III, un sistema<br />

completo di controllo di sicurezza<br />

e accessi, monitoring della temperatura<br />

e relativa regolazione, video<br />

sorveglianza e rilevazione fumo.<br />

Sensori specifici, un sistema di rilevazione<br />

fumi VESDA e un sistema<br />

di spegnimento incendi con gas<br />

inerte provvedono a fornire la massima<br />

protezione al Data Center di<br />

Nestlè Italiana.<br />

Completa il sistema il software<br />

DCIM RiZone, capace di riconoscere<br />

e gestire da remoto ogni evento<br />

di errore mediante un semplice algoritmo<br />

di workflow management.<br />

Controllando in modo integrato<br />

sia gli ambienti IT che gli<br />

edifici, RiZone permette l’ottimizzazione<br />

del Data Center, aumentandone<br />

la disponibilità.<br />

L’infrastruttura è stata inoltre corredata<br />

da due sistemi di continuità<br />

da 200 kVA, quadri elettrici e impianto<br />

elettrico, un gruppo elettrogeno<br />

da 500 kVA, 4 sistemi Crac<br />

per il condizionamento ambientale<br />

e un impianto meccanico.<br />

“Il valore aggiunto di Rittal, oltre<br />

alla completezza della gamma di<br />

soluzioni proposte, è stata l’elevata<br />

professionalità dimostrata in tutte<br />

le fasi del progetto, dall’analisi preliminare<br />

alla realizzazione finale del<br />

Data Center”, continua Tiziano<br />

Villa. Non a caso Rittal non solo ha<br />

realizzato l’infrastruttura chiavi in<br />

mano per il Data Center, ma è stata<br />

incaricata da Nestlè Italiana di garantirne<br />

anche la manutenzione<br />

totale per due anni.<br />

“A distanza di mesi dalla realizzazione<br />

e dal collaudo del Data<br />

Center siamo completamente soddisfatti<br />

della soluzione RiMatrix di<br />

Rittal. Pur avendo valutato e previsto<br />

un dimensionamento a medio<br />

e lungo termine dell’infrastruttura<br />

IT, la costante crescita della nostra<br />

azienda potrebbe richiedere una<br />

futura collaborazione fra le parti”,<br />

conclude il Network Manager.<br />

058<br />

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automazione/strumentazione<br />

