MAGAZINE AQUILE OTTOBRE 2016BIS
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L’Editoriale<br />
di Carlo Cagnetti<br />
Sette partite in un campionato di<br />
trentotto tappe rappresentano poco<br />
più di un quinto, non sufficienti per<br />
emettere giudizi definitivi ma bastevoli<br />
per discutere sul ruolo che la<br />
Lazio potrà rappresentare nell’agone<br />
del campionato italiano,<br />
senza naturalmente avere la pretesa<br />
di ipotecare un futuro che nel<br />
calcio, come nella vita, riserva sempre<br />
sorprese imprevedibili.Dunque,<br />
sette partite (con quattro gare in trasferta),<br />
tredici punti, tredici gol fatti,<br />
sette subiti e terzo posto in classifica<br />
in coabitazione con altre squadre,<br />
ad un solo punto dal Napoli<br />
secondo ed a cinque da una Juve<br />
che sembra davvero avere una<br />
marcia in più rispetto alle altre. Chi<br />
lo avrebbe pronosticato all’inizio del<br />
campionato? Probabilmente nessuno.<br />
Ho ancora nelle orecchie le<br />
dichiarazioni di pessimismo e sventura<br />
di professionisti specchiati e di<br />
quei tifosi per cui va sempre male<br />
anche se si vince. L’ambiente Lazio<br />
è questo, prendere o lasciare, non<br />
cambierà mai e solo i risultati sul<br />
campo potranno tacitare le valanghe<br />
di critiche (costruttive e non)<br />
che vengono riversate sulla Lazio<br />
quotidianamente da giornali, tv,<br />
radio e social in uno stillicidio ossessivo.<br />
Ad esempio dopo la vittoria<br />
sull’Empoli per 2-0 c’è stato un ingeneroso<br />
attacco a Simone Inzaghi<br />
per la mancanza di gioco (osservazione<br />
falsa), con la prefigurazione<br />
scenari apocalittici.E logicamente<br />
(sic!) dopo la superlativa prova di<br />
Udine, qualitativamente la migliore<br />
della stagione, c’è stato un fragoroso<br />
dietro-front con conseguente<br />
esaltazione del tecnico piacentino.<br />
Forse ci vorrebbe più equilibrio e<br />
certe figuracce sulle valutazioni o<br />
sui giudizi affrettati verrebbero evitate.Tanti<br />
sono i lati positivi di questa<br />
giovane Lazio (una vera e<br />
propria under 24) che, malgrado gli<br />
infortuni (anche qui tante polemiche<br />
sterili quando basterebbe farsi un<br />
giro in Italia e in Europa per capire<br />
che gli infortuni sono una componente<br />
ineliminabile di questo calcio<br />
schizofrenico), è lassù in classifica.<br />
Beninteso c’è ancora da migliorare,<br />
ma la strada intrapresa da Inzaghi<br />
ed il suo valente staff è sicuramente<br />
quella giusta.La KIAve, come titoliamo<br />
in copertina e facendo riferimento<br />
alle iniziali del tridente da<br />
favola della Lazio (Keita, Immobile,<br />
Anderson), per salire di più in classifica<br />
ed aprire porte che al momento<br />
sembrano impossibili da<br />
varcare, è proprio quella di proprietà<br />
dei talenti offensivi biancocelesti.<br />
Dai loro piedi, dalle loro menti,<br />
dalla loro qualità passa molto del<br />
campionato della Lazio e del ruolo<br />
che la prima squadra della capitale<br />
rivestirà e più i meccanismi «dinamici»<br />
ed «empatici» tra loro sono<br />
oliati più la Lazio ne trarrà enormi<br />
benefici.Rivedere un giocatore nelle<br />
prime posizioni della classifica cannonieri<br />
(Immobile, quattro gol senza<br />
rigori) è una lieta novella confacente<br />
alla storia biancoceleste che<br />
in fatto di bomber prolifici è davvero<br />
all’avanguardia. Il ritorno del figliol<br />
prodigo Keita ha giovato alla manovra<br />
biancoceleste e, d’altronde, il talento<br />
senegalese è uno di quei<br />
giocatori decisivi che possono<br />
veramente cambiare in positivo il<br />
corso degli eventi di una gara.Su<br />
Felipe non si può non elogiare la<br />
sua voglia di sacrificio, il suo mettersi<br />
al servizio delle esigenze della<br />
squadra senza che queste qualità<br />
insospettabili vadano a scalfire le<br />
sue giocate da top player. Anche la<br />
difesa, con il ritorno del fenomenale<br />
De Vrij, si è sistemata (bene il portierino<br />
Strakosha ed il nuovo acquisto<br />
Lukaku), protetta invero da un<br />
centrocampo che rimane il settore<br />
decisivo per una squadra, porzione<br />
di campo in cui svetta un Parolo encomiabile,<br />
in odore di un giusto rinnovo<br />
contrattuale.Insomma, questa<br />
Lazio fa ben sperare ed auspichiamo<br />
che i tifosi ripopolino l’Olimpico<br />
soprattutto ora che il<br />
calendario prevede più partite in<br />
casa (nelle prossime quattro, tre in<br />
casa contro Bologna, Cagliari e<br />
Sassuolo); proprio questa potrebbe<br />
essere la KIAve per raggiungere<br />
posizioni di classifica ancora più salubri<br />
alla faccia di tanti che aspettano<br />
solo i passi falsi per riattivare il<br />
carrozzone mediatico contestatorio;<br />
ma ormai il gioco è ampiamente tanato<br />
e non fa più notizia.Nell’attesa<br />
di Lazio-Bologna che riaprirà le<br />
danze del campionato dopo l’immancabile<br />
sosta per le nazionali, ci<br />
si può immergere nel nostro magazine<br />
di ottobre in cui potrete trovare<br />
tanti servizi speciali ed immagini da<br />
brividi in un cocktail biancoceleste<br />
da sorseggiare con grande piacere.<br />
Buona bevuta (ops, lettura) e forza<br />
Lazio.
