settimanale aquile del 24 novembre 2016

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Post INZAGHI «Sicuramente abbiamo vinto una partita che sapevamo essere importante; non è stato semplice perché dopo un primo tempo sicuramente buonissimo c’è stata la pecca del goal, evitabile. Il Genoa d’altronde è una squadra che ha dato del filo da torcere a tutte, noi siamo stati bravi a reagire e adesso dobbiamo continuare così. So che cos’è il derby per noi tifosi, ma ora c’è il Palermo. È da quando ho preso la partita che penso al derby, ma prima c’era il Genoa, la prossima è il Palermo e poi la Roma: fa piacere che la classifica si sia accorciata e chissà, se fosse arrivata la vittoria meritata contro il Bologna e contro il Torino… Ma siamo soddisfatti della nostra classifica. Felipe Anderson è stato bravissimo come tutta la squadra. Non ho nessuna rivincita da prendermi, ho solo voglia di migliorarmi e cercare di tirar fuori il meglio da questa squadra – ho tante frecce nel mio arco e sta a me scegliere le migliori. Marchetti è un ottimo portiere, anche Vargic sta facendo vedere buone cose e lo stesso Strakosha sostituisce bene Federico. Quando si migliora la classifica non c’è pressione, è un incentivo, uno stimolo in più per tutti. La prima cosa che mi è venuta in mente leggendo la classifica è che bisogna migliorarla sempre, è difficile e dispendioso ma come oggi abbiamo organizzato bene la partita, l’abbiamo preparata bene ed ero molto fiducioso – e ricordo che il Genoa è una squadra ostica. Marchetti e Luis Alberto hanno avuto, negli ultimi giorni, dei risentimenti muscolari e con lo staff medico abbiamo deciso di non rischiare; De Vrij sarà inserito gradualmente dalla prossima settimana: il ragazzo scalpita ma ci sono dei tempi precisi da rispettare. Lukaku ha avvertito nuovamente dolore alla caviglia fratturata. A Felipe Anderson ho detto di credere nelle proprie possibilità: è un giocatore con delle doti straordinarie e che può ancora crescere; ora è impegnato in entrambe le fasi ed alleggerisce molto il gioco. La qualità del gioco è molto buona, sicuramente so che abbiamo fatto un’ottima gara come già ne abbiamo disputate nelle precedenti partite. Dovremo cercare di tenere questa classifica, sappiamo che ci aspetta un calendario non semplice. La nostra è una squadra offensiva – Milinkovic e Parolo sono sempre dentro l’area – è una squadra con la vocazione offensiva ma che deve capire quand’è il momento di soffrire. È una squadra che sta crescendo e che per la giovane età e per qualche giocatore ancora fuori può ulteriormente crescere.» CATALDI «Il ct Ventura li ha voluti fortemente. Lui è bravo e preparato: quando la sua squadra va in campo, sa cosa fare. E per noi giovani è fondamentale. Molti di quelli che sono già in rosa li ha fatti sbocciare lui. Sono felice e orgoglioso, non vedo l’ora. Stiamo vivendo un buon momento. Nello spogliatoio si respira una bella aria, siamo uniti. Ci sono tanti giovani, ma abbiamo gente esperta e forte, come Lulic, Radu e Parolo, che ci ha aiuta molto. E’ chiaro che un giocatore vorrebbe sempre giocare, ma l’importante è che vinca la Lazio. Ho sempre rispettato le scelte del mister, che sta facendo un ottimo lavoro. Il gruppo viene prima del singolo. La maglia della Lazio per me è come una seconda pelle, sogno di vincere un trofeo. Sono cresciuto nel mito di Simeone e Veron, loro hanno fatto la storia». Lazio - G a cura di Stefan WALLACE “Stiamo lavorando forte, riusciamo a mettere in campo tutto quello che prepariamo durante la settimana. Sono contento perché per me è un momento perfetto. Aiuto tanto la squadra e spero di continuare così. Europa League o Champions? Non lo so, il percorso è ancora lungo, speriamo di avanzare in classifica e arrivare tra i primi. Non mi sento ancora il titolare perché abbiamo tanti giocatori bravi in difesa come De Vrij, Bastos, Hoedt. La Lazio è una squadra molto forte, speriamo di poter arrivare in alto vincendo partita dopo partita. Derby? Spero sempre di giocare da titolare, sto lavorando bene. Se il mister mi sceglierà io mi farò sempre trovare pronto per la squadra”.
Partita enoa 3-1 o Petruccetti JURIC EDENILSON "Abbiamo sbagliato tutto, compreso l’approccio alla partita. Abbiamo perso troppi palloni, troppi contrasti. Non possiamo permetterci di subire così tanto. Quando siamo riusciti a rimetterci in carreggiata, abbiamo regalato loro un rigore sicuramente evitabile. Il terzo gol nasce da un rimpallo perso in area. Siamo stati anche un po’ sfortunati, eravamo riusciti a pareggiare ma poi ci siamo complicati la vita da soli. Non è stata certo la domenica che speravamo, siamo stati molli nei contrasti e abbiamo perso troppi palloni. Non ci possiamo permettere di concedere così tanto contro squadre come la Lazio, perché poi ti fanno male. È una lezione che dobbiamo imparare.E' un momento così. Subiamo gol e poi non riusciamo a pareggiare e poi a vincere. Dobbiamo venirne fuori. L’unica soluzione è lavorare per preparare già la gara con la Juve, con umiltà e imparando dagli errori che abbiamo commesso contro la Lazio". "Abbiamo sbagliato in fase difensiva, dovevamo stare più attenti. Bisogna ritrovare più concentrazione - le sue parole alla 'Rai' - Nel secondo tempo abbiamo iniziato con il piede giusto. Potevamo fare male, poi abbiamo subito un altro gol che ci ha tagliato le gambe. Ocampos? Oggi ha fatto cose buone e cose non buone. Sorpasso della Samp? Non mi preoccupo di questo, analizzo le partite che giochiamo noi. Dobbiamo migliorare. Abbiamo veramente regalato un rigore col quale siamo andati di nuovo in svantaggio – dice un preoccupato Juric ai microfoni di Sky Sport -. Credo che abbiamo cominciato molto bene il secondo tempo riaprendo la gara, ma sicuramente non dovevamo commettere questi tipi di errori. Sicuramente quando le cose non vanno bene ci si preoccupa – ammette il mister rossoblù -. Bisogna riprendere la nostra corsa, ci sono momenti che giochiamo anche bene ma certamente ci sono cose da migliorare “.
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