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di che, peraltro, spesso si guardano<br />
l’un l’altro con reciproco disprezzo.<br />
Eppure questa dicotomia tra arte<br />
e scienza è relativamente moderna,<br />
frutto della rivoluzione scientifica del<br />
XVIII secolo. In epoca classica non<br />
esisteva una contrapposizione tra la<br />
dimensione estetica e quella scientifica.<br />
Basti pensare che il termine greco<br />
techne e l’equivalente latino ars, significavano<br />
entrambi tecnica, ma anche<br />
arte. Le grandi filosofie dell’antichità<br />
erano spesso un esempio di profonda<br />
armonia tra scienza ed arte. Pitagora<br />
e i suoi successori vedevano il mondo<br />
della natura, quello della matematica<br />
e della musica intimamente interconnessi.<br />
Ippocrate, nel V secolo a.C.,<br />
dava della medicina una definizione<br />
che si collocava a metà strada tra le<br />
certezze dell’episteme e le incertezza<br />
dell’esperienza empirica.<br />
Aristotele poi aveva un’idea ben<br />
chiara di cosa potesse essere definita<br />
arte, un’idea rivoluzionaria e tuttora<br />
attuale, ancorché ignorata dai più:<br />
arte e scienza sono entrambe figlie di<br />
un’unica madre, l’esperienza. E l’arte<br />
è punto di incontro fra molte competenze<br />
empiriche.<br />
“L’esperienza è per gli uomini solo il<br />
punto di partenza da cui derivano scienza<br />
ed arte. L’arte nasce quando da una molteplicità<br />
di nozioni empiriche venga prodotto<br />
un unico giudizio universale che abbracci<br />
tutte le cose simili tra loro. Infatti l’esperienza<br />
si limita a ritenere che una certa<br />
medicina sia adatta a Callia colpito da una<br />
certa malattia, o anche a Socrate o a molti<br />
altri presi individualmente; ma a giudicare,<br />
invece, che una determinata medicina<br />
è adatta a tutti costoro considerati come<br />
un’unica specie (ossia affetti, ad esempio,<br />
da catarro o da bile o da febbre), è compito<br />
riservato all’arte.” (Aristotele, Opere,<br />
Metafisica, Laterza Bari, 1988).<br />
Dunque, la definizione di arte che<br />
dà Aristotele, è assai più ampia di<br />
quella comunemente intesa, che la<br />
vede solo come un’attività umana che<br />
porta a forme creative di espressione<br />
estetica. E la medicina, secondo la