Evento Cuo<br />
un Bingo da<br />
Di Alex Viglino<br />
Ariccia - 16 Settembre 2016<br />
Il 16 settembre si è tenuto il primo<br />
evento stagionale (che si va ad aggiungere<br />
ai quattro dello scorso<br />
anno) alla Fraschetta “Da I fratelli”<br />
di Ariccia degli amici Matteo e Stefano<br />
Ghezzi che, come al solito,<br />
hanno predisposto un menu culinario<br />
di prim’ordine che ha soddisfatto<br />
i palati deipartecipanti.Malgrado un<br />
tempo da tregenda, tra tuoni e fulmini<br />
ed acqua a catinelle, gli aficionados<br />
non hanno voluto mancare<br />
all’evento predisposto dalla nostra<br />
Una mangifica serata insieme ai nostri amici, e con un<br />
delizioso menù creato dalla “Fraschetta da i Fratelli”<br />
redazione.Una menzione particolare<br />
meritano Luca Domenici, arrivato<br />
dal reatino, e Gianluca<br />
Massucci, sceso dalla terra umbra<br />
e precisamente dalla medievale<br />
Spoleto. Un grazie speciale a loro.<br />
Alla serata non ha voluto mancare<br />
anche il buon Roberto Frizzi, nota<br />
voce radiofonica di Radio Elle, la<br />
famosa emittente dell’immarcescibile<br />
Ezio Luzzi.Non poteva mancare<br />
nemmeno l’amico di tante<br />
trasferte Pierluigi Chiarenza con<br />
il suo gruppo di amici.L’atmosfera è<br />
stata calda e densa di Lazio, allietata<br />
dal Bingo ideato dal nostro Direttore,<br />
che ha reso ancora più<br />
divertente la cena.I premi messi in<br />
palio sono stati tre e precisamente<br />
la splendida maglia ufficiale di Felipe<br />
Anderson autografata,oltre che<br />
dal brasiliano, anche dagli altri giocatori<br />
della Lazio (per questo ringraziamo<br />
il comparto marketing<br />
capeggiato da Marco Canigiani),lo<br />
splendido DVD di Tommaso Rocchi<br />
1° PREMIO 2° PREMIO
edilazio,<br />
10 e lode<br />
neo allenatore dei giovanissimi provinciali della<br />
Lazio, e lo storico libro di Mario Pennacchia «Lazio<br />
patria nostra».Il primo premio (maglia di Felipe), il<br />
bingo da 10 e lode, è stato appannaggio di Andrea<br />
Bacheca (fortunatissimo, visto che è arrivato in ritardo<br />
e si è preso l’ultima cartella, quella vincente…),<br />
il secondo (dvd di Rocchi) da Amedeo<br />
Avanzini, rappresentante dello storico club «Renault<br />
filiale di Roma», il terzo (Lazio patria nostra)<br />
da Roberto Michelangeli, centauro della sezione<br />
Lazio motociclismo e tifoso doc.Nel ringraziare<br />
tutti i partecipanti e la squisita disponibilità ed accoglienza<br />
di Matteo e del suo staff (il cuore bianconero<br />
«Bonucci» e la littoria pontina…<br />
in particolare) vi diamo appuntamento al prossimo<br />
evento sempre nel nome e a difesa di una fede: la<br />
Lazio.<br />
3° PREMIO
Bilancio Lazio<br />
di Arianna Michettoni<br />
Ne è passato di tempo da quando un<br />
comunicatore biancoceleste, in<br />
un’analisi esclusivamente allarmista,<br />
così commentava il rendiconto semestrale<br />
del Bilancio laziale: “Nei primi sei<br />
mesi del Bilancio 2015/2016, la situazione<br />
finanziaria della Lazio è negativa<br />
per 15,16 milioni di euro. E il dato, è<br />
destinato a peggiorare nei prossimi<br />
mesi, quindi, il buco a fine stagione rischia<br />
di essere enorme” citato testualmente,<br />
punteggiatura e sentenze<br />
bislacche incluse: a dimostrazione che<br />
quel vecchio adagio circa lo scripta<br />
manent non è suscettibile allo scorrere<br />
dei mesi. In quel gran vociare che è<br />
però l’internet, fortunatamente, si trova<br />
pure chi offre una lettura chiara e lucida<br />
della reale situazione economica:<br />
è il 22 Settembre, e il Consiglio di Gestione<br />
della S.S. LAZIO S.p.A. (composto<br />
da Claudio Lotito e Marco<br />
Moschini), riunitosi nel tardo pomeriggio,<br />
ha approvato il progetto di Bilancio<br />
Separato e Consolidato relativo al 30<br />
giugno 2016. La Lazio archivia la stagione<br />
2015/2016 con un rosso consolidato<br />
di 12,63 milioni di euro: mirabile<br />
dictu non peggiora apocalitticamente la<br />
propria posizione il destino lasciamolo<br />
da parte e migliora, per quanto adattabile<br />
tale termine, la chiusura del Bilancio.Certo<br />
è in passivo, pur con alcune<br />
dovute obiezioni: il valore della produzione<br />
si attesta a Euro 91,92 milioni, al<br />
lordo dei proventi non ricorrenti, ed è<br />
diminuito di Euro 18,47 milioni rispetto<br />
alla stagione precedente. Tale variazione<br />
è dipesa principalmente da minori<br />
introiti rivenient dalle<br />
competizioni europee, senza che ciò<br />
abbia pregiudicato lapolitica di rafforzamento<br />
e consolidamento della<br />
rosa della prima squadra. Il fatturato<br />
al 30 giugno 2016 è costituito da ricavi<br />
da gare per Euro 7,53 milioni, diritti TV<br />
ed altre Concessioni per Euro 67,88<br />
milioni, sponsorizzazioni, pubblicità, royalties<br />
per Euro 11,09 milioni, ricavi da<br />
merchandising per Euro 0,84 milioni ed<br />
altri ricavi e proventi per Euro 5,06 milioni.Ciò<br />
quindi significa che la dimuzione<br />
del fatturato è dovuta alla<br />
mancata qualificazione alle coppe europee,<br />
fallita dai biancocelesti la stagione<br />
si è conclusa con la squadra<br />
posizionatasi all’ottavo posto. Nota insita<br />
ad una prima lettura dei dati del Bilancio<br />
sta nel constatare che la Lazio<br />
può chiudere i propri ricavi in attivo avvalendosi<br />
di significative plusvalenze<br />
(meno di € 2 milioni nel Bilancio<br />
2015/2016) o di rilevanti proventi derivanti<br />
dalla partecipazione alle Coppe<br />
Europee,due voci sulle quali stavolta la<br />
Lazio non ha potuto fare<br />
affidamento.Nulla da eccepire: oltre ad<br />
essere strategia sottesa all’intera Serie<br />
A, tale pratica evidenzia anche lungimiranza<br />
nelle scelte e operazioni di<br />
mercato e costante propensione al<br />
raggiungimento di pregevoli risultati<br />
sportivi e che, al fallimento di tali obiettivi,<br />
ne consegue un ribasso economico<br />
e finan ziario.Un secondo effetto<br />
marginale, ma indicativo della mancata<br />
qualificazione in Europa è stata la diminuzione<br />
della spesa per il personale<br />
scesa a 58,81 milioni di euro. È la<br />
stessa Lazio a spiegare che il decremento<br />
è dovuto alla riduzione della
Rosso Relativo<br />
componente retributiva variabile riconosciuta<br />
ai tesserati, in conseguenza<br />
di risultati sportivi non in linea con la<br />
stagione precedente ovvero, nessun<br />
premio corrisposto da Lotito.A tal proposito<br />
va inoltre ricordato che la Lazio<br />