SENSORI A ULTRASUONI IN ACCIAIO INOX<br />

Gli innovativi sensori della serie UMB800 di<br />

Pepperl+Fuchs sono realizzati interamente in acciaio<br />

inossidabile e sono sigillati ermeticamente<br />

in modo da poter essere puliti senza difficoltà<br />

con dei getti di vapore o prodotti<br />

chimici aggressivi. I sensori sono dotati di<br />

certificazione Ecolab e dei gradi di protezione<br />

IP68/IP69; possono essere integrati facilmente<br />

nelle macchine e sistemi già esistenti, pertanto non è necessario<br />

modificare i processi di pulizia. UMB800 è il sensore<br />

a ultrasuoni in acciaio inossidabile più piccolo al mondo,<br />

con un diametro di 18 mm e una lunghezza di 55 mm.<br />

Nonostante le ridotte dimensioni e il design compatto,<br />

offre un campo di rilevamento di 800 mm. Il sensore è<br />

conforme alle linee guida dell’European hygienic engineering<br />

and design group (Ehedg), mentre i materiali sono<br />

conformi alle norme FDA; la certificazione<br />

comprende anche la staffa di montaggio appositamente<br />

sviluppata. Il sensore è resistente a fluttuazioni<br />

significative di temperatura, rimanendo operativo fino a<br />

85°C. La serie UM800 è stata progettata per le applicazioni<br />

che presuppongono il rispetto di numerose norme igieniche,<br />

come si verifica, ad esempio, nel settore dell’industria<br />

alimentare, nell’ambito del confezionamento di<br />

alimenti in vassoi termoformati, ma anche nella farmaceutica<br />

o nei processi di elettrodeposizione e verniciatura.<br />

DUE QUADRI IN MEDIA TENSIONE PER LA FABBRICA DEL GELATO<br />

ABB ha completato la fornitura<br />

di due quadri in media tensione<br />

isolati in aria UniSec nello stabilimento<br />

Nestlè di Ferentino (FR),<br />

dove sono prodotti gelati di alcuni<br />

dei più importanti marchi<br />

della tradizione italiana: Nestlé<br />

Motta, Antica Gelateria del<br />

Corso, La Cremeria. Grazie alla<br />

stretta collaborazione tra i tecnici<br />

Nestlè e quelli di ABB è stato<br />

possibile definire le esigenze del<br />

cliente e adottare la soluzione<br />

più adeguata per il nuovo impianto<br />

di produzione, definendo<br />

la fornitura nei minimi dettagli<br />

e implementando una<br />

soluzione tecnologica avanzata<br />

ad alto grado di automazione.<br />

Tutto ciò ha permesso di migliorare<br />

l’efficienza dell’impianto e<br />

dei processi, consentendo al<br />

cliente un più facile e accurato<br />

controllo e monitoraggio. La<br />

fornitura ha incluso un quadro<br />

UniSec WBC (Withdrawable<br />

Incoming/Outgoing) per l’allacciamento<br />

alla rete di distribuzione<br />

locale a 20 kV e un secondo<br />

quadro per l’alimentazione di<br />

cinque trasformatori, due da<br />

4.000 kVA e tre da 3.000 kVA.<br />

Dato che il distributore locale di<br />

energia richiede una protezione<br />

omologata sull’interruttore generale,<br />

le protezioni del quadro<br />

di alimentazione dei trasformatori<br />

(REF611) sono collegate logicamente<br />

attraverso la tecnologia<br />

Goose - che prevede la<br />

comunicazione orizzontale relèrelè<br />

a elevata velocità tramite<br />

bus - alle protezioni REF542plus<br />

e RIO600 del quadro d’ingresso,<br />

così da evitare aperture indesiderate<br />

dell’interruttore generale<br />

a causa di eventuali problemi<br />

in un trasformatore.<br />

In aggiunta alla nuova fornitura,<br />

il Service ABB ha compiuto un<br />

intervento di revamping su un<br />

vecchio quadro a 6 kV per motori,<br />

fornendo apparecchi di<br />

retrofit con interruttori HD4,<br />

che è alimentato dai due trasformatori<br />

a 4.000 kVA. Anche<br />

su questo quadro sono state<br />

installate varie protezioni Relion<br />

REM611 con tecnologia Goose<br />

per garantire la selettività ed evitare<br />

interventi indesiderati delle<br />

protezioni dei trasformatori o<br />

dell’interruttore generale in<br />

caso di problemi in un motore.<br />

Sempre nel sito di Ferentino, è<br />

in corso l’installazione di un<br />

nuovo quadro in bassa tensione<br />

che comprenderà tre ingressi<br />

con protezioni a tecnologia<br />

Goose e che sarà integrato nella<br />

logica esistente grazie alla<br />

flessibilità di questa tecnologia<br />

di comunicazione.<br />

Nestlè ha recentemente acquistato<br />

quadri UniSec anche per<br />

lo stabilimento di Perugia e la<br />

commessa di Ferentino giunge<br />

come conferma della fiducia riposta<br />

in ABB da un cliente di<br />

questo livello. Fra le varie funzionalità<br />

avanzate del prodotto,<br />

è stata in questo caso apprezzata<br />

anche la possibilità di ricevere<br />

attraverso Internet nella sede<br />

centrale di Nestlè Italia ad<br />

Assago (MI) tutte le informazioni<br />

sull’impianto, quali registrazioni<br />

di guasti, eventi, allarmi.<br />

Ciò permette di capire più rapidamente<br />

le cause degli eventuali<br />

problemi e di offrire immediato<br />

supporto ai tecnici locali<br />

per una loro rapida risoluzione.<br />

Progettati per molteplici tipi di<br />

applicazione, i quadri UniSec di<br />

media tensione isolati in aria<br />

fino a 24 kV, 1250 A, 25 kA offrono<br />

elevate flessibilità e affidabilità<br />

in termini di prestazioni e<br />

continuità di servizio.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

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059


strumentazione<br />

Le elevate esigenze<br />

in termini di qualità<br />

rappresentano per TesT<br />

una sfida quotidiana<br />

a pianificazioni ragionate,<br />

esecuzioni professionali<br />

e formazione continua.<br />

Per essere sempre<br />

un passo avanti.<br />

Misura della forza per apertura<br />

tappi a vite<br />

TEST DI CONSISTENZA DEL CIBO:<br />

PARTE INTEGRANTE DEL CONTROLLO<br />

QUALITÀ<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

060<br />

Una continua ricerca dell‘alta qualità, un orientamento<br />

pratico e una grande attenzione per il cliente si sono<br />

unite allo sviluppo di sistemi di test innovativi per andare<br />

a formare le solide basi della cultura organizzativa<br />

di TesT, rappresentata in Italia da PRÜFTECHNIK Srl.<br />

Tutto questo si riflette nelle soluzioni e nei servizi di<br />

TesT, nel campo del collaudo dei materiali.<br />

Le macchine di prova universali per trazione, compressione,<br />

flessione e carichi torsionali realizzate dall’azienda<br />

sono utilizzate nelle attività di ricerca e di gestione<br />

della qualità su materiali e componenti. L’assortimento<br />

dei prodotti è completato infine da dinamometri per la<br />

misura della forza e celle per la misura della coppia.<br />

Le moderne tecnologie forniscono continuamente<br />

nuovi materiali e questi, a loro volta, richiedono nuove<br />

applicazioni, funzionalità e componenti. L’azienda offre<br />

ai clienti supporto in ogni singola fase dei sistemi di<br />

test: dalla progettazione concettuale alla realizzazione,<br />

dalla manutenzione alla taratura dei sistemi di collaudo,<br />

passando per l‘installazione e la formazione del<br />

personale che opererà sulle apparecchiature.<br />

TESTARE LA CONSISTENZA DEL CIBO<br />

Diversi tipi di alimenti hanno proprietà del materiale<br />

differenti, che variano in base alla loro composizione,<br />

alla ricetta e allo stato di aggregazione. Tutti questi<br />

parametri vanno inevitabilmente a influenzare le caratteristiche<br />

reologiche, la viscosità e la consistenza degli<br />

alimenti stessi.<br />

Testare la consistenza del cibo è parte integrante del<br />

controllo di qualità attraverso cui devono passare i prodotti<br />

alimentari. La consistenza alimentare descrive le<br />

proprietà fisiche dei diversi alimenti, derivanti dalla loro<br />

struttura e possono essere determinate valutando la<br />

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strumentazione<br />

deformazione meccanica del materiale.<br />

Le proprietà della consistenza<br />

dipendono, infatti, dal carico applicato<br />

e dal punto di collasso della<br />

struttura molecolare. Esse possono<br />

essere pertanto illustrate in funzione<br />

del tempo, della deformazione e<br />

del carico.<br />

Le proprietà della consistenza come<br />

la resistenza alla compressione e alla<br />

trazione, la coesione e l’elasticità<br />

possono essere rilevate mediante<br />

mi a 3 o 4 punti di appoggio per<br />

determinare la forza di rottura a<br />

flessione di alimenti di vario tipo,<br />

come barrette di cioccolato, pasta,<br />

grissini, salumi e cialde.<br />

Per le prove, TesT offre una molteplicità<br />

di strumenti, dai morsetti a<br />

cuneo e a vite, ai ganci rotanti e alle<br />

forcelle, ai morsetti a rullo eccentrico<br />

e per filamenti.<br />

Intimamente connesso al test dei<br />

materiali dell’industria alimentare, è<br />

su imballaggi di cartone); Peeling<br />

Test; copertura dei vasetti di yogurt;<br />

incarti dei formaggi; incarti dei salumi;<br />

Pop-up (il test per verificare la<br />

misura della forza di torsione necessaria<br />

per il distacco della banda di<br />

sicurezza in plastica, dal tappo della<br />

bottiglia); torsione (misurare la forza<br />

necessaria per lo svitamento di un<br />

coperchio di un barattolo, misurare<br />

la forza necessaria per lo svitamento<br />

di un tappo bottiglia); chiusura bot-<br />

Prova<br />

di fleesione<br />

su grissini<br />

Prova<br />

di flessione<br />

su dolciumi<br />

Prova<br />

di flessione<br />

su pasta<br />

macchine o dinamometri, con prove<br />

di compressione e trazione, prove di<br />

flessione, prove di peeling, prove di<br />

taglio e test di penetrazione. Per<br />

questi diversi tipi di procedure, TesT<br />

offre una vasta gamma di morsetti<br />

e apparecchiature. Tra queste si possono<br />

annoverare: piastre per test di<br />

compressione di ogni tipo, eventualmente<br />

associate a pistoni per test di<br />

penetrazione che possono essere<br />

effettuati, per esempio, su frutta,<br />

verdura, pane e formaggio; perforazione<br />

delle membrane di tubetti<br />

di salsa e tubetti di maionese. Altri<br />

esempi pratici di sistemi impiegati<br />

nell’industria alimentare sono siste-<br />

il collaudo dei materiali per la tecnologia<br />

del confezionamento. Svariati<br />

sono gli esempi di quale importanza<br />

rivesta il test dei materiali del packaging;<br />

tra questi possiamo citare alcuni<br />

degli esempi per effettuare<br />

prove di: trazione (involucri di caramelle,<br />

anelli per l’apertura delle lattine<br />

per bevande, anelli per l’apertura<br />

di prodotti alimentari in scatola,<br />

film plastici per la conservazione dei<br />

cibi, film in alluminio, resistenza al<br />

peso dei sacchetti riciclabili, porta<br />

spesa); compressione (contenitori in<br />

plastica, cartoni per bevande, pallet<br />

di lattine al fine di testarne l’impilabilità,<br />

Box Compression Test operati<br />

tiglie con bottiglia simulatrice (è una<br />

cella di carico a forma di bottiglia,<br />

che consente la misurazione di: forza<br />

della pressa per inserimento tappo<br />

a corolla; forza di fissaggio tappo<br />

a vite).<br />

Per tutte queste attività di collaudo<br />

l’azienda ha già trovato e messo in<br />

pratica soluzioni ottimali.<br />

MACCHINE E COMPONENTI PER IL<br />

COLLAUDO DEI MATERIALI<br />

TesT si occupa dello sviluppo, della<br />

produzione e della distribuzione di<br />

macchine, attrezzature e componenti<br />

per il collaudo delle proprietà<br />

e delle funzioni dei materiali. I pro-<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

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061


strumentazione<br />

Prova di flessione<br />

su barrette<br />

di cioccolato<br />

Prova pop-up<br />

distacco banda<br />

tappo di plastica<br />

Forza per il distacco<br />

linguetta lattina<br />

Forza per la perforazione<br />

della buccia delle mele<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

dotti TesT trovano applicazione in<br />

diversi campi, primariamente<br />

nell’industria alimentare e in quella<br />

dell’automobile, ma anche nell’industria<br />

chimica e medicale.<br />

I prodotti disponibili in TesT sono:<br />

macchine di prova universali per trazione,<br />

compressione, flessione e carichi<br />

torsionali (anche multi-assiali);<br />

macchine di prova per il coefficiente<br />

di attrito in dispositivi di fissaggio da<br />

M3 a M80; macchine per prove di<br />

vibrazione per dispositivi di fissaggio<br />

fino a M48; sensori di forza e di coppia;<br />

dinamometri elettronici portatili;<br />

calibrazioni di fabbrica e DAkkS<br />

per le quantità misurate; forza; macchine<br />

di collaudo dei materiali.<br />

TesT rappresenta una società solida e<br />

all‘avanguardia, con un chiaro orientamento<br />

al cliente. Un’azienda riconosciuta<br />

a livello mondiale nel settore<br />

della componentistica e della sperimentazione<br />

dei materiali, per la produzione<br />

di macchine di taratura, di<br />

viti e di strutture per le prove bulloni<br />

e per tutti i servizi a essi connessi.<br />

L’utenza di TesT spazia dal settore<br />

automobilistico con tutto il suo indotto,<br />

ai produttori di imballaggi,<br />

all’industria chimica e plastica, passando<br />

per l’industria alimentare. Per<br />

mezzo di un continuo e flessibile<br />

adattamento alle esigenze dei clienti<br />

ha potuto ottenere quote di mercato<br />

nell’ambito di nicchie d’eccellenza.<br />

Fin dalla sua fondazione,<br />

avvenuta nel 1994, TesT ha registrato<br />

una crescita costante.<br />

062<br />

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automazione/strumentazione<br />

