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23_12_2016larbitro416
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L’etica come guida dell’AIA<br />
Chi fa sport sa che si tratta di un’attività che può<br />
trasmettere valori nella nostra vita di tutti i giorni, soprattutto<br />
con riferimento ai giovani. Lealtà, coraggio,<br />
determinazione, rispetto di sé e delle regole, perseveranza,<br />
inclusione, sono al contempo qualità umane,<br />
valori e virtù, che appartengono alla vita privata e all’esperienza<br />
sportiva.<br />
Lo sport è in questo modo un “ambiente educante”<br />
perché permette a ciascuno non solo di salvaguardare<br />
la propria originalità, ma di tendere al miglioramento<br />
continuo. La competizione, poi, diventa un<br />
momento privilegiato di confronto dal quale diventa<br />
possibile misurare non solo il reale livello di preparazione<br />
atletica delle parti in campo, ma anche di trasformare<br />
il limite in opportunità, le sconfitte in nuove<br />
occasioni di riscatto.<br />
Le strutture sportive non sono luoghi neutrali. Sono<br />
comunità educanti che fanno venire alla luce valori<br />
come l’onestà, il rispetto, lo spirito di sacrificio e di<br />
rinuncia, la legalità, la convivenza interculturale, la parità<br />
delle opportunità e altri valori etici e morali.<br />
Nello sport, nei luoghi dove si pratica, nelle persone<br />
che li abitano, nelle organizzazione sportive, traspaiono<br />
precisi modelli di vita che diventano esemplari<br />
nella misura in cui riflettono nei fatti e nei comportamenti<br />
quei valori nei quali dichiarano di credere e di<br />
trovare ispirazione.<br />
Quanto più l’esperienza sportiva sarà vissuta bene, in<br />
pienezza e in verità, tanto più essa andrà a segnare la<br />
qualità di vita delle singole persone, anche al di fuori<br />
dell’ambiente sportivo, andando a incidere sulle relazioni<br />
personali e interpersonali, pubbliche e professionali,<br />
contribuendo in questo modo a far crescere una<br />
più consapevole etica civile.<br />
Lo sport, quando vissuto con questa consapevolezza<br />
e passione, diventa quello spazio e quel tempo privilegiato<br />
dove l’essere umano scopre di essere abitato da<br />
un desiderio insopprimibile di trascendenza di sé, alla<br />
ricerca di bellezza e di perfezione naturalmente etica e<br />
che mira alla costruzione del bene comune.<br />
I valori, nello sport e nella vita, non sono mai fine<br />
a se stessi, ma sempre relativi in quanto diventano<br />
veri e credibili solo se vengono misurati. Per potere<br />
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n. 4/2016