ha rilevato nel Bilancio 2014/2015<br />
circa € 21 milioni di diritti televisivi relativi<br />
alle partecipazioni a competizioni<br />
UEFA e Supercoppa Italiana, adottando<br />
un criterio di rilevazione diverso<br />
da quelli adottati dalle altre società di<br />
calcio quotate in borsa diverso<br />
dunque, non erroneo, così come<br />
ricordato dalle citate ragioni di tale movimento:<br />
la società ha maturato definitivamente,<br />
alla data del 30 giugno<br />
2015, un diritto a ricevere somme<br />
per il solo fatto di essere stata ammessa<br />
alle competizioni europee,<br />
diritto che non è condizionato, né<br />
correlato all’esito delle partite che si<br />
svolgeranno nell’ambito delle competizioni<br />
europee 2015/2016, bensì<br />
ai risultati conseguiti nel campionato<br />
domestico 2014/2015. E in altre<br />
parole,pur avendo la Lazio partecipato<br />
sul piano sportivo a competizioni UEFA<br />
ed alla Supercoppa Italiana nella stagione<br />
2015/2016, ne ha anticipato i<br />
proventi all’esercizio precedente, nel<br />
quale ha conseguito il diritto alla partecipazione<br />
alle predette manifestazioni.<br />
Il valore dei ricavi “anticipati” alla chiusura<br />
del Bilancio 2014/2015 era di 20,9<br />
milioni di euro (3 milioni per eliminazione<br />
dai play-off della Champions<br />
League; 11 milioni quale quota di market-pool<br />
spettante per la partecipazione<br />
al preliminare della Champions<br />
League; 2,40 milioni per aver conseguito<br />
il diritto di accedere al group<br />
stage della Europa League;4,59 milioni<br />
quale quota spettante alla Società del<br />
primo 50% del market pool della Europa<br />
League spettante alle tre società<br />
italiane), quindi al netto di questa decisione<br />
il fatturato sarebbe in realtà stato<br />
superiore.Il valore dei diritti alle prestazioni<br />
sportive dei tesserati,cioè il valore<br />
di bilancio dei cartellini di proprietà<br />
della Lazio, risale da € 37,61 milioni<br />
ad € 49,56 milioni, per effetto degli acquisti<br />
dell’esercizio pari ad € 28,04 milioni<br />
ed alle cessioni pari ad € 1,86<br />
milioni, oltreché alla diminuzione di<br />
circa € 18,12 milioni per gli ammortamenti<br />
dell’esercizio.Gli acquisti dell’esercizio<br />
riguardano Basta (€ 10,5<br />
milioni), Kishna (€ 6 milioni), Milinkovic<br />
(€ 5 milioni), Mauricio (€ 2,65 milioni),<br />
Vargic (€ 2,56 milioni), Hoedht (€ 0,57<br />
milioni), Gabarron (€ 0,50 milioni), Bisevac<br />
(€ 0,26 milioni) e Morrison<br />
(costo zero).Le vendite dell’esercizio<br />
sono rappresentate da Cavanda, ceduto<br />
ad € 1,66 milioni, e da Cana, ceduto<br />
ad € 0,20 milioni; i ricavi dalle<br />
cessioni di Cavanda e Cana hanno determinato<br />
una plusvalenza di € 1,86<br />
milioni.Per ciò che concerne il calciomercato<br />
dell’estate 2016, non contabilizzato<br />
in questo esercizio, la società<br />
spiega che stati acquistati a titolo definitivo<br />
diritti alle prestazioni sportive di<br />
quattro giocatori per un costo di Euro<br />
31,25 milioni, Iva esclusa; sono stati<br />
ceduti i diritti alle prestazioni sportive<br />
di quattro giocatori a titolo definitivo,<br />
con una plusvalenza di Euro 22,34 milioni;<br />
sono stati ceduti i diritti alle prestazioni<br />
sportive di tre giocatori a titolo<br />
temporaneo per un ricavo di Euro 0,55<br />
milioni. Dunque il futuro Bilancio biancoceleste<br />
potrà avvalersi degli introiti<br />
derivanti dalla campagna acquisti non<br />
contabilizzata al 30 Giugno 2016; una<br />
serie di operazioni che portano in dote,<br />
tra ammortamenti,risparmio degli ingaggi<br />
e incassi delle cessioni, circa diciassette<br />
milioni di euro di attivo: dalle<br />
cessioni di Candreva, Onazi, Gentiletti,<br />
più le partenze tra prestiti e scadenze<br />
di contratto di Mauricio, Klose, Mauri,<br />
Bisevac, Braafheid e Konko, ne deriva<br />
un calo del monte stipendi fissato sui<br />
16,9 milioni di euro. Il che comporta un<br />
impatto positivo sul Bilancio di 41,6 milioni<br />
di euro, che al netto diventano<br />
17,38.Dal comunicato stampa si legge<br />
che i proventi realizzati dalla cessione<br />
dei diritti pluriennali alle prestazioni<br />
sportive dei calciatori nella prima sessione<br />
della stagione in corso, l’ulteriore<br />
ristrutturazione e ringiovanimento della<br />
rosa della prima squadra lasciano ragionevolmente<br />
presumere il conseguimento<br />
di risultati futuri di esercizio<br />
positivi, con il pieno rispetto degli impegni<br />
finanziari assunti. Il Consiglio di<br />
gestione ha approvato anche il Progetto<br />
di Bilancio separato, cioè quello<br />
della SS Lazio SpA (ovvero la società<br />
quotata in borsa) e relativo all’attività<br />
sportiva. L’attività commerciale ed immobiliare<br />
fa invece capo alla SS Lazio<br />
Marketing & Communication SpA, interamente<br />
controllata dalla SS Lazio<br />
SpA, i cui risultati, unitamente a quelli<br />
della società quotata in borsa, sono<br />
sintetizzati nel Bilancio consolidato: disaggregando<br />
i dati noti, risulta che l’attività<br />
commerciale ed immobiliare ha<br />
avuto un utile di circa € 7 milioni. Nell’esercizio<br />
al 30 giugno 2016 la SS<br />
Lazio SpA ha conseguito proventi da<br />
partecipazioni (dividendi) di € 20,90 milioni,<br />
sicuramente erogati dalla SS<br />
Lazio Marketing & Communication.<br />
Grazie a questa operazione il Bilancio<br />
separato della SS Lazio SpA<br />
chiude con un utile di € 976.362, a<br />
fronte di un utile di € 293.420 dell’esercizio<br />
precedente. Sull’aspetto<br />
commerciale, e per il prossimo futuro,<br />
la Lazio ha in programma di aprire<br />
entro fine mese un nuovo store a<br />
Roma Est altro smacco ai detrattori<br />
che lamentavano l’assenza di asset<br />
strategici sul marketing, con paventate<br />
ricadute economiche disastrose per<br />
l’assenza di store in luoghi ad alta valenza<br />
consumistica.Analizzando complessivamente<br />
la chiusuradell’esercizio<br />
2015/2016 il Bilancio dovrà ora essere<br />
sottoposto al Consiglio di Sorveglianza,<br />
che si riunirà tra il 6 e il 10 ottobre<br />
2016, ed alla società di<br />
revisione,che al momento sta effettuando<br />
le proprie verifiche,la situazione<br />
pare tutt’altro che catastrofica: piuttosto<br />
una transizione dovuta, un passaggio<br />
necessario dalle aspettative<br />
disattese della passata stagione agli<br />
obiettivi di ritorno nell’annata sportiva<br />
in corso.