ROBOT PROGRAMMATI SU PLC SENSORI MULTIFUNZIONALI<br />

“Yaskawa non solo ha creato un’interfaccia per Powerlink ma,<br />

con MotoLogix, offre anche la possibilità di programmare i<br />

robot in ambiente IEC61131”, spiega Stefan Schönegger, responsabile<br />

del Gruppo di standardizzazione ethernet (Epsg). I<br />

tempi di commissioning sono drasticamente ridotti ed è stato<br />

raggiunto un più alto livello di sincronizzazione. I vantaggi dei<br />

due sistemi ad alte prestazioni sono quindi combinati: da una<br />

parte il robot programmato direttamente tramite il Plc e dall’altra<br />

l’elevata precisione del DX200. I robot Yaskawa Motoman<br />

possono così essere programmati in ambiente standard IEC-<br />

61131 e integrati nei sistemi corrispondenti. La produttività e<br />

la flessibilità, inoltre, sono aumentate grazie allo scambio bidirezionale.<br />

Non sarà più necessario un terminale di controllo<br />

dedicato per il robot, e tutti i dati rilevanti per il funzionamento<br />

e la diagnosi potranno essere recuperati e trattati tramite<br />

terminale di controllo proprio della macchina”. “Siamo lieti di<br />

poter offrire agli utenti Powerlink un metodo semplice per<br />

l’integrazione dei nostri robot Yaskawa Motoman nel loro sistema”,<br />

afferma Bruno Schnekenburger, Ceo di Yaskawa<br />

Europe GmbH, Divisione Robotica. “Unisce i vantaggi di due<br />

mondi: la programmazione diretta su Plc e un alto livello precisione<br />

del controllo lineare. I robot Yaskawa Motoman sono<br />

sempre stati tra i prodotti più affidabili sul mercato.<br />

L’organizzazione del servizio globale Yaskawa è un fattore<br />

chiave che sta diventando sempre più significativo in un rinnovato<br />

modello di business internazionale e interconnesso”.<br />

L’ultimo controllo DX200 a elevate prestazioni disponibile per<br />

Powerlink contiene nuovi sistemi di bus e un controllo di sicurezza<br />

integrato. Il controllo Yaskawa DX200 è quindi un completo<br />

controllo funzionale di sicurezza (FSC) di Categoria 3,<br />

con un massimo di 32 zone di sicurezza definibili e 16 i possibili<br />

strumenti, quindi le zone di produzione possono essere<br />

settate per ottimizzarne l’utilizzo. Inoltre, diversi sotto-processi<br />

possono essere eseguiti simultaneamente e direttamente<br />

dall’interfaccia uomo-robot così che le norme di sicurezza<br />

corrispondenti possano essere sempre garantite. Attraverso<br />

l’integrazione Ethernet Powerlink in tempo reale, il robot può<br />

essere collegato utilizzando dati di processo standardizzati.<br />

Distributore globale di prodotti<br />

di elettronica e manutenzione,<br />

RS Components ha aggiunto al<br />

suo catalogo la gamma di sensori<br />

firmati Measurement<br />

Specialties a seguito dell’accordo<br />

siglato con TE Connectivity,<br />

che ha acquisito l’azienda nel<br />

2014. Grazie a questo accordo,<br />

RS è in grado di offrire alla clientela<br />

una vasta gamma di sensori<br />

e soluzioni tecnologiche progettate<br />

per assicurare<br />

prestazioni elevate in molteplici<br />

applicazioni e in ambienti critici.<br />

La gamma Measurement<br />

Specialties comprende moduli<br />

multisensore e sensori combinati,<br />

come quelli per la rilevazione<br />

di temperatura e umidità, disponibili<br />

in numerose varianti di<br />

confezionamento, dimensioni e<br />

formati, con montaggio su<br />

scheda o su cavo. La gamma<br />

completa comprende sensori di<br />

pressione, posizione, temperatura,<br />

umidità, forza e sensori per<br />

le proprietà dei fluidi, tutti progettati<br />

secondo le migliori pratiche<br />

e conformi agli standard dei<br />

settori applicativi di riferimento.<br />

Progettati per rispondere alle<br />

esigenze e alle specifiche tecniche<br />

più complesse, i sensori<br />

sono alloggiati normalmente<br />

all’interno di contenitori robusti,<br />

chimicamente inerti, in grado<br />

di resistere alla condizioni di<br />

utilizzo più critiche, come elevata<br />

temperatura e umidità, forti<br />

vibrazioni o atmosfere corrosive.<br />

Al tempo stesso possono<br />

essere facilmente integrati<br />

all’interno di progetti specifici,<br />

dove molti dei sensori utilizzano<br />

la fascia di errore totale (Total<br />

Error Band), come indicatore<br />

primario di prestazione.<br />

La nuova collaborazione tra RS<br />

e Measurement Specialities<br />

permette inoltre di accedere<br />

alla ricca offerta di servizi del<br />

fornitore, in grado di assicurare<br />

un supporto applicativo specialistico<br />

che consente di creare<br />

soluzioni su misura per applicazioni<br />

specifiche e per progetti<br />

build-to-print.<br />

“La gamma di prodotti di<br />

Measurement Specialties rafforza<br />

in modo significativo la nostra<br />

offerta nel mercato industriale,<br />

medico scientifico e<br />

consumer; ciò ci consentirà di<br />

veder crescere ulteriormente il<br />

volume d’affari con TE”, ha<br />

commentato Kevin<br />

McCormack, Global Head of<br />

IP&E di RS. “Ci sono evidenti sinergie<br />

con i connettori di TE; nel<br />

campo dell’Internet of Things,<br />

per esempio, la domanda di<br />

sensori e soluzioni di connettività<br />

affidabili è in forte crescita”.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

