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a r b i t r i<br />
UNA RISORSA<br />
su cui investire<br />
di Luca Stucchi<br />
L’obiettivo é quello di creare un sistema ancora<br />
più efficiente e integrato con le realtà locali.<br />
In diverse occasioni si è accennato al processo di<br />
verifica arbitrale attuato negli ultimi mesi che ha<br />
permesso, sia di confermare lo standard qualitativo,<br />
sia di evidenziare gli spazi in cui si può ancora<br />
migliorare.<br />
Questo è stato solo uno dei primi passi di un processo<br />
più complesso e articolato che vede la Commissione<br />
Arbitri impegnata con tutti i suoi componenti<br />
su molteplici fronti e si è espresso, ad esempio,<br />
mediante il controllo puntuale e regolare dei<br />
verbali di gara. Ciò ha permesso di rilevare stati di<br />
disagio e lacune regolamentari o interpretative su<br />
tutto il territorio italiano, che sono state trasmesse<br />
agli organi competenti o che sono state affrontate<br />
con gli opportuni provvedimenti. In merito, la Commissione<br />
Arbitri, in ogni occasione utile ha sottolineato<br />
e ribadito l’importanza <strong>del</strong>lo strumento <strong>del</strong><br />
verbale per riportare ogni fatto rilevante, sia da parte<br />
degli arbitri, sia da parte di qualsiasi soggetto<br />
coinvolto nella competizione, per permettere la<br />
crescita formativa <strong>del</strong>l’arcieria in generale e la tutela<br />
dei propri diritti da parte degli atleti.<br />
Parallelamente, negli ultimi due anni, si è condotta<br />
un’intensa campagna di reclutamento con l’organizzazione<br />
di due corsi arbitri nel biennio 2005-<br />
2006 e con la programmazione di altri due nel<br />
<strong>2007</strong>. È stato così possibile integrare il gruppo arbitrale<br />
con nuovi soggetti motivati, che hanno già<br />
potuto dimostrare, assistiti dagli ormai insostituibili<br />
arbitri veterani, il loro valore sul campo e su cui si<br />
punta molto per la crescita <strong>del</strong> settore nel futuro.<br />
Caratteristica di questi corsi è stata la volontà di decentrarli<br />
nelle aree che richiedevano una maggiore<br />
integrazione dei quadri arbitrali, al fine di favorire<br />
logisticamente ed economicamente i candidati e<br />
fornire l’opportunità a un maggior numero di tesserati<br />
di frequentare le selezioni.<br />
Da tutti gli elementi raccolti dai monitoraggi e dalle<br />
esperienze maturate, si è palesata l’opportunità<br />
di introdurre alcune modifiche nel mo<strong>del</strong>lo operativo,<br />
sia per la selezione di nuovi soggetti, sia per<br />
l’organizzazione degli elementi esistenti. Con questo<br />
preciso obiettivo, si è recentemente creato un<br />
gruppo di lavoro, composto dalla Commissione Arbitri<br />
e dal Vicepresidente Paolo Poddighe, a conferma<br />
<strong>del</strong>la rilevanza e <strong>del</strong>l’importanza che tale pro-<br />
blematica riveste anche in seno al Consiglio Federale.<br />
Al momento si è solo impostata una progettualità,<br />
nessuno degli elementi di seguito riportati<br />
sono operativi o lo saranno esattamente come descritto,<br />
il tutto è in sviluppo e potrà essere rivoluzionato<br />
e stravolto.<br />
Il filo conduttore proposto in questa ipotesi di lavoro,<br />
è di incrementare lo scambio tra organi centrali<br />
e periferici, in modo di dare voce alle reali necessità<br />
locali anche di distretti decentrati.<br />
Forse l’aspetto più innovativo, almeno per la mia<br />
personale esperienza arbitrale che risale agli ultimi<br />
14 anni di cui solo gli ultimi 6 come componente<br />
<strong>del</strong>la Commissione Arbitri, è quello <strong>del</strong>la creazione<br />
di una nuova figura: il candidato arbitro. Tale soggetto<br />
sarà introdotto al fine di identificare efficientemente<br />
persone realmente motivate, e nello stesso<br />
tempo, potenzialmente capaci a svolgere l’attività<br />
arbitrale. Essi saranno individuati direttamente<br />
dal Responsabile Zonale in funzione alle reali necessità<br />
<strong>del</strong> territorio, in armonia e collaborazione<br />
con gli altri organismi territoriali locali. Egli ne curerà<br />
la preparazione preliminare sia a livello teorico<br />
che pratico, sulla base di linee guida e materiale<br />
che gli sarà fornito dalla Commissione Arbitri. Tali<br />
soggetti non avranno nessuna attività o responsabilità<br />
sul campo di gara se non quella di osservare e<br />
di maturare la convinzione se tale ruolo è compatibile<br />
con le proprie aspettative e desideri. Chi raggiungerà<br />
la fine <strong>del</strong> percorso, dovrà partecipare ad<br />
un corso tenuto dalla Commissione Arbitri, culminante<br />
con una sessione di esami scritti e orali che<br />
verificheranno l’idoneità <strong>del</strong> candidato.<br />
Per quanto riguarda l’organico già in attività, si è<br />
pensato di mantenere lo strumento di monitoraggio<br />
<strong>del</strong> questionario, integrandolo con una sorta di<br />
scheda personale contenente valutazioni sull’impegno,<br />
la professionalità e la disponibilità. Tale documento<br />
sarà stilato dal Responsabile Zonale, che<br />
conosce gli arbitri <strong>del</strong>la sua area e sarà implementato<br />
da altri elementi come, ad esempio, relazioni<br />
<strong>del</strong> presidente <strong>del</strong>la giuria arbitrale in eventi nazionali<br />
o federali. Questo per evitare che eventi estemporanei<br />
possano inficiare negativamente sulla valutazione<br />
dei singoli soggetti.<br />
Saranno promossi e incentivati gli incontri locali<br />
38 arcieri gennaio - febbraio <strong>2007</strong>