Lazio Primavera
Lazio Women<br />
DOMINA-LAZIO WOMEN 1-2<br />
DOMINA (4-3-3): Balbi; Bussola,<br />
D'Alterio, Apicella, Sorriso; Del<br />
Prete, Polverino, Righetti; Barra<br />
(52' Ghandy), Di Somma, Galluccio.<br />
All.: Armando Troisi.<br />
LAZIO (3-5-2): Sarnataro; Angelini,<br />
Vaccari, De Luca; Santoro (92'<br />
Tosti), Sette (58' Vittori), Lombardozzi,<br />
Casali, Pezzotti; Sciarretti<br />
(84' Autili), Coletta.<br />
All.: Roberto De Cosmi.<br />
Reti: 18' Galluccio ; 63' Pezzotti ;<br />
66' Coletta rig.<br />
Ammonite: Sarnataro, Santoro.<br />
BUONA LA PRIMA<br />
di Marco Pizzolorusso<br />
Parte alla grande il campionato<br />
di Serie B Girone D per le ragazze<br />
di De Cosmi, che debuttano<br />
vincendo in rimonta a<br />
Napoli sulla Domina Neapolis.<br />
Dopo l'esperimento di metà<br />
settimana dello schieramento<br />
3-5-2 nell'amichevole vinta 3-0<br />
con il Divino Amore, la Lazio<br />
Women si è ripresentata con lo<br />
stesso tappeto tattico ed ha ottenuto<br />
i 3 punti. Una Lazio molto<br />
giovane, che ha contato ben otto<br />
ragazze Under 23, in attesa di<br />
recuperare alcune calciatrici<br />
ancora non al meglio...
10 domande a...<br />
a cura della<br />
REDAZIONE<br />
Anche in questo Numero abbiamo voluto<br />
interpellare un protagonista della Lazio<br />
anni 90 e che oggi fa il commentatore televisivo<br />
per Premium Mediaset.<br />
REDAZIONE<br />
“Buongiorno Fernando e grazie innanzitutto<br />
per la tua disponibilità nei nostri confronti.”<br />
ORSI:<br />
“Buongiorno a voi.”<br />
REDAZIONE:domanda 1<br />
“Tu sei stato complessivamente 12 anni<br />
con la Lazio da giocatore,poi hai continuato<br />
come preparatore dei portieri e<br />
infine come vice allenatore accanto a Mancini<br />
che nel 2004 ti ha anche portato con<br />
sè all’Inter. Qual è il tuo momento indelebile<br />
sia in positivo che in negativo della<br />
tua avventura in biancoceleste?<br />
ORSI:<br />
“Quello positivo sicuramente quando ho<br />
indossato la maglia della Lazio per la<br />
prima volta, quello piu’ negativo quando<br />
sono andato via.”<br />
REDAZIONE:domanda 2<br />
“ Ora fai il commentatore televisivo e<br />
spesso hai incrociato la Lazio nei tuoi<br />
commenti tecnici, quale ritieni sia stata la<br />
migliore lazio da te vista? ”<br />
ORSI:<br />
“ Credo senza ombra di dubbio che la<br />
Lazio di Pioli nel suo primo anno da allenatore,<br />
sia stata la migliore Lazio che sono<br />
riuscito a vedere sul campo in questi ultimi<br />
anni.”<br />
REDAZIONE: domanda 3<br />
“ Tu hai avuto la fortuna di vivere il miglior<br />
periodo storico della Lazio in fatto di vittorie<br />
nazionali e internazionali con campioni<br />
che si avvicendavano nel mercato senza<br />
mai intaccare la qualità della squadra. Tu<br />
pensi che nel calcio di oggi con tutte le regole<br />
economiche e paletti vari messi, quel<br />
prototipo di gestione societaria che Cragnotti<br />
aveva saputo creare, possa essere<br />
replicata? Oppure anche un grande stratega<br />
come Cragnotti avrebbe avuto le mani<br />
più legate?”<br />
ORSI:<br />
“ Cragnotti è stato un precursore dei tempi<br />
in fatto di presidenza di una società calcistica.<br />
Sicuramente avrebbe dato inventiva<br />
e genialità alla gestione anche ai tempi attuali.”<br />
REDAZIONE: domanda 4<br />
“ Oggi la Lazio vive un rapporto molto difficile<br />
con la sua tifoseria che sono in aspro<br />
contrasto con la società attuale. Secondo<br />
te quali sono stati gli errori di Lotito che di<br />
fatto stanno compromettendo questo rapporto?”<br />
ORSI:<br />
“ Purtroppo per via di questo profondo<br />
contrasto, l’ambiente ha smesso di sognare<br />
e ha perso secondo me, quelle che<br />
sono le prerogative di una tifoseria, e cioè<br />
il senso di appartenenza e la vicinanza alla<br />
squadra.”<br />
REDAZIONE: domanda 5<br />
“ Due anni fa la Lazio fece una grande cavalcata<br />
in campionato che le fruttò il terzo<br />
posto finale. Secondo te la stagione successsiva<br />
non all’altezza, è da imputare<br />
esclusivamente al mercato insufficiente<br />
oppure anche al fatto che molti giocatori<br />
non sono riusciti a ripetere il rendimento<br />
incredibile avuto nella stagione precedente?<br />
ORSI:<br />
“ Due anni fa la squadra doveva essere potenziata<br />
in maniera differente, bene i giovani<br />
in prospettiva, ma la squadra aveva<br />
maggiormente bisogno di giocatori certi.”