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063


strumentazione<br />

Il ruolo dei sistemi di visione<br />

industriale è cresciuto<br />

notevolmente negli ultimi anni,<br />

soprattutto nelle applicazioni<br />

di identificazione<br />

e tracciatura lungo le linee<br />

di confezionamento. Forte<br />

del suo know how<br />

nei software per l’acquisizione<br />

e l’elaborazione delle immagini,<br />

oltre che della sua struttura<br />

internazionale, Cognex propone<br />

una gamma sempre più ampia<br />

che consente di soddisfare<br />

ogni singola necessità.<br />

Lettori codici a barre fissi DataMan 360<br />

UNA VISIONE<br />

SEMPRE PIÙ AMPIA<br />

di Alessandro<br />

Bignami<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

064<br />

Le esigenze della produzione industriale sono sensibilmente<br />

mutate negli ultimi anni. Richieste di grande<br />

velocità e automazione vanno di pari passo con quella<br />

della sicurezza del consumatore e di una filiera sempre<br />

più trasparente e tracciabile. In questo panorama i sistemi<br />

di ispezione visiva hanno assunto un ruolo primario,<br />

non più solo per applicazioni sofisticate e altamente<br />

performanti, ma anche per quelle ritenute più<br />

semplici. Cognex Corporation – produttore di riferimento<br />

mondiale di sistemi, software e sensori di visione<br />

e di lettori ID industriali utilizzati nell’automazione<br />

dei processi – sta interpretando questa evoluzione anche<br />

attraverso il costante allargamento della gamma,<br />

che consente di individuare la soluzione giusta per ogni<br />

singola necessità. Giuliano Collodel e Fabio Marezza,<br />

rispettivamente Senior District Sales Manager e Senior<br />

Sales Engineer di Cognex Italia, ci hanno ospitato nella<br />

nuova sede della filiale, a Milano, per parlare di strategie,<br />

prodotti e prospettive del mercato nazionale, con<br />

particolare riferimento al packaging alimentare.<br />

Come è andato l’ultimo anno per Cognex sia a livello<br />

mondiale sia italiano?<br />

Giuliano Collodel - C’è stata un’ulteriore crescita del<br />

fatturato, sulla linea dell’anno precedente, come verrà<br />

confermato nella conferenza della Corporation, quando<br />

saranno diffusi i dati nel dettaglio. L’Asia ha registrato<br />

i maggiori successi, l’Europa si è difesa bene.<br />

Anche l’Italia è in crescita, non solo sotto il profilo del<br />

volume d’affari, ma anche delle persone e delle competenze,<br />

tecniche e commerciali, che rendono possibili<br />

questi numeri. L’investimento della casa madre nella<br />

nuova sede italiana a Milano è stato anche un premio<br />

per il nostro lavoro. Oltre al nuovo edificio, più acco-<br />

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strumentazione<br />

Telecamera intelligente compatta con prestazioni da PC<br />

Cognex Corporation ha presentato a gennaio le telecamere<br />

intelligenti della serie In-Sight ® Micro 8000, 8405<br />

In-Sight Micro<br />

una nuova linea di sistemi di visione indipendenti e<br />

ultracompatti. La serie In-Sight Micro 8000 combina<br />

le migliori prestazioni degli strumenti di visione nel<br />

settore con la velocità di un PC, il tutto nelle dimensioni<br />

di una tradizionale telecamera GigE Vision ® non<br />

“smart”.<br />

“Con l’aumento della velocità delle linee, i produttori richiedono<br />

precisione maggiore, campo visivo più ampio e prestazioni degli<br />

strumenti di visione più rapide, senza l’utilizzo di un PC”, afferma Joerg<br />

Kuechen, vice president e business unit manager per i prodotti di visione. “Le<br />

velocità di acquisizione incredibilmente elevate di una telecamera intelligente<br />

piccolissima e compatta della serie In-Sight Micro 8000 combinate con<br />

la rapidità eccezionale del sistema di rilevamento delle strutture di PatMax<br />

RedLine consentono ai nostri clienti di ottimizzare la risoluzione, la velocità<br />

e le prestazioni, anche sulle linee di produzione più rapide. Ciò permette<br />

inoltre di ridurre i tempi di ciclo, ottimizzando la produttività e aumentando<br />

la risoluzione, pur mantenendo inalterato il ritmo di produzione, oppure<br />

di eseguire un numero maggiore di ispezioni senza allungare i tempi di ciclo”.<br />

Come tutti i sistemi di visione In-Sight, questi nuovi modelli possono essere<br />

configurati facilmente tramite il software In-Sight Explorer.<br />

Questo software unisce la semplice configurazione passopasso<br />

di EasyBuilder ® con la funzionalità e la flessibilità<br />

della visualizzazione su foglio di calcolo, per disporre<br />

di maggiori possibilità di controllo. Oltre<br />

alla tecnologia PatMax RedLine, la serie<br />

In-Sight Micro 8000 esegue i collaudati<br />

strumenti di visione In-Sight a velocità che<br />

in precedenza avrebbero richiesto un PC ad<br />

elevate prestazioni. Tutto questo trova posto<br />

in un’unità non più grande di una telecamera industriale<br />

pensata per la sola acquisizione delle immagini.<br />

I prodotti della serie In-Sight Micro 8000 misurano appena 31 x 31 x 63<br />

mm e sono dotati di Power over Ethernet per ridurre il cablaggio al minimo;<br />

ciò rende questi sistemi di visione ideali per l’integrazione in spazi<br />

ristretti su robot e su componenti di difficile accesso. Questi modelli<br />

possono essere impiegati praticamente in ogni punto della linea di produzione,<br />

per applicazioni di guida, ispezione, misurazione e identificazione<br />

industriale.<br />

gliente e funzionale, oggi abbiamo<br />

a disposizione una “hot line” per la<br />

vendita e l’assistenza, un supporto<br />

tecnico avanzato, una sala training<br />

più grande e attrezzata. Negli ultimi<br />

anni lo staff si è ampliato fortemente.<br />

Da una semplice sede commerciale,<br />

siamo diventati una realtà in<br />

grado di supportare l’utilizzatore<br />

dalla scelta del prodotto all’applicazione<br />

e poi all’assistenza.<br />

Quali sono i prodotti che finora si<br />

sono affermati di più?<br />

GC - Cognex è leader per i sistemi<br />

di visione artificiale, soprattutto<br />

grazie al successo delle telecamere<br />

intelligenti. La serie In-Sight continua<br />

a rappresentare una delle nostre<br />

tecnologie di punta. Negli ultimi<br />

quattro anni abbiamo investito<br />

molto nelle soluzioni di identificazione<br />

legate alla factory automation,<br />

quindi in grado di leggere codici<br />

mono o bidimensionali, come il<br />

Data Matrix, e di riconoscere i caratteri<br />

(OCV-OCR). Identificazione<br />

e serializzazione sono temi oggi<br />

molto sensibili nell’industria: oltre<br />

all’ispezione visiva, che consente di<br />

accettare o scartare il prodotto, è<br />

diventata necessaria la sua totale<br />

tracciatura. Per noi è stato facile<br />

andare in questa direzione.<br />

Avevamo già sviluppato un algoritmo<br />

e tool altamente performanti. È<br />

Giuliano Collodel,<br />

Senior District<br />

Sales Manager<br />

di Cognex Italia<br />

stato sufficiente creare un nuovo<br />

hardware e inserire solo le funzionalità<br />

specifiche, con l’obiettivo di<br />

aumentare la facilità d’uso, oltre<br />

che la maneggevolezza dell’oggetto:<br />

così è nata DataMan, la famiglia<br />

di strumenti studiata per l’identificazione<br />

automatica. Da qui ci siamo<br />

spinti anche verso applicazioni più<br />

difficili, con i lettori portatili di codici<br />

a barre DPM (Direct Part Mark),<br />

per ambienti industriali esigenti.<br />

Invece che sulle classiche etichette,<br />

i codici DPM sono direttamente impressi<br />

sulla superficie del prodotto.<br />

Alla base della nostra tecnologia<br />

resta la telecamera. Non usiamo infatti<br />

sistemi laser, anche perché i<br />

codici bidimensionali, come il Data<br />

Matrix, richiedono una libreria software<br />

e un sistema di visione in grado<br />

di acquisire e poi decodificare<br />

l’immagine. Insomma, abbiamo<br />

sfruttato la nostra grande esperienza<br />

nella visione, e soprattutto nello<br />

sviluppo del software, per avanzare<br />

con decisione nel mercato crescen-<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