Fernando Orsi
10 domande a...<br />
REDAZIONE: domanda 6<br />
“ Tu hai conosciuto Simone Inzaghi e l’hai<br />
anche allenato. secondo te cosa può trasmettere<br />
da allenatore che tu hai visto da<br />
subito in lui già da giocatore?”<br />
ORSI:<br />
“ Inzaghi conosce perfettamente l’ambiente<br />
e quindi può riuscire a far capire ai<br />
giocatori che la Lazio è molto importante.<br />
In più può trasmettere il rispetto dei ruoli<br />
che è fondamentale.”<br />
REDAZIONE: domanda 7<br />
“ Secondo te un allenatore deve avere un<br />
suo modulo di riferimento e portarlo avanti<br />
quasi ossessivamente, oppure ritieni più<br />
completo tatticamente un allenatore che<br />
riesce di volta in volta a cambiare modulo<br />
alla squadra? “<br />
ORSI:<br />
“ Io ritengo che sono essenzialmente le<br />
caratteristiche dei giocatori che ti portano<br />
a scegliere un modulo. Poi devi essere<br />
abile a cambiarlo in corsa, cosa per niente<br />
facile.”<br />
REDAZIONE: domanda 8<br />
“ Molti addetti ai lavori sostengono che il<br />
campionato italiano si sia abbassato come<br />
livello, mentre altri viceversa, dichiarano<br />
che nella nostra serie A, tutti possono perdere<br />
punti contro tutti gli altri mentre negli<br />
altri campionati europei, spesso si passeggia<br />
per tre quarti di stagione. Tu che concezione<br />
hai del nostro torneo? E sempre<br />
secondo te, non trovi che qui in Italia, ci<br />
sia molta più cura sotto l’aspetto tattico<br />
che permette appunto una imprevedibilità<br />
maggiore nei risultati sul campo? “<br />
ORSI:<br />
“ Indubbiamente il nostro campionato è<br />
molto tattico dove gli allenatori studiano<br />
molto, ma è anche un campioanto dove si<br />
pensa troppo prima a non prenderle,e questo<br />
in Europa purtroppo paga molto poco<br />
e lo vediamo nelle competizioni europee.”<br />
REDAZIONE: domanda 9<br />
“ Tu sei stato uno dei protagonisti delle famose<br />
7 vittorie consecutive in serie B nella<br />
stagione 1982/1983 che ci permisero di ritonare<br />
in serie A. In quella striscia di vittorie<br />
il tuo rendimento fu strabiliante, hai<br />
qualche parata particolare che ti è rimasta<br />
dentro più delle altre?”<br />
ORSI:<br />
“ A dir la verità, non le ricordo molto le mie<br />
parate, però ricordo che noi entravamo in<br />
campo sempre per vincere, ed è questo<br />
che ha determinato quella spelndida cavalcata.”<br />
REDAZIONE: domanda 10<br />
“ La Lazio ha segnato 13 gol in 7 partite<br />
con 9 giocatori diversi. Secondo te è meglio<br />
che il bottino dei gol venga ripartito<br />
sui reparti e sui giocatori, o preferisci sempre<br />
che una punta sia quella che segna in<br />
pratica quasi tutti i gol della squadra?”<br />
ORSI:<br />
“ Credo che la ripartizione dei gol tra i giocatori<br />
possa dare più imprevedibilità al<br />
gioco e meno riferimenti agli avversari. Nel<br />
primo anno di Pioli alla Lazio questa particolarità<br />
fu immensamente importante per il<br />
piazzamento finale al terzo posto.”<br />
REDAZIONE:<br />
“ Grazie ancora Fernando.”<br />
ORSI:<br />
“ Prego non c’è di che, buon lavoro.”
Fernando Orsi<br />
SCHEDA STORICA<br />
----------------------------<br />
Nato a Roma il 12 settembre 1959.<br />
Cresciuto nella Roma, 13 partite (più<br />
altre sei convocazioni) nella nazionale<br />
Juniores, con la quale vince il Torneo<br />
Giovanile Principato di Monaco 1976<br />
(miglior giocatore del torneo), milita nel<br />
Siena. Viene acquistato nel 1982 dal<br />
Parma, dove aveva giocato per due stagioni.<br />
Nel 1985/86 passa all'Arezzo dove<br />
rimane quattro stagioni, per tornare poi<br />
alla Lazio nel 1989/90 come secondo<br />
portiere (in nove campionati).Disputa, in<br />
totale, 12 stagioni in maglia biancoceleste.<br />
Due presenze nella Nazionale Under<br />
21. E' stato preparatore dei portieri ed allenatore<br />
in seconda. Con la Lazio colleziona<br />
125 presenze in Campionato.<br />
Come allenatore è stato il secondo di<br />
Roberto Mancini alla Lazio dal 2002 al<br />
2004 e all'Inter fino al 2007. In seguito ha<br />
allenato il Livorno e dall'ottobre 2010 la<br />
Ternana dove, però, viene esonerato nel<br />
febbraio successivo.
Gianni è Vivo<br />
Il 27 Settembre del 1940 nasceva Giovanni Guido Elsner, per tutti Gianni cuore biancoceleste<br />
che ha vissuto per questi colori, lottato per questi colori e che è morto il 5 ottobre del 2009<br />
con dentro questi colori . Per tutti noi però rimane vivo ed eterno e non è una frase fatta.<br />
di Carlo Cagnetti<br />
Era il lontano 1978. Estate. Si<br />
parte con la famiglia in quel di Altipiani,<br />
una località laziale resa famosa<br />
dal gradimento di tanti<br />
imperatori romani che vi passavano<br />
le loro vacanze estive.Io,<br />
quindicenne con la Lazio nel<br />
cuore, con il vecchio radione stile<br />
rapper americano cercavo ostinatamente<br />
la frequenza di Radio<br />
Luna, ma cercavo soprattutto una<br />
voce calda, una voce rassicurante,<br />
una voce che segnerà per sempre<br />
la mia vita di tifoso biancoceleste.<br />
La voce era inconfondibile, quella<br />
di Gianni Elsner. Una volta trovata,<br />
mi lascio cullare dalle sue frasi e<br />
quel viaggio nell’etere sarà un<br />
punto fisso della mia vita.Quante<br />
trasferte insieme, quanti allenamenti<br />
vissuti gomito a gomito in<br />
quei giovedì pieni di entusiasmo al<br />
Maestrelli, anche se stavamo vicini<br />
al precipizio. Altri tempi. Eh sì perché<br />
Gianni più la Lazio andava<br />
male e più le stava vicino. Ricordo<br />
le trasmissioni insieme, la sua discrezione,<br />
il suo mettermi a mio<br />
agio, la sua bontà paterna, lui che<br />
aveva tra i suoi figli tutti i suoi giovani<br />
ascoltatori.E’ vogliamo parlare<br />
delle sue doti artistiche? Le orme, crepate cani, il<br />
berretto a sonagli…è grazie a lui che ho conosciuto<br />
la poesia ed il teatro ed è grazie a lui che<br />
continuo ad amarli insieme ai grandi personaggi<br />
che lo hanno contraddistinto. Le sue poesie sono<br />
figlie di un uomo unico, di un comunicatore di<br />
sentimenti come nessuno: non declamava le poesie,<br />
le viveva e le trasmetteva a noi. E noi raccoglievamo<br />
le sue gemme.Dalla Lazio al teatro, dal<br />
teatro alle tragedie, dalle tragedie all’amore dall’amore<br />
all’impegno umano, dalle sue battaglie<br />
contro il potere alle adozioni pieni di vita. La vita.<br />
Aver sentito Gianni Elsner anche una sola volta<br />
ha significato dare spessore alla propria vita. Di<br />
uomini e di tifosi laziali.Il 27 settembre 1940 nasceva<br />
Giovanni Guido Elsner. Il 5 ottobre 2009<br />
moriva.Non è una frase fatta, ma è la realtà:<br />
Gianni è vivo. Ciao Gianni, un Bacio verso il cielo.
La Nostra Storia<br />
a cura di Lamberto Paoletti<br />
29-9-1913. Nasce a Robbio Lomellina<br />
(provincia di Pavia) il più<br />
grande giocatore di tutti i tempi. Silvio<br />
Piola. E la Lazio ha avuto la fortuna<br />
di averlo tra le sue fila per tanti<br />
anni. Come non ricordare il suo attaccamento<br />
alla maglia, soprattutto<br />
nei derbies, come non rimarcare le<br />
sue reti leggendarie, come non<br />
menzionare le sue qualità di uomo<br />
vero. Davvero, ogni ulteriore parola<br />
sarebbe inutile.È lui l’icona immortale<br />
della storia della Lazio, è lui il<br />
più grande cannoniere di tutti i<br />
tempi, è ancora lui l’uomo a cui<br />
ogni tifoso del calcio può solo inchinarsi.Oltre<br />
all’uomo, facciamo
In maglia biancoazzurra rimane per<br />
nove stagioni dando il meglio di sé:<br />
è due volte capocannoniere, nel<br />
1936/37 e nel 1942/43, realizza ben<br />
142 reti in campionato e 6 in Coppa<br />
Italia, con una media gol per partita<br />
invidiabile. Al periodo laziale sono<br />
legati i suoi successi in maglia azzurra.<br />
Con la nazionale esordisce<br />
con una doppietta il 24 marzo 1935<br />
contro l'Austria al Prater di Vienna,<br />
prendendo il posto che era stato di<br />
Angelo Schiavio, centravanti bolognese<br />
decisivo alla vittoria della<br />
Coppa del Mondo del 1934. In Francia<br />
nel 1938 realizza due doppiette<br />
fondamentali, l'una nei quarti contro<br />
i padroni di casa, la seconda,<br />
assolutamente memorabile, nella<br />
Silvio Piola<br />
il più grande giocatore di tutti i tempi<br />
il più grande centravanti della Lazio
Vecchie Pagine
Biancocelesti
Vecchie Pagine Biancocelesti
“Chiedi chi era<br />
a cura di<br />
Carlo Cagnetti<br />
parte III<br />
«Ilarioooooo Ilariooooo Ilariooooo», il<br />
coro degli Eagles era quasi un’evocazione<br />
propiziatoria in quell’anno, il 1981,<br />
che doveva segnare, assolutamente e<br />
necessariamente, il ritorno in serie A<br />
della Lazio, sbattuta in serie B l’anno<br />
prima da uno scandalo scommesse che<br />
fu lo spartiacque negativo della nostra<br />
storia. La Lazio era stata costruita nei<br />
minimi dettagli per risalire la china dal<br />
direttore sportivo Luciano Moggi che<br />
scelse una garanzia per la panchina,<br />
quell’ Ilario Castagner, artefice del miracolo<br />
Perugia di qualche anno prima, ed<br />
ottimi giocatori per la squadra, tra cui ricordiamo<br />
Bigon, Viola, Citterio, Sanguin,<br />
Chiodi, Greco, Mastropasqua, ecc.E per<br />
accompagnare il cammino di questa<br />
squadra gli Eagles diedero fondo a tutte<br />
le loro energie: nelle partite casalinghe<br />
il tifo era davvero impressionante, costellato<br />
anche da splendide coreografie<br />
come quella inscenata contro il Milan,<br />
l’altra reproba del campionato cadetto,<br />
mentre le trasferte portavano migliaia di<br />
tifosi biancocelesti in ogni dove.<br />