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065


strumentazione<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

te dell’identificazione automatica.<br />

Prevedete ulteriori sviluppi nel campo<br />

della visione industriale?<br />

GC - Ci sono ancora molte opportunità<br />

da cogliere. Soprattutto in<br />

Italia dove, a differenza di paesi<br />

come Germania e Stati Uniti, alcune<br />

fasi del processo industriale avvengono<br />

ancora manualmente, con<br />

una conseguente alta possibilità di<br />

errore. Per soddisfare le crescenti<br />

richieste di accuratezza dei processi<br />

e per ottenere i certificati di qualità,<br />

anche l’industria italiana sta<br />

ricorrendo sempre di più all’ispezione<br />

con telecamere, che consente il<br />

controllo continuativo di ogni fase<br />

del processo, oltre alla tracciabilità<br />

del prodotto lungo la linea. Un codice<br />

univoco, infatti, permette, in<br />

caso di problemi o reclami dell’utente,<br />

di risalire lungo l’intera filiera<br />

per accertare luogo, momento,<br />

cause e responsabilità dell’errore.<br />

C’è quindi spazio per nuove generazioni<br />

di prodotti?<br />

GC - Sì, grazie proprio all’aumento<br />

della domanda e delle esigenze di<br />

controllo. L’importante è seguire<br />

l’orientamento del mercato, che in<br />

realtà non sempre chiede prodotti<br />

più performanti e sofisticati. Anzi,<br />

al contrario, per semplici ragioni di<br />

economia di scala, se la produzione<br />

aumenta, ha bisogno di dispositivi<br />

più semplici e meno costosi. Lo<br />

strumento di ultima generazione<br />

può dare prestazioni minori, paradossalmente,<br />

ma proprio per questo<br />

può intercettare applicazioni<br />

meno complesse, che non giustificano<br />

grandi investimenti, colmando<br />

uno spazio di mercato. In questa<br />

direzione va, per esempio, l’ampliamento<br />

della gamma che stiamo<br />

presentando in questi mesi.<br />

Una strategia che sembra calzare<br />

bene per le piccole e medie industrie<br />

italiane…<br />

GC - Certo. Proprio perché esporta-<br />

Fabio Marezza,<br />

Senior Sales<br />

Engineer<br />

di Cognex Italia<br />

no prodotti apprezzati in tutto il<br />

mondo, le Pmi non possono più rinunciare<br />

all’ispezione automatica e<br />

alla tracciatura completa, ma al<br />

contempo non vogliono spendere<br />

di più per strumenti che abbiano<br />

prestazioni maggiori di quelle necessarie.<br />

La soluzione sta sempre<br />

nel trovare il prodotto giusto per la<br />

specifica esigenza. Per questo cerchiamo<br />

di dotarci di una gamma<br />

ricca da ogni punto di vista: librerie,<br />

sensori, telecamere… In questo<br />

senso la dimensione multinazionale<br />

è un ulteriore vantaggio. Siamo in<br />

costante dialogo con la casa madre<br />

e le altre sedi europee, il che ci consente<br />

di gettare uno sguardo davvero<br />

ampio sulle diverse esigenze<br />

applicative e sui modi migliori per<br />

soddisfarle.<br />

La produzione avviene anche in<br />

Europa?<br />

GC - Sì, in Irlanda c’è l’hub per la<br />

realizzazione delle telecamere intelligenti.<br />

Un centro R&D è a Budapest,<br />

dove operano ben 50 ingegneri, e<br />

uno ad Aachen, in Germania.<br />

Fabio Marezza - I due centri di ricerca<br />

e sviluppo sono da considerare<br />

dei veri e propri siti produttivi, poiché<br />

lì viene sviluppato il software,<br />

che è il cuore e il reale valore aggiunto<br />

dei nostri dispositivi, dove la tecnologia<br />

Cognex fa la differenza.<br />

In Italia in quali applicazioni siete<br />

più presenti e quali pensate di sviluppare<br />

ulteriormente?<br />

GC - Siamo storicamente forti nei<br />

settori dell’elettronica e dell’automotive.<br />

Non è un caso che la filiale<br />

italiana sia sorta quasi 20 anni fa<br />

proprio con l’intento di seguire alcuni<br />

progetti per importanti case<br />

automobilistiche. Da lì abbiamo ricevuto<br />

la spinta iniziale, ma presto<br />

ci siamo allargati ad altri mercati.<br />

Nel tempo una grande fetta del nostro<br />

business è stata assorbita dal<br />

packaging, che a sua volta interessa<br />

moltissime filiere industriali: alimentare,<br />

bevande, farmaceutica, cosmetica,<br />

oggettistica, prodotti di<br />

largo consumo... L’automotive resta<br />

la prima destinazione dei nostri sistemi<br />

a livello mondiale, ma crescono<br />

costantemente le applicazioni<br />

che riguardano l’imballaggio. Tanto<br />

che di recente abbiamo creato una<br />

task force internazionale dedicata<br />

al comparto. L’obiettivo è condividere<br />

e scambiarsi le informazioni fra<br />

le diverse sedi europee. Il product<br />

marketing manager europeo coordina<br />

questo team e mette a confronto<br />

i dati raccolti. Per noi, così<br />

come per le altre filiali, significa<br />

poter beneficiare delle esperienze e<br />

delle capacità maturate dai colleghi<br />

di altri paesi. Ogni sede ha i suoi<br />

punti di forza: nel caso del bevera-<br />

Sensore di visione In-Sight 2000<br />

066<br />

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strumentazione<br />

ge, per esempio, c’è chi ha competenze<br />

maggiori sulla fase di riempimento,<br />

chi sulla movimentazione<br />

delle bottiglie, chi sulla sigillatura. Il<br />

leader della squadra ha il compito<br />

di mettere queste competenze a<br />

disposizione di tutti e di sfruttare le<br />

esperienze già fatte. Questo consente<br />

di individuare la tecnologia<br />

migliore senza ogni volta ripartire<br />

da capo, con dispendio di tempo e<br />

risorse.<br />

FM - La forza di Cognex sta anche<br />

nella capacità di mantenere una<br />

mentalità giovane e aperta, anche<br />

dopo decenni di attività. Ai prodotti<br />

di punta, nati per applicazioni<br />

complesse nei settori dell’elettronica<br />

e dell’automotive, la società ha<br />

saputo poi aggiungere gamme di<br />

prodotti che rispondono ad esigenze<br />

diverse e magari, come si diceva,<br />

più semplici e meno evolute. In questo<br />

modo ci siamo aperti a nuovi<br />

mercati, come il packaging appunto,<br />

che ha le sue priorità, dal controllo<br />

dell’integrità del prodotto alla<br />

tutela del brand.<br />

Che obiettivi vi siete posti nel settore<br />

del packaging?<br />

FM - Abbiamo ancora molto da<br />

fare. L’obiettivo per i prossimi anni,<br />

non lo nascondiamo, è quello di<br />

crescere costantemente a doppia<br />

cifra. D’altronde, le tecnologie per<br />

l’imballaggio sono evolute notevolmente,<br />

e di conseguenza anche il<br />

ruolo di ispezione e controllo.<br />

Prima, per esempio, ci occupavamo<br />

soprattutto di alcune applicazioni di<br />

nicchia e riguardanti la parte “passiva”<br />

della visione: per sostituire<br />

l’operatore dove non poteva fisicamente<br />

garantire il controllo della<br />

qualità, oppure per ottenere certificazioni.<br />

Oggi invece la visione nel<br />

packaging è diventata molto importate<br />

anche per la parte “attiva”.<br />

Tanti processi, prima svolti in modo<br />

manuale o semiautomatico, ora<br />

sono totalmente automatici, con un<br />

forte contributo della robotica in<br />

La reception<br />

della nuova sede<br />

italiana, a Milano<br />

fase di assemblaggio e presa dei<br />

componenti. Quello farmaceutico è<br />

stato il primo tipo di confezionamento<br />

in cui si è affermato questo<br />

nuovo ruolo della visione, soprattutto<br />

ai fini della tracciatura dei prodotti<br />

e quindi della sicurezza dei<br />

pazienti. Ma presto si sono aggiornati<br />

altri settori industriali, anche<br />

semplicemente interessati a mantenere<br />

la reputazione del brand. Basti<br />

pensare all’applicazione di un’etichetta<br />

storta su una lattina: la sicurezza<br />

del consumatore e la qualità<br />

del contenuto non sono in discussione,<br />

ma l’immagine del produttore<br />

ne risente e l’articolo invenduto<br />

viene rimandato indietro con un<br />

aggravio dei costi. Ecco perché, anche<br />

dove prima era ritenuto secondario,<br />

il packaging è diventato strategico.<br />

È in questo scenario in<br />

evoluzione che hanno trovato grande<br />

sviluppo anche i sistemi di identificazione<br />

per l’anti-contraffazione,<br />

essenziali per proteggere la qualità,<br />

l’unicità e il valore aggiunto del<br />

made in Italy. Ma non sono solo i<br />

prodotti d’eccellenza o di fascia alta<br />

a richiedere sistemi di visione altamente<br />

automatizzati. Anzi, le grandi<br />

produzioni, per esempio quella<br />

dell’acqua minerale, hanno l’esigenza<br />

di raggiungere elevatissime<br />

velocità e si sono dotate di sistemi<br />

di ispezione automatici.<br />

I progetti di quest’anno per l’Italia?<br />

GC - Cercheremo di diffondere ancora<br />

di più il nostro brand. Pur essendo<br />

un nome di riferimento nel<br />

mondo della visione, non tutti gli<br />

utilizzatori medio-piccoli conoscono<br />

bene Cognex. D’accordo con la<br />

casa madre, punteremo ad aumentare<br />

lo staff, le partnership e le campagne<br />

dedicate ai prodotti più recenti.<br />

Proprio a gennaio abbiamo<br />

lanciato i nuovi prodotti easy-to-use<br />

per applicazioni di fascia bassa<br />

come In-Sight 2000, che unisce<br />

l’accessibilità di un sensore alla potenza<br />

di un sistema di visione.<br />

Questo permetterà agli utilizzatori,<br />

per esempio, di sostituire sistemi<br />

obsoleti con fotosensori senza dover<br />

fare grandi investimenti.<br />

Vogliamo mettere a disposizione<br />

un’offerta sempre più ampia di<br />

strumenti facili da usare.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

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067


packaging<br />

TLM Packaging Division<br />

presenta la confezionatrice<br />

flow pack altamente<br />

automatizzata Wiki.<br />

Progettata per produzioni<br />

contenute, con cambio formato<br />

automatico e soluzioni tecniche<br />

pari alle macchine per grandi<br />

volumi, è diventata la base<br />

per il modello superiore<br />

Dynamic. Entrambe sono<br />

equipaggiate con la piattaforma<br />

motion control Simotion<br />

di Siemens.<br />

Confezionatrice Wiki di TLM<br />

CONFEZIONATRICI FLOW PACK<br />

AD ALTE PRESTAZIONI<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

068<br />

Dal 1979, il Gruppo TLM opera nel settore delle costruzioni<br />

meccaniche di precisione. Un percorso lungo che, nel<br />

corso degli anni, ha registrato un susseguirsi di evoluzioni<br />

tecnologiche che hanno portato l’azienda - fondata da<br />

Domenico Messina e oggi diretta dal figlio Alessio - a intraprendere<br />

nuove sfide settoriali che coinvolgono il packaging<br />

e l’aerospaziale, l’automotive e il medicale, passando<br />

per l’automazione, la micromeccanica per l’industria elettronica<br />

e gli strumenti di misura.<br />

In 36 anni le sorti di questa azienda piemontese con sede<br />

a Volpiano (TO) sono state un susseguirsi di storie di successo<br />

affiancate da alcuni momenti più complessi, come<br />

evidenziato dalla maggior parte dei piccoli-medi imprenditori<br />

italiani che hanno scelto di scommettere sulle proprie<br />

intuizioni in campo industriale e ingegneristico.<br />

“Dal ’79 al ’90 l’azienda di mio padre ha registrato una vera<br />

e propria escalation, con una crescita esponenziale sia in<br />

termini di spazi sia nel numero di dipendenti. Questo perché<br />

in quell’epoca cominciavano ad affacciarsi sul mercato<br />

le prime macchine utensili a controllo numerico. La richiesta<br />

era alta e noi eravamo pronti a coglierla con nuove tipologie<br />

di lavorazioni”, ci racconta Alessio Messina, Ceo TLM<br />

Group e Coo TLM Packaging Division. “Successivamente,<br />

durante i primi anni Novanta, spinti dal desiderio di possedere<br />

un prodotto proprio che potesse rappresentare la<br />

nostra filosofia al meglio, decidemmo di puntare allo sviluppo<br />

di macchine confezionatrici flow pack”.<br />

Nasce così, nel 1994, la TLM Packaging Division, che oggi<br />

è leader nella costruzione di macchine confezionatrici flow<br />

pack. “Ai tempi le macchine erano molto meccaniche e<br />

poco elettroniche e questo fece sì che potessimo svolgere<br />

da subito un ruolo da protagonista al pari di aziende più<br />

blasonate”, prosegue Messina. “Ho 40 anni, lavoro in<br />

azienda da 23 e posso dire che, man mano che cresceva<br />

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packaging<br />

l’azienda, crescevo anch’io professionalmente.<br />

Ho seguito tutte le fasi<br />

dell’intero ciclo di produzione: dalla<br />

progettazione e costruzione dei singoli<br />

componenti, che avvengono nella<br />

nostra divisione meccanica, al montaggio<br />

e collaudo finali, che avvengono<br />

nella nostra divisione packaging”.<br />

Il 1998 è stato l’anno del boom per la<br />

divisione packaging, con una crescita<br />

continua - di norma a doppia cifra<br />

anno su anno - che prosegue tutt’oggi,<br />

nonostante le difficoltà che sta<br />

affrontando il mercato. “Sebbene<br />

l’Italia abbia sempre rappresentato<br />

per noi un mercato di rilievo, da anni<br />

puntiamo su una presenza all’estero<br />

che per noi significa avere un peso<br />

diverso rispetto alla concorrenza. È<br />

anzi proprio lì che ci distinguiamo e<br />

che si colloca il nostro terreno di caccia”,<br />

aggiunge il Ceo. “Non tutti riescono<br />

a raggiungere gli angoli più<br />

remoti della Terra, avere un servizio<br />

tecnico sul posto e costruire buone<br />

macchine con clienti soddisfatti”.<br />

Partita dall’Europa, TLM Packaging<br />

Division si è così spinta fino all’Oceania,<br />

poi in America del Sud e fino ai<br />

Paesi Arabi, una zona in forte crescita<br />

dove il Made in Italy è particolarmente<br />

valorizzato. “Per assurdo, il marchio<br />

Made in Italy è molto più richiesto<br />

all’estero e, ancor più assurdo, in<br />

Italia stiamo pagando a caro prezzo le<br />

forti contaminazioni asiatiche. Molti<br />

produttori di macchine confezionatrici<br />

cinesi esportano in Europa, con<br />

dubbie fortune e disorientando il mercato<br />

con prezzi imparagonabili. Ovvio<br />

che in questi casi la qualità diventa un<br />

aspetto secondario per un cliente che<br />

fa valutazioni esclusivamente in termini<br />

di prezzo. Il problema però sta<br />

nel fatto che le macchine che arrivano<br />

dall’Est sono costruite con una concezione<br />

completamente diversa, che dà<br />

per scontati molti elementi per noi<br />

salienti e che vedono un intervento<br />

umano ancora troppo predominante.<br />

Spesso, inoltre, da un punto di vista<br />

strutturale, la meccanica presenta dei<br />

vizi e i componenti non garantiscono<br />

la qualità e precisione del confezionamento<br />

che i nostri clienti invece richiedono.<br />

Non appena il cliente si accorge<br />

dei limiti significativi della macchina<br />

acquistata, l’investimento relativamente<br />

basso fatto in partenza viene<br />

vanificato dai costi di manutenzione<br />

e si attiva un meccanismo psicologico<br />

che si ripercuote purtroppo poi su tutto<br />

il comparto. Un cliente sprovveduto<br />

e rimasto scottato diventa un cliente<br />

diffidente e quindi di complessa<br />

gestione”.<br />

Una situazione complicata di bad reputation<br />

quindi, che TLM contrasta<br />

grazie ai propri clienti, al passaparola<br />

positivo e a referenze di alto livello che<br />

hanno scelto macchine di qualità e<br />

con personale altamente qualificato.<br />

“Una tra le più grandi aziende dolciarie<br />

italiane, ad esempio, era alla ricerca<br />

Simotion D410-<br />

2, montato sulla<br />

confezionatrice Wiki,<br />

è il più piccolo sistema<br />

di motion control<br />

della famiglia<br />

Simotion di Siemens<br />

Il sistema di<br />

azionamento<br />

Sinamics V70<br />

di una confezionatrice sulla quale gli<br />

operatori non dovessero perdere troppo<br />