Ferrara, Cesena, Genova, Lecce, Vicenza,<br />
ecc. furono prese d’assedio dagli<br />
Eagles Supporters che dettarono le regole<br />
del gioco: anche fuori casa la Lazio<br />
aveva il sostegno di una grande curva,<br />
la Nord. Il campionato vedeva la Lazio<br />
macinare avversari su avversari, risultando<br />
la regina incontrastata del torneo<br />
sia per gioco che per mentalità.Nelle foto<br />
accanto vediamo la curva laziale strapiena<br />
al “La Fiorita” di Cesena con i tifosi<br />
provvisti di sciarpe, bandiere e<br />
tamburi rigorosamente colorati di biancoceleste.<br />
Si nota altresì uno striscione<br />
di apprezzamento per Stefano Chiodi…<br />
Dinamite a cui gli Eagles dedicarono un<br />
coro ad personam che così recitava:<br />
«Rulleranno i nostri tamburi, le bandiere<br />
al ciel alzeremo, canteremo fino alla<br />
morte finché Dinamite non ci fa un gol,<br />
quando Stefano segnerà sotto la Nord<br />
lui correrà, tutti insieme lo abbracceremo<br />
e tutti insieme canterem, canterem,<br />
canterem, Stefano Chiodi Stefano Chiodi<br />
segna per noi segna per noi». Come è facile<br />
arguire, il centravanti proveniente
no gli Eagles“<br />
dal Milan era entrato nel cuore dei tifosi,<br />
anche se, come vedremo nel prosieguo<br />
del racconto, il finale non sarà propriamente<br />
da tramandare ai posteri. Dicevamo<br />
del feeling creatosi tra gli Eagles<br />
e l’allenatore Ilario Castagner, prova ne<br />
è questa lettera aperta di uno dei responsabili<br />
degli Eagles Supporters pubblicata<br />
nella rivista omonima del 4 gennaio<br />
1981:«Mister Ilario,Questa mia vuole<br />
esprimere il pensiero di tutte quelle persone<br />
che si sentono orgogliose di considerarsi<br />
tifosi. Essere laziale è bello,<br />
sentirsi profondamente legati a questa<br />
squadra che ha vissuto momenti belli e<br />
nello stesso tempo (e sono molti) tristi.<br />
Perché si chiederà Lei questa premessa?<br />
Perché è bene che si sappia<br />
quali sono quei vincoli indissolubili che<br />
legano la Lazio squadra a noi tifosi che<br />
le siamo stati sempre vicini, che per lei<br />
abbiamo sofferto e pianto per la perdita<br />
di due persone che rimarranno nei nostri<br />
cuori per l’eternità (Maestrelli e Re Cecconi<br />
- n.d.r.). Per questo, in un momento<br />
così delicato per la società (tanto per<br />
cambiare), mi rivolgo a Lei, e non creda<br />
che questa lettera sia un fatto isolato<br />
perché scritta da un semplice tifoso, ma<br />
il pensiero (almeno mi auguro) di tutti<br />
quelli che continueranno a voler bene a<br />
questa squadra.
“Chiedi chi erano gli Eagles“<br />
Ricordo quel 25 luglio a San Terenziano,<br />
quando noi eravamo lì a piangere per l’ingiusta<br />
retrocessione e Lei con serenità e<br />
semplicità ci confortò dandoci il suo appoggio,<br />
aiutandoci a superare quel difficile<br />
momento, e quel giorno capimmo chi<br />
era il nuovo allenatore della Lazio e non<br />
fu difficile per noi paragonarla a Tommaso<br />
Maestrelli, perché oltre al Castagner<br />
allenatore ci colpì come uomo. Per<br />
questo ho sentito il bisogno di scriverLe<br />
questa lettera in un momento così particolare<br />
dove le beghe interne tra dirigenti<br />
stanno facendoci perdere un allenatore<br />
ed un uomo che non avevamo più dal magico<br />
giorno dello scudetto. Non voglio essere<br />
il difensore di nessuno, ma crediamo<br />
in Lei e speriamo che sia il prosieguo di<br />
quel fantastico indimenticabile maestro di<br />
vita e, come sei anni fa, possiamo con<br />
Moggi D.S. ritornare dalla serie B alle<br />
vette del calcio italiano che una società<br />
come la nostra merita. Non Le chiediamo<br />
niente dei suoi programmi, che senz’altro<br />
avrà tracciato, ma sappia che in qualunque<br />
modo andranno noi Le saremo vicini».<br />
(Continua)
Stagione
2016/2017: + & -<br />
ChievoVerona - Lazio 1-1<br />
PIÙ E MENO DI CHIEVO-LAZIO<br />
PIÙ<br />
1.000: Nella partita a scacchi tra maran e Inzaghi, lo<br />
scacco matto lo danno i mille laziali che dominano la<br />
scena con cori imperiosi. Il punto è merito loro<br />
TULIPANO VERO:Fiorisce l’orange biancoceleste<br />
grazie al suo primo gol in campionato,<br />
se dovesse cominciare pure a segnare...<br />
PUNTAZZO: Il classico puntazzo sul classico campo<br />
ostico del Chievo di questo inizio stagione. Come cantava<br />
vasco...Va bene va bene<br />
va bene va bene così.<br />
MENO:<br />
PALLE INATTIVE: Meno male che il Chievo ha battuto<br />
solo due angoli...le belle statuine non vorremmo<br />
più vederle<br />
TULIPANO NERO: Kishna non pervenuto. rajola allora?<br />
E’ questo il fenomeno millantato?<br />
ERBA ALTA: Scusatemi ma anche io se permettetefaccio<br />
il Capello della situazione...
Stagione 2016<br />
Lazio - Pescara 3 - 0<br />
PIÙ E MENO DI LAZIO - PESCARA<br />
PIÙ<br />
TONNARA PESCARA: Ennesima goleada biancoceleste<br />
contro i delfini pescaresi. Un 3-0 che non ammette<br />
repliche e lancia la Lazio verso i lidi nobili della<br />
classifica.<br />
3-5-2: E così Simoncino spiazzo' Oddo. Ammissione<br />
onesta dell'allenatore abruzzese. Non ci abbiamo capito<br />
nulla.<br />
FELIPE, BALDE DIAO, MILINKOVIC, IMMOBILE,<br />
DE VRIJ, BASTOS: Avvistati top player all'Olimpico.<br />
MENO:<br />
BONTÀ: Nel primo tempo malgrado le tante occasioni<br />
si è notato poco cinismo sotto porta. Troppo buoni.<br />
VUOTI: Meno di 20.000 spettatori. Questa Lazio meriterebbe<br />
molto più seguito di pubblico.