tempo per eseguire il cambio formato.<br />

Grazie a un’efficiente organizzazione<br />

tecnica e a una rapida<br />

capacità produttiva, con il mio team<br />

abbiamo impiegato poco più di una<br />

settimana a fornire la macchina, un<br />

fattore determinante del nostro successo.<br />

Quando nasce un’esigenza,<br />

infatti, noi siamo subito pronti ed è<br />

proprio così che facciamo la differenza.<br />

Se abbiamo trovato la possibilità di<br />

risolvere un problema in modo rapido<br />

ed efficace, il prezzo diventa poi un<br />

fattore secondario e così riusciamo a<br />

contrastare la cattiva concorrenza”,<br />

continua Messina.<br />

Il Gruppo TLM oggi vanta un fatturato<br />

2014 di 6 milioni di euro e agenti<br />

sparsi in tutto il mondo. Forte di queste<br />

premesse promettenti, il ramo<br />

TLM Packaging Division si presenta<br />

oggi sul mercato con una nuova confezionatrice<br />

denominata Wiki, evoluzione<br />

della macchina meccanica<br />

Little Flow, la più piccola confezionatrice<br />

che per anni ha dominato il mercato.<br />

L’esigenza alla base di Wiki è<br />

nata con l’evoluzione della tecnologia<br />

e, di nuovo, con l’aggressione da<br />

parte dei concorrenti che hanno condotto<br />

TLM a reinventare una macchina<br />

il più possibile automatica, in particolare<br />

per quanto riguarda il<br />

cambio formato che, in passato,<br />

richiedeva tempo e ope-<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

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069


packaging<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

ratori formati e con competenze.<br />

“Le richieste dei nostri clienti erano di<br />

ottenere una produzione sempre più<br />

variegata, impossibile da ottenere con<br />

una confezionatrice meccanica. In<br />

aggiunta a ciò, Wiki è l’ideale per<br />

clienti con piccole necessità”, prosegue<br />

il titolare. “Parliamo di una macchina<br />

di semplice utilizzo, veloce e<br />

caratterizzata da soluzioni tecniche<br />

pari a una confezionatrice da grandissima<br />

produzione”.<br />

Wiki confeziona fino a 90 pezzi al minuto<br />

dalle dimensioni che oscillano dai<br />

60 mm ai 300 mm di lunghezza e con<br />

un film di 300 mm di larghezza. La<br />

funzione avanzata del “no product no<br />

bag” ferma la parte di produzione in<br />

assenza di prodotto, mentre la parte<br />

che trasporta il prodotto verso la zona<br />

di confezionamento continua a girare<br />

in attesa che arrivi un prodotto, evitando<br />

la conseguente creazione di buste<br />

vuote. Inoltre, un’interfaccia touchscreen<br />

a cui è stata sostituita la parte<br />

di descrizione dei comandi con<br />

icone semplici e intuitive standardizza<br />

la macchina per il mercato globale,<br />

evitando così di doverla personalizzare<br />

a seconda del Paese di destinazione e<br />

velocizzando di conseguenza i tempi<br />

di consegna. “Molto del merito dello<br />

sviluppo di Wiki è di Siemens e delle<br />

sue persone, che hanno reso possibile<br />

questo progetto sfidante e che, nel<br />

nostro caso, hanno davvero fatto la<br />

differenza. Siamo riusciti a contrastare<br />

l’attacco dei nostri competitor rispondendo<br />

con una confezionatrice dall’elevata<br />

prestazione e affidabilità”, prosegue<br />

Messina.<br />

Presentata in occasione della fiera<br />

Ipack-Ima di maggio 2015, nel giro di<br />

cinque mesi Wiki ha assorbito il 75%<br />

della produzione delle macchine piccole<br />

di TLM rappresentate in precedenza<br />

dalla Little Flow. Un successo<br />

importante, in particolare all’estero, e<br />

che è andato al di là delle più rosee<br />

aspettative aziendali.<br />

“La richiesta di TLM Packaging Division<br />

è arrivata in un momento in cui<br />

Siemens si presentava sul mercato con<br />

La confezionatrice<br />

ad alte presyazioni<br />

Dynamic di TLM<br />

condivide il 100%<br />

dell’elettronica<br />

con il modello Wiki<br />

una soluzione motion ‘low cost’ che ci<br />

ha permesso di aggredire nuovi mercati<br />

dove le performance sono importanti,<br />

ma non al livello di altre macchine”,<br />

spiega Tommaso Valle, Packaging<br />

System Manager di Siemens Italia.<br />

“Collaboriamo con TLM già da otto<br />

anni, in particolare su macchine ad alte<br />

performance che necessitano quindi di<br />

prodotti e soluzioni leader nel mercato.<br />

Grazie anche alla collaborazione con<br />

la nostra casa madre tedesca, abbiamo<br />

sviluppato una soluzione particolarmente<br />

adatta al settore del packaging,<br />

che si è rivelata ottimale per applicazioni<br />

come quelle richieste dal cliente”.<br />

Wiki monta il più piccolo sistema di<br />

motion control della famiglia Simotion<br />

(Simotion D410-2) e i nuovi pannelli<br />

HMI touch, Simatic Comfort Panel,<br />

mentre il sistema di azionamento è il<br />

Sinamics V70. La scalabilità del sistema<br />

della piattaforma Simotion ha permesso<br />

di utilizzare lo stesso controllore<br />

scelto dal cliente per le macchine ad<br />

alte performance, riscalato sulla taglia<br />

base, consentendo così ai tecnici di<br />

sfruttare un know how già acquisito.<br />

Il Simotion D410-2 si sposa con gli azionamenti<br />

della famiglia Sinamics V70 e<br />

motorizzazioni brushless 1FL6, gestendo<br />

funzionalità di motion complesse,<br />

grazie anche alla dotazione di pagine<br />

web native per configurazione e diagnostica,<br />

garantendo inoltre l’applicabilità<br />

delle funzioni safety sugli assi.<br />

“Le nostre macchine confezionano<br />

prodotti da forno, dolciari, non<br />

alimentari come smart card, cosmetici,<br />

posate monoporzione usa<br />

e getta e articoli tecnici, il tutto con<br />

tecnica flow pack. Con la nuova Wiki<br />

abbiamo raggiunto prestazioni inimmaginabili<br />

e, unita alla partnership di<br />

lunga data con Siemens che per noi<br />

rappresenta un argomento da spendere<br />

anche in fase di trattativa commerciale,<br />

sappiamo di aver immesso<br />

sul mercato una confezionatrice imbattibile,<br />

unica nel suo genere ed esteticamente<br />

bella. Una macchina curata,<br />

studiata nei particolari e dal design<br />

accattivante trasmette qualità anche<br />

da un punto di vista visivo. Il design è<br />

il biglietto da visita della macchina,<br />

così come il mio impegno e la mia passione<br />

portano ad avere macchine belle<br />

fuori e dentro. Le macchine sono<br />

infatti l’espressione della nostra passione<br />

e penso che questo racchiuda<br />

anche un po’ il segreto del nostro successo<br />

e che ha fatto la differenza“,<br />

continua Alessio Messina.<br />

La confezionatrice Wiki è già diventata<br />

la base per un modello superiore, il<br />

Dynamic, con cui condivide il 100%<br />

della parte elettronica e che ha già registrato<br />

parecchi ordini. “Abbiamo<br />

elevato le prestazioni di Dynamic ottenendo<br />

un’arma in più per aggredire il<br />

mercato e lo abbiamo fatto mantenendo<br />

lo stesso prezzo di vendita. Con<br />

un’interfaccia unica i nostri clienti non<br />

si accorgono nemmeno della differenza<br />

nell’utilizzo di macchine di taglie<br />

differenti e questo è un altro dei nostri<br />

punti di forza. La filosofia, il concetto<br />

di costruzione, la qualità e l’eccellenza<br />

tecnologica restano sempre i medesimi<br />

e i nostri rimangono prodotti unici,<br />

innovativi e altamente competitivi”,<br />

conclude Alessio Messina.<br />

070<br />

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packaging<br />

FILM SALDATO ERMETICAMENTE E FACILE DA RIMUOVERE<br />

Esperti del settore, scienziati e importanti produttori di alimenti<br />

freschi hanno costituito il pubblico attento del lancio dell’innovativa<br />

gamma di soluzioni per il packaging firmata Sealed Air,<br />

in occasione di Fruit Attraction 2015, la fiera internazionale<br />

dedicata al settore ortofrutticolo svoltasi a Madrid. I reparti ortofrutticoli<br />

dei supermercati europei rispecchiano una crescente<br />

domanda da parte dei consumatori di prodotti sani, già confezionati<br />

e pronti al consumo. Per esempio, in Spagna,<br />

principale esportatore di frutta e verdura fresca e punto di passaggio<br />

per il resto del continente, questo segmento è cresciuto<br />

del 10% per quanto riguarda il volume (75.458 tonnellate) e<br />

del 15,6% per quanto riguarda il valore rispetto allo scorso<br />

anno. L’insalata pronta per il consumo costituisce il prodotto di<br />

punta, controllando una quota di mercato pari al 49,7% in<br />

seguito a una crescita dell’11,5%. Tuttavia, nessun prodotto è<br />

deperibile quanto l’insalata: per questo il confezionamento diventa<br />

un aspetto fondamentale per mantenere il cibo fresco,<br />

sicuro e invitante, oltre a fornire un<br />

accesso facile e pratico al consumo.<br />

Secondo un rapporto di Essendra<br />

Packaging pubblicato nel 2012, l’apertura<br />

della confezione è il principale<br />

motivo di insoddisfazione per i<br />

consumatori. Inoltre, la stessa indagine<br />

ha evidenziato che, dopo aver<br />

riscontrato problemi con l’apertura<br />

della confezione, oltre il 60% dei<br />

consumatori acquisterà un prodotto<br />

diverso in futuro. Cryovac ®<br />

Sealappeal ® PSF (Presentation<br />

Shrink Films - Film termoretraibili<br />

per presentazione) è una delle novità<br />

della gamma di soluzioni Sealed Air che affronta questo<br />

problema. Grazie al film che si apre facilmente senza rompersi,<br />

questa confezione elimina la diffusa lamentela riguardante<br />

l’apertura non uniforme, con frammenti di film che finiscono<br />

nel cibo, eliminando così anche la fonte di insoddisfazione del<br />

consumatore.<br />

Cryovac Sealappeal PSF è un film rimovibile dotato di uno speciale<br />

strato sigillante pensato per insalate pronte, antipasti, prodotti<br />

spalmabili, frutta e verdura fresca tagliata, venduti in vassoi<br />

con film. Il film offre una trasparenza eccezionale priva di grinze,<br />

è facile da rimuovere ed è saldato ermeticamente. Lo spessore<br />

è ridotto senza però compromettere le prestazioni e la forte<br />

tenuta impedisce la contaminazione. Inoltre, Cryovac Sealappeal<br />

PSF consente una tenuta ottimale e la rimozione in un unico<br />

pezzo, senza lacerazioni, con tutti i tipi di vassoi e d’impostazioni<br />

di saldatura.<br />

Oggi, i consumatori sono sempre più esigenti e attenti ai temi<br />

legati alla sicurezza alimentare, alla qualità dei prodotti e allo<br />

spreco di cibo. Tenendo in considerazione queste tendenze di<br />

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mercato, Sealed Air fornisce soluzioni sostenibili e sicure pensate<br />

per soddisfare le attese dei produttori e dei consumatori.<br />

Per i prodotti ortofrutticoli cotti e pastorizzati che si possono<br />

riscaldare nel forno tradizionale o microonde, Cryovac Simple<br />

Steps ® offre sicurezza alimentare e aumenta la durata di conservazione<br />

grazie alle confezioni, esteticamente gradevoli e<br />

dalle forme ingegnose, che consentono la preparazione di un<br />

pasto appetitoso in pochi minuti. Efficace per proteggere, riscaldare,<br />

congelare o consumare il cibo direttamente nel vassoio,<br />

questa soluzione riduce il numero delle confezioni necessarie<br />

nel passaggio dal rivenditore alla tavola del consumatore, limitando<br />

gli sprechi e lo spazio di stoccaggio.<br />

Poiché i consumatori odierni trascorrono pochissimo tempo tra<br />

gli scaffali dei supermercati per scegliere i loro cibi, un’ottimale<br />

presentazione del prodotto è un aspetto fondamentale. La<br />

gamma Cryovac Sealappeal OSF di Sealed Air per pasti pronti<br />

riscaldabili in forno offre caratteristiche anticondensa, assicurando<br />

la trasparenza atta a far risaltare l’aspetto dei cibi. Un altro<br />

aspetto importante per i consumatori è la praticità di preparazione<br />

dei pasti. Entrambe le soluzioni utilizzabili in forno,<br />

Cryovac Sealappeal OSF AW e il sistema di confezionamento e<br />

cottura Cryovac Oven Ease, garantiscono una facile esperienza<br />

di cottura, consentendo ai consumatori di preparare pasti sani<br />

e gustosi senza perdere tempo. Altre importanti attrazioni della<br />

fiera sono state le nuove modalità di confezionamento di<br />

succhi, frutta e verdura (ad esempio, salse, guacamole o verdure<br />

in salamoia). L’innovativo sistema flowpack verticale Cryovac<br />

VPP consente il trattamento termico o la pastorizzazione ad alta<br />

pressione (HPP), aumentando la durata di conservazione di condimenti<br />

quali ketchup, senape, maionese e besciamella.<br />

Inoltre, anche la sicurezza degli operatori dei servizi di ristorazione<br />

è migliorata da quando bordi taglienti e apriscatole sono<br />

diventati un ricordo del passato. La partecipazione a Fruit<br />

Attraction 2015 ha consentito alla divisione Food Care di Sealed<br />

Air di presentare soluzioni innovative in linea con le attuali tendenze<br />

di mercato.<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

071


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DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco Goi (f.goi@interprogettied.com)<br />

REDAZIONE Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com), Laura Grimoldi (l.grimoldi@interprogettied.com)<br />

COMITATO DI REDAZIONE: Franco Bray, Livio Leali, Francesca Mostardini<br />

HA COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Explorer, Uli Merkle, Giuseppe Tamburini<br />

IMPAGINAZIONE: Studio Grafico Page - Vincenzo De Rosa, Simona Viapiana (www.studiopage.it)<br />

TECNOLOGIE ALIMENTARI N.1 <strong>2016</strong><br />

72<br />

In questo numero abbiamo parlato di...<br />

In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie<br />

ABB 59<br />

ABS FOOD 1A COP., 4<br />

AKESIOS 20<br />

AROMATA GROUP 3<br />

ASSOFOODTEC 18<br />

BIOCHIM 29<br />

BUSCH 52<br />

CECA ITALIANA<br />

2A COP.<br />

COGNEX 64<br />

EIOM 10<br />

FASINTERNATIONAL 15<br />

FIERA MILANO 20<br />

FIERAGRICOLA 25<br />

FIERE DI PARMA 16<br />

FIKE 51<br />

FRATELLI PAGANI 19<br />

FRISTAM 31<br />

FRUIT&VEG 30<br />

GIUSTO FARAVELLI 22<br />

GMFLUORCARBON 1<br />

IFFA 26<br />

IML GROUP 22<br />

INNOVA MARKET INSIGHT 8<br />

INTERPROGETTI EDITORI 3A COP., 14, 55<br />

KOELNMESSE 16<br />

KONICA MINOLTA 25<br />

MEASUREMENT SPECIALTIES 63<br />

MITSUBISHI ELECTRIC 24<br />

NESTLÈ ITALIANA 56<br />

NSK 54<br />

NUCE HEALTH WORLD EXPO 30<br />

PAVAN GROUP 43, 48<br />

PEPPERL+FUCHS 59<br />

PINI POLONIA 52<br />

POWTECH 7, 28<br />

PRODOTTI GIANNI 21<br />

PRUFTECHNIK 19, 60<br />

PULITORI & AFFINI<br />

4A COP.<br />

RITTAL 56<br />

ROCKWELL AUTOMATION 23<br />

RS COMPONENTS 63<br />

SACMI 51<br />

SEALED AIR 71<br />

SIEMENS 68<br />

TLM PACKAGING DIVISION 68<br />

TUTTOFOOD 20<br />

UNIONALIMENTARI 20<br />

VICTA FOOD & TRADE 23<br />

YASKAWA 63<br />

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Via Maggiolino, 34 F - 23849 Rogeno LC<br />

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Registrazione Tribunale di Milano n. 30 in data 23/01/1987<br />

Direttore responsabile: Francesco Goi<br />

Finito di stampare il 15/02/<strong>2016</strong> presso Prontostampa S.r.l. - Via Praga, 1<br />

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