2017: + & -
Stagione 2016<br />
PIÙ E MENO DI MILAN-LAZIO<br />
PIÙ<br />
STRAKOSHA: Esordisce a San Siro e malgrado<br />
l'emozione evidente non commette errori<br />
rilevanti. Incolpevole sui gol.<br />
MEZZ'ORA: Il tempo in cui la Lazio sembra<br />
poter fare polpette di un milan scarso scarso.<br />
Poi si addormenta Parolo ed è notte a San Siro.<br />
TRASFERTA NERA: E anche quest'anno ci<br />
siamo levati il dente della sconfitta a Milano<br />
rossonera. Più nera che rossa per la Lazio.<br />
Ormai il trentennale è vicino.<br />
MENO:<br />
PAROLO: Non ho parole.<br />
DJORDJEVIC: Basta<br />
BASTA: Sempre rotto<br />
SIMONE WHY?: Il calcio è una scienza esatta.<br />
Se hai qualità in organico e per sgraffignare il<br />
pari non la metti in campo è giusto perdere. Nel<br />
modo più stupido.
2017: + & -<br />
Milan - Lazio 2 - 0
Stagione 2016<br />
PIÙ E MENO DI LAZIO - EMPOLI<br />
PIÙ<br />
PERFETTA: La domenica del laziale.. Lazio che<br />
vince. .roma che perde. E classifica ammiccante.<br />
Hai visto mai?<br />
FORTUNA: Della Lazio in quella traversa di Pucciarelli<br />
e il.nome di battesimo dell'ottimo Wallace.<br />
Esordio coi fiocchi del centrale brasiliano<br />
e se avesse pure segnato avrebbe tolto al monumentale<br />
De Vrij la palma di migliore in campo.<br />
STRAKOSHA: Bravino il portierino.<br />
INZAGHI: Criticato per il gioco criticato per il modulo<br />
criticato per tutto. Tutto molto esagerato<br />
come questo ambiente.<br />
MENO:<br />
EGOISMI: Che si faccia capire ad alcuni funamboli<br />
che il calcio è un gioco di squadra.<br />
SOFFERENZA: Buon Empoli nessuno regala<br />
nulla e si vince anche soffrendo. Ma forse nel secondo<br />
tempo abbiamo abbondato in sofferenza.<br />
.<br />
BIGLIA: Recidivante negli infortuni. Ora ha tutto<br />
il tempo per rinnovare il contratto con la Lazio.
2017: + & -<br />
Lazio - Empoli 2 - 0
Udinese - Lazio 0 - 3<br />
Stagione 2016
2017: + & -<br />
PIÙ E MENO DI UDINESE-LAZIO<br />
PIÙ<br />
IMBARAZZANTE. Pei i criticonzi post Empoli<br />
vedere lo show biancoceleste ad Udine. Ma il<br />
gioco? Ma il modulo? Ma la condizione fisica? Ma<br />
Inzaghi?<br />
ACCURATEZZA. Nei passaggi. Grande qualità<br />
in fase costruttiva. La differenza è tutta li.<br />
GRUPPO. Lazio che gioca da squadra. Una sinfonia<br />
soave. A proposito ma lo spogliatoio?<br />
SINGOLI. Tutti sopra la sufficienza ma una citazione<br />
per Felipe Anderson. Top player anche nel<br />
sacrificio.<br />
CLASSIFICA. Bella. Presto sì ma intanto siamo<br />
lì a goderci la classifica.<br />
MENO:<br />
SOSTA. Dopo due vittorie consecutive, cinque<br />
gol fatti, zero subiti la sosta assomiglia tanto ad<br />
un coitus interruptus...
La roboante vittoria di Udine che proietta la<br />
Lazio sul podio della classifica ha chiaramente<br />
determinato votazioni positive per tutti i giocatori<br />
biancocelesti.D’altronde non poteva essere<br />
altrimenti con quel tipo di prestazione,<br />
praticamente perfetta.Nella classifica generale<br />
del nostro premio rimangono immutate le<br />
prime cinque posizioni; De Vrij guida la truppa<br />
biancoceleste, anche se il distacco da Immobile<br />
si è ridotto a mezzo punto. Ma c’è un’anomalia<br />
che riguarda la votazione del tulipano da<br />
parte della Gazzetta dello Sport che, forse, essendo<br />
un giornale di Milano guarda con invidia<br />
il centralone biancoceleste soprattutto se in riferimento<br />
alla povertà nel ruolo manifestata<br />
dalle squadre milanesi (tra Inter e Milan non si<br />
sa chi abbia più buchi in difesa).Per spiegare<br />
meglio, De Vrij ha ricevuto in pagella un misero<br />
sei (per la cronaca il Corriere gli ha dato<br />
un più veritiero sette e mezzo), considerando<br />
la prova dell’olandese alla stessa stregua del<br />
centravanti serbo Djordjevic, entrato peraltro<br />
negli ultimi minuti della gara quando il risultato<br />
era abbondantemente acquisito. Qualcosa<br />
non torna.Premesso che il calcio è materia opinabile,<br />
crediamo che non lo sia fino a questo<br />
punto. De Vrij ha disputato una partita perfetta,<br />
senza sbavature, concedendo agli avanti udinesi<br />
solo le briciole.Insomma quella sufficienza<br />
rimarrà un mistero che probabilmente<br />
non sarà mai svelato se non con laDi questa<br />
votazione «strana» ne approfitta giustamente<br />
Ciro il Grande che con una bella doppietta si è<br />
meritato la palma di migliore in campo ex<br />
aequo con Keita: la KIA biancoceleste funziona<br />
a meraviglia visto che anche Anderson<br />
è stato tra i migliori. mancanza di occhiali da<br />
parte del cronista…Da rimarcare la super<br />
prova di Parolo, nel ruolo di post basso, e la<br />
continuità del portierino Strakosha che non<br />
sta facendo rimpiangere il buon Marchetti, ai<br />
box per infortunio.Ricordiamo che la classifica<br />
del nostro premio è il frutto delle votazioni dei<br />
quotidiani sportivi più venduti e cioè il Corriere<br />
dello Sport e la Gazzetta dello Sport, e che la<br />
classifica completa la potete trovare nel numero<br />
di ottobre del magazine Aquile in uscita<br />
il 10. Per chi volesse leggerlo è sufficiente<br />
iscriversi alla newslwetter (che ha superato i<br />
3.000 iscritti) sul nostro sito. Dopo una settimana<br />
il magazine sarà visibile a tutti.
CLASSIFICA GENERALE<br />
CLASSIFICA MESE DI SETTEMBRE 2016
CALENDARIO SERIE A
CLASSIFICA SERIE A